A NNALI DELLA
S CUOLA N ORMALE S UPERIORE DI P ISA Classe di Scienze
B ASILIO M ANIÀ
Sopra una questione di compatibilità nel metodo variazionale
Annali della Scuola Normale Superiore di Pisa, Classe di Scienze 2
esérie, tome 9, n
o2 (1940), p. 79-95
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NEL METODO VARIAZIONALE
di BASILIO
MANIÀ (Milano) (*).
1. - In una conferenza al I°
Congresso
dell’ Unione Matematica Italiana(i)
M. PICONE ha
esposto
unmetodo,
che ha chiamato metodo per la risoluzione delleequazioni
differenziali alle derivateparziali
che sipresentano
nella fisica matematica.
Tale
metodo,
benchè siagià
statoapplicato
a calcoliapprossimati~
con risul-tati in buon accordo con
quelli
che siottengono
per altrevie,
presso l’ Istituto Nazionale per IeApplicazioni
delCalcolo,
non ha avuto finora una sistemazioneteorica,
e tutte Iequestioni
di esistenza e di convergenza che in esso si presen- tano sono ancora insolute.Questo
lavoro è unprimo
contributo alla sistemazione teorica del metodo variazionale.(*) Ebbi il manoscritto di questa Men10ria insieme con Pannunzio della tragica fine del
suo Autore : annunzio che mi turbò e mi sconvolse. Perchè a BASILIO MANIÁ io ho voluto
bene, come si vuol bene ad un allievo che si segue quasi come un figlio.
Di umili origini, Egli era un po’ rozzo ; era, potrei dire, un primitivo : impetuoso, vio- lento ; ma buono nel fondo dell’anima e generoso. Si infiammavaperlegrandiidee; voleva
fare e strafare; voleva dimostrare agli altri ed anche a se stesso che neppure Ie sue disgra-
ziate condizioni fisiche potevano essergli di ostacolo in ciò che Egli desiderava ardentemente.
E nel gennaio dello scorso anno riusc a partire volontario fra i Iegionari di Spagna; e benchè già professore nell’ Uni versità di Milano, volle combattere come semplice Camicia Nera.
Di ingegno fortissimo, pronto e tenace, si affermò rapidamente e brillantemente nell’Ana- lisi Matematica. Dedicatosi in modo particolare alla teoria delle funzioni di variabili reali ed al Calcolo delle Variazioni, vi colse magnifici frutti : Ie sue ricerche sui problemi di Lagrange e di Mayer aprono un nuovo capitolo nella moderna teoria delle Variazioni. Ma anche altri studi 1o attrassero; ed alla Filosofia ed all’ Economia Politica dedicò ripetuta-
mente Ie sue riflessioni ed alcune pregevoli pubblicazioni.
I1 suo versatile ingegno 1o avrebbe certamente condotto a più alte conquiste. Ma ora Egli non è più t
Mentre scrivo queste righe, sono pervaso da una profonda tristezza; e questa tristezza si impadronirà sempre di me tutte Ie volte che ripenserò a Lui.
LEONIDA TONELLI
(1) V. Analisi quantitativa ed esistenziale nei problemi di propagazione. Atti del I° Con- gresso dell’ Unione Matematica Italiana.
