R ENDICONTI
del
S EMINARIO M ATEMATICO
della
U NIVERSITÀ DI P ADOVA
V INCENZO A NCONA
Sui fibrati analitici reali E -principali. II. - Teoremi di classificazione
Rendiconti del Seminario Matematico della Università di Padova, tome 55 (1976), p. 49-62
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reali E-principali.
II. - Teoremi di classificazione.
VINCENZO ANCONA
(*)
Introduzione.
Si prosegue lo studio dei fibrati analitici reali
E-principali
soprauno
spazio
analitico reale coerente X cominciato in[1 ],
e si stabili-scono i teoremi di classificazione di tali
fibrati, gia
noti(v. [5])
nelcaso in cui
ogni componente
connessa di X abbia dimensione limitata.Per le notazioni e le definizioni non richiamate
esplicitamente
sirinvia a
[1].
§
1. - Sia X unospazio
analitico realecoerente, ridotto,
riunionenumerabile di
compatti,
e siaX
unacomplessificazione
di Stein diX,
di antiinvoluzione a. Se U e un
aperto
di.X,
indicheremo conTC( 1I) (risp. T(U))
lospazio
vettoriale su R delle funzioni continue(risp.
analitiche)
a valori reali suU;
se inoltre .g 6 uncompatto
diX,
indi-cheremo con
(risp. jT(~))
il limite induttivodegli spazi
(risp. 1~( U)) quando
U percorregl’intorni aperti
di X.lfll
noto(v. [4])
che perogni
esiste unaperto U
diX,
a-invariante,
tale che che estendaf ;
inoltrese
ogni componente
connessa diU
incontraU,
l’estensionef
6 unica.Ne segue che se K 6 un
compatto
diX,
e un sistema fonda-(*)
Indirizzo dell’A.: Istituto Matematico dell’Univerpith - Via Savona- rola 9 - 44100 Ferrara.Lavoro
eseguito
nell’ambito deh’attivith del GNSAGA(CNR).
mentale d’intorni
aperti
a-invarianti di IT in~i.’,
si ha:Sia E un fibrato analitico reale in
gruppi
di Lie suX,
il cui gruppo strutturale siacomplessificabile,
edL
unacomplessificazione
diE,
che supporremo definita su
X,
di antiinvoluzione 6. Se U 6 unaperto
di X indicheremo con il gruppo delle sezioni continue
(risp. analitiche)
di E suU;
se .K 6 uncompatto
diX,
deno-teremo con
E) (risp. E))
il limite induttivo deigruppi E) E)) quando
U percorregl’intorni aperti
di K.Per
ogni E),
con Uaperto
diX,
esiste unaperto
a-inva-riante
ZI
diX,
tale che e che estendaf
(v. [5]);
inoltre seogni componente
connessa diU
incontraU,
l’esten-sione
f e
unica. Ne segue che se K 6 uncompatto
diX,
e(Ui)iel
6 unsistema fondamentale d’intorni
aperti
a-invarianti di K inX,
si ha:Nel caso in cui si consideri un fibrato vettoriale analitico F su
X, F)
eF)
sono in maniera naturalespazi
vettoriali su R.§
2. - Con le notazionidel § 1,
sia .K uncompatto
dix,
Iun sistema fondamentale d’intorni
aperti
a-invarianti di g inX ;
sia F un fibrato vettoriale su
X, F
unacomplessificazione
di .F’ chesupporremo definita su
X,
di antiinvoluzione or. Perogni i
EI, aT(Vi, F)
6 uno
spazio
di Fréchet su R per latopologia
della convergenza uni- forme suicompatti; è
infatti unsottospazio
vettoriale chiuso diF).
