R ENDICONTI
del
S EMINARIO M ATEMATICO
della
U NIVERSITÀ DI P ADOVA
A DALBERTO O RSATTI
Un lemma di immersione per i gruppi abeliani senza elementi di altezza infinita
Rendiconti del Seminario Matematico della Università di Padova, tome 38 (1967), p. 1-13
<http://www.numdam.org/item?id=RSMUP_1967__38__1_0>
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ABELIANI SENZA ELEMENTI DI ALTEZZA INFINITA.
ADALBERTO ORSATTI
*)
INTRODUZIONE. Con la
parola
gruppo intendiamo gruppo abe-liano ;
la notazione èquella
additiva.Ad
ogni gruppo G
si associano un gruppoG*
ed un omomorfismo99 :
G -G*
inquesto
modo : perogni
numeroprimo
p si considera il gruppoO) Q9Zp -
dove è l’intersezione dei sot-togruppi pn
G(n~ = 1, 2, ...)
eZp
è l’anello dei razionali il cui denomi- natore èprimo
e si definisce in modo naturale l’omomor- fismo ~2013~G~ ;
allora Off è ilprodotto
diretto(=
somma direttacompleta)
deigruppi
al variare di p nell’insieme dei numeriprimi,
e g è definito per mezzodegli
omomorfismi p.. Si dimostraquindi
ilseguente
lemma diimmersione : q è
iniettivo se e solo seG è senza elementi di altezza
infinita ; l’immagine q (G)
di q; è pura inG*;
divisibile. Si prova inoltre che perogni
omomor-fismo di
gruppi f : G
- H esiste un unico omomorfismof’*‘ : G*
- H*compatibile con f,
e che(G*)*
è canonicamente isomorfo aG*.
Una conseguenza immediata del lemma suddetto è la
seguente :
-
il
completamento
naturale G di ungruppo G ([2], [5], [6])
è isomorfoa
quello
di Q’-~‘ e cioè alprodotto
diretto deicompletamenti p-adici
dei
G~ .
Comeapplicazione
diquesta proprietà,
con metoditopologici
elementari e facendo uso di alcuni risultati di
Kaplansky [7]
e Fuchs[4],
si dimostrano due teoremigià
stabiliti da D. K. Harrison conmetodi
omologici ([5], [6]).
Precisamente:*)
Lavoro eseguito nell’ambito dei gruppi di ricerca del Comitato Nazionale per la Matematica del C. N. R.Indirizzo dell’A.: Seminario Matematico, Università, Padova.
-
1)
è unsottogruppo
puro del gruppoG,
G è isomorfoalla somma diretta dei
completamenti
di H e di2)
Se (~’ è un gruppo ridotto e libero da torsione e se ap , perogni primo p,
è la dimensione dellospazio
vettorialeG/pG
sul corpo^
con p
elementi,
G è individuato dai cardinali xp edipende
solo daessi.
L’autore
ringrazia
il dott. F.Menegazzo
per lefrequenti
edutili conversazioni
sull’argomento.
1. Incominciamo con alcune notazioni e definizioni. Indichiamo con Z l’anello
degli interi,
con p un numeroprimo,
conZr
l’anellodei razionali il cui denominatore è
primo
con p, conip
l’iniezione canonica di Z in Siano N e Prispettivamente
l’insiemedegli
interi
positivi
equello
dei numeriprimi.
Sia G un gruppo. Denotiamo con
T ( G)
ilsottogruppo
di torsionedi G e con la
componente p-primaria
diT ( G).
Sianopoo
G ilsottogruppo
di G formatodagli
elementi dip-altezza
infinita e000 quello
formatodagli
elementi di altezza infinita :Risulta :
La
topologia
naturale([2], [5])
su si definisceprendendo
comebase di intorni dello zero i
sottogruppi n
E N. G conquesta topologia
diventa un gruppotopologico,
ilquale
risulta di Hausdorffse e solo se 0. Per
questo motivo,
oltre che perbrevità,
diremo che un gruppo G senza elementi di altezza infinita
(tale
cioèche
000
=0)
è un gruppo di Hausdorff. Osserviamo che un gruppo libero da torsione è di Hausdorff se e solo se esso è ridotto.2. Sia G un gruppo
qualunque. Moltiplicando
tensorialmente per G la sequenza esatta di Z-moduli :si ottiene la sequenza esatta :
dove,
perogni g E G, jp (g)
= g® 1, 1 E Zp .
