R ENDICONTI
del
S EMINARIO M ATEMATICO
della
U NIVERSITÀ DI P ADOVA
S ILVANA P ETRUCCI
Sui lemmi di preparazione per gli anelli di serie ristrette
Rendiconti del Seminario Matematico della Università di Padova, tome 49 (1973), p. 125-135
<http://www.numdam.org/item?id=RSMUP_1973__49__125_0>
© Rendiconti del Seminario Matematico della Università di Padova, 1973, tous droits réservés.
L’accès aux archives de la revue « Rendiconti del Seminario Matematico della Università di Padova » (http://rendiconti.math.unipd.it/) implique l’accord avec les conditions générales d’utilisation (http://www.numdam.org/conditions).
Toute utilisation commerciale ou impression systématique est constitutive d’une infraction pénale. Toute copie ou impression de ce fichier doit conte- nir la présente mention de copyright.
Article numérisé dans le cadre du programme Numérisation de documents anciens mathématiques
http://www.numdam.org/
preparazione per gli
SILVANA
PETRUCCI (*)
SOMMARIO - Sia
(A,
m, r) una terna costituita da un anello commutativo A,un ideale m di A e da una
topologia
lineare r in A. Si dimostra che laprima
forma del lemma dipreparazione
per l’anello delle serie ristrette(ogni
serie la cui ridotta modulo m è unpolinomio
è associata ad unpoli- nomio)
vale se e solo se la terna(A, m,
z) è henseliana e gli elementi di m sonotopologicamente nilpotenti.
La seconda forma del lemma di prepa- razione(«
divisibilità » per una serie la cui ridotta modulo m è unpoli- nomio)
sussiste invece se e solo se A èz-completo
e gli elementi di msono
topologicamente nilpotenti.
SUMMARY - Let A be a commutative
ring,
m an ideal of A, T a lineartopo- logy
in A . Then the first version of thepreparation
lemma for thering
of restricted power series
A(X) (a
series, which is apolynomial
modulo m, is associate with apolynomial)
holds if andonly
if(A, m,
z) is a hen- seliantriple
and the elements of m aretopologically nilpotent.
On thecontrary,
the second version of the lemma(the divisibility property
forseries which are
polynomial
modulo m) holds if andonly
if A isr-complete
and the elements of m are
topologically nilpotent.
1. Richiameremo in
questo
numero alcuni fattigenerali
relativiagli
anellitopologici,
inparticolare
aquelli
muniti di unatopologia
lineare. Le nozioni che
più
interessano ai fini delpresente
lavoro sonoquella
dicompletamento rispetto
ad unatopologia
equella
di ternahenseliana data in
[3]
in cuiintervengono gli
anelli di serie ristrette.Richiameremo
quindi
le due versioni del lemma dipreparazione
per(*)
Indirizzo dell’Autore: Istituto Matematico - Via L. B. Alberti 4 - 16132 Genova.Durante la
preparazione
delpresente
lavoro, l’A. ha fruito di una borsa di studio del C.N.R. per laureandi.gli
anelli di serie ristrette date in[2]
chevogliamo
caratterizzarerispet-
tivamente in termini di terna henseliana e di anello
completo
collacondizione
aggiuntiva
che certi elementi sianotopologicamente
nil-potenti.
Le suddettecaratterizzazioni,
in cui consistono i risultati essenziali delpresente lavoro,
sono espresse dal teorema 2 e dal teo- rema 3.Sia A un anello commutativo con identità. Si dice che A è un anello
topologico
se A è dotato di una strutturatopologica i compatibile
colla struttura di anello. Si dice che A è linearmente
topologizzato (oppure
che latopologia
1: èlineare)
se esiste un sistema fondamentale di intorni di 0 costituito da ideali di A.Nel
seguito
noi considereremo esclusivamente anelli linearmentetopologizzati
A per iquali
esiste una base numerabile pergli
intornidi
0 ;
in tal caso sipuò
supporre che latopologia
in A sia data da unasuccessione di ideali an
(n
EN)
tali che Noisupporremo inoltre che la
topologia
siaseparata,
cioè sia: =(0)
nEN
Una successione
(x.).c-N
di elementi di A dicesi diCauchy
se, perogni
intero
k,
esiste un intero nk tale che perogni
Nell’insieme I delle successioni di
Cauchy
sia R la relazione diequi-
valenza data da
(xn)
~xn - y,, --~ 0. L’insieme~1=
dicesi ilcompletamento
di A per latopologia
1:; esso è dotato di una struttura naturale di anello e si ha un’immersionecanonica q : A -+ Â ponendo cp(x)
= classe diequivalenza
della successione costante xn = x(si
haIn modo
analogo
sipuò
definire ilcompletamento m
di un ideale mdi A che si
immerge
canonicamente in~1. L’anello A
viene munito dellatopologia lineare T
datadagli
idealirispetto
a taletopologia Jf
è
separato
ed è anchecompleto,
cioè in1 ogni
successione diCauchy
converge. L’ideale
~
è chiusoin .1
essendocompleto
in unospazio separato
equindi
è chiuso anche in A +~ (munito
dellatopologia
1:’ indotta dalla
~) .
