R ENDICONTI
del
S EMINARIO M ATEMATICO
della
U NIVERSITÀ DI P ADOVA
F EDERICO M ENEGAZZO
Gruppi nei quali la relazione di quasi- normalità è transitiva
Rendiconti del Seminario Matematico della Università di Padova, tome 40 (1968), p. 347-361
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DI QUASI-NORMALITÀ È TRANSITIVA
FEDERICO MENEGAZZO
*)
Un
sottogruppo
H del gruppo G si dicequasi-normale [5]
in G(e
scriveremo HCq G)
se esso èpermutabile
conogni sottogruppo
di
G ;
inparticolare
H risulta un elemento modulare nel reticolo deisottogruppi
di G. Il gruppo Ggode
dellaproprietà (q),
ovveroè un se A
Cq
BCq
0implica A Cq
G[8],
in altreparole
se la
quasi-normalità
è una relazione transitiva. I(q)-gruppi
risolu-bili sono stati determinati nel caso finito da G. ZACHER
[8];
nellapresente
nota si prosegue lo studio diquesta
classe digruppi
so-stituendo
l’ipotesi
di finitezza con condizioni meno restrittive. Piùprecisamente
si dimostrano i risultatiseguenti :
TEOREMA A. Se il risolubile G
gode
dellaproprietà (q),
esso è
supersolubile.
TEOREMA B. Se G è un
(q)-gruppo
risolubileaperiodico,
alloraG è ,
TEOREMA D. Sia G gruppo
lJeriodico.
G è un riso-lubile se e solo se
possiede
unsottogruppo
normale N tale che1)
N è di Hall eprivo di
elementi di ordine2 ;
*)
Lavoro esegnito nell’ambito dell’attività dei Gruppi di ricerca viatema-tici del C. N. R.
Indirizzo dell’Autore : Seminario Matematico, ITniversità, Padova.
2)
èprodotto
diretto di_p-gru_ppi
risolubili conproprietà (q) ; 3) ogni sottogruppo
di N è normale in G.I
p-gruppi
risolubili conproprietà (q)
sono caratterizzati nel teorema C 1 se p è un numeroprimo dispari,
e nel teorema C 2 sep = 2.
Notazioni
erichiami.
Le notazioni saranno
quelle
usuali della teoria deigruppi ;
inparticolare,
se ~ è un insieme di elementi del gruppoG,
indicail
sottogruppo
di Ggenerato dagli
elementi di~,
e con i simboli7a (G), I’a (G), OCa),
dove a è unqualunque ordinale,
si denotano ri-spettivamente
l’a-esimo termine della serie centraleascendente,
dellaserie centrale discendente e della serie derivata di G.
Il gruppo G si dice risolubile
(supersolubile)
seogni immagine
omomorfa non identica di G
possiede
unsottogruppo
normale abe-liano
(rispettivamente : ciclico)
non identico.Il
gruppo G
èsuperiormente (inferiormente) speciale
se la seriecentrale ascendente
(discendente)
termina con G(con
ilsottogruppo identico).
Il
gruppo G è
unt-gruppo
se da G segue A a G.Con
n (G)
indicheremo l’insieme dei numeriprimi pi
tali cheesiste un elemento del
gruppo G
il cuiperiodo
è p; .Il
sottogruppo
normale lir di G è di Hall se èperiodico
eSe p
è un numeroprimo
e G è un gruppo in- dicheremo conG (p)
ilsottogruppo
di Ggenerato dagli
elementiperiodici
i cui ordini sono divisibili soltanto per numeriprimi
mag-giori
di p.Ricordiamo ora alcuni risultati fondamentali per lo studio dei
(q)-gruppi :
i)
Leimmagini
omomorfe e isottogruppi quasi-normali
di un(q)-gruppo
sono ancora(q)-gruppi [8~ ;
ii)
Unsottogruppo H
del gruppo G èquasi-normale
in G see solo se è
permutabile
conogni sottogruppo
ciclico di (~[2] ;
iii)
Se ilsottogruppo (proprio)
.1~ delgruppo G
è massimalerispetto
allaproprietà
di esserequasi-normale
inG,
allora H G[5].
1. Dimostreremo in
questa
sezione il teoremaA;
il risultatosarà ottenuto come corollario di alcune
proposizioni.
PROPOSIZIONE 1.1. Sia G
risolubile,
ed A un sot-togruppo quasi-normale
di G dipri1no
p. Allora la chiusura n01’male Ao di A contiene unsottogruppo
di G di ordineprimo.