Nel metodo variazionale si costruisce una successione di soluzioni appros-
dell’equazione
differenzialeproposta,
e occorrepoi
provare che tale successione converge a una soluzione esattadell’equazione
che si studia.Ma
già
nella determinazione delle soluzioniapprossimate
sipresentano
alcunequestioni
essenziali per laapplicabilita
del metodo.Se,
adesempio,
si considera1’equazione :
la soluzione
approssimata
n-esima si ottiene risolvendo unproblema
di minimo(assoluto)
per unintegrale
in n funzioniincognite
la cui funzioneintegranda dipende
dalle dette funzioni e dalle loro derivate seconde. Se si studia tale mi- nimo per mezzo delleequazioni
differenziali di EULERO con Ie condizioni ai limiticorrispondenti
sipresenta
subito laquestione
dellacompatibilità
del sistema delleequazioni
di EULERO con Ie condizioni ailimiti,
e, come M. PICONE osserva(2),
nel caso di
incompatibilità
il metodoesposto
cadrebbe in difetto. Sipuò aggiun-
gere che anche ammessa la
compatibilita
del sistema diequazioni
di EULERO edi condizioni ai
limiti,
resterebbe da verificare se una soluzione di esso fornisce effettivamente il minimo assolutodell’ integrale
sopra indicato.Procedendo coi metodi
diretti, ampiamente
studiati dalla Scuola italiana di Calcolo delleVariazioni
fondata da L.TONELLI,
dimostro inquesto
lavoro cheil minimo assoluto
degli integrali
che sipresentano
nel metodo variazionale del PICONE esiste sempre, e che Ie funzioni che forniscono tale minimo soddisfano il sistema delleequazioni
di EULERO e delle condizioni ai limiti. Inquesto
modola
questione
di esistenza e dicompatibilità
che sipresenta
comepregiudiziale
nel metodo variazionale é
completamente
risolta.Per
giungere
aquesto
risultatodimostro,
nelprimo paragrafo,
alcuni teoremidi esistenza per
gli integrali
del calcolo delle variazioni incampi illimitati,
cheanche per se stessi sono di un certo interesse.
~
§
1. - Una classe diproblem!
di calcolo delle variazioni.2. - In
questo paragrafo
ciproponialllo
di stabilire 1’esistenza dell’estremo assoluto di alcuniintegrali
del calcolo delle variazioni e deirisultato qui
otte-nuti,
faremopoi 1’applicazione,
nelparagrafo successivo,
al metodo variazionale per la risoluzione delleequazioni
differenziali alle derivateparziali.
Considereremo
problemi
variazionali di ordine n ~ 1 in una opiù
funzioniincognite,
e permaggior
chiarezza cominceremo dai casipiù semplici,
che trat-teremo con
maggiori dettagli,
e perprimo
dimostreremo ilseguente
teorema.~
(°) Loc. cit. p. 118.
TEOREMA. - ~s2a
con
a(x),
funzioni continue in un intervallo finito e chiusoJy
ey)
continua per x
appartenente a
11 e yqualunque ;
esista una costante M~Otale che sia sempre
Allora in
ogni
classecompleta
K di curve assolutamente continueciascuna delle
quali
ha almeno unpunto in
un campo limitato B’fisso,
e per cui esiste
esiste il minimo assoluto di
I[y].
Per
(x, y) fissato,
è,
nelpiano (y’, u), 1’equazione
di unaparabola
con Passeparallelo
all’assedelle u, il cui vertice ha 1’ascissa
e si verifica che è
e
perciò,
per unaqualunque
curva assolutamente continuaper la
quale
esiste finitoI[y], posto
è
e quindi
Posto
ne viene
con
Dalla
(1)
segue,applicando
la formula risolutiva per 1eequazioni
differen-ziali lineari :
essendo ~
unqualunque punto
dell’ intervallo(Xi, x2)
eperciò :
Di
qui
si deduce che Ie curve della classe K per Iequali I[y]
resta infe-riore a un numero
fisso 1, appartengono
a unaparte
limitata delpiano (x, y).
Basta infatti che il
punto ~
della(4)
sia scelto in modo che(~, ~/(~))
appar-tenga
aB’,
affinchè il secondo membro della(4)
resti inferiore a un numerofisso A
dipendente
da 03BB.Detto i il limite inferiore di
I[y]
nella classei~
siauna successione di curve di ~ tale che
Queste
curve, perquanto
ora si ëvisto, appartengono
a unaregione
limitatadel
piano (x, y),
e per Ie(1)
e(2)
esiste un numero~> 0
tale chee
quindi
Ie dette curve risultanoequiassolutamente
continue ed ammettono al-meno una curva di
accumulazione:
assolutamente continua. Dalla
completezza
della classe K e dalla semicontinuità inferiore diI(y]
segue allora che tale curvaappartiene
a K ed è:OSSERYAZIOME I. - Nel teorema dimostrato si
può
supporrecon continua e
positiva
nell’ intervalloLI,
ointegrabile
e sempremaggiore
di un numero
positivo
fisso.OSSERVAZIONE II. - Invece della continuità delle funzioni e basta ammettere la
integrabilità (nel
senso diLEBESGUE)
dei loroquadrati;
e pery)
basta ammettere che sia continua
in y,
misurabile e, per ylimitato,
invalore assoluto inferiore a una funzione di x
integrabile
in LI.3. - Passiamo ora al caso
più semplice
che sipresenta
nel metodo variazionale per la risoluzione delleequazioni
differenziali alle derivateparziali.
