R ENDICONTI
del
S EMINARIO M ATEMATICO
della
U NIVERSITÀ DI P ADOVA
C ARMELO L ONGO
Sui fasci di complessi lineari di piani in S
5Rendiconti del Seminario Matematico della Università di Padova, tome 24 (1955), p. 300-311
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DI PIANI IN S5.
Nota
(*)
di CARMELO LONGO( a Roma)
1..
Scopo
della nota.Scopo
dellapresente
Nota è lo studio dei fasci dicomplessi
lineari di
piani
in85
in relazione ai suoi invariantiproiettivi
In
generale
un tale fascio ammettequattro complessi
spe- ciali e tre rettesingolari
incidenti ipiani singolari
totali deirelativi
complessi speciali 1).
Lequattro quaterne
dipunti
diappoggio
danno i tre invarianti del fascio.Questa interpre-
tazione viene a mancare nel caso che due
complessi speciali
coincidano: per
questo
do un’altrainterpretazione
di duedei tre invarianti in relazione all’esistenza di almeno due
complessi speciali
distinti.Dopo
aver caratterizzato i fasci conquattro complessi speciali
distinti e con due od un soloinvariante,
caratterizzo i fasci con duecomplessi speciali
coincidenti ed i fasci con uncomplesso singolare. Rappresentati
i fasci con una rettadello
Sl9’
y ambiente dellagrassmanniana 0(5,2)
deipiani
di
8,,,
le ultime caratterizzazioniequivalgono rispettivamente
alla caratterizzazione delle rette
tangenti
alla rappresen-(*) Pervenuta in Redazione il 30 Aprile 1955. ’ Indirizzo dell’A.: Istituto Matematico, Università, Roma.
~) Si veda: C. SEGRE. Suz eo~nptesgi tineari di piani ~r,etto spa.zio a cinque diynensioni, Annali di Mat., s. III, vol. 27, ove l’autore studia,
in relazione alla grassmanniana dei piani di S5 , i fasci di tipo generale,
con lo scopo principale di determinare l’ordine della varietà luogo dei piani cardini dei complessi del fascio.
tante i
complessi speciali
ed aquelle
delle rette incidenti la (~ ( 5,2)luogo
deipunti doppi
per la chiaropertanto
chei casi esaminati sono alla base della classificazione
completa
di tutti i
tipi possibili
di fasci.2. -
Richiami sui compleui lineari di piani
in55 .
Indichiamo
con (Di ( ~
=0, 1,
... , 95)
le coordinate omogenee dipunto
inun S6 proiettivo complesso
e con le coordinategrassmanniane
dipiano.
Complesso
tineacre dipzacni (c.
l.S2)
è la totalità dipiani
che soddisfanoun’equazione
lineareove, secondo la nota
convenzione,
si deve sommarerispetto agli
indiciripetuti;
le sono inoltrecomponenti
di untensore alternante.
Ad una retta- r, di coordinate associato
l’iperpiano polare, passante
per la rettastessa,
luogo
deipunti o
checongiunti
con la retta r danno tutti esoli i
piani
delcomplesso passanti
per la retta stessa.Una retta r è
~i~gol,asre
se e solo se il relativoiperpiano polare
èindeterminato,
cioè se esolo
seRicordiamo che si possono avere i
seguenti tipi
di e. 1.2
1) Complesso
ditipo generale,
per ilquale
vi sono du~piani,
delcomplesso,
tali che le rettesingolari
sono2) Si veda p. es. C. SEGBE, memoria citata in 1) ; o anche E. BOM- PIANI: Cornpàesai di piam nello spazio ca cynque dimensioni,
Rend. Acc. Naz. Lincei, (8), 14, (1953), 719-723; B. Sgom, Forme ferenziau e loro integrali. vol. I ,Ed. I7niv. Docet, Roma, pp. 102-106;
C. Sufi eorr~ptesai lineari di piani, Annali di Mat., s. IV, XXXVII, (1954).
tutte e sole le rette incidenti ad
essi;
ipiani
cardini costitni-scono inoltre il
luogo
deipunti singolare,
cioè deipunti
per iquali
passa una stella di rettesingolari.
2) Compte.~so
caratterizzato dall’ammettere unoed uno solo
singolacre totale,
cioè tale cheogni
sua rettaè
singolare.
Talecomplesso può
dedursi come limite dal pre- cedente facendo tendere i duepiani
cardini alpiano singolare totale; questo
costituisce illuogo
deipunti singolari
e lerette
singolari
per un suopunto appartengono
ad unS3 ,
loS. singolare
associato alpunto, passante
per ilpiano stesso,
e la
corrispondenza
fra ipunti
delpiano
ed i relativiuna
proiettività.
