R ENDICONTI
del
S EMINARIO M ATEMATICO
della
U NIVERSITÀ DI P ADOVA
R OBERTO M ORESCO Sui gruppi e corpi ordinati
Rendiconti del Seminario Matematico della Università di Padova, tome 58 (1977), p. 175-190
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gruppi corpi
ROBERTO MORESCO
(*)
SuMMgRy : In this paper, results due to
Alling concerning na
orderedabelia,n groups and fields are
reproved,
in a different(and perhaps
more
illuminating)
way :na-structures
anda-maximality
are relatedto
completeness (with respect
to the orderuniformity)
of the structureand its
quotients (§
1, 2). Results areproved concerning
the cardi-nality
ofcomplete
a-maximal(and
groups.§
0.Ogni
struttura considerata inquesto
lavoro è commutativae la
parola
« ordinato »significherà
sempre « totalmente ordinato ».DEF. 1. Una valutazione v su un gruppo ordinato G è una
mappa da G in un insieme ordinato P dotato di un massimo p, che soddisfa :
i) v(a) = p
se e solo se a = 0.ii) v(b).
iii)
min.~v(a) , v(b) ~ v(a)
nv(b),
el’eguaglianza
valese
v(a) ~ v(b) ,
yiv) se 3
nE N :n I a 12:: , n I b 12:: 1 a I,
èv(a) = v(b).
Se per P si
prende
l’insieme deisottogruppi
convessiprincipali
~i.e.
Ac-P se e solo se A = perqualche
nE:N ed uncerto a E G
fissato~),
ordinato da : .A B se .A ;2B,
la mappa che associa adogni
elemento di G ilpiù piccolo sottogruppo
convesso(*)
Indirizzo dell’A. : Istituto di MatematicaApplicata,
Via Belzoni,7 - 35100 Padova.
che lo contiene è una valutazione che
gode
inoltre delleseguenti proprietà :
iv’) v(a) - v(b)
se e solo se 3 tale che ,v) v
è suriettiva.DEF. 2. Una valutazione che verifica la
iv’)
ev)
si chiama valutazione naturale.Si dimostra che una valutazione naturale è essenzialmente unica
e d’ora in
poi
mi riferirò al modello di valutazione naturale prece- dentementeesposto.
Se K è un corpo si
può
introdurre nell’insieme deisottogruppi
convessi
principali questa operazione : v(a)
+v(b)
=v(ab).
Inquesto
caso la valutazione naturale è una valutazione anche secondo la solita
definizione,
che richiede inpiù, appunto,
che siav(ab) - v (a)
+v(b).
DEF. 3. I fattori di un gruppo
G,
che si indicano conG(a),
sono i
quozienti
G :nlgl
a ‘d indicando con a unelemento di G e con v la valutazione naturale.
DEF. 4. Una struttura ordinata da si
dice na
se perogni coppia
di sottoinsiemiA ,
y B tali chee A B ,
esisteche soddisf a : A C ~ B.
A B vuol dire : a b V
a E A,
A vuol dire A.DEF. 5. S si dice
quasi na (q.na)
se perogni coppia
di sottoin- siemiA ,
B non vuoti e tali che eA B ,
esisteu E ~S tale che
DEF. 6. S si dice strettamente
quasi na (s.q.na)
se perogni coppia
di sottoinsiemi non vuotiA ,
B tali che eA B,
esiste u E S tale cheNOTA. Nella definizione di
insieme na
sipermette agli
insiemiA,
B di essere vuoti :questo
vuol dire cheprendendo B
= ù5(rispettivamente
A= 0)
iltipo
di cofinalità(rispettiva,mente :
coinizialità)
di ~S è >NOTA. Il concetto di
insieme q.
si inserisce nel contesto gene- rale delle strutture studiate p.e. da Keisler in[Kel], [Ke2],
di cui sono un casoparticolare :
uninsieme na
non è altroinfatti che una struttura con una relazione di ordine totale denso in sè che sia
~0153-satura.
