A NNALI DELLA
S CUOLA N ORMALE S UPERIORE DI P ISA Classe di Scienze
P ASQUALE C ALAPSO
Il problema della deformazione nel gruppo conforme, delle reti O di uno spazio a quattro dimensioni
Annali della Scuola Normale Superiore di Pisa, Classe di Scienze 2
esérie, tome 1, n
o4 (1932), p. 355-370
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NEL GRUPPO CONFORME, DELLE RETI
ODI UNO SPAZIO A QUATTRO DIMENSIONI
di PASQUALE CALAPSO
(Messina).
In
questa
memoria è trattato ilproblema
delladeformazione,
nel gruppo con-forme,
dellesuperficie ( Y2)
dellospazio
aquattro dimensioni,
che ammettano unsistema di linee
coniugato
edortogonale (rete O).
L’elemento lineare conforme per le reti O è stato da me dedotto riducendo ilproblema
altipo
II di FUBINI(~).
Il
problema
della deformazione nel gruppo conforme sicomporta
molto diversa-mente di
quanto
avviene nellospazio
a tredimensioni ;
e da un’ analisi accuratasono
pervenuto
alleseguenti
conclusioni : Esiste unprimo tipo
di deforma- zioni(che
ho chiamato diprima specie)
che sipresentano
come estensioni diquelle
dellospazio ordinario ;
perqueste
permane il teorema(cfr. FUBINI,
I.c.) :
soltanto le reti 0 isoterme ammettono deformazioni di
prima specie.
Ma,
a differenza diquanto
avviene nellospazio
ordinario : Esiste un secondotipo
di deformazione che trova riscontro nellospazio
ordinario. Esisteuno terzo
tipo
dideformazione,
cheporta
una rete 0(non degenere) dell’S4
in unasuperficie
dellospazio
ordinario,~3.
Ho fatto
un’ applicazione
alle reti OdelI’ 84,
per lequali lungo
unaqualunque
curva della rete è costante la curvatura
geodetica ;
in tal caso l’ elemento lineare conforme è della formacercando fra
queste,
le reti O che ammettono deformazioni di terzaspecie
siperviene
all’ elemento linearein cui
pu
è la funzione ellittica di WEIERSTRASS costruita con invarianti arbi- trari g2, g3 epv
la funzioneanaloga
costruitacogl’ invarianti
g2, -g3.(1) FUBINI: Il problema dedl’applicabilità negli spazi quadratici. [Rendiconti del Circolo
Matematico di Palermo; T. LII, anno 1928, pag. 458].
§
1. - Elemento lineare conforme di una rete O dellospazio S4
a
quattro
dimensioni.1. - Per una rete O dello
spazio 8,
aquattro
dimensioni adottiamo le nota- zioniconsuete,
da me usate in unaprecedente
memoria(2);
chiamiamo cioè:XI, x2, X3, X4 le coordinate del
punto
che descrive larete;
u, v i
parametri
delle curve dellarete;
~ i, ~2, ~3, ~4
i coseni direttori dellatangente
alla linea v;iii, ?J2, 113, r~~ i coseni direttori della
tangente
allalinea u;
, x12, x13, X14
L rispettivamente
i coseni direttori di due normali(3),
X2í, x22, y x23,
x24 ortogonali tra loro.
Si sa che le
coordinate xr
egli
elementi del determinanteortogonale
soddisfano ad un sistema della forma
le cui condizioni
d’integrabilità
sonoÈ
da osservare che senza deformare la rete lequantità
ar,br
sono sosti-tuibili con le altre .
(2)
La formazione delle reti O negli spazi pluridimensionali è dovuta a GUICHARD [Les Systèmes cycliques et les Systèmes orthogonaux ; « Annales de 1’ École normale » ; 1897, 1898, 1903].(3) Per la definizione di normali ad una rete cfr. GUICHARD, 1. c.
