R ENDICONTI
del
S EMINARIO M ATEMATICO
della
U NIVERSITÀ DI P ADOVA
G IOVANNI Z ACHER I gruppi risolubili con duale
Rendiconti del Seminario Matematico della Università di Padova, tome 31 (1961), p. 104-113
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I
GRUPPI RISOLUBILI CON DUALE
Nota
(*)
di GIOVANNI ZACHEB(a Padova)
In un
ampio
studio[6]
sulleproprietà
del reticolo dei sotto-gruppi
di un gruppoSuzuki,
fra le altre cose, ha caratterizzato igruppi
risolubili finiti @ forniti diduale,
cioè col reticoloT(0)
dei
sottogruppi
dualmente isomorfo aquello
di un gruppo finito @.In
questa
Nota mi propongo ditrasportare
il risultato di Su- zuki daigruppi
risolubili finiti e dotati di duale aquelli
risolubilie d’ordine infinito. E trovo che la condizione di finitezza si
può
eliminare senza alterare sostanzialmente la caratterizzazione di Suzuki. Infatti dimostro che un gruppo risolubile G è dotato (li duale se, e solo se, esso è
prodotto
diretto(non eartesiano)
digruppi finiti
irriducibili in sensoreticolare,
che abbianogli
ordini a duea due
primi fra di
loro e che siano risolubili e dotati di duale.1. - Incominciamo col
premettere
alcune convenzioni e col richiamare alcuneproposizioni
che ci saranno utili nelseguito.
Indichiamo con il reticolo dei
sottogruppi
del gruppo G.E denotiamo con un p-gruppo ciclico d’ordine pn se n =
1, 2, 3, ... ,
e un gruppo isomorfo al gruppo delle radicip-esime, p2-esime,
... , dell’unità( p
numeroprimo)
se n = 00 .Allora:
(*)
Pervenuta in redazione il 20 dicembre 1960.Indirizzo dell’A.: Seminario Matematico, Università, Padova.
I) £9(@ )
è una catena se e solo se Ù è uno8(p").
Allo scopo si vegga il corollario 78.3 di
[21
ricordando che@ è abeliano se
£9(@)
è un reticolodistributivo 1).
L’isomorfismp q
di2(&)
suW(@)
si dicesingolare rispetto
al numero
primo
p, se esiste un talsottogruppo
ciclico{a}
diC~,
di ordine
primo,
chel’immagine 92({a})
di{a} mediante
siaun gruppo ciclico d’ordine
(primo) q
con q ~ p. Invece iP-gruppi
saranno i
p-gruppi
abelianielementari,
edogni
gruppo unione di un p-gruppo abelianoelementare, C~,
e di un gruppociclico ~ b ~
con l’ordine
primo,
q, diverso da p e con l’elementogeneratore
b soddisfacente per
ogni a
di 6 alla bab-l = ar, r essendo un intero che nondipende
da a e che verifica le r=1=
1 mod. p.,rq _--_ 1 mod. p.
Ciò premesso dimostriamo che:
II)
Se O è ún p-gruppo localmente finito un isomorfismosingolare (rispetto
ap )
di-T(0)
suY(0),
il gruppo @ è un p-gruppo abeliano elementare nonciclico,
oppure uno,~ ( p n ),
eT, rispet- tivamente,
unP-gruppo
nonabeliano,
oppure uno,~ (qn ), q
essendoun numero
primo
diverso da p.Se (S è uno
,~ (p n ),
il teorema segue dalla I. Esclusoquesto
caso, sia a un elemento di (S di ordine p e tale abbia
un
ordine,
q, diverso da p.Poichè @ è localmente finito senza essere uno
~8(pft),
in @Jesiste un
elemento, b,
tale che ilgruppo ~ a, b} generato
da a e bsia un p-gruppo finito non ciclico. Allora se a1 è un elemento di G che non
appartenga ad ~ a, b ~,
non è ciclico nemmeno il p-gruppo finito{a, b,
Ma l’ordine diw({a, b,
non è unapotenza
di p,quindi 2)
il gruppof a, b,
è abeliano elementare d’ordinep3
eg~({a, b,
è unP-gruppo
d’ordineqp2.