Inoltre seCli
cUj (i, j
EI), l’applicazione
di restrizioneI’) ~ ~.1~( ZI i , F)
6compatta
per il teorema di Vitali. Si 6 vistoal §
1 cheAssegniamo
allora aF)
latopologia
limite induttivo delletopologie
di Fréchet suF) (v. [3]) ; r(K, F)
diviene allora unospazio
vettorialetopologico
localmente convesso, la cuitopologia
nondipende
dalla scelta del sistema fondamentale d’intorni. Poich8 Kammette in
X
un sistema fondamentale d’intorni a-invarianti nume-rabile,
segue subito cheF),
con la dettatopologia,
6 unospazio
LS(v. [3]) ; dunque
6separato
ecompleto;
inoltre un sottoinsieme k cc
E)
6compatto
se e solo se esiste i E I tale che k sia contenuto in e ivi siacompatto
per latopologia
indotta.Nel
seguito
intenderemoI’)
sempre munito dellatopologia
ora
detta;
l’iniezione naturale diF)
inF)
6 continuaquando F)
sia munito dellatopologia
della convergenza uniforme suicompatti.
Sia U un
aperto
di.~~ ;
6 allora:ove K percorre i
compatti
di U. Seassegniamo
a latopologia
limite
proiettivo
delletopologie
su.E),
esso diviene unospazio
vettoriale
topologico
su Rseparato
ecompleto.
Intenderemo nelseguito F)
munito diquesta topologia.
Si haallora, algebricamente
etopologicamente:
( U aperto
a-invariante diX
tale cheU),
( ~I aperto
diX).
Inoltre l’iniezione naturale di
T( U, F)
in 6 continuaquando quest’ultimo spazio
vettoriale sia munito dellatopologia
dellaconvergenza uniforme sui
compatti.
Sia ora E
(come nel § 1)
un fibrato analitico reale ingruppi
di Liesu
~,
con gruppo strutturalecomplessificabile;
sia~
unacomplessi-
ficazione di E
(di
antiinvoluzione0),
chepossiamo
supporre definitasu
X.
Sia F il fibrato inalgebre
di Liecomplesse
associato a 6allora una
complessificazione
di1~,
la cui antiinvoluzione a suogni
fibra
.Fx
6l’applicazione
linearetangente
a 0 nell’unita della fibraEx (v. [5], [6]). L’applicazione esponenziale p:F-+E,
che definisce unisomorfismo di un intorno della sezione nulla di
F
su un intorno della sezione neutra diR
soddisfa allarelazione pocr ==9 op;
inoltre la restri- zionedi p
a Fapplica
F in E e coincide conl’applicazione esponenziale
reale
corrispondente
o-E,
equindi applica
isomorficamente unintorno della sezione nulla di F su un intorno della sezione neutra di E.
Sia ..K un
compatto
diX,
un sistema fondamentale d’intorniaperti
oc-invarianti di K inX .
Perogni i E I, R)
6 un gruppotopologico completo
per latopologia
della convergenza uniforme suicompatti (v. [5]). Assegniamo
allora aE)
latopologia
limiteinduttivo delle
topologie lfll
facile allora vedere cheE),
con tale
topologia,
6 un gruppotopologico separato
ecompleto,
in cuigl’intorni
della sezione neutra siottengono trasportando
injT(jE’y E)
mediante
l’applicazione esponenziale gl’intorni
della sezione nulla inF(K, F).
Nel
seguito
intenderemor(g, E)
munito dellatopologia
oradetta;
l’iniezione naturale di
r(K, E)
inE)
munito dellatopologia
dellaconvergenza uniforme sui
compatti
6 continua.Sia U un
aperto
diX;
6 allorapercorre i
compatti
di U. Seassegniamo
aE)
latopologia
limite
proiettivo
delletopologie
suF)
esso diviene un gruppotopologico, separato
ecompleto.
Intenderemo nelseguito E)
mu-nito di
questa topologia.
Si haallora, algebricamente
etopologica-
mente :
t U aperto
a-invariante diX
tale cheU)
( U aperto
diX).
Inoltre l’iniezione naturale di
E)
inE)
6 continuaquando quest’ultimo
gruppo sia munito dellatopologia
della conver-genza uniforme sui
compatti.
Sia C uno
spazio topologico compatto,
e N c H duesottospazi
chiusi di C. Chiameremo sezione NHC del fibrato E su un
aperto
lTdi X un
diagramma
commutativo diapplicazioni
continue(ove i e j
sono le iniezioninaturali),
tale cheper t E N h(t)
6 la sezione neutra diE).