Se
U = ~ x
E G ----1 ~,
risulta A a G per laproprietà iii)
da
cui,
perogni U ;
e Ao è un p-gruppo a,beliano elementare. Se e il teorema è vero; sup-poniamo allora C c~ >
= A non sianormale,
e(A).
Laquasi
normalità di A
implica g-1
ag --- E AGe gs
haordine p:
da ciòsegue che
(A)
contienegli
elementiaperiodici
e tutti igruppi
diSylow
di G per non èpertanto
restrittivo sup-porre 1 g
Inquesto
è massimale equindi
normalenel p-gruppo
finito
e[a, g]
=gs E c~ )
da cui ag =c~g~
e inoltre Abbiamo cioè dimostrato che
(A )
contiene il
sottogruppo (normale)
~ di Ggenerato dagli
elementiaperiodici
e da GP = x EG ) ;
ilquoziente G/.H
è un(q)-gruppo
di
esponente p, pertanto ogni sottogruppo
subnormale vi èquasi-
normale
(per
laproprietà
transitiva dellaquasi-normalità)
e anzinormale per la
proprietà iii)
del numeroprecedente. G/.H-
èdunque un t-grappo
risolubile equindi,
nelle nostreipotesi,
è abeliano[6] 1) ;
in
particolare
G’ CC’Jfa (,A).
Consideriamo ora .B= ~ g~ ) ;
è chiaro cheB e ha ordine e e
supponiamo
esistax E G, x ~ (I3) :
non è restrittivo supporre inoltre cheI x I
sia unapotenza
di p. Risulta allora x-1 ax =CtXt , = Xt 9It, x-1 g., x = g~ xv,
y -- ~, xtp = =1,
edistinguiamo
due casi.I ) [g-~,
x-1] E (2G (A).
Allora(xg)-]
a(xg) = (9x)-1
a(gx)
ecioè,
perle
posizioni fatte, ags xt gu
= axtg8 xv ;
segue ~ = xvE ~ x >
control’ipotesi
chex ~
II) [g-1 , y .r*’~] ~ C~o (A).
Inquesto
caso[s-1 , g-1] a [gw ,
= acmcon 1
(mod. ~) ;
come sopra(gX)-1 a (gx)
=am (xg)
e, a contifatti,
c~m xmtg’nu .
= axtgs
XV con xt+v=~=
x-t(dall’ uguagli anz a
i) Il risultato in questione è valido anche se la nostra definizione di riso- lubilità è più debole di quella adottata in [6].
seguirebbe A C ~ g )
contro la scelta dic~)
equindi xv
EAB ;
in altreparole
BG C ~.B che è abeliano elementare di ordine~2.
Poichè Anon è normale in G nè
coniugato
diB,
risulta =BG ’S1 G,
controla scelta di x.
Ne discende che non esiste un siffatto x E
G,
epertanto B
a Ge la conclusione.
PROPOSIZIONE 1.2. un ed H
sottogruppo
abeliana,
libero da torsione e normale in G. Alloraogni sottogruppo
di H è noi-male in G.
Proveremo la tesi per i
sottogruppi
ciclici diH,
e sia A= ‘ a )
uno di
questi.
Ovviamente ACq
G, e perogni
x E G risulta xa =per r~ s numeri interi convenienti. Se x è
periodico
ciòimplica
xax-1 = a1’ xs-1 E
H,
da cui ae8-1 = 1 e x ECflG (A) ;
se x èaperiodico
e ~ .x ) n A = ~ ai ) ~ 1
anche A nxAx-1 +
1 e il gruppo abelianoA, xAx-1 )
èciclico ;
se d ne è ungeneratore~ a
= da e xax-1 = d~implicano
dai -= ai = xai = donde a e x E(A).
Se in-il teorema di isomorfismo assicura che r --_ 1 op- pure r = -
1,
eugualmente
per s. Si trovapoi
che =1,
s = - di modo è di indice 2
in ~ a, xa )
=~ x, a >,
controI’ ipotesi ;
se invece r = -1, s = -
1 xa - _(xa)-1
avrebbe ordine
2,
mentre nei rimanenti casi il che prova l’asserto.TEOREMA A. Se il risolubile G
gode
dellaproprietà (q),
esso è
supersolubile.