Per una rete O si hanno due
coppie
di curvatureprincipali,
che si calco-lano dalle formule
esse subiscono con le
ar, br
la sostituzioneortogonale
e si ha
2. - Per formare l’ elemento lineare
conforme,
introduciamo anzitutto le due sfere centrali(4)
relative alle due normali allarete; ponendo
e chiamando
rispettivamente
con(Y,,...., Y6)
e con( Ys’,...., Y6’)
le coordinate non omogenee delle dettesfere,
si ha:d’ altra
parte,
introducendo per ilpunto
che descrive la rete le coordinateiper- sferiche,
avremo3. - Ciò premesso deriviamo le
precedenti,
tenendo conto delle(2);
abbiamo(4) Qui chiamiamo sfera una varietà a due dimensioni contenuta in una ipersfera.
similmente derivando le
(9),
osservando le(2), (3)
e(6),
otteniamoDopo
diche,
estendendo i sommatori da 1 a6,
troviamoe ne deduciamo la forma fondamentale
Allo stesso
modo,
se invece di operare sulleYr operiamo
sulleYr’ perveniamo
ad una forma
analoga
4. - Siamo ora in
grado
di formarel’espressione
dell’elemento lineare conforme.A tale scopo
interpretiamo
per un momento lequantità
alt come coordinate di KLEIN di una retta dellospazio ordinario;
si vede allora che il sistema consi- deratoappartiene
altipo
II di FUBINI(5)
e si riconosce col calcolo diretto che leforme e, c, g
ivi considerate hanno nelle attuali notazioni leespressioni
(5) FUBINI : Il problema dell’applicabilità negli spazi quadratici. Rendiconti del Circolo Matematico di Palermo; t. LII, anno 1928, pag. 458.
epperò
l’elemento lineare conforme della rete è§
2. -Espressione
dell’ elemento lineare conforme delle reti Odell’S4
mediante
gl’ invarianti
del gruppo.5. - Allo scopo di
procedere
ad ulteriori ricerche occorre formarel’espres-
sione della
(18)
mediantegli
invarianti del gruppo conforme.Facciamo anzitutto l’estensione alle reti O
dell’S4
dei risultati da me stabiliti nella memoria: invarianti del gruppo delle trasformazioni conformi dellospazio. [Rendiconti
del Circolo Matematicó diPalermo,
TomoXXII,
anno
1906].
Se
poniamo
e
seguiamo
l’analisi da me usata nella citatamemoria,
un calcolo diretto chequi
nonriportiamo
mostra che lequantità
sono invarianti del gruppo ; e sono i soli nel senso del teorema da me stabilito alla fine
del §
V della memoria citata.Note che siano le
funzioni 0,
col, W2, J se ne deduce la rete O(ed ogni
altra ad essa
equivalente
nel gruppoconforme) integrando
il sistema(6)
da
queste
sitrovano h,
al, a2 eposcia
dalle(19)
sideducono 1, bi, b2.
(s) Cfr. le (28), (29), (30), (22) della mia memoria qui citata.
Le funzioni
0,
COI 1 W2, J non sono del tuttoarbitrarie,
ma debbono soddi-sfare alle condizioni
d’integrabiliià
del sistema(20), (21) ;
cioè :Queste equazioni
sono anchesufficienti;
cioè : Sequattro
funzioni0,
Wi, J soddisfano alle(22)
e(23),
esistono effettivamente[e
si deduconodall’integrazione
delle(20)
e(21)]
infinite reti 0 per ciascuna dellequali gl’invarianti
sopra definiti coincidono con0,
Wi,W2, J;
tali reti 0 formanouna classe
completa
di reti O fra loroequivalenti
nel gruppo conforme.6. - Richiamate cos le
proprietà
fondamentali della teoriadegli
invarianti del gruppo, formiamo l’ elemento lineare conforme.Si ha
epperò
leforme g, ~, ~
hanno ora leespressioni
donde
e per l’ elemento lineare conforme otteniamo
l’ espressione
definitiva§
3. - Esame dei casidegeneri.
7. - Per
procedere
ad ulteriori ricerche occorre stabilire le relazioni tragl’ inva-
rianti nel caso in cui la rete O
dell’S4 appartiene
ad unospazio
di dimensioneinferiore.
