R ENDICONTI
del
S EMINARIO M ATEMATICO
della
U NIVERSITÀ DI P ADOVA
A LBERTO Z ELGER
Sul completamento di un gruppo abeliano nella topologia dei sottogruppi di indice finito
Rendiconti del Seminario Matematico della Università di Padova, tome 52 (1974), p. 59-69
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nella topologia dei sottogruppi di indice finito.
ALBERTO
ZELGER (*)
Introduzione.
Sia G un gruppo abeliano
e 0
il suocompletamento
nellatopologia
dei
sottogruppi
di indice finito.Scopo principale
delpresente
lavoroè determinare la struttura
algebrica
diG.
Si trova cheove
y(p)
ern(p)
sono numeri cardinali invarianti di G(cfr.
teorema4.5).
Si noti che la
parte
essenziale diquesto
risultato è il calcolo diy(p)
e
rn(p)
perogni
n, p, dato chegià
Harrison aveva dimostrato che ungruppo
compatto
e totalmente sconnesso(tale
èG)
èprodotto
direttodi ciclici finiti e di interi
p-adici. G
non è ingenerale
un gruppocompleto
nella
topologia
deisottogruppi
di indicefinito ;
lo è se e solo se la com-ponente p-adica di 0
è unoZp-modulo
finitamentegenerato
perogni primo
p. Talerisultato, già
ottenuto da Orsatti in[3],
si ritrova per altra via con la prop. 4.6.Il
problema
dideterminare 0
si dimostraequivalente (prop. 2.2)
a
quello
dideterminare 0
nellaipotesi
che G siacompleto
nellatopo- logia
naturale. Diqui
segue, fral’altro,
l’utile risultato per 1Vcui,
N se Hè un
sottogruppo
puro in G eG/H
èdivisibile,
allora0, c: 17.
(*)
Indirizzo dell’A. : Istituto Matematico dell’Università di Ferrara.Lavoro
eseguito
nell’ambito dell’attività deigruppi
di ricerca matema- tica del C.N.R.Viene
poi
dimostrata unaproprietà
universaledi 0 rispetto
aigruppi compatti
e totalmente sconnessi e si trovache 0-bGID,
ove bG è la
compattificazione
di Bohr di G e D ilsottogruppo
divisi-bile massimale di bG.
1. Tutti i
gruppi
considerati sono abeliani. Se G è un gruppo, indicheremo conG~
ilsottogruppo
di G costituitodagli
elementi di altezza infinita:n nG,
ove N è l’insiemedegli
interipositivi
ednG = per
ogni
n E N.Denoteremo con
ro(G), r~(G) (p primo)
il rango senza torsione ed il p-rango di G([1]).
La
topologia
deisottogruppi
di indice finito di G è latopologia gruppale Y(G),
che si ottiene su Gprendendo
come base di intorni dello zero isottogruppi
di indice finito.(G,
è di Hausdorff see solo se
G~ =
0.Indicheremo con la
topologia
naturale(Z-adica)
di G([1]).
Se
(G, r)
è un gruppotopologico
diHausdorff,
indicheremo con(G, r) ",
il suocompletamento.
Riserveremo ilsimbolo 0
per il com-pletamento
del gruppotopologico
di Hausdorg chechiameremo
« completamento
di G nellatopologia
deisottogruppi
diindice finito ». Useremo il
simbolo à
per il «completamento
naturaledi
G »,
cioè per ilcompletamento
di Hausdorff del gruppo(GIG.
Adotteremo i
seguenti
simboli: P per l’insieme dei numeriprimi,
Z per il gruppo additivo
degli interi, Q
per il gruppo additivo deirazionali, Z,,
per il gruppo additivo dei razionali con denominatoreprimo
con p(p E P),
R per il gruppo additivo deireali, J~(p E P)
peril gruppo
degli interi p-adici, Z(n) (n
EN)
per il gruppo ciclico di ordine n.Z(p°°) (p
eP)
per il gruppoquasi-ciclico
relativo a p. Perogni
gruppo Ge per
ogni
porremoG[n] = 0).