Si
può
anche definire ilcompletamento
di un anelloA,
contopo- logia
lineare 1: =(an)nEN
in modopuramente algebrico
e spesso utile ai fini del nostro lavoro. Posto infattiA
=lim Ala,,,
sipuò
provareche À
è canonicamente isomorfo a~1.
Mediante tale isomorfismo si ottiene anchelimm/(m
r1lim (m + an)/an .
DEFINIZIONE 1. Sia A un anello
topologico
e sia x un elementodi .A. Si dice che x è
topologicamente nilpotente
se 0 è un limite della successioneSe A è dotato di
topologia
lineare T =(an)nEN,
l’insieme n di tuttigli
elementitopologicamente nilpotenti
è un ideale chiuso di A.Se, infatti,
q : A-* À
è l’omomorfismo canonico si ha n =nn)
dovenn =
nil (Ajan).
Se A èseparato
ecompleto,
si ha inoltre n c rad A(cfr. [1],
pag.83).
Richiamiamo ora alcune definizioni e
proprietà
relative alle serie ristrette.DEFINIZIONE 2. Sia A un anello
topologico
e siauna serie formale dell’anello
... , Xr~ .
Laserie f
si dice ristrettase per
ogni
intorno V di 0 tutti i coefficienti dellaserie,
tranne alpiù
un numero
finito, appartengono
a V.Se A è un anello dotato di una
topologia
lineare 1: =(a~),
le serieformali ristrette su A costituiscono un sottoanello di ... ,
9 Xrl
che si indica con ... ,
Xr~.
Siaãn
l’ideale di ... ,Xr~
costi-tuito da tutte le serie ristrette a coefficienti in an . Indichiamo
con ~,
osemplicemente
con z se non vi èambiguità,
latopologia
di ... ,Xr~
data
dagli
idealiãn.
Indichiamo invece con a latopologia
di... ,
Xr~
datadagli
ideali ... ,Xr)k,
al variare di n, k in N+.Si
può
provare che ... ,Xr~
èseparato
ecompleto
per a(vedi [2],
prop.
1 ) .
Nel
seguito
indicheremo con(A, m, 1:)
una terna costituita da unanello
A,
da un ideale m diA,
e da unatopologia
lineare T in A.DEFINIZIONE 3. Una terna
(A,
m.,1:)
si dice ternahenseliana,
op- pureH-terna,
se soddisfa alle condizioniseguenti:
1) m crada;
2)
perogni
serie ristretta la cuiimmagine
canonica inè
prodotto
di unpolinomio
unitariop
e di una serie ristrettaq,
con
p, q coprimi,
esiste un’unicacoppia (p, q)
formata da unpolinomio
unitario e da una serie ristretta
(tra
lorocoprimi) (1) (1)
La condizione che laserie q
e ilpolinomio
p sianocoprimi
èsuperflua
in quanto è sempre verificata
(cfr. [4],
pag. 310, teor.2).
In unprimo tempo
Valabrega
aveva chiamato terne henselianequelle
per cui la condizione sud- detta non era richiesta e terne henseliane fortiquelle
soddisfacenti aquella
condizione;
successivamenteValabrega
ha dimostratol’equivalenza
delle duenozioni,
ondel’aggettivo
« forte » è stato da noi omesso nelle definizioni.tali che r = pq e le
immagini
canoniche di p e q in sianorispettivamente p
eq. Inoltre,
se r è unpolinomio,
anche q è unpoli-
nomio.
La denominazione « terna henseliana » nella def. 3 è
giustificata
dal
seguente
risultato che estende un teorema classico:LEMMA DI HENSEL
(versione Bourbaki) .
~Siano A un anello sepa- rato ecompleto
per unatopologia
lineare i, m un ideale chiuso di A costi- tuito da elementitopologicamente nilpotenti. Allora
la terna(A,
m,i)
èhenseliana.
