A NNALI DELLA
S CUOLA N ORMALE S UPERIORE DI P ISA Classe di Scienze
F ULVIO L AZZERI
Rivestimenti di curve algebriche affini
Annali della Scuola Normale Superiore di Pisa, Classe di Scienze 3
esérie, tome 24, n
o1 (1970), p. 91-101
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FULVIO LAZZERI
(*)
Per le definizioni e risultati
principali
digeometria algebrica
ed ana-litica ci
riferiamo,
se nonesplicitamente detto,
alle memorie di J. P. Serre1811 [9].
Ad
esempio (vedi [9])
adogni
varietàalgebrica su C
si associa in modo naturale unospazio
analiticocomplesso
avente lo stesso insieme dipunti.
Per brevità di
linguaggio,
diremo che unospazio
analiticocomplesso
~’ è una varietà
algebrica
verificante una certaproprietà,
se esiste unavarietà
algebrica
varificante taleproprietà
e che abbia X comespazio
ana-litico associato.
Cos uno
spazio
analiticocomplesso
sarà detto una varietàalgebrica
affine se esiste una immersione analitica tale
che n (X)
siachiuso nella
topologia
di Zariski di(tn.
Diremo
superficie
diRiemann,
unospazio
analiticocomplesso
irriduci-bile non
singolare
di dimensione uno.Questa
definizione coincide conquella
data in
[1].
Il termine curva
algebrica
indicherà una varietàalgebrica su e
ir-riducibile,
nonsingolare,
di dimensione uno.§
1. Sia X unasuperficie
di Riemann. Chiameremo funzionedivergente
su X
ogni
funzione olomorfa su ~’ tale che perogni
successione(xn) priva
di
punti
aderenti suX,
si abbialim -_ -~-
00.n-co
TEOREMA 1. Sia X una
superficie
di Riemann noncompatta.
AlloraX è
algebrica
affine se e solo se le due condizioniseguenti
sono verificate :1) .g1 (X, Z)
è finitamentegenerato ; 2)
esiste una funzionedivergente
su X.Pervenuto alla Redazione il 18 Marzo 1969
(*) Eseguito nell’ambito del gruppo di ricerca n. 35 del CNR.
DIMOSTRAZIONE. La condizione è necessaria. Sia X
algebrica
affine.Esistono una curva
algebrica completa
ed un numero finito dipunti
pi ~ ,.. ~pn E X
tali che X è isomorfa aX -
... ,P
ben noto che seX
èalgebrica compatta, (X -
... ,2 Pnj Z)
èfinitamente
generato (vedi [5]) ;
inoltrese f è
una funzione razionale suX
conpoli
effettivi in 9 --- pn e olomorfaaltrove,
è ovvio chef
è diver-gente
suX -
... ,pn) ;
l’esistenza diquesta f è
assicurata dal teorema di Riemann Roch(vedi [1])
La condizione è sufficiente. Sia
f
una funzionedivergente
su X. Al-lore
l’applicazione f : X - G
èpropria.
Occorre far vedere che perogni compatto f-1 (.g)
ecompatto.
Se cos nonfosse,
esisterebbe unasuccessione di
punti (xn)
inf-1 (g) priva
dipunti
aderenti inf -1 (K),
equindi
in ~.’poichè f-1 (K) è
chiuso. Poichèf
èdivergente,
la successione( f (xn))
èillimitata,
e ciò è in contraddizione con lacompattezza
di K.Poichè
f
è unaapplicazione olomorfa,
determina un rivestimento diC.
Essendo
propria,
tale rivestimento ècompleto (vedi [1]
pag.42).
Indicandoper con
v (xo) 1’ordine
dello zero dif (x) - f (xo) in
xo, esiste nintero tale che Z per
ogni z E G.
x E f -1 (x) ~ ~
Poichè
f
èolomorfa,
l’insieme dei suoipunti
didiramazione,
cioègli
x E X con v
(x)
> 2 è discreto.Proveremo ora che
f
ha alpiù
un numero finito dipunto
di dira-mazione.