Brevemente indicheremo una tale sezione conf (x, t).
L’insieme delle sezioni NHC di E su U sarà denotato
un
sottogruppo
chiuso diC(H, T(U, E))
XC(C, Fc(U, E)), dunque
6 ungruppo
topologico separato
ecompleto.
Se A 6 un altro
spazio compatto,
6 facile verificare chePer
omotopia
NHC fra dueelementi g, f
ErNHO( U, E)
intenderemoun elemento
E)),
ove 1==[0, 1 ],
tale cheh (0 )
= g e~(1)=/.
Associando a
ogni aperto
U di X il grupporNHC( U, E)
si ottienesu X un fascio di
gruppi
non abeliani. Denoteremo conHNHC(X, E)
il
primo
insieme dicoomologia
non abeliana di tale fascio.Analoghe
definizionivalgono
per il fibrato vettoriale.F’;
in tal casoF)
erNHC(K, F)
sonospazi
vettorialitopologici separati
e com-pleti
su R.LEMMA 2.1. Sia
t) un’applicazione
continua di H inT(K, T’) (K compatto
diX),
nulta per t E N. Esiste allora un intornoaperto U
di .K in
X , oc-invariante,
eun’applicazione continua f(x, t)
di H in6.1’-’( U, F),
nulla pert E N,
tale che perogni
t EH, ~(x, t)
sia un’estensione dif (x, t).
Tale estensione è unica.DIMOSTRAZIONE. Sia k
l’immagine
di H inF); poichè k
6un
compatto,
perquanto
osservato sullatopologia
di esisteun intorno
aperto a-invariante, U
di .K inX,
tale cheed 6 ivi
compatto.
Ne segue chel’applicazione f
di H inF)
che si ottiene
componendo f
con Iliniezione di kF)
6continua,
dato che la
topologia
indotta su k da(J r( U, F)
coincide conquella
indotta da
F).
Sipuo
supporre cheogni componente
connessadi U
incontriK;
l’unicità dell’estensionef
segue allora dal fatto cheper
ogni
t EH, f (x, t)
6 un’estensione dif(x, t).
Da ei6 segue anche che se per un certo t E H si haf (x, t)
_--_0,
6 puref (x, t)
-0; dunque
f (x, t)
6 nulla per t E N.COROLLARIO 2.2. Sia
f (x, t) un’applicazione
continua di H in.1~( U, F) ( U aperto
diX),
nulla per t E N. Esiste allora un intornoaperto U di
U inX, a-invariante,
eun’applicazione
continuaf (x, t)
di H inF),
nulla per
t E N,
tale che perogni
t EH, f Cx, t)
sia un’estensione dif (x, t).
Tale estensione è unica.Il corollario segue subito dal Lemma 2.1
grazie
all’unicità della estensione.Nel caso del fibrato in
gruppi
di Lie E si haLEMMA 2.3. Sia
f (x, t) un’applicazione
continua di H inF(U, E) ( U aperto
diX),
neutra per t E N. Esiste allora un intornoaperto 17
di U in
X a-invariante,
eun’applicazione
continuaÎ(x, t)
di H inel-’( U, ~),
neutra pert E N,
tale che perogni
t EH, ¡(x, t)
sia un’esten- sione dif (x, t).
Tale estensione è unica.DIMOSTRAZIONE. Grazie
all’unicita,
Ilasserto 6 locale in t. Sipu6 quindi
supporre che esistato
E H tale che la sezioneg(x, t)
=f (x,
.
f (x, t) prenda
valori suffi.cientementeprossimi
alla sezione neutra di E dapotersi vedere,
tramitel’applicazione esponenziale,
come sezionedi
F;
dal Corollario 2.2 segue che esiste un intornoaperto 0
di U inX, a-invariante,
eun’applicazione
continuag(x, t)
di H inE),
tale che per
ogni
t EH, q(x, t)
sia un’estensione dig(x, t).
Sia inoltre
f (x, to)
un’estensione dif (x, to)
a un intorno di U inX,
che si
pub
supporre sia ancoraCT.
Poniamo alloraf (x, t)
==/(z, to) . t) ;
si ottiene in tal modo un’estensione dif .
