• Aucun résultat trouvé

La lista dei teorodochi di Epidauro

IV 2 sono rubricati i theorodokoi

Amphissa, Naupatto, delle città dell’Acarnania,

Entrambe le iscrizioni presentano delle rasurae e delle aggiunte in caratteri più piccoli prevalente mente poste a destra del testo originale, laddove ni decenni e attribuibili a più mani , in tali aggiun te sono elencate altre città con i nomi dei rispet tivi theorodokoi

stesura, sia negli addenda, il nome delle città è al nominativo o al dativo, mentre quello dei theoro-dokoi è solitamente al nominativo senza patroni

, IV2 10

fondate sulla menzione di Perdicca III, re di Datos in Tracia , IV2

11 Di poco più recente è invece la pri ma redazione di , IV2

per via della presenza, tra i personaggi elencati,

theorodokia dei due, infatti, va inquadrata tra il

Dion, avvenuto presumibilmente nell’estate del

12

mente la forchetta cronologica di , IV2 per via della menzione di Terina

quali, separatisi dai Lucani, pervennero a una koine politeia e promossero attacchi contro le

conda stele potrebbe essere stata compilata tra

13

La lista magnogreca riportata nell’iscrizione ,

IV2

theoro-dokoi delle poleis di Locri, Crotone, Thurii, Ta ranto e Terina

, furono

, IV2

PERLMAN 2000, manda per una discussione critica e per la bibliogra storia degli scavi e delle ricerche sull’Asklepieion di

MELFI

SANCTIS MANGANARO

GUARDUCCI CULASSO GASTALDI

NOCITA

base di elementi di esegesi storica riguardanti gli ad-denda, sempre scritti da Mason I, relativi al teorodo no di Leontinoi

tiranno di Catane, che probabilmente rivestì la carica

Thurii volte nel testo

La prima stesura di , IV2

gio che i theoroi effettuarono per annunciare gli Asklepieia

catalogo di primo impianto contenuto in , IV2, theoroi parti epangelia

prima delle feste penteteriche celebrate a Epi dauro

elencate, , le città del sud Italia ne verrebbe fuori un itinerario da sud verso nord che assai probabilmente fu percorso via terra theoroi dopo aver visitato alcu ne città dell’Etolia sarebbero partiti direttamente

giunsero a Locri senza toccare senza della polis

poco ribattezzata Phoebia da Dionisio II20, può forse essere spiegata con il fatto che essa non era libera e non a caso l’aggiunta del teorodoco

21 è inqua

22 La presenza sin da età anassilaica di un culto di Asclepio a è indirettamente suggerita da un passo di Pausania in cui si menziona la dedica di un donario a Olimpia con la statua del dio medico da parte di

23

neato come la devozione verso il dio salutifero sembra trovare conferma anche nella monetazione

CULASSO GASTALDI

PERLMAN NOCITA

in rasura PERLMAN

2000, 80)

che prima dell’intervento di Mason II vi erano due

gere Medma DE SANCTIS

DE SANCTIS

FRÄNKEL

DE SANCTIS HILLERVON GAERTRINGEN

nell’edizione , IV2

isolane sono presenti nell’addendum PERLMAN

furono anni in cui si svolsero i giochi Istmici e da uno scolio a Pindaro sappiamo che gli Asklepieia erano Schol

Nem DRACHMANN

, IV2

Grecia, furono iscritte in funzione delle festività PERLMAN 2000,

MANGANARO GIVIGLIANO

lista pervenutaci, relativa ai theorodokoi di ogni cit tà, si può dedurre che questi theoroi seguano la via costiera ionica toccando Taranto, Metaponto, Thurii, Crotone, che attraversino l’istmo raggiungendo Teri-na e ritornino poi indietro passando quindi per Locri

nissero anche via mare perché le città joniche visitate LUCCA

inoltre

21 FRÄNKEL ,

IV2 HILLER VON GAERTRINGEN

PEEK

biamo già ricordato, i due interventi al testo riguar danti i theorodokoi di Reggio non sarebbero contem

successivo anche se non è possibile dire di quanto PERLMAN

le motivazioni di un intervento di Mason II limitato Dion

DE SANCTIS CULASSO GASTALDI

to che sono molte e non riunite tutte insieme, ma pres

E lungo il lato sinistro del tempio grande ne dedicò Artemide, e tra i poeti Omero ed Esiodo, e ancora dei

