R ENDICONTI
del
S EMINARIO M ATEMATICO
della
U NIVERSITÀ DI P ADOVA
E ZIO S TAGNARO
Sul massimo numero di punti doppi isolati di una superficie algebrica di P
3Rendiconti del Seminario Matematico della Università di Padova, tome 59 (1978), p. 179-198
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di
unasuperficie algebrica di P3.
EZIO STAGNARO
(*)
SOMMARIO - Si dà una limitazione per il massimo numero di
punti doppi
iso-lati di una
superficie algebrica
F", digrado n,
con un puntos-plo,
di ps, valida sotto certeipotesi.
Per s = 2 tale limitazione èmigliore
diquella assegnata
da A. B. Basset. Si dà inoltre unesempio
di una F6 con 64punti doppi
conici e di una F7 con 90punti doppi
isolati, di cui 72 conici e18
biplanari.
SUMMARY - We
give
a limitation for the maximum number of isolated doublepoints
of analgebraic
surface F", ofdegree n,
with asingular point
ofmoltiplicity
s, in which holds under certainhypotheses.
For s = 2such limitation is better than A. B. Basset’s limitation. Moreover an
example
of a I’s with 64 isolated conic doublepoints
and anexample
ofa F7 with 90 isolated double
points:
72 conic and 18biplanar
doublepoints,
aregiven.
Introduzione.
In
questa
Notaporto qualche
contributo alproblema
di deter-minare il massimo numero di
punti doppi
isolati chepuò
avere una(*)
Indirizzo dell’A.: Istituto di MatematicaApplicata,
Università - Via Belzoni 7 - 35100 Padova.Lavoro
eseguito
con contributo del C.N.R. nell’ambito delGruppo
Nazio-nale per le Strutture
Algebriche
e Geometriche e loroApplicazioni,
superficie algebrica (irriducibile)
aventeordine n, appartenente
aPs(k)
con k campoalgebricamente chiuso;
massimo che è noto sol- tanto per n c 4.Di
questo problema
trovasi in[3]
una trattazionecompleta
contutta la
bibliografia
fino al 1950.Se xo, Xl’ X2’ Xs sono coordinate
proiettive
omogenee inps,
e se= O è
l’equazione
omogenea di.F’n,
unpunto
A è mul-tiplo
per Fn se e solo se ivi si annullano lequattro
derivateparziali
dif ;
di conseguenza, il
problema
di cui cioccupiamo
sipuò leggere
cos :qual’è
il massimo numero(finito)
di classi di soluzioni(== punti
diP3)
’
che
può
avere il sistemaay axi
= 0(i
=0, 1, 2, 3 ),
senza che ne abbianecessariamente infinite ~
Nel n. 1 considero una
superficie
F" chepossiede
unpunto s-plo
P(s >0)
e dpunti doppi
e dimostroche,
sottoopportune ipotesi
chesaranno
precisate
nelseguito,
risulta :Questa
limitazione si ottienerappresentando
F" sopra unpiano
mediante la
proiezione
dalpunto
P e studiando la curvadi diramazione
Jy
cioè la traccia su n del cono rluogo
delle rette chepassano per P e sono
tangenti
altrove a Fn.Per s = 0 si ritrova la
disuguaglianza
ottenuta da A. B. Basset fin dal 1906(cfr. [1], [2]
e anche[3]), disuguaglianza
che fino ad ora non si è riusciti amigliorare
se non introducendoipotesi troppo
restrit-tive. Se s = 2 la
(1)
dice che il numero D --- d+
1 dipunti doppi
non
può
superaree
questo
risultatomigliora,
sia pur per poco,quello
di Basset. Ilmiglio-
ramento appare
particolarmente significativo
per valoripiccoli
di n.Ad
esempio
per n = 6 trovo che il numero deipunti doppi
isolati di F6non
può
superare 65(in luogo
della limitazione di Bassetd c 66)
enel n. 3 di
questa
Nota dimostro l’esistenza di una Fs con 64punti doppi
isolati(con
unprocedimento
che nonpotrebbe
condurre aduna F6 con 65
punti doppi). Questa
Fs con 64punti doppi possiede
26 terne, di
punti doppi
allineati equindi
infinitipiani tritangenti
(impropri);
essadunque
non verifica leipotesi
indicate in[5]
da B.Segre,
in accordo col fatto che una
superficie
F6 verificante leipotesi
di B. Se-gre non
può possedere più
di 63punti doppi.
Si conoscono treesempi
di F6 con 63
punti doppi
isolati(cfr. [5], [9], [6]).
