A NNALI DELLA
S CUOLA N ORMALE S UPERIORE DI P ISA Classe di Scienze
J AURÈS C ECCONI
Su di una equazione differenziale non lineare di secondo ordine
Annali della Scuola Normale Superiore di Pisa, Classe di Scienze 3
esérie, tome 4, n
o3-4 (1950), p. 245-278
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NON LINEARE DI SECONDO ORDINE
di
JAURÈS
CEOCONI(Pisa)
,’
’
INTRODUZIONE .
’
’
Nel
presente
lavoro espongo alcunericerche
sulleseguenti equazioni
differenziali , ..
’
...
°
che
a meno di uncambiamento delle variabili sono state
introdotte da G.KRALL ~6~ (~)
inuna nota
sulladinamica ed aerodinamica
deinli.
Le
variabili y
e tsono supposte reali,
le sonosuppo..
.ste positive~ quantoa q
sisuppone invece q ~ 0 : L’apice indica derivazione
ri.spetto
at ..
’
..
.
Il lavoro
consta didue parti. Nella prima di
esseprendo
in esame laequazione x), nella seconda
laequazione #)..
,Nella prima parte faccio
innanzitatto vedere che unintegrale y (1)
della ,a) determinato dalle
condizioni .non risulta
in generale definito
pertutti
i valorid(
’
Dopo
di ciò assegno dellecondizioni
per qoed n’,.
adatte adassicurare
’non solo
chel’integrale y(t)
èdefinito
perogni
mà anche chey (t)
.
... , .’..’ .. ’ . ’
".’.
-.
(i) I numeri in
parentesi
quadra ai riferiscono alla bibliografia in fine del lavoro.. ha la
proprietà
espressa dalla1
. In
seguito,
considerato ilpiano immagine
dellecoppie o , ró ,
determino,una
regione Z
diquesto pianó
tale che a tutti e soli ipunti interni
a. Zcorrisponde, mediante
le(1), una
soluzione dia)
che sicomporta
nel modo(1’).
Faccioanche vedere
cheogni punto appartenente alla
frontiera diZ ,
eccettuati due
punti
aiquali corl’ispoudono
soluzioni costanti diaj, deter- mina,
mediante le(1), un integrale y (t)
dia), defiuito perog.ni .t
>to e per
il q uale si ha ..
1oppure
Faccio
quindi
vedere che,ogni punto
delpiano iíó)
che siaesterno
a Z
determina,
mediante le(1),
unintegrale
non indefinitamenteprolunga-
bile di
oc),
cioè a dire unintegrale
dia)
che è definito solo per tC To
eper il
quale dimostro
che si ha’
Passo infine a
precisare
siaqualitativamente
siaquantitativamente
ilcomportaineiito asintotico degli ii tegra i
di chegodono.
dellaproprietà (I’).
Nella seconda
parte, portando
unprimo
contributo allo studio dellapiù
difficile
equazione
dinostro che se(~o , ~~) è
unacoppia
chedetermina, mediante
le(1),
unasoluzione
di a) soddisfncentela
condizione(I’),
allorase r è
sufficientemente piccolo
la stessacoppia determiua,
sempre mediantele (1),
unintegrale y (I)
di~)
cire è definito perogni per il quale
si ha .
Dimostro infine
che
se ‘laquantità
con. t, > t0 e per il
restoarbitrario,
èsufficientemente piccola,
alloral’in, tegrale
y(t) tende,
in un modo che verràprecisato,
verso unasoluzione
pe.riodica
dellaequazione ~).
’
I. LÀ.
EQUAZIONE, 03B1).
’ . , : ,,
1: - Per il
teorema generale
diesistenza,
esiste in unopportuno
in-torno destro
di uno ed un solointegrale
dellaequazione aj
. disfi le
condizioni (1).
Taleintegrale
non 1»però
ingenerale
comecampo
di esistenza
Pinter vallo (10 -, +’oo),
come sivede considerando la equazione
caso particolare
dellaequazione x).
_ -Sia infatti la soluzione
.di(2) che soddisfa le condizioni iniziali
"
In’
unopportuno
intorno destro dit * O-
lay (t),
è funzionecrescente
.
dipela (2)
assume la forma .’
1 .
