R ENDICONTI
del
S EMINARIO M ATEMATICO
della
U NIVERSITÀ DI P ADOVA
F. P ARODI
Costruzione di un universo di dispositivi non lineari su una coppia di gruppi abeliani
Rendiconti del Seminario Matematico della Università di Padova, tome 58 (1977), p. 45-54
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Costruzione di
ununiverso di dispositivi
non
lineari
su unacoppia di gruppi abeliani
F.
PARODI(*)
Introduzione.
G. Darbo ha trattato in forma assiomatica la « teoria dei
dispo- sitivi », generalizzando
il concetto didispositivo
elettrico(Network).
L’esigenza
fondamentale di considerare totalità didispositivi
chiuserispetto
alla «composizione
in rete » ha condotto alla nozione di Uni-verso di
dispositivi [1].
In
questo
lavoro mi propongo dicostruire,
apartire
da unacoppia (X , Y)
digruppi abeliani,
un universo didispositivi
« non lineare »nel senso che alcune
proprietà
lodistinguono
in modo essenzialedagli
universi lineari.In tale
universo,
che chiamo universo totale su(X , Y),
undispo-
sitivo ad n terminali è caratterizzato dall’insieme dei funzionamenti
ammissibili,
cioè da un sottoinsieme A cYn
contenente il funzionamento nullo(0 , 0).
L’universo totale si
presenta
come unampliamento
dell’universo lineare suX ,
Y definito in[1].
La struttura di gruppo su X ed Y
può
essere arricchita inseguito
per
poter
delimitare alcuni sottouniversi dell’universo totale. Adesempio
se .X ed Y si identificano al gruppo additivo del corpo reale R sipotrà
individuare nell’universo totale il sottouniverso deidispositivi
«monotoni »,
cioè costituito daquei dispositivi
il cuiinsieme di funzionamenti è un insieme monotono.
(*)
Indirizzo dell’A. : Istituto di Matematica - Università - Via L. B. Alberti, 4 - Genova.Già nell’universo lineare su un corpo non tutti i
dispositivi
hannointeresse dal
punto
di vista delsignificato fisico,
ma leproprietà
dipassività (rispetto
ad un insieme di struttureparacomplesse)
e dimassimalità individuano il sottouniverso dei
dispositivi
« fisicamente realizzabili ».Nel caso
particolare
dell’universo totale su R la monotoniapuò.
essere la
proprietà
che estende al caso non lineare lapassività,
tut-tavia i
dispositivi
monotoni massimali non costituiscono un sotto-i universo dell’universo
totale,
essendo ben noto che esistono insiemi monotoni massimali la cui somma,(composizione
inparallelo)
nonè massimale.
Resta
aperto
aquesto punto
ilproblema
di individuare nel caso.non lineare le
proprietà
universali che caratterizzano la fisica realiz- zabilità e di delimitare inqualche
universo totale un sottouniverso-non lineare che sia fisicamente
significativo.
- Siano .X ed Y
gruppi abeliani, (2
lacategoria
deigruppi abeliani ;
sia50
lacategoria degli
insiemi finiti eapplicazioni.
Consideriamo i futuri :
~ :
~o -> (2 controvariante, Y~ : So-+ ~
covariante(1)
è notoche tali funtori sono esatti nel senso che mutano
quadrati
diappli-
cazioni
completamente
commutativi in ibcategoria
deitra~sduttori,
in
quadrati
esatti di morfismidi ~
cioè inquadrati completamente
commutativi nella
categoria
dellerelazioni C.
Allora entrambi possono essere estesi a funtori :
[2] T - é controvariante, 2013~ g covariante,
univocamente con la con-dizione che commutino con le antinvoluzioni.
- Consideriamo ora il
0-§ supporto
insie-mistico dove
0-§
è lacategoria degli
insiemi conpunto base,
è ovvioche tale funtore muta Pull-back in Pull-back
(non
Push-out in Push-out !)
e conserva altres monomorfismi edepimorfismi quindi può
~ , -
essere esteso in modo unico ad un
funtore | 2013 | : C - 0-§
dove0-§
è la
categoria
dellecorrispondenze
fra insiemi conpunto
base che diremo lacategoria
delle0-corrispondenze.
