R ENDICONTI
del
S EMINARIO M ATEMATICO
della
U NIVERSITÀ DI P ADOVA
P IERANTONIO L EGOVINI
Catene pronormali nei gruppi finiti supersolubili
Rendiconti del Seminario Matematico della Università di Padova, tome 66 (1982), p. 181-191
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pronormali gruppi supersolubili.
PIERANTONIO LEGOVINI
(*)
Un
sottogruppo H
di un gruppo G si dicepronormaZe
in G se H ~coniugato
ad H9 in~~I, Hg~,
perogni ~
E G. Alcuni risultati diPeng [5]
e di Wood
[7]
lasciavano intravvedere come igruppi
finitisupersolubili
si
potessero prestare
ad essere caratterizzati in terminí dei loro sotto-gruppi pronormali. Scopo
diquesto
lavoro èprecisamente
dipresentare
alcuni teoremi in cui si dimostra
1’equivalenza
in un gruppo finito tra lasupersolubilità
eparticolari proprietà
delle sue catene formate dasottogruppi pronormali. Questi
teoremi( 2.1, 2 .2, 2.3,
2.4 e2.5)
sono1’ oggetto
delparagrafo
2 diquesta nota,
mentre ilparagrafo
1 è dedi-cato ad alcuni risultati di carattere
più generale,
concernenti i sotto-gruppi pronormali
deigruppí
finitirisolubilí,
alcuni deiquali preli-
minari ai successíví teoremi.
Le notazioni ed i concetti non definiti sono
largamente standard ;
per gruppo si íntenderà sempre gruppo
f ínito.
1. Cominciamo con un lemma
riguardante
igruppi
dotati di unatorre di
Sylow.
1.1. LEMMA. un gruppo dotato di una torre dí
Sylow,
e síponga G = ... C012
(*) Indirizzo dell’A.: Seminario Matematico, Università, Via Belzoni 7, 35100 Padova.
Lavoro
eseá uito
nell’ ambíto deiGruppi
di Ricerca Matematica del C.N.R.~Se Y è un
sottogruppo
diG,
che siapronormale
in ... alloraV’ è
pronormale
~n G.D03C4~. Si ponga N = ...
Sj-1;
seTTNa G,
allora V è un sotto-gruppo di Hall di un
sottogruppo
normale di un grupporisolubile,
e
quindi
èpronormale
in G. Se invece Ypu6
essere indut-tivamente
supposto pronormale
inNG( VN),
dacui, applicando
unrisultato di Gasch~tz
( [7],
lemma2.2 ),
si ottiene Vpronormale
in G.In
[7],
Wood ha dimostrato che igruppi supersolubili possiedono sottogruppi pronormali
diogni possibile ordine;
diquesto
teoremadiamo una nuova
dimostrazione,
ditipo
costruttivo.1.2. PROPOSIZIONE
(Wood).
un grupposupersolubile,
ed nun divisore dell’ordine di G. Allora G
possiede
unsottogruppo pronormale
d’ordine n.
D03C4~. Sia ...,
Pm~
una base díSylow
díG,
conPi
EPoniamo inoltre Ciascun
sottogruppo
di Hall deltipo PiPi+1
...Pm
èsupersolubile
equindi Pi
certamente contiene un
sottogruppo Qi
di ordinepá~,
conQi
normalein
Qi
èpronormale
ín G per1.1,
e per[1],
Theorem2.3, è Q
=Qm pronormale
ín G. Inoltre è(Q ~
= n, come richíesto.OSSERVAZIONE. La
proposizione
1.2 non è immediatamente inver-tibile,
inquanto
peresempio
il gruppoC2
yprodotto
diretto diun gruppo ciclico d’ordíne 2 per il gruppo alterno su 4
oggettí, possiede sottogruppi pronormali
diogni possibile ordine,
ma non è superso- lubile. Essa verrà inqualche
modo invertita dai risultatipresentati
nel
paragrafo
2.Ne1
seguito
faremo usofrequente
delseguente
criterio di Mann:1.3. LEMMA
(Mann [4] ).
~Sia G un gruppo risolubile. Un sotto- gruppo H di G èpronormale
in G se e solo seogni
sistema diSylow
di Gè riducibile in esattamente un
coniugato
dí H.Usiamo anzitutto illemma 1.3 per ricavare alcune condizioni suf- ficienti per la
pronormalità
e 1’anormalítà deisottogruppi
neigruppi
risolubili.