DIM. Cfr.
[1],
pag. 84(vi
è solo da osservare che dalleipotesi
delteorema si trae subito che m c
rad A ) .
OSSERVAZIONE. P.
Valabrega
ha mostrato in[3] (cfr.
pag.292,
teor.
5 )
chel’ipotesi
«gli
elementi di m sonotopologicamente
nil-potenti
»può
essere sostituita dalla «(A, m)
è unacoppia
henseliana »(coppia
henseliana = terna henselianaquando
í è latopologia discreta) .
Diamo invece adesso
l’esempio
di un anello Aseparato
ecompleto
per una
topologia
T e di un ideale m non chiuso e costituito da elementitopologicamente nilpotenti.
Sia A =X~,
... ,X n , ...]
munito dellatopologia (Xo, X,,
...,Xn, ...)-adica
e sia m =(X0-X1, Xo - X2,
...,Xo-X:, ... ) ;
si haXo E m., dunque
m non èchiuso,
mentreè ovvio che
ogni
elemento di m ètopologicamente nilpotente.
Diamo adesso le due versioni del lemma di
preparazione
per le serie ristrette dimostrate in[2] (cfr.
teor. 10 e cor. 1 al teor.11);
lo scopo essenziale delpresente
lavoroè,
comegià
dettoall’inizio,
di carat-terizzare le terne
(A,
m,c)
per cui è valido uno dei due lemmi.TEOREMA. Sia
(A,
m,i)
una terna tale che: A èi-completo,
ut èchiuso e costituito da elementi
topologicamente nilpotenti.
Si ha allora:1)
Lemma dipreparazione «prima
forma »: perogni
serie ri-stretta
f
EA~X~
la cui serie ridotta è unpolinomio
unitario digrado
n, esiste una ed una solacoppia (p, u)
costituita da unpolinomio
unitariop
E A[X]
e da una serie ristretta invertibile u tale chef
= pu,e p ha
grado
n.2)
Lemma dipreparazione
« seconda forma ». Siaf
EA{X}
unaserie ristretta la cui serie ridotta è un
polinomio
unitario digrado
n.Per
ogni
serie g EA~X~
esiste una ed una solacoppia
costituita da unaserie e da un
polinomio r E A [X ]
digrado n-1
tali cheg=hf +r.
2.
Inquesto
numero diamo alcuneproprietà
relative alle terne henseliane che serviranno per le successiveapplicazioni.
LEMMA 1. Sia
(A,
ing?i)
una ierna tale che m è costituito da elementitopologicamente nilpotenti.
Allora anchegli
elementi diÛt
sonotopologi-
camente
nilpotenti
ed inoltre si ha :m
crad Â.
DIM. Si ha
~ = lim ln.n
dove =m+ an an .
Poichè
gli
elementi di m sonotopologicamente nilpotenti, gli
ele-menti di man sono
nilpotenti,
perogni
Se infatti si hax = m + a con m e m, a E an; esiste allora un intero tale che mk E an, da cui cioè xk = 0 .
Si ha
quindi m = lim mn
c lim nil = n dove n è l’insiemedegli
elementi
topologicamente nilpotenti
diA,
donde ilprimo
asserto.Il secondo asserto è conseguenza del
primo,
inquanto 5i
è sepa- rato ecompleto (cfr.
n°1).
LEMMA 2. Siano A un
anello.,
m un ideale di A tali che m c rad A.Se A’ è un sottoanello di A contenente m, si ha m, c rad A’.
DIM. Sia z em, allora esiste z E A tale che
(1 -f- x) z
= 1. Basta di-mostrare che Z E A’. Poichè z = 1- xz E 1
-~- m. c A’
si ha la tesi.Il
seguente
lemma compare anche in[4] (cfr. proposizione 2)
conl’ipotesi aggiuntiva, peraltro
nonsfruttata,
che A siacompleto.
Noipreferiamo,
percompletezza,
riscrivere ladimostrazione, aggiungendovi qualche dettaglio.
LEMMA 3. Sia
(A, m, i)
una terna henseliana. Se A’ è un sotto- anellotopologico
di A contenente m, allora la terna(A’, x~t, z’)
è hense-liana
(i’
essendo latopologia
indotta dalla z inA’).
DIM. Per
ipotesi
si ha m c radA em, c A’ ;
dal lemma 2 si trae allora m c rad A’. Bastaquindi
provare che vale la tesi del lemma di Hensel per la terna(A’, m, i’).