Se inoltre siprende 0
in modo che
ogni
suacomponente
connessa incontriU,
tale estensione 6 neutra per t E N e unica.Ricordiamo il
seguente Lemma,
dovuto a Cartan([2],
Lemme3) :
LEMMA 2.4. i : H -+ C l’iniezione canonica. Siano M ed M’ due
spazi
di Fréchet(su R o C)
e M -+ M’un’applicazione
lineare continuasurgettiva.
Sianof’:
C ~-1V~’ e g: H - M dueapplicazioni
continue tali chef’ oi =
cpog. Esiste alloraun’applicazione
continuaf:
C ~ M cheprolunga
g esoddis f a
alla relazione =f’.
Utilizzando tale Lemma si
puo
provare ilseguente :
LEMMA 2.5. Siano :
L
uncompatto
a-invariante diX, U
unaperto
a-invariante di
X,
tale cheL, j : 61-’( U, F) l’inclusione,
r :
-F, (6, .I’ )
larestrizione,
ej’ = r o j .
Siano a :E‘ --~ 6.I’( U, F)
e b :
F)
dueapplicazioni
continue tali che b oi =j’ oa.
Esisteallora
un’ applicazione
continua c : tale chec o i = j o a
eroc = b.
DIMOSTRAZIONE. Poich6 r 6
un’applicazione surgettiva
fraspazi
di
Fréchet,
per il Lemma 2.4(ove
siprenda
l’insieme vuoto alposto
di
H),
esisteun’applicazione
continua c’ : tale che roc’= b.Ne segue
da cui
Sia fl =
H -.F ) .
Ancora per il Lemma 2 .4(pren-
dendo come
applicazione
di C inF) l’applicazione nulla),
esisteun’applicazione
continua c" : CF)
tale che c" oi= #
e r oc" = 0.Sia allora c = c’ - c’. Si ha
e inoltre
e ei6 dimostra l’asserto.
§
3. - Uncompatto K
di X sara dettospeciale
se esiste un com-patto speciale a-invariante k
diX
tale cheK
sara detto unacomplessificazione speciale
a-invariante di K.Una terna
(.g, K’, g" )
dicompatti
di X sarà dettacon f igurazione speciale di X
se esiste unaconfigurazione speciale
a-invariante diprima specie izi 7 IZ’)
diX
tale che .K(risp. .K" )
sia la tracciasu X di
(risp. k’,
la terna(K, ff’, .~" )
sara dettacomplessi- f icazione
a-invariante di(K, K’, K"). È
evidente dalla definizione che dati comunque tre intorniCT, 0’, U"
di..~, g’
e K"rispettivamente
in
X,
esiste sempre unacomplessificazione
a-invariante(K, X’, .1~" )
di
(K, K’, K" )
tale che6 D I~, CTD X’,
Si ha il
TEOREMA 3.1. N un retratto di
de f ormazione
di C. Allora:1 )
K è uncompatto speciale
diX,
il gruppotopologico E)
è connesso per archi.
2 )
Se K è uncompatto speciale
diX, ogni fETNHO(K,E) è
pro- dotto di un numerof inito
di elementi di.T’NHC(g, E) prossimi quanto
sivoglia
alla sezione neutra.3)
Sia(K, K’, .g" )
unacon f igurazione speciale
di X. Perogni f E n g", E)
esistonoI’ E E)
ef "E TNHc(K", E)
tali cheDIMOSTRAZIONE. Se .K 6 un
compatto speciale
di X e.K
6 una suacomplessificazione speciale a-invariante,
diciamo che g 6k-spe-
ciale se
K
6(k, h)-speciale.
Indichiamo allora con(1)k
e(2 )k
le affer-mazioni
(1)
e(2) quando
si riferiscano a uncompatto K k-speciale
e con
(3)k
l’affermazione(3) quando
si riferisca al caso in cui K"sia un
compatto k-speciale.
Proviamo allora(1)0,
indi la seried’impli-
cazioni :
PROVA di
(1)0.
Si adatta facilmente la dimostrazione di(1 )o
che sitrova in
[2],
p.110,
per il casocomplesso.
