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5. Analisi dei termini in lingua tedesca

5.2 Normativa svizzera in lingua tedesca

La normativa svizzera in lingua tedesca è stata analizzata utilizzando gli stessi testi impiegati per l’analisi dei documenti svizzeri in italiano, ovvero l’Ordinanza sui fondi propri e sulla ripartizione

dei rischi delle banche e dei commercianti di valori mobiliari (OFoP) e l’Ordinanza sulla liquidità delle banche (OLiq). I termini riscontrati in lingua tedesca verranno presentati nei prossimi paragrafi con la suddivisione per argomenti già vista per gli altri termini. Anche in questo caso sono state inserite alcune tabelle per mettere in evidenza i termini riscontrati.

5.2.1 Requisiti patrimoniali

L’analisi sui requisiti patrimoniali si basa sull’Ordinanza sui fondi propri e sulla ripartizione dei rischi delle banche e dei commercianti di valori mobiliari (OFoP), da cui sono riportati i seguenti esempi:

Banken müssen nach den getätigten Abzügen gemäss den Artikeln 31–40 gesamthaft Eigenmittel in Höhe von 8,0 Prozent der gewichteten Positionen als Mindesteigenmittel halten

(«Gesamtkapitalquote»). (OFoP art. 42)

Die anrechenbaren Eigenmittel setzen sich zusammen aus Kernkapital («Tier 1 Capital, T1») und Ergänzungskapital («Tier 2 Capital; T2»).

2 Das Kernkapital, setzt sich zusammen aus hartem Kernkapital («Common Equity Tier 1; CET1») und zusätzlichem Kernkapital («Additional Tier 1; AT1»). (OFoP art. 18)

Total capital: patrimonio di vigilanza complessivo composto da Tier 1 più Tier 2 (CBVB 2011:13).

Gesamtkapitalquote

Tier 1 Capital: categoria di capitale capace di coprire le perdite in continuità d’impresa (CBVB 2011:13).

Kernkapital

Tier 1 Capital

T1

Common equity Tier 1: categoria di capitale composta da azioni ordinarie e utili non distribuiti (CBVB 2011: 3).

Hartes kernkapital

Common equity Tier 1

CET1

Additional Tier 1: categoria di capitale

“composta da strumenti subordinati che corrispondano dividendi o interessi in modo totalmente discrezionale e non cumulativo e non presentino né una data di scadenza né incentivi al rimborso anticipato” (CBVB 2011: 3).

Zusätzliches Kernkapital

Additional Tier 1

AT1

Tier 2 Capital: categoria di capitale “in grado di assorbire le perdite in caso di crisi” (CBVB 2011: 13).

Ergänzungskapital

Tier 2 Capital

T2

La struttura presente nella versione tedesca è uguale a quella della versione italiana, con la presenza dei termini in tedesco accompagnati dalle espressioni in inglese, che non vengono però usate in modo ricorrente. Inoltre in questo caso i termini in tedesco sono gli stessi riscontrati nei documenti delle altre istituzioni.

5.2.2 Buffer anticiclico e di conservazione del capitale

In tedesco i termini utilizzati per identificare i buffer sono i seguenti:

Banken müssen in Form von hartem Kernkapital dauernd einen Eigenmittelpuffer von 2,5 Prozent der gewichteten Positionen halten.” (OFoP art. 43)

“Der antizyklische Puffer gemäss Artikel 44 ist zusätzlich zu den Eigenmittelanforderungen dieses Titels zu erfüllen.” (OFoP art. 132)

Capital conservation buffer:

accantonamenti di capitale operati dalle banche allo scopo di utilizzare tali riserve per assorbire eventuali perdite (CBVB 2011: 60).

Eigenmittelpuffer

Countercyclical buffer:

provvedimento applicato dalle autorità nazionali in base alla presenza di rischi sistemici, causati in particolare

dall’aumento del credito aggregato (CBVB 2011: 63).

Antizyklischer Puffer

Nella versione in lingua tedesca “buffer” non è mai menzionato. Inoltre il termine in tedesco

“Eigenmittelpuffer”, che corrisponde al buffer di conservazione del capitale è diverso da quello impiegato sia dalla BRI che dall’UE e dalla normativa nazionale: in queste istituzioni si utilizza rispettivamente “Kapitalerhaltungspolster” e “Kapitalerhaltungspuffer”, mentre

“Eigenmittelpuffer” non è mai presente.

5.2.3 Leva finanziaria

Per presentare il provvedimento sulla leva finanziaria la normativa svizzera utilizza le seguenti espressioni:

“Die FINMA kann die Banken im Rahmen der Beobachtungsperiode zur Festlegung der

Höchstverschuldungsquote («Leverage Ratio») entsprechend den Vorgaben des Basler Mindeststandards zu einer Berichterstattung verpflichten.” (OFoP art. 46)

Leverage ratio: indice non basato sul rischio volto a evitare l’accumulo di una leva finanziaria eccessiva e definito come il rapporto tra la misura del patrimonio e la misura dell’esposizione (CBVB 2014b : 1-2).

Höchstverschuldungsquote

Leverage ratio

Anche in questo caso il termine in inglese viene riportato tra parentesi e tra virgolette, mentre l’espressione più utilizzata risulta essere “Höchstverschuldungsquote”. Quest’ultima è presente anche nei testi della BRI, mentre non è mai impiegata nei documenti dell’Unione europea o della normativa nazionale.