MADDOLI

certezza ad Asclepio la rappresentazione sui te più certa è l’attribuzione alla divinità dei tipi mo Com’è stato suggerito, i coni reggini di età anni balica potrebbero attestare la ripresa del tipo cui in città ci fu un rilancio del culto di Asclepio all’insegna del conservatorismo culturale

A Locri la sacra ambasciata fu ricevuta da Bytios e se non fosse per la menzione del theo-rodokos nella lista di Epidauro non avremmo al tre indicazioni circa un culto di Asclepio nella polis

gio dei theoroi si ponga proprio nel momento in cui, stando a Demostene, in città vigeva ancora l’eunomia . Evidentemente la data demostenica terminus post quem per l’ a-nomia instaurata da Dionisio II a prescindere Pare tuttavia credibile che il regnum di Dionisio II a Locri – che Giustino computa in sei anni – si debba far partire, come aveva già proposto il Ciaceri e come più recentemente ha ribadito

30, dal momento in cui questi perse la città di

questo punto suggestivo notare come la stele di Epidauro, menzionando Locri e non Reggio nel to come addendum, pare serbare traccia della si tuazione politica delle due poleis con riferimento

Percorrendo la via jonica, la delegazione che do veva annunciare le festività in onore di Asclepio giunse a Crotone senza far tappa a Kaulonia31 tratta della stessa strada costiera che intorno alla metà del VI secolo i Crotoniati avevano seguito

32

co era probabilmente conosciuto come dromo e in effetti tale denominazione, di matrice greca

cora ai nostri giorni, come nel caso di Locri dove designa un tratto urbano che corre ai piedi delle colline e parallelo alla costa33

, i teori vi trovarono una città che da poco aveva

sulla rocca

siracusano coincida proprio con la data della

; non si può tut

CASTRIZIO

CASTRIZIO BITTO

FERRANDINI TROISI

monimo ieromnamone attestato in SEG DVA

divisibili su questa ipotesi, in ragione della distanza NOCITA

Timocr

MUSTI

30 CIACERI DE SENSI SESTITO

31 Non c’è ragione di leggere tale assenza su un piano

FACELLA

Kau-lonia

dovette rinascere e ritornare autonoma poco dopo se Dio

FACELLA LOMBARDO

gioni dell’assenza di Kaulonia nella lista possono essere molteplici e tra queste non va escluso che dopo le alterne vicende che portarono il suo territorio a ca dere nella sfera locrese e i suoi cittadini ad essere chi rivestisse in città la carica di theorodokos versa, se all’assenza nella lista di Epidauro si volesse dare per forza un peso politico, si potrebbe supporre che la città al tempo della visita dei theoroi fosse an polata, ebbe di nuovo l’autonomia solo dopo il crollo

COSTABILE

tavia escludere che la piena emancipazione dal giogo siracusano sia da collocarsi poco più tardi, dynasteia di Dionisio II e quindi immediatamente prima dell’annuncio degli Asklepieia in città