L’immersione A’ .-~ A e
gli
omomorfismi canonicipossono estendersi
agli
anelli di serieristrette,
in modo da ottenere il
seguente diagramma
commutativo.di cui
’{X}
e possonoriguardarsi
come sottoanellirispet-
tivi di
A{X}
eSia tale che si abbia la
decomposizione
con
polinomio
unitariocoprimo
con
q.
La
decomposizione
r =pq
vale anche in e la terna(A, m, r)
èhenseliana;
esiste allora un’unicacoppia (p, q)
conpolinomio
unitario e aventirispettivamente immagine p e V
in e tali che r = pq in Proviamo che i coeR cienti
di p
e q stanno in A’.per
ogni ak
esiste taleche á k = ~k,
9 donde Nesegue
ak E A’
equindi Analogamente
si provaInoltre la
decomposizione
di r inA’(X)
èunica,
essendo tale la de-composizione
inA{X}.
Indicheremo sempre, da ora in
poi,
con 7:’ latopologia
indotta inA +
m
dallatopologia T
diÂ.
PROPOSIZIONE 1 Sia
(A,
m,7:)
una terna. S’e nt è C08tilUil0 da ele- mentitopologicamente nilpotenti,
allora la terna(A+ 7:’)
è hen-seliana.
DIM.
L’anello Â
èseparato
ecompleto, ~
è chiuso egli
elementidi
~
sonotopologicamente nilpotenti
in virtù del lemma1;
alloravalgono
leipotesi,
equindi
la tesi del lemma diHensel;
inoltrec rad A,
sempre in virtù del lemma 1. La terna(-1, m, l )
risultaperciò
henseliana.La conclusione segue allora dal lemma
3,
inquanto
A+ m
è unsottoanello
topologico di .1
contenentem.
PROPOSIZIONE 2.
(A, m, 7:)
una terna. Sia x un elemento diesiste allora un elemento y E m ~1 an tale che x - y E
in
nDIM. Fissato sia
(Yk)
una successione di elementi di mtale che Si ha allora se Sia 1
per un certo
k ~ kn; poichè
e.rem
si ha: e inoltrequindi
Dalle relazioniXE ân,
x - y E segue(in quanto
an èchiuso)
equindi
y e m r1 an come volevasi.
3. In
questo
numerovogliamo
caratterizzare le terne(A,
m,i)
che soddisfano alla
prima
forma del lemma dipreparazione
per le serie ristrette.PROPOSIZIONE 3. ~Sia
(A,
m,z)
una terna per cuivalga
il 1° lemma dipreparazione
per le serieristrette;
alloragli
elementi di urt sonotopo- logicamente nilpotenti.
DIM. Sia m un elemento di xrt;
posto f (X)
= 1-mX,
èuna serie ristretta avente
immagine
canonica1== I
in Poi-chè la terna
(A,
m,)
soddisfa allo lemma dipreparazione
peripotesi, f (X)
è invertibile inA~X~;
ciòcomporta
chesia una serie ristretta. Ne deriva che lim mk =
0,
da cui la tesi.PROPOSIZIONE 4. Se
(A,
m,c)
è una terna per cui vale il 1° lemma dipreparazione,
la terna(A
+~ , -t’)
è henseliana.DIM. Gli elementi di m sono
topologicamente nilpotenti
in virtùdella prop.
3 ; valgono quindi
leipotesi
della prop.1,
dallaquale
sitrae l’asserto.
LEMMA 4.
(A,
m,c)
una terna per cuivalga
la laforma
dellemma di
preparazione
per le serie ristrette.Se j
u
serie ristretta la cui serie ridotta in è un
polinomio
unitariodi
grado
n e se(p, u)
è lacoppia
che dà ladecomposizione
dif (X )
si ha :DIM. Indichiamo con
f, ú
le serie ridotte in dif,
p, urispettivamente.
Valel’uguaglianza f
=Pu
dovef
è unpolinomio
uni-tario di
grado n, poichè
è tale la serie ridotta dif
in edanche
p
è unpolinomio
unitario digrado n,
essendo talePoichè è
separato,
sipuò applicare
il lemma 7 di[2]
alla de-composizione f = p~c ;
si deduce e, di conseguenza, chef = fi.
Dalle dueuguaglianze
ottenute si ha subito l’asserto.TEOREMA 1. Se la terna
(A,
m,~-) soddisfa
al lo lemma di pre-parazione,
valel’uguaglianza in
=m.
Dm.