TEOREMA. - .
con
a(x),
funzioni continue in un intervallo chiuso L1 e y,y’)
funzione continua
y’ qualunque ;
esista unacostante M~ 0 tale che sia sempre :
Allora in
ogni
classe curvecon
y(x), y’(z)
assolutamentecontinue,
per cuí esiste finitol’integrale
e tali che vi sia almeno un
(Xi, x2)
per cui[03BE, y(03BE), y’(03BE)]
appartiene a
unaregione
limitata B’ dellospazio (x,
y,y’)
mi-nimo assoluto di
I2[y].
Per
(x,
y,y’)
fissato :é,
nelpiano (y", u), 1’equazione
di unaparabola
con 1’asseparallelo
all’assedelle u il cui vertice ha l’ ascissa :
esiha
Se
è una
qualunque
curva di Kcon
e
posto :
risulta
quindi
con
Essendo 03BE
unpunto
dell’ intervallo(x1,x2)
soddisfacente la condizione del- 1’enunciatoponiamo
È
alloraIndicato con A un limite
superiore I
consi-derate Ie funzioni
Y2 (x)
determinate dalle condizioni :da cui segue
è
per x > 03BE, e
per
z ~,
equindi
sempreMa
e
quindi
adogni
numeroÀ> 0
sipuò
farcorrispondere
un numero~1>0
taleche per tutte Ie curve della classe K per Ie
quali ~[~/]~~
siaNe viene che indicato con i il limite inferiore di
12[y]
in K(limite
inferioreche risulta
finito)
seè una successione di curve di ~ tale che
Ie funzioni risultano
equilimitate
edequiassolutamente
continue.Esiste
perciò
una funzionecon
yo’(x)
assolutamente continua e una successioneparziale
tratta dalla#
taleche #
converge uniformemente ae #
convergeuniformemente a
yo’(x).
Allora dallacompletezza
della classe K e dalla semi- continuità inferiore di segueOSSERVAZIONE I. - Anche
qui
sipuò
supporrecon
p(x)
funzione continua epositiva
nell’intervallod,
ointegrabile
e sempremaggiore
di un numeropositivo
fisso.OSSERVAZIONE II. - Nel teorema
precedente
basta supporre chex(.r)~ &(~)
siano a
quadrato integrabile
e che y,y’)
sia continua in(y, y’),
misurabilee, per
(y, y’) limitato,
in valore assoluto inferiore a una funzione inte-grabile
in d.Per
quanto riguarda
y,y’)
ció èevidente ;
perquanto riguarda a(x), b(x),
basta sostituire nella dimostrazione
precedente
la costante A con una funzioneA(x) positiva,
aquadrato integrabile
in 0394 e taleche,
per tutte Ie curve di K per cui~[~y]
resta inferiore a un numerofisso,
sia4. - In modo essenzialmente identico si dimostra il
seguente
teoremapiù generale
che ci limitiamo ad enunciare.TEOREMA - ~Sia
con
p(x)
continua epositiva in
un intervallo finito e chíusoLI, le ai(x), quadrato integrabile in A,
y,y’,....,
continua in
( y, y’,....,
per xappartenente a
LI e(y, y’,....,
qua-lunque, e,
per(y, y’,...., Limitato,
inferiore in valore unafunzione
integrabile in 0394 ;
esista una costanteM>0
tale che sia sempre :Allora in classe
completa
K di curvecon
y(x), y),....,
assolutamentecontinue,
per cui esiste finitotegrale
e tali eke vi sia almeno un
(Xi, x2)
per cui[03BE, y(03BE),...., y(n-1)(03BE)]
una
regione
limitata B’ dellospazio (x,
y,....,%/~"~)~
minimo assoluto di
5. - Passiamo ora a considerare il caso delle curve nello
spazio,
cioè il casodi
integrali dipendenti
da due opiù
funzioni e dalle loro derivate fino ad uncerto ordine. Per
semplicità
di scrittura ci limiteremo a studiare indettaglio
ilcaso
degli integrali dipendenti
da due funzioni e con una funzioneintegranda
del
tipo
che sipresenterá
nelparagrafo
successivonell’ applicazione
al metodovariazionale. Le
generalizzazioni
a cui accenneremo nonpresentano
difficoltà.TEOREMA. -
con
a1(x), a2(x), y’, z’)
funzioni continue per .Pappartenente a
un intervallo finito e chiusod,
e(y, z, y’, z’) qualunque ;
esista una costante
positiva
M tale che sia sempreAllora in
ogni
classe curvecon
y(x), z(x), y’(x), z’(x)
assolutamentecontinue,
per cui esiste finitol’integrale
e tale sia atmeno un
punto $
dell’intervallo(Xi, X2) per í1 quale [~, ~(~)~ z(~), y’(~), ~~(~)]
unaregione
dellospazio (x,
y, z,y’, z’),
esiste i1 minimo assoluto diI2[y, z].