Ilpunto
chiave perdimostrare l’esistenza della con 64
punti doppi
isolati è l’iden- tità(7)
del n. 3.Con
procedimento analogo
aquello
del n.3,
provo nel n. 4 che esiste una F7 con 90punti doppi
di cui 18biplanari.
Allo scopo migiovo
dell’identità
(14),
simile aquella
usata per la F6 del n. 3. Non si cono- scevanoprima
d’orasuperficie
F7 conpiù
di 88punti doppi
iso-lati
(cfr. [7] ).
Mentre i risultati del n. 1
valgono nell’ipotesi
che ilcampo
siadi caratteristica zero, per la validità dei nn.
2, 3,
4 è sufficiente esclu- dere certi valori della caratteristica di k.1. - Sia h’~ una
superficie algebrica irriducibile,
di ordine n, ap-partenente
allospazio proiettivo P3(k)
con k campoalgebricamente
chiuso e di caratteristica zero.
Supponiamo
che .Fn possegga dpunti doppi
conici ed inoltre unpunto
Ps-plo (s ~ 0 )
con conotangente
nonsingolare.
Proiettando dalpunto
P su unpiano n
nonpassante
per
P,
si ottiene unarappresentazione
di .Fn su unpiano (n
-s)-plo.
Indicheremo con r il cono circoscritto da P a F" e con 4 la curva di diramazione di ~, cioè traccia di r su ~c; indicheremo inoltre con C la curva delle coincidenze su
Fn,
cioè la curva in cui F" è intersecata dallaprima polare T,
di Prispetto
a F".C è una curva di ordine
n(n -1 )
ed ha P comepunto multiplo
di-f- 1 ).
Infatti sipuò
supporre di aver scelto il sistema di riferimento in modo tale che le coordinate di P siano(1, 0, 0, 0 )
e che n abbia
equazione
xo = 0.Rispetto
a tale riferimentol’equa-
zione di I’n sarà della forma
con ai
polimoni omogenei
digrado i
nelle sole variabili zi, X2, Xa.L’equazione
di5" p
sarà alloraMa la
molteplicità
in P dell’intersezione dellesuperficie
e coin-cide con la
molteplicità
in P dell’intersezione delle duesuperficie :
ed è
quindi s(s ~- 1) -~-
s’ cons’ ~ 0.
La curva di diramazione
L1,
che si ottieneproiettando C
daP,
ha ordine :infatti l’ordine di 4 è
uguale
al numero deipunti,
distinti daP,
inter-sezione di C con un
generico piano
per P.(Osserviamo
che l’ordine di L1può
non coincidere con l’ordine di 1~.In
generale
si haord A > ord F,
e si haord A > ord F,
ad es., seogni generatrice
di7~
tranne un numerofinito,
incontra C in un nu- mero dipunti
v > 1 fuori di P. In tal caso 4 è una curva contata v volte(di
ordinen(n -1 ) - s(s -f- 1 ) - s’ )
mentre ord .h =(ord A) lv.
Inseguito però
supporremo 4irriducibile,
cos in taleipotesi
si haord L1 ==
ord .I’. )
Supponiamo
L1priva
dicomponenti multiple.
Ci
proponiamo
ora di valutare la classe diL1,
cioè il numero dellerette di n che
appartengono
ad ungenerico
fascio e che toccano 4in
punti semplici.
Essa coincide con la classe di.1~,
cioè il numero deipiani
checontengono
unagenerica
retta rpassante
per P e che toc-cano .1~
lungo
unageneratrice
nonsingolare. Questo
numero nonpuò
superare
quello
deipiani
che passano per r e toccano .Fn inpunti
sem-plici.
Infatti unpiano
6tangente
a T’lungo
una suageneratrice
nonsingolare g
ètangente
ad F" in unpunto di g
che risultasemplice
per inquanto
ipunti multipli
di .Fn sonomultipli
ancheper C
equindi proiettati
da P danno rettemultiple
di D’altraparte
.1~può
pos- sederegeneratrici multiple
che toccano in uno opiù punti semplici.
Dunque
la classe di 4(cl A)
non supera il numero deipunti semplici
di F" che sono comuni a e ed alla
prima polare
di unpunto Q
di rdistinto da P. Tale
polare
hamolteplicità s
-1 nelpunto
P e passasemplicemente
per ciascuno dei dpunti doppi
conici diFn,
iquali
sono
punti doppi
diC,
cos si ha:V~alutiamo ora il numero cusp 1-’ delle
generatrici cuspidali
di1~’,
cioè il numero delle
tangenti
di C che passano per P. Poichè una diqueste
rette tocca C in unpunto
cheappartiene
alla secondapolare S§
di P
rispetto
aFn,
cusp r nonpotrà
superare il numero deipunti semplici
di che sono comuni a C e a5",.
