Carcinoma della
mammella
Carcinoma della mammella epidemiologia
• Incidenza nel 2001 in USA: 192.200 nuovi casi
• Il rischio di sviluppare un carcinoma mammario è età dipendente:
1/40 per donne con età di 50 anni 1/25 per donne con età di 70 anni
• Mortalità
dal 1973 al 1990 aumentava di 1.5 %/anno dal 1991 diminuisce del 1%/anno
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2004 Estimated US Cancer Deaths*
Men 290,890
Women
272,810 25% Lung & bronchus
15% Breast
10% Colon & rectum 6% Ovary
6% Pancreas 4% Leukemia 3% Non-Hodgkin
lymphoma 3% Uterine corpus 2% Multiple myeloma 2% Brain/ONS
24% All other sites
Lung & bronchus 32%
Prostate 10%
Colon & rectum 10%
Pancreas 5%
Leukemia 5%
Non-Hodgkin 4%
lymphoma
Esophagus 4%
Liver & intrahepatic 3%
bile duct
Urinary bladder 3%
Kidney 3%
All other sites 21%
1%
1%
15%
23%
5%
11%
5%
4%
3%
8%
24%
Incidenza stimata Mortalità stimata
Melanoma cutaneo Cavo Orale Mammella Polmone Pancreas Colon-Retto Ovaio Utero Apparato urinario Leucemia e Linfoma Altri
3%
2%
31%
13%
2%
13%
4%
8%
4%
6%
14%
Melanoma cutaneo Cavo Orale
Mammella Polmone Pancreas Colon-Retto Ovaio
Utero
Apparato urinario Leucemia e Linfoma Altri
Dati USA / Adattati dalCancer Journal for Clinicians, 2002.
CANCRO NELLA DONNA STATISTICHE
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Fattori di rischio
FATTORE VARIABILE RR
Storia familiare Un parente di 1º grado 2.0 Due parenti di 1º grado 5.0
Mutazioni di geni* > 4.0
Dieta Alto contenuto in grassi 1.2
Obesità in postmenopausa 1.2
Obesità in premenopausa 0.8
Consumo di alcol 1.3
• Mutazioni di BRCA1: 15% neoplasie mammarie ereditarie, 7% del totale
• Mutazioni di BRCA2 : 17% neoplasie mammarie ereditarie, 10% del totale
• Sindrome di Li-Fraumeni
• Sindrome di Cowden
• Sindrome di Muir
*
Fattori di rischio
FATTORE VARIABILE RR
Fattori endocrini Ovariectomia prima dei 40 anni 0.5
e riproduttivi Menarca precoce 4%/anno Menopausa tardiva 4%/anno
Multiparità 1.6 Nulliparità > 35 anni 1.9 Allattamento al seno 0.8 Contraccettivi orali 1.5
Estrogeni in postmenopausa 1.2
Malattie proliferative Iperplasia 1.5 della mammella Atipia 3-5 Displasia 1.4
Irradiazione della mammella Età 10-30 anni 20 Età > 30 anni 1.0
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Popolazione - donne, età > 20 anni
Autopalpazione Mensile, incominciando dai 20 aa
Esame obiettivo mammella Ogni tre anni, tra i 20 e i 39 aa Annualmente, dai 40 aa*
Mammografia Annualmente, dai 40 aa*
* Dai 40 anni, l’esame obiettivo mammario dovrebbe essere eseguito prima della mammografia.
In altri paesi è raccomandata l’esecuzione della mammografia annualmente tra i 50 e i 70 anni.
