A NNALI DELLA
S CUOLA N ORMALE S UPERIORE DI P ISA Classe di Scienze
A NTONIO C ASSA
Formule di Künneth per la coomologia a valori in un fascio
Annali della Scuola Normale Superiore di Pisa, Classe di Scienze 3
esérie, tome 27, n
o4 (1973), p. 905-931
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A VALORI IN UN FASCIO
ANTONIO CASSA
Introd uzlone.
Questo
lavoro(*) generalizza
ilseguente
risultato di L.Kaup
che com-pare in Math. Zeit8cliz. 97
(1967) (Eine Kunnetforme!
fàrFréchetgarben) :
Siano X e Y due
spazi topologici
a base numerabile.8iano 7
su X eg
su Y’ due fasci n Frechet perogni i&
s r(con
r EN)
e sia5 oppure 9
nucleare. Allora per
ogni n r
esiste un itiomorfiamo dispazi
vettorialitopologici :
Il mio lavoro dimostra
(teorema 3)
con delleipotesi
sostanzialmenteequivalenti
aquelle
diKaup,
che anche Hr(X x Y, 9C) ~)
è diHausdorB*
e
Inoltre con la sola
ipotesi
chegli spazi Hi ~i’~ I?) (con 0 ,,- i
sn)
sianodi Hauadorff si ha
(teorema 9;)
perogni m s n
dove
ogni
R’pq ha latopologia
banale e =(0)
se e solo ~e HP(X, 7)
è di gausd orff oppure Hq
( Y, ~ )
= 0.Pervenuto alla Redazione il 7 Agoeto 1972.
(*)
Lavoro eseguito con contributo del C. N. R.. Nell’ambito del Gruppo Nazionale per le strutturealgebriche
egeometriche
e loro applioazioni.Infine, dopo
un breve studio delleproprietà
dei limiti inversi di suc-cessioni esatte di
spazi
vettorialitopologici,
do unesempio
di uncomplesso coomologico
K dispazi
nucleari di Fréchet per cui si haH ! (1~® .lt’) = 0
mente
~(2T)=~=0; questo esempio
deriva dallapossibilità
di costruireuna successione crescente
di aperti
che invadono unaperto
X diG"
e un fascio diideali -9
diOx
con laproprietà
cheper
ogni n h
0 e H i(X, 9) =~=
0.Premesse
a) Separazione
di e. v. t.Per
ogni
s. v. t. E si defini sce :(sottospazio
banale diE ) (Spazio separato
diE~
poiché
perogni applicazione
lineare si ha rp(ban E)
cc
ban F,
è definitaun’applicazione
lineare continua ~ep E - sep F.Si
può
dimostrare(vedi [2])
che sep definisce un funtore dellacategoria degli
s. v. t. nellacategoria degli
s. v. t.separati,
che trasforma sommedirette in somme
dirette,
ma che non è ingenerale
esatto. Inoltre perogni
s. v. t. E ed
ogni sottospazio
F si ha :b) Spazi
di Eréohet:ricordo
che pergli spazi
di Fréchetvalgono queste proprietà
che ci serviranno inseguito :
1)
E -- F è lineare continua eE,
F sonospazi
diFréchet, li’ (E )
èchiuso in F se e solo 8e Q è un omomorfismo
topologico manda aperti
inaperti).
2)
Sia 1~ unospazio
di Fréchet ed F unsottospazio
con codimensione fini-ta,
allora F è ew ueo in E ed ha uncomplementare topologico
0 condimensione uguale
alla codimeneione di F.3)
Se ungottospazio
F di unospazio
di Fréehet E ha uncomplementare algebrico chiuso G,
allora cioè anche uncomplemen-
tare
topologico
eF ~
4)
Se F è unsottospazio proprio
denso in E(di Fréchet),
è un sotto-spazio
di dimensione infinita con latopologia
banale.o) Spazi
nucleari: ò siano E ed F duespazi
localmenteconvessi,
suesiste una
topologia
di s. v. t. localmente convesso che è lapiù
Bue tra
quelle
che rendono continual’applicazione
bilinenre canonica :(vedi :
exp.N.
1 di[4]) ;
lospazio
E®
F conquesta topologia
si indicheràcon E F.