È
sufficiente provare l’inclusioneín c in,
in cuiquanto
l’in-clusione
opposta
è diretta conseguenza delle definizioni di chiusura edi
completamento
di un ideale.Sia
dunque
y Allora 1 + y è invertibile in A +iii
inquanto
dalla prop. 4 si trae in
particolare m.
c rad(A
+m).
Postoz = 1 + y,
si ha allora 1 = --~-
y )
da cui 1 - z-i Em.
Poniamo
h(X)
= 1+ y
-f- X . Ciproponiamo
di determinare una suc-cessione di elementi di A +
m
taleche, posto g(X)
=z-~ +
+ + ...bnXn
+ ... si abbiag(X)
E(A
+(anello
di serie ristretterispetto
allatopologia if)
ePoniamo b,
=(1- z-i) z-i,
daquanto precede
risultabl
Em
=i
nào .
Dalla prop. 2 si deduce l’esistenza di un elemento
tale che
bl
Eàx .
Poniamoadesso b2
=(al
-bl)
z-’ e si haquindi
Procediamo ora per
induzione; cioè,
determinato Erît r1 Qn-2
fponiamo bn
=(an_1-
dove è un elemento di m n tale che an_1-ià m àn_1 (l’esistenza
di è assicurata sempre dalla prop.2);
si ottienepertanto bn
Eiii
nLa serie
g(X)
è ristretta percostruzione; inoltre,
mediante calcolodiretto,
si verificache, posto f (X)
=h(X) g(X),
si haf (X)
=1 + X ++ -f- + ... , da cui risulta che
f(X)
è una serie ristrettaa coefficienti in
A,
inquanto
an è un elemento di m, n an_i perogni
n.Poichè la terna
(A
+v’ )
è henseliana in virtù della prop. 4e la serie ridotta di
f (X )
in(A
+ è I -E-X, f (X )
si decom-pone in
(A
-f- in modo unico nelprodotto
di unpolinomio
uni-tario e di una serie ristretta aventi
rispettivamente immagini
I+ X
e
I
in(A
+ Ora ilpolinomio
e la serie suddetti sono pro-prio h(X)
eg(X);
infatti la serie ridotta dih(X) = 1 -f- y -E- X è 1-~- X
e la ridotta di
g(X)
èI
inquanto
z-i E 1 +m e bn
E~
perogni
n.Applichiamo
il lemma 4 alla serie otteniamo una de-composizione f (X )
_(1
-E- m +X) u(X)
dove m Em
e le ridotterispet- rispettive
di 1 + m+ X
eu(X)
in(e quindi
anche in(A
+ sono I -~- .X eI.
Dalla unicità delladecomposizione
di
f(X)
in( A
si trae allorah(X) =1 -f - y -~- X =1 -~- m -~- X
da cui segue cioè
xît c xrt,
c.v.dTEOREMA 2. Sia una terna. Sono condizioni
equivalenti:
i)
ilprimo
lemma dipreparazione
vale per la terna(A,
m,-t);
ii)
ta terna(A, ~t, ~c) è
henseliana e l’ideale m è costituito da ele- mentitopologicamente nilpotenti.
DIM. Se vale la condizione
i),
l’ideale m è costituito da elementitopologicamente nilpotenti
in virtù della prop. 3. Inoltre la terna(A -f- Ût, Ût, -c’),
che risulta henseliana per la prop.4, coincide-con
laterna
(A,
m,T)
in virtù del teor. 1.È
cosprovata
laprima implica-
zione.
Dimostriamo ora che
ii) implica i).
La dimostrazione ricalca sostan- zialmentequella
data nel teor. 10 di[2].
Sia
f (X )
una serie ristretta la cui serie ridotta inè un
polinomio
unitario digrado
n; allora la serie ridottaf (X)
EE è ancora un
polinomio
unitario digrado
n.Dall’ipotesi
chela terna è henseliana e dalla
decomposizione
seguono l’esistenza e l’unicità di un
polinomio
e di una serie tali che
f (X ) = p (X ) u(X )
ei = i5,
Si ha per
v
ipotesi m
c rad A equindi
uo è invertibile inA ; inoltre,
se n è l’idealedi tutti
gli
elementitopologicamente nilpotenti, n
è chiuso(cfr.
no1)
e
quindi, poichè m
c n = n, anchem
è costituito da elementitopolo- gicamente nilpotenti.
La serieu(X)
èpertanto
invertibile([2],
prop.2).
L’unicità della
decomposizione
si dimostrapoi
come nel teor. 10 di
[2] (sostituendo
a m la chiusuram).