.
dalla.
quale
sideduce
,. ed
anche
11
Considero
lafunzione
Un facile
calcolo mostra che
ladefinita
perogni y,
èdotata di minimo
assoluto,
assunto pery --.1. ~
eche questo’ minimo valore
èBasterà
allora, fissare ajó in modo
daavere
e
quindi y2
tisulti~ 0
perogni
valore diy . ,
Risulterà
allora,
in virtù della continuitàdi y’ (1) , che
anchey’ (t) >
Oper
ogni
valore di t per ilquale y (t)
èdefinita,
per cui sarà’
Ed
allora,
o la variahiley = y (t)
assume per t ~ 0 soltanto i valori diun
intervallo finito
ed in tal caso t rimaneinferiore
ad unaquantità finita, oppure
lavariab le y = y (t) prende ogni
valorey
> O .Anche
inque-
sto caso in
virtù
della sominabilità iii(0 , + oo)
della funzione’ si deduce che t si mantiene inferiore ad unn
quantità
finita. ,La soluzione
y (t)
di( ~)
definita mediante le risnltaperciò
definitasolo per ... ,
e l’asserto è
provato.
2. - In
questo
numero considerogli integrali
dellaequazione a)
chesono determinati dalle condizioni .. ; 1.
ed
assegno unalimitazione
per ~o sufficienteperchè gli integrali
dellaequa-
zione
a)
chesoddisfano
le(4)
siano definiti perogni
t >to.
Sia y = y (t) l’integrale
dia)
determinato dalle(4). Moltiplico
pery’ (t)
ambo
imembri
di03B1) ed integro rispetto
a t,fra to
e t.Ottengo
dalla
quale
deduco che perogni
valore per cui è definita lay (t),
deveaversi
(5 bis)
Considero la funzione
defnita
perogni y’
essa è nulla per
y = 0§ positiva nell’intervallo
e dotata di maa- simo assoluto,ugnale
ad clieassume
per. Basterà
perciò
avere sceltoperchè
in - virtù della(5 bis)
e dellacontinuità
diy (t)
si abbiaper
ogni
t per cuiy (t)
è definita.1 E
poichè risulterà
*se ne deduce
che è
ancheper
ogni t per
cuiy (t)
è definita.Sia allora t
l’estremo superiore
dei valori di t per cuiy (t)
èdefinita,
suppongo per assurdo
che t
sia finito. Presicomunque t’
et"
nell’intervallot)
si ha’
, .
e per
il teorema di CAUCHY neviene
che esistefinito
ilE
poichè
dallax)
discendeche anche y" (t)
è limitata int)
si provacon lo
stèsso argomento
che esiste finito illim y’ (t) = y’ ~
t - t
..
E allora possibile prolungare
a destradi t, perciò l’e- , stremo superiore dei
valori di t per cuiy (t)
è definita è ’ :.
di a)
determinato dallecondizioni (4)
è de-finito per
ogni
valore di se èsoddisfatta
la condizione(6).
Risultainoltre che sono limitate in
(to, + oo)
le funzioni y(t) , y’ (t)
edanche,
,virtù della
a), ,y" (t).
3. ’- Passando a studiare il
comportalnento
asintoticodegli integrali
di . ,.
x)
che verificano le condizioni(4)
e(6)
dimostro inquesto
numero che ’siha,
perogni
siffattointegrale,
. , .Poichè
si hà,
perogni
equiudi
risulta intanto dalla
(5)
che perogni
è1
.
e che esiste fluito
l’integrale
Risulta allora inparticolare
Poichè y’ (t)
edy" (t)
sonolimitate
in(to , -t- oo)
risulta anche che la fnnzione ~/’2 (tl ~ I- 1 ~ -~. - - --I - Li Dschitzjana in 1 (tn wi~ + co).
I , -.Faccio ora vedere che da
tutto
ciò segue cheÈ intanto,
in virtùdella
poi esisterebbero
un o>
0 ed unasuccessione
I --
di
punti {ln} 1 per i quali
si avrebbeEsisterebbe allora per ogni
intero nuu intorno almeno,
rispetto a tn,
in cui sarebbe’2 > -2013. Detto g (rj i n .=1, 2 ...
·Pestre-
,
. 2 ..
"
, . .
mo superiore
deiraggi di
taliintorni dovremmo avere allora a causa
Sarebbe
inoltreper ogni
. 1
ove con H
s è indiente la costante
diLIPSCHITZ relativa
aliay’2 (t.),
equindi
’
della continuità della
e della!6gge di formazione dei e (tu)
sidedurrebbe
conopportuna scelta
delsegno
. : ...la
quale a causa della manifestamente assusda
, .Si
provato che 1 ím y’Q ~(t~
-O , e quindi
che li my’ (t)
-= 0 ._ .
" .