(1) In
questo
lavoro si fa costante riferimento perquanto riguarda
notazioni e
terminologia
al lavoro di G. Darbo« Aspetti algebrico-cate-
goriali
della teoria deidispositivi
». [1]47
Si hanno cos per
composizione
i funtoriper
semplicità
di notazione scriveremo ancora 9Y~
alposto
dii Y,1
tutte le volte che ciò non creaambiguità.
-
Sia o : ’l9 -+ S
il funtore covariantedefinito nel modo ovvio.
Un elemento A di
ü)0153
è unao-corrispondenza
di X« inY0153
ovveroun sottoinsieme del
prodotto
Xa XY0153
tale che(0, 0)
EA. ,
y sepoi
r :
a -~ ~
è un trasduttore ed A : xa -~Y0153
è unao-corrispondenza
dove .1~~ denota il trasformato di h mediante 2013~
0-§
jT
denota il trasformato di 7~ mediante2013~ 0-§
la trasformazione naturale de- finita
sono
o-corrispondenze
A x B
può
esserepensata
in modo naturale comeo-corrispondenza
di
Ya+~ .
°TEOREMA
(~ , a)
è un universo didispositivi.
Dim. Si deve provare che
(S) ? ~)
verificagli
assiomiseguenti : [1]
1)
Assioma di restrizione.È
commutativo ildiagramma :
dove x
proiezione canonica,
e,applicazione
indotta dal funtore sultrasduttore 9 :
a-~- ~
~ areciproco
dell’inclusione canonica.2)
Assioma di commutatività.È
commutativo ildiagramma
dove le frecce verticali sono
gli
isomorfismi canonici.3)
Assioma di associatività.È
commutativo ildiagramma
dove le frecce verticali sono
gli
isomorfismi canonici.4)
Assioma di unità.La verifica
degli
assiomi2, 3,
4 èbanale ;
verifichiamo l’assioma1)
di restrizione.49
Proviamo cioè che se A : X« -
Ya , B : Y~
sono
o-corrispondenze
A = e.(A
XB) ~ ~ .
Consideriamo i
seguenti diagrammi
commutativi.:(le
frecce verticali sonoinclusioni,
le frecce orizzontali sonoproiezioni).
Nel
diagramma p
è l’inclusione~:~"~(0)2013~~
ilquadrato
èovviamente un Pull-back
quindi completamente commutativo,
inoltre identificando Xa = X« X
0 ,
7Y0153
=Y~
X 0 si ha~e = 1 X O
e 1,
- 1 X 0 segue allora :OSSERVAZIONE. Si noti che è essenziale considerare
o-corrispondenze,
se si considerassero tutte le
corrispondenze risulterebbe 0 o
costituitoda due
elementi,
non sarebbe cos verificato l’assioma4)
diunicità,
cos come non sarebbe neppure verificato l’assioma
1)
di restrizione.- L’universo ora introdotto è individuato dalla
assegnazione
nella
categoria
deigruppi
abeliani dei dueoggetti
X edY ,
e lochiameremo « UNIVERSO TOTALE » dei
dispositivi
su X ed Y.TEOREMA. L’universo dei
dispositivi
lineari su .X ed Y è un sotto-universo dell’universo totale.
-
Dunque
l’universo totale sipresenta
come unampliamento
dell’universo lineare su X ed
Y,
esso è interessante inquanto
costi-tuisce un
primo esempio
di « universo non lineare ».Alcuni
esempi
mostrano infatti chequesto
universo nongode
di alcune
proprietà degli
universi didispositivi
lineari e dei lorosottouniversi.
Più
precisamente
mostreremo che nell’« universo totale » :- le
potenze
non sono endomorfismi diuniverso ;
- i
dispositivi idempotenti
non costituiscono unsottouniverso,
mentre è ben noto
[1]
chenegli
universi didispositivi
lineari :- le
potenze
sono endomorfismi diuniverso ;
- i
dispositivi idempotenti
costituiscono un sottouniverso.- Caratterizziamo nell’universo totale alcuni
dispositivi
ele
operazioni
fondamentali che utilizzeremo nelseguito,
omettiamole ovvie dimostrazioni.