2. Diamo
dapprima
una serie di risultati utili.LEMMA 2.1. Sia H un
sottogruppo
di G. Allora H è denso in(G,
se e solo se
G/H è
divisibile.Drnz..H è denso in
(G,
ha latopologia quoziente
banale non ha
sottogruppi
di indice finito è divisi-bile. c.v.dt
PROPOSIZIONE 2.2. Sia
G cc
= 0 e s2aG
ilcompletamento
naturale di G.Allora
G ^- (() ,
ove è unisomor f ismo algebrico
etopologico.
DIM. Dimostriamo che
Y(G)
coincide con latopologia
relativaindotta da
(0, Y#»
su G.Se
IG :H’ [
èfinito,
alloraGI(G
r1H’ ) ~ (G
+GjH’
e per-ciò
i
è finito.Viceversa,
se èfinito,
alloraNGCH,
da cui Gr1(I~-f-nG)=H-~- perchè
G è puro in
à ;
inoltreIl gruppo
topologico (à)"
contiene G ed induce su G latopologia Y(G);
inoltre G è denso in(?)"y
da cui la tesi. c.v.d.COROLLARIO 2.3. Sia H un
sottogruppo
puro di G e siaG/H
divisi-bile. Allora
G (isomor f ismo algebrico
etopologico).
DIM. Poichè
G H (completamenti naturali),
la tesi segue dalla prop. 2.2. c.v.d.LEMMA 2.4. Per
ogni
gruppoG,
il gruppoG
è ridotto ecompatto
nellatopologia ~(G)
chegli compete
inquanto completamento
di Haus-dorff di
è limite
proiettivo
digruppi
finiti([1]), quindi
ècompatto.
Poichè
(G) (G),
e8(Ò)
è unatopologia
diHausdorff,
allora anche,~ (G)
loè,
e c.v.d.OSSERVAZIONE. Coi simboli del lemma 2.4 si ha che
8(Ò)
çY(Ò)
CC e tutte e tre le
topologie
inquestione
sono diHausdorn;
inol-tre
G
ècompleto
nellatopologia
naturale([1],
pag.163).
LEMMA 2.5. Sia G un gruppo senza elementi di altezza
infinita.
Allora G è puro in
G.
DIM. Sia nG la chiusura di nG
(n
EN)
in0.
Allorano
=nG,
comesi vede facilmente tenendo
presente
N AI che lamoltiplicazione
per n èun’applicazione
continuadi G
in0.
G/nG(n
EN)
èlimitato,
per cui nG è intersezione disottogruppi
diindice finito in G. Allora nG è chiuso in
(G, ,~ (G) )
e cos G =c.v.d.
Sia
G~ = 0. È
chiaro chepossiamo immergere algebricamente
etopologicamente
il gruppo(ú,
nel gruppo(~, iÒ»
in virtùdella prop. 2.2
(per 8(Ò)
cfr. lemma2.4).
OSSERVAZIONI. Sia
G~ =
0 e siaà
ilcompletamento
naturale di G.Consideriamo solo le strutture
algebriche
deigruppi
in esame.Poichè 0
èalgebricamente compatto
e puro inG ^~ (G) ~, allora C~ _~ (~ 0 (G/C~’-) .
Inoltre(é/G) @ ((9/9),
oveGIG
èdivisibile,
mentre è ridotto ed
algebricamente compatto.
Allora:((9/6f
èdivisibile) ~ (~ ^J C~’-),
e èridotto) ~ (G ^~ (~) .
3. Sia .K =
R/Z
il gruppo dei reali modulo 1. Se G è un gruppoe 1~ un
sottogruppo
diHom(G, K),
indicheremo con latopologia
debole indotta su G dai morfismi di T. Consideriamo il morfismo dia-
gonale
definito
ponendo [~r(g)]x = X(g)
perogni
g E G e X E 1-’.~5r
è iniettivo se e solo se(G, rr)
è diHausdorff ,
oppure se e solose .r separa i
punti
di G.Se 1-’ separa i
punti
diG,
alloraór
è una immersionealgebrica
etopologica
di(G, zr)
nel gruppocompatto .gr.
Inquesta ipotesi,
siaGr
la chisura di
~r(G)
inKI;
se dotiamo Gr dellatopologia relativa,
ri-sulta :
Gr "-J (G, ~cr) ^ ; Gr
è unacompattificazione
di G nel senso che èun gruppo
compatto (di Hausdorff)
contenente comesottogruppo
densouna
copia
isomorfa diG, [4].