Si dimostra che se
991 : Ei
2013~F,
e~ ~’~
sonoepimorfl8mi, l’ap- plicazione
qi(9 /’2 : -El 2013~ ~ 0j, F2
è unepimorfismo (vedi :
prop. 4 exp. 1 di[4]).
Siano E ed F due
spazi
localmenteconvessi,
~n(spazio
delleapplicazioni
lineari continue del duale di £ in~’)
porremo latopologia
della convergenza uniforme sui sottoinsiemi
equicontinui
diE’,
avendoposto
su E’ latopologia
della convergenza ~uicompatti
di E.Lo
spazio L~ ® F
siimmerge
inL (E’, F) ;
indicheràcon la
topologia
indotta da L(.E’, F).
Si
può
dimostrare che seE1 2013
eE2 F2
sono monomor-fiami,
ancherapplicazione ® 2 :
un monomordamo.In
generale
ha unatopologia più
fine diE ®~ F;
si dice n~~-clear8 uno
spazio
localmente converso E so perogni spazio
localmente con- vesso F si ha : E = E(9,
F.Se E è nucleare E
® F
è denso in L(E’, F)
eOgni spazio
nucleare è di Schwarts(vedi :
Teor. 1(5b) dell’exp.
17 di[4]
e pag. 332 di[5]).
Gli
spazi nucleari.
costituiscono unasottocategoria
dellacategoria degli
s. v. t. stabile
rispetto
alpassaggio
aisottospazi, quozienti separati,
limitiinversi
(in particolare prodotti),
limiti diretti numerabiliseparati (in parti-
colare somme dirette
uumerabili), prodotti
tensoriali ecompletamento.
Per le
proprietà
relative alletopologie n e o B, 2013 jE
è un mo-nomorflf3mo
(epimorflsmo)
traspazi
di Fréchet ed unospazio
Fréchet-nucleare,
leapplicazioni 1
-- E2 F
sono monomorfismi(epimorfiami).
I)a ciò segue che se 92 è un omomorfismo
topologico
Keruna successione esatta di
spazi
di Fréchet e omomorfismitopologici
la suc-See 99
non è un omomort1smotopologico
im(~ ~ 1)
è densa in(im ~) 0 F
ma non è chiusa
(vedi
Lemma3) cioè 92 é
1 non è un omomorfismo.Si
può però
dimostrare che anche inquesto
casoesattamente :
1 : Siano
Ei , ]~)~ ,
~’degli spazi
di Fréchet conEi ,
nuclearioppure ~’ nucleare e
sia 9) : E1 un’applicazione
lineare continua iniet~tiva, l’applicazione :
è iniettiva.
DIMOSTRAZIONE : Le
immersioni B1:
-.~ ~L
(J~a ~ F)
sonotopologiche.
Il
diagramma
commutativo :(dove q).:
L(2~ F)
-+ L(E’2, F) è
definita perogni
a :E~4-
.F lineare continua et : E~ --~ ~
lineare continua come(9’- (oc» (1)
=(a
o(l)),
com.pletato
dà ildiagramma
commutativo :1I N
in
cui al
sono isomorfiami ,topologici.
L’iniettività segue dall’iniettività di
Ker im ma
poiché 99
è iniettivacp’
è densa equindi
a = 0.LEMMA 2 : Nella
ipotesi
del Lemma 1 perogni applicazione
linearecontinua 99
8i ha :DIMOS1’RAZIONE: Il
diagramma
commutativo :è esatto nelle
righe
e nellecolonne, pertanto
ildiagramma
commutativo :risulta esatto nella
prima riga
e nellecolonne, perciò è
esatta la secondariga
equindi :
3 : Nelle
ipotesi
dei lemmi 1 e 2 e seE~, j6~
sono riflessiviinsieme con i loro
sottospazi chiusi ; g~ ~ 1
è un omomorfismotopologico
se e solo
~
1 loè,
cioè se e solo se im(1’ ~ 1)
=im cp ~
F.Una
implicazione
ègià nota,
dimostriamo l’altra. Sia 1 un omomorfisinotopologico ; possiamo
supporre, senzarestrizione,
che qJ abbia
imnagine
densa inE2 (basta
sostituireE1
con im~)
e che diconseguenza
lp.:
L(jE7{ ~ F)
2013>- L(.Ei , F)
siasurgettiva.
F unaimmersione
topologica,
si estende(per
il teo.rema di
Hahn.Banacb)
ad unaapplicazione
lineare continua(sarà perciò = 1 C).
