” Infermieristica clinica applicata alla medicina materno infantile “
Docente:
Dott.ssa Anna Domenica Fiori
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI di CAGLIARI
Corso di Laurea in Infermieristica
Sede di Nuoro
La fecondazione
Gli spermatozoi raggiungono l’ovocita, tramite l’eiaculazione, nel terzo distale della tuba.
Capacitazione
Fecondazione
Formazione dello zigote
Lo zigote
Ha patrimonio cromosomico diploide, 46 cromosomi (23 materni, 23 paterni)
uovo 23x + spermatozoo 23y = Zigote 46xy (maschio) uovo 23x + spermatozoo 23x = Zigote 46xx (femmina)
Lo zigote dopo la fecondazione diventa impenetrabile agli altri spermatozoi.
Lo stato di zigote dura poco, inizia immediatamente la prima mitosi.
L’annidamento
Dopo la fecondazione l’uovo migra dalla tuba alla cavità uterina
Morula (fig.1)
L’annidamento
Trofoblasto
Blastocisti (fig.2)
L’annidamento
Annidamento (circa 7 giorni dopo la fecondazione) (fig.3)
Formazione decidua
Sviluppo dell’embrione e del feto
Fig.4
Sviluppo dell’embrione e del feto
Fig.5
Sviluppo dell’embrione e del feto
7 settimane dall’UM: abozzi arti, cordone ombelicale formato,BCF.
10 sett.: abozzi delle ossa, dei
muscoli,nervi e grossi vasi. Pesa 2-3 grammi, lung. 25mm.
12 sett.: sono riconoscibili gli occhi e gli arti presentano movimenti attivi.
Differenziazione genitali interni.
16 sett.: differenziazione genitali esterni.
L’intestino contiene meconio.
Sviluppo dell’embrione e del feto
20 sett.: MAF avvertiti. Vernice caseosa, il rene inizia la sua funzione escretrice.
24 sett.: si formano i primi depositi adiposi.
Formazione della maggior parte dei bronchioli.
28 sett.: si individuano gli alveoli e il
surfactante comincia ad essere prodotto.
36 sett.il corpo assume forme
rotondeggianti per la disposizione del grasso sottocutaneo.
Gli annessi ovulari
La Placenta
Il funicolo ombelicale (2 arterie e 1 vena)
Le membrane ovulari (corion e amnios):
racchiudono la cavità amniotica. La rottura delle membrane crea condizione favorente la risalita di germi che possono
determinare infezioni, inoltre è fattore scatenante dal travaglio di parto.
Il liquido amniotico: protegge il feto da urti meccanici, garantisce temperatura
costante, agevola i movimenti, partecipa a molti processi metabolici.
Gli annessi ovulari
La placenta
E’ un organo che serve per gli scambi materno fetali, la nutrizione del feto e presenta anche un’attività endocrina importante. Origina dal tessuto
trofoblastico della blastocisti nella porzione che ha permesso l’annidamento. L’unità
funzionale della placenta è il villo.
La placenta
Gli ormoni in gravidanza
Gonadotropina corionica umana (HCG)
Ormone lattogeno placentare (hPL)
Tireotropina corionica (hCT)
Progesterone
Estrogeni
Gonadotropine ipofisarie (FSH-LH)
Prolattina (PRL)
Relaxina
Funzioni placentari
Organo di scambio
Organo barriera
Ghiandola endocrina:
HCG Gonadotropina Corionica Umana.
E' prodotta dal trofoblasto, un tessuto che con il procedere della gravidanza si
trasformerà successivamente nella placenta. La presenza di quest’ormone determina la positività del test di gravidanza.
- HPL lattogeno placentare
- Estrogeni - Progesterone
• hCG (gonadotropina corionica umana)
la cui funzione principale è appunto il mantenimento del corpo luteo
• hPL (lattogeno placentare)
azione metabolica varia e mammotropica
• hCT (tireotropina corionica umana) azione TSH-simile
• hCC (corticotropina corionica umana)
• relaxina
azione di rilasciamento e maturazione
• progesterone
azione di rilasciamento uterino inibizione della risposta immunitaria
• estrogeni (
aumento del flusso di sangue utero-placentare
• a-endorfine
vasodilatazione uterina
Modificazioni organi ed apparati in gravidanza
Sangue
Apparato cardiocircolatorio
Apparato respiratorio
Apparato urinario
Cute
Apparato muscolo-scheletrico
Apparato digerente
Apparato genitale
Mammelle
Modificazioni endocrine in gravidanza
Ipofisi
Ovaio
Tiroide
Parotidi
Surrene
Pancreas endocrino
Modificazioni uterine in gravidanza
Ruolo passivo: contenitore
Ruolo attivo: espulsione
Le modificazioni dipendono dallo sviluppo uterino e dalla regolare attività ormonale, circolatoria e metabolica.
