A NNALI DELLA
S CUOLA N ORMALE S UPERIORE DI P ISA Classe di Scienze
G IACOMO A LBANESE
Corrispondenze algebriche fra i punti di due superficie algebriche (memoria prima)
Annali della Scuola Normale Superiore di Pisa, Classe di Scienze 2
esérie, tome 3, n
o1 (1934), p. 1-26
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FRA I PUNTI DI DUE SUPERFICIE
ALGEBRICHE (*)
(MEMORIA PRIMA)
di GIACOMO ALBANESE
(Pisa).
La teoria delle
corrispondenze
fra ipunti
di due curvealgebriche
ha formatooggetto
di studi moltoprofondi,
daparte
diinsigni geometri,
sia italiani chestranieri,
tanto cheoggi,
essa haraggiunto
unosviluppo
veramenteimponente.
In
confronto,
la teoria dellecorrispondenze (a, ~)
tra ipunti
di due super- ficiealgebriche
è ancora molto povera, sipuò
dire essere aiprimi passi.
Si conoscono
importanti proprietà
dovute ad ENRIQUES e SEVERI(~)
sulleinvoluzioni
appartenenti
ad unasuperficie iperellittica,
alcuni risultati dell’ EN- RIQUES(2)
e del GODEAUX(3)
sulle involuzioni ciclichedoppiamente infinite,
masulle trasformazioni
generali (a, (J)
fra ipunti
di duesuperficie (se
si eccettuanodue note dello ZEUTHEN
(4)
sulprincipio
dicorrispondenza
e un lavorn ’-
SEVERI
(5)
suilegami
che intercedono fra alcuni caratteri invariantivi deiic duesuperficie)
poco o nulla è stato fatto finora.La
ragione
va ricercata in unduplice
fatto :1°)
la mancanza di una teoriadelle serie di
gruppi
dipunti
di unasuperficie; 2°)
la mancanza sullesuperficie
del concetto di
corrispondenza a valenza,
che com’ ènoto,
nel caso delle curve, ha unaparte
veramente fondamentale.(*) Un sunto di questa memoria trovasi nel Boll. dell’ Unione Matematica Italiana del 15 giugno 1932 (X), pag. 131 e seg.
(’) ENRIQUES-SEVERI: Mémoire sur les surfaces Hyperelliptiques. Acta Mathematica, XXXIV, 1907. Vedasi anche, CASTELNUOVO : Sugli integrali appartenenti ad una superfi14e irregolare. Rend. della R. Accademia dei Lincei, vol. XIV, 1905.
(2) ENRIQUES : Sulle trasformazioni razionali delle superficie di genere uno. Rend. della R. Accademia di Bologna, 1910.
(3) GODEAUX : Sur les involutions douées d’un nombres fini de points unis. Rend. della R. Accademia dei Lincei, vol. XXIII, 1914. Vedasi anche dello stesso autore: Recherches sur
les involutions douées
d’un nombre fini di coincidenee appartenant ad un surface algébrique.Bulletin de la Société mathématique de France, t. XLVII, 1919, dove trovansi altre citazioni.
(4) ZEUTHEN : Le principe de corrispondance pour une surface algébrique. Comptes Rendus, t. 143, 1906, pag. 491 e pag. 535.
(5) SEVERI : Relazioni che legano i caratteri invarianti di due superficie in corrispon-
denza algebrica. Rend. R. Istituto Lombardo, 1903.
Annali della Scuola Norna. Sup. - Pisa. ~
I due fatti sono
collegati
naturalmente 1’ uno all’ altro e formanooggetto
diquesta
memoria e di altre due in corso dipubblicazione.
Quando sopra una
superficie
si cerca d’introdurre il concetto dicorrispon-
denza a valenza e
particolarmente quello
a valenza zero,s’ incontrano,
almeno perora, non lievi difficoltà. Si
vedrà,
peresempio,
che lo stesso teorema «se una cor-rispondenza
è a valenza zero in un senso, lo è anche in senso inverso » che nel caso delle curve è presso chèevidente,
per lesuperficie
è tutt’ altro che facile ! tIn
ogni
modo credo di aversuperato
le difficoltà con successo e inizio conquesto,
lapubblicazione
di alcunilavori,
per uno studio sistematico delle corri-spondenze
fra ipunti
di duesuperficie
e delle serie digruppi
dipunti
che adesse
appartengono.
Il lavoro è diviso in tre
parti.