Si vede facilmente che lamolteplicità
di intersezione in P di C conJp
è almenos(s -~ 1)(s -~- 2).
Quindi
~Supponiamo
ora(ipotesi restrittive)
che la curva di diramazione L1 siairriducibile,
dotata di solinodi, cuspidi
ordinarie( eioè
rami deltipo (2, 1»
ef lessi
ordinari(cioè
rami deltipo (1, 2)).
Possiamo allora
applicare
alla curva L1 le formule di Plücker lequali
forniscono per il numero dellebitangenti (bit L1) l’espressione:
Nelle ulteriori
ipotesi (restrittive)
cl d -10 > 0 e ~C =0, questa uguaglianza,
insiemeall’espressione
di cusp L1 ed alledisuguaglianze
conduce alla
disuguaglianza:
Ma bit
A> 0 ; dunque
Se g = 2 si
trova,
per ipunti doppi
distinti daP,
la limitazionee
quindi
per unasuperficie
F" dotata di solipunti doppi conici,
laquale
soddisfi,
relativamente ad almeno uno dei suoipunti doppi conici,
le
ipotesi
digeneralità
di cui si è dettodianzi,
il numero D = d+
1dei
punti doppi
conici verifica ladisuguaglianza
Mentre la
disuguaglianza
diBasset,
che è la(1)
con s =0,
fornisceper n =
5, 6, 7, 8, 9, 10,11, 12, ... rispettivamente d 34, 66,114,181, 270, 383, 524, 696,
... , i ladisuguaglianza (2 )
dàrispettivamente
D =- d
+
133, 65, 112, 179, 268, 381, ~22, 694, ....
Il massimo
numero dn
dipunti doppi
che fino ad ora si sia riusciti adimporre
ad una F" è:2. -
Supponiamo
ora che sia un campoalgebricamente
chiuso edi caratteristica p non divisore di 2m ed abbia
l’equazione
omogeneacon a,
p,
ypolinomi omogenei
nelle sole variabili xl , x2 , x3 digrado n - 2m, rispettivamente, a9éO, (J9é0.
Il
punto P(1, 0, 0, 0 )
hamolteplicità
n - 2m per.Fn,
ed F" si rap-presenta 2m-plamente
sulpiano
diequazione
xo = 0 mediante pro- iezione da P.Per
semplificare
i discorsi indicheremo conoc, fig yg o --- ay - ~82, ... ,
9sia i
polinomi omogenei,
sia i coni di vertice Prappresentati
dalleequazioni
a =0, p
=0, y
=0, 0
=o,...,
sia ancora le curve sezionidi
questi
coni con ilpiano
~. Inparticolare
L1 O èl’equa-
zione della curva di diramazione del
piano 2m-plo
sulquale
è rap-presentata
Fn.Ciò premesso abbiamo il
seguente
LEMMA 1
(Gallarati [8], [11]). 1)
SeA(xo, xl, x2, x3), P,
è unpunto doppio per I’n
con suaproiezione A’(o, Xl’ x2, x3)
supunto
almenodoppio
per la curva o = ay -~32.
2)
SeA’(O, xl, punto doppio
per la curva 0 ed èfl(A’ ) #
0( e quindi a(A’ )
~0 )
e seXo
è unaqualunque
delle soluzioni(tutte
di-stinte) dell’equazione + ~(A’) = 0,
ilpunto A(xo, 9
èalmeno
doppio
perFn;
sicchè la retta A’ P contiene mpunti
almenodoppi
diFn ,
distinti tra loro e da P.3)
Sem> 2 ,
unpunto B(0, y1, doppio
per èpunto
almenodoppio
per y e viceversaogni punto doppio
della curva y èpunto
almenodoppio
dellasuper f icie.
DIMOSTRAZIONE. La dimostrazione si ottiene facilmente ricordando che un
punto
èmultiplo
per lasuperficie
se e solo se ivi sono nulletutte le derivate
parziali prime
dif,
e tenendopresente
l’identitàProviamo la
1).
A è peripotesi doppio
per lasuperficie a f
= 0ed annulla in
quanto 2fl 2x,,
=2mxó -1 (axó + ~B), xo
~0,
edinoltre la caratteristica p di k non divide 2m. Scrivendo che in A
sono nulle le
quattro
derivateparziali prime
dioc f
e tenendo contodella
(3),
si trova subito che nelpunto
A’ si annullano le tre derivateparziali prime
di 0.Proviamo la
2).