Siano infatti
I ~ 1 ), F
una varietàtopologica
di dimen-sione due orientabile connessa
compatta
con E un rivesti-mento
completo
digrado n, regolare
sul bordo di F. Sianoi
punti
di diramazione di 7f,I’ (-PI), --- , V (-Pr) gli
indici di diramazione re-lativi ;
iquindi v (pi)
2 2per i= 1, ... ,
r.II
primo
numero di Betti di F vale per la formula di Hurwitz(i) :
Sia e >
0 taleche
perogni
x E X di diramazione perf.
Associamo a
tale g
un tale che se x E X è di diramazione perf
(1) Ciò può essere visto facilmente mediante una triangolare di E in cui i siano vertici. Rimontando questa su F per mezzo di ~c e calcolando la caratteristica di Eulero-Poincaré di F ed E mediante il numero dei simplessi della triangolazione, si
ottiene a Basta allora osservare che ;
avviene
che oppure
untale Q’
esisteperché
l’insie-me dei
punti
di diramazione è discreto.Indicheremo con
DR
ildisco I z C R, z
E~ ; applicando
l’osservazioneprecedente,
ilprimo
numero di Betti di èmaggiore
oeguale
ar - n
+ 1
ove r è il numero deipunti
di diramazione dif
inf -1 (D~).
Essendo
f -1 (D~)
retratto di deformazione di otteniamo che anche ilprimo
numero di Betti dif-1(De,)
è à Y1 - r+
1.Osserviamo ora che
(X? f -1 (D~-))
è unacoppia
diRunge.
Infatti se Kè
compatto
inf -1 (D~-)~ l’inviluppo K
di Krispetto
all’insieme( f );
è ancoracompatto
in1 (D,,)
ed a fortiori lo èquindi l’inviluppo K
di .grispetto
all’insieme di tutte le funzioni olomorfe su X.
Allora
(vedi [3]
Corollario1,
pag.507)
1’ omomorfismo naturale iniettivo.In
particolare
ilprimo
numero di Betti di .~ èmaggiore
oeguale
aquello
dif -1 (De,)
e perquanto
sopra di r - n+ 1.
Peripotesi B, (X)
+
oo equindi
non possono osservi infinitipunti
di diramazione perf
su X.Esiste
quindi R >
0 tale chef -1 (DR)
contiene tutti ipunti
di dira-mazione di
f.
Posto Z =
lz
E> R)
sianoY1, ... , Ys
lecomponenti
connessedi f -1 (Z).
è un rivestimentocompleto
non dira-mato di
grado
n~per i =1, ... ,
isomorfo a Z’ =(z E G ) ( 0 z 1 ) ;
sia z : Z - Z’ un tale isomorfismo. Sia
per h
interopositivo,
ah : Z’ -~ Z’definita da Oh
(z)
= zh . Ricordando che n,(Z’)
_~G,
segue dal teorema di unicità dei rivestimenti che esiste un omeomorfismoY; --~
Z’ tale che :È
ovviopoi Che Ai
è un isomorfismo analitico. Ne segue che sipuò
dare aY; = Yi u ~
una struttura analitica che induce inYi quella preesistente,
di modo che
Y;
sia isomosfo E1).
Si ottiene cos una struttura di
superficie
di Riemann suu
{OO1’
.., ,oos}
che induce in X la strutturapreesistente.
OraX
ècompatta, quindi
è una curvaalgebrica (vedi
adesempio [4]
teorema 27 pag.238).
Resta da mostrare che X è
algebrica
affine con la struttura indotta daquella
diJL
Ciò è mostrato nell’osservazioneseguente.
OSSERVAZIONE 1.
Sia X
una curvaalgebrica
nonsingolare completa
irriducibile su un corpo
algebricamente chiuso k,
L1c X
un sottoinsieme finito non vuoto. Allora ~’ =X -
J èalgebrica
affine.DIMOSTRAZIONE. Sia Per n intero
poniamo +
...+
npr . SiaÌ - (k) l’applicazione proiettiva
associataal sistema lineare
completo ~ i
individuato daDn.