Nello studio delle
strutture na
si è rivelatoparticolarmente
utileil concetto di
pseudoconvergenza,
introdotto da Ostrowski e studiato daKaplansky
in(..g) :
innanzitutto ricordo che in un gruppo Gogni topologia (compatibile)
genera canonicamente una uniformità :se V è una base del filtro
degli
intorni di zero e YEV,
sia V’ ==
(x, y ) :
x, y EG,
allora forma una base di unauniformità su G. Se G è un gruppo
ordinato,
G sipuò
pensare dotato dellatopologia dell’ordine (e quindi
della uniformitàdell’ordine).
Se sull’insieme dei
sottogruppi convessi,
ordinato come in pre-cedenza,
si mette latopologia dell’ordine,
la valutazione naturalev è continua se non c’è un minimo
sottogruppo
convesso non banale oppure se talesottogruppo
è(isomorfo a)
Z. In entrambi i casi latopologia
debole di v equella dell’ordine,
coincidono : nelprimo questa topologia
è ma nondiscreta,
è invece latopologia
discretanel secondo caso.
Comunque
se w è una valutazione da G inP,
dotato della
topologia dell’ordine,
sipuò
considerare su G latopologia
debole di w,
T~ ,
e la uniformità ad esso associataUw.
Lapseudo-
convergenza
(relativa
aw) è,
inqualche modo,
una « convergenza fino ad un certopunto »
per laUw .
Precisamente :DEF. 7 Sia G un gruppo ordinato con
valutazione w ,
yae E
G una sequenza transfinita indiciatain y
con y ordinale li-mite ; y
si chiama lalunghezza
della sequenza, e(ae)ey
si dicepseudoconvergente
se si verifica :w(aa - ae)
w(a’t -
Se è
pseudoconvergente,
V ~O a y si haw(aa - aQ)
=- w(ae+1 - a.) e possiamo quindi
porrew(aa - a,»
=DEF. 8 è
pseudoconvergente
inG,
un elementog E G
si dice
pseudolimite
di sew(g - a,)
>ae V e y .
L’insiemedegli
x di G tali chew(x)
>a~
V ~oy
è unsottogruppo
convessodi G e si
chiama
lalarghezza
di *A
proposito
dell’intendere intuitivamente lapseudoconvergenza
come « convergenza fino ad un certo
punto »,
si vede subito che : 0.1. TEOREMA. Sia G un gruppo ordinato con valutazione w. Se .L è unsottogruppo
convesso diG, ogni
sequenzapseudoconvergente
di
larghezza
L ha unopseudolimite
se e solo seG/L
ècompleto
nell’uniformità indotta naturalmente dalla valutazionew
cos defi- nita :w(g -f-.L)
=w(g)
sew(L)
=w(0).
Dm. : banale.
NOTA. Se w è la valutazione naturale di
G, îv
è la valutazione naturale diG/L.
DEF. 9. Sia G un gruppo ordinato con valutazione w. G s dice a-massimale per Zu se
ogni
sequenzapseudoconvergente
di lun-ghezza
ha unopseudolimite
in G. G è massimale per w se è a-massimale V a . Sottointenderò « per w » se è chiaro diquale
va-lutazione si
parla.
Ci serve ancora un’altra
costruzione,
introdotta da Hahn e stu- diata ulteriormente daKaplansky [g]
che ne ha dimostrato unarelazione fondamentale con il concetto di
pseudoconvergenza.
Sia un insieme
ordinato,
H un gruppo ; si indica con l’insieme delle funzioni da S in H il cuisupporto ( =
l’insiemedegli
elementi con
immagine
nonnulla)
è bene ordinato :H~S~
è ungruppo definendo l’addizione sulle
componenti.
Per comodità adot- tiamoquesta
scrittura:E as ts
è la funzione che manda insES
asE H,
dovegli
as sono diversi da zero solo su un insieme bene ordinato.Se G è un gruppo ordinato a .g un corpo,
K(G)
è un corpodefinendo cos la
moltiplicazion,e :
Se H e .g sono
rispettivamente
un gruppo ed un corpoordinato,
.H ~ ~S ~
eK~G~
sono ordinati dall’ordinelessicografico :
cioè un elementoè
maggiore
di 0( =
la funzionenulla)
se èmaggiore
di 0l’immagine
del
primo
elemento delsupporto.
