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Dieci anni di eTwinning:

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Academic year: 2022

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IT

L’impatto sulla pratica, le abilità e le opportunità di sviluppo professionale dei docenti raccontato dagli eTwinner

Dieci anni di eTwinning:

CaroLIne Kearney e ÀgueDa gras-VeLázquez

(2)

editore Unità europea eTwinning www.etwinning.net

European Schoolnet (EUN Partnership AISBL) Rue de Trèves 61 – 1040 Bruxelles – Belgio www.eun.org – info@eun.org

autori Caroline Kearney, Àgueda Gras-Velázquez Coordinamento

linguistico Danosh Nasrollahi e del design

Design originale Unijep, Belgio Tiratura 2000

ISBN 9789491440953

Pubblicato nel mese di novembre 2015. Le opinioni espresse in questa pubblicazione sono quelle degli autori e non necessariamente quelle della Commissione europea o dell’Unità europea eTwinning. Questo volume è pubblicato nei termini e alle condizioni della Licenza Attribu- tion-Non Commercial-Share Alike 3.0 Unported Creative Commons (CC BY-NC-SA 3.0) (https://creativecommons.org/licenses/by-nc-sa/3.0/

deed.it). Questa pubblicazione è stata creata con il supporto finanziario del programma Erasmus+ dell’Unione Europea.

Si prega di citare questa pubblicazione come: Kearney, C. e Gras- Velázquez, À., (2015). Dieci anni di eTwinning: l’impatto sulla pratica, le abilità e le opportunità di sviluppo professionale dei docenti raccon- tato dagli eTwinner. Unità europea eTwinning - European Schoolnet, Bruxelles.

9 789491 440953

(3)

INDICE

Sintesi ...4

1 Introduzione ...7

2 Metodologia ...10

3 Profilo degli intervistati e delle loro scuole ...12

4 Impatto di eTwinning sulle abilità degli insegnanti e sulle pratiche didattiche ...20

5 Impatto di eTwinning sull’apprendimento degli alunni ...32

6 Impatto di eTwinning sulle scuole ...36

7 Sviluppo professionale eTwinning: partecipazione e riconoscimento degli insegnanti ...41

8 Cosa possiamo imparare da questo sondaggio e quali sono i prossimi passi da compiere? ... 48

9 Glossario ...52

10 Bibliografia ...57

(4)

eTwinning – la community delle scuole in Europa – è una piattaforma internet sicura, che offre una serie di attività che vanno dai progetti congiunti per le scuole a livello nazionale e internazionale, a spazi di collaborazione e opportunità di sviluppo professionale per gli insegnanti. La rete eTwinning per scuole, insegnanti e alunni è unica per dimensioni e obiettivi, e non ha precedenti né uguali in Europa o nel mondo. A dieci anni dal lancio dell’azione eTwinning, questo report vuole cogliere l’occasione per fare un bilancio dei principali risultati del programma ed esaminare le aree che necessitano di ulteriore sviluppo, analizzando i risultati di un sondaggio condotto su larga scala fra gli insegnanti eTwinning e lanciato alla fine del 2014.

Scopo del sondaggio era esaminare in che modo il programma stia influenzando la pratica professionale degli insegnanti partecipanti e come può migliorare i servizi di sviluppo professionale che offre. Grazie ai 6000 eTwinner che hanno volontaria- mente partecipato al sondaggio, il presente report fornisce dati concreti e dimostrati sul modo in cui eTwinning può sviluppare i propri servizi alle comunità didattiche europee.

Un’ampia maggioranza di intervistati si è detta convinta che la principale compe- tenza su cui eTwinning ha influito è la capacità di insegnare competenze interdi- sciplinari (come il lavoro di gruppo, la creatività, il problem-solving, il processo decisionale) e che questa è la pratica che implementano di più, ora come non mai, in quanto risultato diretto della loro partecipazione al programma. Questo aspetto è molto incoraggiante perché – sebbene gli insegnanti abbiano spesso accesso a risorse e opportunità di sviluppo professionale relative all’insegnamento della loro materia – recenti ricerche rivelano che ci sono meno risorse e opportunità di formazione disponibili per i docenti che vogliano sviluppare le proprie competenze nell’insegnamento e nella valutazione di competenze e temi trasversali, il che spiega in parte perché gli insegnanti trovino particolarmente difficile questo aspetto. eTwin- ning svolge quindi un ruolo molto definito nel contribuire a colmare questa lacuna.

I risultati del sondaggio indicano inoltre che, secondo gli insegnanti, eTwinning ha avuto un impatto particolarmente positivo sulle loro competenze didattiche basate

SINTESI

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sui progetti, sulle competenze nelle lingue straniere e sulle competenze di colla- borazione nel lavoro con insegnanti di altre materie. Si può dire che lo sviluppo delle competenze in queste aree sia particolarmente ben strutturato all’interno di eTwinning, il che favorisce anche quei docenti che altrimenti avrebbero difficoltà ad accedere allo sviluppo professionale o meno opportunità per farlo.

Gli eTwinner hanno anche indicato che il programma ha migliorato il loro uso di spe- cifiche pratiche didattiche del 21° secolo, fra cui insegnamento multidisciplinare, lavoro su progetti, sviluppo delle competenze degli studenti, discussioni incentrate sugli studenti, lavoro di gruppo, sviluppo di competenze per imparare a imparare, insegnamento e apprendimento basato su problemi. Inoltre, l’83% degli insegnanti intervistati ha affermato di essersi impegnato nella riflessione professionale su di sé, sulla propria pratica pedagogica, adesso più di prima, proprio grazie alla parte- cipazione a eTwinning, e un’analoga percentuale ha dichiarato di usare metodi didattici, strumenti e risorse nuovi come risultato diretto della propria partecipa- zione a eTwinning.

I risultati del sondaggio sui servizi di sviluppo professionale di eTwinning sono a loro volta incoraggianti e il report sottolinea la necessità di svilupparli ulteriormente per attrarre un numero più ampio di insegnanti che possano trarne vantaggio.

Cosa dire dell’impatto del programma sui beneficiari più importanti, gli studenti?

La maggior parte degli insegnanti eTwinning afferma che l’impatto più positivo a livello degli studenti è l’incrementata motivazione, immediatamente seguita dalla promozione della collaborazione fra gli alunni.

Alla luce dei risultati del sondaggio, il report suggerisce che in futuro eTwinning sia più proattivo nello sviluppare specifiche attività a supporto dell’uso pedagogico delle TIC, dell’interesse dei genitori e del loro coinvolgimento nei progetti europei e nel migliorare l’apprendimento degli studenti con bisogni speciali.

Ciò che più colpisce sono i risultati dell’analisi di correzione del sondaggio, che rivelano come gli insegnanti che lavorano in scuole innovative condividano le loro pratiche eTwinning più con il resto del personale scolastico che con altri docenti che lavorano in scuole non innovative. Costoro riferiscono inoltre che eTwinning ha avuto più di un impatto positivo su diversi aspetti a livello scolastico rispetto alle scuole non innovative. Per questa ragione, il report caldeggia azioni concrete a supporto degli eTwinner meno esperti, che lavorano in scuole non innovative, per fare in modo che ricevano il sostegno di cui hanno bisogno per partecipare appieno a eTwinning e condividere le pratiche sviluppate nella loro scuola e dif- fondere l’innovazione. Il report raccomanda inoltre di sfruttare l’esperienza degli eTwinner più navigati che lavorano in scuole più innovative, al fine di aiutare i col- leghi meno esperti. Ci si dovrebbe sforzare di includere eTwinning in maniera più efficace a livello dell’intera scuola per garantire un impatto più sostenibile e ampio.