Se A’ èdoppio
per la curva 0 edcx(A’)x:+
=0,
dalla
(3 ),
si vede subito che in A sono nulle lequattro
derivateparziali prime
dioef.
Ma =*0;
e diqui
l’asserto.Infine la
3)
si provaindipendentemente
dalla(3)
osservando cheE
questo
conclude la prova del lemma.Scartando ulteriori valori
(in
numero finito sepensia~mo
nfissato)
della caratteristica di
k,
i risultati del lemma oraprovato
possonoessere
precisati
con ilseguente
LEMMA 2 . Con le notazioni del lemma 1 se
a(A’)
# 0 si ha ehe :1)
A èpunto doppio
conico(o, rispettivamente, biplanare)
per I’nse e solo se A’ è
punto doppio
atangenti
distinte(o, rispettivamente, coincidenti)
per al curva ø.2)
I. Se m = 2 e0,
B èpunto doppio
conico(biplanare)
per
F,
se e solo se la curva y ha ivi duetangenti
distinte(coincidenti).
II. Se
m> 3,
ilpunto
B èdoppio biplanare (uniplanare)
per Ff~se e solo se la curva y ha ivi due
tangenti
distinte(coincidenti).
Consideriamo i coni
quadrici rB tangenti
ad in A e B.Mediante la
proiezione
daP(19 0, 0, 0 ),
nei casi1 )
e2 ) I.,
essi vengonorappresentati doppiamente
su n, si noti che essendoa(A’):7 4-
0FA
nonpassa per
P, analogamente
per.hB;
seDA
eDB
sono le relative curve didiramazione,
per provare il lemma 2 sarà sufficiente provare ilseguente
LEMMA 2’.
1’ ) D A
è lacoppia
delle rettetangenti
in A’ alla curva ø.2’ )
I. ~Se m =2, DB
si spezza nelle due rettetangenti
in B alla curva y.II. Se
m ~ 3, FB
coincide con il conotangente
in B al cono y.DIMOSTRAZIONE. La prova di
1’ ) poggia
sull’identità(3 ) .
Poichèa(A )
#0, 1~~
coincide con il conotangente
in A allasuperficie a f
= 0.La sua
equazione
in forza della
(3),
ricordando che(axó -f-
=0,
sipuò
scriverenella forma
e ciò prova la
1’).
Per provare 1’affermazione
2’),
basta osservare che se m = 2 ilcono
tangente
in B ad Ffl haequazione
La curva di diramazione di tale cono sul
piano
xo = 0 è chiara-e)
Per certi valori della caratteristica di k(in
numero finito per nfissato)
tale
equazione può
non esserel’equazione
del conotangente
in .~ adaf
= 0;scartando
questi
valori della caratteristica di k,possiamo
supporre che la suddettaequazione
sia effettivamentel’equazione
del conotangente
in A ada f
= 0.Analoghe
considerazionivalgono
perl’equazione
delle rettetangenti
alla curva 0 nel
piano
xo = 0.mente
(essendo 0)
E
questo
conclude la prova.OSSERYAZIONE. Con le solite
notazioni,
si verifica facilmente chese A’ è
punto doppio per 0
ma~8(A’ ) = 0,
incorrispondenza
su.I’n,
possono non esserci
punti doppi. Cos ,
senzal’ipotesi # 0,
viene acadere la
2)
del lemma 1 e lecorrispondenti
affermazioni dei lemmi 2 e 2’.3. - Consideriamo il
piano
~, ove x~, X2, xa sono coordinate pro- iettive omogenee, ed indichiamo con lo stesso simbolo a,~, ...
una curvaalgebrica
di n ed unpolinomio
omogeneo cheuguagliato
a zero ne dàl’equazione.
Poniamo :
con a, b, c, d,
e e tali che tutti i coefficienti deipolinomi
oc,~5, I~,
~O, a,E, n
siano non nulli einoltre a #
b.Risulta :
con
1,
#2 ==4(ae - cd)(be - cd),
= -c2(a - b)2;
diqui moltipli-
cando membro a membro e tenendo
conto,
adesempio,
della(4)
siha l’identità :
La
configurazione
delle curve a =09 6
=Oy
rj =0, ~
=0,
q = 0 sipresenta
come nellafigura.