Chiameremo ilp-localizzato
di G e lo indicheremo conGp .
Per leproprietà
dei modulidi
frazioni, [1],
il nucleo~Sp
dijp
è formatodagli
elementiperiodici
di G il cui
periodo
èprimo
con p. Il conucleo(G)
dijp
è ungruppo
periodico
divisibile e concomponente p-primaria nulla,
comesi deduce dalla struttura di
Zp/Z
e da alcuneproprietà
delprodotto
tensoriale di
gruppi ([3],
pag.251); jp (G)
è p puro,[4],
inGp . Moltiplicando
tensorialmente perZp
la sequenza esatta 0 -- T(G)
- G -G/T ( G)
-0,
in cui le mappe sonoquelle naturali,
si vede che
T ( Gp)
è isomorfo aTp (G). In particolare
se G èperiodico Gp
è isomorfo allacomponente p-primaria
diG,
mentre se G èlibero da
torsione jp
è iniettivo eGp
è un gruppo libero da torsione avente lo stesso rango di G.Ogni
elemento diGp
è divisibile perogni
intero non nulloprimo
con p ed ilquoziente
è unico.Gp,
2cioè9
è unoZp-modulo (modulo
= modulounitario).
Sia H un
sottogruppo
di G. Poiché lamoltiplicazione
tensorialeper
Zp
conserva leinclusioni, gr
è unsottogruppo
diGp ;
inoltre :P.l. Se .FI è
p puro in G,
alloraHp
è puro inGp .
Questo
si verifica direttamente tenendo conto del fatto cheogni
elemento di
G può
scriversi nella forma 9’®
s ydove g
9’ E G ed sè un intero
primo
con p.Il
sottogruppo
diGp
formatodagli
elementi di altezza infinita coincide conp°° Gp
ed il gruppoGp/p°° Gp
è di Hausdorff.Per
ogni
gruppo Q’- e perogni
numeroprimo p,
indicheremocon
Gp
il gruppoGp/p°° Gp
e con gJp , oppure conpp ’9,
l’omomorfi.smo di G inG*
ottenutocomponendo jp
con laproiezione
canonica (lp diGp
suGp.
ChiameremoG p
ilp-localizzato
diHausdorff
di G. AncheG;
è uno
Zp-modulo.
Si verifica facilmente che se G è libero da torsione
p° Gp
coin-cide con il
sottogruppo
divisibile massimale diGp
ed ancheG~
èlibero da
torsione,
mentre se G èperiodico G p
è isomorfo a3.
Moltiplichiamo
tensorialmente perZp
la sequenza esatta :nella
quale
le mappe sonoquelle
naturali. Mettiamoquindi
in evi-denza
gli
omomorfismi canonici deigruppi
della(1)
neirispettivi p-localizzati
ed i nuclei di taliomomorfismi,
ed osserviamo che il nucleo~Sp di jp
è contenuto G. Otteniamo ilseguente diagramma
che risulta commutativo e con
righe
e colonne esatte. Dimostriamoora che
È
evidente cheogni
elemento di( p°° G) Q9 Zp
è contenuto inpoo Gp .
