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Acquisto del cardinale Alessandro Albani

ottobre 1765

158 15. Statuetta di Nilo

Parigi

Musée du Louvre Inv. MA 3092

Dimensioni: altezza cm 37, lunghezza cm. 52 Marmo bianco

Stato di conservazione

Presenta alcune lacune. Restano solo quattordici puttini, tre dei quali privi delle teste.

Collocazione nella villa:

La statuetta compare per la prima volta nella descrizione dell‟anonimo fontaniere del 1725 e potrebbe essere una nuova acquisizione del tempo di Alessandro o Rinaldo d‟Este. Viene esposta nella sala di accesso al Giardinetto segreto, sul bordo della vasca che faceva da bacino alla fontana della Diana/Venere dormiente. FONTANIERE 1725, p. 60: Un gruppo di molte statuette rappresentanti il fiume Nilo; CARTIERI 1752, [c. 11r]: Un piccolo Fiume detto il Nilo con diversi piccoli putti intorno, ma in buona parte rotti, e nel piedestallo vi sono molti geroglifici, cioè l‟ipopotamo, la grue, il coccodrillo, il bue, detto il dio Apii [aggiunta in margine di altra mano: “longo palmi incirca tre e largo metà, et antico di buona maniera”] e si valuta scudi 12; STATUE ESISTENTI 1753: l‟ ultima a giacere sopra un piedestallo rappresenta il Nilo con sfinge e molti Putti intorno alcuni de quali sono rotti, opera molto faticata e di buona maniera, alta compresone il piedistallo p.mi 2 ½ . 80 [scudi]; STATO DELLE STATUE 1753: Quattro altre statuette ed un piedestallo che rappresenta il fiume Nilo con sfinge e molti putti intorno 160 [scudi]; NOTA DELLE STATUE E DE MARMI:Altra piccola statua rappresentante un fiume 100 [scudi].

Descrizione

Si tratta di una rappresentazione del Nilo come un vegliardo sdraiato appoggiato su una sfinge e attorniato da sedici putti, che rappresentano i 16 cubiti di crescita delle acque. La statuetta poggia su un piedistallo dal ricco decoro costituito dagli elementi tipici del paesaggio nilotico:

sullo sfondo piante di loto, in primo piano coccodrillo, trampoliere, icneumone, animale sacro agli egizi, e ippopotamo.

159 Acquistato nell‟aprile del 1568 da Marcantonio Villamarina, insieme ad una testa di Meleagro e a un ritratto di Alessandro Mameo484. La statuetta fu venduta dal Cardinale Albani a Parigi ed è oggi al Museo del Louvre.

Bibliografia

Gasparri 1982,app.1, p. 402 A184 n. 91; app.2, p. 405 n.38; Klementa 1993, pp. 25 – 29. kat.

A17, tav. 15, fig. 30;Mangiafesta 2012, pp. 130–131.

484 Palma Venetucci 2010, pp. 54, 68; Venturi 1890, pp. 201, 203.

160 16. Statua di Esculapio

Parigi

Musée du Louvre Inv. MA 639

Marmo

Altezza: 2,30 m.

Replica del II sec. d.C. da un originale della prima metà del IV secolo a.C.

Stato di conservazione

La statua venne restaurata nel XVIII secolo. Al tempo dell‟acquisto da parte del cardinale Albani la testa si era staccata dal collo ed era stata acquistata a parte.

Collocazione nella Villa

La statua fu esposta da subito in una delle due nicchie angolari all‟estremità orientale del primo viale del giardino in pendant con la statua di Igea (cfr. scheda n. ). Le statue erano a disposizione già al tempo del progetto e il contesto di esposizione era già stato stabilito.

DESCRITTIONE N.58: Due fo‟tane ne capi del uiale con due statue colosse d‟Esculapio et d‟Igia sua figliuola; INVENTARIO 1572, [c. 378v]: Capo al viale del Cardinale. Un Esculapio intiero di marmo con il drago sotto; AUDEBERT 1576, p.177: Continuant chemin jusques au bout de l'allee, on veoit une niche au milieu de la muraille du bout, en laquelle est une statue de Aesculapius qui est fort barbu, tenant en sa main un baston, et a dessoubs luy un serpent; ZAPPI 1576, p. 9: una statua di marmo bellissima chiamata Esculappio alta da 15 palmi et appiedi di essa vi scatorisce una fonte che riguarda per mezzo di esso viale verso ponente;

DEL RE 1611, p. 36: In capo ad esso Viale verso Levante […] si troua vna Fontana […]

dentro alla quale stà vna Statua dritta d‟ESCULAPIO di marmo bianco alta palmi dieci, e vn terzo, vestita tutta, eccetto la metà de‟ bracci, e dal petto in sù tutta la parte anteriore, con pianelle ne‟ piedi, et appoggiata con l‟ala del braccio dritto all‟estremità più sottile d‟vn grosso, et nodoso bastone, barbuta, et capellosa, con vn torchio intorno al crine del capo; FONTANIERE 1725, pp. 39–40: All‟ultimo viale di sopra, trovasi una nicchia arcuata di pietre spongose rustiche, alta venti, e larga undeci palmi, dentro della quale stá in piedi la Statua d‟Esculapio di marmo bianco alta dieci palmi, e un terzo, dá cui ha preso la denominazione questa fontana che pure riceve l‟acqua dalla Rivalese; CARTIERI 1752, [c. 7v]: Esculapio di

161 palmi dieci incirca, di marmo bianco. Ha alli piedi un serpente. Di maniera puoco bona et in molte parti rotta e ristaurata. [c 8r] La mano dritta ha rotte le dita et è tutto in mal stato.

