A NNALI DELLA
S CUOLA N ORMALE S UPERIORE DI P ISA Classe di Scienze
T ULLIO V IOLA
Sull’insieme dei punti di convergenza delle serie trigonometriche generali
Annali della Scuola Normale Superiore di Pisa, Classe di Scienze 2
esérie, tome 4, n
o2 (1935), p. 155-162
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DELLE SERIE TRIGONOMETRICHE GENERALI
di TULLIO VIOLA
(Torino).
1. -
È
ben notoche,
se per una serietrigonometrica
le condizioni
non sono
verificate,
L’ insieme A deipunti
x tali che0 -z:-::~ x
1 neiquali
laserie converge ha misura nulla
(1).
Il termine
generale
a,, cosbn
sen 2nnxpuò
scriversi nella formacon
an=Qncos2nnun, bn=Qnsen2nnun,
el’ ipotesi può
enun- ciarsi dicendo che Qn non tende a zero per n - 00.L’ insieme A è contenuto nell’ insieme E dei
punti
x dell’ intervallo 01 neiquali
èSenza introdurre
ipotesi particolari,
leproprietà
diquest’ insieme
sono state stu-diate da diversi
autori, principalmente
da A. RAJCHMANN e da N. BARY.Il
presente
lavoro si propone diportare
un modesto contributo allo studiodegli
insiemi A deipunti
di convergenza delle serietrigonometriche
i cui coeffi- cienti non tendono a zero. Tali insiemi A verrannoqui
studiati sottoipotesi parti- colari, seguendo
sostanzialmente il metodo usato dalprof.
G. RICCI nella suamemoria dal titolo Sulla convergenza assoluta delle serie
trigonometriche (2),
---
(i) H. H. LEBESGUE : LEBESGUE: Sur les Sur les séries séries trigonométriques trigonométriques (Annales (Annales de l’ Ecole de l’Ecole Normale Normale Supé-Supé- rieure, t. XX, 1903, pp. 453-485), e Legons sur les séries trigonométriquss, p. 110.
(2) Annali della R. Scuola Normale Superiore di Pisa, serie II, vol. I, fasc. IV, 1932, p. 399.
Annali della Seuola Norm. Sup. - Pisa. il
156
metodo che consiste
nell’ applicazione
della considerazione che si trova alprincipio
della p. 27 delle Serie
trigonometriche
delprof.
L. TONELLI.Oltre al
prof.
L. TONELLIstesso,
anche iprofessori
B. LEVI e A. DENJOY mi hannoincoraggiato
inquesto
lavoro ed aiutato asemplificare
alcune dimo-strazioni.
Colgo
l’occasione perringraziarli
tutti cordialmente.I.
2. - Torna
qui opportuna
un’ osservazione moltosemplice
avente caratteregenerale.
La serie~
sen2 nnx - b n
cos2 nnx, )
n
coniugata
della seriedata,
convergeanch’ essa,
in01,
in un insieme B aventemisura nulla.
È
ben notoche,
se si pone(n= 1, 2, 3,....),
le due serietrigonometriche
sonorispettivamente
laparte
reale e il coefficiente dellaparte immaginaria
della serie dipotenze
sullacirconferenza ~==1.
D’ altran
parte
ilraggio
di convergenza è .:::Ç 1.Essendo questa
serie non con-verge in nessun
punto
della detta circonferenza. Non èdunque possibile
che ledue serie
trigonometriche
convergano in uno stessopunto :
Bsono
completamente
estranei l’uno all’altro. Cos peresempio
la serie di seni~
sen(H
interodispari qualunque > 1)
che converge per tutti in
valori razionali della forma e che non converge
(n.° 4)
per nessun altro valoredella x,
ha perconiugata
la serie dicoseni - ~
cos che converge~
n
per tutti i valori razionali della forma
x= 2~ ± i (evidentemente
distinti dai prece-denti)
e che non converge per nessun altro valore della x. La serie~
sen 2tnnxn
(t
numero interopositivo qualunque)
che converge per tutti i valori razionali della forma.y===~
e che non converge(n.° 4,
osservazione3a)
per nessun altro valoredella x,
ha perconiugata
la serie che non converge per nessunn
valore
della x,
nèrazionale,
nè irrazionale.Infatti,
sex= ~
fosse unpunto
razio-nale di convergenza, si
avrebbe,
per n sufficientementeelevato, 2"==-2013,
q 2 ,essendo
kn
un intero crescente con n,dunque
la frazioneg
q dovrebbe essereun numero intero
dispari qualunque purchè
sufficientementeelevato,
cosaevidentemente
impossibile.