Modificazioni del corpo uterino
Modificazioni dell’istmo
Modificazioni del collo
Sistema neurovegetativo
Nausea e vomito mattutini riguardano circa il 50% delle donne incinte, e per alcune il fastidioso fenomeno perdura per tutta la gravidanza. La causa di questo disturbo potrebbe ricondursi alle variazioni dei livelli ormonali dovute alla gravidanza stessa, e il problema puo' essere aggravato dallo stress, dai viaggi frequenti e da un'alimentazione molto ricca di proteine e di grassi. Per diminuire i sintomi, preferire piccoli pasti durante la giornata a pasti abbondanti agli orari canonici, e una dieta ricca di carboidrati complessi (pane intero, pasta, banane e verdure a foglia verde). Se il vomito e' grave e provoca perdita di liquidi e di peso, potrebbe indicare una condizione nota come iperemesi gravidica, che puo' condurre alla disidratazione e richiedere il ricovero;
Scialorrea e ptialismo È chiamata scialorrea IPERSALIVAZIONE
l’eccessiva secrezione di saliva lo ptialismo invece è la difficoltà a deglutire generalmente queste due condizioni si verificano insieme, perché le cause principali sono la nausea e il vomito. La difficoltà a deglutire la saliva prodotta per la facilità al vomito è la causa della salivazione abbondante. Fortunatamente sono disturbi che con l’attenuarsi della nausea sono destinati a scomparire.
Pica E' una patologia, rara negli adulti ma talvolta presente nelle donne incinte, che spinge a mangiare non-nutrienti quali il gesso, il sapone, i mozziconi di sigaretta, la carta.
E' considerata un segno di carenza nutrizionale, ed e' piu' frequente nelle donne che gia' in
Sistema neurovegetativo
Voglie Un desiderio irresistibile di fragole in pieno inverno, ecco un
esempio classico per le donne incinte. Ma secondo un sondaggio realizzato in Inghilterra, alcune donne sviluppano gusti davvero insoliti, che per quanto
stravaganti, hanno una spiegazione razionale.
Alterazioni dell’appetito
Lipotimie
Modificazione del carattere
Astenia e disturbi del sonno
Metabolismo in gravidanza
Basale
Proteico
Glucidico
Lipidico
Acqua e Sali minerali Aumento ponderale
Diagnosi di gravidanza
Segni di presunzione:
non riguardano l’apparato genitale. Nausea, vomito, aumento volume addominale, minzioni frequenti, iperpigmentazione
cutanea (cloasma gravidico/ linea alba) sul viso possono comparire delle macchie scure. È un fenomeno molto
frequente, anche se la loro intensità varia da caso a caso.
La causa è un'eccessiva produzione di melanina, stimolata dagli ormoni della gravidanza. Per non peggiorarle, non
bisogna esporsi al sole senza essersi messe una crema protettiva, poiché il sole le rende più scure. Le macchie generalmente spariscono dopo il parto.
Segni di probabilità:
legati all’apparato genitale. Amenorrea, tensione mammaria,
Segni di certezza:
derivanti dalla presenza dell’embrione. BCF, MAF, HCG, riscontro palpatorio parti fetali.
Indagini in gravidanza
Ecografia
Cardiotocografia
Villocentesi (10-12 sett.) Rischio aborto 2%
Amniocentesi (15-16 sett.) Rischio aborto 0.7%
amnioscopia
Esami ematochimici
Esame urine
Igiene in gravidanza
Igiene personale
Igiene intima
Igiene e cura della mammella e del capezzolo
Igiene del cavo orale
Abbigliamento
Attività sessuale
Esercizio fisico
Lavoro domestico
Attività lavorativa
Viaggi
Abitudini voluttuarie
Assistenza infermieristica in gravidanza
Accertamento di base:
- anamnesi familiare - anamnesi personale
Accertamento mirato:
- anamnesi ostetrica: per conoscere il numero e l’esito di gravidanze precedenti, delle modalità di espletamento dei parti, problemi di
sterilità e contraccezione.
Si stabilisce la data presunta del parto (regola di Neagele).
Visita ostetrica ed esplorazione vaginale.
Prescrizione esami di laboratorio.