(6)

In considerazione dell’importanza di un ambiente scolastico che contribuisca a un significativo impatto di eTwinning a livello scolastico (come evidenziato dall’analisi condotta in questo sondaggio oltre che nel recente studio sull’impatto dell’azione1), una raccomandazione essenziale è che il programma miri al coinvolgimento dei dirigenti scolastici e dei consigli di gestione delle scuole. Questo non farà che incrementare la consapevolezza delle opportunità di eTwinning per le scuole, e aumenterà le possibilità che le pratiche eTwinning influenzino la politica scolastica e vengano diffuse. Il report suggerisce che, nel suo prossimo piano di lavoro, il Team di Consulenza Pedagogica dia la priorità alla comprensione degli attuali vincoli a cui sono sottoposte le scuole di tutti i paesi, e che impediscono loro di essere ulteriormente coinvolte in eTwinning, traendone il massimo vantaggio.

Il presente sondaggio e il precedente studio sull’impatto dell’azione offrono dati significativi a suffragio del fatto che gli insegnanti eTwinning, grazie alla collabo- razione e all’accesso a opportunità di sviluppo professionale eTwinning, imparino e adottino nuovi strumenti e metodi didattici (Commissione europea (c), 2015). La loro esperienza e le loro nuove conoscenze, tuttavia, vengono solo molto di rado trasferite per mezzo di un’estensiva collaborazione intra-scolastica e di progetti che coinvolgano l’intera scuola. Il report raccomanda quindi al programma di promuo- vere e fornire una guida alle scuole su come ottenere un “impatto cumulativo” dal coinvolgimento nei successivi progetti eTwinning. Coinvolgere direttamente i diri- genti scolastici in questo, incoraggiandoli e supportandoli nello sviluppare politiche scolastiche che facilitino una partecipazione a lungo termine a eTwinning (oltre che all’apprendimento basato su progetti a lungo termine e allo sviluppo professionale più in generale) è un modo sostenibile e strategico per aiutare le scuole a diventare più innovative nelle loro strategie di insegnamento e apprendimento.

1. European Commission/Education for Change (2013). Study of the impact of eTwinning on participating pupils, teachers and schools. Luxembourg: Publications Office of the European Union. Accessibile online qui: http://ec.eu- ropa.eu/education/news/2013/20130215_en.htm

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Cos’è eTwinning?

eTwinning – la community delle scuole in Europa – è una piattaforma internet sicura, che offre una serie di attività che vanno dai progetti congiunti per le scuole a livello nazionale e internazionale, a spazi di collaborazione e opportunità di sviluppo pro- fessionale per gli insegnanti. L’azione è attualmente finanziata dalla Commissione europea nell’ambito del programma Erasmus+. Tuttavia, in quanto avviato dieci anni fa, nel 2005, eTwinning precede Erasmus+. L’attuale community eTwinning conta oggi più di 330.000 utenti registrati.

eTwinning offre un elevato livello di supporto ai suoi utenti. In ciascuna delle nazioni partecipanti (ad oggi, 362) un’Unità nazionale eTwinning (NSS) promuove l’a- zione, fornisce consulenza e guide agli utenti finali, e organizza una serie di atti- vità e opportunità di sviluppo professionale a livello nazionale. A livello europeo, eTwinning è coordinato dall’Unità europea eTwinning (CSS), gestita da European Schoolnet, un consorzio di 31 ministeri dell’Istruzione. Questo ente svolge una fun- zione di collegamento con le Unità nazionali ed è responsabile dello sviluppo della piattaforma, oltre che dell’offerta di una gamma di opportunità di sviluppo professionale e di altre attività, come la Conferenza europea annuale e i Premi, che costituiscono un riconoscimento a insegnanti e studenti per la loro partecipazione a progetti degni di menzione.

eTwinning incorpora una sofisticata piattaforma digitale dotata di aree pubbliche e private, e disponibile in 28 lingue.

2. Al momento della stesura del presente report, le nazioni partecipanti a eTwinning sono 36. Quando il sondaggio è stato lanciato, nel 2014, le nazioni partecipanti a eTwinning erano 33. Il programma eTwinning copre inoltre altre nazioni confinanti che, in virtù del loro status speciale nell’azione, vengono denominate “Nazioni eTwinning Plus”.

INTRODUzIONE

1

(8)

Figura a. Il portale pubblico eTwinning

L’area pubblica (www.etwinning.net) offre ai visitatori una serie di informazioni su come partecipare a eTwinning, spiega i vantaggi dell’azione e offre spunti per progetti di collaborazione.

L’area privata di eTwinning è riservata agli utenti registrati, soprattutto insegnanti, e contiene un’ampia serie di strumenti di collaborazione e comunicazione. Quanti hanno risposto al sondaggio, che è materia del presente report, sono tutti utenti registrati, con accesso al Desktop mostrato nell’immagine sottostante.

Figura b. Il Desktop eTwinning

Questa area costituisce un’interfaccia dove l’utente registrato trova altri membri della community eTwin- ning e interagisce con loro, e contiene specifici spazi di collaborazione descritti nel presente report, come le Sale Insegnanti3 (composte da un forum e da una chat-room privata) e i Gruppi eTwinning (piattaforme private e moderate in cui gli eTwinner possono discutere e lavorare insieme su un argo- mento o tema specifico). Il desktop fornisce inoltre l’accesso a opportunità di sviluppo professionale come i Seminari online (conferenze della durata di un’ora), i Learning Events (eventi della durata di due settimane) e i Corsi online (che durano sei settimane), anch’essi trattati nel presente report.

3. Le Sale Insegnanti sono state oggi sostituite dalla nuova versione dei Gruppi eTwinning. Al momento del lancio di questo sondaggio le Sale Insegnanti erano ancora in essere, ecco perché agli intervistati è stata chiesta un’opinione anche su di esse.

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Questo report è redatto proprio nel contesto di utilizzo di questa piattaforma. Vale la pena notare che, dopo la stesura del presente report, il Desktop eTwinning ha assunto una nuova forma, chiamata eTwinning Live (https://live.etwinning.net – lanciato nell’autunno del 2015), dotata di più avanzate caratteristiche di social networking e collaborazione, compresa la possibilità di organizzare sessioni di videoconferenza.

attività di monitoraggio eTwinning

Nel 2014-2015, le attività di monitoraggio eTwinning sono state articolate in due parti: un sondaggio quantitativo su larga scala riguardante le pratiche didattiche, le attività e le necessità di sviluppo professionale degli eTwinner, e un sondaggio pilota qualitativo su piccola scala che ha tracciato lo sviluppo delle competenze pedagogiche e digitali degli insegnanti durante il lavoro a un progetto eTwinning.

Questo duplice approccio consente da una parte di monitorare su larga scala un campione di eTwinner e dall’altra di esplorare in maniera più approfondita le con- dizioni alla base di determinati trend.

Il presente report contiene l’analisi della prima di queste attività di monitoraggio: il Sondaggio di monitoraggio eTwinning lanciato alla fine del 2014. Il progetto pilota qualitativo sarà valutato e discusso nel 2016.