Si
può
definire una mappa daH ~ S ~
in 8’ = 8 U ~ che mandauna funzione non nulla nel minimo del suo
supporto,
e la costante (1 in oo. In S’ l’ordine èprolungato ponendo
00 > s Vquesta
mappa è una valutazione e si chiama valutazione
usuale ;
coincidecon la valutazione naturale se e solo se H è archimedeo. Nel caso
del corpo la valutazione è una valutazione anche secondo la solita definizione.
0.2. TEOREMA con la valutazione usuale è massimale.
DIM. : vedi
[I~].
§
1. DEF. 10. In un insiemeordinato 8,
untaglio
di Dedekind[A, B]
è unacoppia
di sottoinsiemiA, B
non vuoti tali che AB,
e A UB=S.Sia
[A , B]
untaglio
di Dedekind in un gruppo G dove A non ha massimo e B non ha minimo. Poniamo L =~g E
G : ~ C b - aa E A ~ .
L è unsottogruppo
convesso di G e diciamo che : DEF. 11[A, B]
è untaglio
diCauchy
se L =0 ;
altrimentidiciamo che
[A, B]
è untaglio
diampiezza positiva
e che .L è lasua
ampiezza.
I
tagli
diampiezza positiva
caratterizzano igruppi
non archi-medei : un gruppo è non archimedeo se e solo se ha dei
tagli
diampiezza positiva (ricordando
che un gruppo ordinatocompleto
allaDedekind è
archimedeo).
DEF. 12 Se
[A, B]
è untaglio
di Dedekind in uninsieme 8,
ilcarattere sinistro del
taglio
è la cofinalità diA, quello
destro lacoinizialità di B. Il carattere sinistro di un
punto
è la cofinalitàquello
destro la coinizialitàdi ~ y : y C x~ .
In un gruppo carattere sinistro e destro di un
punto coincidono,
e sono
uguali
perogni punto :
li chiamiamoquindi
carattere pun-tuale ;
il caratterepuntuale
inoltre èuguale
al carattere destro esinistro di
ogni taglio
diCauchy,
come si vede subitopensando
alcompletamento (per
l’uniformità indottadall’ordine)
del gruppo.Si
può
dire allora che condizione necessaria e sufficienteperchè
un gruppo sia ~a è che siano
maggiori
ouguali
aN,
lacofinalità,
il carattere
puntuale
e almeno un carattere perogni taglio
diampiezza positiva.
1.1. LEMMA. Siano G un gruppo ordinato con valutazione natu-
rale v,
a un ordinale > 0. Sonoequivalenti : i)
ii)
eG/L
ècompleto
per l’uniformità dell’ordine ereditato canonicamente da G se L è un sotto- gruppo convesso eG/L
ha caratterepuntuale
minore diDnz. :
1) ~. ii ) : prendiamo A,
B sx P tali cheA
U BI 14~
eA B.
Dato
pe P
indichiamocon p
un elemento di Gpositivo
e tal che= p. Ora se .~ non ha
massimo, esiste g
E G tale che :Se A ha un massimo ao , i l’insieme
Y ( ào) - ~c E G ; v (e)
> ha caratteresuperiore almeno wa
equindi
si trova un g EY (ão)
taleche g
In
ogni
caso : A C v(g)
B.Supponiamo
ora che il caratterepuntuale
diGIL,
che èuguale
aquello
deitagli
diCauehy,
sia13
~O0153. Prendiamo un elemento a che stia nelcompletamento (per
1’unif ormitàdell’ordine)
diG/.L
edue sequenze y di elementi di
GIL
tali che a sia l’unico elemento delcompletamento
percui ae
abe
Se consideriamo due sequenze
(l~)~~~ , (~e)e~
dove L(ae) = ae’
y=
b ,
siccome G è esiste un g E G tale che1 g
perogni e ~.