Si dimostrerà al n.° 4 che laserie - £
cos 2t.nnx nonpuò
convergere per nessun valore irrazionale della x. nPer cominciare a studiare le nostre serie
trigonometriche
sottoipotesi parti-
colari,
osserviamo chel’ipotesi
fondamentale che i coefficienti gn non tendano a zero,equivale
a supporre l’esistenza d’ un numeropositivo $
tale che siaper un’ infinità di valori di n.
Siano nr (7*==~ 2, 3,....), disposti
in ordinecrescente, questi
valori di n. Consideriamo la serietrigonometrica
lacunare.nella
quale
tutti i coefficienti sono =1.Se,
per un certo valore di x in01,
sidimostrerà che la condizione
non è
verificata,
si avrà pure dimostrato che non convergono nè la serie lacu-nare nè la serie
trigonometrica
datar n
Nei due
esempi precedenti
si harispettivamente nr= Hr, n,=:21-lr.
3. - Uno dei risultati ai
quali giungeremo
è che la numerabilità o la nonnumerabilità dell’ ins eme A
dipendono
dallarapidità
di crescenza della succes-sione
Larapidità
di crescenzapuò
essere definita in modidiversi,
dicendoche una
successione ar ~
crescerapidamente d’ un’ altra ~
se, per r suffi-cientemente
elevato,
si ha(crescenza
perdifferenza),
oppurea’’~~ >
(crescenza
perrapporto).
~~
fl,
La crescenza per differenza non
presenta
interesse inqueste ricerche,
cosaben facilmente
prevedibile quando
si cominci a studiare una serie lacunare di formasemplice,
peresempio La
serie diseni E
sen per i valori razio-r
nali di x. Si
può
infatti mostrare che una tale serie lacunare nonpuò
conver-gere in un’infinità di
punti razionali,
se esistono infinite differenze limitate nel loro insieme(3).
Sia infatti
x = p
R’ frazione irreduttibile.sen
sempre e solo. q
se sen
2nnrx=O,
cioè se n1. èmultiplo
di2.
Affinchè la serie03A3
sen203C0nrx
siar
convergente
èdunque
necessarioche,
per r sufficientementeelevato,
tuttigli
nr,e
quindi
tutte le differenze sianomultiple
di2.
Ciò nonpuò
averluogo
che per un numero finito di valorí di q. Si
può
dare una dimostrazioneanaloga
per le serie di coseni.
Si
può
anzi dimostrareche, assegnate
ad arbitrio una serie lacunare di seni dellaforma E "
sen2nnrx
ed unasuccessione
soddisfacente alla. r
condizione sempre
possibile
di costruirne un’altra~
(3)
Un teorema più generale di questo sarà dimostrato al n.> 4.158
~ sen
che converga pergli
stessi valori razionali di x e tale cher
la
successione {Nr}
cresca menorapidamente (per differenza)
della succes-sione ~
È
evidente che lasuccessione {Ur}
crescepiù rapidamente
diogni
succes-sione della
forma í Hr?,
essendo H un numeropositivo qualunque.