Inquesta prima parte,
data una corrispon- denzaalgebrica T=(a, ~)
fra ipunti
di duesuperficie algebriche,
irriducibili F edF’,
studio r effetto che T ha sui sistemi continui di curve delle due super- ficie.Detti q l’irregolarità
diF, ~ A ~ ]
un sistema di curve diF, continuo,
com-pleto, composto
sistemi lineari distinti e~r
ilpiù ampio
sistema di curvedi ~ A ~
che per laT,
hanno comeomologhe
suF’,
curve di uno stesso sistemalineare,
dimostro che i sistemi linearidi A ~
s distribuiscono in due congruenze che in fondo nondipendono
dalsistema A ~
dipartenza
e sirispecchiano
indue
congruenze h
e k d’ indice uno, della varietà diPICARD, Vq,
relativa ad F.Se r è la dimensione dei sistemi lineari di h si compone di oor va-
rietà e k di varietà V,. Dimostro che le
Vq-r
e leVr
sono varietàabeliane.
Corrispondentemente F possiede
due sistemiregolari (complementari)
di
integrali semplici
diprima specie riducibili;
ilprimo
definito da q - r inte-grali indipendenti,
con2(q-r) periodi
ridotti:provenienti dagli integrali
diprima specie
di una il secondo da r inte-grali indipendenti
con 2rperiodi :
,provenienti dagli integrali
di unaYr.
Detti
q’
~irregolarità
di F’ ed r’ il numero calcolato come r per la trasfor- mazione inversaT-’,
si trovaanalogamente
che la varietà diPICARD,
diF’, possiede
due congruenze d’indice uno, di varietà abeliane~~~y.~
e corri-spondentemente F’,
due sistemid’integrali
riducibili :analoghi
ai sistemi(I)
e(II).
Il teorema fondamentale consiste nel dimostrare che e sono in
corrispondenza
birazionali fra diloro,
oppure ognuna di essepossiede
una invo-luzione di
punti, priva
dicoincidenze, rappresentabile
coipunti
di una stessavarietà abeliana
Wq-re
Ne
seguirà
che :,,,, , ,
che i sistemi
d’ integrali (I)
e(111)
sono incorrispondenza
biunivoca fra di loroe che i
periodi
di dueintegrali corrispondenti Ik, I’k’
sono combinazioni linearia coefficienti razionali
(indipendenti
dak) gli
unidegli
altri.Detta
72
la serie deigruppi
di~8 punti
diF’,
che per la Tcorrispondono
ai
punti
diF,
o come si dice la serie(birazionalmente
identica adF)
che Tinduce su
F’,
v e con72 a
la serieanaloga (identica
adF’)
che T-’ induce suF,
dimostro che
gli integrali (II)
dànno somma costante su tutti igruppi
della
yà, gli integrali (IV)
dànno somma costante su tutti igruppi
dellay~
e che tanto su
F, quanto
suF’,
nessun altrointegrale gode
di taleproprietà.
Queste
proprietà
accostano la teoria dellecorrispondenze
fra ipunti
di duesuperficie
aquella analoga
fra ipunti
di due curve.Per
analogia
chiamo q-r, rango o difetto diequivalenza
di T e r l’indicedi
equivalenza.
Per la
(V)
si ha allora : unacorrispondenza
T e la sua inversa hanno lo stesso rango.Interessanti sono i casi del rango massimo
r=O, r’ =0,
oppurer=r’ =0,
ma ancora
più importante
è il caso delle trasformazioni T di rango nulloq-r=q’ -r’=O.
Allora i sistemi
(I)
e(III)
svaniscono e i sistemi(II)
e(IV)
si riducono ai sistemi totalidegli integrali
di F ed F’.Le
corrispondenze
a rango nullo le chiamo anchecorrispondenze
a va-lenza zero.
Valgono
leproprietà :
a)
Se T è unacorrispondenza
a valenza zero, tale è la sua inversa.b)
Unacorrispondenza
a valenza zero, facorrispondere
a tutte lecurve di un
qualunque
sistema continuo diF,
curve di F’appartenenti
ad uno stesso sistema lineare e viceversa.
e)
Se T è unacorrispondenza
a valenza zero tuttigli integrali
diprima specie
di F’ dànno somma costante su tutti igruppi
della serie7’03B2
che T induce su F’ e viceversa.
Ciascuna delle
proprietà b)
ec)
è caratteristica per lecorrispondenza
avalenza zero.
Dimostro
poi
che : se F ed F’ sono due distintesuperficie
a moduligenerali, ogni corrispondenza
T fra i loropunti,
è necessariamente avalenza zero.