°
Allora a = .L
(g)
equindi a
EG/L.
ii)
=>i) :
intanto notiamo che : cofinalità di G = coinizialità di G = coinizialità diP >
e : caratterepuntuale
di G = coinizialità dell’insieme0 ~
= carattere deitagli
diCauchy
di G =cofinalità di P > Ci restano
quindi
da esaminare solo itagli
diampiezza positiva.
Sia allora[A, B]
uno diquesti tagli
e L la suaampiezza. Supponiamo
checof. (A) _ ~, ,
y A+ p
Allora la coinizialità di
tg E G""-L, 9
>0 ~,
che èuguale
al caratterepuntuale
diGIL,
èuguale
a ya~a
eperciò
peripotesi G/L
ècompleto
nell’uniformità indotta dall’ordine.Sia
L(A) = ~L (a) : .L (B) - ~L (b) : b E B~ ;
allora[L (A),
.L (B ) ]
è untaglio
diCauchy
inGIL,
doveL (A )
non ha massimo(se
no cof.
(L) =
cof.(A)
e .L determinerebbe in P untaglio
con en-trambi i caratteri minori di e L
(B)
non ha minimo(per
lo stessomotivo), quindi 3 x
tale cheL (A)
xL (B)
e unaqualsiasi controimmagine
di x in G è compresa tra A e B.Adoperando
le stesse notazioni del lemmaprecedente :
1.1’ LEMMA. Siano G un gruppo ordinato con valutazione natu-
rale v,
a un ordinale > 0. Sonoequivalenti : i)
G è s. q.ii)
P è s. q. cof.(P) >_
c~a eGIL
ècompleto
per l’unifor- mità dell’ordine ereditato canonicamente da G se .L è unsottogruppo
convesso eG/L
ha caratterepuntuale
minoredi
DIM. : Del tutto
analoga
allaprecedente.
1.1" LEMMA. Siano G un gruppo ordinato con valutazione natu-
rale v,
a un ordinale > 0. Sonoequivalenti : i)
G èii)
P è eG/L
ècompleto
per l’uniformità dell’ordine ereditato canonicamente da G se L è unsottogruppo
con-vesso e
G/L
ha caratterepuntuale
minore di wa.Dllvr. :
analoga
allaprecedente, ;
perii)
=>i)
bastaprendere A, B #
~s e notare che la seconda condizione dice che se il caratterepuntuale
di G è allora(per
.L =0) G
ècompleto
equindi
non ci sono
tagli Cauchy.
NOTA. Nei lemmi
precedenti
non sipuò
sostituire «completo
per l’uniformità indotta dall’ordine » con «
completo
per l’uniformità della valutazione naturale ». Peresempio
se S è uninsieme na
con a >
0, Q ~S ~
ha insieme dei valori e tutti iquozienti
richiestisono
completi
per l’uniformità indotta dalla valutazione naturale ma non perquella
dell’ordine : non è nemmeno q. perfissato,
siprende
iltaglio [A, B]
cos costruito :1.2 TEOREMA. Siano G un gruppo ordinato con valutazione natu-
rale v,
a un ordinale > 0. Sonoequivalenti :
i) G/L
ècompleto
per l’uniformità dell’ordine ereditato cano-nicamente da G se L è un
sottogruppo
convesso eG/L
hacarattere
puntuale
minore diii)
i fattori di G sonocompleti
alla Dedekind e G è a-mas-simale.
DIM. : i ~
ii) :
i fattori di G sonocompleti
alla Dedekindperchè
se
v(ao)/L
è unfattore, G/L
ha caratterepuntuale
equindi G/L
ècompleto
per l’uniformità indottadall’ordine ;
mav(ao)/L
è un
sottogruppo
chiuso diG/L
equindi completo
per la uniformitàdell’ordine ;
inpiù
è archimedeo equindi completo
alla Dedekind.Sia
poi
L lalarghezza
di una sequenzapseudoconvergente
di lun-ghezza
minore di c~a ; alloraGIL
ècompleto
per la uniformità dello ordine che coincide conquella
della valutazione naturaleperchè
~v(a) :
aE non ha massimo equindi
per il Teorema 0.1 è a-massimale.ii)
~i) :
Sia L unsottogruppo
convesso tale cheGIL
abbiacarattere
puntuale
minore di allora se inG/L topologia
delloordine e
topologia
indotta dalla valutazionecoincidono,
sipuò
con-cludere sempre per il teorema 0.1. Se no vuol dire che
v(G L)
ha unmassimo p = v(ao) ;
allorav(ao)/L
è un fattore equindi
ècompleto
per la
topologia dell’ordine,
equesto implica
che ècompleto
anche
G/L.