Viceversa sia g
1
8(gE G 1
8 EZp)
un elemento di°° Gp ;
· allorag
Q9 1,
cheappartiene
ajp ( G),
è divisibile inQ’-p
perogni potenza
di p.Ricordando che
jp (G)
è p-puro inGp,
segue che g®
1 hap-altezza
infinita in
jp (G). Questo significa
che perogni
n E N esiste un ele-mento
g’
E G tale da aversig’
- g ESp
Cp°°
G. Allora g è divi- sibile perp’~
inG ; quindi
g Epoo
G attesa l’arbitrarietà di n ; di conseguenza g 9o 8 i ®
8 E(poo G ®
p La(2) ( )
è cosprovata.
pParagonando
l’ultimariga
deldiagramma (1’)
con la sequenza esatta :dove pp è la
proiezione
canonica diGp
suG~
si vede cheesiste un unico isomorfismo yp di su
G*
tale cheLop lecito
pertanto identificare,
come noifaremo, (G/p°° G) Q9 Zp
conG*
e qJp con ilprodotto
delle mappebp
ejp
op-pure delle
mappe jp
eEsaminando il
diagramma (1’)
si riconosce subito che il nucleo di gp èpoo G,
mentre il conucleo di gap è isomorfo al conucleo die
quindi
al gruppo( G/p°° G) ® (Zp/Z)
che èdivisibile, periodico
e con
componente p-primaria nulla ;
pp(G) è
p-puro in4. Per
ogni
gruppo G indichiamo con0*
ilprodotto
diretto(= somma
direttacompleta)
deigruppi Gp
al variaredi p
in P :G~‘
è chiaramente un gruppo di Hausdorff. Perogni a
E G* sia ap la sua_p-componente ;
consideriamoquindi l’omomorfismo q: G - G*
cos definito :
Chiameremo p l’omomorfismo
canonico di G inG*‘
e lo indicheremo anche con Dimostriamo ora ilseguente
LEMMA D’IMMERSIONE. Siano G un gruppo, G* il
_prodotto
di-retto dei suoi
p-localizzati
diHausdorff Gp (p
EP),
99l’omomorfismo
canonico di G in
G*.
Allora:1)
il nucleo di g~ èGoo,
percui 99
è iniettivo se e solo se G è diHausdorff ;
2) p (G)
è puro inG’~ ; 3) (Q’-)
è divisibile.DIMOSTRAZIONE. Risulta q;
(g)
= 0(g
EG)
se e solo se, perogni
~ E
P,
q;p(g)
0 cioè g Ep°°
G.Dunque
il nucleodi 99
èGoo.
Sia ora p un numero
primo
arbitrario esupponiamo ~n
b = q;(g)
con n E
N,
b EG*,
g E G. Si ha allora inG p : pn bp
= ~p(g),
da cuihp
=(9’)2 g’
E Gpoichè,
come è statoprecedentemente osservato,
non ha elementi di
periodo
p. Abbiamodunque:
pn hp (g’)
= g~p(g), quindi P’ g’
- gE p°°
G.Allora g
è divisi-bile per
pn in G ; Cioè g
=pn g", g"
E C~. Risultaperciò :
Abbiamo cos
provato
cheq(G) è p-puro
inaiff
perogni p E P:
questo significa
che g~( G)
è puro inG*.
Dimostriamo infine che
(G)
è divisibile. Allo scopo basta provare che esso è divisibile per un arbitrario numeroprimo q ;
cioè
che,
fissato un elemento b EG*,
esiste un elemento b’ EG*‘
tale da aversi : Ora b’ esiste se e solo se esiste un ele- mento a E 99( G)
tale che :e
questa
condizione è verificata se e solo se, perogni p
EP,
risulta :Se
p ~ q
le relazioniprecedenti valgono qualunque
sia l’elementopoiché
in tal casoq C-~’ p 6~.
Bastadunque
trovare unelemento per il
quale
si abbia Aquesto punto
ricordiamoche,
come è stato osservato alla fine del n° pre-cedente, (G)
è divisibile :pertanto Gq -
qq(G) + q GQ
equindi bq E
qq( g) +
qG# dove g
è unopportuno
elemento di G. Allora l’elemento a = q;( g) E q ( G)
soddisfa la(3).
Il lemma è cos pro- vato.Osserviamo che
0*
è naturalmente dotato di una struttura di Z* -modulo,
dove Z* è l’anelloprodotto
direttodegli Zp .
5. P.2. Siano G ed H
gruppi, ~c’
eq;H gli omomorfismi
canonicirispettivamente
di O in e di H inJ?~.