Poichè la
proprietà (q)
è ereditata dalleimmagini omomorfe,
basterà provare che
ogni (q)-gruppo
risolubile non identico G ha unsottogruppo
normale ciclico non identico. Sia infattiJ7=)=l~~)~
e abeliano : se H non è libero da torsione sia a
~ 1,
a, EH,
aP = 1con numero
primo ; ( a ) Cq
G e la conclusione segue dalla propo- sizione 1.1. Se H èaperiodico ogni
suosottogruppo
è normale in G per laproposizione
1.2.’
2. Esaminiamo ora un notevole caso
particolare, quello
deigruppi
risolubili liberi datorsione,
dimostrando ilTEOREMA B. Se G è un gruppo risolubile
aperiodico
con pro-prietà (q),
esso è abeliano.Sia
N # 1
unsottogruppo
abeliano normale massimo di G(un
N siffatto esiste per
ipotesi)
esupponiamo G #
N. InG/N
esisteallora un
sottogruppo lVl/N abeliano,
normale e nonidentico,
ed Mè ancora un
(q)-gruppo
risolubileaperiodico.
Per laproposizione
1.2ogni sottogruppo
di N è normale in esupponiamo
esistano x E~~
a, E
N, a ~
1 tali che xax-l = a-1 .Poichè
x2 E ~~ (N) ~ N, x2 )
è abeliano e normale inil4 ;
ancoraper la
proposizione
1.2ogni sottogruppo di ~ N, x2 ~
è normale iniU,
da cui x
(x2 a)
= x2 a-l deve essereuguale
ad X2 a oppure ad x-2a-1 ,
e inogni
caso M conterrebbe un elementoperiodico
control’ipotesi.
Ma allora N è contenuto nel centro di M che risulta spe- ciale emodulare,
e anzi([7],
p.19) abeliano ;
diqui
M = N e dun- que G =N,
come volevasi.3. Prima di iniziare lo studio dei
gruppi
risolubili conproprietà (q)
eperiodici, proviamo
due lemmi di carattere unpo’ più generale.
PROPOSIZIONE 3.1. una catena discendente di sotto-
gruppi quasi-itormali
del l gruppoG,
e H = a E If Ì ga .
Se x E Gla condizione
allora H è un
sottogruppo quasi-normale
diH,
x).
Fissato x E G soddisfacente alla
(*),
siax )
n H =xt)
con t ~ 0e
minimo ;
escegliamo
tale che( x ~ : C x ~ ( C
x )
n H( x ~ : x )
ni.
. Siapoi
a E H: laquasi-normalità
diper
ogni
a E Icomporta
xaxw = aa aa E e sipuò
sce-gliere
aa in modo che 0 t.Segue poi
se da xax-1 == a,,, xr a - che E da cui facilmente si trae che rà = = r non
dipende
da a e = aa = a = H« e infine
x > H = H x >,
c. v. d.PROPOSIZIONE 3.2. Se
gli
elementiperiodici
del(g)-gruppo
G in.feriormente speciale formano
unsottogruppo T, ogni sottogruppo
diG è
quasi-normale.
Proviamo innanzitutto 1’asserto per i
sottogruppi periodici.
Siag E G e
periodico,
eponiamo Ha ==
g, oveFa
=n (T ) : qualun-
que sia a risulta
Ha Cq T.
InfattiHa = Z’ Cq T ;
sea = # + 1
~~ cq
T perl’ipotesi
induttiva eHplF,,, = ~ g I’u ~ ( I ;~/.I’a)
è abelianopoichè
ma alloraHo. g~ gq
Timplica Ha Cq
T.Se
poi a
è un ordinale limiteTa
=fl lp
e banalmenten
- g,Ta );
inoltre esiste
B0
a taleche g > n Ta = g > n TB = gt >
perogni
f3
con e t > 0 eminimo,
e flRisulta (se
p a
B’ > B > flo) X
==gr con ap E
ETB’ ,
0t,
0 CC s
t (tale
sceltadi r~ s
è certamentepossibile)
da cui I Ee
quindi gr
== = in definitiva x E( g, Ta )
=Ha
eB’ a
Ha .
= n èquasi-normale
in T per laproposizione precedente.