Cos si è dimostrato in maniera
più
facile ed istruttiva un teo-rema di
Alling,
molto utile per riconosceregruppi
ecorpi
cheenuncio
esplicitamente :
1.3 TEOREMA. Sia a un ordinale > 0. Un gruppo ordinato G
con valutazione naturale v è se e solo se :
i)
il suo insieme dei valori Pprivato
del massimo èii)
G èa-massimale ;
iii)
i fattori di G sonocompleti
alla Dedekind.È
del tutto ovvio ilseguente
corollario :1.4 COROLLARIO. Sia a un ordinale > 0. Un corpo ordinato K
con valutazione naturale v è se e solo se :
i)
il è ~« ;ii)
.g èa-massimale ;
iii)
i fattori di .K sono(isomorfi a)
R.§
2. - Ricordo che un corpo ordinato .K è realchiuso se verificauno dei
seguenti quattro
fattiequivalenti :
i)
g nonpossiede
estensionialgebriche proprie
ad un corpoordinato ;
ii)
K[~ - 1 ]
èalgebricamente chius o ;
iii) ogni positivo
è unquadrato
edogni polinomio
digrado dispari
in una indeterminata a coefficienti in g ha uno zero inK ;
iv) ogni polinomio
in una indeterminata a coefficienti in K che assume valoripositivi
enegativi
ha uno zero in K.Ci servono inoltre i
seguenti
teoremi :2.1 TEOREMA. Se K è
realchiuso, K(G)
è realchiuso se e solo seG è divisibile.
~[~l.2 ], [M]).
2.2 TEOREMA. Sia a un ordinale 0. Due insiemi ordinati
(due corpi realchiusi)
n0153 di cardinaleN0153
sono isomorfi.([GJ]).
Grazie al teorema 1.3 abbiamo subito
pronti degli esempi
digruppi
e
corpi
se E è un insieme r~a , e Z~E~
sonogruppi n(X
non isomorfi
perchè
ilprimo
è divisibile ed il secondo no ; R(R
e R
{Z {E}}
sonocorpi na
ancora non isomorfiperchè
non sono iso-morfi i
gruppi
deivalori ;
oppureperchè
ilprimo
è realchiuso ed il secondo no._
Se
poi poniamo E ~ -
E U unminimo, E
= E U unmassimo,
E+ . = E U un
predecessore (o
unsuccessore) (in
maniera cioè che ci sia unsalto),
si ha :f
è e non n~ ;R
(E)
è e nonR non è neanche
Si
può migliorare
un poco la situ.azione : indichiamo con G l’insiemej/e
G ilsupporto
dif
ha cardinale minore diN- ~
e vediamo che se E è e > R e Z sono an- cora ~a . Due delle condizioni del teorema 1.3 sono ovvie : la terza ci è fornita da
questo
teorema :2.3 TEOREMA. R e Z sono -massimali.