Cancro della Mammella
screening
Centro Studi ANT WWW.SLIDETUBE.IT
NO EVIDENZA
< 40 anni
Mx bilaterale ogni 12-24 mesi
EVIDENZA I A 40-49 anni
Mx bilaterale ogni 12-24 mesi
EVIDENZA I A 50-69 anni
Mx bilaterale ogni 24 mesi Se l'aspettativa di vita
non è compromessa da comorbidità
> 70 anni Età
• Autopalpazione: non evidenza di efficacia nello screening
• Valutazione clinica della mammella: non evidenza di efficacia nello screening
• Ecografia: non evidenza di efficacia nello screening
• Mammografia bilaterale:
Cancro della Mammella screening
ISTOLOGIA
ISTOTIPO INCIDENZA (%)
Non invasivi
Carcinoma intraduttale 25
Carcinoma lobulare in situ 5
Invasivi Carcinoma duttale infiltrante 70-80 Carcinoma lobulare infiltrante 4-10 Rari Carcinoma midollare 3
Carcinoma tubulare 1
Carcinoma muciparo 2
Carcinoma papillare 1 Carcinoma secretorio < 1 Carcinoma adenoide-cistico < 1 Carcinoma apocrino < 1 Carcinoma con displasia < 1
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Esami diagnostici
• Rx mammografia
(Gold standard + ecografia mammaria)• Ecografia mammaria
• Risonanza Magnetica
• Scintimammografia
(attualmente poco in uso)• PET
Procedure bioptiche e citol
• FNAB (Falsi negativi 2-10%)
• Agobiopsia (Abbi, Mammotome)
• Biopsia escissionale
• Citologia su secrezioni dal capezzolo
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Stadiazione
• Rx torace
• Ecografia epatica
• Scintigrafia ossea
• PET
• TC Total Body con m.d.c se rischio
• RMN cranio con gadolinio
VALIDITA’ FATTORI
PROGNOSTICI
Alta TNM, status dei linfonodi
ascellari, dimensioni del tumore
Media Grading, invasione
linfatica o vascolare
Bassa Recettori per estrogeni
Recettori per progesterone
FATTORI PROGNOSTICI
Isaacs C. et al. Semin Oncol 28:53-67, 2001
Categoria I:
TNM, grading, istotipo, recettori ormonali Categoria II:
C-erb B-2, markers proliferativi (PCNA, Ki 67), LVI (invasione linfatica e vascolare), p53.
Categoria III:
EGFr, TGF, bcl-2, pS2, catepsina D, etc.
FATTORI PROGNOSTICI
College of American Pathologist Consensus Statement 1999
Dimensione del tumore
• Nelle neoplasie di dimensioni < 1cm c’è coinvolgimento linfonodale solo del 10- 20% dei casi.
• I pz con neoplasie di diametro < 1 cm e N0 hanno una sopravvivenza libera da malattia a 10 anni del 90%
College of American Pathologist Consensus Statement 1999
L’iperespressione di HER2 sulla superficie cellulare induce un aumento dei segnali di trasduzione intracellulare.
L’aumento dei segnali di trasduzione induce un incremento dei livelli dei regolatori nucleari del ciclo cellulare (es.: kinasi ciclina-dipendenti).
L’incremento dei regolatori nucleari del ciclo cellulare porta ad una crescita cellulare incontrollata, alla proliferazione cellulare HER-dipendente e alla genesi tumorale.
IPERESPRESSIONE DI HER2
Istotipo Percentuale Carcinoma mammario invasivo
Carcinoma mammario infiammatorio Carcinoma della vescica
Carcinoma pancreatico NSCLC
Carcinoma ovaio
Carcinoma endometriale Carcinoma colorettale Carcinoma gastrico Carcinoma prostatico
25-30%
50%
27-63%
31-80%
13-55%
18-43%
10-52%
33-85%
21-64%
5-46%
ESPRESSIONE DI HER2 IN DIVERSE NEOPLASIE UMANE
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CORRELAZIONE POSITIVA:
- Necrosi intratumorale (grado 3) - Infiltrazione linfocitaria
- Attività mitotica - P53 mutata
- Recettori per gli estrogeni negativi - Bcl-2 assente
- Assenza di istologia lobulare
ASSENZA DI CORRELAZIONE:
- Dimensione del tumore (T) - Stato linfonodale (N)
- Vascolarizzazione - Recettori di adesione
IPERESPRESSIONE DI HER2 E
PARAMETRI MORFO-BIOLOGICI
HER2 e linfonodi positivi
- In pazienti con linfonodi positivi l’iperespressione di HER-2 si correla con una prognosi peggiore
HER2 e linfonodi negativi
- Risultati non omogenei
- Alcuni studi identificano una sottopopolazione HER2 positiva a maggiore rischio di recidiva
- Altri studi non dimostrano una tale correlazione
IPERESPRESSIONE DI HER2 E STATO LINFONODALE
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Correlazione statisticamente significativa tra HER2 positività e sottotipi di carcinoma in situ ad alto grado (comedocarcinoma)
Circa il 100% dei comedocarcinoma DCIS iperesprimono l’HER2
IPERESPRESSIONE DI HER2 E CARCINOMA IN SITU
HER2 identifica un sottogruppo di DCIS a maggiore potenziale invasivo
Stato linfonodale
• Lo stato linfonodale è il più importante fattore predittivo di DFS e OS.
