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Infermieristica clinica applicata alla medicina materno infantile“

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Academic year: 2022

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(1)

Infermieristica clinica applicata alla medicina materno infantile

Docente:

Dott.ssa Anna Domenica Fiori

UNIVERSITA’ DEGLI STUDI di CAGLIARI

Corso di Laurea in Infermieristica

Sede di Nuoro

(2)

Le cause del parto

Fattori nervosi

Fattori meccanici

Fattori ambientali

Fattori fetali

Prostaglandine

Ossitocina

Estrogeni

Progesterone

(3)

I Fattori del Parto

Il canale

Il corpo mobile

La forza

Durante il parto il corpo mobile

attraversa il canale, sotto l’azione della

forza

(4)

Il canale

È rappresentato dal cingolo osseo del piccolo bacino

rivestito dalle sue parti molli. Il suo asse è curvilineo con concavità anteriore.

Il canale osseo è costituito dal piccolo bacino che

rappresenta la porzione caudale del bacino osseo; la

porzione craniale è rappresentata dal grande bacino ed il limite tra le due porzioni è costituito dallo stretto

superiore.

-stretto superiore -scavo pelvico -stretto inferiore

Parti molli

(5)

Il corpo mobile

Il cranio del feto è costituito da squame incompletamente ossificate, unite da una

lamina cartillagineo-membranosa, che consente una certa mobilità.

Ciò conferisce plasticità.

(6)

Il corpo mobile

Suture (sagitale, frontale, coronaria, lomboidea, temporali)

Fontanelle (bregmatica, occipitale, pteriche, asteriche)

Diametri (sottoccipito-bregmatico, biparietale, occipito frontale,sopreoccipito mentoniero, sottomento

bregmatico)

(7)

Il corpo mobile

Riduzione relativa: riduzione di un

diametro compensata dall’allungamento di un altro.

Riduzione assoluta: riduzione di un diametro senza compenso.

Riduzione diretta: (relativa +assoluta)

Riduzione indiretta: sostituzione di un diametro meno favorevole con una più favorevole all’impegno tramite

modificazioni dell’atteggiamento fetale.

(8)

La forza

Contrazione della muscolatura uterina: involontarie, peristaltiche ed intermittenti, dolorose. L’attività

contrattile è involontaria.

Il dolore è provocato dallo stiramento delle strutture muscolari del collo dell’utero e del segmento uterino inferiore, dalla compressione delle terminazioni

nervose intramiometriali, dall’ipossia sulle fibrocellule muscolari e dalla sollecitazione meccanica sul peritoneo.

Forze ausiliarie del parto (torchio diaframmatico) volontarie.

(9)

Rapporti tra feto e canale da parto

Intrinseci: atteggiamento fetale (le relazioni che le parti del corpo fetale assumono tra loro)

Estrinseci: (relazione tra corpo fetale, utero e bacino materno)

- situazione

- presentazione - posizione

- livello della parte presentata

(10)

Fenomeni del parto

Fenomeni dinamici (materni): modifiche del canale da parto per effetto del

passaggio del feto.

- espansione segmento uterino inferiore - appianamento e dilatazione del collo uterino

- formazione borsa amniocoriale e rottura delle membrane

- distensione della vagina, perineo e vulva

(11)

Fenomeni del parto

Fenomeni meccanici (materno-fetali):

- riduzione e impegno della parte presentata nello stretto superiore - progressione

- rotazione interna

- disimpegno della parte presentata - rotazione esterna o restituzione

- espulsione totale del feto

(12)

Fenomeni del parto

Fenomeni plastici (fetali):

nell’attraversare il canale da parto il feto subisce delle modificazioni che

interessano soprattutto la parte presentata.

Tali fenomeni permangono per un certo tempo anche dopo la nascita.

- tumore da parto - cefaloematoma

(13)

Periodi del parto

Prodromico

- fenomeni dinamici: riduzione segmento uterino inferiore, appianamento collo

uterino.

- fenomeni meccanici: riduzione e impegno della parte presentata.

Contrazioni ritmiche e fastidiose.