Le
applicazioni
continue :definita Ti
(aj
=o
a,per i = 1,
2 sonosurgettive
equindi
omomorfismi to-topologici ;
infatti perogni
1 :Ei --
linearecontinua, posto a = j l,
si ha= 1 = l.
Pertanto nel
diagram na
commutativo :le
applicazioni q’",
y sonoaperte, quindi
lo è anche9911
e per la rifles- 8ività diEt
eE2
lo è rp.In conclusione
possiamo
enun.ciare ilseguente
TEOREMA : Siano
Ei ,
2B, E.
trespazi
di Fréchet riflessivi insieme coni loro
sottospazi
chiu9i e F unospazio
di Fr6ebet nonnullo, E, , E, E2
nucleari oppure F
nucleare ;
se921 : E1
2013 E e:
2013B2
sono dueappli.
caztoni lineari
continue,
la sequenza :è esatta
(debolmente esatta),
se e solo se la sequenzaè esatta
(debolnente esatta).
Queste
considerazionisugli spazi
nucleari possono riassumersi cos : seF è uno
spazio
Fréchet nucleare ilprodotto
tensoriale( ) ~ F
definisce unfuntore covariante esatto della
categoria degli spazi
di Fréchet riflessiviinsieme con i loro
sottospazi
chiusi nellacategoria degli spazi
diFréchet ;
cos pure se F è uno
spazio
diFréchet,
ilprodotto
tensoriale( ) ~ F
de-finisce un funtore esatto sulla
categoria degli spazi
Fréchet nucleari.d)
Successionispettrali
dicomplessi
dispazi
vettorialitopologici.
Le notazioni di
questa parte
sono tratte da[1].
Sia A uno
spazio
vettorialetopologico (localmente convesso)
e siauna nitrazione di
A,
suogni
Fp Aponiamo
latopologia
indottada A e su
By (A)
=F~’
A latopologia quoziente.
Sia ora A un
complesso
e(FP A)
una flltrazionecompatibile,
suconsideriamo la
topologia
indotta da H(A)
e su
Eó (H (A))
=p,P
HH (A)
latopologia quoziente ; analogamente
su
consideriamo la
topologia
indotta da H(Fp/Fp+1)
e sula
topologia quoziente.
Si
può
osservare facilmente chealgebricamente
etopologicamente,
e se la filtrazione èregolare
si avràE-" (A) (A)
per tuttigli r
da un certo intero inpoi.
Va osservato che
però
l’isomorfismoalgebrico
traH (A)
e(D (Ay
non11
è in
generale topologico
ocontinuo,
anche se si suppone chegli spazi A, E’ (A), g (A)
siano tutti di Fréchet.Nel caso
graduato
si ha un isomorfiamotopologico
Infine 86 Ar~ è un
complesso doppio
con latopologia
dellar, i
somma
diretta, valgono
iseguenti
isomortismialgebrici
etopologici :
21 Annali detla Scuola Norm. Sup. di Pila.
Ricordiamo infine il
seguente :
LEMMà : Siano
A’, A,
A" tre moduli su un anello R con filtrazioni limitate e a’ : A’ -A,
a" : A --~ A" due R-omomorfismi cherispettino
lefiltrazioni con a"
a’
= 0.Se la successione dei moduli
graduati
associati :è
eeatta,
allora è esatta la successione :Foruiule
diRusnneth
per uuconplesso
In
questa parte generalizzo
un risultato di Grothendieck che è enunciato in
[4] (exp.
N.24)
e che affermaquanto
segue :se
d’)
e(F, d")
sono duecomplessi con E,
Fspazi
diFréehet,
dicui almeno uno è
nucleare,
lospazio J9 (§)
F conl’operatore
è un
compiesse
la cuiomologia,
seH (E)
eH (F)
sono diHausdorff,
cioèse d’ e d" sono omomorfismi
topologici,
è isomorfa(algebricamente
etopo-
logicamente)
cioè(l’applicazione il :
E -- E è un isomorlismo con laproprietà
i è
uncomplesso graduato
si pone(x)
=(-- I)P --x). -
Estendiamo
questo
risultato aicomplessi graduati
cercando di abban- donarel’ipotesi
chegli operatori
di bordo sianodegli
omomorfismitopologici.
