R ENDICONTI
del
S EMINARIO M ATEMATICO
della
U NIVERSITÀ DI P ADOVA
E DOARDO B ALLICO
Fibrati principali su spazi complessi q-completi
Rendiconti del Seminario Matematico della Università di Padova, tome 63 (1980), p. 199-202
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principali spazi
EDOARDO BALLICO
(*)
SUMMARY - Let G be a Stein group with a finite number of connected com-
ponents. We prove that a
principal
bundle with aq-complete
base andG as structural group is a
q-complete complex
space.Si dimostra che
ogni
fibratoprincipale
la cui base è unospazio complesso q-completo
e il cui gruppo strutturale è di Stein e ha un numero finito dicomponenti
connesse, èq-completo.
Il risultato ènoto per
gli spazi
di Stein cioè pergli spazi 0-completi [2].
Per la dimostrazione di
questo
teorema si usano i risultati e letecniche di
[2]
e ilseguente
TEOREMA 1.
Ogni fibrato
vettoriale su unospazio
com-plesso q-completo
è unospazio complesso q-completo.
La dimostrazione di
questo
teorema data in[3]
si estende con lievi cambiamenti dal caso in cui la base è nonsingolare,
che è ivitrattato,
al caso
generale
in cui la base è unospazio
analiticoqualsiasi.
TEOREMA 2. Sia X uno
spazio
analiticoq-completo,
G un gruppo di Stein eon un numerofinito di componenti
connesse e P unfibrato prin- cipale
di base X e gruppo strutturale G. Allora P èq-completo.
Dim.
a)
Consideriamodapprima
il caso G =GL(1, C)
= C*. Siap : E - X il fibrato olomorfo in rette associato a P. Per il teorema
1, (*)
Indirizzo dell’A.: Scuola NormaleSuperiore,
Piazza Cavalieri 7, 56100 Pisa.Lavoro
eseguito
nell’ambito del G.N.S.A.G.A. del C.N.R.200
E è
q-completo.
Inoltre P è ilcomplementare
in E della sezione nulla.Nella dimostrazione di
[3]
del teorema 1 siprocede
inquesto
modo.Si
prende
unaopportuna
metrica hermitiana h su E ed una funzionenon
negativa u
che definisca laq-completezza
di X.Allora,
indicatacon z la coordinata locale di E
lungo
lefibre,
hzz+ p*(u)
definiscela
q-completezza
di E. Si consideri la funzione hzz- log (hzz)
definitasu P e ivi non
negativa.
La sua forma di Leviè,
perqualsiasi
sistemadi coordinate locali in
.E,
limitata in un intorno diogni punto
di E edefinisce in modo naturale una forma hermitiana continua su E.
Perciò,
con unasemplice
estensione al caso nonsingolare
del lemma 1di
[3],
troviamo una funzione differenziale su tale che la forma di Levi della funzione nonnegativa
b su P definita dab«x, z) )
=g - log (hzz)
abbia inogni punto
al massimo qautovalori negativi
o nulli. Inoltre la funzione b è esaustiva equindi
P è q-com-pleto.
b)
Sia G =SL(n, C).
Sia P’ il fibratoprincipale
con gruppo strutturaleGL(n, C)
ed E il fibrato vettoriale associati a P in modo naturale. Siano E~SL(n, C)
le funzioni ditransizione, rispetto
adopportune
trivializzazionilocali,
di.P,
P’ ed E.Consideriamo il fibrato vettoriale di
rango n2
su XP’ è
l’aperto
Isom(X X CI, E)
di li’: unpunto
di Fappartiene
a P’se è
rappresentato
da un isomorfismo su di unaperto
di X tra il fibrato triviale X x Cn e il fibrato vettoriale E. SiaM(n2 n)
l’insieme delle ma-trici
quadrate
di ordine n sul corpo C deicomplessi.