La strategia di monitoraggio di eTwinning ha una prospettiva a lungo termine, che garantisce la possibilità di tenere traccia dei progressi nel tempo, esaminando i trend e informando la direzione pedagogica di eTwinning per i prossimi anni. Lo stesso sondaggio può essere aggiornato, se necessario, e sarà messo a disposi- zione degli eTwinner ogni due anni. Questa è la prima volta nella storia di eTwin- ning che un sondaggio così dettagliato sull’influenza di eTwinning sulla pratica quotidiana e lo sviluppo delle competenze degli insegnanti viene somministrato e analizzato dall’Unità europea eTwinning nell’ambito delle sue attività essenziali4. Grazie ai 6000 eTwinner che hanno volontariamente partecipato al sondaggio, il presente report fornisce dati concreti e dimostrati sul modo in cui eTwinning può sviluppare i propri servizi alle comunità didattiche europee.

In occasione del 10° anniversario di eTwinning, è il momento di fare un bilancio degli elementi principali ottenuti dal programma nell’ultimo decennio e di guardare avanti per individuare i modi migliori per sfruttare il potenziale di eTwinning per promuovere l’innovazione attraverso la collaborazione scolastica internazionale e lo sviluppo professionale. L’analisi di questo sondaggio contribuisce a questo obiettivo.

4. Vale la pena ricordare che, nel gennaio del 2013, è stato pubblicato un vasto studio sull’impatto (che conteneva i dati raccolti attraverso l’esame della letteratura e la revisione di informazioni e documenti). Lo studio era stato con- dotto da Education for Change per conto della Commissione europea. Quando rilevante ai fini del presente report, si è fatto riferimento a questo studio.

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Scopo del Sondaggio di monitoraggio eTwinning 2014 era esaminare in che modo il programma sta influenzando la pratica professionale degli insegnanti parte- cipanti e cosa, secondo loro, può fare eTwinning per migliorare i servizi di sviluppo professionale che già offre. Il questionario5 era composto da 42 domande chiuse e richiedeva di media 15 minuti per essere completato.

Il sondaggio è stato lanciato il 26 settembre 2014 ed è rimasto online per nove settimane. Il sondaggio era aperto a tutti gli eTwinner, indipendentemente dal tempo che avevano trascorso in eTwinning o dal livello di attività nei progetti o nelle oppor- tunità di sviluppo professionale. Solo gli intervistati che hanno risposto di non aver mai partecipato ad attività o progetti eTwinning sono stati informati di non essere idonei a rispondere al resto del sondaggio, in quanto le domande erano incen- trate sull’impatto di eTwinning sulla loro pratica didattica, quindi era necessario un minimo di esperienza in eTwinning. Il sondaggio è stato pubblicato in 25 lingue (EN, FR, TR, IT, BG, PT, PL, RO, DE, HR, EL, ES, SV, DA, LV, LT, HU, SL, CS, SK, ET, NO, FI, NL, MT)6.

In termini di promozione, il giorno del lancio – 26 settembre 2014 – l’Unità euro- pea eTwinning ha pubblicato un articolo sul Desktop eTwinning in cui incoraggiava tutti gli eTwinner a partecipare al sondaggio. Nel giorno del lancio è stato pub- blicato anche un articolo sul Portale pubblico, ed è anche stata data la notizia nel numero di ottobre della newsletter eTwinning, spedita nella prima settimana di ottobre. L’incentivo di un’estrazione finale che dava agli eTwinner la possibilità di vincere uno dei tre tablet in palio è stato usato per motivare gli insegnanti e gli altri professionisti dell’istruzione a partecipare.

Il totale degli intervistati, prima della pulitura dei dati, è stato di 8137. Nel processo di pulitura dei dati per arrivare al numero finale di partecipanti sono state effettuate

5. Disponibile online qui: http://files.eun.org/etwinning/Monitoring_Survey_2014_english.pdf

6. Le risposte al questionario sono state ricevute in tutte le lingue ad eccezione del maltese, perché gli intervistati maltesi hanno risposto alla versione inglese del questionario.

METODOLOGIA

2

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le seguenti azioni: tutte le risposte duplicate, per un totale di 27, sono state elimi- nate. Gli intervistati che hanno risposto solo alle domande demografiche (dalla 1 alla 8), per un totale di 115, o che hanno risposto solo alle domande demografiche e alla domanda 9 riguardante la loro attuale situazione in eTwinning, pari a 1989 risposte, sono a loro volta stati esclusi dall’analisi. Infine, 6 risposte in cui gli intervi- stati dichiaravano di non aver mai partecipato ad attività o progetti eTwinning sono state altresì eliminate. Il totale finale di risposte valide sul quale si basa l’analisi di questo report è pertanto 6000.

Il lettore dovrebbe tenere a mente che, quando nel presente report si menziona l’impatto, quest’ultimo è stato misurato unicamente attraverso la testimonianza degli insegnanti che hanno risposto al sondaggio, e che pertanto la presente analisi si basa su questa fonte. Quando pertinenti, sono stati anche riportati i collegamenti alle ricerche esistenti.

Occorre inoltre notare che, al fine di meglio comprendere i risultati del sondaggio e rilevare possibili trend e ulteriori significati, sono state costruite quattro categorie per descrivere il profilo degli intervistati (insegnanti all’inizio della carriera, insegnanti molto esperti, nuovi eTwinner, eTwinner esperti), e due categorie per descrivere il profilo delle scuole in cui gli intervistati lavorano (scuole innovative e scuole non innovative). Queste categorie sono state realizzate specificamente ai fini di questa analisi, sulla base dei dati raccolti. Nel presente report si spiega anche in che modo è stata definita ciascuna categoria. Le categorie di risposta sono state costruite al fine di effettuare un’analisi incrociata dei dati, per poter osservare in che modo que- sto trattamento ha influito sui risultati. È importante notare che le relazioni descritte nel presente report hanno solo il carattere di correlazioni ed è pertanto impossibile fare inferenze causali sulla base di questa analisi. Sebbene la correlazione fra due fattori possa apparire significativa, non è possibile servirsi di questa analisi di base per controllare altri fattori che potrebbero a loro volta svolgere un ruolo e, in parte, spiegare i dati.

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Agli intervistati è stato chiesto di selezionare uno o più ruoli che rivestono all’interno delle rispettive scuole. Come illustra la Figura 1, la stragrande maggioranza degli intervistati (oltre il 90%) è rappresentata da insegnanti che lavorano nella scuola di appartenenza. Inoltre, una piccola parte degli intervistati svolge invece o anche il ruolo di dirigente scolastico (6%), coordinatore TIC (6%), insegnante per alunni con bisogni speciali (4%), o altro (6%).

3.1. quale ruolo professionale occupano gli intervistati nelle rispettive scuole?

PROFILO DEGLI INTERVISTATI E DELLE LORO SCUOLE

Figura 1: Ruolo degli intervistati

91%  

6%  

6%  

4%  

6%  

0%   10%   20%   30%   40%   50%   60%   70%   80%   90%   100%  

Enseignant   Directeur/  chef  d’établissement   Coordinateur  TIC   Enseignant  besoins  spécifiques   Autre  

Figure  1  :  Profil  des  personnes  interrogées  

3

Altro Insegnante per alunni con bisogni

speciali Coordinatore TIC Dirigente scolastico Insegnante

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3.2. qual è l’età degli intervistati e quanti anni di esperienza di insegnamento hanno?

Poco più del 70% degli intervistati ha fra i 36 e i 55 anni, con una distribuzione pressoché uniforme di insegnanti che appartengono alle fasce inferiori e superiori di questa categoria d’età, e un ulteriore 9% con più di 55 anni. Solo il 20% del totale degli intervistati ha 35 anni o meno.