- -~ m . ,
’ ’
.-~+00 t + m .
.
Poichè
dalla(5) in
virtùdi quanto
si èdetto søpra discende
che esiste1
fiiiito
, sipuò
intantoaffermare, sempre
in virtù della(5),
Iche esiste finito il
essendo
ne seguecon s
(t)
-~ U equindi
Dalla
continuità dellay (t~
si deduceallora
che esiste finito ilOsservo
che questo limite
nonpuò
esserediverso
da zero.Perchè
ovefosse
risulterebbe, sempre
in virtù dellae
quindi
dalla iii virtù delta sopradimostrnta,
sidedurrebbe
la
quale
contrasta con larelazione
. Ed in modotvnévlogo
siesclude che sia
Risulta
cosi provato
che perogni integrale
di a soddisfacente le con-dizioni
(4), (6)
si ha ’ .4. - Passo ora a stadiare il
comportamento
diogni
altrointegrale
della
equazione a).
Allo scopo pongo z= y’
in modo che laa)
si .trlévduce nel sistemaSia
y = y (t)-
una soluzione dio&),
lacoppia
di funzioni[y (t), z (t)]~
checostituisce
una soluzione dia’),
haper immagine nel piano
y z unalinea
y che saràchiamata,
secondo linea caratteristica, dia’).
Se è una costante
reale
arbitraria anche la funzioney (t -J- ) costitni- ,
sce una
soluzione di a)
e lacoppia
di funzioni[y (t -~- z) , z (t -~- z)] ha
periminagine
nelpiano
y z la stessalinea caratteristica y .
Cioè una linea ca-ratteristica
può pensarsi percorsa
da infinite soluzioni[y (t), z (t)]
del sistemaa’).
Inoltre se
[y (t),
z(t)]
è una soluzione dia’)
chepercorre
r, yogni
altrasoluzione di a’) che percorra y
si ottiene daquesta ponendo t +
z inluogo
di t . Ne
segue
inparticolare
che suogni
lineacaratteristica y può
consi-derarsi
’un
versopositivo, quello
secondo èpercorsa al crescere-di t ,
da
ogni
soluzione dia’)... ~ :
Se la
soluzione y (t) di a.)
ècostante
lalinea caratteristica corrispondente
che si riduce
ad
unpunto,
verrà’chiamata punto singolare per
ilsistema a’).
È questo il’caso dei punti
,ai quali corrispondono rispettiva’Àiente
lesoluzioni
iPer
ogni punto (yo , xo) piano
passa una ed una solalinea
carat-teristica
y.
Una lineacaratteristica
y,può ammettere
unpunto singolare
come
punto asintotico,
nelsenso che
lalinea y penetra
inogni
intornodi ,àwle punto.
Inquesto
caso si dirà-brevemente,
senza che ciò dialuogo
ad° equivòci,
che, lalinea caratteristiica y passa per
ilpunto singolare
.
,
c’he
se unalinea caratteristica passa per
unpunto singolare ZO)
e sé‘Ey t)
Z(t)]
è unaqualunque
soluzione di ia’)
chepercorre
ydeve
, aversi i ... ’ .
°
.
oppure
1La equazióne differeuzialecartesiana
delle lineecaratteristiche
è=e
questa
ammette comepunt singolari
ipunti (1C).
_"
/
In
virtù di unteorema
di O. PERRON[8]
ipunti A,
A’ sonopunti singolari
deltipo
disella,
esistonoperciò
due sole lineeintegrali
passano
per A [A’]
ciascuna con unadiversa
direzione.. I
coéfficienti angolari
diqueste direzioni relativamente
adA [A’]
si ot-tengono
risolvendola equazione
’ ’
, .
’
’
7. Annali della Scuola
Norm.
Sup.. · Piaa.Son o ,--- t..,._.._,. Derciò --- ---- li - - 1 B "ll ""l I - 1
Sia S[S’] la linea integrale di 2") elle passa per A f A’1
A
ner._-~ ~ L’- 1 - -- - -
.__.,.,r,,_.,... _. ~ 1 - - - .l:’~’
il coefficiente
angolare
dellu rettatangente
ill’sia l’altra.
~
"
5. -
In questo
numeromi
propongo di costruire. mediante le linee S 5. - Inquesto
numero mi propongo di costruire mediante le linee Suna
regione Z
delpiano y z
ondecaratterizzare
ilcomportamento
diogni integrale
dia’).