Pertanto@ è un p-gruppo abeliano elementare e
q(@)
contiene un sistemalocale
(H«)
diP-gruppi
non abeliani d’ordineqp2
contenenticiascuno
~(~ a~ ). Quindi q(@)
è unP-gruppo
non abeliano.Si riconosce facilmente anche che:
1)
Vedasi pag. 2 in [1].2) Vedasi pag. 12 in [1]
106
III )
UnP-gruppo
è strutturalmente isomorfo ad un p-gruppo abeliano elementare.E non è nemmeno difficile riconoscere che:
IV)
Se il reticoloJ~(@)
è unprodotto cardinale, Y(C9)
=il gruppo @ è dotato di duale se e soltanto se
GX
è tale perogni
A.2. - In
questo
numero ciproponiamo
di dimostrare ilseguente
LEMMA : Z7n p-gruppo risolubile dotato di duale
Il teorema è vero se il p-gruppo C~i è per di
più
abeliano3).
Quindi possiamo procedere
per induzionecompleta rispetto
allalunghezza n
della serie derivata del p-gruppo. ,Il gruppo è un p-gruppo risolubile con
duale,
e lalunghezza
della serie derivata è minore di n ;pertanto
esso èfinito
4).
Equindi,
se a è un elemento del gruppo abeliano0,
il
normalizzante R(a)
di a in @ ha indice finito in@; epperò
la classe
completa [a]
deiconiugati
di a genera un gruppofinito,
normale in (~ . Si conclude che il centro
(5(0~)
di C~3 non è identicoMa, soddisfa alle stesse
ipotesi poste
perpertanto
~~è dotato di serie centrale
ascendente,
vale a dire è unoZA-gruppo.
Indi @ è anche un
w-gruppo s)
cioè isottogruppi propri
di @sono contenuti
propriamente
neirispettivi
normalizzanti. Ne segue che isottogruppi
massimi di O sono normali in QJ equindi
d’indice p in C~.
Sia ora Qj uno dei duali di
(~,
un isomorfismo duale di~~ (~ )
suY(0).
E sia~ 1 ( C~ )
il gruppo di Frattini di ~ . Allora è un p-gruppo abeliano elementare conduale,
equindi
è finito. Pertanto è finito anche il gruppo
92«P,(O»
che coincidecon l’unione
F1(G)
deisottogruppi
minimi di (S. Il gruppo è unN-gruppo
inquanto sottogruppo
di(~,
ed è un p-gruppo3)
Vedasi pag. 87 in [1].4) E da
qui
sipotrebbe
dedurre che n nonpuò
superare 3.5)
Vedasipag. 219
in[3].
con
quale
inquanto
subordina un isomorfismo duale di~(~1 ( C~ ) )
su In conclusione
Ø~(QS)
soddisfa a tutte le condi- zioniimposte
a @.Epperò
se si definisce per n =1, 2, 3,
... ilsottogruppo
di Frattini di0.(W),
la catenaè una catena discendente di
sottogruppi
dio;
igruppi Ø~(@j), ...
sono mutati ciascuno in sè stesso daogni
automor-fismo di
~’((~ ),
vale a dire sono ed igruppi
... sono abeliani elementari finiti.