Allora perogni morfismo f :
G - H esiste nn unicoomomorfismo f* : G*
-H*
taleche :
DIMOSTRAZIONE. Poichè
f ( p°° G) C p°° ~, f induce,
in modonaturale,
un omomorfismoj(p): Glp-
G -;.Hlpoo H ;
l’omomorfismo--~ ottenuto
moltiplicando
tensorialmentejep)
per 1’iden-tità su
Zp ,
è una estensione di risultapertanto f p
og~p
=Allora l’omomorfismo
j* : G.
--~ H* cosl definito :’~
verifica la
(4). Sia
un altro omomorfismo diG*
inH*
soddisfa- cente la condizione allora1*
edf
coincidono sopral’immagine
diqù.
Introduciamo neigruppi
di HausdorffG*
ed H*la
topologia
naturale e ricordiamo chegli
omomorfismi sono, perquesta topologia,
delleapplicazioni continue, [2].
Per il lemma d’im- mersione il conucleo dip,9
èdivisibile, quindi l’immagine
di èun
sottogruppo
denso diG* ([5],
Lemma3.5.).
Allora1*
edf
sonodue
applicazioni
continue dellospazio topologico G*
nellospazio
diHausdorff
H*
lequali
coincidono sopra un sottoinsieme denso diG*;
di conseguenza, per un ben noto teorema ditopologia generale,
esse coincidono su tutto
G*.
La dimostrazione è coscompleta.
Osserviamo che
I.
è un omomorfismo diZ*‘-moduli.
Per
ogni
omomorfismof
digruppi
sianoIp., 1* gli
omo-morfismi individuati da
f
nel modoprecedentemente
descritto. Di- mostriamoq uindi
leproposizioni seguenti :
P.3. Se G è un gruppo ed
f
è laproiezione
canonica di G suGI G.. , l’omomorfismo f ~‘ : G’~
~ è unisomor, fi.smo.
DIMOSTRAZIONE. Osserviamo che il
sottogruppo degli
elementidi
p-altezza
infinita diG/Gm
è(poo 0)/000.
PertantoI(p)
e, di con-seguenza,
fp*
sono isomorfismi. Allora anchef *
è un isomorfismo.P.4. Siano G un gruppo, H un
sottogruppo
puro diG, f
l’inie-zione canonicac di .IC in
G ; allora,
perogni p
EP, l’omomorfismo fp : H*p - O; è
iniettivo e la suacimmagine
è unsottogruppo
puro di Di conseguenza1*
è iniettivo e la suaimmagine
è un sotto-gruppo puro di
G*.
DIMOSTRAZIONE. Poichè è iniettivo e
la sua
immagine
coincide conG)/p°°
G ilquale
è un sotto-gruppo p-puro di
Glp-
G. Passando aip-localizzati
diHlp-
H e diG/p°° G, l’immagine
dijCp)
vanell’immagine
difp
che è pura inG p
per la P.l. Infinefp
è iniettivopoichè
lamoltiplicazione
ten-soriale per
Zp
conserva le iniezioni.6. Richiamiamo brevemente alcune
proprietà
dellatopologia
naturale.
Sia G un gruppo di Hausdorff dotato di
questa topologia.
Il-
completamento
naturale G di G è ilcompletamento
delgruppo G rispetto
alla struttura uniforme(generabile
con unametrica)
indotta,
-
dalla
topologia
naturale. Latopologia
di G è ancora latopologia
- - ^
naturale,
è uno Z-modulo(dove
Z indica ilcompletamento
diZ)
-
e G si
può
identificare con unsottogruppo
puro e denso diG, [2].
Sia H un
sottogruppo
di G : se .g è puro inG,
latopologia
-
relativa di H coincide con la
topologia
naturale ed H sipuò
identi--
ficare con la chiusura di .g in
G, [2] ;
g è denso in G se e solo se- -
G/.H
èdivisibile, [5] ;
se .g è puro e denso in G alloraG, [2].