- espulsione tappo mucoso - possibile marcatura

(14)

Periodi del parto

Dilatante

- fenomeni dinamici: dilatazione collo uterino, formazione borsa amniotica (eventuale rottura), distensione

vaginale.

- fenomeni meccanici: progressione parte presentata.

Fase attiva della dilatazione cervicale. Le contrazioni diventano sempre più valide, frequenti e prolungate.

Si svolge la maggior parte dei fenomeni dinamici.

A dilatazione completa del collo uterino, inizia il periodo espulsivo.

(15)

Periodi del parto

Espulsivo:

- fenomeni dinamici: distensione perineo e vulva.

- fenomeni meccanici: rotazione interna,

espulsione parte presentata, rotazione esterna, espulsione corpo fetale.

Contrazioni uterine ravvicinate, intense e prolungate che si associano alle spinte volontarie dei muscoli

del torchio addominale.

Si svolge la maggior parte dei fenomeni meccanici.

(16)

Periodi del parto

Secondamento:

espulsione o estrazione degli annessi fetali

dall’organismo materno, dopo espulsione del feto.

- distacco placentare dalla sede di inserzione e caduta sul segmento uterino inferiore.

- passaggio dal segmento uterino inferiore alla vagina

- espulsione all’esterno

(17)

Assistenza infermieristica al travaglio di parto (periodo prodromico e dilatante)

L’assistenza infermieristica in tale periodo deve raggiungere l’obiettivo di mantenere una buona condizione psicologica della donna, per consentirne la partecipazione

attiva; sorvegliare l’andamento del travaglio di parto, in collaborazione con l’ostetrica,

per cogliere eventuali complicanze.

Soddisfare i bisogni

in cui la donna non è autonoma.

(18)

Assistenza infermieristica

al travaglio di parto (periodo prodromico e dilatante)

Accertamento:

- chiedere se ha seguito un corso di accompagnamento alla nascita - verificare la presenza di sostegno emotivo (marito, amica,…)

- accertare la risposta emozionale della paziente

- accertare le condizioni fisiche, collaborando con l’ostetrica nella raccolta dati sull’andamento della gravidanza attuale e di quelle precedenti, per valutare se esistono condizioni cliniche pre - esistenti che possono determinare condizioni di rischi per la madre e il feto.

- controllare i referti di laboratorio eseguiti in precedenza

- collaborare con l’ostetrica o il medico nella visita esterna ed interna (esplorazione vaginale)

- si valuteranno inoltre le caratteristiche delle contrazioni e del battito cardiaco fetale tramite cardiotocografia o auscultazione intermittente.

(19)

Possibili manifestazioni

nel periodo prodromico e dilatante

La donna spesso vive questo momento con ansietà, agitazione

La donna può desiderare di camminare

Si possono verificare complicanze per quanto riguarda la progressione della dilatazione

cervicale e per la discesa del feto nel canale da parto.

Possono comparire alterazioni del battito cardiaco fetale

Si possono verificare episodi di vomito

(20)

Interventi infermieristici in travaglio di parto

Ridurre lo stato ansioso

Soddisfare i bisogni di alimentazione

Soddisfare i bisogni di eliminazione

Soddisfare i bisogno di igiene

Favorire il movimento

Controllare i parametri vitali

Collaborare con l’ostetrica nell’auscultazione del battito cardiaco fetale, durante le esplorazioni vaginali.

Controllare perdite vaginali (sangue, liquido amniotico) e avvisare immediatamente l’ostetrica

Tale condotta, accompagnata da un atteggiamento cordiale, empatico e sincero nei confronti della coppia servirà a ridurre il livello ansioso e a far vivere e ricordare meglio tale questo momento.

N.B. non sono indicati l’uso routinario di clistere evacuativo e tricotomia.

(21)

Assistenza infermieristica

al travaglio di parto (periodo espulsivo)

Obiettivi assistenziali:

rendere la donna collaborante,

favorendo la sua tranquillità psicologica.

collaborare con l’ostetrica

nell’assistenza al parto

(22)

Interventi infermieristici in periodo espulsivo

Previo consenso dell’ostetrica:

- assecondare la voglia di spingere della donna - far assumere posizioni libere

(evitare posizione litotomica)

- assecondare i bisogni di eliminazione - creare ambiente intimo e confortevole

Aiutare l’ostetrica nel facilitare la posizione più confortevole e favorente alla donna per

l’espletamento del parto

Aiutare l’ostetrica nel preparare il materiale

Sostenere la coppia

(23)

Assistenza infermieristica al secondamento

Sorvegliare il secondamento affinchè non insorgano complicanze

soprattutto di natura emorragica.