Pertanto consideriamo due
complessi
limitati :il
complesso
definito come ilcomplesso bigraduato
e dove naturalmente
Studiamo ora i termini delle due successioni
spettrali
usualidi
K,
cercando di risalire daE2 a
equindi
adH (K).
Per ciò che è stato premesso :
PROPOSIZIONE 1 : Il termine di
grado
1 dellaprima
successionespet-
trale di I~ è dato da :
dove
Ri q
= ban ed è O se e solo 8e d’’q-1 è uno omomor1ismotopolo- gico,
cioè 8e e solo se Hq(.K")
è di Hau8dorff(purché O)).
Naturalmente vale un risultato
analogo
per la seconda successionespettrale.
Il calcolo di non sarà trattato in
generale,
tratterò soltanto alcuni casiparticolari :
10
caso : 80 H-"(K’)
e H q(K")
sono diCioè se e d"q-1 sono omomorfismi
topologici.
In
questo
caso si ha :e quidi :
2° caso :
(K") d
diora,
è uu
sottospazio
denso di(
se
poniamo
= banE2pQ
si ha infIne :dove
R2pq è
unospazio
di dimensione infinita(con
latopologia banale)
ameno che non sia di Hausdorff oppure
gq (.K") = 0,
inque8to
caso
Rzpq
= 0.Analogamente
8eHausdor:1f
si ha chedove = bau
E2’qp
è unospazio
di dimensione infinita(con
latopologia banale)
a meno che non siaHq (K")
di Hausdorff oppureB~~(~~)=B=0,
inquesto
caso = 0.3° caso : 88 B"q hac
oomplementat.e topologico in
Z"q ,(Questo
avviene adesempio
se dim(sep
Hq(K) + cxJ).
In
questo
caso si ha che : sep Hq(K").
Poiché calcoliamo
Ker dipq,
cioè il nucleodell’applicazione
4 neldiagramma
commutativo :Con
queate
identiBcazioni ildiagramma
diventa :e
quindi :
e con
analoghe
identificazioni :Poiché
spazi :
B ~hanno
latopologia
banale.Quindi :
Pertanto
con
Gli
spazi R2pq
e.S2PQ
hanno latopologia banale ;
ha dimensioneinfinita a meno che non sia
HP (K’)
di Hausdorff oppureHq (g") = 0,
inquesto
casoR2pQ
-=0 ;
se HP(K’)
è di Hausdorff si ha anche = 0.Analogamente
se B’ P hacomplemontare topologico in
Z’ p si ha :dove
R2’q,
e8j’Qp
sono deflniti in modoanalogo
aBáPq
eTEOREMA 1 : Siano :
due
complessi graduati
dispazi
rréohet-nucleari e diapplicazioni
continue.8e
gli spazi
HP(K’)
e Hg(K")
sono di Hauadorff per 0~p, q à
n perogni
esiste un isomorfismotopologico :
e
quindi
anche~r~(jB"~@~T~)
è di Hausdor1f.TEOREMA 2: Siano
H I (K 11), ... , HA (K ")
di Hausdorff perogni
esiste un isomorasmo
topologico :
dove uno
spazio
di dimensione infinita(con
latopologia banale)
ameno che non sia Hp
(1’)
di Hausdorft’ oppure Hq(K ") = 0,
in tal caso= o.
Se
gli spazi g (g’), ... , Hri (,g’)
sono di Hausdorff vale un enunciatoanalogo
aquello
del teorema 2. Il teorema 1 è un casoparticolare
delteorema
2, perciò
dimostriamoquest’ultimo.
DIMOSTRAZIONE TEOREMA 2: introduciamo i
sottocomplessi
Z e S diè
l’applicazione
naturaleLe
applicazioni
OH sonodegli
ouaomorbsmitopologici surgettivi.
Su Ze su S ti ha d’ = d" =
0.
Le immersioni naturai! i: S - Z
e j :
Z-- g dono omomorfiemitopo.
logici
cherispettano
le filtrazioni e legraduazioni.
Poiché perogni
p, q, r : il’applicazione iJ9 si
identifica con 1’immer- sione di Spq in zpq.Se q
il2)
caso trattato aproposito
del calcolo di(K)
ci diceche si identifica con
(Z’P @ é 1~"9)
inquesto
casosi identifica con e
quindi
la successione :è esatta.