L’infermiere collabora con l’ostetrica in queste valutazioni e infonde alla donna un senso di sicurezza.
Obiettivi dell’assistenza infermieristica
Promuovere la fisiologia della gravidanza e rendere la donna protagonista di tale periodo;
Rilevare precocemente le complicanze;
Preparare la donna - la coppia al parto e al futuro ruolo di genitori.
L’Assistenza Prenatale
si attua soprattutto nei consultori e
negli ambulatori ostetrici pubblici e privati.
Possibili manifestazioni nel 1° trimestre
Nausea e vomito
Aumento della salivazione
Pollacchiuria
Seno teso e dolente
Gengivite
Aumento ponderale
Diminuzione del desiderio sessuale
Labilità emozionale
Segni premonitori di problemi più gravi:
perdite vaginali (ematiche o di liquido
amniotico),febbre, dolori, vomito persistente…
Interventi infermieristici
Nausea e vomito: alimentazione ricca di carboidrati alla mattina. Pasti piccoli e frequenti.
Aumento della salivazione
Pollacchiuria: rassicurare, evitare di ingerire grosse quantità di liquidi di sera.
Seno teso e dolente: reggiseno di cotone.
Gengivite: igiene accurata, colluttori astringenti
Aumento ponderale: l’incremento dovrebbe essere dopo la 20 settimana, per un aumento complessivo di 12 kg.
Diminuzione del desiderio sessuale: supporto emozionale valido.
Labilità emozionale: supporto emozionale valido.
Segni premonitori di problemi più gravi: valutare ed avvisare l’ostetrica o il medico.
Possibili manifestazioni nel 2° trimestre
Leucorrea, prurito vulvare
Addome pesante
Varici arti inferiori, vulvari ed emorroidi
Anemia fisiologica della gravidanza
Diversa pigmentazione della pelle del volto e della linea alba
Smagliature
Stipsi
Infezioni delle vie urinarie
Contrazioni uterine rare, indolori, intermittenti.
Disturbi gravi: cefalea, edemi, disturbi della vista, riduzione della diuresi, contrazioni uterine
dolorose, perdite vaginali.
Interventi infermieristici
Leucorrea, prurito vulvare: igiene intima con sostanze a pH acido, utilizzo di fibre naturali.
Addome pesante: abiti comodi e scarpe basse
Varici arti inferiori, vulvari ed emorroidi: calze elastiche, indicazioni posturali, impacchi di ghiaccio per le emorroidi
Anemia fisiologica della gravidanza: alimenti ricchi di ferro.
Diversa pigmentazione della pelle del volto e della linea alba
Smagliature: utilizzo di creme grasse
Stipsi: rimedi naturali (crusca,fibre, acqua, glicerina supposte)
Infezioni delle vie urinarie: riposo sul fianco.
Contrazioni uterine rare, indolori, intermittenti.
Disturbi gravi: avvisare l’ostetrica o il medico.
Insegnare alla donna a preparare i capezzoli per
Possibili manifestazioni nel 3° trimestre
Senso di apprensione per il parto
Astenia
La donna può svenire quando è in posizione supina
Ridotta attrazione sessuale
Pirosi gastrica
Respirazione faticosa (dopo la 38 settimana l’utero si abbassa e migliora la sintomatologia)
La donna diventa impaziente di porre fine alla gravidanza
Insorge il travaglio di parto
Disturbi gravi: cefalea, edemi, disturbi della vista, riduzione della diuresi, contrazioni uterine dolorose, perdite vaginali.
Interventi infermieristici
Senso di apprensione per il parto: ridurre l’ansia (corso di accompagnamento al parto)
Astenia: (riposo e passeggiate) Sconsigliare viaggi lunghi.
