R ENDICONTI
del
S EMINARIO M ATEMATICO
della
U NIVERSITÀ DI P ADOVA
A DALBERTO O RSATTI
Sui gruppi abeliani ridotti che ammettono una unica topologia compatta
Rendiconti del Seminario Matematico della Università di Padova, tome 43 (1970), p. 341-347
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CHE AMMETTONO UNA UNICA TOPOLOGIA COMPATTA
ADALBERTO
ORSATTI *)
Introduzione.
La struttura
algebrica
deigruppi
abelianicompatti
è stata determi-nata da Hulanicki
[4], [5]
ed Harrison[3], indipendentemente.
Risul-tati
parziali
erano stati ottenuti daKaplansky
in[6].
Per i
gruppi
ridotti si ha ilseguente
teorema: un gruppo abeliano ridotto ammette unatopologia
compatta se e solo se è isomorfo ad unprodotto
cartesiano digruppi
ciclici finitie/o
digruppi degli
interip-adici (anche
per differentip).
In
generale
un gruppo diquesto tipo
ammette infinitetopologie
compatte. Nel
presente
lavoro ci siamoproposti
di determinare la strut- turaalgebrica
deigruppi
ridotti che ammettono una ed una solatopologia
compatta. Riassumiamo brevemente i risultati.
Sia
~1
la classe deigruppi
inquestione
e sia r la classe deigruppi
del
tipo
Hom(T, Q/Z)
dove T è un gruppo di torsione la cui compo- nentep-primaria,
perogni primo
p, è somma diretta di un gruppo divi- sibile e di uno di esponente finito. Si dimostra inprimo luogo
cheSe
poi
G =Hom (T, Q/Z)
è un gruppo della classer,
si con- sideri lafamiglia .degli
invarianti di T ottenuta associando adogni
cop,pia
ardinata(p, i),
dove p è un numeroprimo
ed i è un interopositivo
oppure il
simbolo oo,
il numero cardinale cheesprime
quante volte il gruppoZ(p’) figura
come addendo in unadecomposizione
di T in somma*) Lavoro eseguito nell’ambito dei gruppi di ricerca del Comitato Nazionale per la Matematica del C.N.R.
Indirizzo dell’A.: Seminario Matematico, Università, Padova.
342
diretta di
gruppi indecomponibili.
Allora Gappartiene
a~1
se e solose per
ogni
invariante a di T e perogni
numerocardinale P
è veral’implicazione:
2a==2Ø ~ Di conseguenza risulta se e solose
l’implicazione precedente
è vera perogni coppia
a,~3
di numericardinali. Come è noto, questo si verifica ammettendo
l’ipotesi
genera-lizzata del continuo. ’
Infine ,si osserva che i
gruppi (abeliani) compatti
nellatopologia
dei
sottogruppi
di indice finito sono della classe~1
e si prova che essi coincidono con igruppi compatti
nellatopologia naturale,
la cui strut-tura è stata .determinata in
[ 7 ] .
1. Tutti i
gruppi
considerati in questa nota sono abeliani e la notazione èquella
additiva.Sia
{ G; , j E J }
unafamiglia
indiciata digruppi:
indicheremo conGj
la somma diretta deiGj
e con IIG;
il loroprodotto
diretto(=
pro-j j
dotto
cartesiano).
Se iG;
sono tutti isomorfi ad un gruppo fisso G use- remorispettivamente
isimboli ~
G e II G dove a è il cardinale diJ.
a «
Denoteremo con Z il gruppo
degli interi,
con Qquello
dei razio-nali,
conZp
l’anellodegli
interip-adici, con 9
il gruppo additivo diZp . Z(pi)
eZ(p°°)
sonorispettivamente
il p-gruppo ciclico diordine pi
equello quasi-ciclico.
Le
topologie gruppali
si intendono dai Hausdorff.2. Sia G un gruppo ridotto munito di una
topologia gruppale
com-patta
’6.