Alla
(1) corrisponde,
attraverso lp, una catena ascendente disottogruppi
di C~i.il gruppo
essendo,
inquanto
duale dil’unione di
sottogruppi
minimi di(~/~-2(@))
ed avendo per lostesso
motivo,
un ordine finito. Consideriamo ora il gruppo~
= UW,,
ove k percorre l’insieme dei numeri naturali. Faremok
_
vedere
che F
è ancora un p-gruppo se si esclude il caso che G sia un p-gruppo ciclico o un p-gruppo abelianoelementare,
dimostrando che è tale
quando n >
2. Allo scopo si osservi cheper n > 2,
il gruppo non è ciclico e non è abelianoelementare,
mentre è autoduale inquanto
p-gruppo finito con duale8). Quest’ultima
circostanzaimplica
che esono strutturalmente isomorfi. E da
qui
e dal fatto che il p-gruppo0J/Øn(M)
non è ciclico e non è abeliano elementare si traeappunto
che
Fn(G)
è un p-gruppo7).
Oramai siamo in
grado
di far vedere che l’ordine di @ è finito.Ragioniamo
perassurdo,
esupponiamo
che l’ordine di @ sia infinito. Allora il gruppoF,~ ( (~ )
sipuò caratterizzare,
pern =1, 2,
...come il
sottogruppo
di C~igenerato dagli
elementi d’ordine p~.Se ne trae subito che
tanto F quanto G
gono d’ordine infinito.6)
Vedasi pag. 89 in [ I].? ) Vedasi pag. 12 in [11.
108
Ma se si tiene
presente
che @ è un gruppoperiodico
se ne traeanche
che ~ =
(~. Si conclude -che l’insiemeAn degli
elementidi Qj con l’ordine
uguale
a pn èfinito,
e non è vuoto8).
Gli insiemiA 1, A~,
... sono per dipiù disgiunti
a due adue,
e per un teorema diKònig H)
esiste una successione ai , a~ , a,, ... di elementi di 0rispettivamente
contenuti siffatti da aversiat
= = = a3, ... ; e il gruppogenerato
da ai, a2, ...diciamolo ~
_è contenuto in @.Detta b
la controim-magine, ~-1 (~ ), di ~,
ilgruppo ~
è contenutopropriamente
in 0j equindi
ilnormalizzante R(h) di h
contienepropriamente h.
Sia8Rj91
unsottogruppo
minimo di~t(~)/~p. Allora è
massimo in~(~)
cioè in~.
Cosa assurdaperchè §
è ~sprovvisto
di sotto-gruppi
massimi inquanto
è uno,~(p°° ).
E la dimostrazione del lemma è terminata.
3. - Siamo ora in
grado
di dimostrare ilseguente
TEOREMA : Se 0j è un gruppo risolubile con
duale,
esso è ilprodotto
diretto digruppi finiti,
irriducibili in sensoreticolare,
che hanno ordini a due a due
primi
tra loro e che sono(risolubili e)
dotati di duale.
Potremo,
in virtù del lemma al n.2,
supporre senz’a,ltro (~diverso da un p-gruppo.
Il teorema è noto per i
gruppi abeliani, quindi
per la dimo- strazioneprocediamo
per induzionecompleta rispetto
alla lun-ghezza
della serie derivata.Supponiamo dunque
che lalunghezza n
della serie derivata di 0 sia
maggiore
di 1.Il
gruppo @
èperiodico 1°)
equindi
localmentefinito,
inquanto
esso è anche risolubile").
Supponiamo
in unprimo
momento che @ sia un p-gruppo.Allo
scopo
si osservi che perl’ipotesi
induttiva sipresenta quale prodotto
diretto(non cartesiano)
disottogruppi
8)
Equesto
basta,’poichè
Qs è un p-gruppo, per concludere che C~i è un gruppo a « strati finiti » secondoCernikov
[4].,
9)
Vedasi pag. 17 Corollario 2 in [5].lo)
Vedasi pag. 86 in fi].~1)
Vedasi ad es.[3].