La donna può svenire quando è in posizione supina:
spiegare il motivo e consigliare posizione laterale
Ridotta attrazione sessuale: fenomeno normale, assecondare i desideri
Pirosi gastrica: assumere piccole quantità di cibo, posizione seduta dopo i pasti
Respirazione faticosa (dopo la 38 settimana l’utero si abbassa e migliora la sintomatologia): evitare sforzi fisici
La donna diventa impaziente di porre fine alla gravidanza
Insorge il travaglio di parto: insegnare alla donna come riconoscere l’inizio del travaglio di parto
I disturbi della
gravidanza
Dolori lombosacrali
Talvolta sono dovuti a minaccia d’aborto, ma altre volte il disturbo è causato da modificazioni posturali della gravidanza e dal rilassamento
delle articolazioni sacro-iliache
A parte pochi casi, il trattamento dei dolori lombosacrali consiste nel riposo
spesso dà sollievo anche l’applicazione di una guaina elastica e l’uso di scarpe basse a pianta larga
Anna Domenica Fiori
Varici ed emorroidi
La gravidanza favorisce la comparsa di varici agli arti inferiori ed accentua il volume di
quelle esistenti
Si preferisce evitare in gravidanza il trattamento chirurgico
Consigliare alla donna di evitare la posizione eretta per lunghi periodi
Raccomandare il riposo con gli arti inferiori innalzati e l’uso delle calze elastiche
Varici ed emorroidi
Anche le vene del plesso emorroidario si congestionano e danno frequentemente origine a dilatazioni varicose
La condizione è spesso complicata dalla stipsi gravidica
La stipsi può essere prevenuta con:
una dieta ricca di scorie verdura verde, crusca
Pirosi, ptialismo, alterazioni del gusto
Pirosi: disturbo presente con maggiore o minore evidenza in circa la metà delle
gravidanze
E’ collegata alla posizione supina, al chinarsi
Consiste nel reflusso del contenuto gastrico nella posizione distale dell’esofago (diminuita motilità gastrica)
Terapia/consigli
somministrazione di sostanze alcalinizzanti o protettori gastrici
assunzione di pasti leggeri
Emesi ed iperemesi
Le sindromi neuro-vegetative del 1° trimestre sono caratterizzate da una notevole
componente psicogena
può essere interpretata come una specie di
“reazione di protesta”, di solito scatenata da conflitti psicologici nei riguardi dell’ambiente familiare o da problemi personali
Una certa facilità al vomito è presente in una larga percentuale di gestanti sane
Anna Domenica Fiori
Eziopatogenesi
Fattori psicogeni
Reazione allergica verso sostanze prodotte dall’embrione o dai suoi annessi
Deficienze vitaminiche (B6)
Fattori ormonali
tasso di gonadotropina corionica (hCG)
particolarmente elevato (gravidanza gemellare)
Fattore predisponente riduzione della
secrezione, del tono e della motilità gastrica
Emesi
Pur essendo un fenomeno fisiologico, tanto da essere considerato il più importante dei
“fenomeni simpatici” della gravidanza, arreca un notevole disturbo alla donna
Il sintomo principale è appunto il vomito
insorge per lo più al mattino a digiuno
si ripete nelle varie ore della giornata, senza rapporto
Anna Domenica Fiori
Emesi
Nonostante il disturbo lamentato dalla paziente possa essere molto intenso, le condizioni generali non sono
compromesse e l’idratazione rimane buona
L’evoluzione dall’emesi verso l’iperemesi può essere insidiosa
è necessario pertanto sorvegliare con
Emesi
Nei casi lievi è sufficiente consigliare di frazionare
l’alimentazione in piccoli pasti, distribuiti nelle 24 ore e costituiti da cibi graditi dalla paziente
spesso quelli salati, o cibi secchi come crackers o toast
Anna Domenica Fiori
Iperemesi
E’ caratterizzata da significativa intensità e frequenza del vomito
Causa di ridotta introduzione di alimenti ed assunzione di liquidi disidratazione
Il peso corporeo tende a diminuire
La cute appare secca
Compare tachicardia e diminuzione della pressione arteriosa, talora polipnea e dispnea
A volte si associa sintomatologia neurologica
sonnolenza o agitazione
Dal punto di vista metabolico si osserva ↑ della chetonemia e della chetonuria, ↓ del potassio, del
Iperemesi
Anche in assenza di cure, i fenomeni
dell’emesi e dell’iperemesi hanno durata limitata
infatti, salvo casi particolari, la tendenza al vomito cessa spontaneamente dopo la 12ª- 14ª settimana di gravidanza e la guarigione interviene nello spazio di pochi giorni
Il provvedimento curativo principale
consiste nel cambiare temporaneamente
Iperemesi
Nei casi più gravi l’ospedalizzazione della donna può prevedere il ricovero in una
stanza isolata e tranquilla
vietando temporaneamente anche le visite di familiari
Prescrizione di terapia farmacologica
vit. B6 e metocloropamide
Nei casi con iniziale scompenso metabolico, è necessario ricorrere alla somministrazione
Iperemesi
Superata la fase acuta è indispensabile provvedere ad un’attenta indagine
anamnestica, cercando di mettere in
evidenza eventuali motivi psicologici che possano giustificare la sintomatologia
presentata
Se necessario, potrà essere richiesta anche la consulenza dello psicologo, che in
ambiente ospedaliero viene accettata molto