In una trivializzazione
locale,
y se m E X eV EE M(n9 n),
ilpunto (m, v)
E P’ se e solo se det(v)
~ 0.In
ogni
trivializzazione di Fsull’aperto
U diX,
è definito il de- terminante come funzione olomorfa di U XM(n, n)
in C. Poichèg? f(x)
ESL(n, 0),
il determinante induce una funzione olomorfa ben definita a su F. Infatti basta provare che se~
indica ilprodotto
diKronecker tra matrici e G
agisce
suM(n, n)
tramiteg(b ~t c)
=gb ~~
c, allora Gagisce
sun)
con ilprodotto
tra matrici. Per linearitàbasta verificarlo
quando b (risp. c)
ha tutte lecomponenti
nulle eccettoquelle
diposto
1(risp. r) ;
siano skt lecomponenti
di indice(k, t)
di una matrice c; alloragb
è una matrice con eC)k8=
ose s =1= r,
Per il teorema
1,
F è unospazio
analiticoq-completo.
Ne segue che P’ =a(y) ~ 0~
èq-completo; infatti,
sef
definisce laq-comple-
tezza di
.F’, f +
definisce laq-completezza
di P’ . AlloraP,
comesottospazio
analitico chiuso diP’,
èq-completo.
c)
Sia G =GL(n, 0).
Consideriamo ilsottogruppo
invarianteC)
diGL(n, C).
AlloraGL(n, C)fSL(n, C)
è isomorfo a C*.Per [1]
theorem 3.4.4 pag.44, p : P -~ X
si fattorizza tramite unafibrazione
principale
localmente banale P - H con gruppoC)
ed una fibrazione localmente banale H - X con gruppo
GL(n, C)
efibra C*. Poichè
C)
è invariante edagisce
trivialmente suH,
H - X è un fibrato
principale
con gruppo strutturale C*.Quindi
èq-completo
pera) ;
perb)
anche P èq-completo.
d)
Sia G unsottogruppo
analitico chiuso diGL(n, C) ;
a P cor-risponde
un fibratoprincipale
P’ con gruppo strutturaleGL(n, C)
di cui P è un
sottospazio
chiuso. Perc)
P’ èq-completo
equindi
taleè anche P.
e)
Nel casogenerale
siaGo
lacomponente
connessa dell’identità di G. AlloraGo
è unsottogruppo
chiuso invariante di G e peripotesi GJGO
è un gruppofinito; poichè ogni
rivestimento finito e non ramifi- cato di unospazio q-completo
èq-completo,
ci si riduce come inc)
a dimostrare il teorema
quando
G è connesso.f )
Sia G un gruppo di Stein connesso. Procediamo per induzionesu dim G. Se dim G =
1,
G è abeliano ed isomorfo a C o C* per il teorema di struttura deigruppi
connessi abeliani di Stein[2]
theorem 1e prop. 2. Poichè C è isomorfo ad un
sottogruppo
chiusounipotente
di
GL(2, C),
il teorema è dimostrato perd)
se dim G = 1.Sia ora dim
G >
1. Se G èsemplice,
allora è unsottogruppo
chiusodi un gruppo lineare
[2]
prop. 1 e prop. 4 equindi
P èq-completo
perla
parte d).
Consideriamo laseguente proposizione che, grazie
al teo-rema 1 di
[2],
è la prop. 7 di[2].
PROPOSIZIONE. G un gruppo di Lie
complesso,
connesso e di Se G non èsemplice,
esiste unsottogruppo complesso chiuso,
in-variante e connesso A di G di dimensione
positiva
e tale cheG/A
è diStein e A è un
sottogruppo
chiuso di un gruppo linearecomplesso.
Da
questa proposizione
si ottiene latesi,
anche se G non èsemplice,
usando
l’ipotesi
induttiva eragionando
come inc). Questo
concludela dimostrazione del teorema. c.v.d.
202
BIBLIOGRAFIA
[1]
F. HIRZEBRUCH,Topological
Methods inAlgebraic Geometry, Springer-Verlag,
1966.
[2]
Y. MATSUSHIMA - A. MORIMOTO, Sur certains espacesfibres holomorphes
sur une varieté de Stein, Bull. Soc. Math. France, 88
(1960),
pp. 137-455.[3]
V. VILLANI, Fibrati vettorialiolomorfi
su una varietàcomplessa q-completa,
Ann. Scuola Norm.
Sup.
Pisa, 3 (1966), pp. 15-23.Manoscritto