L’equazione
rappresenta,
per( ~, y, z, y’, z’ ) fissato,
unparaboloide
ellittico dellospazio (y", z", u)
con Fasseparallelo
all’asse delle u e il vertice dato da :e si verifica facilmente che è
donde segue, per una
qualunque
curvadella classe
K,
e quindi
Posto per la curva considerata
e
e per 1e funzioni
risulta
Allora, assegnato 03BB > o,
sipuò
determinare una funzioneA(z)
aquadrato integrabile
in LI e che sia sempremaggiore
diConsideriamo
quindi
i sistemi lineari :con Ie condizioni
dalle
quali
seguee quindi
Si vede facilmente che è :
per
x ~ ~,
eNe viene
perciò
che al numeroÀ> 0
sipuò
farcorrispondere
un nu-mero
~ > 0
tale che per tutte Ie curve della classe K per cuisia
e
Considerata
quindi
una successione di curve dijK~
tale che siaessendo i il limite
inferiore,
necessariamente finito diz]
inJ~
Ie funzionirisultano
equilimitate
edequiassolutamente
continue.Esiste
perciò
una curvacon
zo(x), yo’(x),
assolutamentecontinue,
e una successione par-ziale #
trattada
tale che Ie successioni~ ýh (x) #, ~ ~’(~ #
convergono uniformemente ayo(x), zo’(x).
Dalla
completezza
della classe K e dalla semicontinuità inferiore diz]
segue che la curva
appartiene
a K ed éOSSERVAZIONE. - Nel teorema ora dimostrato si
può
supporre che siaessendo
p(x), q(x), r(x)
funzioni aquadrato
sommabile in J tali che esista unnumero
m>0
per cui si abbia sempreInfatti in
questo
caso1’equazione
con
(x, y, z, y’, z’) fissato, rappresenta
ancora unparaboloide
ellittico con 1’asseparallelo
all’asse delle u, il cui vertice ha nelpiano (y", z")
laproiezione (yo", zo")
soddisfacente Ie
equazioni
ed è: o
Non resta
quindi
che modificareleggermente
la dimostrazione fatta.6. -
Dopo
ciò sipuò
dimostrare senza difficoltà ilseguente
teorema checomprende
tutti iprecedenti
e che ci limitiamo ad enunciare.TEOREMA. -
con
Ai(z, y1,...., ym-1)
funzione lineare in y1 ,...., ym,....,yn->,..,.,
coef-quadrato integrabile in d,
funzíoni aquadrato
somma-c(~~~....~~,....,~~....~~)
continua in(yi,...., y~m-i~)
e, per(y i ,...., ym(n-1)) limitato,
misurabile in :y e in valore assoluto inferiore a unaquadrato per la
formaesiste una costante
z > 0
tale che sia sempreesiste una costante
~I > 0
tale che siaAllora in
ogni
classecompleta
K di curvecon
assolutamente
continue, quali
esiste finitoe c’ è almeno un
punto $ di
tale che[i()....)()]
appar-tenga a
unaregione
limitata B’ dellospazio (x,
2/1 ,....,y,-1esiste il
mi-~[~i r"~ ym].
S
2. -Applicazione
al « medodo variazionale~.7. - Sía B un campo in uno
spazio
a un numeroqualunque
di dimensionie consideriamo
1’equazione
differenziale nella funzioneincognita u=u(P, t),
con P
punto
variabile diB,
con 1e condizioni ai limiti
per P appartenente
al contorno r diB,
essendo
q(P, t), F(P, ~)~ f(P),
funzioni continue per P variabile nelcampo B
equalunque.