Oltre che dall’iscrizione di Epidauro, la presenza del dio medico all’interno del pantheon crotonia te pare essere suggerita da un passo della Vita pitagorica di Giamblico in cui si narra la vicenda aneddotica capitata a uno straniero all’interno dell’Asklepieion cittadino

letteraria, che attende ancora una conferma su base archeologica, si ricaverebbe l’esistenza in città di un santuario consacrato alla divinità sin dall’età arcaica , vale a dire un po’ in anticipo rispetto alla diffusione del culto nel resto della

pitagorico proviene da una notizia assai interes

il crotoniate Callifonte, padre del celebre Demo cede, era stato sacerdote di Asclepio a Cnido Certamente l’Asclepiade Callifonte portò a Cro tone il patrimonio di conoscenze mediche che egli apprese nel corso del suo soggiorno a Cnido frequentando il santuario di Asclepio e che poi trasmise a Democede

della scienza medica crotoniate – che Erodoto dice essere ai tempi di Democede per fama la prima della Grecia – trovò nella medicina sa

giungersi ad altre componenti quali l’atletismo, la cura verso la preparazione bellica e, ovvia mente, il pitagorismo

Dopo Crotone, i theoroi che volevano proclama Thurii

seguirono ancora una volta la via costiera jonica che solo pochi anni dopo l’annuncio sarà nuova mente percorsa, in senso inverso, dai Corinzi sbarcati a Thurii

da Thurii Hylias

con l’odierno Nicà e già dalla seconda metà del chora di Thurii e la Crotoniatide –, fu utilizzato ancor prima da gli ateniesi Demostene ed Eurimedonte che nel

nuovo theorodokos per Thurii il cui nome rima ne sconosciuto in quanto cancellato e sostituito

da Diodoro e Pausania come vincitore nello Thurii negli anni imme stele – che forse potrebbe essere messa in rela zione con un nuovo passaggio dei theoroi per la

MELE DE SENSI SESTITO

V. Pyth

era caduta a terra, nel santuario di Asclepio, una cin tura con del denaro; e poiché le leggi vietavano di raccogliere ciò che era caduto, lo straniero ne era in il denaro, che non era caduto a terra, e di lasciare in vece la cintura, perché solo questa era a contatto col

GIANGIULIO

LIPPOLIS

LIPPOLIS

CALÌ

MARASCO SQUILLACE

MARASCO SQUILLACE

MARASCO

motivo per il quale Damon sostituisce il nominativo

PERLMAN

celebrazione degli Asklepieia

stata impegnata in una guerra contro i Brettii e

corinzio che dovette trattenersi in città, e di cui si è già detto, poté sferrare un attacco contro di essi

La duplice menzione di Thurii nella lista epidau ria di IV secolo è sintomatica di quella corrente di rapporti che intercorrevano tra la polis e i con testi panellenici della madrepatria

nell’ambito del IV secolo, oltre alle citate vittorie di Damon a Olimpia, va menzionata la restituzio ne della promantéia ai Thurini da parte dei Delfî con la quale si sanciva per Thurii il dirit to di precedenza, con la sola eccezione di Taran to, nella consultazione dell’oracolo di Apollo

prossenia e altri onori ; inoltre un altro cittadino

di Thurii, il cui nome è andato perduto ma di cui

come privato contribuente nell’ambito dei lavori Dopo la colonia panellenica di Thurii la lista

theorodokoi per Taranto: Hip

mos, a cui gli Ateniesi concessero la prossenia secondo quanto si apprende dal decreto , II2, Terina e il il richiamo a Terina – che secondo recenti inda gini andrebbe ubicata in contrada Iardini di Ren muta e da un itinerario che non aveva mai abban donato il versante jonico si passa al Tirreno con la menzione di una sola realtà cittadina dobbiamo prestar fede alla cronologia della Perl man , la peregrinatio dei theoroi fu compiuta

Tim

DE SENSI SESTITO

DE SENSI SESTITO

MARI

Syll3 BOUSQUET

ZORAT

Thurino permangono dubbi a causa dell’integrazione

BOURGUET FD, III,

MAREK ROUGEMONT

MARI NOCITA 2012,

LOMAS

ROUGEMONT MARI

NOCITA

Terina all’interno della lista forse non

to incidere la lista, e che ha dapprima elencato le cit tà joniche e solo dopo l’unica polis

scindere da quale fu l’effettivo ordine di marcia dei theorodokoi

sosta a Terina va pensata come intercalata tra le tappe di Locri e Crotone, e cioè lungo la via istmica il cui

va nel punto in cui la penisola calabrese presenta una tempi di percorrenza sono a noi noti attraverso un