Scudi 30; STATUE ESISTENTI 1753: Statua di Esculapio in marmo antica con testa e porzione moderna male ristarata alta p. 8 ½ rotta in varie parti 80 [scudi]; STATO DELLE STATUE 1753:

Statua di Esculapio antico, ma danneggiata 80 (scudi); NOTA DELLE STATUE E DE MARMI: Altra statua simile senza testa 90 [scudi]; La testa di un Esculapio 60 [scudi].

Descrizione

Rappresentazione del dio Esculapio semi panneggiato con un nodoso bastone nella mano destra distesa lungo il fianco. Un lembo del mantello dal retro risale sul braccio sinistro e, coprendo tutto l‟avambraccio, è trattenuto dalla mano che si appoggia al fianco. Ai piedi indossa calzari e sulla testa un copricapo arrotolato a tornio.

Bibliografia

Raeder 1983, p. 198, V16, pp. 203-204, V38; Picozzi 1988, pp. 65–93; Palma Venetucci 1998, p. 157, fig. 165 (C. Griffo).

162 17. Statua di Europa con il toro

Roma Villa Albani

Base 294 x 118 cm; altezza 187 cm Marmo lunense

Stato di conservazione

Integrati tutti i bordi della base comprese le onde. Della figura femminile la mano sinistra con il polso. Andate perse le dita integrate delle mani. La rottura della punta dell‟alluce sinistro ha causato una crepa nel piede; le integrazioni del naso e delle labbra sono oggi cadute. Tutto il lato posteriore del mantello e la parte immediatamente adiacente del chitone sull‟anca destra.

Toppa sugli arti anteriori e sulla spalla, testa antica rimontata.

Collocazione nella villa

Dal principio fu collocata nella nicchia sul muro che chiudeva il Vialone a est. INVENTARIO 1572, [c. 378v] In capo al viale del palazzo.Una statoa di Ethis con una testa di un bove marino di marmo; AUDEBERT 1576, p. 172: Au bout de l'allee y a une longue niche en laquelle est une statue, et represention d'un fleuue, estant un homme fort barbu, couché de son long, et appuyé sur la teste d'un gros Taureau qui est pres de luy couché, et a fort grandes cornes: ce qui me faict juger que ce soit Europa que Juppiter changea en boeuf: ce que toutesfoys on nomme la fontaine de Tethys;ZAPPI 1576, p. 10: dopo che vi troviate su alto nel piano, a man stanca ve si vede una nicchia alta 20 palmi con una fonte a piedi di una statua di marmo chiamata Tetis, con un bove a piedi con diversi lavori et fregi di musaico, rari adornamenti; DEL RE 1611, pp. 34–35: Et più in dentro nella Nicchia della Fontana sopra l‟orlo di essa conca giace di simil marmo la Statua d‟EVROPA longa palmi quindeci, con mezo il petto, et il resto della vita da basso coperta, et con l‟altro mezzo di sopra, et ambi i bracci ignuda, et prostrata sopra vn Mare fatto ad onda. Et posa co‟l braccio sinistro piegato sopra le spalle d‟vn Toro, da cui si favoleggia rapita, et portata su‟l dosso per Mare; FONTANIERE 1725, p.

46: Entro la nicchia giace di simil marmo bianco la statua d‟Europa longa quindeci palmi parte coperta, e parte ignuda, e prostrata sopra un mare di marmo fatto á onda, posando col braccio sinistro sopra le spalle di un toro, dá cui si favoleggia rapita, e portata sul dorso per mare.CARTIERI 1752,[c 8r]: Gran statua, o sia colosso, che volgarmente chiamasi l‟Europa,

163 ma non ne apparisce presentemente alcuna indicazione. È di lavoro molto comune ed ordinario. Ha le mani et i piedi rotti et è totalmente in pessimo stato. Indi non se li dà stima se non del valore che potesse avere il cemento o sia puro marmo, servibile ad altro uso. Scudi 10; STATUE ESISTENTI 1753: Nicchione à piedi del Viale. Statua gigantesca antica di marmo rappresentante Europa con ristaurazione per metà in circa fatta da scultore moderno di cattiva maniera e non finita, mancante della testa, mani, collo e testa del Bue 100 [scudi];

STATO DELLE STATUE 1753: La statua gigantesca rappresentante Europa di marmo antico ma assai danneggiata 100 [scudi].

Descrizione

La figura femminile, grande il circa doppio rispetto alla dimensioni naturali, è adagiata sulla base con la gamba sinistra distesa e quella destra piegata e tiene il busto eretto appoggiandosi con il gomito sinistro sulla schiena di un toro relativamente piccolo, sdraiato dietro le sue spalle. Il braccio destro allungato in avanti si appoggia sulla coscia destra.

Il viso è rivolto frontalmente in avanti attraverso una leggera torsione delle spalle. La figura indossa un chitone senza maniche fermato sulla spalla sinistra da una fibula tonda. Il chitone è cintato sotto i seni con una fascia allacciata con un nodus Herculis. Il retro è coperto da un pesante mantello un cui lembo si appoggia sull‟avambraccio sinistro. Da una scriminatura centrale i capelli sono pettinati verso la nuca in dolci onde.

Le piccole parti della base originale suggeriscono che la figura sia rappresentata in riva ad un bacino o corso d‟acqua, ma incerta è una sua identificazione.

Bibliografia

Raeder 1983, p. 201, kat. V27; P. C. Bol 1998, pp. 421 – 424 (M. de Vos).

164

Le statue partite per Modena e