Sia ri il
più piccolo
interopositivo
tale che sia eUr+i -
per
ogni
PoniamoNr=r
perogni
edPoi,
perr == r, + 1, ri +2,
ri+ 3,...., poniamo Nr=Nr-i +ni
e fermiamoci alpiù piccolo
valore r2di r tale che sia
multiplo
di n2 e che si abbia perogni
r > rz . Perr =r2 + 1, r2 + 2, r2 + 3,...., poniamo
e fermiamocial
più piccolo
valore r~ di r tale cheNra-i
+n2 siamultiplo
di n3 e che siabbia per
ogni
r:> r3 . Continuiamo cos indefinitamente.È
evidente che lasuccessione (Nr)
cos formata crescepiù
lentamente dellasuccessione {Ur}.
Mostriamo dipiù
che la serie03A3 sen 2nNrz
converge pergli
r
stessi valori raziónali
x = p (frazione irreduttibile)
per iquali
converge laq
serie
03A3 sen 2nnx.
Basta osservareche,
preso ad arbitrio un valore rdi r,
r
gl’ interi Nr diventano,
per r sufficientementeelevato, multipli
diqualche ng
con
s > r. Dunque,
segl’ interi
nr diventanomultipli di 2
per r sufficientementeelevato,
anchegl’ interi Nr
lo diventano.Inversamente,
dato un intero nr, esistono sempredegl’ indici s (tanto più
elevatiquanto più
lo èr)
tali cheNS+1 -Ns=nr.
Dunque,
segf interi Ns (s=1, 2, 3,....)
diventanomultipli di 2
per s sufficiente- menteelevato,
anche le differenzeN,,+,-N ,,,
cioègl’ interi
nr, lo diventano.Per
esempio
se si ponenr=r !,
si ha la serie03A3 sen 2nr ! x, già
considerata dar
RIEMANN
(4),
come serieassegnata,
e noisappiamo
costruire una serie03A3 sen 203C0Nrx
r
che converge per tutti i valori razionali di x
(5),
e tale che lasuccessione i Nr L
cresce
più
lentamente di unasuccessione
arbitrariamenteprefissata (con
la condizione lim
(~T~-i 2013 Ur)
=00).
r ~ ~
È
notevole il fatto che una serie lacunare di seni della forma03A3 sen 203C0nrx
---
r
(4)
B. RIEMANN : Sur la possibilité de représenter une fonetion par une série trigonomé- trique (Oeuvres Mathématiques de B. Riemann; traduites par L. L. Laugel (1898); pp. 225-270e in particolare, p. 270).
(5)
La serie~ sen
2nr ! x converge anche per certi valori irrazionali di x. Cfr. A.r
GENOCCHI : Intorno ad alcune serie (Atti della R. Accademia delle Scienze di Torino, vol. X, 1874-1875, pp. 985-1016).
può
non convergere per nessun valore razionale di x in 01(fatta
eccezione per i valorix=-- 0,2
per iquali ogni
serie di seni èconvergente),
comunquerapi-
damente cresca la
successione
Ciò infatti haluogo
se lasuccessione nr ~
contiene infiniti numeri
primi.
II.
4. - In
quanto
segue sitenga
sempre benpresente l’ipotesi
fondamentale~>~>0
perogni
r.Se esistono infiniti valori di r per i
quali lé
differenze -nr sono limitate nel loroinsieme,
l’ insieme A è finito(6).
Se esistono infiniti valori di r per i
quali
le differenze nr+i -nr sono limi- tate nel loroinsieme,
ne esistono anche infiniti per iquali queste
differenze hannoun valore costante D. Siano
tali valori di r. Osserviamo anche
che,
se esiste un x=xo per cui la serie data03A3
(ln cos èconvergente,
sipuò
sempre supporre, con una trasla-n
zione,
Scrivendodunque
la serie lacunarecorrispondente
sotto la formacon
P,== 2nn,a,,,,
èpossibile disporre
dell’indeterminazione dei numeriun,4
in modoche,
per r sufficientementeelevato, ~r
sia tanto vicinoa 2 quanto
si vuole. Possiamodunque
ammettereche, assegnato
ad arbitrio un numero8> O,
esista un indice (11 tale che sia2 - fi,~e
perogni
Ora,
se per un valore di 0 anche la serieQn
cos èn
convergente,
le differenze2nnrXi - f3r,
per r sufficientementeelevato,
devono esserevicine
quanto
si vuole a unmultiplo dispari di 2.