Pol

Vecchio riteneva non a torto questo restringimento la : N.h.

che vantava una forte valenza strategica, Dionisio il Vecchio voleva costruire un muro di sbarramento,

la koinonia N.h.,

Hipponion e per tale fatto non pare lecito invocare ragioni ineren ti il suo status politico essendo, al tempo del passag gio degli ambasciatori di Asclepio, città libera e au tonoma in quanto sappiamo che cadde in mano bret tia solo dopo Terina

DE SENSI SESTITO

varie e non sarebbe corretto trarne la conclusione che Ipponio fosse già caduta in mano ai Brettii o che non si debba considerare attendibile l’ordine diodoreo

involse per l’appunto Terina

la polis avesse un theorodokos accreditato pres Epidauro rende il dio medico una componente certa del patrimonio religioso terineo

e forse presentava una connessione tra il culto di Apollo e quello di Asclepio, accertata anche nell’Acaia peloponnesiaca e nota nella stessa Epidauro

del tempio, in cui Terina è inclusa in un elenco di etnici e nomi di città

conosciamo la natura di tale lista; resta suggesti va, ma non comprovabile, l’ipotesi dell’editore elenco di città che dovevano la loro fondazione all’oracolo pitico

inciso su una grande stele di pietra calcarea

parte dei frammenti furono rinvenuti nel corso degli scavi eseguiti nell’ultima decade dell’Otto cento e attualmente sono conservati presso il Mu menti appartenenti alla stele è stato rinvenuto nel doveva essere eretta l’iscrizione possono essere

Le lieu de trouvaille des plus gros fragments assure que la stèle était dressée sur la terrasse au soutène cette stèle adossée au soubassement du temple, à l’ex trémité du petit retour parallèle au grand autel supra

la possibilità che gli eventi tramandatici da Diodoro nell’arco di un tempo più lungo, forse di un decennio DE SENSI SESTITO DE SENSI SESTITO,

MANCUSO Terina potrebbe

questo proposito già DE SANCTIS

CULASSO GASTALDI

rebbe ad una data di stesura dell’iscrizione , IV2 1, postulata per primo dal DE SANCTIS

DE SENSI SESTITO

Terina è testimoniato anche dalla presenza della se rie monetale bronzea recante sul dritto la testa del dio: HOLLOWAY, JENKINS

DE SENSI SESTITO

MELFI

FD BOURGUET

DE SENSI SESTITO

all’iscri zione si veda anche ROUGEMONT

LAZZARINI

12 frammenti che compongono la lista è ancora quel PLASSART

precedente del BAUNACK ,

HAUSSOULLIER

NIKITSKY

poi un’altra edizione in tedesco nell’anno successivo

NIKITSKY

ROBERT

poi nuovamente dal DAUX

ROBERT in

SEG ROBERT

DAUX

edizioni della lista, senza però che queste vedessero OULHEN Les théarodoques de Delphes, Tesi di dottorato all’Université di Paris X,

che sarà ospitata nel Delphes OULHEN

circolata in bozze o estratti, negli ultimi anni hanno SEG, XLII,

ROUGEMONT PERLMAN

PERLMAN SEG,

nel corso degli anni di emendamenti particolari, in

glioramento al testo del Plassart, di per sé esemplare, si può avere un quadro spulciando il e il

Il catalogo ha un’estensione molto ampia e regi-stra centinaia di località che furono visitate dai

theorodokoi Pythia e i

Soteria percorrendo buona parte del bacino me-diterraneo da Marsiglia a Cipro, da Bisanzio a Cirene70. Come il catalogo di Epidauro, anche la ritocchi successivi rispetto alla prima redazione:

