na Domenica Fiori
”
Infermieristica clinica applicata alla medicina materno infantile “
Docente:
Dott.ssa Anna Domenica Fiori
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI di CAGLIARI
Corso di Laurea in Infermieristica
Sede di Nuoro
L’
SCUOLA E NELLA FAMIGLIA
L’infermiere deve conoscere:
- l’anatomia e la fisiologia dell’apparato riproduttivo maschile e femminile
- la classificazione, le generalità, le indicazioni, le controindicazioni e i modi di impiego dei metodi contracettivi.
- le funzioni e la disciplina dei consultori familiari.
- l’eziologia, l’epidemiologia, la patogenesi, la via di trasmissione, la sintomatologia, la diagnostica, la terapia, la prognosi e la prevenzione delle
principali malattie a trasmissione sessuale.
- l’uso corretto del profilattico.
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L’ EDUCAZIONE SESSUALE NELLA SCUOLA E NELLA FAMIGLIA
L’infermiere deve inoltre essere in grado di effettuare interventi di educazione sessuale presso la scuola, la famiglia e i servizi sanitari di base, al fine di favorire tra i giovani la formazione di una coscienza sanitaria in merito alla contraccezione e alla prevenzione delle malattie a trasmissione sessuale.
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I
L CONSULTORIOViene identificato come una struttura dell’Azienda Sanitaria Locale per i servizi sanitari e sociali inerenti all’attuazione dell’assistenza alla
famiglia e all’educazione alla maternità e alla paternità responsabili.
I consultori sono i servizi territoriali deputati a
svolgere le attività di educazione sulle metodiche di contraccezione.
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L
A CONTRACCEZIONELa fertilità umana può essere controllata, evitando gravidanze indesiderate.
I metodi contraccettivi si suddividono in:
Metodi di barriera maschili e femminili.
Dispositivi intrauterini
Metodi naturali o non meccanici
Metodi ormonali
Metodi chirurgici maschili o femminili
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I MOTIVI PER CUI ORIENTARSI ALLA CONTRACCEZIONE
Non desiderare figli
Controllare le nascite
Quando la maternità compromette lo stato di salute fisico e psicologico della donna
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O BIETTIVI ASSISTENZIALI INFERMIERISTICI
Aiutare la donna o la coppia da orientarsi nella scelta di un metodo contraccettivo
Consigliare la donna durante l’uso di un metodo contraccettivo
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Effettuare un colloquio di orientamento con la
donna/coppia per capire i motivi per cui scegliere la contraccezione.
Se necessario effettuare un intervento di educazione sanitaria
Spiegare, con il supporto del medico o dell’ostetrica, i criteri di accettabilità dei mezzi contraccettivi:
- innoquità - semplicità - reversibilità - efficacia
Una volta scelto il metodo l’infermiera dovrà essere di supporto al medico o all’ostetrica nell’offrire spiegazioni (meccanismo d’azione, modalità d’uso, eventuali effetti collaterali e i rimedi da adottare)
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M ETODI DI BARRIERA
Possono essere maschili (profilattico) o femminili (diaframma)
Impediscono l’incontro tra ovocita e spermatozoo
Sono metodi anticoncezionali considerati mediamente efficaci
La loro efficacia dipende dal corretto utilizzo
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P
RESERVATIVOÈ una guaina sottili di gomma che viene calzata sul pene eretto poco prima del rapporto sessuale.
Se associato ad una crema spermicida aumenta il potere contraccettivo
In commercio esistono dei modelli
lubrificati per attenuare il fastidio della donna durante il rapporto. Non utilizzare olii o creme se non vi è specificata la
compatibilità con il profilattico.
Il condom rappresenta l’unica protezione per le malattie sessualmente trasmissibili e per le infezioni.
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D
IAFRAMMA
Rappresenta l’omologo femminile del condom.
Si tratta di una cupola di lattice che viene introdotta in vagina prima del rapporto
sessuale e blocca il transito agli spermatozoi.
Se associato a crema spermicida aumenta l’efficacia anticoncezionale
È necessaria una visita eseguita dall’ostetrica o dal medico per valutare le dimensioni del
diaframma e per spiegarne il corretto posizionamento e utilizzo.
Il diaframma va rimosso 8 ore dopo il rapporto
L’efficacia contracettiva dipende dalle
dimensioni, dall’integrità, dal posizionamento e dalla rimozione corretta.
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I
DISPOSITIVI INTRAUTERINI(IUD)
Spirare al rame o al progesterone. È
costruita in materiale plastico avvolta da una spirale in rame o inserita in una
capsula di progesterone.