Fig. 1
Assumiamo ora e = -
(cd(a +
eda 2 +
3ab+
b2 = o(sicchè
a =
b(-3 ~ ý5)~2.
Con tale sceltaspeciale
di e e di a la(6)
diventa:con
dove abbiamo tralasciato di sostituire ulteriormente a per non com-
plicare troppo l’espressione.
Osserviamo che con tale scelta di e ed a le curve
oc, b,
...rimangono
irriducibili e distinte fra
loro ;
inoltre tutti i coefficienti dix , x23 nonchè Xi,
03BCj(b’z, j ) rimangono
diversi da zero(scartando
ovvia-mente un numero finito di valori della caratteristica di
1~ ) .
Infatti+ b(ae-cd), (ae - cd)(be - cd), (ae - cd) + (be - cd)
diven-tano
rispettivamente - 3cd(a -~- b), c2d2, - cd;
inoltre e e a riman- gonodistinte perchè
diventanoe se fosse
3c/(a + b)
-(c(a + b) )/ab
neseguirebbe
a2 - ab+
b2 = Oe ciò è
incompatibile
con la a2+
3ab+
b2 = o(se
la caratteristica di k è~2).
PROPOSIZIONE 1. Scartando un numero
f inito
di valori della carat- teristica dik,
abbiamo:a)
La curvapossiede
2 6p unti doppi
atangenti distinte,
tutti
distinti;
nessuno deiquali appartiene
alla curva (la.b)
La curvaóqg
ha 11punti doppi
atangenti distinte,
distinti traloro
(e
daiprecedenti
e 9Gr non passa per alcuno diessi).
DIMOSTRAZIONE. Dimostriamo la
a). È
facile vedere che dei 26punti doppi
di 24 stanno su 4 circonferenzeCl , C2 , C31 C4 ,
con centro
(0@ o@ 1) ( 2),
egli
altri duepunti doppi
sono(1, 1, 0 ), (1, -1, 0).
Le 4 circonferenze sonoC~== ab(xi + x2) - c(a + b) X2
pas-sante per i 4
punti doppi
di(diversi
da(1,1, 0 ), (1, -1, 0 ) )
con i =
= V-1, passante
per i 4punti
comunia E
e aab(xl + x2)2- - c(a + b) x3 (e quindi
per i 4punti
comuni a n e a rar4 =ab(xl - X2)2- (2)
Affinchè il lettore seguameglio
il discorso chiamiamo circonferenzauna conica di P2 avente
equazione
+X2)
+Bx3
= 0 e chiamiamo cen-tro di una conica il
polo
della retta x3 = 0,prendendo
aprestito
l’usualenomenlatura della
geometria
euclidea.passante
per i 4punti
comuni a q e a(e quindi
per i 4punti
comuni
a ~
e aC4 = 3(a + b)(x’ + XI)
-OX2 passante
per i 4punti
comunia ~
e a ii.Facendo i calcoli si vede che
CI C4
sono distinte tra loroe dalle
(circonferenze)
e e a. A titolo diesempio
verifichiamo cheCl
èdistinta da ~O. Infatti se
Cl
coincidesse con e si avrebbe -(c (ac -i-
==
3c/(a + b)
da cuia 2 +
5ab--~-
b2 = oincompatibile
cona 2+
3ab+ +
b 2 = 0(se la
caratteristica di kè # 2).
Ora per provare che i
punti doppi
di sono tutti distintibasta verificare
che $q
non passa per ipunti doppi
di(e
ciòè vero
perchè 01
è distinta daC2
eC3),
che non passa per ipunti doppi
di$q (e
ciò è veroperchè C4
è distinta daO2
eC3)
e infineche ~ ed q
non sonotangenti (tra
loroe)
adalcuna r;
=X2)
~ :l:~/c(~+&).r3, ~=ly2,3y4y
e cioè cheC2
eC3
non sonotangenti
ad alcuna r;; e
quest’ultimo
fatto è veroperchè
ildiscriminante, rispetto
ax2/x3,
diri = 0, Vj,
è42 = + b) + i(a
-b)].
+ i(a2 - b2)] ~ 0,
e ildiscriminante, rispetto
aX21X3,
di- r~ = 0, Vj,
èZ)3==4~c[3(~+&)2013~2013&][5~2013~2013&~)]~0.
Inoltre i
punti doppi
di nonappartengono
alla curvaperchè
le circonferenzeCI C2 , C3 , C4
sono distinte dalle circon- ferenze ~O e a.E ciò prova la
a).
Dimostriamo la
b). 99
è unaquartica
con 3punti doppi
atangenti
distinte in
(1, O, 0 ), (0,1, 0)
e(0, 0, 1).