Risulta comodo per
semplicità
di notazione identificareogni corrispondenza
con il suografico,
cos avrà senso se A E~~
ese x E ~a e y E
Yc~
la notazione(x , y)
EA ;
diremo(x , y)
E Aun funzionamento di
A ,
A è individuato allora dall’insieme dei suoi funzionamenti.- Il
dispositivo
«collegamento perfetto
a due terminali è- Se A è un
dispositivo sugli n
terminali~1, 2, ... n~ , n >
1caratterizziamo
l’operazione
«soppressione
di un terminale »51
- Se A è un
dispositivo sugli n
terminali~1, 2,
...n~ , n >
2il
dispositivo
B che si ottiene da A per identifica,zione dei terminali 1 e 2 è ilseguente :
- Se A e B sono
dispositivi
sui terminali1, 2,
... n , ildisposi-
tivo che si ottiene
collegandoli
inparallelo
è- Il
dispositivo
« neutro sui terminali1, 2,
... , n è- Il
dispositivo
«terra sui terminali1, 2,
... , n èESEMPIO. Mostriamo con un
esempio
che nell’universo totale suX ed Y se
X #
0 edY #
0 lapotenza
« due >> non è un endomor- fismo di universo.Siano
dunque
consideriamo A E
~~1,2~ , A - ~ (0,0 ; 0,0) , (0,
x ;0 , y) , (x ,
0153;0,0)~ 1
risulta dalle caratterizzazioni viste
È
evidente allora(î A)2 ~ 1 (~.2) poichè (x ; y)
E( 1 A)2
mentre(x~y)~ ~ (A2) .
ESEMPIO. Mostriamo con un
esempio
che nell’universo totale su.X ed
Y,
peropportuni X
edY ,
y idispositivi idempotenti
noncostituiscono un sottouniverso.
Siano X
= Z ,
Y = Z(Z
gruppo additivo dell’anellodegli interi)
risulta allora ovviamente
1 A # ( 1 A)2.
Dunque gli esempi
mostratidistinguono
essenzialmente l’universo totale su X ed Y daqualunque
universolineare,
nel senso che certa-mente non è isomorfo ad alcun universo lineare nè a loro sottouniversi.
Per tale motivo
questo
universo è interessante infatti si pensa dipoter
realizzare alcuni universi «non lineari»significativi
anche delpunto
di vista delleapplicazioni
come suoiparticolari
sottouniversi.In tale intento
presentiamo
alcuni sottouniversi dell’universo totale.UNIVERSO GENERATO DAGLI INSIEMI ALGEBRICI.
Sia k un corpo, e siano
Consideriamo in
ID0153 gli
insiemialgebrici
che passano perl’origine
delle coordinate dello
spazio k-
Xl~a ,
ovverogli
insiemi A costituitidagli
zeri di un numero finito dipolinomi ... fr
di k[a
+a]
nulli
nell’ origine.
Si vede con un
semplice esempio
chegli
insiemialgebrici
noncostituiscono un sottouniverso infatti sia A c k2
X k2
che essendo yi = 0 = y2
possiamo rappresentare
nelpiano
risulta 2
A =0) xl ~ - 1 j f
ed è ovvio chequesto
non èun insieme
algebrico
se k non è finito.53
Consideriamo in ka x ka
gli
insiemi che siottengono proiet-
tando insiemi
algebrici passanti
perl’origine
delle coordinate di l~a X kA(A
insiemefinito)
sullospazio
1~« mediante laproie-
zione canonica. Un tale insieme A
può
essere descritto come segue A =1~t, y) i ( 3 z) z E = 0, ... , -fr z, v, z>
con Ainsieme
finito,
...fr
E k[a
+ a -f-A],
z =(zx
...zp)
essendo consi- derata unap-upla
diparametri.
- Proviamo che la totalità di tali insiemi costituisce un sotto- universo dell’universo
totale,
anzi l’universogenerato dagli
insiemalgebrici.
Infatti sia A E
8)~2,
,n~ descritto dalle soluzioni del sistema diequazioni algebriche fl (xx
... Xn Yi ... yn ,Ap)
=o, ... , fr (xl
...~ Y~ ... Jn
A~ ...