Dalla
c)
ricavo che : data sopra una varietàalgebrica
Vk una serieregolare 7,.
di
gruppi
G di apunti (rappresentabile, cioè,
biunivocamente coipunti
di unavarietà
Vd, d’ irregolarità superficiale nulla) ogni integrale semplice
diprima specie
di
Vk,
dà somma costante(a
meno diperiodi)
su tutti igruppi
G della serie.La
proprietà
è stata dimostrata dal SEVERI nel caso che Vk sia una super- ficie(k=2)
e7a
sia una involuzione. Nelle stesseipotesi
il SEVERI ha dimo- strato laproprietà
inversa « se sopra igruppi
di unainvoluzione r:
di unasuperficie,
tuttigli integrali
dellasuperficie
dànno sommacostante, 2’a
è rego- lare ». Questaproprietà
siestende,
almeno ingenerale,
anche al caso diuna yà
non
involutoria,
ma a condizione che essa invada tutta lasuperficie,
come dirònella terza
parte.
Chiudono la
prima parte
alcune osservazioni sullecorrispondenze
T fra ipunti
di una stessasuperficie:
F= F’.Allora è
q = q’
e dalla V segue r =: r’.Una
corrispondenza
e la sua inversa hanno lo stesso indice diequivalenza.
Ma nel caso attuale la
proprietà
sicompleta
dalpunto
di vistaqualitativo;
dimostro infatti che se alle curve A di un sistema
algebrico S
la T fa corri-spondere
curve A’ di uno stesso sistemalineare, l’ inversa
T-s alle stesse curve Adai 8 fa
corrispondere,
pur essa, curve di uno stesso sistemalineare ! 1 A-’ i.
Dacui si deduce che T e T-’ sono
legate
ai medesimi sistemiregolari d’ integrali
riducibili di F.
Nella seconda
parte,
checomparirà
nelprossimo
fascicolo diquesti
stessiAnnali,
mioccuperò più particolarmente
dicorrispondenze
frapunti
di unastessa
superficie
F.Superate
le difficoltà relative all’ introduzione del concetto dicorrispondenza
a valenza zero è facile introdurre il concetto di valenza
(ordinaria)
interaposi-
tiva o
negativa
e successivamentequello
dicorrispondenze dipendenti. Valgono
teoremi
analoghi
aquelli
delle curve e dimostro che: la totalità delle corri-spondenze
di F ammette una base e che il numero base è minore oduguale
dai
2q2.
La base esiste anche percorrispondenze
fra due distinte super- fieie F ed F’ e il numero base è minoreuguale
delpiù piccolo
dei duenumeri
2q2, 2q’2.
Dirò altra volta di un secondo modo di introdurre la base.
Una notevole
applicazione
dei nuovi concettiottengo,
estendendo ilprincipio
di
corrispondenza
per lesuperficie,
dovuto allo ZEUTHEN.Sia F nello
spazio ordinario,
d’ ordine n, asingolarità
ordinarie e T unacorrispondenza
che associa adogni punto
P diF,
ipunti
ove una curvaCp,
variabile con
P,
incontra F(oltre P).
Supposto
cheCp
abbia in P unpunto k-uplo
e T abbia xpunti
uniti iso-lati,
detti ae P gli
indici. diT,
ny il numero dellecoppie
PP’ dipunti omologhi
che si trovano su due sezioni
piane
L ed L’ diF,
I l’invariante di ZEUTHEN- SEGRE dellasuperficie,
lo ZEUTHEN dimostra la relazione:Se
T,
oltregli x punti
unitiisolati,
sopradetti, possiede
una curva U dipunti uniti,
si ha invece :essendo y
l’ ordine diU, z
l’ ordine dellarigata
.R delletangenti
ad P neipunti
Pdi
U,
che sono limiti delle corde PP’ che uniscono duepunti omologhi P
e P’venuti a coincidere nel
punto
P e ya il numero deipunti
ove U incontra lacurva di contatto di F col cono ad essa
circoscritto,
da unpunto generico
dello
spazio.
Faccio vedere che i casi trattati dallo
ZEUTHEN, corrispondono
aquelli
dicorrispondenza
a valenzapositiva
o nulla epoi
dimostro che nelle stesseipotesi,
la(VI)
e la(VII) valgono
anche nel caso dicorrispondenza
a va-lenza k
negativa.
La
(VI)
e la(VII) esprimono perciò
ilprincipio
dicorrispondenza
per tra- sformazioni T a valenzaqualunque.
Non manco di fare alcune osservazioni sullagiusta applicazione
della(VI)
e(VII),
sul loro carattere invariantivo equalche applicazione
a certe classi dicorrispondenze
a valenza meno uno.Nella stessa seconda
parte
studio la trasformazione che T inducesugli
inte-grali semplici
diprima specie
diF,
estendendo il notoprocedimento
di HURwITZ.In
seguito
a noti risultati del SEVERI su taliintegrali (sistema
di ciclipri- mitivi, integrali
eperiodi normali, etc.)
l’ estensione nonpresenta
difficoltà con-cettuali.