A
questo
scopo considero intanto la linea F diequazione
Un, breve
esame di Tmostra
che essa èsernplice rispetto all’asse y, O,
ciò
èlo stesso, che l’equazione
di mettersi nella fo.rma x =g ( y).
Risulta inoltre su r " .
dalla
quale
si deduce che 1’ ha1’aspetto
dettaseguente figura7
se q ~ O.
dove si è
posto
- 0 la linea 1~ vie-.A-
ne invece ad avere
coefficiente angolare
cxJ’uei .punti
in cui essa incontral’asse
y.È
subito visto che il coefficienteaiigolare
dellatangallte
ad unasoluzione
dia")
èpositivo
velluregione tratteggiatay
nullo sur, negativo
altrove. .
1
, Siano
R I 5 R2 R4
leparti
dellaregione tratteggiata per le quali
è~
rispettivamente
-Il’" ’1 . i1 - 1 . ~.. 111. , ~.
Il
punto
A divide lalinea 8 [S’]
indue parti. Sia S1
.[82] la parte
di S
per
laquale-
nell’intornodi
A siha Sia
la parte di o per ia quaie nell’intorno ui un
Sono òra in
grado
dioccuparmi
delcomportamento
delle lineeS ed 8’.
La
curva S1 appartiene, --
neirintorno diA,
allaregione non tratteggiata ; s1
haperciò
andamentodecrescente
nell’intorno di A ondeseguiterà
ad ap-partenere
allaregione
nontratteggiata
e ad avereandamento
decrescente in’modo da separare
ilsemipiano z
> 0 indue regioni.
’ ’
Analogamente
siconclude
per8í.
...- 1
Venendo
ad 82 si
osserva che essanel’intorno
di Aappartiene
allaregione non tratteggiata
in modo daavere
andamento decrescente. Essa, seguita perciò
adappartenere alla regione
nontratteggíata
perlo,
meno fin-, tanto che 0 . Per
gli,y >
0 possonopt’esentursi due
casi :’
.
a) 82 seguita
adappartenere
allaregione
nontratteggiata
ed a de-crescere.
,. ,.
’
b) 82 decresce untante
che noopenetra nella regione R ..
Nel caso
a) S2 separa
ilsemipiano z 0 in
dueregioni.,
,, Nel caso
b) S~
avràandamento crescente appartenendo
adnntanto
che
nonincontrerà,
« ilcontorno
diR3 R3
in unpunto aI,.di sotto dell’asse z
j, ..", ’ . ’dopo
di che avràandamento
decrescente edapparterrà
allaregione
nontratteggiata in modo
daseparare
ilsemipiano z~ O. in due regioni.
’ Che
Se, non
possa incontrare il contorno dellaregione R3
inun punto
del
segrnento OA’
si vede nelseguente modo..
;..j .: ; .:Ove infatti
S2
incontrasse ilsegmento
OA’. inun punto (n0,0) distinto
dall’estremo A’ la
soluzione y (t)
dià)
che soddisfa alle condizioniverrebbe a trovarsi nelle
condizioni (6) "del numero
2 eperciò
ilpunto . y (t) z (t,) _--. y’ (t)J verrebbe a a tendere ad O
altendere
dia
a+ 00
.. .Mentre
dalleconsiderazioni precedenti
edall’osservare che
per ,i- .punti
di
S 2 nell’intorno di A
si ha z0,
risulta" che ilpunto y (t) ,
ypercorre
82
inmodo
datendere ad A al tendere
di t a+
00 . .’ ’ .. "Rimane
da
farvedere
chesz
nonpuò passare
per A’. Aquesto
scopoconsidero la funzione ’ ’ ’ ’ ..
la
cui derivata risulta negativa per ogni valore
di t se[y (t) , z (1t)]
è unasoluzione
dia’). t
infatti ... Ora se
82 uscendo cia A penetrasse
in83
epoi passasse
attraversoA’,
e se
(y (t)-~ x (t)~
fosse una soluzione~~i a’)
chepercorre 82 dovrebbe aversi
in modo
che
risulterebbecontrai iamente
al fatto che la è decrescente.In
modoanalogo
siragiona
per la lineaS’ 2
coneltide do che essa se-para
ilsemipiano
x > 0. ’ ’, Risulta allora determinata nel
piano
y z unaregione
Z limitata dallelinee
81
edS2
nelsemipiano
x >0, dalle
lineeS2
nelsemipiano
x 0.Il
ragionamento
disopra prova
anche che le linee81, 82 , S~ , 82
sonolinee caratteristiche del
sistema a’).