Modificano l’endometrio e lo rendono
inadatto all’annidamento, hanno azione tossica sullo spermatozoo, inoltre la
spirale al progesterone rende il muco
cervicale impenetrabile agli spermatozoi.
Viene inserita dal medico in utero,
generalmente verso il termine della mestruazione
La durata dipende dal tipo di spirale, il medico darà indicazioni alla donna.
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I
DISPOSITIVI INTRAUTERINIIl corretto posizionamento può essere costantemente controllato dalla donna, toccando il filo che fuoriesce dal collo dell’utero (tale filo serve anche per la
rimozione)
È considerato un metodo contraccettivo efficace.
La spirale non è adatta a donne che non abbiano avuto figli o che in anamnesi abbiano avuto infezioni
all’apparato genitale.
Può comportare mestruazioni più abbondanti, più
lunghe e dolorose, se dovessero comparire dolori molto forti con perdite di sangue o febbre la donna deve
ricorrere subito al medico
Se non dovessero comparire le mestruazioni la donna dovrà sottoporsi ad un test di gravidanza e in caso di positività dovrà ricorrere al medico.
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M
ETODI CONTRACCETTIVI ORMONALILa pillola estroprogestinica blocca l’attività ipofisaria e quindi quella ovarica, modifica l’endometrio rendendolo inadatto
all’annidamento e rende il muco cervicale ostile al passaggio degli spermatozoi.
La donna deve assumere un confetto al giorno per 21 giorni, più o meno alla stessa ora, e quindi sospendere il trattamento per 7 giorni, poi riprendere.
In questi 7 giorni comare la mestruazione provocata dalla caduta ormonale che dipende dalla mancata assunzione della pillola.
In caso di dimenticanza di un confetto, di diarrea o di associazione ad altri farmaci, l’efficacia può essere ridotta.
Attualmente esistono vari tipi di pillola, il medico sceglierà quella più adatta alla donna.
È considerato un metodo anticoncezionale efficace, ma dipende dal corretto utilizzo.
La pillola è controindicata nelle donne con malattie cardiovascolari, diabete, malattie del fegato o renali, tumori maligni dell’apparato genitale o della mammella.
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M
ETODI CONTRACCETTIVI ORMONALI Prima dell’assunzione della pillola il medicoprescriverà degli esami per valutare la funzione epatica, la coagulazione, il metabolismo glucidico, il quadro lipidico; rileverà inoltre la pressione
arteriosa ed eseguirà un’accurata anamnesi, il pap-test e la visita ginecologica.
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I METODI ANTICONCEZIONALI NATURALI
Se la coppia sceglie come metodo contraccettivo l’astensione dai rapporti nel periodo fertile, dovrà essere adeguatamente informata su come riconoscere i segni dell’ovulazione.
I tre metodi esistenti sono:
Ogino-Knaus
Temperatura corporea interna
Metodo Billings
Questi metodi se presi separatamente vengono classificati come inefficaci, ma se vengono associati tutti e tre,
risultano efficaci. Purtroppo la loro applicazione richiede la preparazione della coppia, un addestramento e una
disciplina sessuale che non sempre sono facili da attuare, tali da comportare una classificazione sull’efficacia più alta della teoria (mediamente efficace).
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M
ETODO DIO
GINO-K
NAUSIl periodo ovulatorio si calcola sottraendo 18 giorni al ciclo più corto e 11 giorni al ciclo più lungo, dopo che la donna ha registrato per almeno un anno la durata dei suoi
cicli.
Es. donna con cicli di 28 giorni:
inizio del periodo fertile = 28-18=10 fine del periodo fertile =28-11=17
per cui la coppia deve evitare rapporti sessuali dal 10° al 17° giorno di ogni ciclo.
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O BASALE
La donna deve rilevare la temperatura vaginale o rettale, con un apposito termometro, tutte le
mattine alla stessa ora, in condizioni basali e le segna su un grafico, dal quale potrà notare che la temperatura ha un andamento caratteristico.
Essa è bassa nella prima metà del ciclo e si rialza subito dopo l’ovulazione di 0,3-0,5°C per effetto del progesterone, per scendere ai valori pre-
ovulatori in coincidenza con la mestruazione.
La coppi deve avere rapporti solo 3 giorni dopo il rialzo termico.
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M
ETODOB
ILLIGNGSPer precisare meglio il periodo ovulatorio la donna può studiare le caratteristiche del muco cervicale.
Subito prima dell’ovulazione esso diventa filamentoso e molto fluido, dopo 2 o 3 giorni perde tali caratteristiche. L’ovulazione avviene dopo la massima fluidità del muco, la fase fertile ha termine la sera del 4° giorno dopo il picco di fertilità, dopo che il muco assume nuovamente un aspetto opaco e denso.