«Au cours des décennies on procéda aussi par rasurae assorties de corrections, et par additions insérées dans les intervalles entre deux colonnes ou entre les lignes ou en bas de la colonne, etc.»71. Il corpo principale della stele, denominato «lista di base», si limita alle coll. I-III e si data tra il 230 e il 210 a.C.72. Le coll. IV e V sono state redatte in un momento successivo e si pongono in pieno II secolo73. Tenendo conto dell’intera iscrizione, l’aggiunta più recente, relativa a ll. 78-80 della col. IV, è del 168/167 a.C.74 (anche se c’è da sospettare che possa non essere

l’ulti-ma75). Ciò dimostra che la lista è stata continua-mente aggiornata per svariati decenni, probabil-mente sino al 150 a.C. circa quando i Delfî deci-sero di realizzarne una nuova. A questa nuova lista vanno attribuiti due frammenti in marmo, datati appunto alla metà del II secolo a.C., in cui sono menzionate le città dell’Eolide, dell’Argoli-de, dell’Illiria, della Dolopia e forse dell’Etolia76. La sezione che ci interessa, dedicata all’Italia meridionale, è conservata nel frammento deno-minato “B”, alla IV colonna. Questo ulteriore pezzo dell’iscrizione fu rinvenuto nel 1880 da B. Haussoulier durante gli scavi presso il Portico degli Ateniesi e da questi pubblicato nel 1883 credendolo una lista di proxenoi77. L’itinerario magnogreco (col. IV, ll. 83-89) comprende le città di Taranto, Eraclea, Petelia, Taisia e Reggio con i nomi espressi in dativo e preceduti dalla

78 (tav. 2). Questa sezione segue quella dedicata all’Etolia, all’Acarnania, all’Epiro (col. IV, ll. 44-77) e precede il percorso siceliota

70 NACHTERGAEL 1977, p. 350.

71 DAUX 1980b, p. 319. Cfr. pure PLASSART 1921, p. 40, e DAUX 1980a, p. 121.

72 Una prima proposta di datazione si deve al Baunack che nelle SGDI del Collitz (n. 2580, p. 764) propose di datare la lista al 175 a.C. circa. A. Plassart la in-quadrò nel primo quarto del II sec. a.C. (PLASSART

1921, p. 41). Successivamente G. Daux (DAUX 1944) propose come terminus ante quem per la lista di base il 178 a.C. avvalendosi del decreto di Dionysios Le-getou con cui gli fu concessa la theorodokia (cfr. Syll3, 608: erroneamente il decreto è posto tra i documenti spettanti a M. Acilio Glabrione). Pochi anni dopo L. Robert spostò il terminus ante quem del corpo principale della lista al 188 a.C. (ROBERT 1946, p. 514-515). A partire dal 1949 il DAUX (1949b, p. 21-27, vd. pure DAUX 1980a, p. 120-123; DAUX 1980b, p. 318-319) ritornò sull’argomento e in base a consi-suggerì di datare le prime tre colonne della lista agli anni compresi tra il 235 e il 221 a.C. Più cauto il NACHTERGAEL (1977, p. 350) per il quale «cette liste date de la seconde moitié du 3e siècle ou peut-être même du début du 2e siècle». Ancora agli inizi degli anni Novanta, con il concorso di altre argomentazio-ni, la datazione del Daux è stata ribadita da M. poulos (HATZOPOULOS 1991, p. 347: 230-220 a.C.;

SEG, XXXVIII, 413) che in un secondo momento (HATZOPOULOS 1998, p. 1193 e SEG, XLVIII, 589) ha proposto quale data alta della lista il 220 a.C. circa.

J. Oulhen, che ha riesaminato il testo nell’ambito del-la sua ricerca di dottorato (J. OULHEN, Les théaro-doques…, op. cit.

di base al decennio 220-210 a.C. (probabilmente pri-ma del 214: OULHEN 1998, p. 224; SEG XLVIII, 589).