6. - Dimostro in
questo
nnmero che se(no, ~o)
è 1Inpunto interno
alla
regione Z
alloracomunque
sifissi t0
la soluzione dia’) determinata
dalle
condizioni
’ ..risulta
definitaper ogni
valore etale
che.
Per quanto
si èdetto al
numero 2l’asserto
ègià dimostrato
secioè se
~o)
è internoal segmento
A A’.Sè
appartiene alla, regione tratteggiata R2 allora la linea carat- teristia y
percorsa dallasoluzione determinata mediante le (10) ha anda- mento
crescentefintanto
che nonincontra
la curvar, contorno superiore
. : .
di
f~~ ~
il~ unpunto
i~~ cuiè , dopo di
cheha andamento.
.
c- r ,’,- .
, .
scente pno
adincontrare il segmentó 0A’
in unpuuto,
Pdistinto dà’
A’.Infatti
y nonpuò
incontrareS2’ né P uò passare per.
A’perché
st’ultimo
caso essadovrebbe, per
ilcitato teorema
di 0. coinci ’ dereSz contrariamente all’potesi che (n0 , Co) sia interno
aZ.
: "... Sia d t
l’incremento finito,
che lavariabile
tmentre il punto [y(t), x (t)J percorre E0)
fino al’integrale determinato
dalle(10)
è
percib definito
pert0
tto
ti t0 +
At risulta .tale integrale
èperciò, in virtù
diquanto
si èdetto nel
numero2, definito
’
per ogni valore
di ed ha ilcomportamento asserito.
,. ,
ln
modo del tuttoanalogo si conclude
seappartiene
..’
. Sia
infine interno a Z ed appartenga al semipiano ~ ~ 0 senza appartenere ad‘ R2.
Siaancora [y (t) , z( )] la soluzione
dia~) determinata
dalte
(10)
esia
yla corrispondente linea caratteristica.
caratteristica
y viene cos adappartenere
allaregione non tratteg- giata
eperciò
Itaandamento
decrescentefiiitaiito
che nonpenetra
nellaregione
onella regione R3 .
Essa.infatti
nonpuò
incontrare ne82 nè passare per
A operchè dovrebbe
intal
caso coincidere conSI
o
contrariamente all’ipotesi che E0) sia interno
a Z ..- .
- ,
. Alla stessa
maniera
siragiona se (t0, 0)
è interno a Zappartenendo
al. semipian0 z 0 ..
’cos completamente dimostrato.
. ’
;
". .
Quanto
si è dettoprova
che ilpunto 0 ~ (o,~) corrisponde ad
unasoluzione statica stabile
dia’). Poichè gli altri punti singolari
A ed A’corrispondono
a soluzioni statiche non stabili dia’) gli integrali considerati
in
questo
numero saranno cliamati ancheintegrali [1].
,
?. - Prendo in esame il caso in cui il
punto (’~/o, "o) ap,partiene
allafrontiera
di Z. Se i ipunto coincide
con ilpunto
Aè
subitovi.sto
che l’integralé , di a) determinato
dalle(10) è
la soluzionecostante
’
: .
; ..
ed in’ modo
analogo si
conclude seE0) coincide
conA’.
’
. Se il
punto (1]0", ’o) appartiene alla
frontiera di Z ed è distinto dà A e A’allora
apparterrà ad
iina dellecaratteristiche
Se(no , ’o)
al~_partiene ad S1
daquanto
si è detto -nel numero 4discende
che la soluzione dia’) determinata
dalle(10)
èdefinita per ogni
e si haIn modo
analogo
siconclude
neirimanenti
casi... , ; ; .. +
. : 8. -
Dimostro
inquesto
numero che se ilpunto (1]0’ (;"0) è
esterno aZ allora
rinterrale
di ia’) determinato
dalle colldizioni(1_4) è denuito
sol-tanto per i valori -di t che sono minori di un
opportuno To
e si ha inoltreSia,
tanto per fissare leidee,
U laregione
delpiano
y z, esternaa Z~
che ha
origine
nella U’quella
che haorigine
i~~ S’.""
Suppongo
che(n0,E0) sia
interno ad U’.Allora,, o appartiene alla regione, R4
oppureappartiene parte
rimanentedi
U’. ap-partiene
la caratteristica ymmagine
della soluzione dia’)
determi-nata dalle condizioni.
(10)
ha andamento crescente edappartiene
indefinita-mente
ad~R4 . Essa
risultapercorsa
dalla soluzione[y (t), z (t)]
in modo chey cresce al
crescere
di t .. ~ ..