Bisogna però
tener conto di due fatti che nel caso delle curve non sipresentano :
1°)
i divisori elementari della formaquadratica principale legata agli
inte-grali
di ~’ non sono tuttiuguali
all’ unità(o
per lo meno non si sa se siano o nouguali all’ unità) ;
2°)
la base minima per i cicli lineari di F si compone di un sistemaprimi-
tivo di
2q
cicliindipendenti,
costruiti alla maniera del SEVERI e dei divisori dellozero
(se
F non è a torsionenulla).
Lievi
accorgimenti permettono
di superarequeste
difficoltà.Queste considerazioni mi
portano
a dimostrare che:Sopra
unasuperficie
a moduligenerali ogni corrispondenza
T è avalenza.
Proprietà,
certo nonpriva
d’ interesse e che mette inmaggiore
rilievo l’esten- sione delle formule(VI)
e(VII)
al casogenerale
di una valenza kqualunque.
Studio
quindi
la trasformazione che T opera sui ciclilineari
e tridimensio- nali di F(o
della suariemanniana)
e trovo ilsignificato topologico
del rango :2(q-r)
è il numero dei cicliindipendenti
che si trovano fra i trasformati di unqualunque
sistemacompleto
di2q
cicliindipendenti
diF,
eciò,
sia che si tratti di ciclilineari,
sia che si tratti di cicli tridimensionali.In
particolare
si ha che : le trasformazioni a valenza zero(e queste sole)
trasformano
ogni
ciclo lineare o tridimensionale di F in un ciclo nulloo in un divisore dello zero.
Queste
proprietà valgono
anche se ~’ opera fra duesuperficie
F ed F’ distintee per la loro dimostrazione seguo due
vie,
una è basata sullarappresentazione
trascendente di
T, l’altra
è di caratterepuramente algebrico.
Quest’ ultima mettein
migliore
rilievol’aspetto geometrico
dellaquestione
e dal latoqualitativo
con-duce a risultati
più espressivi.
Mi
valgo
aquesto
scopo di due teoremi che non credo del tuttoprivi
d’ interesse.Il
primo
è l’ estensione allesuperficie
di un criterio di equivalenza lineare dovuto sulle curve a ROSATI eCHISINI ;
dimostro cioè :Condizione necessaria e sufficiente affinchè sopra una
superficie F,
lecurve C di un sistema continuo
S, appartengano (totalmente)
ad uno stessosistema
lineare,
è che S sia a variazionetopologica nulla,
nel sensoche,
facendodescrivere ad una curva C un
qualunque
cammino chiuso diS,
il ciclo tridimensio- nale checorrispondentemente
si genera sulla riemanniana diF,
sia un ciclo nullo.Ponendo il risultato in relazione colle ricerche del
SEVERI,
sui criteri diequi-
valenza lineare fra le curvè di una
superficie
eparticolarmente
conquello
cheEgli
chiama « ilprimo
teorema d’Abel sullesuperficie algebriche »
il nuovocriterio,
come per le curve, sipuò
chiamare il teorema d’Abeltopologico
soprale
superficie algebriche.
L’ altro teorema dice :
Se F è
d’irregolarità
qed A ~
un suo sistemacontinuo, completo,
composto
sistemi linearidistinti,
è semprepossibile
far muovere Ain A ~
in maniera da descrivere un sistemacompleto
di2q
cicli tridimen-sionali
r2,...., T2q indipendenti;
e se le curvedi í A} ]
si distribuiscono in due congruenzerappresentabili
coipunti
di varietà abelianeVr,
sipuò
far in modoche,
peresempio, Ti, r2,...., r2r
sianogenerati
da curve Acorrispondenti
apunti
di Vr egli
altriT2r+i’’’’’’ T2q
sianogenerati
dacurve A
corrispondenti
apunti
diVq-r.
Il teorema da modo di
legare
i cicli tridimensionali(e quindi
anchequelli lineari)
di F ai sistemi di curvealgebriche
esistenti su di essa.Molte delle
proprietà esposte,
nellaprima
e secondaparte,
si estendono senzadifficoltà alle varietà
superiori.
In una terza
parte
del lavoro(che comparirà
nei rendiconti del Circolo Mate- matico diPalermo),
ritorno allaproprietà c)
dellecorrispondenze
a valenza zero.Da essa nasce
spontanea
l’idea di considerare sopra unasuperficie
F(come
naturale estensione del concetto di serie lineari sopra una
curva)
le serie com-plete Gà
di tutti igruppi
di apunti
diF,
dove tuttigli integrali semplici
diprima specie
dellasuperficie,
dànno somma costante(a
meno, si intende diperiodi).
Chiamo
ogni
serieGà
serie di livello costante per le somme abeliane relative allasuperficie.