Inoltre bincontra 99
in 8punti distinti,
infatti ildiscriminante, rispetto
ax2/x3,
y cp = 0 è4f4
=(Infine
ipunti doppi
di sono distinti daquelli
di anziógg
non passa neanchesemplicemente
per ipunti doppi
diperchè
dalla(7)
anchepasserebbe
per talipunti,
contro la
a); analogamente
non passa per alcunpunto doppio
dibgg).
E
questo
conclude la prova dellaproposizione.
NOTA 1. Abbiamo
imposto
allaquartica
trepunti doppi (in (1, 0, 0 ), (Oy 1, 0 ), (Oy 0, 1))
e non èpossibile imporre
ad essa un
maggior
numero dipunti doppi,
adesempio quattro punti doppi, imponendo
che talequartica
siaspezzata
in dueconiche,
senzache vengano a cadere le
proprietà
della prop.1;
e ciò anche se consi-derassimo le curve nel caso
più generale
pos-sibile
(cfr. figura
del n.4),
cioèa, ~
deltipo
a =axi + bx2 - cx3,
~
+
e le altre curve definite di conseguenza(cfr.
anche la nota
2 ,
n.4).
TEOREMA 1. La
super f icie
F6 diequazione axó -+- +y=0
ha64
punti doppi
conici(distinti)
e non ha altresingolarità
al difuori
ditali
punti doppi.
DIMOSTRAZIONE. Per la
2)
del lemma1,
n. 2(considerando
m =2,
n =
6),
per la1)
del lemma2,
n. 2 e per laa)
della prop.1,
la F6 ha52
punti doppi
conici distinti incorrispondenza
dei 26punti doppi
distinti di infatti la
(7)
con le notazioni di sopra si scrive«y - fl2
= 0.Per la
3)
del lemma1,
n.2,
per la2)
del lemma2,
n. 2 e per lab)
della prop.
1,
la F6 ha 11punti doppi
conici distinti neipunti doppi
della curva =
y )
= xo = 0.La F6 ha ancora un
punto doppio
conico inP(1, 0, 0, 0 ) (distinto
dai
precedenti).
Infine la F6 non ha altre
singolarità
al di fuori dei 64punti doppi
per la
1)
del lemma1,
n. 2.E
questo
conclude la prova del teorema.4. - Consideriamo il
piano n
di coordinateproiettive
omogeneeindichiamo,
come alsolito,
con uno stesso simbolo unacurva
algebrica
di n e unpolinomio
omogeneo cheuguagliato
a zerone dà
l’equazione.
Chiamiamo s2 , s3 , s4 le 4 retterappresentate
dai4
polinomi
lineariomogenei vX2 :!:
wx3 eponiamo
dove e tali che tutti i coefhcienti di nelle
bi
epij
siano non nulli ed inoltrebi .
Risulta:
vi f = al solito
supponiamo
Fissando i =
1, j
= 2 si ottienee fissando i =
3, j
= 4e di
qui moltiplicando
membro a membro la(9)
e la(10)
si ha l’identità :La
configurazione
delle curve SI’ S2, sipresenta
come nella
figura.
Fig. 2
Consideriamo ora la
quartica
- eimponiamo
cheessa abbia tre
punti doppi rispettivamente
in(1, 0, 0 ), (0, 1, 0 )
e(O, 0, 1 ).
Occorre allora annullare i
coefficienti
dix~ , x~
nella~,~2v34 ~~ ~22013
cioè occorre risolvere il sistema:
Poichè a noi interessa un
esempio particolare
disuperficie,
risol-viamo il sistema di sopra in un caso
particolare, perchè
vedremo che tale caso ci consentirà di trovare lasuperficie
che cerchiamo. Non ci siamo messi subito nel casoparticolare
perpoter
dimostrare inseguito,
cfr. nota
2,
che anche nel casogenerale
non si possonoimporre
allaquartica più
di trepunti doppi,
senza che suc-cedano « inconvenienti ».
Consideriamo allora il caso
particolare :
acl =b2 , a2 = bl ,
a3 =b4 ,
a4 =
b3, u
= v.(Per
tali valori/112 e B34
sono duecirconferenze).