1.4. PROPOSIZIONE. Sia G un gruppo
risolubile,
ed H un sotto-gruppo dí G
soddis f acente
leseguenti
condizioni:(i)
H contiene i1 normalizzante diogni
sistema diSylow
di Gin esso
ríducibile ;
(íi)
due sistemi diSylow
diG,
riducibili inH,
sonoconiugati
sotto t’az~one d~
Na(H).
Allora H è
pronormale
in G.Supponíamo
falso 1’asserto.Allora,
per1.3,
esistono unsistema di
Sylow
díG, S,
ed unconíugato
H9 díH,
dístínto da H con S riducibíle ín H ed ín Hg. Allora è ríducíbile inH,
equindi
esistetale che = S. Cos
cH,
da cui~ E Na(H),
contraddízíone.
1.5. PROPOSIZIONE. Sia G un gruppo
risolubile,
ed H un suo sotto-gruppo
soddisfacente
1eseguenti
condizioni:(í)
H contiene il normalizzante diogni
sistema diSylow
dí Gín esso
r~duc~b~le;
(íí)
due sistemi diSylow
díG,
riducibili inH,
sonoconiugati
sotto 1’az~one d~
NG(H) ;
(iii)
~1 numero de~ s~stem~ díSylow
dí G r~duc~bíl~ ~n Hè
dove D è un normalizzante di sistema di G.
Allora H è anormale ~n G.
DIM. Per 1.4 H è
pronormale
ín G. Bastaquindi
far vedere che Hè autonormalízzante. Per
[7],
lemma 2.1d), Na(H)
è anormale ín Ge
quindi
í1 numero dei sístemi diSylow
riducíbílí ínNG(H)
è] (vedasi [2],
Satz vI.15.4a) ).
Ma per[2],
Hílfssatz vI.15.2a), ogni
sistema di
Sylow
di G ríducíbíle inNG(H),
è ríducíbile anche ín H.Ne segue che c da cuí
NG(H)
= H.Rose
[6], 1.8,
ha dimostrato che seA,
B sonosottogruppi
pronor- mali di un gruppoG,
con 1aproprietà
che Ac NG(B),
allora AB è anch’esso unsottogruppo pronormale
di G. Unesempio
di Chambers[1]
dimostra 1’esístenza dí
gruppi
non rísolubili dotati disottogruppi pri-
mari
A,
B dí ordinícoprími,
í1 cuiprodotto
AB è unsottogruppo
nonpronormale
ín G.Però,
nello stessolavoro,
Chambers ha mostrato che ín un gruppo risolubile Gogni sottogruppo Y,
í cuisottogruppi
dí
Sylow
sianopronormali
ínG,
è necessaríamentepronormale
ín G.I1
prossímo
lemmageneralízza questo
risultato(e quello
dí Rose ne1caso
rísolubile).
1.6. LEMMA. Sia G un gruppo risolubile e
A,
Bsottogruppi
pro-normali di
G,
tali che .AB = BA. Allora A.B èpronormale
in G.DIM. un sistema di
Sylow
diG,
esupponiamo
che sia riduci- bile in AB e in un suoconiugato (AB)9.
Siano~~~
ed 1e ríduzíoní di S in AB e(AB)g rispettívamente.
Poichè A èpronormale
inG, sappiamo
da 1.3 che 8 è riducibile in esattamente unconiugato
di Ain
G,
diciamolo Ax. A è ovviamentepronormale
anche inAB,
cosícchë~~$
è riducibile in esattamente unconiugato
dí A inAB,
diciamoloA~,
con b E B. Ma 1a ríducíbílità di in
comporta
la riducíbilítà di 8 inquindi
Ax = Lo stessoragionamento, applicato
a(AB)g
eda dà Per
símmetría,
scambiando í ruoli dí A eB,
otteniamo un elemento
a E A,
tale che(AB) g.
Ora sí vede facilmente che Ab B" = AB equindi
che AB =(AB)9.
Aquesto punto
abbiamo ottenuto che
ogni
sistema diSylow
dí G si riduce in esatta- mente unconiugato
di AB inG,
e per 1.3 si ha ABpronormale
in G.Le due
proposizioni
che seguonoriguardano
invece 1e intersezioni disottogruppi pronormali.