Supponiamo
che le coordinateipersferiche
delpunto
soddisfino ad una rela- zione lineare omogenea a coefficienti costantie deriviamo una volta
rispetto
ad ed una voltarispetto
a v osservando le relazioni fondamentali(2)
e(3);
otteniamoSe introduciamo le
quantità
vediamo subito che in forza delle
(2), (3)
e delleprecedenti (B)
le a hannonulle le derivate
rispetto
ad u e v, eperciò
sono costanti. Dipiù
se scriviamole
(B)
e(C)
sotto la formaquadriamo
e sommiamo(tenendo
sempre conto che il determinante(1)
è orto-gonale), perveniamo
subito alla relazioneQuesta,
combinata colla(A),
dà :epperò :
se la relazione lineare omogenea tra le coordinateipersferiche
nonè
isotropa,
le costanti o1 e a2 non sono entrambe nulle.Ciò premesso dalle
(B)
per derivazione si ricavadonde
cioè
dunque
se fra le coordinateipersferiche
delpunto
che descrive la rete passauna relazione lineare omogenea a coefficienti
costanti, gl’ invarianti
Wi, W2 sono purelegati
da una relazione lineare omogenea a coefficienti costanti.Se la relazione
(A)
èisotropa,
si vede conprocedimento
diretto che ai e 02 non sonocontemporaneamente nulli,
ed ilragionamento superiore
dà pergl’ in-
varianti la relazione
(isotropa)
In ciò che segue,
quando
dovremo formare una rete Oassegnandone gl’ in- varianti,
assumeremo sempre w1 ed W2 linearmenteindipendenti;
si avrà incorrispondenza
una rete O(non degenere)
dellospazio
aquattro
dimensioni.§
4. - Ilproblema
della deformazione nellageometrîa
conforme.8. - Due reti O dello
spazio S4
sono inapplicabilità
conforme se ammet-tono lo stesso elemento lineare
conforme,
senza che sianoequivalenti
nel gruppo ; in tali condizioni ilpassaggio
dall’ una all’altra rete dicesi una deformazione conforme.Se manteniamo le notazioni
superiori
per la rete Oassegnata,
e le medesimenotazioni munite di un accento per una sua
deformata,
le condizioni del pro- blema(necessarie
esufficienti)
sonone risultano allora due differenti
tipi
di deformazione:1°) a=cost;
la nuova rete O ammette(a
meno di sostituzioneortogonale
a coefficienti
costanti) gli
stessi invarianti col ed W2;perciò
le due reti differi-(7)
La determinazione di i, data che, sia la rete, è perfettamente individuata ; per esempiosei la relazione (A) è
1a determinazione di i è quella per cui è soddisfatta la relazione
scono per il solo invariante
J;
inquesto
caso la deformazione dicesi diprima specie.
20)
a=funzione di u e v; i nuovi invariantiW2’
si deducono da Wi,.()J2 per sostituzione
ortogonale
a coefficientifunzioni ;
la deformazione dicesi di secondaspecie.
Si ha
poi
un terzotipo
dideformazione,
e sipresenta quando
la formadifferenziale
(25)
è anche elemento lineare conforme di unasuperficie
dello.spazio
a tredimensioni ; quantunque
la rete 0 dipartenza
nonappartenga
,ad uno
spazio inferiore,
nondimeno viappartiene
la sua deformata.Il
problema
sicomporta
diversamente diquanto
avviene nellospazio ordinario, giaechè
inquest’ ultimo
esistono soltanto deformazioni diprima specie.
In
analogia
al teorema di THOMSEN dellospazio
ordinario(che
porge sottoaltro
punto
di vista la trasformazioneOm,
da me data nel1903)
dimostriamoqui
Le uniche reti
0,
che ammettono deformazioni diprima specie
sonole reti 0
isoterme;
le dette deformazioni diprima specie dipendono
da~una costante arbitraria.