=>
(2)k:
6 ovvio.(2 )k ~ (3 )k :
sia in base a(2 )~
sipu6
scri-vere con
prossimo
alla sezione neutraquanto
sivoglia;
gl, ... , g, si possonoguardare
come sezioni NHC di .F’. Utilizzando i Lemmi 2.1 e 2.5 si possono trovare un intornoaperto 03B1-invariante V
di inX,
edegli
elementiE
(J TNHC( V, E)
che estendono gl, ... , gprispettivamente.
Sia(.~, IZ")
una
complessificazione
a-invariante di(.K, K’, .K")
tale chec
V.
Postof = g1... Y p,
si ottiene un elementof E K", E)
cheestende
f .
Per l’affermazione(3)
della dimostrazione del Teorema 4.2 di[1]
sipu6
scriveref = ~’ ~ ( f")-1
conpc- E)
ef "E E).
Si ha allora
f = f ’ ~ ( f " ) -1
ovef ’ (risp. f)
6 la restrizione dif ’ (risp. f " )
a K’
(risp. K").
(1 )k -~- (3 )k
~(l)k+l:
anchequesta parte
della dimostrazione si ot- tieneagevolmente
adattando1’analoga
dimostrazione di[2],
p. 111.Osserviamo che nel corso della dimostrazione abbiamo anche pro- vato il
seguente
LEMMA 3.2. Sia K un
compatto speciale
di X. Se N e retratto dide f ormazione di C, ogni
elementof
ErNHC(K, E)
ammette un’estensioneove F
e unopportuno
intornoaperto
a-invariante di K i1~X .
Stabiliamo ora il
seguente
TEOREMA 3.3. un retratto di
de f ormazione
di C.Ogni f E (x7 E)
ammette un’estensionef E
ove unopportuno
in-torno
aperto
a-invariante di X inX.
DIiVIOSTRAZIONE. Dal Lemma 4.3 di
[1]
segue che X 6 riunione di unafamiglia
numerabile dicompatti speciali,
tali cheIndicata
con In
la restrizione dif
all’intorno di pro-veremo che per
ogni nc-N
esiste un intornocompatto a-invariante,
Kn,
7 di inX,
e un’estensione dif n,
in modo chen
I e le restrizioni di
f n
e aKnf1Kn+1
k=1
coincidano.
Procediamo per induzione su n. Si
ottengono I~1
eil grazie
alLemma 3.2.
Supponiamo quindi
di aver costruito e117 in
7 e co-struiamo
9,,+,
e In base al Teorema3.1, (2),
sipuo
scrivere:(per
t E C e x in un intorno diK,,,,
inX)
oveE)
6sufficientemente
prossimo
alla sezione neutra dapotersi
vedere comeelemento di Utilizzando il Lemma
2.1,
sipub
trovareun intorno
compatto
oc-invariante diK,,,,
inX,
e delle sezioniql(x, t),
... ,gp(x, t),
definite per t E H e x in un intorno diW,
diE, 0-invarianti,
continue in x e t e olomorfein x,
che per t E H esten-dano
t),
... ,t) rispettivamente.
~Si
pu6
supporre,restringendo
eventualmenteW,
che siau
k=1 r1 r1W .
Per llunicitb, delle estensioni olomorfe si avra allora:t)
=t ) ... t)
per in un intorno diW.
Uti- lizzando il Lemma2.5, restringendo
ancora, senecessario, W,
esten-diamo
gl(x, t),
... ,q,-,(x, t)
anche per t EC,
ottenendodegli
elementidi
OrNH,,(TV, ~‘)
che estendanogl(x, t),
... ,t).
Poniamo
quindi
Si
pu6
trovare un intornocompatto
a-invarianteT~’’
di inX, IV,
tale chet)
per x in un intorno diW’ prenda
valori~sufficientemente
prossimi
alla sezione neutradi £
dapotersi
vederecome
applicazione
a valori inP.