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È un termine latino, significa rapporto sessuale interrotto. Consiste nell’estrazione del pene dalla vagina immediatamente prima dell’eiaculazione.
Questo metodo è considerato mediamente efficace.
Il coito interrotto comporta una serie di effetti fisici e psicologici estremamente sgradevoli, per cui diventa un metodo poco accettabile.
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L E MALATTIE A TRASMISSIONE SESSUALE
Si dividono in sue gruppi:
Malattie a trasmissione sessuale e parenterale:
- AIDS
- Epatite B e C
Malattie a trasmissione esclusivamente sessuale:
- herpes genitale - sifilide o lue
- Gonorrea o blenorragia - Tricomoniasi
- Chlamydia
- Candida Albicans
- condiloma acuminato o verruca genitale
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DELLE MALATTIE SESSUALMENTE TRASMISSIBILI
Oltre ad essere un metodo contraccettivo è anche il mezzo per la prevenzione delle malattie
sessualmente trasmissibili.
I fluidi corporei che possono trasmettere le infezioni durante i rapporti sessuali sono il sangue, lo sperma e le secrezioni vaginali.
Perché vi sia possibilità di trasmissione deve
esserci il contatto tra tali fluidi e le mucose degli organi genitali, del retto o delle mucose orali.
Solo un adeguato uso del profilattico rappresenta il metodo più efficace per la prevenzione delle
malattie sessualmente trasmissibili.
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L A CONTRACCEZIONE D ’ EMERGENZA
Termine generico utilizzato per prescrivere un gruppo di metodi ormonali per la prevenzione delle gravidanze, quando essi vengano assunti durante i primi giorni dopo il rapporto sessuale non protetto.
La contraccezione di emergenza è rivolta a donne che sono state esposte ad un rapporto sessuale non protetto per non uso o uso improprio dei metodi anticoncezionali o per violenza sessuale, e non desiderano una gravidanza.
La donna deve essere informata sui metodi contraccettivi da utilizzare, inoltre deve essere a conoscenza che questo metodo non copre il rischio di contrarre infezioni sessualmente trasmissibili.
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T ERAPIA PER LA CONTRACCEZIONE DI EMERGENZA
La contraccezione attualmente più utilizzata consiste in un’unica somministrazione di
Levonorgestrel al dosaggio di 1,5 mg.
Questo farmaco è l’unico presente sul mercato con indicazione specifica.
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M
ECCANISMO D’
AZIONE Questo farmaco interferisce con gli eventi pre-
fertilizzanti (ovulazione, endometrio, viscosità del muco cervicale).
La percentuale di inibizione dell’ovulazione
dipende molto dalla fase del ciclo mestruale in cui viene assunta la terapia (se il follicolo è già
maturo nell’ovaio, l’efficacia diminuisce).
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S
OMMINISTRAZIONE La terapia deve essere assunta entro 72 ore dopo il rapporto sessuale non protetto.
Esiste una correlazione diretta tra la rapidità di assunzione del trattamento e l’efficaca
contracettiva.
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E
FFETTI COLLATERALIÈ possibile che insorgano i seguenti effetti collaterali:
Nausea
Vomito
Cefalea
Capogiri
Tensione mammaria
Non sono state evidenziate complicazioni cardiovascolari e tromboemboliche.
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A BORTO VOLONTARIO
Legge 194/78 L’aborto volontario è legalmente ammesso ed autorizzato dallo Stato; si
distinguono due modalità:
- Interruzione volontaria di gravidanza - aborto terapeutico: dopo il 90°giorno di gravidanza
Lo spirito della Legge è quello di intendere l’aborto come mezzo limite per risolvere una grave situazione e non come mezzo
anticoncezionale.
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Interruzione volontaria di gravidanza: entro il 90° giorno di gravidanza, quando la donna accusi circostanze tali per cui la prosecuzione della gravidanza comporta un serio pericolo per la sua salute fisica o psichica per motivi di ordine sanitario, socio-economico, familiare, relativi al concepimento (es. violenza sessuale) o
genetici.
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Aborto terapeutico: dopo il 90°giorno di gravidanza, su richiesta della donna, ma quando esistono condizioni obiettivamente accertate dal medico, per cui la
gravidanza ed il parto comportano un grave pericolo per la vita o quando sono stati accertati processi
patologici, tra cui anomalie o malformazioni del
nascituro, che determinano un grave pericolo per la salute fisica o psichica della donna.
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P ROCEDURA PER L ’ INTERRUZIONE DI GRAVIDANZA
Certificato di richiesta di interruzione di gravidanza, redatto dal medico, nel pieno rispetto della volontà e della dignità della
donna, valutando le possibili soluzioni ai problemi che le
impediscono la prosecuzione della gravidanza. Inoltre si invita la donna a soprassedere 7 giorni.