Per la dimostrazione osserviamo anzitutto che se
0,
W2, J è una solu- zione delle(22)
e(23),
le funzioni0, w~’, W2’, J,
in cuidànno ancora una soluzione che non cambia la rete O se non per trasforma- zione
conforme;
r la deformazioneesige perciò
che le(23)
siano soddisfatte dalle -stesse0,
col, c~2 e da due differenti valori di J.Ed
allora,
seJ’1
è il nuovo valore di J si dovrà avere :,e per
l’integrabilità
diquesto
sistema risultal’equazione
Se ricordiamo il
significato
di0,
dati dallaprima
delle(19),
coucludiamo .che ilrapporto -
è ilquoziente
di una funzione della sola u e di una funzionedella sola v ; la
superficie
èdunque isoterma,
come si era affermato.Se
poi
detta condizione èsoddisfatta, potremo
porre e=1 e le(27)
dànnoAnnali della Scuola Norm. Sup. - Pisa. 24
donde eliminando
J,
siperviene
al sistemache caratterizza
gl’invarianti
Wi ed W2 dellesuperficie
isoterme.Dalla forma delle
(29)
risulta frattanto che per lasuperficie
deformata si avràepperò
la deformazione diprima specie
coincide con la trasformazioneCm
dellesuperficie
isoterme data laprima
volta da me nel 1903 nella memoria : Sullesuperficie
a linee di curvatura isoterme[Rendiconti
del Circolo Matematico diPalermo].
§
5. - Le reti O a curvaturageodetica
costante.9. - Un caso di
particolare
interesse sipresenta
colla considerazione delle reti O a curvaturageodetica
costante.Mantenendo le notazioni
superiori,
sia k laprima
curvatura della linea v,e siano ai, a2, a3, a, i coseni direttori della
prima
normale aquesta
linea(9).
Si avrà
kar--
Ur-ÓSv
e per le
(3) potremo
scrivereLa curvatura
geodetica
della linea v si ottienemoltiplicando k
per il cosenodell’ angolo
che laprima
normale considerata fa collatangente
alla linea u;frattanto per la detta curvatura si ha il valore :
Le linee v saranno a curvatura
geodetica
costanteimponendo
la condizionein cui Y è funzione della sola v ; similmente le linee u saranno a curvatura
geodetica
costanteimponendo
la condizioneessendo U funzione della sola u.
Ne risulta
(9)
GUICHARD : Les courbes de n dimensions. Mémorial des sciences mathé-matiques ; Fascicule XXIX (1928).
ossia
epperò
esiste una funzione 0 tale cheSostituendo nella
(32)
e(33)
si ottieneper 4S
l’ unicaequazione
che
s’integra
senzadifficoltà,
e si trovaFrattanto l’ elemento lineare della rete è
e per conveniente
cangiamento
diparametri
sipuò
ritenere sotto la formaInversamente una rete O di elemento lineare
(34)
è a curvaturageodetica
costante.Per le
quantità h, L
si hanno leespressioni
10. - Dimostriamo anzitutto che le
operazioni
del gruppo conforme trasfor-mano una rete 0 a curvatura
geodetica
costante in un’ altra tale rete.Infatti la seconda delle
(29)
sipuò
scriveree per le
(26)
risulta(37)
d’ altra
parte
per una nuova rete(necessariamente isoterma) equivalente
alla dataper trasformazioni
conformi,
si dovrà averee per la
(37)
ed è stabilita la
proposizione.
11. - Ed ora veniamo alla formazione dell’ elemento lineare conforme di una
tale rete.
Per la
prima
delle(30)
si ha puree dovendo essere soddisfatta anche la seconda di
queste
si dovrà avereossia donde
Osserviamo ancora che se a è una
costante,
le funzioni Wl ed W2 sono sosti- tuibili con(38)
e
prendendo
le
espressioni (38)
si riduconorispettivamente
a funzione della sola u e funzione della sola v. Si concludeche,
senza ledere lageneralità,
sipuò
assumeree l’elemento lineare conforme ha la forma
12. - Una rete 0 a curvatura
geodetica
costante ammette infinite defor- mate di secondaspecie (anch’ esse
a curvaturageodetica costante),
e talideformate
dipendono
da una costantearbitraria (10).