In
particolare,
se G è unoZp-modulo,
la suatopologia
naturalecoincide con la
topologia p-adica,
definitaprendendo
come base di- -
intorni dello zero i
sottogruppi pn
G(n
EN),
e G è unoZp-modulo ;
-
Zp
è l’anellodegli
interip-adici.
Se G non è di Hausdorff chiameremo
completamento
naturale-
di
G,
e lo indicheremo ancora conG,
ilcompletamento
naturale-
del gruppo di Hausdorff In
ogni
caso G è di Hausdorff ed è isomorfo al limiteproiettivo
deigruppi (n
EN ) rispetto agli
omomorfismi naturali - nG c
mG, [6].
7. La
proposizione seguente
è un corollario immediato del lemma d’immersione.P.5. Il
completamento
naturale di un gruppo G èisomorfo
aquello
di G*.Infatti è isomorfo ad un
sottogruppo
puro e denso diG*.
Chiameremo
G*
ilpre-completamento
naturale di G.Questa
de- finizione ci sembragiustificata
anche dalle considerazioniseguenti : 1)
Siaf :
G - H un omomorfismo digruppi :
esiste un unicoomomorfismo
f ~‘ : G~ ---~ .H~
diZ*-moduli compatibile con f,
comerisulta dalla P.2. Il carattere funtoriale della
corrispondenza
cheassocia
G*
a G edf *
adf
è manifesto.2) (G*)*
è isomorfo aG*.
Infattipoo G*
è formatodagli
ele-menti di
G*
la cuip-componente
ènulla ; quindi G~/p°° G*
è iso-morfo a
Gp
ilquale,
essendo unoZ -modulo,
coincide con il suop-localizzato.
Sia A un anello con unità. Definiamo
A*
ed A* apartire
dalgruppo additivo di A ed osserviamo che
poo
A è un ideale di A.La
moltiplicazione
diAlp- A
si estende canonicamente adA*
cherisulta cos un anello. Se
(il
gruppo additivodi)
A è diHausdorff,
la
moltiplicazione
di cui è dotatoA*
inquanto prodotto
direttodegli
anelli
Ap
è una estensione diquella
di A. Tale estensione è unica.Si vede cos che le
proprietà
delcompletamento
naturale diun gruppo
G,
o di un anelloA,
di Hausdorffesposte
nel Lemma1.4. di
[2]
sono ancheproprietà
delpre-completamento.
Inpartico-
lare 0* è libero da torsione se G è libero da
torsione ;
A~ ha lastessa unità ed è commutativo se A è commutativo.
,
-
Per
ogni
gruppoG,
la struttura di G è determinata daquella
di
G*
nel modoseguente.
TEOREMA 1. Il
comptetamento
gruppo iso-morfo
alprodotto
diretto deicompletamenti
deip-tocactizxacti
di Haus-dor .ff di G
DIMOSTRAZIONE. Il
ragionamento
èanalogo
aquello
usato in....
[2]
per determinare la struttura di Z. Poniamo K =(p
EP)
edp
osserviamo che se n è un intero
positivo primo
con risulta^ ^ ^ ^
n
G p
=Gp poichè a;
è unoZp-modulo.
Pertanto in K latopologia
naturale coincide con la
topologia prodotto
delletopologie
naturali^ i
dei
G£ .
AlloraK,
inquanto prodotto topologico
dispazi
uniformicompleti,
ècompleto.
Perogni p
EP, G*p
è isomorfo ad un sotto--
gruppo puro e denso di
Gp ;
per cuiG*
è isomorfo ad un sotto--
gruppo puro e denso di K.
Quindi G* 2i
g e la conclusione segue dalla P.5.Per
ogni
p EP,
sipuò
definire ilcompletacmento p-adico
di ungruppo G
come ilcompletamento
diGlp-
Grispetto
alla strutturauniforme di Hausdorff indotta dalla
topologia p-adica.