Esistedunque
un indice ~2tale che sia
I 8
perogni (kr
essendo un intero .dipendente
dar).
Allora siha i kn - 2anx, I 2E
per r > max(g1, 02),
epari-
menti
2e.Nella relazione
l’ ultimo
termine,
perogni
r=ri, ha un valorefisso,
cioè2nDxi. Dunque questo
termine dev’ essere
uguale,
a meno di4E,
a unmultiplo
di ~. Ma e è arbitrarioe
perciò
xi== 2D , p
essendo un intero 2D.---
(6) Cfr. G. Ricci, loc. cit., p. 403.
160
Osservazioni :
1°)
Ipunti
dell’ insiemeA,
seesistono, distano,
1’ unodall’ altro,
per unmultiplo
dii :
essi sono alpiù
in numero di 2D.2°) Se,
nella serie lacunare03A3 cos 2nnr(x - Un?),
esistono infinite diffe-r
’°
renze nr+i -nr
uguali
a un interoD,
infiniteuguali
a un altro interoD’,
infi-nite a un altro
D",....,
infinite a un ultimoD~i~,
la serie lacunare e la seriedata cos convergono al
più
in 2Dpunti, D
essendo il massimon
comun divisore di detti interi.
Questi punti distano,
l’unodall’ altro,
per unmultiplo di .
23 Peresempio
la serie~ sen
con se r è2
pari, n,== nr-, + h
se r èdispari,
h e k essendo due numeriprimi
fraloro,
nonconverge per nessun valore di x, nè razionale nè
irrazionale,
fatta naturalmente.
d. L.
01
eccezione dei valori
x=o,
2.3°)
Sipuò dedurre,
dal teoremadimostrato, una proposizione già
conte-nuta nel mio lavoro dal titolo: Sur les ensembles dénombrables avee
appli-
cation aux séries
trigonométriques,
lavoropubblicato
nel vol.LXII,
fase. 1-IIdel Bulletin de la Société
Mathématique
de France. La stessa tesi è colà dimo- strata sottoun’ ipotesi
moltopiù restrittiva,
cioèdell’ esistenza,
per la succes-sione {~a2n + b2n },
di due numeripositivi 03BE,03B5
e di un’ infinità di valori di r per cui il numero d’ indici n r tali che sia Puòesprimersi questo
fatto dicendo che lafrequenza superiore (non sinistra)
della succes-sione ~a2 ~ in ~
è ~ 8.Si vede facilmente che da
questa ipotesi
sipuò
dedurre l’altra:a).
Esistono infinitecoppie
d’indici ni, n2 tali chee che essa, a sua
volta,
è una conseguenzadell’ ipotesi :
b).
La successione d’ interipositivi
n tali che~an + b i % s~,
non cresce(per
1
differenza) più rapidamente
della successione5. - In fondo Fidea direttrice della dimostrazione del teorema del numero
precedente
èquello
di esaminare leproprietà
dell’ insieme deipunti x
per iquali
il termine
generale
della serie tende a zero.Cerchiamo di
approfondire questo problema. Assegnati
ad arbitrio un nu-mero 03B5 >0
e un interos > 0,
indichiamo conE(e, s)
l’insieme deipunti
x in 01per i
quali
si ha! 5é,
per i
quali
si haI
cos2nn,(x - a,,,.) 1e,
per
ogni
r > s.Quest’
insieme è chiuso e non denso ed è evidentemente contenuto00
in
ogni
insiemeE(e, s’)
cons’ > s.
L’ insiemeE(é) = 03A3 E(e, s)
è dellaprima
cate-s=1
goria. E(e)
contieneE(e’), qualunque
sia ~’~. L’ insieme E=limE(e)
contiene A.s->0
Se,
perogni
r, si hann 1
d’un certo numero fissoH> 1,
l’insieme Ar
è numerabile.
nr
Poniamo
e=sen 2(Hn+ 1 .