B a
Questo
stessoragionamento,
con t =0, prova g >
= nHa
ea
9 > Cq T,
da cui per laproprietà
transitivaC g ~ Cq
G. Se G - = Tnon c’è altro da
dimostrare ;
altrimenti perogni x ~ T, t
E T si ha(ricordando 6~).~~nT==(~]~):
cioèogni sottogruppo
di T è normale
in G ;
inparticolare
T è abeliano ohamiltoniano,
mentre
G/T
è abeliano per il teorema B. Fissatoallora g
Ef~, g ~ T,
consideriamo i due casi :
I)
T èham ltoniano,
T== Q X R con Q
gruppo deiquaternioni
ed R abeliano elementare. Poichè l’automorfismo indotto
da g
su Tè l’identità o
l’inversione g2, Il) (~ g, T ~), ~
g,T)/Z1 (~ g, 1 »
èun
2-gruppo
finito equindi g, T ~
èspeciale : e 9 ) Cq
G.II)
T è abeliano. Suogni p-componente Tp
diT g
induce unapotenza [6],
cioè perogni
y ETp g-1 yg = ya
~p~ dove a è un interoradico
nondipendente da y ;
inoltre a(p)
« 1(mod. p) perchè
~ g, T f
è inferiormentespeciale (supponendo a ( ~) ~ 1 (mod. ~)
perogni z
E T diordine
si avrebbe[z, /] > = z >,
da eui z E fla
1’») # 1)
e a(2)
= 1(mod. 4),
altrimenti unopportuno quoziente
delg,
T )
sarebbe diedrale equindi
non un(q)-gruppo.
Maallora
([7],
p.21 ) ~ g, .~’ )
èquasi-hamiltoniano, Cq G,
e. v. d.COROLLARIO. I
p-gruppi
risolubiliproprietà (q)
modu-e
speciali,
non appena essi sianoinferiormente speciali.
La dimostrazione è
immediata, poichè
ip-gruppi
localmente fi- niti e modulari sonospeciali ([7],
p.22).
4. Sia ora G un jp gruppo, con numero
primo ;
definiamo in- duttivamente isottogruppi Ga
di G con leposizioni Go
=G, Ga - (
xP( x
eGa-1 >
se a ha unprecedente
eG.
= íl se oc è unB a
limite ;
e sia= n Ga .
a
PROPOSIZIONE 4.1. Se G è 1¿U risolubile con
_proprietà (q),
esso é un’estensione di un p-gruppo abeliano divisibile mediantespeciale
modulare.Con le notazioni sopra introdotte è un gruppo
speciale modulare ;
infattiG/G1
è unt-gruppo
risolubile diesponente
p equindi abeliano,
eproviamo
per induzione cheG/Ga
èspeciale
perogni
x.Supponiamo
esista a --- 1 e siaspeciale :
èabeliano
elementare,
come si è oravisto,
eogni
suosottogruppo
diordine p
èquasi-normale
inG/Ga ;
ricordando la dimostrazione dellaproposizione
1.1 e che isottogruppi
diordine p sono; contenuti
nelcentro del
proprio
normalizzante si verificaagevolmente
cheC Z2 (G/Ga),
equindi G/Ga
èspeciale.
Se a è un limite eG/G/3
è00
speciale qualunque sia B
a risultank Fk
C n (GB/Ga) =G 0.;
1
pertanto G/ G«
è inferiormentespeciale,
edunque
modulare e spe-ciale per il corollario alla
proposizione
3.2. InoltreG 00 è superior-
v
mente
speciale
per il teoremaA,
ècompleto (nel
senso diCernikov)
e
quindi
abeliano e divisibile([4], II,
p.234).
TEOREMA Cl.
Se p
è 2cu numerodispari
e G è 2cnrisolubile con
_proprietà (q),
G è unspeciale
modulare.Per
quanto precede
è sufficiente dimostrare cheG,,,. C Z1 ( G).
G~ _
HH« ,
è un p-gruppoquasi-ciclico
perogni
a, e sianoa E I
A = ~a , g E G, C g ~ n Goo
= 1. Per laquasi-normalità
di A in G ri-sulta A =
A ~
nG~ C ~, A ~ ;
ma A nonpossiede
automorfisminon identici di
ordine ([6],
p.29), dunque [g, A]
= 1 e[g,
= 1.Se invece
A o
=g ~
n1, A o
ag, G~ ~
che è un(q)-gruppo
ele stesse
considerazioni, applicate
a g,Goo )/Ao ,
provano[g, G~]
Cspeciale
di classe alpiù
2 e, sec. v. d.