Posto alloraL = (I~n
r’1 u Ig~(x, t) definisce,
per t EH, un’applicazione
continua a: HF)
e per t E C
un’applicazione
continuab : C -«T°(i5, -lfi)
che soddisfano alleipotesi
del Lemma 2.5. Grazie a taleLemma,
sipu6
estenderea un elemento di e
quindi,
pertrasporto
tramitel’applicazione esponenziale,
a un elemento di8 rNHC( W’, È)
che deno-tiamo
gp(x, t).
Poniamo alloraper t E C
e x in un intorno diPosto
W’,
6 chiaro dalla costruzione che eIn
coinci-dono su
Con ei6 6
provato
il Teorema.COROLLARIO 3.4. Se N e un retratto di
de f ormazione
diC,
il gruppotopologico rNHC(X,
connesso per archi.DIMOSTRAZIONE. Sia
f
ET’NHC(X, E) ;
per il Teorema 3.3 esiste unaestensione I
EE) di f
a unopportuno
intornoaperto
a-inva-riante
U
di X inX.
Sipub
supporreU
diStein,
onde per il Teo-rema
4.2, (i)
di[1],
esisteun’omotopia G(x, t, u) E)
chelega I
alla sezione neutra. La restrizione di4
a X fornisce allora unaomotopia
NHC chelega f
alla sezione neutra inFN,,c(X, E).
TEOREMA 3.5. Sia N un retratto di
de f ormazione
di C.Ogni
ele-mento di
H;Hc(X, E)
si estende a un elemento di()HJHc(U, È)
oveU
eun
opportuno
intorno a-invariante di X inX .
DIMOSTRAZIONE. Sia
(Iii)
un cociclo NHC associato a unricopri-
mento di
X;
6 alloraUj, E).
Sipuo
supporresenza restrizione di
generalita N,
che ilricoprimento ( Ui )
sialocalmente
finito,
cheogni Ui
sia relativamentecompatto
e cheogni Iii
sia definito nell’intorno di
Ui
r1U j.
Applicando
il Lemma 2.3 6possibile
trovare un intornoaperto a-invariante F
di X in1,
unricoprimento aperto
di Stein localmente finito diV,
tale che perogni
e per delle estensionit), 0-invariantil
dit),
definite per t e x EVin F; ,
continue in x e t e olomorfe in x, che soddisfano alle condizioni
Bisogna
allora estendere let)
anche per valori di t EC,
restrin-gendo
eventualmente9,
in modo che le( * ) rimangano
verificate.Per far
ei6, procederemo
per induzione.Supponiamo
che si siano trovatidegl’intorni aperti
di Stein e a-invariantiUn
diUl 9 ... Un rispettivamente,
e per delle sezionit) E)
che estendano le e che soddisfino alle
(*)
per Cer- chiamo allora un intornoaperto
di Stein e a-invarianteUn+1
die per
ogni j n
una sezionet)
E nci f)
che estendaf ~+1,; (x, t) e~
che soddisfi alle condizioni(*)
coni = n + 1
Su
OJ è definita,
per la sezionet). Supponiamo
di aver trovato
t)
per t E C eper j
k(k n)
e cerchiamot)
per t EC (
Come conseguenza del Corollario 3.4 si
pub
scrivere:ove gl , ... ,
E)
sono sufficientementeprossimi
allasezione neutra da
potersi
vedere come sezioni NHC di F.Restringendo,
se
necessario, 1in+1
e(2),
mediante il Lemma 2.1 si possono tro-(1)
Si fa cio6 un’induzione all’interno dellaprima
induzione. Si noti che ipassi
iniziali delle due induzioni sonoimplicitamente
contenuti neipassi
successivi.
(2)
Qui e nelseguito
sipresenta
la necessita direstringere,
oltre cheanche
quelli
tragli ~~ (j
k + 1) che incontrano Mapoichè
ilricopri-
mento
(Vi)ieI è
localmente finito, in realtàogni Ùj (j
EI)
viene, in definitiva, ristretto solo un numero finito di volte.vare delle sezioni
gl(x, t),
...,gp(x, t),
definite per t E H e x EFn+i
n y0-invariantil
continue in x e t e olomorfe in x, che per t E H estendanogl(x, t),
... ,gp(x, t) rispettivamente.