Un impressionante 76% degli intervistati ha fra gli 11 e gli oltre 30 anni di espe- rienza di insegnamento, il che significa che questo campione rappresenta un gruppo di insegnanti di vasta esperienza. Solo il 21% ha fra i 4 e i 10 anni di esperienza di insegnamento e appena il 2% ha dichiarato di avere fra 1 e 3 anni di esperienza professionale, il che dimostra come al sondaggio abbiano partecipato pochissimi insegnanti alle prime armi.

Figura 2: Età degli intervistati

7%  

13%  

36%  

35%  

9%  

0%   5%   10%   15%   20%   25%   30%   35%   40%  

30  ans  ou  moins   31-­‐35  ans   36-­‐45  ans   46-­‐55  ans   Plus  de  55  ans  

Figure  2  :  Âge  des  personnes  interrogées  

Figura 3: Anni di esperienza degli intervistati

0%  

2%  

21%  

40%  

26%  

10%  

0%   5%   10%   15%   20%   25%   30%   35%   40%   45%  

Moins  d'un  an   1-­‐3  ans   4-­‐10  ans   11-­‐20  ans   21-­‐30  ans   Plus  de  30  ans  

Figure  3  :  Années  d'expérience  des  personnes   interrogées  

Più di 55 46-55 36-45 31-35 30 o meno

Più di 30 anni 21-30 anni 11-20 anni 4-10 anni 1-3 anni Meno di 1 anno

(14)

826  785   688  

448  406  364   238   208   208  

177   158   152   136   133   128   117  105   102   89   75   68   49   44   41   39  29   29   26   25   24   21   14   11   8   8   8   4   3   3   3   0  

100   200   300   400   500   600   700   800   900  

Poland   Italy  Greece   Spain  

Romania   Turkey  

Slovakia  France  Portugal   Bulgaria  

Latvia   Sweden  

CroaHa   Germa

ny  

Czech  Rep ublic  

Cyprus   Lithuania  Slovenia   UK  

Ukraine   Hung

ary   Denmark  Belgium  

Finland  Estonia  Austria   Norway  

Malt a  

Former  Y

ugoslav  Republic  of  Macedonia   Other  

Moldo va  

Netherlands  Ireland   Iceland  

Luxembour g  

Tunisia  Armenia  Azerbaijan  Georgia   Switzerland  

Response  rate  by  country  

PoloniaItaliaGreciaSpagnaRomaniaTurchia SlovacchiaFrancia

Portogallo Bulgaria

Lettonia Svezia CroaziaGermania

Repubblic a Cec

aCipro LituaniaSlovenia

Regno Unit o Ucraina

Unghe ria Danimar

caBelgio FinlandiaEstoniaAustria

Norvegia Malta

Ex Repubblic a Yugoslava di Mace

donia Altro Molda

via Paesi BassiIrlandaIslanda

Lussembur goTunisiaArmenia

AzerbaijanGeorgia Svizzera

3.3. quali nazioni sono rappresentate dagli intervistati?

Figura 4: Tasso di risposta per nazione

In totale, hanno risposto al sondaggio 6000 insegnanti, di cui una significativa maggioranza da Polonia (826), Italia (785) e Grecia (688) rispetto alle altre nazioni rappresentate. Altre nazioni con un numero di risposte abbastanza significa- tivo sono Spagna (448), Romania (406), Turchia (364), Slovacchia (238), Francia (208) e Portogallo (208). Tutte le altre nazioni illustrate nella Figura 4 sono rappre- sentate da meno di 200 insegnanti.

3.4. In quale ordine e tipo di scuola lavorano i docenti?

La grande maggioranza degli intervistati (85%) lavora nell’istruzione generale, men- tre il 10% dichiara di insegnare nell’istruzione generale e professionale, con solo una minoranza del 5% che insegna nella formazione professionale.

Agli intervistati è stato chiesto di sele- zionare una o più fasce d’età degli studenti, in base all’ordine di scuole in cui insegnano. Il 50% circa degli insegnanti lavora a livello primario o secondario, o entrambi, mentre un terzo degli intervistati insegna invece o anche al livello secondario superiore.

Figura 5: Tipo di istruzione

5%

10%

85%

 Istruzione generale    Formazione professionale  Entrambe

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3.5. quali materie insegnano gli intervistati?

Per rispondere alla domanda su quale materia (o materie) insegnassero, i docenti hanno potuto sceglierne più di una da un lungo elenco fornito. La Figura 6 illustra solo le materie insegnate da almeno il 12% degli intervistati. Il gruppo in prima posizione, quasi la metà degli intervistati, insegna lingue straniere, il che rispecchia la predominanza di insegnanti di lingue straniere nella comunità eTwinning. Sin dall’inizio del programma, gli insegnanti di lingue sono i maggiormente rappresen- tati nella comunità eTwinning, anche se eTwinning è aperto agli insegnanti di tutte le materie e di ogni ordine di scuola. Un secondo, significativo gruppo di intervistati è composto da quanti insegnano materie della scuola primaria (24%). Infine, le successive due materie più comunemente insegnate dagli intervistati del sondaggio sono informatica/TIC e Lingua e letteratura (entrambe selezionate dal 12% degli intervistati).

Figura 6: Materie insegnate dagli intervistati

24%  

45%  

12%  

12%  

0%   20%   40%   60%   80%   100%  

Primary  school  subjects   Foreign  languages   Informa7cs  /  ICT   Language  and  literature  

Subjects  taught  

Primary  school  subjects   Foreign  languages   Informa@cs  /  ICT   Language  and  literature   Lingua e letteratura

Informatica / TIC

Lingue straniere

Materie della scuola primaria

 Lingua e letteratura    Informatica / TIC    Lingue straniere    Materie della scuola primaria

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3.6. qual è lo status eTwinning degli intervistati?

Figura 7: Esperienza eTwinning degli intervistati

Agli intervistati è stato chiesto di selezionare l’affermazione che meglio descrivesse la loro attuale situazione in eTwinning. Come illustra la Figura 7 con un dato che forse non deve sorprendere, la maggioranza degli intervistati ricade nel profilo di eTwinner più avanzato, così come viene definito dalla domanda del sondag- gio, sono cioè insegnanti che non solo hanno partecipato in passato a progetti portati a termine, ma sono tuttora impegnati in nuovi progetti. È probabile che questi insegnanti, essendo i più attivi in eTwinning, fossero anche a conoscenza del sondaggio e abbiano pensato di avere l’esperienza adeguata per rispondere.

Inoltre, in quanto eTwinner molto attivi, è probabile che siano stati motivati a par- tecipare a un sondaggio che indaga sulle loro necessità e chiede suggerimenti su come migliorare eTwinning, giacché ritengono di avere voce in capitolo su questi argomenti. Vale poi la pena menzionare altri tre gruppi di eTwinner che hanno risposto al sondaggio. Due di questi gruppi rappresentano anche eTwinner attivi, con il 17% che afferma di aver partecipato a diversi progetti in passato, e un altro 17% che dichiara di non essere al momento impegnato in un progetto perché si sta occupando di altre attività eTwinning. L’ultimo profilo eTwinning più diffuso fra quanti hanno risposto al sondaggio (e anch’esso rappresentato da un 17% degli intervistati) è caratterizzato da nuovi eTwinner al loro primo progetto.