Indichiamo con T il gruppo dei caratteri(o
duale secondoPontryagin)
del gruppo compatto G. T è un gruppodiscreto; inoltre, poichè
G èridotto,
T è di torsione(cfr. [6],
pag.55). Reciprocamente
il gruppo dei caratteri del gruppo discreto T è il gruppo
compatto
G:T individua sia il gruppo astratto G che la
topologia G.
Si ha:G =
Hom (T, Q/Z).
Sia
T p
la componentep-primaria
di T ed indichiamo conGp
ilgruppo dei caratteri del gruppo discreto
Tp.
Allora Gcoincide, alge-
bricamente e
topologicamente,
con ilprodotto
diretto deiGp
~al variare di p nell’insieme dei numeriprimi.
Si ha:Gp=
Hom(T p, Z( p°° ))
eGp
è uno
Zp-modulo
senza elementi dip-altezza
infinita[ 6 ] .
Gp
è individuatoalgebricamente
da G come ilsottogruppo degli
elementi divisibili per
ogni
interopositivo primo
con p ed èquindi
unsottogruppo
pienamente
invariante. Ladecomposizione
di G nelprodot-
to diretto dei
Gp
è canonica.Supponiamo
orache ’U
sia l’unica topo-logia gruppale
compatta esistente su G.Esprimeremo questa
circostanza scrivendoGee1 .
Essa si realizza se e solo se perogni
p, come si verifica facilmente. Il nostro scopo è di determinare la struttura di G. In base alle osservazioniprecedenti
è sufficiente determinarequella
dei
Gp .
3. Sia M uno
Zp-modulo
esupponiamo
che M ammetta una eduna sola
topologia gruppale compatta.
Ciòsignifica
che esiste un p-gruppo H
tale da aversi M=Hom (H, Z( p°° ))
e che H è unico a menodi isomorfismi.
Sia B un sottogruppo basico di H. B è una somma diretta di p-
gruppi ciclici,
è puro in H eD = H/B
è una somma diretta digruppi
isomorfi a
Z(p°°).
Siha,
come è noto:(Una
dimostrazione moltosemplice
di questo fatto si trova in[2]).
Si ottiene
quindi
la strutturaalgebrica
di M comeprodotto
direttodi
p-gruppi
ciclici e di interip-adici
e si vede che essadipende
soloda B e da D. Ora sul gruppo astratto M esistono almeno tante
topolo- gie compatte quanti
sonogli
elementi del gruppo Pext(D, B)
delle esten-sioni pure di B tramite D. Nelle nostre
ipotesi
dev’esserePext (D, B) = 0
cheequivale
a Pext(Z(p’~ ), B) = o.
Ciòsignifica
che B è un p-gruppochiuso;
d’altra parte B è somma diretta digruppi ciclici, quindi
B èdi
esponente
finito.(Cfr. [ 1 ],
Teoremi 34.3 e34.6, [3]
pag.382).
Si ha
pertanto
Consideriamo ora una
decomposizione
di H in somma diretta digruppi indecomponibili.
Siapn l’esponente
di B e denotiamo con m(i =1,
...,n)
e con a, i numeri cardinali che indicanorispettivamente
quante volte i
gruppi Z(p’)
eZ( p°° ) figurano
come addendi nella decom-posizione
considerata. Questi numeri sonogli
invarianti di H nel sensoche
ogni
altradecomposizione
di H in somma diretta digruppi
inde-344
componibili
in~d~ividuagli
stessicardinali a+
ed a... PostoZ(pi),
abbiamo: ~i~
Indichiamo con
B*i
e D* igruppi
dei caratteririspettivamente
diBi
eD. Si ha
B*i =
HZ(pi),
D*=IIP
efI~ 49-
LEMMA. Siano oc un numero i un intero
positivo.
Igruppi II Z(pi)
e ammettono una unicatopologia compatta se
ea a
solo se per
ogni
numerocardinale B
si ha:DIM. L’affermazione è ovvia se o~ è finito.
Supponiamo pertanto
oc infinito e
poniamo
K = II(pt).
