aumento di volume della mammella maschile,
mono o bilateralmente
“ginecomastia”
diagnosi differenziale: carcinoma della mammella
sono elementi di sospetto:
monolateralità, rapido sviluppo
Primitiva: puberale, in genere regredisce spontaneamente;
senile, può anch’essa regredire senza terapia;
Secondaria: per forme patologiche o terapie che determinano un aumento di livello degli Estrogeni (per es. cirrosi epatica; farmaci
antiipertensivi; ecc.)
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fibroadenoma
papilloma intraduttale
tumori benigni della mammella
Tondeggiante, liscio e duro Dolente (ciclo)
Scorre sui piani superf. e prof.
Sanguinamento da un poro
Piccola massa sotto il capezzolo Unico o multiplo
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l’esame di una popolazione asintomatica per selezionare i casi con alta
probabilità
di avere la malattia in oggetto
Morrison 1985
SCREENING
mammografia nelle donne in età a rischio
se positiva per lesione, approfondimento con biopsia
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tumori maligni della mammella
LESIONI NON PALPABILI
NODULI PALPABILI
Neoplasie molto iniziali
Identificate dallo screening Visita clinica negativa
Lesioni non sempre iniziali
Identificate con autoesame o visita Biopsia di conferma
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è un esame con la massima sensibilità e specificità Mette in evidenza
opacità nodulari, distorsioni parenchimali, microcalcificazioni
Radiografia della mammella senza mezzo di contrasto che somministra bassissime dosi di radiazioni
La mammografia è l’esame più affidabile per lesioni inferiori ai 2 cm
(per questo può essere utilizzata come esame di screening)
La sua capacità diagnostica si riduce se la componente adiposa è poco rappresentata; in questi casi è indispensabile
l’integrazione con l’esame clinico e con l’ecografia.
mammografia
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Ambulatoriale
Diagnosi di 2 livello
(rari falsi positivi, più frequenti falsi negativi o prelievi inadeguati o non diagnostici)
Ambulatoriale
Diagnosi di 2 livello, istologica
(qualche falso positivo e spesso preparati non diagnostici)
Ambulatoriale
apparecchiatura costosa e specifica
Diagnosi istologica di 2 livello; invasivo Ambulatoriale, poco costoso
Diagnosi istologica di 2 livello attualmente il miglior metodo per prelevare una quantità di materiale idonea per la diagnosi morfologica e biologica da un insignificante accesso cutaneo
AGOASPIRATO (FNAB)
TRU-CUT
ABBI
MAMMOTOME
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T 0 Non evidenza di tumore T is Tumore in situ
T1 a Tumore < 5 mm
T1 b Tumore di 5 – 10 mm T1 c Tumore di 10 – 15 mm T 2 Tumore di 2 – 5 cm T 3 Tumore di oltre 5 cm
T 4 Tumore esteso tra cute e parete toracica N x Metastasi linfonodali non valutabili
N 0 Nessun linfonodo patologico
N 1 Linfonodi metastatici, mobili sui piani circostanti, omolaterali N 2 Linfonodi metastatici, non mobili, fusi tra di loro, omolaterali N 3 Linfonodi sovraclaveari metastatici
M 0 Non si rilevano metastasi in altri organi
M 1 Sono presenti metastasi in organi a distanza
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m. piccolo pettorale vena ascellare
m. dorsale Livelli I-II-III
stazioni linfonodali ascellari
“linfonodo sentinella”
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Stadio III B:T4 N 0/1/2/3 M 0 T0/1/2/3/4 N 3 M 0
Stadio IV : T 0/1/2/3/4 N 0/1/2/3 M1 Stadio 0 : T is N 0 M 0
Stadio I : T 1 N 0 M 0
circa 75%
Stadio II A:T 0 N 1 M 0 T 1 N 1 M 0 T 2 N 0 M 0
circa 50%
Stadio II B : T 2 n1 M 0 T 3 N 0 M 0 Stadio III A:T 0/1/2/3 N 2 M 0
T 3 N 1 M 0
circa 25%
sopravvivenza a 10 anni
circa 1%
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mastectomia
dalla stessa incisione si esegue la linfoadenectomia
può essere posizionato
un drenaggio in aspirazione mastectomia semplice
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carcinoma infiltrante (T>3 cm o plurifocale, N0-2, M0) con nodulo palpabile
carcinoma mammario(T<3 cm, compreso le plurifocalità nel quadrante, N 0-1, M0)
terapia palliativa in casi con neoplasie avanzate, ulcerate;
pazienti con metastasi a distanza e/o che non sono candidate a trattamento radio o chemioterapico
mastectomia semplice quadrantectomia
mastectomia
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NURSING PERIOPERATORIO
Si tratta di interventi demolitivi a volte con fase ricostruttiva Non sono interessati apparato respiratorio, digerente, urinario L’anestesia generale non è indispensabile
Molti interventi eseguiti in anestesia locale/locoregionale
SUPPORTO EMPATICO
PREVENZIONE RISCHI/COMPLICANZE
SORVEGLIANZA POSTOPERATORIA GENERICA DIMISSIONE PRECOCE
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protesi in sede
(sotto il grande pettorale) chirurgia plastica ricostruttiva dopo demolizione mammaria
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rischio di lesione
correlato a compromissione sensitiva dell’arto
superiore interessato
Deficit neurologico da
stiramento del plesso brachiale
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rischio di lesione correlato a compromissione linfatica dell’arto superiore operato.
rischio di compromissione della mobilità correlato a lesione nervosa intraoperatoria e/o dolore.
Deficit motorio della spalla
per lesione nervosa intraoperatoria
Linfedema dell’arto superiore omolaterale
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