17%  

3%  

17%  

8%  

11%  

17%  

27%  

0%  

0%   10%   20%   30%   40%  

I  am  not  currently  involved  in  any  project  but  par4cipate  in  other  eTwinning   ac4vi4es  

I  started  a  project,  but  I  didn’t  manage  to  finish  it  and  I  quit   I  am  new  to  eTwinning  and  am  involved  in  my  first  project   I  am  involved  for  the  first  4me  in  one  or  more  projects  which  are  currently  in  

progress  

I  coordinate  one  or  more  projects  which  are  currently  in  progress   I  have  been  involved  in  various  projects  which  are  now  finished   I  have  been  involved  in  past  successfully  completed  projects  and  am  now  currently  

involved  in  new  projects  

I  have  never  been  involved  in  any  eTwinning  ac4vi4es  or  projects   eTwinning  status   Non ho mai partecipato ad attività o progetti eTwinning In passato ho portato a termine con successo alcuni progetti e adesso sono impegnato/a in altri Ho partecipato a diversi progetti attualmente conclusi Coordino uno o più progetti attualmente in corso Sto partecipando per la prima volta a uno o più progetti attualmente in corso Sono nuovo/a in eTwinning e sto partecipando al mio primo progetto Ho iniziato un progetto, ma non sono riuscito/a a finirlo,

quindi l’ho abbandonato Non sono attualmente impegnato/a in un progetto, ma partecipo ad altre attività eTwinning

(17)

Per capire il profilo delle scuole in cui lavorano gli insegnanti, agli intervistati è stato chiesto in che misura fossero d’accordo con le seguenti quattro affermazioni: La mia scuola partecipa attivamente a eTwinning e ad altri progetti internazionali; La mia scuola partecipa a iniziative mirate a coltivare le pratiche innovative a scuola; La mia scuola promuove la collaborazione fra insegnanti dedicando ore agli incontri, alla condivisione, alla valutazione o allo sviluppo di metodi e materiali didattici;

La mia scuola si impegna nell’autovalutazione. I risultati dimostrano che la maggio- ranza degli insegnanti si dice d’accordo o molto d’accordo sul fatto che la loro scuola partecipa a iniziative mirate a coltivare le pratiche innovative a scuola (84%) oltre ad essere impegnata nell’autovalutazione (81%). Questo aspetto è positivo e rassicurante, giacché compito e responsabilità di ogni scuola è fornire la migliore istruzione possibile per i suoi studenti, usando metodi pedagogici aggiornati e valutando le proprie pratiche per assicurare che, quando necessario, siano adottate misure correttive e che si miri sempre al miglioramento.

È interessante osservare che le due dimensioni di innovazione sulle quali la grande maggioranza degli insegnanti si è detta in disaccordo o per niente d’accordo riguardano il fatto che la loro scuola promuova la partecipazione a progetti inter- nazionali (22%) e la collaborazione fra insegnanti (21%). Questo dimostra che è (anche se di poco) più raro che gli eTwinner lavorino in scuole dove la parteci- pazione a progetti internazionali è forte, o in scuole in cui la collaborazione fra insegnanti è esplicitamente promossa attraverso il tempo dedicato ad essa. Questo

3.7. qual è il profilo delle scuole degli intervistati?

Figura 8: Profili delle scuole degli intervistati

 Molto in disaccordo    In disaccordo    D’accordo    Molto d’accordo 5%  

5%  

3%  

5%  

14%  

16%  

13%  

17%  

57%  

54%  

51%  

48%  

24%  

25%  

33%  

29%  

0%   10%   20%   30%   40%   50%   60%   70%   80%   90%   100%  

My  school  is  engaged  in  self-­‐evalua=on   My  school  promotes  collabora=on  among  teachers  through   scheduled  =me  for  teachers  to  meet,  share,  evaluate  or  develop  

teaching  methods  and  materials  

My  school  is  involved  in  ini=a=ves  aimed  at  cul=va=ng  innova=ve   prac=ces  in  school  

My  school  ac=vely  par=cipates  in  eTwinning  and  other   interna=onal  projects  

Figure  9:  Respondents'  school  profiles  

STRONG  DISAGREE   DISAGREE   AGREE   STRONG  AGREE  

La mia scuola partecipa attivamente a eTwinning e ad altri progetti internazionali

La mia scuola partecipa a iniziative volte a coltivare le pratiche innovative a scuola

La mia scuola promuove la collaborazione fra insegnanti accordando tempi in cui gli insegnanti possono incontrarsi, condividere, valutare o sviluppare metodi e materiali didattici

La mia scuola si impegna nell’autovalutazione

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è molto interessante nel contesto di eTwinning, perché il programma è ovviamente dedicato proprio a questi due obiettivi, lo sviluppo di progetti internazionali attra- verso la collaborazione di insegnanti e alunni. I dati di questo sondaggio confer- mano pertanto le ricerche condotte in altri contesti, secondo le quali è necessario promuovere ulteriormente la collaborazione fra insegnanti (Commissione europea (a) 2015; Commissione europea (b) 2015), e in tal senso eTwinning si presta allo scopo, proprio come indicato dai docenti. Per gli insegnanti che lavorano in scuole in cui la collaborazione fra docenti non è molto promossa, si potrebbe dire che eTwinning è particolarmente importante, perché consente di collaborare con insegnanti che lavorano in scuole estere. La collaborazione fra insegnanti sta al centro dei progetti eTwinning e incoraggiare gli eTwinner a sviluppare, valutare e condividere i risultati dei loro progetti in maniera congiunta con altri colleghi e il resto della scuola è caldamente consigliato. L’importanza del fatto che tutti gli eTwinner condividano i risultati del loro progetto con il resto della scuola non sarà mai sottolineata a sufficienza, perché è in questo modo che possono ispirare ulte- riore collaborazione fra docenti nella scuola e al di fuori di essa, oltre che stimolare le strategie di autovalutazione dell’istituto, una pratica che un numero inferiore di intervistati ha detto avvenire nella propria scuola.

Per poter osservare se gli insegnanti che lavorano in scuole con determinate carat- teristiche facciano un’esperienza di eTwinning in qualche modo differente, sono state definite due categorie di profili scolastici allo scopo di questa analisi. La prima categoria comprende le risposte degli insegnanti che si dicono d’accordo o molto d’accordo sul fatto che la loro scuola partecipi a pratiche innovative, promuova la collaborazione fra insegnanti, partecipi attivamente a progetti internazionali e sia impegnata nell’autovalutazione. Abbiamo denominato questa prima categoria di intervistati, insegnanti che lavorano in “scuole innovative”. La seconda categoria comprende le risposte degli insegnanti che si dicono in disaccordo o molto in

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disaccordo sul fatto che la loro scuola partecipi a pratiche innovative, promuova la collaborazione fra insegnanti, partecipi attivamente a progetti internazionali e sia impegnata nell’autovalutazione. Abbiamo denominato questa seconda categoria di intervistati, insegnanti che lavorano in “scuole non innovative”. Sebbene queste definizioni siano utilizzate solo ai fini della presente analisi, è utile notare che non c’è una definizione comunemente accettata di cosa costituisca precisamente una scuola innovativa o non innovativa, e che di certo esistono più fattori da tenere in considerazione rispetto a quelli che il presente report è in grado di menzionare.

Queste categorie sono inoltre state redatte solo sulla base delle opinioni degli inse- gnanti riguardo alle scuole in cui lavorano. Le categorie sono state costruite per meglio comprendere i dati specifici raccolti dal sondaggio.

Quando i dati vengono analizzati in questo modo, osserviamo che il 57% degli intervistati dichiara di lavorare in una scuola innovativa. Pertanto, è importante che eTwinning comprenda che sta attirando insegnanti provenienti soprattutto da scuole che sostengono l’innovazione. Una percentuale molto bassa (4%) si è detta in disaccordo o per niente d’accordo con tutte e quattro le affermazioni, indicando che questi insegnanti lavorano in un ambiente scolastico molto meno innovativo.