Se
Gà
ècompleta
e invade tutta lasuperficie,
dimostro che la varietàYr
checoi suoi
punti rappresenta
biunivocamente igruppi
di èalgebrica
e, almenoin
generale,
è una varietàregolare.
LeGà -
almeno ingenerale
- sonoperciò
serie
regolari
dellasuperficie,
evale,
come si ègià detto,
il viceversa.Il concetto di serie
Ta
è invariante attraverso trasformazioni birazionali.Ogni corrispondenza algebrica
trasforma unaG5
in unaa::.
Una
Gà completa
è individuata da unoqualunque
dei suoigruppi.
Chiamando
equivalenti
duegruppi
A e Bappartenenti
ad una stessaGrap
escrivendo A=B oppure per il calcolo di
queste relazioni, valgono
lesolite
proprietà:
se A = B eB = C,
è ancheA = C;
se A = B e C= D èanche A ~ C= B ~ D. Vale il teorema del resto.
Per la dimensione r di una
Gà completa
vale una formulaanaloga
aquella
di RIEMANN-ROCH :
r=2a-q-~-i.
Prima di trattare il caso
generale,
è necessario studiare laGà appartenenti
aduna
superficie
con un fascioirrazionale
di genere quguale all’irregolarità
dellasuperficie,
e leGà appartenenti
ad unasuperficie
ellittica. Perqueste superficie
è facile stabilire il
significato geometrico
del numero i che compare nella for- mula della dimensione.Interessante è pure lo studio della
Gr appartenenti
ad unasuperficie iperel-
littica.
Caratterizzo le
superficie
chepossiedono
delleGaa,
eGaa-2.
.Se la
superficie
non è ellittica e nonpossiede
un fascio irrazionale di curvedi livello costante per tutti
gli integrali semplici
diprima specie,
la varietà delle serieG§,
con a fisso emaggiore
oduguale
al massimo intero contenuto nellao coincide con la varietà di PICARD
T~q
dellasuperficie
opossiede
una involuzione
rappresentabile
coipunti
diVq.
L’indice v di una
Gr, dipende
dallasuperficie
e non varia al variare disu di essa.
In ordine ad un teorema di
PICARD, v
èuguale
ad uno per lesuperficie iperellittiche
emaggiore
di unonegli
altri casi. Ingenerale
per lesuperficie
vieneperciò
a mancare l’ estensione diretta del teorema d’ABEL per le curve, valeperò
un teorema
analogo
al teorema d’ inversione di JACOBI e l’indice v è direttamentelegato
ad esso.Il numero v è invariante
assoluto ;
ma sarà un nuovo invariante ? O sipotrà esprimere
in funzione diquelli
noti ?Come ho
già
accennato se lasuperficie
è ellittica opossiede
un fascio digenere q
uguale
alla suairregolarità,
alcune diqueste proprietà
cambianoleg- germente
di forma.In
queste
considerazioni presentano comportamento diverso i casidi q pari
e q
dispari.
§1.
Considerazioni introduttive e trasformazioni dei sistemi continui.
1. - Date due
superficie algebriche
irriducibili F edF’,
indichiamo con W la varietà dellecoppie
dipunti
di F ed F’.Com’ è noto W
possiede
due sistemi 8 ed ,S’ disuperficie, l’uno S,
formatoda o0 2
superficie F’P
che siottengono
associando adogni punto
P diF,
tuttii
punti
di F’ e l’ altroS’,
formato dallesuperficie Fp,
che siottengono
asso-ciando ad
ogni punto
P’ di F’ tutti ipunti
di F.Per
ogni punto
di W passa unasuperficie
di S ed unasuperficie
di~’’,
idue sistemi sono,
cioè,
d’indice uno.Due
superficie
dello stesso sistema non hannopunti comuni,
mentre una super- ficieF’p
dai 8 ed unasuperficie Fp,
diS’,
hanno a comune il solopunto
PP’(s).
2. - Sia T una
corrispondenza algebrica
fra ipunti
di F ed F’. La totalitàdelle
coppie
dipunti
PP’omologhi
per laT,
formano sopraW,
unasuperficie algebrica
F1 che sipuò
considerare comel’immagine
della T.Essa incontra
ogni F’p nei P punti PP’ 1, PP’2,...., PP’~
che nella T corri-spondono
a P eogni superficie Fp,, negli
apunti P’P,, P’P2,...., P’Pa
chenella T-1
corrispondono
a P’.La T si dirà irriducibile se tale è Fi. In
generale
i caratteri della Fj(come invarianti, generi, irregolarità etc.)
si considerano come altrettanti caratteri della T.La
superficie
F è incorrispondenza (1, ~)
con Fi ed F1 incorrispondenza (a, 1)
con F’ e la T si
può
considerare come ilprodotto
diqueste
duecorrispondenze.