Sia
#
un sistema di funzioniortogonali
normalizzate nelcampo B,
soddisfacenti su1 contorno r la condizione
Fissato
T > 0,
per n interopositivo assegnato,
consideriamo la funzionedove 1e sono delle funzioni indeterminate con Ie assolutamente continue in
(0, T)
e tali cheConsideriamo
quindi l’integrale
Posto :
si
può
scrivere :e risultano soddisfatte tutte Ie condizioni per
l’ applicabilità
dei risultati delparagrafo precedente,
assumendo come classe K la totalità delle curvecon
~/(~)
assolutamente continue in(o, T)
e03C9i"(t)
ivi aquadrato
somma-bile,
soddisfacenti Ie condizioni(7).
Esiste
dunque
in K il minimo assoluto di~[c~i ,....~
Determinata una
n-upla
di funzioniw1(t),..., wn(t)
che dannoall’integrale
ilsuo minimo
valore,
e sostituitequeste
funzioni nella(6)
ègiustificato
chiamarela funzione
t)
che ne risulta una soluzioneapprossimata in
mediadell’equazione (5)
con 1e condizioni ai limitiassegnate.
Sorge
aquesto punto
la domanda se la successionei un(P, t) 0
una succes-sione
parziale
di essa converga a una soluzione esattadell’equazione (5).
Talequestione
è ancora insoluta. Noiqui
stabiliremo Ieequazioni
differenziali di EULERO con Ie condizioni ai limiti atte a determinare i coefficientí03C9~ (t),....,
della soluzione
approssimata t).
Dallaposta
esistenza del minimo assoluto diI2~03C9~,...., 03C9~~
e dalla considerazione che oraaggiungeremo
risulterà inogni
caso la
compatibilità
delle detteequazioni
di EULERO con Iecorrispondenti
condizioni ai limiti.
8. - Consideriamo una
n-upla
di funzioni(Di(~....~
che dà aI2[03C9~,...., 03C9n]
il suo minimo
valore,
e sia una funzione assolutamente continua in(o, T)
con
~’(t~,
tale che siae
~~(~)
sia aquadrato integrabile.
Posto _
è
Ora, integrando
perparti,
e
perciò
la(8)
sipuò
scrivereDi qua, per un lemma
fondamentale,
segue che laquantità
inparentesi doppia
è
quasi
ovunqueuguale
a unacostante c,
cioèe, tenendo conto
dell’espressione
dif(t,
03C9i,....,Partendo dalle funzioni 03C9z,...., ~~ si
ottengono
altre n -1equazioni
e si hacos il sistema
Se
supponiamo
oraq(P, t), t)
abbiano 1e derivate deiprimi
due ordinicontinue,
equindi
abbiano continue Ie derivate deiprimi
due ordini anche 1e funzioni~03B2i(t), 03B4i(t),
dalle(10)
segue che Ie hanno continue Ie derivate deiprimi quattro ordini,
eperciò
il sistema(10)
sipuò
porre anche nella formaseguente :
Si ha cos un sistema di n
equazioni
differenziali lineari delquarto
ordinein n funzioni
incognite sottoposte
alle condizioni iniziali(7).
Con tali condizioni il sistema
(10*)
é ancoraindeterminate,
ma due altrecondizioni ai limiti si
ottengono
dalla condizione di trasversalitá.Infatti indicata con una funzione
qualunque
assolutamente continuacon
?/(~)
nell’intervallo(o, T)
con~"(t)
aquadrato integrabile
nel detto inter-vallo,
e tale che~(0)==~(0)==0~ posto
è
e tenendo conto della
(9)
derivata due volterispetto a t,
si haSe
applichiamo
la formula di GREEN e teniamo conto delle condizioni~(0)==~’(0)==0,
otteniamoe
poichè ~’(T )
sonocompletamente
arbitrariRagionando analogamente
per 03C92,...., mn siottengono
Ie condizioniPossiamo
dunque
concludere con laproposizione seguente :
L’integrale I2[03C9~,..,.,
ammette minimo fun-zioni
q(P, t), F(P, t)
ammettono continue le derivate finop~ 2,
le funzioni