G è iso-morfo a
è p-puro
inO;, il quale
è unoZp-modulo,
ed il gruppo è
p-divisibile : quindi
talecompletamento
è-
isomorfo a Pertanto dal teorema 1 discende il
seguente
COROLLARIO. Il
completamento
naturale di un gruppo èiso1no1jo
al
prodotto
diretto dei suoicompletamenti p-adici,
al variare di p in P.8. A titolo di
applicazione
dei risultatiprecedenti
dimostreremoora due teoremi
già provati
per altra via da D. K. Harrison([5], [6]).
TEOREMA 2. Siano G un gruppo di
Hausdorff
ed H unsottogruppo
^ ^
G. Allora H è un sommando diretto di G e
(G / H)
^ èisomorfo
....
ad un sommando diretto di G
complementare
di H.OSSERVAZIONE. Nell’enunciato e nella dimostrazione di
questo
-
teorema si considera G come
sottogruppo
puro e denso diG,
identifi--
,
-
cando H con la chiusura di H in G.
DIMOSTRAZIONE. Per
ogni p
E Ppossiamo identificare,
per la-
P.4, Hp
con unsottogruppo
puro di(Gp
equindi di) Gp.
Con lostesso
ragionamento
- - usato nella dimostrazione del Lemma 20 di[7]
si,
vede che anche
Hp*
è puro inGp ; pertanto ([7],
Teorema23) Hp*
è- ^
un sommando diretto di
Allora,
per il teorema1,
H è un som-^
mando diretto di G.
Il
completamento
del gruppo B =G/g
è per definizione il com -pletamento
del gruppo di Hausdorff Osserviamo che un ele- mento a E Grappresenta
un elemento di se e solo se, perogni
n E
N,
esistono unelemento gn
E G ed E H tali da aversi :a - =
hn. Questo significa
che a è limite della successione di elementi di g. Pertanto -B/Boo G/H
doveH
è la^ ^
chiusura di g in
G,
cioè : H = G n H C H. Consideriamo ora laproie-
zione canonica
f :
G - Essa si estende per continuità ad unomomorfismo f : G - (G/H)^ = (G/H)^. Poiché f è
continuo e( G/.g ) ^
^ ^ -
è di
Hausdorff,
il nucleo Kerf di f
contiene la chiusura di H inG,
- - -
cioè Siano x un elemento di
Ker 1 e
una suc-cessione di elementi di G
convergente
verso x. Allora la successione~ f (x~,) )
converge verso lo zero e sipuò
supporreche f (xn)
E n(G/H)
=n f ( G).
Esistonoperciò,
perogni n
EN,
unelemento gn
E G ed uno_ ..
tali da aversi
quindi
la successione, ,
- - -
converge verso x il
quale pertanto appartiene
ad H.D unque Kerf H.
~
....
Per la
prima parte
delteorema, f(G)
è isomorfo ad un som-- - - -
mando diretto K di G
complementare
di H: G = HE9
K. Si verifica,
-
immediatamente che la
topologia
naturale di G è latopologia
pro--
dotto delle
topologie
naturali di H e diK, quindi ([8],
Teorema25,
._... -
Cap. 6)
K ècompleto.
Allora ècompleto,
contiene(G/H)
come- - ~.
sottogruppo
puro ed è contenuto in( G/H ) ^ ;
Per
ogni
numero cardinale a sia.,T’p (a)
ilprodotto
direttodi a
gruppi
ciascuno isomorfo al gruppodegli
interip-adici (se
per
ogni
gruppo G indichiamo con la dimensione dellospazio
vettorialeG/p G
sul corpoZ/pZ.
Possiamoora enunciare il
TEOREMA 3. Il
completamento
gruppo ridotto e libero da torsione G è un sommando diretto delprodotto
diretto 1’ dei
gruppi poi tutti gli
ap sonofiniti
si ha
G ~
r.Due
gruppi
ridotti e liberi da torsione G ed H hannocompleta-
menti
isomor, fi se e
solo seap ( G) = ap (H )
perogni ogni p
E P.La dimostrazione si conduce in
questo
modo : si provaprima
il teorema
quando
latopologia
naturale coincide conquella p-adica,
nel
qual
caso igruppi
liberi da torsione sonoZp-moduli ; quindi
si
applica
il teorema 1.Dimostriamo
pertanto
leproposizioni seguenti.