Il sistema diventa
E con facili calcoli si ottiene
Motivi simili a
quelli
indicati nella nota 2seguente
mostrano che deve essere(bi + + b4)
~ 0.Ricavando
b1
dalla secondaequazione
del sistema e sostituendolo nellaprima
si ottienePosto x =
bs/b4 l’equazione
si scrive x4 - 8x3 - 2x2 - 8x-~-
1 = 0.Poichè si tratta di
un’equazione
simmetrica(nei coefhcienti) possiamo
risolverla
ponendo x +
= y,quindi y2 - 2
=x2 -f- 1/x2.
In conclu-sione
otteniamo x = = 2c;~) J5 )+1 2 Ý 2 (~) ýo.
Abbiamo l’arbitrarietà di scelta dei
segni (~)
e1±1.
Persemplicità scegliamo (~) ==
=-E- .
Ponendo ac = 2+ ~/5
abbiamo:da cui
Con tale scelta
speciale di bi (e quindi
di la(11)
diventa:con
Ora e nel
seguito
non sostituiamo ulteriormente i valoridi bj
per noncomplicare troppo l’espressione.
Osserviamo che con tale scelta
di b; (e
dia;)
le curve~5~, ~52’ P12’
...rimangono
irriducibili e distinte traloro,
inoltre i coefficienti dixi, x2, x3
nonchè v12 , v34 ,
rimangono
diversi da zero. Tutto ciò si verifica facil- mente. L’unicadifficoltà, forse,
è verificare che le nuoveespressioni
di
P12,
non coincidono a meno di una costante.Infatti
si hae se fosse
ne
seguirebbe + b’)
=4b3 b4(bl -~- b2)
e sostituendo la se-conda del sistema
(12)
si avrebbeb3 -+- 6b:b: + b4
= 0 che è incom-patibile
con la(13).
PROPOSIZIONE 2.
a)
La curva~1 ~2 ~a ~4 possiede
24punti doppi
atangenti distinte,
tuttidistinti ;
nessuno deiquali ap partiene
allacurva
P12 P34
*b)
La curva ha 18punti doppi
atangenti distinte,
distintitra loro
(e
daiprecedenti).
DIMOSTRAZIONE. Dimostriamo la
a). È
facile vedere che i 24punti doppi
dit’5l ~2t’53 ~4
stanno su 4 circonferenze di centro( o, 0, 1 ) ;
essepassano per i 4
punti
comuni a due curveói, dj
e sono da essi indi- viduate. Indicando conCii
la circonferenzapassante
per ipunti
co-muni
a ~
i et’5 j,
si ha:Si verifica immediatamente che e
Facendo i calcoli si vede che le circonferenze
Oij
sono tutte distintetra loro e dalle circonferenze
fJ12
e~834.
A titolo diesempio
verifichiamo cheC12
non coincide conC13
e cheC13
non coincide con(È
utileosservare, per
risparmiare qualche calcolo,
nelle ulterioriverifiche,
cheC34
si ottiene da012
sostituendob3
ab1 a b2
e cheCi~
si ottiene daC13
sostituendo
b4
ab3
eb3
ab4).
Verifichiamo cheC12
è distinta daC13.
Infatti se le due circonferenze
coincidessero,
si avrebbee
svolgendo
i calcoli+ b4)2 == b2)2.
Dallaprima equazione
del sistema(12)
se ne deduceMa si ha e abbiamo
già
detto che(ba + b4)2 + -~- 4b3 b4 =
0 èincompatibile
con la(13).
Verifichiamo che
C1a
è distinta da Infatti se le due circonferenzecoincidessero,
si avrebbee
svolgendo
i calcoli(bl - b2) (b2 b3 - bl b4) 2 = 0.
Equesto
non è pos- sibileperchè,
come abbiamogià detto, b1- b2 ~ 0
eOra per verificare che i
punti doppi
della curva~~ ~2 ól ~4
sono tuttidistinti,
basta verificare che le circonferenzeCij
sono tutte distintetra loro e che
~2
non sonobitangenti
nè aóg
nè a~4.
Abbiamogià
verificato che le
Ct;
sono tutte distinte traloro;
facendo i calcoli si vede cheb2
non sonotangenti
nè a63
nè a~4 . Verifichiamo,
adesempio,
cheb,
non èbitangente
a~3.
Infatti consideriamo il sistemaMoltiplico
laprima
perb3(b3+ b4),
dalla seconda ricavoche sostituito nella
prima
dàdove i coefficienti di e di
x3
sono diversi da zero equindi
le due radicisono distinte.
Analogamente
perl’equazione in rg
e inx3.
I
punti doppi
di nonappartengono
alla curvafJ12fJ34 perchè,
come abbiamovisto,
le circonferenzeCi
f sono distinte dalle circonferenzeB12
eB34.
Dimostriamo la
b).