Per l’unicità delle estensioni olo- morfe si avraRestringendo
ancora se necessario9n+1
e estendiamo mediante il Lemma 2.5t),
... ,t)
anche per t EC,
ottenendodegli
ele-menti di
OrNHC(V n+l
nCTk+l Ë)
che estendonog1(x, t),
...,t).
Posto,
persemplificare
le notazioniRestringendo
eventualmente eJ7i,
... ,Uk (3)
sipub
supporre chet) prenda
valori sufficientementeprossimi
alla sezione neutradi £
dapotersi
considerare a valori inF.
Procedendo come nella dimo- strazione del Teorema 3.3(servendosi
del Lemma2.5)
e salvo un ulte-riore
restringimento,
sipub
estendereg’p(x, t)
a una sezionegp(x, t)
EE
~) .
Sipub
porre allora et)
=== gl(x, t) ... gp(x, t)
ottenendo la sezioneE)
cercata.
COROLLARIO 3.6. un retratto di
deformazione di C,
si ha(3) Vedi nota
precedente.
DIMOSTR,AZIONE.
Ogni
elemento diE)
si estende per il teoremaprecedente
a un elemento diE)
conU
intornoaperto
a-invariante di X inX.
Sipuo
supporre cheli
sia di Stein. Il corol- lario 6 allora conseguenza del Teorema4.2, (iii),
di[1].
§
4. - Sia P unospazio
fibratoE-principale
su X(per
la defini-zione si veda
[2],
p.100) .
Si haallora,
come nel casocomplesso :
TEOREMA 4.1.
Ogni
sezione continua di P su X ~omotopa
a una sezione analitica.DIMOSTRAZIONE. Si
procede
esattamente come in[2],
dimostra-zione del Théorème 1
bis,
utilizzando il Corollario 3.6.TEOREMA 4.2. Sia
( Ui)
unricoprimento aperto
di X. Siano due cocicli analiticiUij-+E
e gij:Uij-+E(Uij== Ui r1 Uj).
Se esistonodelle sezioni continue ci:
Ui -*
E tali che _ inUij,
esi-stono anche delle sezioni analitiche che
soddis f ano
alle stesse relazioni.DIMOSTRAZIONE. Il teorema risulta dal
precedente
come in[2]
il Théorème A si deduce dal Théorème 1 bis(v. [2], p. 102) .
TEOREMA 4.3. X
ricoperto
daaperti Ui
tali cheUi
sia un com-patto speciale.
Sia un cociclo continuolij: Ui j
-+ E. Esistono allora delle sezioni continue ci:Ui -+
E tali che il cociclo gij = sia ana-litico.
DIMOSTRAZIONE. Come in
[2],
p.106-109,
dimostrazione del Théo- r6meB,
utilizzando il Teorema 4.1.Indicando con
~a (risp. V)
il fascio deigermi
di sezioni analitiche(risp. continue)
diE,
i Teoremi 4.2 e 4.3 si possono riassumere nelseguente:
TEOREMA 4.4.
L’applicazione
naturaleH1(X, Ea)-+H1(X, Ec) è biget-
tiva.
REFERENCES
[1] V. ANCONA, Sui
fibrati
analitici realiE-principali -
I: Alcuni teoremi sullematrici
olomorfe
invertibili, Annali di Mat. pura eappl.,
107(1976),
343-357.
[2] H. CARTAN,
Espaces fibrés analytiques, Symposium
international detopo- logia algebraica,
Universidad National Autonoma de Mexico, 1958.[3] K. FLORET - J. WLOKA,
Einführung
in die Theorie der lokalkonvexen Raüme, Lecture Notes in Math. no. 56,Springer-Verlag.
[4] A. TOGNOLI,
Proprietà globali degli spazi
analitici reali, Annali di Mat.pura e
appl.,
75 (1967), 143-218.[5] A. TOGNOLI, Sulla
classificazione
deifibrati
analitici reali, Annali Sc.Norm.
Sup.
Pisa, 21 (1967), 709-744.[6] A. TOGNOLI,
L’analogo
del teorema delle matriciolomorfe
invertibili nel casoanalitico reale, Annali Sc. Norm.
Sup.
di Pisa, 22(1968),
528-558.Manoscritto