Se F ed F’
coincidono,
W diventa la varietà dellecoppie
ordinate dipunti
di F e fra le
corrispondenze possibili
vi èl’ identità, rappresentata
dalla super- ficie di tutte lecoppie
PP dipunti
coincidenti della F.3. - Ciò
detto,
facciamo descrivere ad unpunto
P una curva A di F.I ~8 punti corrispondenti
descriveranno su F’ una curva A’. Se sopra F’ unpunto
P’descrive
A’, degli
apunti
ad essocorrispondenti,
per la unosolo, P,
de-scrive fl
volte la curva A egli
altri a -1 descriveranno una curva A che diremo associata ad A. Sea=1,
la curva A manca, e ad A’ per la T-1corrisponde
la curva A
contata fl
volte.In modo
analogo
si ha : adogni
curva B’ di F’ la T-s facorrispondere
su F una
curva B,
allaquale poi
per la Tcorrisponde,
suF’,
la curva B’contata a volte e una curva B’ associata a B’
(B’
mancaquando
è/?==1).
(6) Vedi ALBANESE : Sulla varietà delle coppie di punti di due superficie algebriche.
Atti del R. Istituto Veneto, t. LXXXIII, 1924.
4. - Facciamo variare A in un sistema
lineare
lacorrispondente
curva A’varierà in un sistema continuo
che,
essendo incorrispondenza
biunivoca con lecurve di
I A I,
sarà razionale eperciò
formata di curve linearmenteequivalenti
fra di loro : a curve linearmente
equivalenti
lacorrispondenza
associa curvepur esse linearmente
equivalenti.
La T associa ad
ogni
sistemalineare 1
di .F un sistemalineare I
di F’e viceversa.
La
corrispondenza
che T induce fraquesti
sistemilineari I A I e
puòessere di varia natura.
Supponiamo
che F siad’ irregolarità q
e facciamovariare
in un sistemacontinuo
completo A ~, composto
d’ccq sistemi lineari distinti.Indicheremo con
[A’~
il sistema(generalmente incompleto)
delle curve A’di
F’, corrispondenti
alle curve Adi A ~ .
Per trattare il caso
generale, supponiamo
che alle curve A di un sistema~, composto
d’ oo’’(o r q)
sistemi lineari distintidi í A ~, corrispondano
su F’curve di uno stesso sistema
lineare I A’i.
Supporremo
inoltre che ~ sia ilpiù ampio
sistema continuo di curvedi í A ~,
aventi comeomologhe
curve dii
A’I.
-Indichiamo con
A, A2, A3,....
curve di 2 e consideriamo il sistema ~ di tutti i sistemi lineari _che si
óttengono
tenendo fisse A ed A s e facendo variare comunque A 2 in ~.Essendo A ~ composto
d’ ooq sistemi linearidistinti,
tuttiquesti sistemi )A i
sono effettivi e sono
distinti, perchè
da una relazione:segue
A2 =A3.
Perciò 2 ècomposto
come ~ d’ oor sistemi lineari distinti:2 e ~ hanno
poi
a comune(almeno)
le curve del sistemalineare I A 1
che siottiene
da
facendo cadereA 2 in A i. È
chiaro infine che adogni
curva Acorrisponde
su F’ una curva delsistema
Ne segue che 2 coincide
con ~, perchè
ove ciò nonfosse,
facendo variare A in~,
ilsistema Z
descriverebbe un sistema continuo contenente~,
mapiù ampio
di ~ e formato di curve aventi per
omologhe
sopraF’,
curvedi
control’ipotesi
fattasull’ ampiezza
di ~.Per l’arbitrarietà di A e
A
1 in~,
ciò vuol direche, applicando
ad unqualunque
sistemalineare I
di2,
unaqualsiasi
siottiene sempre un sistema
lineare i A i di 2.
Leoperazioni
al variarecomunque di
A1
eA2
in ~ sono oor eriproducono
Anzi fissati comunque due sistemilineari I A 1 e A i
di 03A3 è semprepossibile
trovare una opera-zione
+(Ai-A2)
cheporti A i in
: È chiaro ancheche le
operazioni + (Ai -A2)
sono due a due permutabili essendoIl sistema 2 come totalità dei suoi sistemi
lineari,
ammettequindi
un gruppo transitivo di ce" trasformazionipermutabili
epossiamo
dire : il cometotalità dei suoi sistemi lineari è una varietà abeliana.
5. -
Congruenze legate
ad unacorrispondenza.
