R ENDICONTI
del
S EMINARIO M ATEMATICO
della
U NIVERSITÀ DI P ADOVA
R AFFAELE B ALLI
Sul comportamento asintotico della soluzione di un problema di radiazione
Rendiconti del Seminario Matematico della Università di Padova, tome 63 (1980), p. 69-82
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comportamento
della soluzione di
unproblema di radiazione.
RAFFAELE BALLI
(*)
SuMMARY - We
study
theasymptotic representation
of the solution for aradiation
problem
connected with thescattering
n-bodiesproblem.
1. Si considera il
problema
in cui 4 è
l’operatore
diLaplace
in Rn(n > 3), k
una costante realepositiva, f (x)
unaassegnata
funzione di I~n con leseguenti proprietà:
f(X)C- I(X)
perixl --~. --~
oo,lf(x) 1 O(Ixi)
conO(Ixi)
E -L1.Sotto
queste ipotesi
si determina la soluzioneqJ(x)
nellospazio W2,n-I(Rn) pern>4 (nel
caso n = 399(X)
E dettasoluzione,
come è
noto,
è unica[1].
A
problemi
deltipo (1.1)
ci siriconduce,
tral’altro,
in Meccanicaquantistica
nello studio delloscattering
dapotenziale (locale
e nonlocale)
nel casodegli m-corpi, qualora
si enunci dettoproblema
nellasua forma
integrale [2], [3], [4], [5].
(*)
Indirizzo dell’A.:Dipartimento
di Matematica, Università diPeiugia,
0 6 1 C 0
Perugia.
Utilizzando la formula di Green è
agevole
ricavare la soluzione formale delproblema (1.1)
in cui S
= -i2-(n/2+1)kn/2-1R1-n/2, H1v(z)
è la funzione di Hankel e l’in-tegrale
è esteso ad RRri.Si prova che la
(1.2)
è soluzione effettiva delproblema
e si assegna perquesta
e per la sua derivata radiale ilcomportamento
asintoticotroncato al
primo
termine. Si determina infine per la e per la sua derivata radiale losviluppo
asintoticocompleto
sottoopportune ipotesi
suf(m).
2. Al fine di dimostrare che
q(z)
definita da(1.2)
è l’effettiva soluzione delproblema (1.1)
conviene utilizzare laseguente decompo-
sizione della
tp(x)
stessa:con
e stabilire
separatamente
alcuneproprietà
diu (x)
ev(x).
LEMMA 1. Se
f (x) Ln-1,
verifica leseguenti proprietà:
tin cui si è indicata con B l’area della sfera unitaria in Rn.
quasi
ovunque inRn ; l’integrale
a secondo membro è il valoreprin- cipale
secondoCalderon-Zygmund [6] dell’integrale singolare
di con-voluzione
cioè il limite in media di ordine n -1
per A
~ 0 diDIM.
Operando
inanalogia
a[4]
si ha:con
Tenendo conto della
diseguaglianza
diYoung [7]
sulla convoluzionesi ha:
da cui segue la
proprietà i)
minimizzando in ~,.E una successione tale che
si definisce là successione
degli
un EOoo(Rn)
da cui
mentre con
opportune integrazioni
perparti
si ha:Dalla
diseguaglianza i)
si riconosce cheu(x)
è il limite locale in media di ordine n -1 della successione CC°°CRn).
Posto inoltre :dalla
diseguaglianza
diCalderon-Zygmund
si ha:
e
quindi
converge in media di ordine n -1 a Ec-Ln-l(Rn).
Si conclude cheuy3(x)
=da ciò seguono le
proprietà ii), iii), iv).
LEMMA 2. Se
f (x)
E Llr1.Ln-1, v(x)
ha leseguenti proprietà:
Se n> 4 è
possibile,
utilizzando ben notedecomposizioni
diHI(z)
scri-vere
v (x)
nellaseguente
forma:polinomio
in r diordine n - 5
equirndi
nullo pern = 4, L(r)
èuna funzione
regolare
elimitata, W(r)
è una funzioneregolare
e limi-tata se n è
pari
ed è identicamente nulla se n èdispari.
DIM.
Posto
e
~i riconosce che
vi(x)
eVij(X)
sono limitate.Tenendo conto delle formule di derivazione di
in cui
P(r)
è unpolinomio
in r diordine n - 4, L(r)
eW(r)
sonofunzioni dello stesso
tipo
diL(r)
eW(r).