ricordo che in
questi gruppi
la valutazione naturale e la valuta,zione usualecoincidono ;
abbiamogià
notato che igruppi
e sono
massimali;
allora se abbiamo una successionepseudoconvergente
con cof(c~a) ,
di elementi di R(o Z E ~ «~, questa
ha unopseudolimite in R ~E~ (in Z
È
chiaro che c’è unopseudolimite
a tale chesupp(a) z u supp(a8)
8wB
e
quindi
seI = N" N(7
viene che|supp(a) I E N8
8wB
~~ . ~y N~
doveNy
è tale cheN~::s; N" ~
ed esisteperchè
l’insieme
degli N~
nonpuò
essere cofinale in2.4 TEOREMA. Sia g un corpo
realchiuso,
a un ordinale mag-giore
di 0. K è realchiuso se e solo se G è divisibile.la sufficienza è dovuta ad
Alling ;
la necessità è banale.Ora indichiamo con ,u
(a)
ilpiù piccolo
cardinale per cui esiste un insieme di cardinale~~(a) ; poniamo poi
v(a)
= a seN0153
è rego-lare,
altrimenti v(a)
= a+
1. Sono stati dimostrati pergli
insiemii
seguenti
teoremi([S]) :
2.5 TEOREMA. Esiste un insieme 8 r~a di cardinale
N0153
se e solose
N«
èregolare
e2N0153::s; N0153 V y
a .2.6 TEOREMA. Esistono due
insiemi na
di cardinaleN8
che nonsono simili se e solo
se 8
> p(a), t5
> v(a).
Si
può quindi
cercare di dimostrarequalche
teoremaanalogo
per icorpi
realchiusi(ed
ovviamente igruppi divisibili).
Infatti sipuò
dire
questo :
2.7 TEOREMA. Se è
regolare
eesiste un corpo
realchiuso na
di cardinaleN".
DIM: Sia E un
insieme na
di cardinaleNy : questo
è facile da ot-tenere : se A è un
insieme
di cardinale~~(a~ ,
y sipuò prendere
E
= roy (prodotto cartesiano)
A con l’ordinelessicografico.
Consideria- mo R{E}y: questo
gruppo èy-massimale
equindi a-massimale,
l’insie-me dei valori E è i fattori sono R e
quindi
il gruppo è r~a . Vediamoqual’è
il suo cardinale : identifichiamo Econ roy.
Per n siaA~ _ ~ supp ( f )
Siccome~y
èregolare
e[
per
ogni f
esiste n tale cheQuindi:
chiaro che
quindi
concludendo è un gruppo divisibile di cardinaleN". Ripetendo
lo stesso discorso natural-mente viene che R
{R {E}y}y
è un corporealchiuso na
di cardinaleN".
Questo
teorema ha dei corollari molto interessanti :2.8 COROLLARIO. Sia a un ordinale > 0. Due
gruppi
ordinatidivisibili di cardinale
N0153
sono(ordinatamente)
isomorfi.Dm. : siano G e H due
gruppi
divisibili di cardinale Per il teorema 2.5 deve essereN0153 regolare
e2N~::; ~0153
V ~5 a .Da
quanto
abbiamo appena dimostrato vienequindi
che R eR sono
corpi
realchiusi di cardinaleN0153
e come tali sonoisomorfi ;
ma allora sono isomorfi anche i lorogruppi
dei valori.NOTA. Evidentemente
questo
corollario sipoteva
dimostraredirettamente
seguendo
la dimostrazione data in[GJ]
del teorema 2.2.2.9 COROLLARIO. Sia a un ordinale > 0. L’esistenza di un in-
sieme na
di cardinaleNa
èequivalente
aquella
di un corpo real-chiuso na
di cardinaleNa.
Dm. : Se S è e
18 Na
alloraN0153
èregolare
e2N8 Na
‘d ~ a . Quindi
sipuò applicare
il teorema appena dimostrato.Inoltre
possiamo
dire che se~a.
soddisfaqueste ipotesi,
il corpo realchiuso inquestione R 18
NOTA : Nelle stesse
ipotesi
del teorema 2.7 sipuò
provare che esiste un corpo na di cardinaleN
che non è realchiuso :R{Z{E}y}y.
Possiamo continuare
P analogia
congli
insiemi conquesto
corollario : 2.10 COROLLARIO. Seè y
> p(a) , v > y (a) ,
yNy regolare
eJf y ,
y esistono duecorpi
realchiusi r~« di cardinaleNy
chenon sono isomorfi.