Favorire l’attaccamento al seno

precoce del neonato

(24)

Interventi infermieristici nel secondamento

Rilevare i parametri vitali

Assistere l’ostetrica e il medico nell’effettuare la sutura perineale

Controllare le perdite ematiche

Favorire l’attaccamento al seno del

neonato

(25)

Il Post Partum

Periodo della durata di due ore dall’espulsione della placenta.

Emostasi meccanica nella zona di inserzione placentare.

Collaborare con l’ostetrica nel:

controllo delle perdite vaginali

controllo del globo di sicurezza

controllo suture perineali

controllo parametri vitali

(26)

IL Puerperio

(27)

Fisiologia e clinica del puerperio

È il periodo che inizia subito dopo l’espulsione della placenta fino alla ripresa dell’attività ovarica.

Durante questo periodo si completa la regressione della maggior parte delle

modificazioni gravidiche a carico dei vari organi e apparati.

Attivazione della funzione mammaria per l’allattamento.

(28)

Fisiologia e clinica del puerperio

Fenomeni locali:

- utero

- vagina, vulva e perineo - parete addominale

Fenomeni generali:

- sistema nervoso

- apparato cardiocircolatorio - apparato respiratorio

- apparato gastrointestinale - apparato urinario

- temperatura e metabolismo

La lattazione

(29)

Assistenza, sorveglianza e interventi infermieristici in puerperio (P.S. e T.C.)

Preliminare alla pianificazione è la raccolta dati.

Obiettivi assistenziali:

Favorire l’involuzione uterina e la guarigione della lesione placentare. Sorvegliare le perdite, valutare la contrazione e i processi involutivi dell’utero.

Favorire la guarigione delle lesioni vaginali, vulvari e perineali. Igiene perineale. Sorveglianza della ferita.

Favorire l’eliminazione urinaria e intestinale. Favorire la minzione garantendo la privacy, controllare i caratteri

delle urine e annotarli. Favorire l’evacuazione intestinale con la dieta, evitare lassativi e clisteri.

(30)

Assistenza, sorveglianza

e interventi infermieristici in puerperio

Mantenere un adeguata temperatura corporea. Controllo della temperatura corporea.

Mantenere una corretta alimentazione. Equilibrata dal punto di vista quantitativo che qualitativo.

Se taglio cesareo seguire i protocolli per l’alimentazione del reparto.

Mantenere un adeguata cura del corpo. Favorire le cure igieniche . Insegnare degli esercizi ginnici.

Mantenere una buona circolazione sanguigna. Possibile insorgenza di varici. Favorire la mobilizzazione, valutare la presenza di eventuali varici o familiarità.

Mantenere sonno e riposo adeguati. Consentire momenti

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Assistenza, sorveglianza e interventi infermieristici in puerperio

Favorire il legame genitori-bambino. Effettuare il rooming-in

Mantenere la tranquillità psicologica. Chiarire dubbi e rassicurare.

Favorire l’allattamento al seno.

Favorire la ripresa dell’attività sessuale ed impedire

eventuali gravidanze non desiderate. Consigliare la ripresa dei rapporti sessuali dopo la visita di controllo (40 giorni dal parto), e comunque una volta superati i problemi fisici e

psichici. Informare la donna della ripresa dell’attività ovarica ed eventuali metodi contraccettivi.

Evitare l’Isoimmunizzazione Materno Fetale da fattore Rh.

Valutare il fattore Rh della donna e del neonato. Se donna negativa e neonato positivo, effettuare immunoprofilassi previo consenso.

Riconoscere segni e sintomi di possibili patologie (infezioni, frattura costale, diastasi pubica, trombosi venosa profonda, embolia o edema polmonare, DIC). Avvisare medico.

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