• Solo il 20-30% dei pazienti senza coinvolgimento linfonodale sviluppa recidiva a 10 anni (vs 70%
negli N+)
College American Pathologist Consensus Statement 1999
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Storia naturale
• Diffusione locale
• Infiltrazione diretta
• Diffusione linfatica - ln ascellari (99%)
- ln mammari interni (20%) - ln sovraclaveari
• Diffusione a distanza - scheletro
- polmone - fegato - cervello
CARCINOMA DELLA MAMMELLA:
“T”
carcinoma infiammatorio
aspetto erisipelatoide della cute anche senza una massa palpabile sottostante
se la biopsia cutanea è negativa e la massa è assente = pTX T4d
simultanea presenza dei segni di T4a e T4b T4c
edema (cute a buccia d'arancia) o ulcerazione della cute o noduli cutanei satelliti
T4b
qualunque dimensione, ma con estensione diretta a cute o alla parete toracica
la parete toracica comprende: coste, muscoli intercostali, muscolo dentato anteriore (muscoli pettorali esclusi)
T4a
> 5 cm nella dimensione massima T3
tra 2 e 5 cm nella dimensione massima T2
tra 1 e 2 cm nella dimensione massima T1c
tra 0,5 e 1 cm nella dimensione massima T1b
< 0,5 cm nella dimensione massima T1a
carcinoma in situ, intraduttale o lobulare in situ o malattia di Paget del capezzolo senza tumore evidenziabile
Tis
non segni di tumore primitivo T0
tumore primitivo non definito TX
tumore primitivo T
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CARCINOMA DELLA
MAMMELLA: “T”
Suddivisione in stadi
Stadio 0 Stadio I Stadio IIA
Stadio IIB Stadio IIIA
Stadio IIIB Stadio IIIC Stadio IV
Tis T1 T0 T1 T2 T2 T3 T0 T1 T2 T3 T4 ogni T ogni T
N0 N0 N1 N1 N0 N1 N0 N2 N2 N2
N1, N2 ogni N N3 ogni N
M0 M0 M0 M0 M0 M0 M0 M0 M0 M0 M0 M0 M0 M1
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Terapia medica del carcinoma mammario
Neoadiuvante Adiuvante
Metastatica
Chemioprevenzione
Ormonoterapia Chemioterapia
Anticorpi monoclonali
Endocrinoterapia
• Beatson descrisse nel 1896 la regressione di noduli mammari dopo ovariectomia
• Fattori predittivi di risposta alla terapia endocrina sono l’espressione di recettori per estrogeni e progestinici.
• I farmaci utilizzati nell’ormonoterapia sono:
- Tamoxifene ( solo per due anni o in donne basso rischio cinque anni)
- Inibitori dell’aromatasi (steroidei, non steroidei) per cinque anni
- LH-RH agonisti
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• Efficacia limitata ai casi ormonosensibili
• Tamoxifene / AI riducono in maniera significativa il rischio di ripresa e di morte
• Riduzione del rischio di sviluppare un carcinoma controlaterale
• Efficacia in ogni sottogruppo prognostico (indipendenza da stato linfonodale)
Endocrinoterapia adiuvante
Endocrinoterapia adiuvante
• Efficacia conservata nelle donne sottoposte anche a chemioterapia
• Tamoxifene 5 anni soltanto in premenopausa oppure soltanto due anni in postmenopausa
• LH-RH o Tamoxifene + LH-RH nelle donne giovani in pre-menopausa
• Post-menopausa: Inibitori Aromatasi per cinque anni Tam attualmente per soli due anni poi tre anni AI
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Chemioterapia adiuvante
Metanalisi Early Breast Cancer Trialists Collaborative Group:
30.000 pazienti.