Dimostreremo ora che per r ~ 2 e per
ogni p
e q con p+ q
~ n lasuccessione
è
esatta; procediamo
per induzione :supponiamo
di averegià
dimostratoquesto
fattoper r s ro
edimostriamolo
per r-t- 1.
Neldiagramma
commutativo :
le
prime
duerighe
sonoesatte, quindi s
Questo permette
di affermare che la successionecoincide con
quella
a livelloro
ed è esatta.In
conclusione, poiché
le filtrazionidi S, Z,
8 sono limitate = 0per p abbastanza
grande),
la successione :è esatta ne p
+ q
S n.Da
questo
segue Inesattezza della successione :è il gruppo
graduato
associato ag~’ (A.) perciò
per il lemma enunciato nelle premesse la successione :
è esatta se n.
Poiché
t
la auccea-sione si
può
identificare con lariga
delseguente diagramma
commutativo :Da
questo diagramma
si ricava subito chej.m
ècontinua ;
inoltredalla
sargettività
di segue che(imj-) +
B’"(K)
= Zm(K)
equindi l’ap-
plicazione :
è
surgettiva
ed èperciò
un omomorfismotopologico.
Il
diagramma
commutativo :mostra
perciò
chej.m
è un omomorfismotopologico.
Pertanto :
Dal teorema 2 si ricavano i
seguenti
corollari :COROLLARIO 1. Se
gli spazi
H’(g"), ." ,
gn(K")
sono di Hausdorged in
corrispondenza
di Hp(K’) (con 1 s p ~ n)
non di Hausdorff avviene che Hn-p(K")
=0,
si hae la stessa formula vale 8e
gli spazi
gi(K’),...,
H"(KI)
sono di Hauadorffed in
corrispondenza
di Hq(K") (con
1 s q Sn)
non di Hausdorff avviene che H,,-q(8’)
= 0.Dal teorema 1 si
ricava,
inparticolare,
che se tuttigli spazi
Hp(K’)
e .~q
(K") (per
1 q s9&)
sono di Hausdorff e H"(K)
=O,
alloraHP
(K’)
= 0oppure H
n-p(K ")
= 0 per 0 ~ p s n.Se
però
non è noto apriori,
chegli spazi
HP(K’)
e Hq(K")
sono diHausdorff, questo
non èpiù
vero ingenerale ;
daròappunto
un controesem-pio (con
g’= K ")
in cuiH2 (K)
= 0 ma H’ = H1(K") =1=
o.Contro8lemplo.
Consideriamo
laseguente
situazione :per
ogni
O sia deflnita una successione esatta(limitata superiorinente)
di
gruppi
e di omomorfismie per
ogni q
ed n siano definiti due omomorOswiche commutano con
gli
omomorfismi a e tali che o .il n+1
=
n
I
gruppi Ao
egli
omomorfismiaq
formano un sistema decrescente di successioni’ e definisconoperciò
una successione limite inverso delle successioniaS8egnate:
e
degli
omomorfismioqn : A:O
--An
che commutano congli omomorftsmi e
e o1,PROPOSIZIONE 2. La successione :
è esatta
per q ~
2.DIMOSTRAZIONE : tale che
poiché
O esiste t 1 cheDimostriamo
che ai possono in modoSupponiamo
di avere trova.to go , gi , ..., gn conqueste proprietà
e allaed esiste
perciò
So indichiamo con ~ otteniamo che :
Si
può pertanto
costruire una successione con leproprietà:
En Un
een+l
perogni n 0, questa
successione costituisceperciò
unelemento U
di con ]8proprietà : 8-1 g
=f.
Se in
più gruppi A~
sonospazi
vettorialitopologici
e tutte leapplica-
zioni ~v e a sono continue vale la PROPOSIZIONE 3. La successione :
è debolmente esatta
(cioè
iDIMOSTRAZIONE : ò Sia
W è individuato da
eccetera, ottengo
una successioneI’oich6 f
e ~~T sono stati scelti senza nessunacondizione,
inquesto
modo si è dimostrato che imd~
è denso in Ker cioè che imd~o ==
La successione
non è in
generale esatta,
come mostra ilseguente esempio:
sia-
(0) (con p 4)
e Y = una successione di .gconvergente
a 0(e
contenuta tutta in uno
degli
assi coordinati diGP).