= 0 nelle ... y. al variare deiparametri Ai
...î
A risulta individuato dalleequazioni :
(Xl x2 , ... , xn , p , y2 ... yn , ~lx ... ,~lp)
= 0 i= 1, 2 ,
... r. nellevariabili x2 ... y2 ... yn al variare dei
parametri x, ,
yx , ..., *Il
dispositivo B
che si ottiene da A per cortocircuitazione dei terminali 1 e 2 è individuato dalleequazioni :
+ Y2
9 X = Xl X = X2 ,9 fi (Xl’
X2, ~3 ~’’’ ~ ~ ~2 ~3 ~ ’" ~ ?Ay)
- 0 i =1,
2 ... r. nellevariabili x,
x3 ... xn, y, y3 ...yn al
variaredei
parametri x1 , x2 , y1 ,
y2 ,Aj ... l1. p .
*È poi
ovvio che se A E~a ,
B E3~
sonodispositivi
deltipo detto,
anche A X B è dello stessotipo ; questo
basta per mostrare che costituiscono un sottouniverso.Per provare che tale sottouniverso è
generato dagli
insiemialge-
brici mostreremo che
ogni proiezione
di insiemealgebrico
si ottiene da un insiemealgebrico
persoppressione
di terminali e ciò basta ovviamente per concludere.Sia
dunque
Aproiezione
di insiemealgebrico
X~a ,
~/.. == ~1,
2 ...n ~
individuato dalleequazioni fi (sj
... xn , yx ~ ~ ~ y ,=
1,
2 ... r , nellevariabili xx
... xn yi ... y. al variare deiparametri xn+1, ~ ~ ~ posto ~, _ ~ 1,
2... p ~
risulta A =Ì B,
doveB è l’insieme
algebrico
di kx+A Xk«+~
individuato dalleequazioni
Yn+1 =
0 ,
...-I’i (xx
... xn ~ yx ... yn , 1x o i =1 , 2 ... r .
nelle variabili Xn+1, ---, yn ~Jn+p ’
OSSERVAZIONE. Il
sottouniverso ;
dell’univel°so ora descritto deidispositivi
a correnti nulle(y2
i =0)
èinteressante,
essopuò
essereinterpretato
in modogeometrico.
Adesempio
ilcollegamento
inparallelo
di duedispositivi
A e Bsugli
stessi terminalicorrisponde
alla intersezione dei due insiemi A e
B, l’operazione
disoppressione
di un terminale
corrisponde
allaoperazione
diproiezione parallela
all’asse
omonimo,
sulsottospazio
fondamentale delle rimanenti coordinate.Il fatto che
gli
insiemialgebrici
non costituiscono un sottouni-verso ha allora una
interpretazione geometrica
nel fatto cheproie-
zioni di insiemi
algebrici
possono non essere insiemialgebrici.
OSSERVAZIONE.
Quanto esposto
per insiemialgebrici può
facil-mente con ovvie modifiche essere
ripetuto
per insiemi analitici qua- lora sia k corpo valutatocompleto.
SOTTOUNIVERSO DEGLI INSIEMI CONVESSI.
Jia k
== M~
e sianoX,
Yspazi
vettoriali su R(R
campo deireali)
è immediato provare che
gli
insiemi convessi di Xa XYa
costi-tuiscono un sottouniverso dell’universo totale.
SOTTOUNIVERSO DEGLI INSIEMI MONOTONI.
Sia k = R,
e siano X=RY=RA c ~3a X
R0153
è detto insieme monotono se perogni (xl ; yl), (x2 ; y2) E A (X2
-Xl) x (yl
-y2) >_ 0 ( X
denota ilprodotto scalare)
èimmediato provare che
gli
insiemi monotoni costituiscono un sot- touniverso dell’universo totale.-
È
ovvio chequesto
universo includequale
suo sottouniverso l’universo deidispositivi
linearipassivi.
BIBLIOGRAFIA
[1]
G. DARBO,Aspetti algebrico categoriali
della teoria deidispositivi, Symposia
Mathematica, Vol. IV, 303-336 (1970).[2] F. PARODI, Simmetrizzazioni di una
categoria : parte
I e II Rend.Sem. Mat. Univ. Padova, Vol. XLIV 185-262 (1970) ;
parte
III Rend.Sem. Mat. Univ. Padova, Vol. XLVI 273-327
(1971).
Manoscritto