Consideriamo ora il caso p =
2 ;
seGoo
= 1 G è modulare e spe- ciale per laproposizione 4.1 ; supponiamo pertanto 1,
e sianog E
G,
tale cheC g )
nG-
= 1 e h E ed arbitrario. Dah ) Cq G
segue come sopra
C )z ) = C g, h )
nG 00
aC g, h ) : g
normalizzaogni
sot-togruppo
diG-
equindi ([6],
p.29)
induce saGoo
l’identità o l’in- versione. Sepoi Ao
=g )
nGoo =f=
1 la conclusioneprecedente
è va-lida in g,
)/Ao e
se g induce inGooIAo
l’identità ilragionamento
del teorema C 1 prova che
~g,
=1 ; supponiamo
allorache g
induca su
l’inversione,
e sia h E earbitrario ;
saràg-1 hg
=- 7a-1 con
g’~
E y eponiamo
21= ~ g ~
· Esisteh1
E tale cheh =
1t2’ ;
dag-1
=(g’2
EAo)
segueg-1 hg
= = h-1e
dunque
l’automorfismo indottoda g
su è l’inversione. Risultaquindi, posto
C -eG ( G : C ~ 2 ;
inoltre C è un2-gruppo speciale
modulare con elementi diperiodo
arbitrariamente elevato ed èquindi
abeliano[7]
e se G -= C non c’è niente da dimostrare.Rimane da considerare il caso
seguente : G~ ~ 1, G = C a, C ) ,
a-l xa = s-1 per
ogni x
EGoo; ogni sottogruppo
di C èquasi-nor-
male in
G,
C = B con B2-gruppo
abeliano einfine a2
EZ1 (G).
Osserviamo che i
sottogruppi quasi-normali
di G non contenuti in Ccontengono
sia infattiQ Cq G, Q C C ;
non è restrittivo sup- porre aE Q,
e sia h EGoo, 7c2 #
1(e dunque = h-1, (ah)2
=a2,
h-1 ah, = h-2
a) ;
per laquasi-normalità (ah)
con r nu-mero naturale e q
E Q convenienti,
dacui a2 h
= a2s(ah)
q, h-’ ah == a2
q)-1
EQ
e h2 EQ ; pertanto G~
=Q.
Trattiamo succes-sivamente i
seguenti
casiparticolari :
I)
a2 = 1.Ogni sottogruppo
di C è normale inG, a
induce suC l’inversione
[6] ;
perogni
=1~
il2-gruppo
finitoè
modulare ;
da ba = b-1 segue allora b2 == 1. In definitiva B risulta abelianoelementare, [a, Bj
=1,
è abeliano e per l’osservazione
precedente
G è unt-gruppo.
II) a2 ~ ) , C ac )
n000 =
1.Scegliendo
B in modoopportuno
a2 EB ;
perquanto
visto sopra èelementare,
e il gruppoabeliano limitato B è
prodotto
diretto digruppi
ciclici([3],
teor.11.2).
Se B stesso è elementare
ogni
suo elemento b normalizza( a ),
eanzi lo centralizza in
quanto,
essendo a4 =1,
altrimenti si avrebbe b-1 ab = a-’ e nel gruppodiedrale
a,b )
ilsottogruppo b )
non sarebbequasi-normale ; quindi ogni sottogruppo
di C è normale inG, [a, B]
= 1 e come sopra G è unt-gruppo.
Sel’esponente
di B èmaggiore
di 2 B = conHo
abelianoelementare, H1
pro-dotto diretto di
gruppi
ciclici di ordinemaggiore
ouguale
a4,
esia b1
un arbitrario elemento diHi
aventeperiodo
2 :esiste b2
EH1
tale che
([3],
cor. 24.2 e teor.11.4),
epoichè b) « 1 (mod.
è l’elemento
(unico)
diperiodo
2 in( a2 ) ;
ma alloraHi = ( c )
èciclico,
e a2 Ec ).
Si osserviche,
se inoltrea2 )
per una sceltaopportuna
di c si ha a2 = c2 e,posto
2t= 1 a = ~ ] c ) ,
,si ha a-1 ca =
ca2t-l
oppure a-i ca = c ; sostituendo ad a nelprimo
caso
a2t-1 -1
c e nel secondoac2t~’--~, poichè questi
due elementi nonappartengono
a C ed hannoperiodo 2,
ci si riconduce aI).
In definitiva B =
Ho X a2 )
e perogni
b E a,b )
èmodulare,
e cioè a-1 ba = b oppure a-l ba =
ba2t
-1 con 2t =I a >
4.III)
a2=1= ], a >
n 1. Essendo ovviamenteB n a > = 1
siha da
I)
che B è abelianoelementare ;
inparticolare a4
EGco ,
a8 =1,
B CT,9 (( a )).