Ne segue, essendo
|dr/dxi|
1 edoperando
inanalogia
a sopraPer
quanto riguarda
si introduca inanalogia N(r);
essendo2 /r
si ha :Introdotta una
successione {fn}
c tale chesi definiscono le funzioni
da
queste
per derivazione si ha:Dalle
(2.2), (2.3), (2.4)
si ottiene che~vn(x)~,
sono successioni di funzioni continue uniformemente
convergenti
av(x), vi(x), vij(m) rispettivamente.
Si conclude cos chev(x)
EC2 (Rn)
e
che vi
=ayaxi,
Vii = equindi
restano dimostrate leproprietà i)
edii).
Laproprietà iii)
si deduce dallatenuto conto che
Nel caso n = 3 è
N(r)
= exp[ikr]
-1 e leproprietà
si dimostrano in manieraanaloga [4].
Dai Lemmi 1 e 2 e dalla
(2.1)
segue:TEOREMA 1. Se E LI r1 Ln-I la definita dalla
(1.2)
ve-rifica
l’equazione Agg -f-
=f (x)
edappartiene
a3. TEOREMA 2. Se E =
[-klxl/2])
lo
sviluppo
asintotico della(1.2)
troncato all’ordine M è dato da:dove
Vó
è lapotenza j-esima ~dell’operatore
di Bessel di ordine 0Tenendo conto del teorema di addizione per le funzioni ci- lindriche
[8] :
con
e del
comportamento
asintotico diH’(z) [9] :
e delle
diseguaglianze:
indicato con la somma dei
primi
.M termini di(3.1)
si ha:Essendo
il teorema risulta
provato
stante l’andamento della funzioneiper-
"geometrica generalizzata [10].
TEOREMA 3. Se
f (x)
Et(m)
= exp[- klxI/2])
losviluppo
asintotico della derivata radiale di(1.2)
troncato all’ordine M è dato da:DIM. Tenuto conto che
la dimostrazione discende con calcoli elementari dal
comportamento
asintotico di:
che si riconosce valido
operando
come al teorema 2.OSSERVAZIONE I. Tenuto conto del
comportamento
delle~.F~(z)
sull’asse
reale,
la(3.1)
e la(3.2) rappresentano
losviluppo
asintoticoOSSERVAZIONE II. Se
f(X)
ELn-l(Rn)
ef(x)
=O(exp [- kixll)
la(3.1)
e la(3.2)
forniscono losviluppo
asintotico di e di4. TEOREMA 4. Se
posto
è
si ha
È
utilepremettere
alla dimostrazione diquesto
teorema ilseguente
lemma:
LEMMA 3. di cui al teorema
4,
è sommabile in R nSe
1~~~20132y
premesso checon
opportuna
scelta di coordinate si ha:avendo indicato con
.0
È agevole
verificare che la serie uniforme-m=o
mente in 0 se
izi
1 essendomaggiorata
dalla serieconvergente
ne segue:
Tenuto conto della relazione di
ortogonalità
per ipolinomi
diGegenbauer [8]
è:e
quindi
È dunque, posto
onde l’asserto.
Se n =
4, 1~~/2+1/2~
premesso che[8]:
si ha
onde l’asserto,
Dm. TEOREMA. 4. Nel caso n = 3 si
procede
inanalogia
a[4].
Sia
n > 4:
.La
proprietà i)
discende daessendo . Con
passaggi
elementari siottiene:
Il secondo membro della
(4.3)
èquindi maggiorato
da:Per
quanto riguarda
laproprietà ii)
siha,
sempre utilizzando il lemma 3:5. È agevole
verificare che nelleipotesi
in cui sono validigli sviluppi
asintotici diq(z)
e di si ha:Sotto dette
ipotesi dunque
ilproblema (1.1)
ha come unica solu-zione
(1.2)
e detta soluzioneappartiene
a se n =3).
Se
f (x)
soddisfa leipotesi
del teorema 2 il suo andamento asinto- tico troncato all’M-esimo termine è dato dalla(3.1).
Se soddisfa le
ipotesi
del teorema 4 il suo andamento asinto-tico,
troncato alprimo termine,
è dato dalla(4.1).
BIBLIOGRAFIA
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the GeneralizedHypergeo-
metric Function, Proc. Lond. Math. Soc., Serie II, 46 (1940).
Manoscritto pervenuto in redazione il 14