Se invece (~o?~o) ~
interno ad U’ senzaappartenere
alloray
haandamento decrescente [salvo
alpiù
un arco crescente se ypenetra
nella even-tuale
parte
diRz
che èesterna
aZ]
(intanto che nonpenetra
inR4; dopo
di
che
ha andamento crescente eseguita
adappartenere
indefinitamente ad1~4 .
Anche inquesto
caso la soluzione dia’) percorre 7’
in modoche,
non appena ypenetra in R4,
9la y
cresce conil
crescere di t. Osservoa
questo punto
che y nonpuò
avere asintotiparalleli
all’asse y. Si è visto infatti che andamentodefinitivamente crescente
eche perciò
la suaéquazione per y sufficientemente grande assume
la forma z= g (y).
.
Ove ’ fosse
allora.
’
si dedurrebbe dalla
a"),
cui z = g(y) soddisfa,
la
quale
contrasta con la.precedente.
Da
tuttoquanto
si èdetto
finora discende cheesiste
un valoredi t~
sia t1,
tale che perl’integrale [y (t) ,
z(t)]
dioc’) determinato
dalle(10)
siabbia,
perogni
.. ,
,
.
Tornando
ora alla,equazione aj
siricava
per la relazioneed anche
dalla
quale 9i
-deduceove si è
posto
Da
quest’ultima
sideduce
.ove si è
posto
Si ottiene
cosi per
dalla quale
si ha.
Ar questo pnnto
due casi sonopossibili: .. ,
ac) sulla
lay (t)
simantiene superiormente
limitata se9 .~, .. .
b) sulla
linea[~(~)~()]
lay (t)
non èsuperiormente
limitatase-’t.~> ~.
Nel caso
a) è subito
visto che la t 8i mantienesuperiormente limitàta ;
nel caso
b) la
t risulta ancorasuperiornieiite
limitata.Infatti si ha
dalle (12)
e la funzione
integranda
... risulta sommabile in / Iperché
è continuain
ogni
intervallo finito a destra eperchè,
per’di ordine 3
rispetto
adin virtù della
( 11 )...
L2assérto è
cos dimostrato se i n ternoad
U’. Innodo
ana-logo
siragiona
se intornoad U,
in modo che l’asserto ècomple-
tamente dimostrato. ~ .
9. - Passo
ora
a studiare lasingolarità
dellaequazione a") nel punto
!
O =(0,0)
in modo da determinarequalitativamente
ilcomportamento asin-
totico
degli integrali
stabiliti dellaequazione x).
,’
.
,
Allo
scopoosservo
che in virtù di dueteoremi
di O.PERRON [81,
il
punto 0 = (0,0)
è unnodo
se ,è un fuoco se
q2
4 . ’ ...Più
precisamente
nelcaso q2 > 4
tutte lecaratteristiche corrispondenti
, ad
integrali- stabili
dia) passano
per ilpunto 0
e tutte inO
hannola
stessa rettatangente,
salvo una che hanell’origine
unadiversa tangente.
Nel caso
q2 =. 4
tutte le caratteristiche stabilipassano
per 0 con. lastessa retta
tangente,
’ ..ogni caratteristica corrispondente ad una soluzione stabile
dia)
passa infinitevolte
attornoall’origiue,
a forma dispirale,
ed .’
ha
l’origine
comepunto asintotico,
’ ’
’
,
Ciò permette perciò. di concludere
chegli integrali y (t) stabili
dia)
tendono a zero
monotonamente, al tendere di t
a -->+
edtende
a
zeromonotonamente
se siamonel
tendono a zeroin
’ modo
oscillante
sesianip
nelcasó q2 .4.
,Si
può anzi
direche se y~(1)
è unasoluzione stabile
dia) e se q2
4.allora
fra duezèri della y (t)
è compreso unoed
un solo zero dellay’ (t)
e .fra
due zeri
ècompreso,
uno ed unsolo zero della y (t).
-
10.
--Veuend9
infine astudiare quantitativaanente
ilcomportamento
.asintotico degli integrali ’.nel caso q2
4sono
ingrado
didimostrare
adattando opportunamente. un ragionamento
diW. E.