finiti,
irriducibili in sensoreticolare,
risolubili e dotati di dualee con
gli
ordini a due a dueprimi
fra di loro.Si consideri un
sottogruppo
diSylow, 25,
di Qj contenenteG(n-1),
e si supponga che iperiodi degli
elementi di C sianopotenze
del numeroprimo
p.A
questo punto
sipresentano
comepossibili
due sottocasi :a)
Almeno unodegli
automorfismi di su sè stesso, subordina un isomorfismo strutturalesingolare rispetto
al nu-mero
primo
p su 6.b )
Nessun automorfismo diY(0)
su sè stesso subordina unisomorfismo
singolare rispetto
al numeroprimo
p su C.Consideriamo il
primo
sottocaso. Esia 92
un automorfismo di.~(C3~ )
su sè stesso ilquale
subordini un isomorfi8mosingolare rispetto
a p su 6.Allora in 5 esiste un
sottogruppo {a}
d’ordine p siffatto che abbia ordine un numeroprimo,
q, diverso da p ; ed 6a norma della prop.
II,
o è un gruppo abeliano oppure uno8 (pm).
Incominciamo col f ar vedere che nelle
ipotesi
attuali sipuò
escludere che @ sia uno
,~ ( pm )
con m > 1.Ragioniamo
perassurdo,
ed ammettiamo
quindi
che 6 sia uno,~ ( p’~ )
con m > 1. Alloraq(@)
è unoS(qm),
con q # p(prop. I).
Ne segue perl’ipotesi
induttiva che
9’(6)
èfinito, perchè
finiti sono igruppi
diSylow
di (S relativi a numeri
primi
diversi da p. Pertanto m è finito ed C~ è un gruppo ciclico finito. Sia unsottogruppo
finitodi @ che
contenga propriamente
C~.L’automomsmo cp
subordinaun isomorfismo strutturale
singolare
diprima specie rispetto
al numero
primo
p11). Quindi,
come è noto18), ~
è l’unione di @ e di unsottogruppo
normale tale che G n R = 1. Ala (5 contiene il gruppo normale in@, pertanto
è U ~~ =- x 9~. E
questo
è assurdo atteso ilsignificato
die l’arbitrarietà di
h.
Osserviamo incidentalmente chequest’ul-
timo
ragionamento
cipermette
anche di riconoscere che se @ è uno,8(p) l’automorfismo p
subordina su @ un isomorfismosingolare
di secondaspecie.
")
Vedrai pag. 42-45 in[1].
’
u)
Vedaa loc. c.11).
110
Ci siamo
quindi
ricondotti apoter
supporre che 6 sia un gruppo abeliano elementare. In tal caso consideriamo in 5 un sotto- gruppofinito, S ,
checontenga {a~
ed in O unsottogruppo
finito ~.Il
g1.uppo £
= 1: finito. Dicoche q
subordina su 2 unisomorfismo
singolare -
di secondaspecie rispetto
al numeroprimo
p. Nel fatto la cosa segue dall’osservazioneprecedente
se ~ è ciclico
d’ordine p,
e seguedall’ipotesi poste
se 6 non èciclico
14).
Pertanto A Up({a})
e unP-gruppo (non abeliano)
ed 2 si spezza nelprodotto
diretto di Sl U e di un altrosottogruppo
il cui ordine èprimo
conquello
di A Up({a}).
Nel segue che il gruppo U
Sy
dic·iannolo 9R è unP-gruppo
non abeliano e che
ogni
elemento di Q$ di ordineprimo
con pq èpermutabile
conogni
elemento diquesto punto
è facilevedere che 03 si
può
pensare come ilprodotto
diretto di unP-gruppo 9R
e di un gruppo9 ,
i cui elementi hannogli
ordiniprimi
con pq : nel fatto basta osservare che se c e d sono due elementi di Qj congli
ordiniprimi
con pq,ogni
elemento delgruppo
(finito) generato
da c e d ha l’ordineprimo
con pq. 3Io- striamo adesso che 9N è finito: nelfatto,
9R è dotato diduale;
quindi
è dotato diduale, epperò
L·finito,
anche il gruppo abe- liano elementare a cui esso è strutturalmente isomorfo(prop. III).