5.2.4 Provvedimenti riguardanti la liquidità

Per l’analisi è stata presa in considerazione l’Ordinanza sulla liquidità delle banche (OLiq RU 2012 7251), come è stato fatto per la lingua italiana. Nella descrizione delle misure volte a migliorare le riserve di liquidità la normativa svizzera impiega vari termini, sia in tedesco che in inglese:

“Mit der Quote für kurzfristige Liquidität (Liquidity Coverage Ratio, LCR) soll sichergestellt werden, dass Banken genügend qualitativ hochwertige, liquide Aktiva (High Quality Liquid Assets, HQLA) halten […]” (OLiq art. 12)

“Für die Berechnung der LCR können die Aktiva wie folgt an den Gesamtbestand der HQLA angerechnet werden […]” (OLiq art. 15c)

Liquidity coverage ratio: requisito di liquidità secondo il quale le banche devono disporre di sufficienti attività liquide di alta qualità non vincolate per superare uno scenario di stress di 30 giorni (CBVB 2013a: 4).

LCR

Liquidity Coverage Ratio

Quote für kurzfristige Liquidität

Sebbene “Quote für kurzfristige Liquidität” e “Liquidity coverage ratio” siano presenti all’interno del testo, il termine più utilizzato è senz’altro la sigla “LCR”. Sia il termine in inglese che quello in italiano vengono infatti presentati solo all’inizio dell’articolo 12. Inoltre l’espressione in inglese è riportata tra parentesi e in corsivo.

Per l’NSFR vengono usati i seguenti termini:

“Sie ist namentlich befugt, Daten zur Berechnung der Quote für strukturelle Liquidität (Net Stable Funding Ratio, NSFR) und bei Bedarf zu weiteren Beobachtungs- kennzahlen auf Stufe Finanzgruppe und Einzelinstitut zu erheben.4” (OLiq art. 3)

“Die Prüfgesellschaft hat die Richtigkeit der Berichterstattung zur NSFR […]” (OLiq art. 4)

Net stable funding ratio:

provvedimento volto ad incoraggiare il finanziamento a lungo termine delle attività. Viene definito come il rapporto tra l’ammontare disponibile di provvista stabile e l’ammontare obbligatorio di provvista stabile (CBVB 2010a: 27).

NSFR

Net Stable Funding Ratio

Quote für strukturelle Liquidität

Come avviene per il requisito LCR, il termine maggiormente impiegato è la sigla, mentre l’espressione in inglese e quella in tedesco vengono menzionate una volta sola all’interno del testo.

Inoltre in entrambi i provvedimenti i termini in tedesco sono diversi da quelli presenti nei testi delle altre istituzioni.

5.2.5 Sintesi

Nella versione in tedesco dell’Ordinanza sui fondi propri e sulla ripartizione dei rischi delle banche e dei commercianti di valori mobiliari (OFoP) e dell’Ordinanza sulla liquidità delle banche (OLiq) si possono riscontrare vari termini impiegati per identificare i provvedimenti essenziali di Basilea III, sia in tedesco che in inglese. Normalmente per ogni provvedimento è presente il termine in tedesco, quello in inglese e la sigla. Tuttavia ciò non vale per tutti i provvedimenti, poiché nella descrizione dei buffer il tedesco privilegia “Eigenmittelpuffer” e “antizyklischer Puffer”, senza mai menzionare l’inglese “buffer”. Se in italiano questo termine veniva presentato tra parentesi e tra virgolette accanto al termine “cuscinetto”, ciò non avviene nella versione in lingua tedesca.

In generale nell’ordinanza riguardante i fondi propri vengono utilizzate maggiormente le espressioni in tedesco: “Kernkapital” o “Ergänzungskapital” ad esempio, ricorrono svariate volte all’interno del testo, mentre gli equivalenti in lingua inglese sono riscontrabili solo un paio di volte.

Nell’ordinanza OLiq si osserva invece la tendenza inversa, poiché le espressioni impiegate più di frequente sono le sigle “LCR”e “NSFR” derivanti dai termini in inglese.

Proprio come si osserva nelle versioni in lingua italiana, anche in tedesco è presente una certa sistematicità nell’utilizzo dell’inglese: quando il provvedimento viene nominato per la prima volta è presente innanzitutto il termine in tedesco, seguito dall’equivalente in inglese e dalla sigla tra parentesi, secondo lo schema “termine in tedesco + termine in inglese + sigla”. Tale schema si ritrova ogni volta in cui i provvedimenti vengono presentati per la prima volta (tranne nel caso dei buffer) e viene utilizzato nell’ordinanza OFoP anche nel titolo della sezione relativa a ciascun provvedimento. Come già menzionato al punto 4.2.5, sono però presenti delle eccezioni riguardanti i fondi propri di base di qualità primaria e i fondi propri complementari. Anche in tedesco, infatti,

nel primo caso manca l’espressione completa in inglese “Common equity Tier 1”, mentre nel secondo non viene indicata la sigla “T2”.

Confrontando la normativa svizzera in tedesco con i testi delle altre istituzioni si osserva una certa coerenza nei termini che descrivono i requisiti patrimoniali. Quasi tutti i termini in tedesco presenti nell’ordinanza OFoP sono quelli impiegati anche nei testi della BRI, dell’UE e della normativa tedesca. Solo “Eigenmittelpuffer” rappresenta un’eccezione, poiché non è presente dei testi delle altre istituzioni. Per i provvedimenti riguardanti la liquidità la situazione è un po’ diversa: “Quote für kurzfristige Liquidität” e “Quote für strukturelle Liquidität” non appaiono negli altri testi, ma si nota una somiglianza con “strukturelle Liquiditätsquote”, che ricorre sia nei testi della BRI, sia nel regolamento 575/2013 dell’UE.