MILNE[7], [9] che,
,considerato il numero v per cui è
’ .comunque
si inogni interva!lo di ampiezza cade
almeno
unozero
di iy. (t).
r - . . y ,’
In virtù della,
/potesi q2
4esiste
intanto unacostante positiva d per
cui si ha
qualunque
sia il numero reale red
esiste anche una costante ~>
0per cui
i siha, qualunque sia r
Poichè per
lay()
considerata si ha limy2 (t -- y’2 (t)J
-o si potrà in
.
base
al z sopra considerato determinare
tale che pe-rogni
siabbia
Sia allora per assurdo
per
i tappartenenti all’intervallo
. La funzione
risulta continua
e derivabile perogni
valore di t dell’intervallo sopra considerato.. ,
. In virtù
della, a)
si ottieneIntegrando fra ti
e’t, dopo
avereposto
si ottiene
e
quindi
Ma
poichè quando
t cresce dal’angolo
, ,
aumeiita in virtù
della(13),
di una,iigolo maggiore
di 03C0, la r(t)
in unpunto
-~
diviene infinita. E coà siamogiunti
nd uu a,ssardo., . ,
, La
pròprietà
enunciata èpertanto
dimostrata. .Ld " .
Ll. - Passo ora ad esporre alcune
proprietà
delle soluzioni della e.qua- zionef3,
nellaquale
d’ora in avanti 4i converrà-che sia q > 05
che sonodeterminate dalle
condizioni (1).
.
I
ragionamenti
fatti aproposito della equazione a)
consentono: intanto di dire chequesti integrali
non sono ingenerale definiti
per tutti i valoridi t~to.. : .
Qui
mipropongo
di dimostrare che se lacondizione (1) determina
unasoluzione stabile di
a) allora,
per r sufficientementepiccolo,
la(1)
determi-na un
integrale
difi) che § definito
perogni
per ilquale
èPer stabilire l’esistenza di siffatte
soluzioni
farò usodi un
teorema di CACCIOPPOLI e diHILDEBRANDT GRAVES [2], [5]’
sullainversione
localedelle
trasformazioni differenziali.
’ ’ , .’ ’
’ lo
spazio lineare
delledefinite e limitate pe t >t0,
ivi
dotate
diderivate prime e seconde continue
.~limitate, reso
normale ecompleto assumendo come norma di’l! (t)
laquantità
’ ’
" :
. e
sia
~’ lospazio
linearecostituii
fun-zione
’z (t)
continua e limitataper
e dainumeri
reali n0 edn0.
Lospazio
l’ sia resonormale e completo
assumendo come normadi ~
laquantità
...Facendo corrispondere
adogni elemento di 1
la funzioneed i
numeri
edy’ (to)
si, viene adefinire trasformazione funzionale
. che muta. elementi di 1 in elementi di J~.
Prendendo
allorain considerazione
laequazione tir
tenendopresenti
irisultati
della
laparte
posso dire che la trasformazionefunzionale (17)
con-cepita
come unaequazione
nellaincognita
y ammette unasoluzione, y (t)
in.
corrispondenza del pulito
’ ’
’
.
,purchè
lacoppia (ró) appartenga alla regione
distabilità
dix).
Il pro.blema della
esistenza di soluzioni y (t) della equazione
determinate dalla condizione(7) definite
perogni
e tàli chesia unito
costitttisce, quando
r è sufficientementepiccolo,
un casopartico-
.’.
lare del
problema della invertibilità
locale dellatrasformazione (17) negli
-’’
intorni dei
punti
°
1 1
di y
e di
I’rispettivamente.
,In virtù
del
citatoteorema
di CACCIOPPOLI e HILDEBRANDT GRAVES taleinvertibilità
saràprovata
non appena ’si sarà fatto vedere che la tra-sformazione (17)
è differenziabile con continuità in un intorno J delpunto
soluzione stabile dia);
e la trasformazione linearedefinita
dal dif-ferenziale
della(17)
ècompletamente
invertibile.12. - .In questo numero
faccio vedere che sesoluzione
stabile
di o~
la trasformazione(17)
è differenziabile nelpunto y = y (t).
,. A
questo scopo faccio
iutanto vedere che è ungenerico
elementodi Z esiste il
’
e che la trasformazione
in h y
è
lineare inó y ~
ove cona y
si è indicato un elementodi
~.Esiste perciò
anche il -e
risulta altres
lineare iti 6 u latrasformazione
-
ove
con (ò y)o si
èindicato
il valore .diper t
=to con- (c~ y’)o
il valoredella derivata di ~5 y per t =
to .