DIM. : in
queste ipotesi
abbiamo visto che esistono due insiemi E e F r~« di cardinale~y
che non sono simili.Quindi
non sonoisomorfi R e R
§
3. - OSSERVAZIONE : Sia G un gruppo ordinato valutato.Se
(g«)«~
è una sequenzapseudoconvergente
e se è unasequenza estratta dalla
precedente
cheammette gv
comepseudo- limite, allora gv
èpseudolimite
anche della se av > a, y v(gv - g« )
= v(gv - ~ 9«v - g«)
= v(gav - g.) -
Indichiamo ora con
GAil più piccolo
sovragruppo divisibile di Ge scriviamo i suoi elementi come classi laterali modulo la solita rela- zione di
equivalenza, rappresentate
dacoppie
ordinate(g, n)
conSe v è una valutazione su
G,
definiamoG ~-~
v(G), v ~ (g, n) - v (g). Questa
è una buona definizione evA
è una valu- tazione suG.
Se v è la valutazionenaturale,
anchev ~
è la valu- tazione naturale.3.1 LEMMA. Se G è a-massimale anche
GA
è a-massimale.DIM. : sia
(g« ,
una sequenzapseudoconvergente.
Almenoun naturale n è cofinale nella sequenza
(n«)a~
e sia(g«v , n)«y~
lasequenza cofinale estratta.
Questa
ha unopseudolimite (g , n)
doveg è
pseudolimite
di inG,
e si conclude per l’osservazioneprecedente.
3.2 TEOREMA. Sia G un gruppo a + 1-massimale per una valu- tazione v e tale che in
v(G)
ci sia un insieme bene ordinato di cardi- nale che chiamiamo(p~)~u,«.
AlloraI G I
>2N0153 .
DIM. : per il lemma non è restrittivo
supporre G
divisibile.Indichiamo con S l’insieme
Scegliamo
in G due inter- valliaperti VO
eYó
tali cheVo
nYó
= s~ , e che inV~ (i
=0,1)
esistano 9
yi o
per cui po = v(yó -
Poniamo :
Per
ogni TTó scegliamo poi
dueaperti
convessi(j
=0,1)
taliOra sia - e
supponiamo
cheVp
siano stati definitidegli aperti
convessi non vuotiWs,p
edegli
elementixs,p,
y,,,, appartenenti
a in modo tale che:’
i) =0se~-)-l~y~e
coincidonosugli
ordinali
più piccoli
+ 1 es((~
+1) ~ t(03B2
+1) . se B
è limite.iv)
sia compreso tra.~+2013’20132013"-
eDobbiamo ora definire
Ws, ~ ,
e in modo tale che lequattro proprietà
elencate siano ancora validesostituendo P
con ~ . Distinguiamo
duecasi,
secondoche ~
sia o no limite.Se E
è limiteponiamo -W.,
y che è unaperto
con-y E
vesso
perchè
le successioni sonoseudoconvergenti
e tutti i loro
pseudolimiti
sonocompresi
inogni
* In esi-stono
chiaramente xs , E
e tali che- xs , E)
=pE.
SeE = 8+1, prendiamo
in dueaperti
convessiAo
edA1
com-+
ys , 8 - xs , 8,
ys , 8 -xs , 8
tali cheA0 n A1
= ù5presi
trax
+8, u
333
3 tali che o 1yi
appartenenti
adAi
tali chev(yi
-xi)
-pe
Poniamo :In
questa
maniera si costruisconoaperti
convessi ed ele-menti
Ys, p
eogni f3 a~a
chegodono
dellequattro proprietà
elencate.Inoltre sei differiscono su un ordinale non
limite,
diciamof3 + 1 ,
7WISIP+1
n Poi siccome il gruppo è a+
1-mas-simale,
i
la sequenza
(xs,p)
èpseudoconvergente
per- chè vpa
= v(xs,z _‘ xs,a) Vé
6 t wa; e det-to xs
un suopseudolimite
siys,e
V p wa. In- fatti se per uncerto 9
si y allora per a > p si avrebbe anche : v(xs
-xs,a)
v(xs,a
- =pe
che è falso.Analogamente
si vedeche xs
èpiù piccolo
di tuttigli ys,~ ;
pos-siamo allora concludere definendo
G ,
= Xs e notando che x è iniettiva da
0,
inG,
dove g èl’insieme
degli
ordinali non limite minori di equindi
i
3.3 TEOREMA. Sia a un ordinale > 0. Un gruppo G com-
pleto
e di caratterepuntuale
ha cardinalemaggiore
ouguale
a
2 ~«
Dim. : la dimostrazione è circa la stessa del teorema
preceden-
te :
bisogna prendere (p~)~~~,a
insieme bene ordinato cofinale inv(G (0)) (v
è la valutazione naturaleadesso),
i si costrui-scono con la
precauzione
che v(x
-y ) > p~+~ v X9 y
eyYs,
grazie
al fatto che G è s.q. ii. si ha chePer vedere
poi
chen
’ 0 basta Dotare cheprendendo
E y
x~ y~ (almeno
uno dei due esiste : se neesiste solo uno, si
prende
soloquello),
i due insiemi1aepf, y~ ~
determiniamo un
taglio
diCauchy.