Essendogrado Dn
=genere di
2, P"
è una immersione(vedi [7]
pag.60).
trasforma
gli
elementi diDn
nelle sezioniiperpiane-
di cpn(X)
in(15).
Inparticolare (4) (X)
n n ove n è uniperpiano
inPm (le),
Considerando n come
l’iperpiano
« all’infinito », si viene ad avereè una immerzione razionale di X in kn .
OSSERVAZIONE 2. Si vede facilmente che se .~ è
algebrica affine,
unaf divergente
su X è razionale su X. Basta ricordare(vedi [2])
cheogni
funzione meromorfa su una varietà
algebrica completa
è razionale. Chef
èmeromorfa su
.X
discende dal fatto che è olomorfa su X ed hapoli
neipunti
avendo ivi limite infinito.§.
2 D’ora inpoi
rivestimentosignificherà
rivestimentocompleto.
Diremo
quasi algebrici
affini i rivestimenti analitici digrado
finito dicurve
algebriche
affini. Piùprecisamente
unasuperficie
di Riemann X sarà dettaquasi algebrica
affine se esistono una curvaalgebrica
affine Yed un morfismo analitico che sia nn rivestimento di
grado finito,
eventualmente diramato.Equivalentemente (vedi § l )
unasuperficie
di Riemann èquasi alge-
brica affine se è non
compatta
epossiede
una funzionedivergente.
PROPOSIZIONE 1. Sia rivestimento analitico di
grado finito,
con Ualgebrica
affine. Allora X èalgebrica
affine se e solo se nha un numero finito di
punti
di diramazione. Sequesto
è il caso n è unmorfismo tra varietà
algebriche.
DIMOSTRAZIONE Detto un rivestimento razionale
qualsiasi,
o è un rivestimento
finito,
avente un numero finito dipnnti
di diramazione se e solo se n ne ha un numero finito. Come si è visto nella dimostrazione del teorema
1, H (X, ~)
è finitamentegenerato
se esolo se o o ~ ha un numero finito di
punti
di diramazione. Basta allora ap-plicare
il teorema 1.Sia n : X -~ Y un rivestimento analitico di
grado finito,
con Yalgebrica
affine. il corpo delle funzioni razionali su
Y, M (X)
il corpo dellefunzioni meromorfe su X. Si ha una identificazione n*
di G (Y)
inIndichiamo con
M (X, n)
la chiusuraalgebrica di G(Y)
inLEMMà 1. un rivestimento analitico di
grado
finito d.Allora
M (X, n)
è unprolungamento
finito digrado ~ d di (t (C».
Inparticolare
è un corpo di funzionialgebriche
in una variabile.DIMOSTRAZIONE. Basterà mostrare che
se f E M (X, n), f soddisfa
unaequazione
digrado
a coefficientiin G C) 2x G (z).
Sia
un’equazione
didipendenza algebrica
dif (z).
Si
può
evidentemente supporre che sia EG [z], i
=0,...,
n.Sia p un
polo
dif.
Allora1/f
è olomorfa in un intorno di p. Da(1)
si ottieneper cui
ao f é
olomorfa su X.Moltiplicando
la(1)
peraó-1,
@ si ottieneun’equazione
didipendenza algebrica
diao f su e (Z).
Sipuò quindi
supporre, sostituendoao f a f, f
olomorfa su
X, ao
=1.Sia
quindi
l’equazione
minima dif su C (z). P (w, x)
è irriducibilein CMM
equindi
anche
in G [w, z].
Consideriamo la curvaalgebrica
affine Y =((w, z)
E(t21 i
~ P (w, x) = 0)
el’applicazione o : X - G2
definita dao ( p) _ ( f ( p), ~ ~~)).
aè un morfismo analitico
proprio
di ~’ in Y equindi (vedi
adesempio [6]),
Q
(X)
è unsottospazio
analitico irriducibile di Y. Ma una varietàalgebrica
irriducibile è anche analiticamente
irriducibile,
equindi a (X) =
Y. Mostria-ma ora che n Siccome P
(w, z) è
irriducibile il sistemaha un numero finito di soluzioni. Sia
allora zo
EG,
tale che(~ zo)
risolva(2).