Questo documento deve essere firmato dal medico e dalla donna.
Trascorsi 7 giorni concessi per il ripensamento, la donna può
recarsi in un ospedale pubblico o in una casa di cura autorizzata, per essere sottoposta all’intervento. Generalmente si fissa un
appuntamento per eseguire gli esami e l’ecografia, quindi l’appuntamento per l’intervento.
Il giorno dell’intervento la signora si presenta in ospedale a digiuno. Si somministra una candeletta o 2 compresse di prostaglandine e la si invita a rimanere sdraiata.
Successivamente seguirà l’intervento di isterosuzione in sedazione.
La dimissione avviene il giorno stesso, previo controllo dell’Rh, intervento di educazione sanitaria.
Verrà programmato un controllo del B HCG dopo 3 settimane…
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C
OMPLICAZIONI Fisiche: perforazioni uterine, infezioni
Psicologiche: senso di colpa, depressione.
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P
ROCEDURA D’
URGENZA La legge prevede che l’interruzione volontaria di gravidanza possa essere espletata anche con
procedura d’urgenza, quando esistano le condizioni accertate dal medico.
In questo caso l’intervento verrà espletato senza l’attesa dei 7 giorni.
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P ROCEDURA PER L ’ ABORTO
TERAPEUTICO
Certificato di richiesta di interruzione di gravidanza
tardiva, redatto dal medico. Questo documento deve essere firmato dal medico e dalla donna.
Si esegue visita psichiatrica.
Il giorno dell’intervento la signora si presenta in ospedale.
Si effettua l’induzione con 2 compresse vaginali a base di prostaglandine e la si invita a rimanere sdraiata. In
trattamento viene ripetuto ogni 3 ore per un massimo di 5 volte al giorno, fino alla comparsa del travaglio. In caso di insuccesso è possibile ripeterlo il giorno seguente.
Una volta iniziato il travaglio, l’aborto assomiglia ad un piccolo parto.
Successivamente seguirà l’intervento di revisione della cavità uterina in sedazione.
La dimissione avviene il giorno stesso, previo controllo dell’Rh.
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D ONNA MINORENNE O INTERDETTA PER INFERMITÀ MENTALE
È necessario il consenso di chi esercita la potestà o la tutela.
In alternativa il consenso deve essere chiesto al giudice tutelare.
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O BIEZIONE DI COSCIENZA
L’articolo 9 della Legge 194 prevede che il medico,
l’ostetrica, l’infermiere professionale che lavorano in un ente che fornisce prestazioni dirette all’interruzione
volontaria di gravidanza, possono sollevare obiezione di coscienza.
L’infermiere obiettore non è tenuto a prendere parte alle procedure e alle attività dirette all’intervento, ma deve prestare assistenza prima e dopo l’intervento abortivo o quando la donna è in pericolo di vita.
L’obiezione può essere revocata con domanda in qualsiasi momento, inoltre viene revocata d’ufficio quando l’obiettore prende parte ad interventi di interruzione di gravidanza, tranne al caso relativo al pericolo di vita.
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P ROBLEMI DELLA DONNA
Disagio, vergogna, senso di colpa.
Sentimenti contrastanti di rifiuto/desiderio nei confronti dell’embrione.
Sentirsi diversa dalle altre donne, degenti dello stesso reparto, per la sensazione di commettere qualcosa di “proibito”.
Possibile comparsa di complicanze post-
intervento (perforazione uterina, infezioni, depressione).
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O BIETTIVI ASSISTENZIALI INFERMIERISTICI
Adempiere alla volontà della donna nel rispetto della sua dignità.
Ridurre il rischi di complicanze sia di natura fisica che psicologica.
Evitare il rischio di aborto come metodo contraccettivo.
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I NTERVENTI ASSISTENZIALI INFERMIERISTICI
Rispettare la volontà decisionale della donna.
Mostrare empatia e cordialità nei confronti della donna, anche per il personale obiettore di coscienza.
Su richiesta della donna, si potranno discutere i motivi della scelta di interrompere la gravidanza, per sollevarla ma non per giudicarla.
Non trattarla diversamente dalle altre degenti.
Rispettare ed osservare il segreto professionale.
Dopo l’intervento controllare le perdita, i parametri vitali, l’insorgenza di dolore, la comparsa di eventuali infezioni.
Se la donna è Rh negativa eseguire immunoprofilassi previo consenso.
La dimissione, stabilita dal medico, deve essere precoce.
Durante la degenza informare la donna su come prevenire un’altra gravidanza non desiderata.
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