1.7. PROPOSIZIONE. Sia G un gruppo risolubile ed
1V1,
N sotto-gruppi
massimali dí G di indiceprimo.
Allora M 03A0 N èpronormale
in G.
D03C4~. Poniamo
G : .M ~
_ ~~, ~G : N ~ Supponiamo,
come
primo
caso, p #q. Allora
è|G :I|
= pq e I èmassímale,
equindi pronormale,
inogni sottogruppo proprio
di G che 1ocontenga. Allora,
per
[ 7 ],
lemma2 .3,
è sufuciente mostrare cheNG(I )
contiene un norma-lizzante di sistema di G. Ora se
I, Na(I )
è anormale inG,
e
quindi
1’asserto segue dalla nota caratterizzazione di P. Hall dei normalizzanti di sistemaquali sottogruppi
subanormali minimali.Altrimenti I è autonormalizzante. Ma allora tale dev’essere
ogni
sotto-gruppo di G che 1o contiene.
Applicando
un lemma di Taunt([2],
Satz otteniamo addirittura I anormale in G.
Supponiamo
ora p = q, eprocediamo
per induzione suG ~,
, il risul-tato essendo banale per
gruppi
di ordineprimo.
Si supponga TT = 1.Allora
I / V
èpronormale
in da cui segue Ipronormale
in G. Pas-siamo al caso
IG
= 1. Sía P unsottogruppo
normale minimo di G.Se
CM(P)
=CN(P)
=1,
M ed N risultanociclici,
equindi
I =1, pronormale
in G. Possiamoquindi
supporre P M. Se T ESylp (N),
certamente e Sia
Q
unsottogruppo
normale minimo di G contenuto in
T,
e sia S ESylp (.M~).
Ancora ~Sc ed essendo
CM(Q)
03C0CN(P) ~IG
=1,
S ~ T è unp-sotto-
gruppo di
G,
per cuí S = P eanalogamente Q
= T.Quindi PQ
ESylp (G).
Allora esísteranno ~I e
~, ~’03BC--sottogruppi
di ~I e Nrispettivamente,
tali che .I = H 03C0 .~. Se I =
H,
esso èpronormale
ín Gpurchè
sotto-gruppo di Hall. Sia
dunque I ~
H. H opera fedelmente su P comegruppo di matrici
díagonalí
diGL ( 2, p ) . Quindi H
è abeliano eSe
~H, ~~
=G,
la conclusione èraggiunta.
SeH, .K~ ~ G,
detto Uil
p-sottogruppo
diSylow
diH, K>,
èI CG( U).
Sia Ø uncomple-
mento 1-invariante di U in
PQ.
Risulta equindi
I pronor-male in
G,
inquanto sottogruppo
di Hall di unsottogruppo
normale.Una ben nota caratterizzazione di
Huppert
deigruppi supersolu-
bili
permette
di formulare ilseguente
corollario:1.8. COROLLARIO. un gruppo
supersolubíZe
ed.~2,
N sotto-gruppi
massimali di G. AZlora .M 03C0 .N èpronormaZe
in G.OSBERVAZIONE. Notiamo che 1.7 non vale in
generale
se sitoglie 1’ípotesí
che isottogruppi
considerati abbiano indiceprimo.
Infattise in
~’4
consideriamo 1’íntersezíone di un2-sottogruppo
diSylow
conuno di ordine
6,
otteniamo unsottogruppo
d’ordíne 2 nonpronormale
in G. D’altra
parte
1’intersezíone di duesottogruppi pronormali
neigruppi supersolubili
non è ingenerale
unsottogruppo pronormale.
Si consideri infatti G =
C9
Aut( C9),
1’olomorfo di un gruppo ciclíco d’ordine 9. Aut(C9),
comesottogruppo
díG,
è díCarter,
equindi
pronormale.
Se Se Ifosse
pronormale
inG,
1o sarebbe anchein l3, dunque
sarebbe normale in S e centralizzerebbeCe,
assurdo.1.9. PROPOSIZIONE. Sia G un gruppo dotato di una torre di
Sylow, Sylp (G),
eH,
.Ksottogruppi pronormali
di G eontenuti ín S. Allora H cpronormale
~n G.D03C4~. Sia = G una torre di
Sylow
diG,
sia =
Si .