.., Osservo inoltre che
posto
. ’ ..si ha
La
trasformazione (17)
saràdifferenziabile
nelpunto y = y (t),
serisultera
Per
verificarela’ (23) osservo che
ove con
ho
indicatouna opportuna funzione di t defnita «per
~
_ . , B
Passando
aivalori
assolutiottéiigo
..1 e
passando alla
normaottengo
se minore del più piccolo
frai numeri
; IJa
trasformazione (17) risulta cos differenziabile,
il suodifferenziale
ècostituito
dalla trasformazione lineare (21).
. ora che la
trasformazione (17)
èdifferenziabile
con,-
continuità
in un intornoove y (1)
èuna soluzione
sta-bile di A
questo
scopo facciovedere che comunque si
t ssiun o ,> 0 w,à possibile determinare
taleche
‘ ... ,’ ’
- ’
°
1)
la relazionei
vale per1
ogni y
eper ogni coppia di punti per cui
é2) la
relazionivale per qualunqu
1 per cu
p e per qualunque ôy di Z ppr cui
1
Per
verificare
la1)
formo Indifferenza
dalla quale passando ai
valori assoluti siottiene,
perogni
Passando alle norme si ottiene
od anche
purchè
siprendaio
ininori delpiù piccolo
fra iwu-.
meri
Per verificare la
2)
considerol’espressione
ove con 01 e
82
lioindicato
dueopportune
funzioni dit, deunite
perogni t>to e tali,c~e 0~!1, 08~C1..
’
.
Passando ai valori. assoluti si
ottiene
perogni
’ .’
-
e
passando
alle norme siottiene
1
Ma per il numero 12
in base al
o>
0 issatopuò
determinarsi un -tale che se si abbia
risúl.-
terà
perciò
purché
siprenda ||Gy||
minore delpiù piccolo fra
i numeri e siprenda
14. - Dimostro in
questo
numero che sey = y (t)
è unasoluzione sta.
bile di allora la trasformazione
(2J ) é completamente
iuvertibile nel senso,che ad
ogni corrisponde
uno ed un soloelemento 8 y di °:~ per il
quale
si ha’
’
.
Basta cioè
far vedere che lasoluzione gy
dellaequazione
differenzialelineare (24) determinata
dalle condizioni(25)
è un elemento’ di 03A3 cioè unafunzione
limitata e dotata di derivataprime e
seconde limitate in(/-}+-c).
A
questo
scopo scrive laequazione (24)
nelseguente
modo’
’
e da
questa deduco per ~y e ~y’
ilseguente
sistema diequazioni integrali
di Volterra .
’
dove indicato
le soluzionidella equazione
caratteristica )associata alla equazione (24), e dove
hoposto
.
Osservo anche che
inumeri u1
e u2,in
virtùdella ipotesi q>0
sononumeri
reali negativi
o numericonplessi
diparte
realenegativa.
Indicoperciò
inogni
caso con aied !X2
leparti reali negative
di ~tt e ft2....
Considerato
unnumero ti
deterninarsi inseguito,
scrivo ]e(2$)
nelseguente
modo ,’ dove
ho, posto
.
1 Ora si
ha,
avendoposto
Dalla
(27) si
ottieneperciò
perogni
8. Annali della Scuola Norm. Sup. - Pisa.
. Sia t un
punto dell’intervallo t) .
Sostituendo t inentrambi i
bri della
(28)
ed osservando che .. ’ ’si
ottiene,
adattando unragionamento di. D. CALIGO, [3],
Sommando
membro a membro si haRicordo ora
che y (t)
è unasoluzione
stabile dia),
per laquale si
ha cioèposso
perciò scegliere t~
I in modo che siaed ottengo
’.
. Risultanoquindi
finite lequantità
e d.alla
(24) si deduce
cheanche óy"
è limitata in,-+ ’~),
in modo che.
5 y è
un elementodi I
’! , . _’
La trasformazione lineare
(21), definita,
intutto 03A3risulta cosi comple-
tamente
invertibile
fra X e ~. .’
.
15. La
trasformazione funzionale (17)
risultaperciò,
in virtù del citato.
teorema CACCIOPPOLI
eHILDEBRANDT GRAVES, invertibile neirintorno
dei punti (19).
Rimane inparticolare provato
che se la,condizione (1)
de-termina una soluzione stabile di
a)
essadetermina
ancheuna
soluzionedi fl)
che è definitaper ogni t > t0
e perla quale
è ,purchè
si sin scelto rsufficientemente piccolo.
, .-
’
16. -
Dimostro
ora, conun ragionamento simile ~a quello
deinumeri il - 15
che se rè sufficientemente piccolo
laequaziotie i3) ammette almeno
2 2 n
una
soluzione periodica
diperiodo w " .
.’
’
-