^
P.6. Se M è uno
Zp-modulo
ridotto e libero datorsione,
M è iso-morfo
alcompletamento
naturale di unoZp-modulo
libero di rangoap(M).
DueZp-ynoduli
ridotti e liberi da torsione L ed .M hanno com-pletamenti isomorfi
se e solo se ap(L)
= ap(M).
DIMOS1.’RAZIONE. Sia S un sistema di elementi di M rappresen- tante una base dello
spazio
vettorialeM/pM.
Si verifica immediata- mente che~S,
nel gruppoM,
è un sistema massimale di elementip.indipendenti, [4].
Pertanto ilsottogruppo
Bgenerato
da S è libero di rango ap(M),
è p-puro in ed il gruppoM/ B
èp-divisibile ([4],
Lemma
3).
Poichègli
elementi di S sonoindipendenti
sopraZ,
essi sono
indipendenti
anche sopraZp ; quindi
ilsotto-Zp-modulo Bp generato
da ~S è libero di rango ap(lVl ) ;
inoltreBp
è puro in Med
M/Bp
è divisibile. AlloraBp
^~ M. La secondaparte
della propo- sizione è conseguenza dellaprima
e del fattoche,
essendo M puro- - - -
e denso in
.M-,
risulta :n pM) (M + pM)/pM = M/pM.
..
P.7. Se M è uno
Zp-modulo
ridotto e libero datorsione,
llT è iso-morfo
ad un sommando diretto diTp (ap (M)).
Sepoi
ap(M)
èfinito,
si ha m -
rp (ap (M).
DIMOSTRAZIONE. Poniamo 1° =
Tp (ap (1Vl ))
e sia K unoZp-modulo
libero di rango ap
(M).
Si ha :Ki,
i EI,
dove l’insieme indi-;
ciante I ha cardinale ap
(M)
eKi
è isomorfo al gruppo additivo diZp
perogni
i E I. Per mezzo delle inclusioni naturali KKi c
i
c
11 Ki C
IIKi,
= F si vede che .g è unsottogruppo
puro di T.i ;
Osserviamo ora che r è
completo
nellatopologia
naturale.Dopo
aver identificato T con unsottogruppo
puro e denso di’" "
T, siano $
un elemento di T e EN)
una successione diCauchy
in T
convergente verso $
in 1~’. Perogni
i EI,
la successione~~n,~~,
ottenuta
proiettando
suKi
la~~~,
è diCauchy
inquindi
convergeverso un elemento
fi (~)
EKi
e si verifica subito chefi (~)
non variasostituendo la successione
~~~ ~
con un’altra diCauchy
in 1~ e conver-gente verso E
in T’. Inparticolare, se E Ffi (E)
coincide con la i-com-n
ponente Ei
diE.
Abbiamo cos un omomorfismofi :
T - Ki. L’omo--
morfismo
f : T -
I’ definito dalle relazionif(E)i = fi (E), i
EI,
subor--
dina sopra r
l’identità ; pertanto F
è un sommando diretto dir,
- -
quindi
ècompleto
e r = I’.Allora,
per il teorema2,
K è un- -
sommando diretto di T e, per la
P.6, K = M.
Seav (M)
èfinito,
- -
puro e denso in l7
Ki
=I’; dunque
T.i i i
P.8. Se G è un gruppo di Hausdorff, i
gr1tppi G/pG
eG*p/pG*p
sono
isomor, fi
perogni p
E P.DIMOSTRAZIONE.
Moltiplichiamo
tensorialmente perZ/pZ
la se-quenza esatta
0 -
G -~ G~
--~(G)
-0 ;
99
( G)
è puro in G* ed ilprodotto
tensoriale di un gruppo divisibile per uno di torsione è nullo:dunque
D’altraparte
è chiaramente isomorfo a
G:/pO;.
Il teorema 3 è ora una conseguenza immediata del teorema
1,
delle
proposizioni precedenti
e del fattoche,
perogni
p EP,
risulta- -
G/p G.
BIBLIOGRAFIA
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