È
ben noto che.g) (anche
se 1~ non separa ipunti
di
G; [2],
pag.430),
ove ~~~ è un isomorfismo(algebrico),
che diventaun isomorfismo
algebrico-topologico
se dotiamo.g)
della com-pact-open topology (1 discreto).
Se .1~ =
Hom(G, K),
allora bG =Gr
si dicecompattificazione
diBohr » del gruppo G.
È
ben nota laproprietà
universale di bGrispetto
ai
gruppi compatti ([5]);
Gpossiede
unaproprietà analoga rispetto
ai
gruppi compatti
e totalmente sconnessi:TEOREMA 3.1. Sia 0 e sia
f :
unun gruppo H
compatto (di Hausdorff)
e totalmente sconnesso. Alloraf
siestende in uno ed un solo modo ad un
omomor f ismo
continuof : G --
H.Drnl. La
topologia
r di .H ha come base di intorni di zero una fa-miglia
$ disottogruppi
di indice finito. Se B E93,
alloraf-l(B)
ha indicefinito in
G, pertanto f
è continuo se dotiamo G dellatopologia Y(G)
ed g della r.
La
f
si estende allora in uno ed un solo modo ad un omomorfismo continuo deicompletamenti.
c.v.d.LEMMA 3.2. Sia G un gruppo senza elementi di altezza
in f inita
esia r il
sottogruppo
di tors ione diHom(G, K) .
Allora T separa ipunti
di G e tr=
DIM. Una
prebase
di intorni dello zero per zr è data da p =E 1’, quindi
la tesi segue subito dal teorema di decom-posizione
deigruppi
abelianifiniti
in somma diretta digruppi
ciclici. c.v.d.
PROPOSIZIONE 3.3. Sia
G~ =
0. AlloraBGID O,
ove D è il sotto-gruppo divisibile massimale di bG e è un
isomorlismo algebrico
etopologico.
DIM. Sia .1 il
sottogruppo
di torsione diHom(G, g) .
Dalla se-quenza esatta:
segue la sequenza esatta:
Ma per il lemma
3.2, perciò
D è isomorfo alsottogruppo
divisibile massimale di
bG, ([1],
corollario47.2).
Che siaun isomorfismo
algebrico-topologico
segue dalla teoria della dualità diPontryagin.
c.v.d.4. D’ora in
poi,
persemplicità,
G sarà sempre un gruppo senza elementi di altezza infinita.LEMMA 4.1. Sia G un gruppo. Allora
è la
decomposizione di 0
nelle suecomponenti p-adiche (p
EP; [1],
pag.
167).
Drnz. Se 1 è il
sottogruppo
di torsione diHom(G, K),
allora~~
Hom(T, K) - Hom (Tor(Q/Z, .g)), K)
per il lemma 3.2 e perun noto risultato di
algebra omologica.
Dall’isomorfismo canonico :valido per
gruppi A, B,
Carbitrari,
e tenendo conto che g è divisi-bile,
segue:Sia =
Hom(Hom(G, K), Z(qct»),
q E P.È
unoZq-modulo.
PoichèZ(p’)
è un p-gruppo, si haExt(Z(pct»,
= 0ogni
volta chep =1=
q.Allora:
Poichè
Hp(G)
è unoZ,-modulo
perogni
pE P,
allora ancheEgt(Z(p°°), Hp(G))
è unoZp-modulo
perogni
p. Ma èalgebri-
camente
compatto ([1],
teorema47.7), quindi Egt(Z(p°°), H,,(G»
èridotto ed
algebricamente compatto
eperciò completo
nellatopologia p-adica ([1],
teorema39.1).
c.v.d.Per brevità di
scrittura,
se G è un gruppo, porremo:per
ogni p
E P. è unoZ,-modulo algebricamente compatto, Finp(G)
è unoZ,-modulo
ridotto edalgebricamente compatto.
Sonoimmediate le osservazioni
seguenti:
(a)
Perogni
p EP, H
eFin
sono funtori covarianti dalla cate-goria
deigruppi
aquella degli Z1’-moduli algebricamente
com-patti ; Hp
è un funtoreesatto, Fin1’
è un funtore esatto a destra.(b)
Perogni H1’
eFin1’
trasformano sequenze p-pure ed esatte in sequenze esattespezzanti.