Inoltre perogni
b E B a-l ba i b(mod. perché altrimenti,
come inII), a4, b >
non sarebbequasi-normale ;
equindi G/Goo
è abeliano. Se addirittura[a~3 B]
= 1ogni sottogruppo
di C ènormale in G e G è un
t-gruppo ;
se ciò non si verifica èa4 + l@
B = B1 >B2
conB1 = B n ee (a), B2
=( t1 ) ,
u-1 au = a5 eanzi, poichè a2
= cd(c
E d EB) implica
ed = a-1(cd) a -
e-’ a-1 da eancora d-1 ad =
a5
sipuò
assumereB2 = (
d).
Abbiamo cos
provato
la necessità delTEOREMA C 2. Il G è risolubile con
proprietà (q)
se esolo se esso
appartiene
ad delle classi1)
G èspeciale
emodulare ;
2) G è
un3)
G = AB2 Z >
con A abelianodivisibile, B1
ele-B2 = ( z2 ),
z-i bz = boppure z-1 bz =
bZ2t -1 (se
2t~ 4) ;
4)
G_-_- (
A con A abelianodívisibile, B1
ele-’1nentare, B2 = ( b2 )
cic lico d i ordine 2, z2ab2 (a
EA ),
Z4 = a2jr 1 ,
La sufficienza è ovvia nel caso
1 ) ;
nelcaso 3)
G è abeliano o hamiltoniano equindi
rientra sotto1)
oppure6~==(~x7~~
conA abeliano
divisibile,
B abeliano diesponente
C4, G/A
abeliano ohamiltoniano
[6] ;
percui, ponendo
C = A X B in2),
C = A XB2
in
3)
e in4),
si verifica immediatamente cheogni sottogruppo
di Cè
quasi-normale
in G(anzi
addirittura normale in2)).
Dimostriamoora che G
implica
HCq
G. Se H c C la cosa è vera, co -me è stato appena
osservato ;
se Canche K C
C e,applicando
un
ragionamento precedente,
risulta A c K che è dello stessotipo
di
G ;
ma allora il medesimoragionamento
indica che A C .g e dun-que,
poichè G/A
è inogni
caso abeliano omodulare, Hcq
G.COROLLARIO. I risolubili con
proprietà (q)
sono meta-beliani.
5. Determiniamo ora i
gruppi
risolubiliperiodici
conproprietà (q),
esaminandodapprima
un casoparticolare ;
nelseguito,
se M èun gruppo, si
porrà
= nFa (M).
a
PROPOSIZIONE 5.1. G un
(q)
gruppo risolubileperiodico
talesia
f’cnito ;
allora1) (G)
èabeliano
2) T (6")=~ X ~
con Adivisibile,
B di Hall in G eprizo
di elementi d’ordine2 ;
3)
modulare especiale ;
4) ogni sottogruppo
dir 00 ( G)
è nor1nale in G.(G)
èperiodico,
inferiormentespeciale, n (~/JT~o(6’))
èfinito,
e
quindi
il corollario allaproposizione
3.2implica
la3).
Poichè seG è un p-gruppo tutte le affermazioni dell’enunciato sono vere, proce- deremo per induzione sull’ordine di n
( G) ;
e siano max1 pi E n ( G)}
== p > 2, S
unp - sottogruppo
diSylow
di G : G essendosupersolu-
bile
~‘ a G ; rS
è allora un p-gruppospeciale
emodulare,
e suppo- niamo non sia un fattore diretto : risultaallora,
come nel caso fi-nito, [8, G]
= 8([8], 1.7). Jl (G)
= 1 P2 1 ... conP1
> ......