Scelto ad arbitrio un valore sdi r,
comunque ele- ( -E- )vato,
i valori di x in 01 tali che formano2ns (o 2n,, + 1) segmenti (intervalli chiusi) 7s uguali (fatta
alpiù
eccezione delprimo
e dell’ ul-timo)
edequidistanti
l’un dall’ altro. Ciascuno di talisegmenti
Hèlungo 2(H:1)n.
e
si trova
-dagli
altrisegmenti
a una distanzauguale
adx . I
valori di xin 01 tali
che cos (x -
e formano a loro volta2n,+, (o 2ns+1
+1)
1
segmenti 18+ t . Essendo H > 1
l)n, ciascuno deisegmenti 18
con- 2(H+1)ns+1 2(H+1)nstiene al
piú
unsegmento
,Si
ragiona
cos successivamente per ivalori s+2, s+ 3,....
di r. Se ne con-clude che l’insieme
E(E, s)
èfinito,
che l’insiemeE(e)
è(al più) numerabile, dunque
che anchegI’ insiemi E,
A sono numerabili.Per
esempio
la serie03A3 sen 2nHrx,
con H interoqualunque > 1,
converger
per tutti i valori razionali di x della forma Essa non converge per
nessun altro valore di x : lo si dimbstra molto facilmente osservando
che,
nelladimostrazione
data,
i centri deisegmenti h
sono, inquesto
caso, ipunti
e che
2H8 + 1 segmenti 18+1
sono concentriciagli IS.
Si vededunque
cheE(e, s)
è
precisamente
formato diquesti 2H~ + 1 punti.
Si hapoi E(e)=E(e’)=E
perogni
Sarebbe interessante conoscere la struttura dell’ insieme A
nell’ ipotesi
che lasuccessione dei
rapporti
tenda all’ infinito. Maquali
limitazioni possono im-r
porsi
allarapidità
di crescenza diquesta successione, perchè
si possa affermare che A si mantiene numerabile ? Unarisposta
a talequestione
è contenuta nellaproposizione
del n.°seguente.
6. - Se una serie
trigonometrica
lacunare162
soddisfa alle condizioni
seguenti : 1°)
la serie2: n,
converge;r r-i-i
2°)
i coefficienti sono limitati nel loroinsieme ;
allora la serie
trigonometrica
converge assolutamente(almeno)
su uninsieme C
della prima categoria,
ovunque denso ed avente lapotenza
delcontinuo in ognuna delle sue
parti.
Si
può
supporre, persemplificare,
che si abbiaqualunque
sia r.Allora,
per r sufficientementeelevato,
ipunti
di 01 per iquali
èI cos
1" --sen 2nnr
formano
2n?. (o 2nr+ 1) segmenti,
ciascuno deiquali
halunghezza = 2 (fatta
.
al
più
eccezione delprimo
edell’ ultimo).
Ciascuno di talisegmenti
deve conte-nere interamente almeno tre
segmenti
neiquali
si hapure | cos
sen Ciò vale per
ogni
r,purchè
sufficientemente elevato.Dunque,
-
per s sufficientemente
elevato,
l’insieme08
deipunti
di 01 neiquali
è) cos 231nr(x-an)
sen 2nn r ,
perogni r > s,
èperfetto
e non denso. Laserie
converge su
questo
insiemepersino
uniformemente(il
suo resto d’ ordine s è~
maggiorato
dalla serie : la sua somma è una funzione continua. L’in-~
sieme
C=~ C8
soddisfa alle condizioni enunciate. C. d. d.s=s
Si vede che alla
prima
condizione dell’ enunciato sipuò
sostituirequest’ altra,
cioè che si
abbia,
per r sufficientementeelevato,
~ Ur
essendo una serieconvergente
a terminipositivi
ed arc senUr
essendor
compreso fra 0 e