Allora sono normali in equindi
H 03C003C0 La conclusione segue dal lemma 1.1.
OSSERVAZIONE.
L’ipotesi
che G abbia una torre di8ylow
nonpuò
essere eliminata da 1.9. Infatti se si
considerano,
in un2-sottogruppo
di
Sylow
di~S’4,
duesottogruppi
distinti d’ordíne4,
la loro intersezione risulta nonpronormale
inS4.
Esponiamo
ora il risultatoprincipale
diquesto paragrafo.
1.10. LEMMA. un gruppo
supersoZubiZe,
e sialal
= ..,pann,
con p1 > p2 >
... > pn, H e K s9ttogruppi pronormali
dí G tali eheT
minimo
indice per cui si abbiahi
CAttora esiste un
sottogruppo pronormate
R d2G,
di ordinepii p22 , , .
D03C4~. Poniamo e
procediamo
per induzione su m.Se m =
1,
allora si concludeponendo .R
= H. Si supponga ora vera 1’af’fermazione fino ad m-1,
e sia G uncontroesempio
di ordine minimo per il caso m. Sia inoltreG2,
... ,Gn}
un sistema díSylovv
díG,
riducibile in H e in
K,
e sianoH;
= H =G; ( j
=1, 2, ... , n). Supponiamo
che esista unsottogruppo pronormale
U di Gtale che H
U K,
U di ordíne con Allora daH =1= U
segue ed allora esiste unsottogruppo 1~, quale
richiesto dalteorema,
compreso fra U e.~,
equindi
fra H e ~.Quindi
perogni sottogruppo pronormale
U diG,
con H UK,
e
Supponiamo
ora i > 1. AlloraGi Gi+x
...Gn
è un sotto-gruppo
proprio
di G. Per[5],
lemma2, .H~Hi+1... Hn
e ...~~
sono
sottogruppi pronormali
diGn . Quindi
esiste un sotto-gruppo
pronormale
diGi Gi+1... Gn ,
conPer 1.1 ~S è
pronormale
in G ed S normalizzaAllora BH =
RHx H2
...Hi_~
edè,
per1. 6, pronormale
ínG,
contraddi-zione. Ne segue che i = 1. Sía N un
sottogruppo
normale minimo diG,
conINI
= pi . Allora altrimentigíungeremmo
ad un as-surdo, ragionando
suG/N. Supponiamo
ora e suppo- niamo che esista unsottogruppo
normale minimo B diG,
con p; _- Di nuovo Se sarebbe H
c HB $ K,
conimpossibile.
Allora B = 1. InG/B
il teoremavale,
e troviamo un
sottogruppo
C tale che HB C KB conC1
=H1
eC2 C3 ... Cn = K2K3 ... KnB.
Ne segue cheH1
sarebbe normalizzato da.K2
che è unsottogruppo pronormale
dí G..Allora ......
~~
= ...~n
sarebbepronormale
inG,
con ... =- assurdo. Se invece =
1,
risulta ...Gn
abe- liano. Allora altrimenti esisterebbe un x E..~,
tale che H.Ma allora per
[3], Proposizione 1.1,
H non sarebbepronormale
in G.Ne segue che
h1 > 2.
Allora altrimenti H NHK,
con NH
pronormale
e|K|p1,
assurdo.Ragionando
ínG/N,
troviamo che esiste un
sottogruppo
Lpronormale
in G e tale che HN LKN,
e = px . Sia J = L 03C0 K. Allora L =NJ,
equindi J1
= L 03C0K1
ha indiceprimo
in Aff ermiamo che J èpronormale
in G. Se cos non
fosse,
per 1.3 esisterebbero unconiugato
Jg diJ,
distinto da
J,
e un sistema di riducibile in entrambi J e Jg. Ma § risulta anche riducibile in L e inquindi
deve essere L =
L9,
inquanto
L èpronormale
in G. Allora si ha che=
quindi
per[3], Proposi-
zione
1.1, ~
normalizza ~. Allora =~~.
DaJi
seguee
quindi
contraddizione.Dunque
Jè
pronormale
in G. ~a[ ~ [ p~ . Quest’ultíma
contraddizione è risolutiva.2. Come
preannuncíato, questo paragrafo
è dedicato ad alcune caratterizzazioni deigruppi supersolubili.