- Sia ora B una curvasempre
di í A ~,
ma fuoridai 2,
e consideriamo il sistema~i
delle curve appar- tenenti ai sistemi lineariche si
ottengono,
tenendo fisse B ed A e facendo variarecomunque A1
in 03A3.Essi sono tutti
effettivi,
per la stessaragione
di sopra, e sono oorperchè
dauna relazione del
tipo B+A-Ai=B+A-A2,
segueA tutte le curve di 1
corrispondono
su F’ curve di uno stesso sistemalineare
perchè
dalleipotesi
fatte su¿,
si haB’ ~ A’ - A ~’ = B’.
-I due e
03A31
non hanno alcuna curva a comune,perchè
se Afosse una tale curva, per una
posizione opportuna
di A1 in2,
si dovrebbe avere:e
perciò:
eB,
per quanto è stato detto al numeroprecedente, apparterebbe
a2,
control’ipotesi (’).
È
chiaro infine che¿~
è ilpiù ampio
sistema continuo di curvedi
aventicome
omologhe
su F’ curvedi
e come totalità dei suoi sistemi lineari è pur esso una varietà abeliana incorrispondenza
biunivoca senza eccezione conquella
relativa a ~.Sia ora C una curva
di A ~ ]
fuori di 1 e21
e siripeta
lo stessoragiona-
mento ; il sistema
’-¿2
di tutti i sistemi lineari]
sarà formato di oorsistemi lineari
distinti,
e sarà ilpiù ampio
sistema di curve aventi peromologhe
in
I",
curve di uno stesso sistemalineare
I sistemi-Y, ~~, ’-¿2,
due adue,
non avranno alcuna curva a comune.
Concludendo:
gli
sistemi linearidi ~ A ~ ]
si distribuiscono in unacongruenza H di ooq-r sistemi 2.
Ogni
sistema 2 ècomposto
sistemi lineari distinti. Perogni
curvadi A ~
passa uno ed un solo sistema2,
due sistemi 2 non hanno mai curve a comune,
H è, cioè,
una congruenza d’indice uno.In relazione
poi
alla nostracorrispondenza T,
fra ipunti
di F edF’,
sipuò
(7) La stessa proprietà è evidente se su ~’’ i due sistemi
I B’ e sono
distinti, il ragionamento di sopra prova che essa è vera in generale anche quando su F‘ si verificala relazione (non assurda)
===
dire che alle curve di
ogni
sistema 2 diH, corrispondono
suF’,
curve di unostesso sistema lineare di
[A’] ;
anziin í A ~, ogni
sistema Z è ilpiù ampio
sistema continuo che
gode
di taleproprietà.
Fra i sistemi continui Zdi A ~
ei sistemi
lineari A’ 1
di[A’]
esisteperciò
unacorrispondenza
S~.Quanti sono i sistemi 2 che
corrispondono
ad uno stessosistema
Le condizioni che
esprimono l’equivalenza
lineare di due curve del sistema[A’]
sono condizioni
algebriche, perciò
se i detti sistemi 2 fosseroinfiniti,
essi dovreb- bero distribuirsi in un numero finito di sistemi continui52,...., y 8,.
Con 1’ usodelle solite
operazioni + (M-N),
M ed N essendo curve di uno stesso sistemaSa,
si trova subito che essi hanno tutti la stessa dimensione s e, ricordando
l’ipo-
tesi fatta
sull’ ampiezza
di2,
si ottiene che è s=r, ossiaSi, 52,...., S8
coincidanocon altrettanti sistemi
2,, ~2,...., -Y...
Lacorrispondenza
Q èperciò
deltipo (E,1).
Facciamo vedere che la S~ è
priva
di coincidenze.Supposto
infatti che allecurve di
~2,...., ~E corrispondano
curvedi
indichiamo con B una curvaqualunque
dií A ~,
fuori dei sistemiZi
e consideriamo i sistemix~, ~,2,...., ~’E
chesi
ottengono
considerando i sistemi lineari M essendo una curvafissa di
2,
e Ni variando comunque inZi (i =1, 2,...., e).
I sistemi2i
sono tutti 00e sono due a due
distinti, perchè
ove fosse si avrebbe-yi, 2j avrebbero, cioè,
curve a comune e sarebbe control’ ipo-
tesi.
È
chiaropoi
che a tutte le curve dei sistemi~i corrispondono
su F’ curvedello stesso sistema
lineare i B’I. Essendo ~ uno qualunque
dei sistemi lineari di[A’],
l’ asserto è dimostrato.’
I sistemi di H si distribuiscono
perciò
in oo q!rgruppi G,
di una invo-luzione
£ priva
di coincidenze. Le curve dei sistemi diogni gruppo G,,
sonotutte e sole le curve
di L
che hanno peromologhe
suF’,
curve di un mede-simo sistema lineare di
[A’].