AlloraP (w, zo)
ha n soluzioni distinte : w, , ... , w,, . Essendosurgettiva,
dovranno esistere p, , ... , pn E X tali cheAllora w1
(zo)
contiene npunti
distinti Pt, .., pn , ed essendo n digrado d si ha n d.
TEOREMA. 2. Sia n: X --~ Y un rivestimento di
grado finito,
con Yalgebrica
affine. Allora il corpoM (X, n)
nondipende
da ir nè da Y masolo da X. Esso verrà indicato con A
(X).
DIMOSTRAZIONE. Sia G 1 X - à5’ un altro rivestimento di
grado finito,
con Y’
algebrica
affineComponendo n
e a con rivestimenti finiti diY,
Y’rispettivamente
su~,
siottengono
due rivestimentif,
g : tali che M(lY, f ) = M (X, n), g) = M (X, a).
Allora g soddisfa
un’equazione
deltipo :
ove al
(x), ... , ad (X)
sono intere suC,
essendo d ilgrado
dif.
Ciò
può
essere visto nel modousuale, scegliendo funzioni al 9
ad :d
G - X
cheinvertano f,
e formando ilprodotto P (X, Y) =
H(Y -g(ot(X )).
i=1
Allora i coefficienti del
polinomio P (X, Y)
inY,
sono funzioni simmetrichedelle g (ai (x))
equindi
ben definite fuori deipunti
sopra iquali
èqualche diramazione,
ed ivi olomorfe. Neipunti
rimanenti sonopoi limitate,
ondesono intere su
~,
Dimostriamo
che ad
è unpolinomio.
Sia(Pn)
una successionein C priva
dipunti aderenti,
esiano q’ gn
ipunti
di X che siproiettano
in pn mediante
f, presente
ognuno tante voltequanto
è lamolteplicità
didiramazione di
f
in essi. AlloraSia
M E 1R
peripotesi
è
compatto
in X.Sia ed è
quindi
Ciò dimostra che lim Per l’arbitrarietà di
(Pn)
si haquindi
di conseguenza ad
(x)
EG [x].
Osserviamo ora che se d ~
1,
il sistemanon ha soluzioni.
Ciò è evidente
per d
=1. Ingenerale
sipoi
che dasegue
che dimostra l’asserto per induzione su d.
Sia ora 1 ~ r ~ d.
t, qt ,
..., qd ipunti
di ~.’ che siapplicano
in p mediante
f, presenti
ognuno tante voltequanto
è l’indice di dirama- zione dif
in essi. Allora :Poniamo per i E I:
Si ha allora
Supponiamo
per assurdo che ar(X)
non sia unpolinomio.
Allora essendo un
polinomio,
ar(X).
ha unasingolarità
essen-ziale all’infinito. Per
ogni compatto
K ine9
esistequindi _p 9 K,
tale cheossia
7 Annali della Scuola Norm. Sup. - · Pvaa.
Se .g è tale che
, si ha che
iI
i E
I,
sonomaggiori
di 1 econtro
quanto provato
sopra.Allora a, (x),
..., ad(X)
sonopolinomi,
edf, g
sonoalgebricamente
di-pendenti. Quindi .
TEOREMA 3. Sia X una
superficie
di Riemann. Allora o non esiste alcun rivestimento finito con Y curvaalgebrica affine,
oppurene esiste uno n : tale che per
ogni
altro o : X-Y,
esiste un rive-stimento
finito, razionale,
cda X
su Y che rende commutativo ildiagramma :
DIMOSTRAZIONE. Sia un rivestimento finito con Y
alge-
brica affine.
Componendo
o con un rivestimento si ottieneun rivestimento finito
1 = Â.
o o :X - G.