3) Complessi singolari,
con almeno uncentro, punto
tale cheogni
retta per esso èsingolare.
Diquesti complessi
se ne hanno due
tipi: a)
con un solocentro; b)
con unpiano luogo
di centri( complesso nucleato).
Per il
seguito
ci sarà utile determinare i c. I. che anmmettono tre date rettesingolari
individuanti loS5 .
Sceltequeste
rette come(a = 0, 2, 4)
i e. 1.- H2
in esamehanno
equazione:
Indicate con
(ylJ.,
le coordinate di unpunto
dii
piani
cardini delprecedente complesso
si appog-giano
ad nei due suoipunti singolari
deter~ninatidall’equazione :
ove: o o
3) Si è posto:
3..
Faacio
di c.l.- 52:
casogenerale.
Siano
La
edLb
due c. 1.- S2
individuatirispettivamente
dai trivettori
Supposto
che vi siano tre sole rette incidenti ipiani cardini
dei duecomplessi (caso generale),
scelte
queste
tre rette come2, 4),
eposto :
il fascio individuato dai due
complessi
ammette leprecedenti
tre rette come le sole rette
singolari
per tutti icomplessi
delfascio ; inoltre, l’equazione
del fascio coincide con1’equa-
zione(2.4).
Le 2.6 sono forme di 2°
grado
nelle7;,
v ;pertanto
ipunti
di
appoggio
deipiani
cardini dei c.l. del fascio conOa0a+1 determinano,
su ciascuna diqueste rette,
una corri-spondenza [2,2].
I
quattro punti
uniticorrispondono
aiquattro complessi .spec~acti appartenenti
al fascio.Supposto
chequesti corrispon-
dano ai valori
0, 1, k
di p : ~ si ha che k è un invariante, del fascio.Scelti i
piani Oo~2~4 ?
_--_-rispettivamente’
neipiani singolari
totali dei duecomplessi corrispondenti
apL == O =
0,
per leequazioni
dei duecomplessi L,,
edLb
~ci ha
rispettivamente:
Supposto poi
che ilcomplesso speciale corrispondente
aX = pL = 1 abbia come
piano singolare
totale ilpiano
con-giungente
ipunti
unità di si verifica facilmente che debbono essere soddisfatte leseguenti quattro relazioni,
indi-pendenti
fra loro:da
cui, posto :
si ha:
con:
Ciò
posto
dalle(2.5)
segue che l’ulteriorecomplesso
spe- cialecorrisponde
al valore:.
ed il relativo
piano singolare
totale siappoggia
alle tre retterispettivamente
neipunti,
È
chiaro che oltre a k anche i valori p, sono ~nuarzant9 del fascio.Questi quattro
invarianti non sonoperò indipen-
denti in
quanto
è subito visto che eliminando le ai tra le(3.6), (3.7), (3.8)
si ha:Quindi:
.Considerato in
8fj
u,n*generico fascio
di c.I.S2
esso am-ncette tre invarianti e la sua
equacxzone
sipuò
ridurre allaseguente forma
canonica : .. ,con:
OSSERVAZIONI:
1)
Dimostriamo che datigli
invarianti p~vi sono
quattro
sistemi di valori cce ~
che soddisfano le(3.8),
e
perciò
vi sonoquattro
fasci deltipo (3.9).
Posto infatti
dalle
(3.8)
segue:e
perciò
dalle(3.3):
da cui
posto:
per
ogni
soluzionedell’equazione
diquarto
=0,
si ha un fascio del
tipo ( 3.9)
congli
invarianti P~.Quindi:
.Dati in
S5 quattro piani
inzposizione generica,
sonoquattro fasci
dico~rcple~si
tinear~i dipi~tni
per ognuno desquali i quattro complessi speciali
m esso contenutiper
pz.acr~i ~~ngotctri
totali iquattro piani dati4).
2)
Se il fascio(3.9)
ammette duecomplessi speciali
coin-cidenti per il valore di k dato dalla
( 3.7) ~
si deve avere unodei valori
0,
00-, 1. Ne segue f acilmente che :Condizione necessaria e
sufficiente affinchè
ilfascio (3.9)
ammetta due
complessi speciali
eovnc~i~ctentL è si abbia :4) Si veda anche: C. SEGRE, p. 180.
Caratterizzeremo
geometricamente
ai n.(6), (7)
i fasciche soddisfano alla
precedente
relazione.4. - Altro
significato degli invarianti di
unfascio.