I 18punti doppi
atangenti
distinte della cur- va sono i 3punti
comuni alle 3 rette si, ipunti
comuni a s;e a y
( j = 2, 3, 4)
e i 3punti doppi
di ’~P. Per dimostrare che sono tutti distinti tra loro basta far vedere che nessuna dellerette sj
ètangente
a Infatti si ha
Sostituendo nella
prima equazione,
siottiene,
Ponendo x =
x1/x2,
dividendoper x2
eponendo
ancora x-t-
= y, si ottiene~2~±~i~+(~i+~==0.
Ora se fosseJ/4==0
neseguirebbe b2)2]
= 0. Ricordando cheb~ == ib4)2, b2 = b3 --‘- b4
si avrebbe allora(b3 + b4 - 4b3 b4) [i (b3 - b4 ) - 2 b3 b4]
=O,
che è
incompatibile
con la( 13 ) .
Ricavando
occorre ancora verificare che il discriminante L1 di x
-+-
= y è di-verso da zero. Infatti se fosse L1 = 0 ne
seguirebbe + (bi -f- b2)2 = 0
da cui scrivendo
bi e b2
in funzione dib3
eb4,
si avrebbeincompatibile
con la(13).
(Infine
ipunti doppi
di sono distinti daipunti doppi
di~1~2~3~4’ perchè
la curva non passa per alcuno deipunti doppi
di
~l ~2 ~3 ~4 altrimenti,
dalla(14),
anchepasserebbe
per talipunti,
y contro laa ) ~ .
E
questo
conclude la prova dellaproposizione.
NOTA 2. Non si possono
imporre
allaquartica
(che
compare nella(11 ) ) più
di trepunti doppi
senza far cadere le pro-prietà
della prop. 2. Infatti facendo i calcoli sipuò
vedere che seimpo-
niamo a tale
quartica
di averequattro punti doppi,
cioè dispezzarsi
in due coniche ~1 82’
queste
risultanodegeneri
epoichè ~l ~52 ~3 ~4
ètangente
alle otto rette neipunti
doveB12B34
incontra~l ~2 ~3 ~4’
un certo numero dipunti
di contatto èdoppio
per s1s2s3s4e1e2 oppure perB12B34
passa per talipunti doppi.
TEOREMA 2. La
superficie
F7 diequazione a4 + +
y = 0 ha 90punti doppi
isolati(distinti)
di cui 72 sonopunti doppi
conici e 18punti doppi biplanari.
Inoltre non ha altresingolarità
al dif uori
di talipunti doppi.
DIMOSTRAZIONE. Per la
2)
del lemma1,
n. 2(considerando
m =3,
n =
7),
per la1)
del lemma2,
n. 2 e per laa)
della prop.2,
la ~’7 ha72
punti doppi
conici distinti incorrispondenza
dei 24punti doppi
distinti
(a tangenti distinte)
di~5~ ~2 ~3 ~4 ;
infatti la(14)
con le nota-zioni di sopra si scrive
/~12 ~34 ~1 ~2 ~3 ~4 = ay - ~2~
Per la
3)
del lemma1,
n.2,
per la2)
del lemma2,
n. 2 e per lab)
della prop.
2,
la F’ ha 18punti doppi biplanari
distinti tra loro e daiprecedenti
neipunti doppi
della curva(s2 s3 s4 y~ = y )
= xo = 0 . Infinela I’’ non ha altre
singolarità,
al di fuori dei 90punti doppi,
per la1)
del lemma
1,
n. 2.E
questo
conclude la prova del teorema.BIBLIOGRAFIA
[1] A. B. BASSET, The maximum number
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doublepoints
on asurface,
Nature, 73 (1906), p. 246.[2]
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[3]
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del 5o ordine con solipunti doppi
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Flachen, Annali di Mat., (4), 41 (1955), pp. 105-111.[7] E. STAGNARO,
Sopra
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fasc. 2 (1968), pp. 338-343.[8]
D. GALLARATI, Intorno a certesuperficie algebriche
aventi un elevato numerodi
punti singolari
isolati, Rend. Acc. Naz. Lincei, Serie VIII, 11, fasc. 6(1951),
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D. GALLARATI, Alcuneriflessioni
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B.Segre,
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Ligure,
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14(1957),
pp. 1-7.[11]
D. GALLARATI, Sullesuperficie
delquinto
ordine dotate dipunti tripli,
Rend. Acc. Naz. Lincei, Serie VIII, 12, fasc. 1
(1952),
pp. 70-75.Manoscritto