>
pt 2.2 ;
G non siaprodotto
diretto disottogruppi
diSylow,
eil
sottogruppo
diSylow Gpi (pi > 2)
non sia un fattorediretto,
adifferenza di
Gpl , ... , posto
T = IlGpj ,
T risulta di Hall in~
j ; i
G e
speciale (2 f n {T ) !),
G = T X R eR :2 {G) ;
inoltre6~
èspeciale
modulare e, come si prova facilmente([8], 1.7),
Gpi G/Gpi
verificaleipotesi
equindi
soddisfa le condizionidell’enunciato ;
inparticolare TOO(G/Gpi)
= = A X B conA,
B come in2);
inoltre èsuperiormente speciale
edunque
Too(G) = Gpi x N, N = Too(G/Gpi), N= A1 x B1 con A1 = A, B1 = B:
quindi
modulare especiale
e tutti i suoisottogruppi
sonoquasi-normali
in G. Sia h E N edarbitrario ;
perogni g E G
EE N n ( h, G~~ ) _ ~ h ~
e tutti isottogruppi
di .ZV sono normali inG ;
dimostriamo ora che lo stesso avviene dei
sottogruppi
di eRisulta
e basterà dimostrare che
Gpi
nonè un fattore diretto e
quindi
esistono EGp~ ,
b EG,
= 1 taliche
ba;
come in[8],
1.7 si prova cheC c~ ) = ~ [c~, b] )
ec~
E b, C H ;
se c E6rp.,
cb~
bcimplica
come sopra c EH;
cb = bc
implica (ac)
b=~=
b(ac),
ac E H e infine c EH,
come si voleva.Da ciò segue che y gruppo di Dedekind
privo
di elementi diordine
2,
è abeliano e tutti i suoisottogruppi
sono normali inG ~
e la dimostrazione è cos
completata.
PROPOSIZIONE 5.2. Sia G un risolubile
periodico;
allora1) .h~, ( G) è abeliano ;
2) 1~~ ((~) - A ~ B
con Adivisibile,
B di Hall inG -senza elementi di
periodo 2 ;
3) (G) è
modulare esuperiormente 8peciale ; 4) ogni sottogruppo
diT~ (G)
è normale in G.Siano p
un numeroprimo, ~S
unsottogruppo
diSylow
di G re-lativo a p.
Se p=2
ed S è modulareG/G (2)
èspeciale,
C G
(2)
er~ ( G)
=1 ;
se 8 non èmodulare,
esso è un’estensione di un2-gruppo
abeliano divisibile A mediante un gruppospeciale
di
esponente finito,
e ancora[8, A]
= A(teorema C2),
da cui~S n
(G)
- A.Se p =F
2poniamo roo (G/G (~a))
= N(p)/G (p); poichè
ciale,
addirittura SG(p)/G (p)
è contenuto nelp.sottogruppo
diSylow
di(~)
e risultaoppure
a norma della
proposizione precedente. (1) implica 8 n N (p) C G (p)
e
quindi
da(2)
seguese con risulta
8n = 7~ E
(G)
dove n - ~h ) i
èprimo
con p ; ma alloras E I ~ (G),
Poichè(1)
e(2)
non possonopresentarsi
persottogruppi
diSylow
relativi allo stesso numeroprimo
ed essendosuperiormente speciale gli
elementi aventiperiodo dispari
formano unsottogruppo
B di Hall in G che è un fattore diretto in Inoltre è ovviamente inferiormentespeciale,
è modulare per laproposizione
3.2 equindi
anchesuperiormente speciale ; poich.è h~ ( G)
non è un2 - gruppo
diesponente finito,
percompletare
la dimostrazione è sufficiente provare cheogni sottogruppo (ciclico)
di1-’~ ( G)
è normale in G . Sia infatti E(6~). k 1== pm
con p numeroprimo ;
perogni
numeroprimo r
E(r))
e,qualunque
siag E
G, (g-1 kg)
G(-r)
G(r)
con x numeronaturale,
da cuig-1 kg
per un conveniente h E
G(r). k
e g individuano sia a che h : ka h = h’implica
E G(9,)
e ka= kB ,
h = h’.Segue allora h E n G (r)
al va-r
.
riare di r nell’insieme dei numeri
primi
di R(G) maggiori
ouguali
a p, da
cui h = 1,
e la tesi.OSSERVAZIONE. Consideriamo il
sottogruppo
B di gene- ratodagli
elementi diperiodo dispari.
Risulta1 )
Babeliano, normale, privo
di elementi diperiodo
2 e diHall in
G ;
2) G/B prodotto
diretto dei suoisottogruppi
diSylow,
chesono
p-gruppi
risolubili conproprietà (~) ;
3) ogni sottogruppo
di B è normale in G.Solo
2)
richiede un cenno di dimostrazione : è un pro- dotto diretto dip.gruppi speciali modulari, ( G)
=,S’2
XG/B
p~2
è estensione di A mediante e se 9 E induce su A 17in-
versione ;
se g E 77Sp ,
gpermuta
conogni
elemento di A : segue chev=A 2
G/B
èsuperiormente speciale ;
le altre affermazioni sono ora evidenti.TEOREMA D . Sia G ’1In gruppo
periodico.