Un
primo significato geometrico degli
invarianti p; delfascio,
daquanto
si è detto nel n.precedente,
è dato daibirapporti
deipunti
diappoggio
deipiani singolari
totali re-lativi ai
quattro complessi speciali
del fascio con le tre rettesingolari
Degli
invarianti del fascio(2.9)
diamo ora un altrosigni-
ficato del
quale
ci serviremo nelseguito.
Consideriamo due dei
quattro complessi speciali:
p. es.i
complessi (3.2) corrispondenti
aivalori ~J.
= O e X =0,
esiano e 7:2 i
rispettivi piani singolari
totali.Lo
S3 singolare
associato ad unpunto x2,
delpiano ’;:1
interseca ilpiano 1t2
in unpunto P2.
Lo
S3 singolare
associato alpunto P2 interseca_poi
1t~ inun
punto Pl .
Lacorrispondenza
fra ipunti Pi
ePi
di 1t~ èuna
pro etti;ità
diequazione:
Analogamente
si ha unaproiettività di 1t2
insè,
la cuiequazione
:~ dallaprecedente
sostituendorispettiva-
con
d, ~3,
~.La
proiettività (4.1)
ha comepunti
uniti le intersezioni delpiano
7t~ con le tre rettesingolari,
e per i suoi invariantia2, che sono anche invarianti del
fascio,
si ha :Quindi:
Considerati due
complessi speciali
leproiettività
tra idei
piani sitngol~ari
totali ed i relativi88 singotari
determinano su ciasc~cnopiacno singolare
totale una
p~~oiettivitc~. Queste proiettivitc~
hannogli
stessiinvariacnti e le rette
singolari
delfascio
individuato dai duecomplessi
sono le trecongiungenti
ipunti
urciti delle prece-denti
proiettività
checorrispondono
alle stesse radici ca-ratterz.~tzche.
Il
fa8cio
dicompleqsi
oltreagli
invarianti delleprecedenti prozPttit-it~c
~cm~~iettP come invariante ilbirapporto
deiquattro complessi .speciati appartenenti
ad esso.5. -
Fasci conquattro complessi speciali
condue
o conun
solo invariante.
Caratterizziamo ora tra i
fasci,
contenentiquattro
com-plessi speciali distinti, quelli
per cui si hanno solamente due od un solo invariante.Nelle nostre
ipotesi
il fascio sipuò
scri~ ere nella forma(3.9)
ed inoltrel’espressione ( 3.10)
è differente da zero. Si ha p. es. p ~ = p 3 se e solo se :e
perciò,
tenuto conto della(3.10),
se e solo se:In tal caso le due
proiettività
e del n.precedente
amniettono le rette
0204 ed
comeluogo
dipunti
unitied il
fascio,
oltre alla retta0001,
ammette comecingolan·
lerette del
regolo
avente per direttrici le rette0~04 ed 0.,0,, ed appartenenti
allaquadrica:
E viceversa : se il fascio ammette le
precedenti
rette comesingolari
i due invarianti P2 e Pa sonouguali.
Concl iNione n ecessaria e
sufficiente affinchè
unfascio
dic.l.
- 82
inS5
che ammettaq~cattro co~npte~~si speciali
distintiabbia due soli invarianti è che il
fascio
ammetta unregolo
disingolari,
(e di con.~eguenza zcn’utter-iore rettasingolare
non
appartenente
alloS3
del~~egolo).
Ilfascio
animette la se-guente eqzcazione
canonica :con :
È
subito visto che in tal caso illuogo
deipiani
cardini deicomplessi
del fascio è una avente le rettesingolari
delfascio
(e quindi
inparticolare
ipunti
dellaquadrica)
comeluogo
dipunti doppi.
,Supponiamo
ora che i tre invarianti P~ sianouguali
traloro,
cioè che si abbia:In tal caso le
proiettività
e ~1f1 si riduconoall’identità
e di conseguenza il fascio ammette 002 rette
singolari
appar- tenenti ad una stessa~ :
taler, (contata
duevolte)
è an-che il
luogo
deipiani
cardini deicomplessi
del fascio.Quindi :
Condizione necessaria e
8ufficiente affinchè
’ltnfascio
dic.L in
85
che am~nettaquattro complessi speciali
di-stynti abbia ~cn solo invariante è che il
f asci,o
ammetta~quat-
tro retté
singolari
inposizione generica
equindi
di conse-.quenza ammettc~ 002 rette
singotacri appartenenti
c~dV~
luogo
deipiacni
cardini deico~n p tessi
delf aseio.
- Nel caso in esame il fascio ammette la
seguente equazione
eanonica :
con
6. -
Fasci
condue complessi speciali coincidenti
Vogliamo
ora caratterizzare i fasci per iquali
due deiquattro complessi speciali
coincidano tra loro. Si vede facil- mente che se un fascio ammette uncomplesso singolare
que-~
sto,
ingenerale,
assorbe duecomplessi speciali. il perciò
ne-5) Solamente di questo secondo caso vi è un cenno in C. SEoiaE,
L e. pag. 114.
cessario
distinguere
due casi secondo che il fasciocontenga
ono un
complesso singolare.