P. GAUTHIER (1989, p. 149-150), analizzando il decre-to di theorodokia e proxenia concessi nel 226/225 a.C. a Matrophanes (Syll.3, 549; cfr. pure SEG, XXXIX, 468) conclude: «S’il fut voté “vers 225”, le décret de Delphes relatif à Matrophanès dut précéder de peu la gravure de la liste des théorodoques (avant 221)» (ma vd. discussione in SEG, XLIII, 221). Da ultimo P. Perlman, in attesa del lavoro di J. Oulhen, ha prudentemente indicato quale possibile datazione della lista di base il ventennio 230-210 a.C. (PERL

-MAN 1995, p. 130; PERLMAN 2000, passim).

73 DAUX 1980a, p. 121.

decreto (SGDI, 2677 = OGIS, 241) con cui riceveva la thorodokia dei Pythia e dei Soteria: PLASSART 1921, p. 37, 41; DAUX 1936, p. 513; NACHTERGAEL 1977, p. 350 (per il decreto vd. p. 457-459. n. 36). Cfr. pure SEG, XLIX, 555.

75 DAUX 1949b, p. 30.

76 DAUX 1949b, p. 27-30. Inoltre L. ROBERT in Bull.ép.

1950, p. 482-483, n. 127; NACHTERGAEL 1977, p. 350-351; PERLMAN 2000, p. 34.

77 HAUSSOULLIER 1883, p. 198 ss.

78 A questo elenco va aggiunta Elea (col. IV, l. 68), per la quale vd. infra.

Il catalogo dei theorodokoi

città raggruppate secondo itinerari di tipo regio

nato a causa delle numerose aggiunte susseguite ricordare la presenza di un’altra città dell’Italia Meridionale, Elea, che è stata aggiunta col suo subito dopo Massalia

MANGANARO

tizza che il viaggio dei theoroi MANGANARO

nella lista «fossero politicamente esautorate, prive cioè di autonomia, per cui, se anche i theoroi vi fecero sosta, non poterono presentare un invito uf

MAN

-GANARO

ragione dell’assenza di Agrigento che, com’è noto, MANGANA

-RO

ferimento della proxenia Syll3

terminus ante quem per l’auto nomia di Agrigento «fa escludere che in data poste riore la città possa non essere stata visitata dai theo-roi

ampiamente accolta in letteratura, Fausto Zevi si è data, e la non comune capillarità dell’an nuncio dei theoroi

conseguente alla riconquistata libertà da parte dei

ZEVI MANGANARO

sizioni della critica – che tende a non dare alla pre senza o all’assenza delle città nella grande lista una lettura vincolante in chiave di autonomia politica –

MARI

lazione di una cronologia ad annum accogliendone NOCITA

di recente si è pronunciata per una datazione al primo PERLMAN

CHANIOTIS

menzionate città che non erano indipendenti al momento in cui furono visitate dai theoroi, ma che lo

CHANIOTIS

Delphic list of theorodokoi can be used as evidence which had a theorodokos was independent at the point when the list was written down; but even those poleis which were not independent have had this the Delphic list indicates a polis status, but does not necessarily mean that it was independent. Two other sites which appear in the same list, Matalon and Lebena, had been independent in the past, but by the

studiosi pur non dovendo rinunciare alla possibilità di ricavare dalla lista dei theoro do koi notazioni ine renti lo status

cittadine ivi elencate, ciò non deve avvenire in ma lista di teorodoci non garantisce certo della sua piena

minima di sopravvivenza dello status

di una autonoma politica estera, ma solo della volon santuari panellenici, una forte identità culturale gre-ca

‘grande lista’»: MARI

osservazioni in MARI

Syll3

getto di un decreto con cui lo ringraziavano per aver

getto di un decreto con cui lo ringraziavano per aver