La 03A9 si puòinterpretare
comecorrispondenza
biuni-voca, senza
eccezioni,
fra igruppi G,,
dell’ involuzionele
e i sistemi lineari di[A’].
Ne segue che i sistemi lineari di
[A’ ]
sono 00 q-r e cheperciò,
dettaq’
l’ irre-golarità
diF’,
èq - r -_ q’,
ossiaq q’ ~ r.
6. - Introduzione delle varietà di Picard. - Verificate le
proprietà precedenti
per il
sistema {A ~,
esse si verificano perqualunque
sistemacontinuo
diF,
composto
anch’esso sistemi lineari distinti.Applicando
infatti ad una curva B tutte leoperazioni + (A - A 1),
con A e Aicurve
di í A ~,
i sistemilineari i riproducono
in altro ordine i sistemi linearidi ~ B ~.
E
perciò
anche le curvedi B ~
si distribuiscono in sistemi deltipo .Er,
formanti una congruenza come
H,
e dove i sistemi’¿r
individuano una involu- zione del tutto identica aL.
Le curve di un gruppo diquesta
nuovaIE
sonotutte e sole le curve
di B ~
allequali corrispondono
su F’ curve di uno stessosistema lineare.
Se
ècomposto
sistemi lineari con p q, basta sostituirea
ilsistema virtuale
VB
di tutte lecurve
Essocontiene
ed ècomposto
sistemi lineari effettivi o virtuali(8).
Le sueproprietà
sono iden-tiche a
quelle dei {A} (9).
7. - La
proprietà
sipuò perciò portare
sulla varietà di PICARDV.
relativaad F. I
punti
diV= Vq corrispondono
biunivocamente ai sistemi linearidi A ~,
dette
perciò
a le varietà deipunti
diVq corrispondenti
ai sistemi lineari2,
sideve concludere :
La varietà
Vq
contiene una congruenza d’indice uno,h, composta
varietà 6 =Irr. Ogni
Vr è di dimensione r, e comeVq,
è una varietà abe-liana. Per
ogni punto
diVq
passa una ed una sola varietàVr.
Due qua-lunque
varietà Vr non hanno maipunti
a comune e sono incorrispondenza
biunivoca fra di loro.
Per noti teoremi di CASTELNUOVO
(i°)
esisterà allora inVq
una secondacongruenza k,
d’ indice uno, incidente ad h e formata da oo r varietàs=Vq-,
di dimensioni q-r. Per
ogni punto
diVq passerà
una ed una solaVq,-,,
duevarietà
Vq-r
non hanno cioèpunti comuni,
mentre una Vr ed unaVq_r
hannoun numero
finito q (~ 1)
dipunti
comuni. Adogni
varietàVq-, corrisponderà
in A)
un sistema S formato sistemi lineariI A I.
Il loro insieme for- merà una congruenzaK,
d’ indice uno, incidente alla congruenza H. Un sistema ed un sistema ~hanno q
sistemi lineari a comune. Ne segue che i sistemi lineari diogni 8
si distribuiscono in oo q-rgruppi
di eii sistemilineari,
formanti una involuzione Ai sistemi lineari di uno stesso gruppo, e a
questi soli, corrisponde
per laT,
suF’,
uno ed un solo sistema lineare di[A’].
I sistemilineari di
[A’]
e igruppi
di sicorrispondono
biunivocamente.E lo stesso vale
qualunque
sia il sistema continuo dipartenza C~,
etc.8. - Sistemi
d’integrali
riducibililegati
ad unacorrispondenza. Rango
di unacorrispondenza.
- L’esistenza sopra V delle due congruenze hporta
note-voli conseguenze per
gli integrali semplici
diprima specie
d F.(8) ALBANESE : Su alcuni concetti e teoremi fondamentali sui sistemi algebrici di curve
di una superficie algebrica. Annali di matematica, t. XXIV, 1915.
(9) A proposito di
sistema {B} L
di una superficie d’ irregolarità q, composti con ~p si- stemi lineari distinti, con p q, notiamoche ~J9~,
come totalità dei suoi sistemi lineari, nonè necessariamente una varietà abeliana. Per provarlo basta un esempio : si consideri la su-
perficie 4l delle coppie (non ordinate) di punti di una curva C di genere p > 1. Fra i si-
stemi continui di 4l vi è il
sistema ( Cp)
delle curve Op che si ottengono accoppiando ad un punto P di C, tutti i punti di C stessa. Ilsistema Cpj
è d’ indice due, di grado uno, com-pleto e in corrispondenza coi punti della curva data C. Evidentemente esso non è abeliano.
( O) CAsTELNUovo, loc. cit. nella prefazione. Vedasi n.i 7, 8 e 9.