Infatti volendo deformare la rete a curvatura
geodetica
costante in un’ altra talerete,
avremo per i nuovi invariantiWl, W2 espressione
della formama per ~
applicabilità
occorre e basta che siaepperò
Se nessuna delle funzioni
Vi
si riduce ad unacostante,
lequantità W2
non sono deducibili per combinazione lineare a coefficienti costanti di 0)3;
la deformazione è
perciò
di secondaspecie.
13. - Dimostriamo infine che una rete O a curvatura
geodetica
costanteammette infinite deformate
metriche, dipendenti
da tre costanti arbitrarie.Per dimostrare
questo
teorema occorreintegrare
il sistema(4)
nel caso inesame.
(’0) SI
intende che ogni deformata di seconda specie ammette (come rete isoterma) OOi defor-mate di prima specie; per il che la rete in discorso ammette cc2 deformate nella classe.
Avendosi si deduce
D’ altra
parte
avendosisi ricava
ed
integrando
si trova:Abbiamo cos il sistema di funzioni
che soddisfano tutte le
(4), prendendo
Da
queste
si ricava1
in
cui c, c’,
c" sono costantiarbitrarie,
e laproposizione
è dimostrata.§
6. - Reti O(dell’S4)
a curvaturageodetica
costantesuscettibili di deformazione conforme
in
una rete O dellospazio
a tre dimensioni.14. - Si è visto
[formola (39)]
che l’elemento lineare conforme di una rete Odell’S4
a curvaturageodetica
costante ha la forma:essendo U funzione della sola u e V funzione della sola v.
Qui vogliamo
segna- lare i casi in cuiquesto
elemento linearespetta
anche ad una rete O dellospazi
a tre dimensioni.
. Per lo scopo osserviamo che per una
superficie
isoterma dellospazio S3,
riferita alle sue linee di
curvatura,
l’elemento lineare conforme èin cui co è una soluzione
dell’ equazione
diquarto
ordine(CALAPSO
eROTHE)
il
problema
è cos ridotto a trovare U e V inguisa
che la(45)
sia soddisfatta per15. - Da
questa
si haed
esprimendo
che la(45)
è soddisfattaperveniamo all’ equazione
Osserviamo che
ponendo
si trova :
epperò
le U e V soddisfaranno ancora la(47).
16. - Ciò premesso consideriamo le funzioni
da cui
e poniamo (52)
si ha :
(li)
Tralasciamo di discutere la soluzione ovvia in cui una delle funzioni U, V si riducead una costante.
Se ora deriviamo
questa rispetto
a v, osservando le(50)
e(51)
troviamoe
ponendo
r= -2 sarà[in
forza della(47)]
donde
Se ora ricordiamo il
significato
di «) dato dalla(52)
e dalle(49),
avremoche combinata colla
(47)
dàossia
ir Iv
Da
qui esprimendo
che la derivata mista del secondo membro è nulla troviamoepperò
dopo
di che la(54)
dà leequazioni separate
Di
queste
si troval’integrale primo
e sostituendo nella
(47)
si trovano per U’2 e Y’z leespressioni
Queste, disponendo
della sostituzione lineare(48),
si riducono alla formaFrattanto
l’equazione (47) s’integra [a
meno della sostituzione lineare(48)]
colle funzioni ellittiche di JACOBI
in cui snu e dnv sono
rispettivamente
costruite con modulicomplementari.
Per l’ elemento lineare conforme si ha frattanto
17. -
Disponendo
in una seconda maniera della sostituzione lineare(48),
le
(57)
sono riducibili alla formada cui
Le
(59)
siintegrano
per funzioni di WEIERSTRASSe l’elemento lineare conforme si
potrà
assumere nella forma18. - Dal
punto
di vistageometrico
osserviamo che cambiando nelle(59)
Uin - U e V
in - 17; queste
si scrivonoda cui
(63)
e si riconosce senza difficoltà che l’elemento lineare metrico
appartiene
alla sfera diraggio
1. Si conclude da ciò che esiste unasuperficie
minima il cui elemento lineare metrico è
Per tale
superficie
minima iraggi
di curvatura sonoe l’elemento lineare conforme ha la
forma,
che è del