Supposto
che il fascio noncontenga complessi singolari,
esso si
può
ridurre alla forma(3.9):
inoltresupposto
che idue
complessi speciali
coincidenticorrispondano
=0,
sideve avere dalla
(3.7), h = 0,
ossia:Poichè l’annullarsi di uno dei fattori
%2 - ~1 porta
che ilfascio ammette
complessi singolari,
si deve avere necessaria- mente :che
esprime
la condizione necessaria e sufficienteperchè
ilpiano singolare
totale0,0,0,
relativo alcomplesso corrispon-
dente a y = 0 faccia
parte
della varietà dipiani
base delfascio.
In tale
ipotesi
ilfascio
ammette laseguente
forma ca-nonica :
Il fascio ammette due soli invarianti e per il loro
signifi-
cato ba.sta riferirsi
agli
invarianti delleproiettività ~;Tr¡
deter-minate al n. 4.
Si ha inoltre che anche in tal caso il fascio
(in generale)
ammette tre sole rette
singolari.
Riepilogando :
Condizione necessaria e
sufficiente perchè
in unf ascio
dic. t.
- 82
in81), privo
dicor~cpZess~ svr~gotari,
due deiquattro complessi speciali
coincz.dano è che il relativopiano singolacre
totale
faccia pacrte
della varietà base delfascio.
In tal casoil
fascio,
vrzgenerale,
a.rr~mette tre(sole)
rettesingolari
e due7. - Fasci con un
complesso singolare.
Su,pponiamo
ora che il fascio ammetta uncomplesso
sin-go are.
In tal caso non
possiamo più
riferirci alla forma(3.9).
Supposto
ancora che i duecomplessi speciali
abbiano leequazioni (3.2)
e( 3.2’), ~ poichè
il centro Q delcomplesso
sin-golare
deveappartenere
ad una rettasingolare
delfascio, possiamo scegliere Q
nel _ ~l diOoU1. Supposto
inoltre che il
complesso singolare corrisponda
a 7~ _ g, si ha :Ne segue che le due
proiettività
’t7r~ e rel ative aipiani singolari
totali dei dueomplessi speciali,
ammettono l"unico invariantee
pertanto,
oltre aipunti
unitiOo
ed esse ammettono comeluogo
dipunti
unitirispettivamente
le rette~2~4 ~ 0805.
Di conseguenza il fascio ammette un
regolo (avente
per di- rettrici020.
ed0~05)
di rettesingolari. È
subito visto che nelregolo
sipuò scegliere
la retta unità in modo che siabbia,
a3 - (%4 . ,
Sia Q
laquadrica
a cuiappartiene
ilregolo:
si verificafacilmente che tra le rette
dell’altro
regolo
diQ,
ve ne sono due tali che tutti icomplessi
del fascio
ammettono, rispetto
ad esse, lo stessoiperpiano polare.
Tali rette sono determinatedall’equazione :
Il
birapporto
diqueste
due rette e delle rette0,0,,
edappartenenti
aipiani singolari
totali dei duecomplessi
spe- ciali eeorrispondenti rispettivamente
a p = 0 e p = 00, coin-cide,
a meno di un fattorenumerico,
con l’invariante I.Si
può scegliere
la retta unità in modo chel’equazione (7.2)
abbia la soluzionep = 1.
Posto :ne segue:
e per il fascio si ha
l’equazione
canonica :Si verifica inoltre che condizione necessaria e sufficiente affinchè il
complesso singolare
sia nucleato è che si abbiaI = 1,
cioè che le dueproiettività
e coincidano conl’identità. In tal caso si ha una
V3 luogo
di rettesingolari
ed è subito visto che con
opportuna
scelta delpiano
nucleosi ha : al = a2 = a3 = %., ed il fascio ammette la.
seguente
forma canonica:
Riepilogando :
Se un
fascio
dicomplessi
lineari dipiani in S 6
ammetteun
complesso singolare,
ingenerale.,
ilfascio
cor~tiene due 801icd.mptess~ speciactt
ed ha un solo ~nvacr~ante. Inoltre esso mette come rettes~ngolar~i
le rette di unregolo
ed unaretta,
per il centro delcomplesso singolare, appartenente
alregolo.
Il
complesso
è nucleato se e solo se ilfascio
ammette unav: luogo
di rettesingolari,
ed inquest’uttvrno
caso ilf ascio
non ha invarianti.