Forse non deve sorprendere che una percentuale così bassa di insegnanti che lavorano in scuole non innovative partecipi a eTwinning, anche se si può presumere che costoro abbiano il vantaggio maggiore, sia a livello individuale che a livello della scuola nel suo complesso. Il fatto che alcuni – sebbene al momento pochi – diventino eTwinner nonostante tutto è incoraggiante, e eTwinning potrebbe valutare di concentrarsi, nel medio e nel lungo termine, sugli insegnanti che lavorano nelle scuole meno innovative, per fare in modo che questi ultimi si sentano abbastanza supportati da partecipare a eTwinning. Questa partecipazione avrebbe quindi la possibilità di esercitare un’influenza positiva sulla scuola, che a sua volta divente- rebbe più innovativa nella sua pratica didattica.

(20)

4.1. Per gli insegnanti, quali competenze sono state sviluppate come diretta conseguenza della partecipazione a eTwinning?

IMPATTO DI ETwINNING SULLE ABILITÀ DEGLI INSEGNANTI E SULLE PRATICHE DIDATTICHE

Figura 9: Impatto positivo di eTwinning sulle competenze degli insegnanti

4

Competenze di comunicazione nel lavoro con i genitori Competenze tecnologiche per l’insegnamento Competenze nelle lingue straniere per l’insegnamento Capacità di insegnare in un contesto multiculturale o multilinguistico Competenze di collaborazione con il resto del personale scolastico (es.

dirigenza, bibliotecari, personale amministrativo, tecnici IT, personale di sostegno, addetti all’orientamento professionale, ecc.) Competenze di collaborazione nel lavoro con gli insegnanti di altre materie Competenze di pianificazione/preparazione delle lezioni Pratiche di valutazione degli studenti Capacità di valutare le competenze interdisciplinari, come lavoro di gruppo, creatività, problem-solving, presa di decisioni, ecc.

Capacità di insegnare competenze interdisciplinari, come lavoro in gruppo, creatività, problem-solving, presa di decisioni, ecc.

Competenze didattiche basate su progetti Conoscenza dei propri studenti Competenze di gestione del comportamento degli studenti e della classe Capacità di scegliere la corretta strategia didattica nelle diverse situazioni Competenza pedagogica nella/e materia/e insegnata/e Conoscenza del curriculum Conoscenza e comprensione della/e materia/e insegnata/e

 Moderato    Ampio

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Agli intervistati è stato chiesto di valutare l’impatto (assente, scarso, moderato, ampio) che le loro attività eTwinning hanno avuto su una serie di competenze elen- cate alla Figura 9. La Figura 9 illustra la percentuale di intervistati secondo i quali le attività eTwinning hanno avuto un impatto positivo sulle loro competenze (moderato o ampio). La competenza sulla quale la più alta percentuale di insegnanti (91% in totale) ritiene che eTwinning abbia avuto un impatto moderato o ampio è la capa- cità di insegnare competenze interdisciplinari come il lavoro di gruppo, la creatività, il problem-solving, il processo decisionale, ecc. Subito dopo vengono altre due competenze, anch’esse valutate molto, con l’89% degli intervistati per i quali le attività eTwinning hanno avuto un impatto moderato o ampio sulle loro competenze didattiche basate sul progetto, e la stessa percentuale che mette eTwinning in rela- zione alle proprie competenze nelle lingue straniere per insegnare. Considerando il fatto che eTwinning è principalmente incentrato sullo sviluppo di progetti di col- laborazione in un ambiente multiculturale e multilinguistico, non sorprende che le competenze di insegnamento basato su progetti e linguistiche siano considerate dagli insegnanti fra quelle migliorate grazie a eTwinning.

Ancor più interessante, tuttavia, è il fatto che la competenza più votata dagli inse- gnanti quanto all’impatto positivo derivante dalla partecipazione diretta a eTwin- ning sia la capacità di insegnare competenze interdisciplinari e trasversali, come il lavoro di gruppo, la creatività, la capacità di risolvere problemi (problem-solving) e quella di prendere decisioni (decision-making). Una recente ricerca con studi di caso nazionali e una consultazione fra gli stakeholder internazionali condotta da KeyCoNet7, ha scoperto che gli insegnanti hanno meno esperienza e mancano della formazione su come insegnare e valutare le competenze trasversali, con pochi strumenti a disposizione per aiutarli in questo (KeyCoNet (a), 2014). Una ricerca ancor più recente condotta da Eurydice ha confermato questi risultati attraverso un sondaggio su scala europea, nel quale gli insegnanti hanno espresso una forte necessità di ulteriore sviluppo professionale sulla didattica delle competenze interdi- sciplinari (Commissione europea (a) 2015). È pertanto molto positivo e rassicurante che i dati del Sondaggio di monitoraggio eTwinning suggeriscano che eTwinning sia una risorsa efficiente nel rispondere a questa necessità.

Inoltre, sappiamo che gli insegnanti non trovano difficile solo insegnare le com- petenze interdisciplinari, ma anche valutarle. Nella consultazione internazionale degli stakeholder, che ha intervistato 3451 insegnanti e 468 dirigenti scolastici di tutta Europa, entrambi i gruppi di partecipanti hanno dichiarato che la difficoltà di sviluppare e implementare nuovi strumenti di valutazione per le competenze trasver- sali è una delle 3 principali barriere all’efficace implementazione in aula dell’inse-

7. KeyCoNet è la Rete delle politiche europee sulle competenze chiave nell’istruzione scolastica (European Policy Network on Key Competences in School Education), è finanziata dalla Commissione europea e coordinata da European Schoolnet (http://keyconet.eun.org).

(22)

gnamento e dell’apprendimento basato sulle competenze (KeyCoNet (b), 2014).

Rispetto a questo è interessante notare che i risultati del Sondaggio di monitoraggio eTwinning illustrano che eTwinning ha comunque contribuito positivamente allo svi- luppo di questa competenza negli insegnanti, come ha evidenziato un ragguarde- vole 86% degli intervistati. Il fatto che il 5% in meno degli intervistati abbia indicato che eTwinning ha avuto un impatto positivo sulla loro capacità di valutare le com- petenze interdisciplinari rispetto alla loro capacità di insegnarle è in accordo con la ricerca che evidenzia una particolare difficoltà degli insegnanti in quest’area.

Il presente report afferma che, per eTwinning, sarebbe molto importante racco- gliere tutti gli strumenti e le guide sviluppati all’interno dei progetti e che aiutano in maniera specifica i docenti a insegnare e valutare le competenze trasversali e inter- disciplinari, giacché il materiale di qualità disponibile a questo riguardo è vasto. Il materiale così categorizzato potrebbe poi essere distribuito al di fuori di eTwinning a una più ampia comunità di insegnanti che ancora non vi fanno parte e che ne hanno forte necessità. Questo potrebbe essere fatto attraverso lo School Education Gateway8 per esempio che, lanciato di recente, rappresenta un unico punto di raccolta per le notizie e le risorse didattiche rivolte a scuole, insegnanti, esperti e altri operatori della didattica, e disponibile in 23 lingue europee. Rendere questi strumenti così utili e concreti e le linee guida su questa tematica specifica disponibili a un pubblico più vasto aiuterebbe a colmare l’attuale divario che gli insegnanti si trovano a dover fronteggiare, oltre che a promuovere eTwinning, auspicabilmente attraendo altri insegnanti e scuole.