La CT adiuvante riduce il rischio di ripresa di malattia e di morte
Riduzione del rischio di ripresa nei primi 5 anni
Riduzione del rischio di morte nei primi 10 anni
Chemioterapia neoadiuvante
Obiettivi
• Chirurgia conservativa
• Inizio precoce di un trattamento sistemico
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Chemioterapia neoadiuvante
NSABP experience
4 cicli AC prima o dopo chirurgia:
Risultati
DFS (5 anni) 55% vs 53%
OS (5 anni) 69% vs 70%
Nessuna differenza tra CT adiuvante e neoadiuvante
Chemioterapia neoadiuvante
La risposta patologica completa in questo gruppo di pazienti si riflette in un
miglioramento statisticamente significativo della OS e DFS.
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Chemioterapia neoadiuvante
Esempio di trattamento
4 ADR (EPI) + CTX 4 Docetaxel o Paclitaxel Chirurgia RT + OT
6 cicli di chemioterapia di combinazione +/- Trastuzumab
Mastite Carcinomatosa
Embolizzazione nei vasi linfatici del derma
Trattamento primario:
CHEMIOTERAPIA
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Carcinoma duttale in situ (DCIS)
Chirurgia conservativa +
Radioterapia EVIDENZA: I A
Mastectomia totale
Tamoxifene 20 mg per 5 anni
SI
(pz ER e/o PgR +) EVIDENZA: II B
Chirurgia conservativa della mammella EVIDENZA: III C - 80%: Mammografia bilaterale
- Pochi casi: massa palpabile, malattia di Paget
Diagnosi
Terapia
Follow-up
Carcinoma invasivo operabile
Chirurgia conservativa mammella EVIDENZA: 1A
Dissezione linfonodo sentinella (cT1-T2 N0; no multifocalità)
Dissezione ascellare completa
Radioterapia su mammella residua (45-50 Gy frazionati in 5 sett
+ boost di 10-20 Gy) EVIDENZA: I A
Radioterapia post-mastectomia EVIDENZA: II B
SE:
- 4 o più linfonodi positivi - tumore primitivo avanzato
(T>5 cm o invasione cute e/o muscolo) Mastectomia
+
Dissezione cavo ascellare In base a:
- localizzazione, multifocalità e dimensioni neoplasia - dimensioni mammella
- preferenza della paziente e/o controindicazioni a RT AA o biopsia
Mammografia bilaterale
Diagnosi
Terapia
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Terapia carcinoma mammario in fase loco regionale –T1-
Chirurgia conservativa con dissezione ascellare completa*
Radioterapia su mammella residua preceduta da terapia medica adiuvante (TMA) in base ai fattori prognosticiOPPURE
*Tecnica del linfonodo sentinella se negativo : STOP
se positivo : dissez.ascellare
Mastectomia + dissezione ascellare in casi selezionati (multifocalità)Terapia carcinoma mammario in fase loco regionale –T2-
Mastectomia radicale con dissezione ascellare completa
Terapia medica adiuvante in base ai fattori prognostici
OPPURE
Chirurgia conservativa (casi selezionati) + dissezione ascellare completa
Radioterapia su mammella residua preceduta da TMA in base a fattori prognostici
OPPURE
Chemioterapia neoadiuvante
Radioterapia su mammella residua se intervento conservativo
TMA in base ai fattori prognostici ed al trattamento primario attuato
Terapia carcinoma mammario in fase loco regionale –T3-
Mastectomia radicale con dissezione ascellare
TMA in base ai fattori prognostici OPPURE
Chemioterapia neoadiuvante
Chirurgia (potenzialmente conservativa) con dissezione ascellare completa
Radioterapia su mammella operata se chirurgia conservativa preceduta da TMA in base ai fattori prognostici ed al trattamento primario attuato.Terapia carcinoma mammario in fase loco regionale T4 (a,b,c,d)
Chemioterapia neoadiuvante
Mastectomia radicale con dissezione ascellare completa o possibile chirurgia conservativa con dissezione ascellare completa (in casi selezionati)
TMA
Radioterapia su parete toracica e linfonodi sovraclaveari omolateraliWWW.SLIDETUBE.IT
Trattamento Ottimale
• Nodulo mammario superiore a 2.5 cm
considerare trattamento di chemioterapia neoadiuvante sempre +/- Trastuzumab
• Il trattamento neoadiuvante si può eseguire anche con l’ormonoterapia in pazienti
selezionati
Indicazioni al trattamento sistemico adiuvante
Basso Rischio
ER e/o PgR + e pT<= 2 cm e G1 e
Età >= 35 anni
Medio/Alto Rischio ER e PgR - o
pT> 2 cm o G2-3 o Età < 35 anni Linfonodi Ascellari
Negativi
Linfonodi Ascellari Positivi
Trattamenti loco-regionali
TERAPIA MEDICA premenopausa e post +HER2
Malattia metastatica: OT vs CT
• Positività dei recettori ormonali
• Malattia a lenta evoluzione
• Sede essenzialmente ossea o parti molli
• Risposta a pregresso trattamento endocrino
• Età avanzata
• Condizioni generali scadute
• Negatività dei recettori ormonali
• Malattia a rapida evoluzione
• Multiple localizzazioni
• Sedi viscerali (fegato, polmone, )
• Progressione in corso di trattamento endocrino
ENDOCRINOTERAPIA CHEMIOTERAPIA
Importanza del riassessment
• L’evoluzione della malattia e i diversi trattamenti
possono modificare le caratteristiche biologiche del tumore.