Di
qui
e dalla struttura di segue il teorema nel sot- tocasoa).
Passiamo al sottocasob).
Basta dimostrare che C e finito e che G si spezza nelprodotto
diretto di 15 e di un altrosottogruppo; perchè
allora la conclusione siraggiunge
di nuovoricordando la struttura di
G/G(n-1).
Incominciamo col far vedere die S è normale in @.Ragioniamo
per assurdo. Dalla struttura diG/G(n-1)
segue che il normalizzante di G in @ ha indice finito in Cg. Pertanto tutti isottogruppi
diSylow
di @ relativi al nu-mero
primo
p sonoconiugati
tra di loro15).
E se siaggiunge l’ipotesi
che 9 non sia nornale in @ e s tien conto di nuovodella struttura di si riconosce che in Qj esiste almeno
un
sottogruppo a
checontenga G
e siffatto che sia und’ordine pr, col numero
primo
rmaggiore
di p. Ne11) Vedasi loc. C.
12).
1Vedasi ad es. [3].
segue che l’indice di in 6 è p, e che è l’intersezione di ed
e2
per pocoche G1 ed @ 2
siano duesottogruppi
coniu-gati
ad S e distinti fra di loro. D’altraparte se 92 è
unqualunque
automorfismo di
£9(G)
su sèstesso,
risultaq(@"-i)
- ~1n
~(~z)~ epperò ~f C~n-1)
=Qj(n-~), perchè
e sonoancora per (~ due
sottogruppi
diSylow
relativi al numeroprimo
p.Vale a dire O) è Ma allora è un p-gruppo risolubile con duale.
Quindi
è finito per il lenma del n. 2; per- tanto è finito anche G.Pertanto F
è Si concludeè dotato di duale,
epperò
è unP-gruppo.
8Ia ciòimplica
sia
identico,
contol’ipotesi
fatta su n.Dunque e,
come oi
volevn,
è normale in O~.Mostriamo ora
che S e
finito. Infatti èperihè
esso enormale,
eperché
nessunodegli
automorfismi di su sè stesso èsingolare rispetto
al numeroprimo
p;quindi E
è dotato di duale. Ma G e anche un p-gruppo risolubile:pertanto
esso èfinito,
come si sempre in virtù del lemma del n. 2.Poichè Qj è localmente
finito,
percompletare
lo studio del sottocasob),
basta dimostrare che l’unione di 6 con unqualunque sottogruppo
diSylow
di (~- relativo ad un numeroprimo
diversorla p
coincide colprodotto
diretto di G per ilsottogruppo.
Supponiamo
per assurdaipotesi
che in (sj esistonosottogruppi
di
Sylow
che non siano direttamentepermutabili
con 2 e chesiano relativi a numeri
primi,
q, diversi da p. I valoripossibili
per q sono in numero
finito, perchè
il centralizzante di 9 in (~ha indice
finito,
inquanto
2 è unsottogruppo
finito normale.Siano 9 q2, ... , 9 q, i valori
possibili
per q. Siano£:2’
... ,CI
‘sottogruppi
diSylow
di (~ nonpermutabili
direttamentecon £i,
e
rispettivamente
relativi ai numeriprimi
qt, q,, ... , q‘ .sono ciclici
perchè
altrimenti le unioniCi u é,
.... , ‘ u 15 sa-rebbero contenute in
gruppi
contenuti ingruppi
finitiijanti. e
quindi
conduale;
ma allora in virtù di risultatinoti,
i
gruppi Ci, S.2,..., C,
sarebbero direttamentepermutabili
con
Z,
control’ipoteai.
Siano ora ... ,q~ gli
ordinirispettivi-i
dei
sottogruppi L1, O2,
...,C,.