K è il gruppo dei caratteridi ~ Z(p’),
a a
quindi
K ammette unatopologia
compatta. Questa è unica se e solo seper
ogni
p-gruppo X tale che K -Hom (X, Z{ p °° ))
si haX~ X(P’).
a
Osserviamo ora
che,
come è facileverificare, ogni
addendo diretto ci- clico di K ha ordinep’. Allora, poichè
K è di esponentef inito,
si haK~ X~(p’). Supponiamo
K =Hom (X, Z( p °° ))
con X p-gruppo: deve2a
essere
X == 1: Z(pi)
conø
cardinaleinfinito,
da cuiK = E Z(p=).
Si haø 2B
dunque 2a=2B,
ed èX=- £ (pi)
se e solo sea==P.
a
Sia ora
K = EP.
K ammette unatopologia compatta
inquanto
a
gruppo dei caratteri
Supponiamo
K -Hom (X , Z( p °° ))
cona
X p-gruppo. Poichè K è senza torsione X è divisibile
[6], quindi
con
ø
cardinale infinito. PostoK’==n~,
si ha K~K’.Ø - ~
Ora K e K’ sono
Zp-moduli
die cotorsione e senza torsione. Pertanto essi sono isomorfi se e solo se(Cfr. [ 3 ] , Proposition 2.1 ).
EssendoK/pK===IIZ(p)
e risulta2a=2B,
men-a P
se e solo se
a >
Possiamo ora provare che se e solo se si verificano le se-
guenti
due condizioni:1)
M =Hom (H, Z( p°° ))
con H p-gruppo somma diretta di ungruppo divisibile e di uno di
esponente
finito.2)
Perogni
invariante a di H e perogni
numerocardinale P
si ha:
2t1=2P => a.=~.
Se la condizione
1)
è verificata ed Mpuò
scriversi nel~laforma
(2).
Poichè M è il gruppo dei caratteri diH,
dalla(1)
si deduce cheM,
inquanto
gruppocompatto,
èalgebricamente
etopologicamente
il
prodotto
diretto deiB*i
eD*, quindi
e perogni
i. Dallemma
precedente
segue la condizione2).
Viceversasupponiamo
verifi-cate entrambe le condizioni. Allora M
può
scriversi nella forma(2)
come
prodotto
diretto di un numero finito digruppi
della classe~~.
Sia ora H’ un p-gruppo tale che M -
Hom ~(H’, Z( p°°)).
Per dimostrareche basta far vedere che H - H’. Poichè vale la
(2)
dev’essere H’=B’fl3D’ con B’ di esponentep"
e D’ divisibile. Indichiamo conj3i (i= 1,
...,n)
e~3~ gli
invarianti di H’ ed osserviamo cheHom (B’, Z(p°°))
è isomorfo al
sottogruppo
di torsione di M equindi
aHom (B, Z(p~)).
Si ha pertanto
da cui 2"= 20i e
quindi
perogni
i. Dev’esserepoi IIP =
a- o-
da cui
2"«=2fi«[
equindi aoo=Boo.
Pertanto H ed H’ sono isomorfi.4. Dalle considerazioni finora svolte si deduce il seguente:
TEOREMA 1. Sia G un gruppo ridotto. G ammette una ed una
sola
topologia
compatta se e solo se sonosoddisfatte
le due condizioniseguenti:
1 )
G = Hom(T, Q/Z)
dove T è un gruppo di torsione la cuicomponente p-primaria T p ,
perogni
numeroprimo
p, è somma diretta di un gruppo divisibile e di uno diesponente finito.
2)
Perogni
p, perogni
invariante a diTp
e perogni
numero cardinalefi
si ha:346
COROLLARIO. La
Ci
coincidel’implicazione (*)
è vera perogni coppia
rJ..,~3
di numeri cardinali.OSSERVAZIONE. Se G = Hom
(T, Q /Z)
è un gruppo della cla~s~se@i ,
è chiaroche,
perogni primo
p,Gp= Hom {Tp , Z(p°°))
siesprime esplicitamente
comeprodotto
diretto dip-gruppi
ciclici e di interip-adici
e non è dif f icile riconoscere che
gli
invarianti diTp
sono anche inva- rianti diGp
con riferimento adogni decomposizione
diquesto tipo.
