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Addendum and corrigendum to « Automorfismi che fissano i centralizzanti di un gruppo »

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Academic year: 2022

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(1)

REND. SEM. MAT. UNIV. PADOVA, Vol. 109 (2003)

Addendum e corrigendum a «Automorfismi che fissano i centralizzanti di un gruppo».

ENRICO JABARA(*)

Nella nota [3] si è studiato l’insieme:

G(G)4 ]WAut (G)N[g,gW]41 (gG(

degli automorfismi commutanti del gruppo G. Successivamente e indi- pendentemente sono comparsi altri lavori sullo stesso argomento ([1], [2]) che, oltre ad estendere alcuni risultati di [3], mostrano come l’enun- ciato della proposizione 1 di [3] non sia esatto e di conseguenza anche la dimostrazione della proposizione 2 non sia corretta. Scopo principale di questa nota è far vedere come tali errori non compromettono i risultati ottenuti in [3]. In particolare l’enunciato della proposizione 2 è effettiva- mente valido, così come la dimostrazione di una congettura di Zappa, ot- tenuta in [4] (che di tale proposizione fa uso in un punto cruciale).

In quanto segue con Gdenoteremo un gruppo e con W un suo auto- morfismo; oltre alle notazioni standard ed a quelle introdotte in [3] si fa- rà ricorso alle seguenti convenzioni:

l R(G)4 ]rGN[r,x,x]41 (xG( denota il sottoinsieme de- gli elementi 2-Engel a destra diG. In [5] Kappe ha provato cheR(G) è un sottogruppo caratteristico di G.

l Se gG allora igInn (G) denota l’automorfismo di G definito da xig4xg4g21xg per ogni xG; in particolare i4i1 è l’identità di Aut (G).

l K(G) denota l’insieme dei K-automorfismi di G (nel senso di Kappe [6]):WK(G) se e solo se esiste un ricoprimento normaleKdi G costituito da sottogruppi abeliani e W-invarianti.

(*) Indirizzo dell’A.: Dipartimento di Informatica, Università «Ca’ Foscari»

di Venezia, Via Torino 155, 30172 Mestre, Venezia.

(2)

Enrico Jabara 308

l [W]4aWbInn (G)4[ Inn (G),aWb]aWb.

In [2] l’insieme G(G) viene denotato con A(G) e l’insieme G0(G)4 ]WAut (G)NCG(g)W4CG(g) (gG(

con Cent (G). Inoltre R(G) in [1] è indicato con R2(G) e in [6] con L(G).

La proposizione 1 di [3] va così riformulata:

PROPOSIZIONE 18 (di [3]). G(G) è un sottoinsieme normale di Aut (G)eG0(G) è un sottogruppo normale diAut (G). Si ha Autc(G)G GG0(G)GG(G) e gli elementi di G(G) /G0(G) hanno ordine 2.

La dimostrazione è quella fornita in [3] (eccettuata la prima riga che contiene un errore di calcolo sui commutatori).

Con i prossimi due lemmi si richiamano, per comodità del lettore, al- cuni risultati di [1].

LEMMA 1. Se WG(G) allora:

a) [xW,y]4[x,yW] per ogni x,yG ([7]);

b) [x,W]R(G) per ogni xG.

LEMMA 2. Un automorfismo interno ig del gruppo G appartiene a G(G) se e solo se gR(G).

LEMMA 3. Per ogni WG(G) il sottogruppo [W] è contenuto in G(G).

DIMOSTRAZIONE. Dal lemma 1 b), ricordando che R(G) è un sotto- gruppo caratteristico di G, discende [G,aWb]GR(G). Detto IR4 4[ Inn (G),aWb], il lemma 2 porgeIRGG(G) e segIRallora esiste g R(G) tale che g4ig.

Per dimostrare che [W]4IRaWbè contenuto inG(G) basta dimostrare chegcG(G) per ogni gIR e ogni caWb. Poiché WG(G), dalla pro- posizione 18 segue WG0(G)’G(G) e quindi aWbGG(G). Siccome esiste rR(G) con g4ir, sfruttando il lemma 1 a) si ottiene

[xgc,x]4[ (xr)c,x]4[xr,xc]4[x21xr,xc]4[ [x,r],xc]4

4[ [x,r]c,x]4[ [xc,rc],x]4[ [x,rc2],x]41 per ogni xG

(3)

Addendum e corrigendum etc. 309 che porge la conclusione in quantoR(G) è un sottogruppo caratteristico di G.

PROPOSIZIONE 28 (di [3]). G(G)4K(G).

La dimostrazione è quella fornita in [3] tranne nel fatto che, se WG(G), per far vedere cheWK(G), il ricoprimento diGda considerare è

K4 ]agb[W]NgG(.

Purtroppo non è possibile (come asserito in [3]) trovare un ricopri- mento K di G che sia universale, indipendente cioè dall’elemento di K(G) che si considera.

Anche la proposizione 3 di [3] va riformulata tenendo conto del fatto che è valida solamente se G(G) è un gruppo. In particolare sussiste la PROPOSIZIONE 38(di [3]). SeLè un sottogruppo contenuto in G(G) allora L8 GAutc(G); in particolare G0(G) /Autc(G) è abeliano.

Curiosamente una conseguenza del lemma 2 di [3] continua a valere anche quando G(G) non è un sottogruppo di Aut (G). Si ha infatti:

PROPOSIZIONE 48 (lemma 2 di [3]). [G8,aG(G)b8]41.

DIMOSTRAZIONE. Sia gaG(G)b8 e gG8; si deve far vedere che gg4g.

È sufficiente provare l’asserto quando g è un commutatore: g4 4[a,b] cona,baG(G)b. Si procede per induzione sum1novem(risp.n) è il minimo numero di elementi diG(G) il cui prodotto fornisce a(risp. b).

Se m4n41, l’asserto è dato dal lemma 2.4. v) di [2].

Sia perciòmD1 (il casonD1 è del tutto analogo); alloraa4Wa0con WG(G) e a0 prodotto di m21 elementi di G(G). La nota formula [a,b]4[Wa0,b]4[W,b]a0[a0,b], l’ipotesi induttiva e il fatto cheG8è un sottogruppo caratteristico di G porgono quindi la conclusione.

B I B L I O G R A F I A

[1] M. DEACONESCU- G. L. WALLS,Right 2-Engel elements and commuting auto- morphisms of groups, J. Algebra, 238(2001), pp. 479-484.

[2] M. DEACONESCU- G. SILBERBERG- G. L. WALLS,On commuting automorphi- sms of groups, Archiv Math., 79 (2002), pp. 423-429.

(4)

Enrico Jabara 310

[3] E. JABARA, Automorfismi che fissano i centralizzanti di un gruppo, Rend.

Sem. Mat. Padova, 102 (1999), pp. 233-239.

[4] E. JABARA, S-partizioni strette nei gruppi finiti, Ric. Mat., 49 (2000), pp. 257-262.

[5] W. P. KAPPE, Die A-Norm einer Gruppe, Illinois J. Math., 5 (1961), pp. 187-197.

[6] W. P. KAPPE,Automorphisms and abelian subgroups, Symposia Math.,XVII (1976), pp. 301-312.

[7] T. J. LAFFEY, A trivial group automorphism (solution to problem E3039), Amer. Math. Montly, 93 (1986), pp. 816-817.

Manoscritto pervenuto in redazione il 3 febbraio 2003.

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