Altre competenze che vale la pena menzionare fra quelle che hanno ricevuto un impatto moderato o ampio da eTwinning secondo l’80% o più degli intervistati sono le competenze di collaborazione nel lavoro con insegnanti di altre materie (85%); la conoscenza degli studenti (82%); la capacità di scegliere la giusta strategia didattica in ogni data situazione (81%); le competenze pedagogiche nella didattica di una par- ticolare materia (81%); e la capacità di insegnare in un contesto multiculturale o mul- tilinguistico (80%). Di particolare importanza è il fatto che un’ampia maggioranza di insegnanti afferma che eTwinning ha contribuito direttamente allo sviluppo delle com- petenze di collaborazione nel lavoro con altri insegnanti, soprattutto di diverse materie.

Recenti ricerche del TIMMS9 e PIRLS10 mostrano che, delle 17 nazioni UE a cui è stato somministrato il sondaggio, di media solo un terzo (36%) degli alunni di quarta elementare hanno insegnanti che lavorano in stretta collaborazione con i colleghi per migliorare insegnamento e apprendimento. Quando si analizza la natura di questa collaborazione, si vede che – di media – poco più della metà degli studenti hanno insegnanti che condividono ciò che hanno imparato sull’esperienza didattica

8. www.schooleducationgateway.eu

9. TIMMS: Trends in International Mathematics and Science Study. Si veda: http://timssandpirls.bc.edu/

10. PIRLS: Progress in International Reading Literacy Study. Si veda: http://timssandpirls.bc.edu/

(23)

(57,45%) e discutono come insegnare un particolare argomento (51,24%) con altri su base settimanale. Una percentuale ancor inferiore di alunni (42,42% di media) ha insegnanti che collaborano settimanalmente nella pianificazione e nella preparazione dei materiali didattici. Le pratiche che richiedono una collaborazione più stretta, come lavorare insieme per mettere in pratica nuove idee e far visita alla classe di un altro insegnante, sono ancor meno frequenti rispetto alle altre forme di collaborazione menzionate sopra (Commissione europea (b) 2015). Questi risultati sono confermati da quelli della recente consultazione KeyCoNet che evidenzia una reale necessità di una maggiore collaborazione fra insegnanti all’interno e all’e- sterno delle scuole (KeyCoNet (b) 2014). L’organizzazione tradizionale delle scuole comporta il fatto che spesso gli insegnanti siano isolati nelle loro aule e abbiano poche opportunità di scambiare idee e punti di vista. Solo il 36% degli intervistati ritiene che la collaborazione e le reti siano stati usati come mezzi di sviluppo pro- fessionale.

In questo contesto è molto incoraggiante vedere che, secondo un’ampia maggio- ranza degli insegnanti, eTwinning sta dando loro l’opportunità di incrementare le loro competenze nella collaborazione con i pari. In futuro, sarebbe utile che le attività di monitoraggio qualitativo di eTwinning esaminassero con esattezza quale tipo di collaborazione fra insegnanti sta avendo luogo e cercassero di capire quali collaborazioni supportare di più. Le reti di insegnanti, in presenza o virtuali che siano, possono supportare l’apprendimento fra pari e stimolare l’innovazione (KeyCoNet (c) 2014). Si rileva la necessità di incrementare la collaborazione fra insegnanti, supportando le reti di insegnanti, fornendo spazi fisici e virtuali, e svi- luppando una cultura scolastica collaborativa fra insegnanti, studenti e la comunità nel suo complesso. Questo può essere fatto sviluppando approcci allo sviluppo professionale degli insegnanti basati sulla collaborazione. Al momento, eTwinning sta investendo in questo, attraverso la nuova piattaforma eTwinning Live lanciata nel settembre del 2015, consentendo a tutti i docenti – singolarmente o a gruppi – di sfruttare lo strumento di videoconferenza per l’apprendimento professionale collaborativo. Questo strumento è nelle mani degli eTwinner piuttosto che in quelle dell’Unità europea (CSS) o delle Unità nazionali (NSS) e la comunità degli inse- gnanti è incoraggiata a prenderne possesso appieno per poterne sfruttare comple- tamente il potenziale di innovazione dal basso e per dare forma al proprio sviluppo professionale. La sfida sarà incoraggiare gli eTwinner a usare questo strumento per promuovere l’apprendimento collaborativo fra insegnanti e scoraggiarne l’utilizzo come semplice piattaforma di trasmissione univoca e senza la partecipazione di altri insegnanti. Il Team di Consulenza pedagogica di eTwinning, il cui compito è assicurare il valore pedagogico di eTwinning e favorirne la crescita in quanto comunità professionale, sta attualmente lavorando a linee guida e altre strategie per garantire che il potenziale partecipativo e collaborativo di eTwinning Live sia pienamente sfruttato.

(24)

Esaminando l’altra faccia della medaglia, si vede che meno del 10% degli intervi- stati afferma che la partecipazione a eTwinning non ha avuto alcun impatto sulla vasta maggioranza delle competenze elencate nella Figura 10. È tuttavia interes- sante notare che ci sono due eccezioni in cui una percentuale più elevata degli inter- vistati (segnalata in rosso nella Figura 10) afferma che eTwinning non ha avuto alcun impatto su due competenze in particolare: la conoscenza del curriculum scolastico da parte degli insegnanti (il 14% degli intervistati ha dichiarato che eTwinning non ha avuto alcun impatto su questo) e le competenze tecnologiche per insegnare (13%). Non sorprende né deve preoccupare che, secondo il 14% degli intervistati, eTwinning non abbia avuto alcun impatto sulla loro conoscenza del curriculum sco- lastico, perché in molte nazioni questo viene fissato a livello nazionale o di istituto, quindi non è possibile né desiderato che eTwinning migliori la conoscenza che gli insegnanti hanno del proprio piano didattico (il che naturalmente deve essere ben distinto dalla conoscenza della materia che insegnano, una competenza che è stata

Figura 10: Nessun impatto di eTwinning sulle competenze degli insegnanti

Competenze di comunicazione nel lavoro con i genitori Competenze tecnologiche per l’insegnamento Competenze nelle lingue straniere per l’insegnamento Capacità di insegnare in un contesto multiculturale o multilinguistico Competenze di collaborazione con il resto del personale scolastico (es. dirigenza, bibliotecari, personale amministrativo, tecnici IT, personale di sostegno, addetti all’orientamento professionale, ecc.) Competenze di collaborazione nel lavoro con gli insegnanti di altre materie Competenze di pianificazione/preparazione delle lezioni Pratiche di valutazione degli studenti Capacità di valutare le competenze interdisciplinari, come lavoro di gruppo, creatività, problem-solving, presa di decisioni, ecc.

Capacità di insegnare competenze interdisciplinari, come lavoro in gruppo, creatività, problem-solving, presa di decisioni, ecc.