2.1. PROPOSIZIONE. 1In gruppo G è
supersolubile
se e solo se peromomor f a G
di Ged_ ogni
divisore n dell’ordine diG,
esiste un
sottogruppo pronormaZe
di G di ordine n.D03C4~. La necessità è facile conseguenza di 1.2. Dimostriamo la sufficienza per induzione su
[ G [ .
Per un ben noto teorema dí P.Hall,
G è risolubile. Sia p E
~(G),
tale che0~,(G)
~ 1. Se anche ~1,
la conclusione è banale. Sia allora
Op, (G)
= 1 e H unsottogruppo pronormale
di ordíne p. Basta mostrare che H è normale in G. Se fosseH ~ Op(G), H
sarebbecontemporaneamente
subnormale e pro-normale,
equindi
normale( [ 7 ~,
lemma 2.1e ) )
nel p -grupp oHO p ( G ) .
Allora assurdo.
Segue H ~ 0~(G) ;
ma allora Hè anche subnormale in
G, a uindí
normale.OSSERVAZIONE. La condizione della
proposizione
2.1 nonpuð
essere
migliorata
col richiedere che solo 1eimmagini
omomorfeproprie
posseggano
sottogruppi pronormali d’ogní possibile ordíne,
come sipuð
vedere peresempio
nel gruppo,54.
DEFINIZIONE. Diremo che una catena
di
sottogruppi
di un gruppo G èpronormaZe (anormale)
in G se cíascunHt
è
pronorØale (anormale)
in G(i
=0, 1, ..., n).
Diremo inoltre che la catena è ad indiciprimi (rispett.
ad indici nondescrescenti)
seHi+1| (
è un numero
primo, per ~
=0, 1, ... , n -1 (rispett.
seInfine la si dirà
pronormale
massimale(rispett.
anormalemassimate)
se non è ulteriorØente raffinabile me-diante 1’ínserimento di
sottogruppi pronormali (rispett. anormali)
di G.
2.2. PROPOSIZIONE. Un gruppo G è
supersolubile
se e solo se pos-siede una eatena
pronormale
ad ~ndicí
primi
non decrescentí.DIM. La necessity è ovvia. Dimostriamo 1a
sufficienza, procedendo
per induzione su
[ G [ . H~
èquindi supersolubile
e - min~( H~ ) .
Si supponga
H~ privo
di cuore. Allora G ha unarappresentazione
fedele dentro il gruppo simmetrico peripotesi
e[
divíderà 1’ ordíne di ,quindi [
-[
=- ... =
[ =
q è un numeroprimo,
G è un q-gruppo, ínparti-
colare è
supersolubile.
Se inveceH~
contiene unsottogruppo Y
normalein
G,
èG/ Y supersolubile,
e perquestioni
diindice,
èH1
normale in G.Sia N un
sottogruppo
normale minimo di G contenuto inH~
e sup-pon~íamo
per assurdo cheINI = pa, a >
1. Sia i 1’índice per cuiN,
mentre
Hi 12
N. AlloraHi_x
è normale inG,
e[N : N
03C0H~ [
= p, per cui N 03A0.Jg~
~ 1. Per la mínímalítà diN,
esiste E G per cuiHi
~ Há 03C0 N.
Per lapronormalítà
diH~ ,
esistetale che
Hy 1
=Hi ~ .
PoíchèHi
03A0 N è normale in~Hi , N~
=Hi_~ ,
si ha
Hi 1
03C0 N =Hi 1
03A0 N =(Hi_~
03C0 =Hí_1
03C0 N una contrad-dizione.
Quindi [N[
--. p, e G èsupersolubile.
OSSERVAZIONE.
L’ipotesí
dipronormalítà
della. catena nella pro-posizione precedente
non èsopprimibile.
Infatti il grupponon è
supersolubile
epossiede
una catena ad indiciprimi
non decre-scenti. D’altra
parte,
ingenerale,
1’esistenza di una catena massimalee
pronormale
non assicura lasupersolubilítà
di un gruppo, neanche se tale catena ha lalunghezza
massimapossibile.
Peresempio
il gruppoha i ú~ catena
pronormale
ad indiciprimi
ma non è
supersolubíle.