(c)
Se G è senzatorsione,
alloraHp(G)
è senza torsione perogni
p E P. Se G è
divisibile,
allora è divisibile e = O perogni
p E P.PROPOSIZIONE 4.2. Se G è n gruppo e T =
EB Tp la decomposi-
"ep
zione
primacria
del suosottogruppo
ditorsione,
allora:DIM. Dalla sequenza pura ed esatta 0 - T - G -
G/T -+
O segue(completamenti naturali; [1],
teorema39.8). Segue
(~~~ ~ (T 0 (G/T) ^)~ ~ (T’)~ ~ ((G/T) ^ )~,
da~ cui perla
proposizione
2.2. Ora T è puro inII T p
ed ilquoziente
èdivisibile,
Ì)~P
pertanto
dal corollario 2.3peP peF
perchè
coincide con latopologia prodotto
delleY(T)
1JEP
(p E P).
c.v.d.Sia G un p-gruppo.
Allora 0
è unoZp-modulo,
oveZp
è l’anellodegli
interip-adici. ã-
è unoZp-modulo
ridotto edalgebricamente
com-patto,
per il lemma 4.1.00
PROPOSIZIONE 4.3. Sia G un p-gruppo e B =
Z(p")
un suo?==1 OCn
sottogruppo
basico(N.B. :
an = Allora:ove:
-9
per il corollario2.3, quindi
p-basico
di .X. Allora([1],
teorema35.2):
Inoltre:
Posto r~ = dal teorema
47.1, [1]
segueHom(X, Z(pOO))
^~"-’ D EB il Jf) EB fl fl Z(pn),
con D gruppo divisibile. c.v.d.n n=1 zn
PROPOSIZIONE 4.4. Sia G un gruppo senza torsione e Z P(p) un suo
sottogruppo p-basico
perogni
p E P(N.B.: fi(p)
=Allora:
DiM. Dal teorema
47.1, [1],
segueper
qualche o.
Allora Dú) Hom(Y,
ove D è un gruppodivisibile ed Poichè
allora, posto ar( p ) = rp( Y),
si ha:da cui la tesi. c.v.d.
Dalle tre
proposizioni precedenti
segue infine:TEOREMA 4.5. Sia G un gruppo. Allora :
[Gt
è ilsottogruppo
di torsione diG]
se 4
è ilcompletamento
di G nellatopologia
deisottogruppi
diindice
finito,
non è detto che(G,
siacompleto.
Ciò accade see solo se le
componenti p-adiche
diG
sono2p-moduli
finitamentegenerati ([3],
teorema2). Questo
risultato segue, per altravia,
anchedal teorema 4.5. Vale infatti la
seguente:
PROPOSIZIONE 4.6. Sia G ^·
G
~cn gruppocompleto
nellatopologia
dei
sottogruppi
di indicefinito. Allora,
coi simboli del teorema prece-dente,
si ha:Drnz. Sia
p E P
ed H =G/pG.
Dimostriamodapprima
cheG/pG
è finito. Si ha: con
Hi ~ Z( p ) . Supponiamo
per assurdoiEl
che I sia
infinito;
siacon hi
0 ViE I, ove hi
è laproie-
ic-I
zione di h su
Hi
perogni i
e I. Perogni
sottoinsieme finito 1~’ diI,
siaed Allora
H~q
ha indice finito in H eperciò
è chiusoi~F
in
(H,
La
famiglia
di chiusi +HplF
sottoinsieme finito diI}
ha laproprietà
dell’intersezionefinita,
mentre r1~hF -~-
sottoinsieme finito diI~ _ ~h~ ~ H : assurdo, perchè
H ècompatto. Dunque
I èfinito. "
Poichè c’è una suriezione naturale di
G/p G
su alloraco
Sia
Q+ EB Z(pn)
unsottogruppo
basico diGt. Allora,
perpeP n=1 an(y)
ogni p c- P9 B/pB
è un addendo diretto diGt/pGt, perchè
B è puro inGt; Gt/pGt
è un addendo diretto diG/pG, perchè Gt
è puro in G.00
Di
qui
segue cheB/pB,
equindi B,
è finito :00 n=1
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