Competenze didattiche basate su progetti Conoscenza dei propri studenti Competenze di gestione del comportamento degli studenti e della classe Capacità di scegliere la corretta strategia didattica nelle diverse situazioni Competenza pedagogica nella/e materia/e insegnata/e Conoscenza del curriculum Conoscenza e comprensione della/e materia/e insegnata/e

(25)

valutata più positivamente dagli intervistati). È comunque interessante il fatto che quasi lo stesso numero di intervistati abbia affermato che eTwinning non ha avuto alcun impatto sulle loro abilità didattiche potenziate dalle tecnologie: in quanto comunità online che promuove principalmente la collaborazione digitale, questo può risultare sorprendente. Il 22% degli intervistati ha affermato che eTwinning ha avuto un impatto molto ridotto sulle loro competenze didattiche favorite dalla tecnolo- gia, il che significa che – in totale – più di un terzo degli intervistati ritiene che eTwin- ning abbia avuto un impatto limitato o assente sulle sue competenze digitali per l’insegnamento. Se contestualizzato, però, questo risultato è meno sorprendente. Il dato ci ricorda infatti che, sebbene eTwinning sia una piattaforma digitale che inco- raggia gli insegnanti a sfruttare i vantaggi della tecnologia per le proprie pratiche didattiche e pedagogiche, gli eTwinner considerano e usano la tecnologia come mezzo per raggiungere un fine, senza scopo specifico né aspettative di migliorare il proprio uso pedagogico delle TIC attraverso eTwinning. Per costoro, quindi, la piattaforma è piuttosto uno spazio per condurre scambi a livello internazionale con altri insegnanti e alunni, e accedere a opportunità di sviluppo professionale in tutte le aree connesse all’insegnamento e all’apprendimento. Ciò detto, quando agli intervi- stati è stato specificamente chiesto se eTwinning abbia direttamente incrementato il loro uso di pratiche didattico-pedagogiche favorite dalla tecnologia, i risultati sono stati più positivi, come illustrato nella sezione 5 del presente report. Questo potrebbe pertanto indicare che, se intervistati sull’impatto del programma su svariate compe- tenze, gli eTwinner assegnano un punteggio inferiore all’uso pedagogico delle TIC solo quando viene elencato assieme ad altre competenze che gli insegnanti riten- gono più direttamente interessate dal programma.

In ragione della natura digitale e del potenziale del programma, vale la pena esplo- rare i modi in cui eTwinning può avere un impatto positivo sulle abilità didattiche potenziate dalla tecnologia (attraverso i suoi vari canali di sviluppo professionale) e controllarne i progressi nel breve e nel lungo termine. Inoltre, stando ai risultati emersi di recente dal Report PISA (OECD) sull’uso da parte degli studenti della tec- nologia per l’apprendimento, sarà importante che lo sviluppo professionale eTwin- ning mirante all’insegnamento potenziato dalla tecnologia evidenzi come l’uso della tecnologia continuato e indipendente dal contesto di insegnamento e apprendi- mento non garantisca risultati migliori e rischi addirittura di essere controproducente.

I risultati del PISA mostrano che un uso moderato delle TIC in determinati contesti dove ha un valore pedagogico aggiunto è collegato a risultati didattici migliori rispetto ai contesti in cui le TIC vengono usate raramente. Sarà quindi di importanza fondamentale che il team di monitoraggio eTwinning segua da vicino la nuova ricerca e osservi gli sviluppi (tanto all’interno quanto all’esterno di eTwinning), esa- mini nel dettaglio quali sono questi contesti e in cosa consiste l’uso moderato delle TIC, al fine di poter fornire agli eTwinner la formazione più pertinente e aggiornata in quest’area.

(26)

4.2. Per gli insegnanti, quali pratiche didattiche sono state portate avanti più di frequente come diretta conseguenza della partecipazione a eTwinning?

Figura 11: Incremento nelle pratiche didattiche come risultato di eTwinning

67%  

55%  

60%  

47%  

60%  

68%  

59%  

61%  

42%  

58%  

60%  

71%  

67%  

39%  

51%  

38%  

45%  

60%  

0%   10%   20%   30%   40%   50%   60%   70%   80%   90%   100%  

[I  facilitate  discussion  with  the  whole  class,  with  most  ?me  dedicated   to  students  talking    

0I  present  a  summary  of  recently  learned  content    

ŽI  share  with  students  the  lesson’s  learning  objec?ves  and  explain  the   learning  outcomes  expected  of  them  clearly  at  the  start  of  each  lesson    

>I  ask  students  to  work  independently  using  textbooks  in  class     DI  ques?on  students  to  challenge  them  and  check  their  understanding     nMy  teaching  is  based  on  students’  competence  development  as  much  

as  their  knowledge  acquisi?on  and  reten?on     cI  give  different  work  to  the  students  who  have  difficul?es  and/or  to  

those  who  can  advance  faster    

[I  refer  to  a  problem  from  everyday  life  or  work  to  demonstrate  why   new  knowledge  is  useful    

6I  teach  according  to  the  requirements  of  examina?ons     eI  organize  trips  outside  of  school  (for  example,  to  museums  or  the  

work  place  of  professionals  etc.)    

JI  organize  visits  from  professionals  and  other  community  members  to   school  

?I  teach  the  understanding  of  themes  that  cut  across  disciplines   µI  teach  students  the  process  of  ‘learning  to  learn’  by  developing   awareness  of  their  learning  process  and  needs,  and  the  ability  to  

overcome  obstacles  in  order  to  learn  successfully   I  give  students  homework   2I  develop  and  administer  my  own  student  assessment   I  administer  standardised  tests   dI  provide  wriYen  feedback  on  student  work  in  addi?on  to  a  mark,  i.e.  

numeric  score  or  leYer  grade  

RI  observe  students  when  working  on  par?cular  tasks  and  provide   immediate  feedback  

Figure  11:  Increase  in  teaching  prac?ces  as  a  result  of  eTwinning  

Osservo gli studenti quando lavorano a particolari compiti e fornisco un feedback immediato In aggiunta al voto, fornisco un feedback scritto sul lavoro degli studenti Somministro test standardizzati Sviluppo e amministro la valutazione degli alunni Assegno compiti a casa Insegno agli studenti a “imparare a imparare”, sviluppando la consapevolezza del loro processo di apprendimento e delle loro esigenze, oltre che la capacità di superare gli ostacoli per imparare con successo Insegno la comprensione di temi interdisciplinari Organizzo visite a scuola da parte di professionisti e altri membri della comunità Organizzo gite fuori dalla scuola (per esempio, a musei o sul posto di lavoro di professionisti, ecc.) Insegno in base ai programmi d’esame Faccio riferimento a un problema della vita quotidiana o del lavoro per dimostrare perché la nuova conoscenza acquisita è utile Assegno diversi lavori agli studenti che hanno difficoltà e/o a quelli che progrediscono più in fretta La mia didattica si basa sullo sviluppo della competenza degli studenti tanto quanto sull’acquisizione e il mantenimento delle conoscenze da parte loro Pongo domande agli studenti per stimolare la riflessione e verificare la comprensione Chiedo agli studenti di lavorare in modo indipendente usando i libri di testo in aula Condivido con gli studenti gli obiettivi di apprendimento della lezione e all’inizio di ogni lezione spiego chiaramente i risultati didattici attesi Presento un riassunto dei contenuti appresi di recente Facilito la discussione con l’intera classe, dedicando la maggior parte del tempo agli interventi degli studenti

Al fine di cogliere con la massima accuratezza possibile un quadro del reale impatto di eTwinning sulla frequenza con cui gli insegnanti svolgono specifiche attività, agli intervistati è stato chiesto anzitutto se svolgono o meno alcune attività, e con quale frequenza. In seconda battuta è stato chiesto loro se svolgono queste attività con maggiore frequenza come diretto risultato di eTwinning. Questo approccio in due fasi è stato implementato per aiutare gli insegnanti ad autovalutare l’impatto di eTwinning nel modo più accurato possibile. Come illustra la Figura 11, di tutti gli insegnanti che affermano di implementare le pratiche elencate, 5 pratiche in particolare sono menzionate da una maggioranza di insegnanti in quanto adot- tate più spesso come risultato della loro partecipazione a eTwinning. Fra queste:

insegno la comprensione di temi interdisciplinari (71%); la mia didattica si basa

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