• Effettuare una biopsia della malattia metastatica dopo lunghi periodi di trattamento.
• A ripresa di malattia dopo qualche hanno è utile la biopsia per conoscere soprattutto lo status
recettoriale e di HER-2
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Stadio IV
No risposta OT
Malattia indolente ER e/o PgR +
da sola EVIDENZA II A
Paclitaxel EVIDENZA I A
Altri farmaci all'interno + Trastuzumab
Chemioterapia Trastuzumab in monoterapia EVIDENZA II A HER2 +
Chemioterapia HER2 - Malattia aggressiva
ER e PgR - Valutazione della ormonoresponsività
e della aggressività della malattia
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Trastuzumab
• Il Trastuzumab (Herceptin®) è un anticorpo monoclonale murino umanizzato anti HER 2 con un’alta affinità e
specificità per il dominio extracellulare del recettore c-HER- B2 bloccando la trasduzione del segnale e la conseguente proliferazione della cellula neoplastica.
Tale farmaco si è dimostrato attivo nella neoplasia
mammaria quando (25-30% dei casi) sia iperespresso il recettore e/o amplificato l’oncogene HER 2.
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Interazione Agente
Effetto Sinergico Cisplatino, Carboplatino, Docetaxel Vinorelbina, Etoposide, Thiotepa, Paclitaxel, Doxorubicina
Radioterapia
Effetto Additivo Vinblastina, Methotrexate
Antagonismo 5-FU
Nabholtz et al,Clinical Breast Cancer 2002 Pegram, Oncogene1999
Interazioni del Trastuzumab
con agenti antiblastici
Trastuzumab -monoterapia-
Studio Linea di terapia RR TTP
Cobleigh MA
J Clin Oncol 1999;17:2639-2648
Precedenti chemioterapie 15% 9.1 mesi
Vogel CL et al
J Clin Oncol 2002;20:719-726
Prima linea terapeutica 26% 18.8 mesi
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Trastuzumab & agenti chemioterapici nella malattia metastatica
• Percentuali di risposta > 50%
• Incremento della durata della risposta
• Prolungamento della sopravvivenza rispetto alla sola chemioterapia
• Principali associazioni:
Paclitaxel, Docetaxel, Vinorelbina
BEVACIZUMAB
• Anticorpo monoclonale anti VEGF
• In prima linea Bevacizumab più Paclitaxel nella malattia metastatica ha portato ad una PFS
superiore ai 12 mesi
• Il VEGF è il main stay dell’angiogenesi
• Nuovo filone di ricerca l’associazione Bevacizumab con terapie ormonali
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Follow-up
Linfonodi Ascellari Negativi
Linfonodi Ascellari Positivi
ogni 3-6 mesi 1°-3° anno
ogni 6-12 mesi 4°-5° anno
ogni anno dopo 5° anno Visita clinica
successivamente ogni anno prima MX:
9-12 mesi dopo RT Mammografia Follow-up
Trattamenti sistemici Trattamenti loco-regionali