Vale tuttavía 1aseguente
2.3. PROPOSIZIONE. Un gruppo
metanilpotente
G èsupersolubile
see solo se
possiede
una catenapronormale
ad indiciprim1:.
D03C4~. La necessità è ovvia. Proviamo la sufñcienza per induzione sull’ordine di G. Le
ipotesi
si ereditano alleimmagini
omomorfe diG,
e
quindi
non è restrittivo supporre che G abbia un solosottogruppo
normale minimo N.
Supponiamo
per assurdoINI - pa,
con a > 1.Allora N. Per la
supersolubilità
dipossiede
unsottogrup-
po
M,
di ordine p, con .~~ normale in PoichèN c Z(.I’(G) ),
è[.~1,
.F(G)]
=1,
equindi H1.
Ma alloraH1
è normale ínG,
e 1o stessoragionamento impiegato
nellaproposizione precedente
cipermette
di concludere.
2.4. TEOREMA. ZTn
gruppo G
èsupersolubile
se e soZo seogni
eatenapronormale
dí G èraffinabile
ad una catenapronormale
che sia ancheuna catena massímale dø G.
D03C4~. Necessítà : segue immediatamente da1 lemma 1.10.
Sufficienza. La condizione si eredita alle
immagini omomorfe,
equindi
se G è uncontroesempio
di ordinemínimo,
G ha un solo sotto- gruppo normale minimoN,
con N di ordine nonprime. Supponiamo N
non abeliano e sía S un
2-sottogruppo
diSylow
di N. La catena pro-normale è raffinabile ad una catena
pronormale
che èuna catena massimale di G. Allora G
possiede
unsottogruppo
pronor-male T di ordíne
2,
contenuto in N.Dunque
T èpronormale
in N.Per 1o Z*-teorema di Glauberman T ~
Z(N/0 (N) ~
=1,
una contrad-dizione. Ne segue che N è abeliano elementare.
Ancora,
sía .R un sotto-gruppo di
N,
d’ordíneprimo, pronormale
in G. 1~ è cospronormale
esubnormale in
G, quindi
normale. Allora N =.R,
e N ha ordíneprimo.
Questa
contraddizione dimostra il teorema.OSSERYAZIONE. I1 teorema 2.4
potrebbe
anche essere ríf ormulatocome segue: TTn gruppo G è
supersolubile
se e solo se le eatenepronormali massimali,
aventí eome estremi duesottogruppi pronormaZ2
Ac B
diG,
hanno tutte la stessa
lunghezza,
e ~aZelunghezza
coincide con la massimalunghezza
di una catena nell’intervallo[B/A]
del reticolo de2sottogruppi
di G. A
questo punto
sipotrebbe
sperare che lasupersolubílità
di ungruppo G
venga assicurata dall’avere tutte 1e catenepronormali
mas-simali la stessa
lunghezza,
senza chequesta
sia la massimapossibile.
Ma il gruppo alterno
A5
mostra comequesta
condizione non assicuri la rísolubílítà diG,
mentre il grupposimmetrico S4
mostra come nonvenga
garantita
neanche lasupersolubilítà
tra igruppi
risolubili.Funziona
perb
una condizione diquesto
genere,imposta
ai sotto-gruppi
anormali:2.5. PROPOSIZIONE. Sia G un gruppo
risolubile,
D un suo norma-lizzante dí sistema e sia
|G:D|
= ...pñn.
G èsupersolubiLe
se e soloM
se tutte le catene anormali massimali hanno la stessa
lunghezza
DIM. La necessity è
ovvia,
se si ricorda che in un gruppo metanil-potente
unsottogruppo
è anormale se e solo se contiene un normaliz- zante di sistema([2],
Sätze VI.ll.21 e VI.13.7a) ).
Sufficíenza. Sia Gun minimo
controesempio.
La condizione si eredita alleimmagini
omomorfe
(si applichi [2],
Satz equindi 03A6(G)
= 1 e G haun solo
sottogruppo
normalemínímo, L;
Sia .M~ unsottogruppo
mas-simale di G che
complementi L ;
allora= pa,
a >1,
equindi
lV1 non
può
essere anormale. Allora M è normale diG,
equindi
L ~.~I,
assurdo.
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