In virtùdell’ipotesi
induttiv ae del fatto che 5 contiene
(~~ ~~-’ ~,
il gruppo cs~~ ~~-1~ contiene un112
sottogruppo
9R d’ordineq~l ... q;‘‘p",
sep"
è l’ordine di C. Ilgruppo SN
èepperò
è dotato di duale. Indi 1M è unP-gruppo
non abeliano e C3 si spezza in unprodotto
diretto del
tipo
9M x2,
cosa assurdaperchè
C èriante. E il sottocaso
b )
è esaurito.Per
completare
ladimostrazione
delteorema,
resta da esa-minare il caso che
Qj(t~-1)
non sia un p-gruppo.Mostriamo anzitutto che
gli
ordini deisottogruppi
diSylow
di QJ sono finiti.
Infatti,
ammettiamo che la circostanza nonsia vera per il numero
primo
p, esupponiamo CS~~"-1~ sia,
perun
sottogruppo
diSylow
relativo al numeroprimo
p. Allora&~~~-l)
non è identico eposto (M~.-1)
X il sotto-gruppo conterrebbe dei
gruppi
diSylow
di ordineinfinito. Cosa assurda in virtù dei risultati
precedenti, perchè
ha
duale,
ha comelunghezza
della series derivata n.ed ha come derivato
(n - 1)
-esimo un p-gruppo.Sia di nuovo
ØJ~~~-~)
unsottogruppo
diSylow (non identico)
di relativo ad un certo numero
primo
p, e si ponga di nuovo= è
metabeliano,
semprein virtù dei risultati
precedenti ; quindi
n - 1 =1, epperò
anche O è metabéliano.
Sia ora
O,
unsottogruppo
diSylow
non normale in (S e rela- tivo al numeroprimo
p. Il gruppo(~Q
non è contenuto in 0Inoltre,
sempre a norma dei risultatiprecedenti,
@’ 1 contienealmeno un
sottogruppo
diSylow
siffatto che U sia unP-gruppo
non abeliano d’ordine qp, il numeroprimo
p riuscendomaggiore
di q. Mostriamo ora che il numeroprimo
p è indivi- duato.Ragioniamo
di nuovo per assurdo esupponiamo
cheMr
sia un
sottogruppo
diSylow
relativo ad un numeroprimo
rdiverso
da p e dotato diproprietà analoghe
diØ, .
Dalla struttura diC3 /,t~’
segue che l’unione UC~ 9
ha uncomplemento, »4R,
normale in G
Analogamente
dalla struttura di segue che U ha uncomplemento, ~,
normale in QJ. Ma allora@ _
(C’~"
UGq
U U(flR
ÌÌ~), (9, u @q
U u14)
Rammentiamo che P91 è uncomplemento
di U0,,,
se P% UU
(0,
U0$,)
= C~ e se 1’91 n n = 1.n n = 1. Di
qui
segue che il gruppoC~ ~
UOq
U0.,
è isomorfo al gruppo
’1n,
dotato di duale.Quindi
ancheil gruppo U
@q
UOr
è dotato diduale;
cosa assurdaperchè @r
non è direttamente
permutabile
con0,,.
In modo del tuttoanalogo
si dimostra che anche il numeroprimo q
èindividuato,
facendo vedere che se il numero
primo s
è diverso da q, mancano in Bsottogruppi
diSylow
relativi ad 8 iquali
diano con(~ 9
unioni che siano
P-gruppi.
Nelle considerazioniprecedenti
èimplicito poi
che U@o
è normale in QJ. Se ne deduce che O è ilprodotto
diretto digruppi
risolubili finiti irriducibili in sensoreticolare e con
gli
ordini a due a dueprimi
tra loro. In virtùdella prop. IV i fattori di
questo prodotto
diretto sono dotatidi duale.
Donde il teorema enunciato all’inizio del numero.
Ma il teorema stesso si inverte in virtù della prop. IV e
quindi
la condizioni trovata non è soltanto necessaria ma anche suf- ficiente. Donde il teorema enunciato nella
prefazione.
BIBLIOGRAFIA
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of a
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Springer Verlag,
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