G è ri-solubile se e solo se
possiede
unsottogruppo
normale N tale che1)
N è di Hall eprivo
di elen2enti diperiodo 2 ;
2) prodotto
diretto deisottogruppi
diSylow,
che sonop.gruppi
risolubili conproprietà (q) ;
3) ogni
in G.La necessità della condizione è stata stabilita nella
precedente osservazione ;
per la sufficienza notiamo intanto che1)
e3) impli-
cano che N è
abeliano ;
per2) G%N
èmetabeliano,
da cui G"’=1.G = è
superiormente speciale,
ed è un(q)-gruppo ;
infatti seB
cq G,
èBp
= B nGp
perogni p.sottogruppo
diSylow B~
di B eGp
diG,
da cui segue che ACq
Bcq
Gimplica Ap Cg Bp Cq Gp
e,poichè CTp
è un(q)-gruppo, Ap inoltre, qualunque sia g E G,
Cq G ;
ma allora A = IlAp cq
G.Supponiamo
ora A-c,1
Gp
e in
più qualunque sia
dove h )
n =1, 1~
EN,
e sia H un n diSylow
di G contenente
( h ).
Proviamo orache risulterà
quasi-normale
inG/N
equindi
un(q)-gruppo.
Infatti
r 00 (GIN)
èidentico,
nelqual
casoGIN
è modulare per laproposizione
3.2 eogni sottogruppo
vi èquasi-normale ;
oppureè un
2-gruppo
abelianodivisibile,
eogni
elemento di vi induce 1’identità o l’inversione : inquesto
caso, sia 1-Al E(GIN) (senza
introdurrerestrizioni,
y sipuò
supporreche III
sia unapotenza
di
2).
Perogni
numero naturale a tN =con k.
conveniente ina
G
e | ka i
unpotenza
di2,
cioè 1 = t EN,
e sia n un arbitrarioelemento di
N ;
ricordiamo che N è abeliano. Risulta 1-1 nl =’w’ B~aa,1 1
e, se 217. è la massimapotenza
di 2 che divide ~I,
k2«
inducesu n > l’identità,
da cuiZ-1 nt = n.
Perogni
x E Hn E
conveniente, e _-±- 1, [~~]==1 ;
segue allora 1 = niIl,
da cui
~==1,~~==~~)
è un yr(G/A’).gruppo
checoincide,
per la massimalità dig,
con .H : 1 EH e infineToo(G/N)
comesi
voleva ;
ricordando che g eHN/N
sonoisomorfi,
resta cos pro- vato che H è un(q)-gruppo.
Da ACq
Bcq H
si trae allora Acq
He,
poiché ogni sottogruppo
di X’ ènormale, C g ~ A - (( h ~
XC k ~) A =
e
ACqG. Supponiamo
orae ancora A
cq
Bc. G ;
per ilragionamento
pre- cedente A(B
nN) (si
osservi che A(B n N )
= A X(B
nN )),
esia di nuovo H un
E(G/N)-sottogruppo
diSylow
di i esono il
(G/N)-sottogruppi
diG/B n N,
ilprimo
essendo per B u Ndi
più quasi-normale ;
perogni
sistema finito K di elementi diH,
B n N
è ancoraSegue
che B n NB n N
( i )
g lp gè
(normale e)
di Hall in l’indice del suo centraliz- zante(che
contieneA)
è finito : esiste allora uncomplemento
L diB in contenente
( ~ ),
come segue subito da unv
teorema di Cernikov
[1],
e sia a un arbitrario elemento di .A.per 1 E L, n
E B n Nconveniente ; [a, n~
= 1implica [1, 11]
= 1 e 1 =da
cui, poiché
un R(G/N)-sottogruppo
diG,
equesto
perogni
scelta di IT. Ma alloraC A, H )
è un .77(G/N)-sottogruppo
diCT,
da cui eimplica A cq H
e, come sopra,A Cq G.
Resta chesia A
n N # 1 ;
maA /A G/A
n 1~’ e infine anche inquesto
caso A
cq G,
e. v. d.BIBLIOGRAFIA
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Scienze, s. VIII, vol. XXXVII, fasc. 3-4 (1964).
Manoscritto pervenuto in redazione il 10 dicembre 1968.