5. Sia G un gruppo ridotto e
compatto
contopologia V.
PoichèG è totalmente sconnesso, G ammette come base di intorni dello zero una
famiglia
disottogruppi aperti
di indice finito(cfr. [8],
Theorem17).
Consideriamo ora su G leseguenti
duetopologie:
latopologia C9
ottenuta
prendendo
come base di intorni dello zero tutti isottogruppi
di indice finito e la
topologia
naturale9~
ottenutaprendendo
comebase di intorni dello zero i
sottogruppi
nG con interopositivo.
Entrambe
queste topologies
sonogruppali
e di Hausdorff. Inoltre:Si vede
quindi
che see G ècompatto
nellatapologia 9~
o nellatopolo- gia 9,
Gappartiene
alla classeTEOREMA 2. Sia G un gruppo ridotto. Le condizioni che seguono
sono
equivalenti:
(a)
G è compatto nellatopologia
deisottogruppi
di indicefinito.
(b)
G è compatto nellatopologia
naturale.(c) G =IIGp e,
perogni
p,Gp è
unoZp-modulo f initamente
ge-nerato. p
(d) Gee.1 e gli
invarianti del gruppo dei caratteri di G sonofiniti.
DIM.
(a)
#(b).
Siano T il gruppo dei caratteri di G e p unprimo
arbitrario. Ilsottogruppo pG
è chiuso in G ed il suoortogonale
coincide con
T[p],
cosicchèG/pG
è il gruppo dei caratteri diT[p].
Sia F un
sottogruppo
di indice finito di G tale cheF2pG.
F è un sot-togruppo
chiuso di G ed il suoortogonale
F’ è unsottogruppo
fi-nito di
T[p]. Atteggiando G/pG
eT[p]
aspazi
vettoriali sul cor-po
primo
di caratteristica p, si vede chel’applicazione
èuna biiezione tra i
sottospazi
di codimensione finita diG/pG
ed i sot-tospazi
di dimensione finita diT [ p] .
Si haT[p] -=- £ Z(p)
dove a èa
un certo
cardinale,
da cuiGlpG II Z(p).
Se a è infinito isottospazi
a
di codimensione finita di
GIPG 1: Z(p)
sono almeno2a.,
mentre i2a.
sottospazi
di dimensione finita diT[p]
sono al dipiù
a. Allora a èfinito e di conseguenza
G/ pG
è finito. Ciò basta per concludere.Da
~JZ~~
segue(b)#(a); (b)~(c)
è il teorema 1 di[7], (c)
~(d)
è evidente.BIBLIOGRAFIA
[1] FUCHS, L.: Abelian groups, Budapest 1958.
[2] FUCHS, L.: On character groups of discrete abelian groups, Acta Math.
Acad. Sci. Hung., 10 (1959), 133-140.
[3] HARRISON, D. K.: Infinite abelian groups and homological methods, Ann.
Math., 69 (1959), 366-391.
[4] HULANICKI, A.: Algebraic characterization of abelian divisible groups which admit compact topologies, Fund. Math. 44 (1957), 192-197.
[5] HULANICKI, A.: Algebraic structure of compact abelian groups, Bull Acad.
Pol. Sci., 10 (1962), 71-75.
[6] KAPLANSKY, I.: Infinite abelian groups, Ann Arbor 1954.
[7] ORSATTI, A.: Una caratterizzazione dei gruppi abeliani compatti o local-
mente compatti nella topologia naturale, Rend. Sem. Mat. Univ. Padova,
39 (1967), 219-225.
[8] PONTRYAGIN, L. S.: Topological groups, 2nd Ed., New York 1966.
Manoscritto pervenuto in redazione il 19 gennaio 1970.