4.
Inquesto
numero caratterizziamo mediante il teorema 3 le terne che soddisfano al secondo lemma dipreparazione.
PROPOSIZIONE 5. Sei
(A,
m,~)
è una terne per cui vale il 2° lemma dipreparazione, gli
elementi di m. sonotopologicamente nilpotenti.
DIM. Sia m un elemento di m. Posto
f (X )
= 1-mX, l’immagine
canonica della serie in è =
I.
Peripotesi
vale il2° lemma di
preparazione;
esistequindi
una serie taleche
1 = (1- mX ) h(.X ),
inquanto
il resto è necessariamente nullo.Ne segue onde la serie è ristretta e
quindi
lim mk = 0 come volevasi.
PROPOSIZIONE 6. Se
(A,
m.,í) è
una terna per cui vale il 2° lemma dipreparazione,
l’anello A ècompleto
per latopologia
í.DIM. Sia
(an)nEN
una successione diCauchy
di elementi diA;
per
ogni
intero esiste un intero nk tale che se n ~ nk .Se
poniamo
, la successioneè una successione di
Cauchy
per latopologia a
diA{X} (cfr.
no1).
Infatti,
comunque fissati due interi k ed r, se si hafn(X)
=(an+~ -
EàkXr.
L’anelloA{X}
è se-parato
ecompleto
per Q(cfr.
no1),
esistequindi,
ed èunica,
una serief (X )
tale chef(X)
= lim(nella topologia a
equindi
anchenella
topologia T).
L’immersione canonica
99: A ~ 1
si estende ad un unico omomor-fismo continuo
u: A~X~ -~ d
tale cheu(a) = a
perogni
elementoa e A e
u(X)
= 1(cfr. [1],
prop.4,
pag.82).
Dalla continuità di u edal fatto che si deduce che cioè che
an ~
u(f)
EA.
Per
ipotesi
la terna(A, rrt, r)
soddisfa al 20 lemma dipreparazione;
esistono
quindi
ed r E A tali chef(X)
=(X -1 ) h(.X ) +
r.Dal confronto delle
immagini
secondo u dei due membri della relazioneprecedente
si trae:u(f)
=u(r)
= r E A. Possiamoquindi
concludere che= r E A,
cioè che l’anello A ècompleto
per i.TEOREMA 3. ~ia
(A,
m,-c)
una ternac. ~S’ono condizioniequivalenti : i)
il secondo lemma dipreparazione
vale per lac terna(A,
~n~t,i) ; ii)
t’anello A ècompleto
per latopologia -t
e l’ideale m è costituitoda elementi
topologicamente nilpotenti.
DIM. Se vale la condizione
i),
l’anello A ècompleto
in virtù della prop. 6 e l’ideale m è costituito da elementitopologicamente nilpotenti
in virtù della prop. 5.
Supponiamo
ora chevalga ii).
Segue
subito dal teorema 2 che per la terna(A,
m,-t)
vale il 10 lemmadi
preparazione. Infatti,
comegià osservato, gli
elementi di x~t sonotopologicamente nilpotenti
e di conseguenza la terna(A, m~ r)
è hen-seliana
(lemma
diHensel).
Ogni
serie la cuiimmagine
in(Ajm)(X)
è unpolinomio
unitario di
grado
n, sidecompone pertanto,
in modounico,
nel pro- dotto di unpolinomio
unitario digrado n
e di una serieinvertibile Ne segue p =
fu-l.
Siano ora
rispettivamente h e A(X)
e la serie ristretta eil
polinomio
digrado
inferiore ad n che verificano la relazione g= ph -~- r (cfr. [2],
teor.11).
Si haallora g
=+
r; tale de-composizione di g
èunica,
essendo unica ladecomposizione
dif .
Laterna
(A, m, -~)
soddisfapertanto
alla condizionei)
ed il teorema ècompletamente
dimostrato.BIBLIOGRAFIA
[1] N.
BOURBAKI, Algèbre Commutative, Capp.
III, IV,Hermann,
Paris, 1961.[2]
P.SALMON,
Sur les seriesformelles
restreintes, Bull. Soc. Math. France 92(1964),
385-410.[3]
P.VALABREGA,
Anelli henselianitopologici, I,
Annali di Matematica purae
applicata,
4(1972),
283-303.[4]
P.VALABREGA,
Anelli henselianitopologici,
II, Annali di Matematica purae
applicata,
4(1972),
305-316.Manoscritto pervenuto in redazione il 3