Il corpo A
(X)
è per il lemma 1 un corpo di funzionialgebriche
inuna variabile. Esiste
quindi g
E A(X)
tale che A(X) = ~ ( f, g) (vedi
adesempio [10]).
Siano í tali che
dividendo per
Se r è
maggiore
del massimo deigradi degli
per
ogni
successione( pn) priva
dipunti
aderenti in X.Consideriamo ;
Se
(Pn)
è una successionepriva
dipunti
aderenti inX,
si avràlim no _
(0, 0, 0,1),
se r è sceltomaggiore
di 1.n - 00
Evidentemente
X* = no (X)
è una curvaalgebrica irriducibile,
even-tualmente
singolare,
il cui corpo delle funzioni razionali è A(X).
Detta y:
X** - X*
la normalizzazione diX*, poniamo X=X**2013
(O, 0, 09 1).
Definiamo n :X --> X
nelseguente
modo : se p E X tale che nonsingolare
per X*Mostriamo che n si estende per continuità a tutto X.
Sia
po E
X tale che no(po)
siasingolare
per X*. Allora se U è unintorno abbastanza
piccolo di po
in ha una solasingolarità
inpo)
ove definisce un germe di insieme analitico irriducibile. Esiste alloraun unico
punto p1
inX**,
certamente non in ,,-1((0, 0, 0, 1)),
chepossiede
un
intorno V,
tale definisca in ~co(po)
lo stesso germe di no(U).
Allora,
eventualmenterimpicciolendo U, V, n
è-
ed é un rivestimentoanalitico, prolungabile quindi ponendo n (po)
_==Pi- ·
Mostriamo che
propria.
Per come costruita si ha ~o = si haquindi
Se K è
compatto,
pure lo è. Assumiamoche,
no siapropria ;
allora
nii 1 w (K))
ècompatto,
ed essendo n-1(g)
un chiuso contenuto inun
compatto,
è anche essocompatto.
Resta da mostrare
quindi
che ~4 èpropria,
considerata comeappli-
cazione di :
Sia g
compatto
in X’. Senii (.g)
non fossecompatto
inX,
esso con-terrebbe una successione
(xn) priva
dipunti
aderenti in(K),
equindi
in X
perchè (g )
è chiuso.Per come è scelto r si avrebbe 1
n
quindi
1:n
(0, 0, 0, 1),
il che è assurdoperchè (0, 0, 0,1)
nonpuò
essere aderente a K.Quindi n :
X -+ X è un rivestimento finito.Sia a : X - Y un rivestimento finito con
Y algebrica
affine. Sej
=1,
... , 1n lecomponenti
di n, arispettivamente
Essendo A
(X) = ~ (X*) = ~ (X ~~)
si avrà cheogni
elemento di A(X)
è funzione razionale di ...,
In perchè Xt ,
... , sn generano razionalmenteG (X**).
Esistonoquindi polinomi
tali che
Sia A :
X
--~(In
definita daProviamo che A è
regolare.
Se Alloraonde olomorfa all’intorno di
(Xi’
... ,La
(3)
mostra anche che Aapplica X
in Y e che a = A o n.Di
più
essendo opropria surgettiva,
si ha che A èpropria.
q E
X tale
che n(q)
= p. Allora o(q)
= A(n (q)) = Â (p)
EK,
percui q
E o-1(K)
e p = n
(q)
E n(K)).
Essendo opropria,
0-1(~))
ècompatto
equindi
anche
(o-1 (K))
lo è.Ciò conclude la dimostrazione.
COROLLARIO. Sia X una
superficie
di Riemannquasi algebrica
affine.Allora
l’algebra
dellef E A (X)
olomorfe su X è finitamentegenerata.
DIMOSTRAZIONE. è il rivestimento costruito
preceden- temente,
ed y,.. , fn
sono lecomponenti di n, C ... y]
èl’algebra
delle
f
E A(X)
olomorfe su X.Istituto Matematico Università di Pisa
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