Indichiamo congy
ilfascio d’ideali di
Òz
relativo a Y.Poniamo
Xn
= X -ogni
unaperto
di X e si ha cheSe indichiamo con
9Yn
il fascio di ideali diOXn
relativo alsottospazio Y,,
sipuò
osservare che9y IXn
=9Yn.
Dalla successione esatta di
coomologia :
poiché
~q(~n , (5)
= 0 perrea: è
surgettiva
ei ricava chegq (Xn , ~p~~) =
Oper
Questo
vuol dire che sescelgo
unricoprimento aperto
numerabileCJ1n
di
Xn
formato daaperti
diStein,
la successione dispazi
di cocatene :Posso
scegliere
iricoprimenti CJ1n
in modo chec21.
c perogni
O e porre =
U CJ1n,
è unricoprimento aperto
numerabile di Xn>-0
formato da
aperti
di Stein.Definiamo le
seguenti applicazioni
tra lospazio :
e lo
spazio
ponendo
pere per
Le
applicazioni
ee j
sonocontinue,
commutano con leapplicazioni a
e hanno la
proprietà:
La successione :
è il limite inverso delle
successioni j ( plicazioni
e.rispetto
alle ap-perché g i (g, ~p ) ~ U ;
infatti dalla successione esatta dicoomologia :
poiché
pereto =~=
O non essendo ree : H°(X, Ò) 2013~~(Yy 0) surgettiva.
Il
complesso :
è un
esempio (vedi [7])
dicomplesso
ciispazi
di Fréchet nucleari per cui si ha che :che è nullo
perché
la successione :è esatta per
2 s q s p - 2
dato che è il limite inverso delle successioni . esatteper le
quali
si possono definiredegli omomorllsmi j, e
come nelleproposi-
zioni 2 e 3.
Formule
diKlinnoth
per lacoomologia
avalori
infasci Fréchet
nu-cleari.
Ricordiamo le
seguenti
definizioni :DEFINIZIONE 1. Sia X uno
spazio topologico
e~’
un faacio su X dispazi
vettorialitopologici, 9:
è unfascio
di Fréchet se, perogni aperto
Udi
X, ~(~7)
è unospazio
di Fréchet e perogni coppia
diaperti U,
Vdi X con U C V
l’applicazione
di restrizione :è continua.
(Analogamente
si definiscono dei fasciFréchet nucleari).
Sia X uno
spazio
à base numerabile e7
un fascio di Fréchet su Xse
CJ1
è unricoprimento
ixumerabile diX,
sullospazio
porremo la
topologia prodotto ;
conqueste. topologie
leapplicazioni
di co-bordo :
risultano continue.
Su Hq
(~, y)
= Zq(CJl,
porremo latopologia quoziente
ela
topologia
del limite diretto(gli spazi
-u.
sep Hq
(~, :J)
e sep Hq(X, 7)
sono diFréchet).
DEFINIZIONE 2. Un fascio
9
diFréchet
su X si dice normale so esisteuna base
CJ1
di X diLeray
perJ.
OSSERVAZIONE : Se X è una varietà
complessa, ogni
fascio analitico coerente su X è un fåscio di Fréchet.nuclêare normale.Per i fasci normali vale la
seguente proposizione (Vedi [2] Prop.
4Paragrafo 4).
PROPOSIZIONE 4. Se X è uno
spazio topologico
di Hausdorff localmentecompatto
e a basenumerabile, £F
un fascio di Fréchet normale eCJ1
un ri-coprimento
di X numerabile diLeray,
l’isomorfiamoalgebrico
naturaleè un isomorfismo
topologico.
Se
y
è un fascio di Fréchet su Xe 9
un fascio di Fréchet suY,
perogni aperto U
di X e V di Y denn remo lospazio
di Fréchet :In
questo
modo si viene a definire unprefascio
su upa base diXx Y2 questo prefascio
sipuò
estendere in uno ed in -solo modo au tuttigli aperti
22 Annali della Scuola Norm. 8up. di Pi-ta.
di X x Y in modo che ne risulti un fascio di Fréchet.
(Che
indicheremocon
9 í5 19).