3.4 COROLLARIO. Sia a un ordinale
qualsiasi.
Igruppi
ed icorpi
di cardinale
~a
non sonocompleti.
Dm. : ovvia.
Se
Ha
èl’insieme na
di cardinaleN0153,
che dicardinale non fosse
completo
sipoteva
vedere anche diretta- mente e con minore fatica: sia un insieme ditipo
cofina-le in
g« e xe
la funzione caratteristica dell’insieme ~ga : ~ ~ cc~«~ ;
La successione
(xQ)~ ~~,a
è diCauchy
ed il suo limitein
(che
ècompleto)
è evidentemente la funzione caratteri- sticadell’insieme ~ ga : ~ ~O0153 f ;
maquesta
funzione hasupporto
dicardinale
N0153.
Ora
poniamo
persemplicità (oppure R~
~Sf)
e(oppure R ~ 8 f0153)
dove 8 è un insieme ordinato eAllora :
3.5
TEOREMA. Ga
non è denso in G. Precisamente : la chiusura diG«
in G è formata da6~ più
le funzioni il cuisupporto
è simileed è cofinale in
R~8~~ (oppure 8).
le funzioni con tale
supporto
stanno infatti nella chiusura :una successione di elementi che vi converge è
quella
delle funzioniuguali
fino ad un certopunto
epoi
nulle. Viceversa se ilsupporto
di non è simile a basta
prendere f1 e f2
cos :’ ¡fi(9a)
=f (9a)
=f2 (Yò)
’V ~5~O0153 (~ g8 ~
è ilsupporto
dif),
e seYy
sta ancora nel
supporto
dif
ma y> c~«
e, per fissare le idee sup-poniamo
> 0 : 0f2( gY ).
Nell’intervallo di estremif1 ed f2
non cadono elementi diG« .
Similmente sesupp( f )
non è cofinale e
f
EG B G« ,
siprendono fl ed f2
definite cos :0 con
t
>supp ( f )
e per ilresto fl = f2 = f .
Si vede facilmente invece che
ogni
elemento di G èpseudolimite
di una sequenza di funzioni di
Ga .
Riguardo
lacompletezza possiamo
dire ancora che un gruppo q ~ ~« e non ècompleto :
untaglio
diCauchy
dovrebbe averecarattere > wa e
quindi sarebbe > wa
anche il caratterepuntuale,
ma allora sarebbe s.q. r~« .
Questo
sipuò
inparte in,vertire :
3.6. TEOREMA. Siano a un
ordinale,
G un gruppo car- dinaleN0153;
sonoequivalenti :
i)
G è s. q. r~« ~ii)
G non ècompleto.
i)
=>ii) :
3.4.ii)
=>i) :
si ricordi che il caratterepuntuale
è
uguale
al carattere deitagli
diCauchy.
Se H è un
insieme ’n.
di cardinale~a , .H ~
- H U unminimo?
allora R{H^}a
è di cofinalità coo, divisibile equindi
è corpo realchiuso c~. ~a ,
completo
dicardinale M.
(e perciò
non è s.q. q. ; oppure non è s. q. per il lemma1.1’ ).
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Manoscritto