OSSERVAZIONE. Se X ed Y sono varietà analitiche
complesse, Ox
eOy
sono fasci di Fréchet.nucleari eRicordiamo il
seguente
risultato di[6]
pag. 165.Siano X ed Y due
spazi topologici
a basenumerabile, 7 e ~
due fascidi Fréchet
rispettivamente
su X e suY,
di cui uno sianucleare, CJ1
eC19
due
ricoprimenti aperti
nuinerabilirispettivamente
di X e di Y.Se indichiamo con K’ il
complesso (limitato superiormente)
e con K" il
complesso :
il
complesso,
« si identifica con ilcomplesso doppio
cos definito per
ogni n > O
e la
coomologia
diquesto complesso
è isomorfa(algebricamente
etopologi-
camente)
allacoomologia
delcomplesso
di cocatene su X X Ycioè
LEMMA 1. Siano X e Y due
spazio
numerabili all’infinito(di Hausdor1f,
localmente
compatti
e a basenumerabile), 7 e Q
due fascio diFr6chet-nu-
cleari normalirispettivamente
su X e su Y edCJ1, CV
duericoprimenti (rispettivamente
di X e diY )
diLeray rispetto a y
e~.
Ilricoprimento CJL
Xc)2 = CV)
diX x
i’ è unricoprimento
diLeray
per
~’ ~ ~.
DIMOSTRAZIONE : dobbiamo dimostrare che
presi degli aperti
Ora
quindi
ci basta dimostrare che 8e U e V sono duespazi topologioi
diHausdorff,
localmentecompatti
a base numerabile ac.J, li
sono due fasciFréchet-nucleari su U e V e HP
(U, 7J)
= 0 perogni p ~
1 e Hq(P~) 2013
0per
ogni q
~ 1 allora Hm(Ux F;y@~)===0
perogni m >
1.Consideriamo un
ricoprimento aperto
numerabile diLeray
di Ú eun
ricoprimento aperto
numerabile diLeray
diV, ricoprimenti
diquesto tipo
esistono senz’altro su U e V dato che7 e Q
sono normali ed anziper
ogni ricoprimento aperto ~ di U x V
si possono trovareC)2’
diLeray
tali che rafí ni _Per i richiami fatti dell’articolo di
Kaup
e per il teorema 1 si ha chee
poiché
iricoprimenti
deltipo 9Z’
XC}9’
sono cofinali con tutti iricopri-
menti di U X V si ottiene che ;
Per mezzo del lemma 1 si
può
facilmente dimostrare ilLEMMA 2. Nelle
ipotesi
del lemma 19 @ ~
ènormalo
su X X Y.Possiamo ora dimostrare i teoremi : 1
TEORBMà 3 : Siano X ed Y due
spazi topologici
diHauridorff,
local-mente
compatti
ed a base numerabile e siano7
due fasci Fréchet-nu- cleari normalirispettivamente
su X e Y.Se
gli spazi
~p(X, ~),
H,2(X, I?)
sono di Hausdorff per 0 s p, q S n allora perogni
csiate un isomorl omotopologico
DIMOSTRAZIONE : Sianc
CJ1
e duericoprimenti aperti
numerabili diLeray
di X e Yrispetto a 9 e @, CÌÉ X C).9
è unricoprimento aperto
diLeray
di’ perciò :
Per mezzo del teorema 2 si dimostra il :
TEOREMA. 4:
Se,
nelleipotesi
del teorema3,
è noto soltanto chegli spazio
Hq(Y, @)
sono di Hausdorff per 0 ~ q~ n,
perogni
m à n esisteun isomorftsmo
topologico :
dove
ogni
unospazio
di dimensione infinita(con
latopologia banale)
a meno che non sia gp
(X,
di Hausdorff oppure(Y, ~) = 0,
in talcaso R M = 0.
Naturalmente vale un enunciato simmetrico dal teorema 4 se è noto invece che
gli spazi
sono di Hausdorff per’ COROLLARIO 1. Nelle
ipotesi
dei teoremi 1 e 2 segli spazi
Hi(X, 7))...
..., H" sono di Hausdorff ed in
corrispondenza
diogni
~q( Y, ~)
(con
1~
qn)
non di Hausdorff si ha che gn-q(X, 7) = 0,
esiste un isomorósmotopologico
e cos pure se invece
rispondenza
diogni H~ p(Y,~)=0.
, sono di Hausdorff ed in cor- non di Hausdorff si ha due
COROLLARIO 2. Se
allora
e cos pure se
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