A NNALI DELLA
S CUOLA N ORMALE S UPERIORE DI P ISA Classe di Scienze
F RANCO D E S IMONI
Sul moto dei corpi rigidi con sospensione quasi-baricentrica
Annali della Scuola Normale Superiore di Pisa, Classe di Scienze 2
esérie, tome 11, n
o3-4 (1942), p. 197-210
<
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CON SOSPENSIONE QUASI-BARICENTRICA
di FRANCO DE SIMONI
(Livorno).
SUNTO. - L’A. studia nuovi casi limiti di integrazione di moti intorno ad un punto fisso,
da lui denominati sospensioni quasi-baricentriche, con un nuovo metodo di
integràzioni
successive.
Viene
considerato il caso particolare in cui il momento d’impulso è paralleloalla risultante delle forze
applicate,
supposta costante.§
1. -Ipotesi
per lasospensione quasi-baricentrica.
1. -
Supponiamo
di avere un corporigido
mobile intorno ad unpunto
fisso
O : posto
cheG1,
sia la ternaprincipale
centraled’inerzia,
sce-gliamo
come riferimento mobile col corpo la- , __ _ -- - __ - L
Zerna con gli assi paralleli e orien- tati come
quelli
della ternaprecedente.
Fatta inoltre
l’ipotesi
che le forzeapplicate
al corpo ammettano un’ unica risultante
F, costante, applicata
al baricentroG, sceglieremo
come terna fissa di riferimento la
O(x,
y,z)
avente l’asse z
parallelo
alla linea d’azione della risultanteF,
ma di versoopposto (fig. 1).
Assunte
come variabililagrangiane
i tre an-goli
diEULERO,
la funzionepotenziale
ha laforma
.
dove
(a, b, c)
sono le coordinate diG rispetto
ad
0(~, r~, ~)
e y2, y3 i coseni direttori del- l’asse zrispetto
allapredetta terna,
cioè :Siccome in tutte le considerazioni che seguono e per la
postulazione
delle »ipotesi
disospensione quasi-baricentrica ha ’ particolare
interesse la distanzaOG,
è bene assumere un riferimento
polare
sussidiario il cuipolo
siaO,
asse po-lare
0~, semipiano polare ~~ (vedi fig. 1).
Indicando alloracon #
ed alongi-
tudine e colatitudine
rispettivamente
delpunto G,
si ha :con La funzione
potenziale
diventa allora:nella
quale espressione
è evidente ladipendenza
lineare di v da e.2. - Cerchiamo
l’equazione
dell’ellissoide d’ inerzia relativo al centro disospen-
sione0, supponendo
chequello principale
centrale d’inerzia riferitoagli
assi~~1,
ili, abbial’equazione :
Con considerazioni
semplici
si ha che i momenti d’inerzia relativi alla terna0(~, ~, ~)
sono dati dadove lVl è la massa del corpo in
questione
e con 01, 6í2, a3 si sono indicate lequantità
inparentesi, indipendenti da O,
essenzialmentepositive.
I momenti misti d’inerzia risultano
analogamente
dati dalleespressioni
Pertanto l’ellissoide d’ inerzia relativo ad
O, rispetto agli
assi(~, r~, ~)
haper
equazione :
3. - Se w è la velocità
angolare
istantanea e p, q, r le suecomponenti
secondo la terna
mobile,
la forza vivaT,
delsistema,
è data da :, e
quindi
la funzione H diHAMILTON,
essendo la Tindipendente esplicitamente
dal
tempo t,
hal’espressione :
che
possiamo
brevemente indicare con la scrittura:considerando la H ordinata secondo le
potenze
delparametro
e.« Chiameremo
sospensione quasi-baricentrica
di un corpoquella
per laquale
la distanza e, fra ilpunto
disospensione
e ilbaricentro,
è di un ordinedi
grandezza
tale che il terzo termine della(5)
sia trascurabilerispetto
aiprimi
due ».Dato che le tre funzioni
L2, Lo
sono del tuttoindipendenti
da e,anche, naturalmente,
per ciò cheriguarda
l’ordine digrandezza, questo equivale
a direche la
distanza e
èsupposta
cospiccola rispetto
alle altregrandezze
fisichedel
problema, che,
perogni
valore deltempo t,
sipuò
assumere come valore di Hl’espressione
invece della(5).
Dal
punto
di vista fisicosignifica che,
dato un corpo di massaM,
cui siaapplicato
un sistema di forze tali che la loro risultanteF passi
per il bari- centro G e sia costante(ad esempio
il caso di un corpopesante
sotto l’azionedel
proprio
pesoG)
èpossibile
trovare almeno unpunto
O(e quindi infiniti),
che distino tanto poco da
G,
che il contributo dienergia
dato dal termineLo e2
è trascurabile
rispetto all’energia ( 1 ).
4. - Sotto tali
ipotesi
la funzione Hpuò
scriversie
quindi
la forza viva del sistema è datadall’espressione
che coincide con
quella
del caso disospensione
baricentrica.L’ellissoide d’inerzia relativo ad O è
quindi uguale
aquello principale
cen-trale d’inerzia e, relativamente
agli
assi(~, r~, ~),
hal’equazione :
Vogliamo
oraperò
far vedere in che relazione è il moto del corpo consospensione quasi-baricentrica rispetto
aquello
dello stesso corpo sospeso al baricentro.(i)
Tale ipotesi è sempre verificata nei giroscopi sperimentali da laboratorio, nei qualiil centro di sospensione non è mai rigorosamente il baricentro, ma un punto molto vicino ad esso. Pertanto tale sospensione va ritenuta quasi-baricentrica e non baricentrica.
Annal della Scuola Norm. Sup. - Pisa. 14
§
2. -Integrazione
delleequazioni
del moto di un corpo con ellissoide rotondocon
sospensione quasi-baricentrica qualunque, nell’ ipotesi
che il momento d’ im-pulso
Fo siaparallelo
alla risultante delle forzeapplicate.
5. - Se si suppone
A == B + C
il sistema canonico hamiltoniano del moto in esame è :dove con
0,
si sono indicati i momenticinetici,
cioè6. - 8e la
sospensione è
baricentrica il sistema(8)
si riduce alla formaseguente :
1 _7_(1 ~-Ii
dove abbiamo
contrassegnato
le trecoppie
dipárametri coniugati (hamiltoniani)
con un indice 0 per
distinguerle
daquelle
del sistemaprecedente.
Si noti subito(2)
Vedi DE SIMONI:Sull’integrazione
del moto di un solido intorno ad un puntofisso col metodo di Hamilton-Jacobi. Boll. U.M.I., vol.
I,
IIserie,
pp. 122-128.che
(So)
è il sistema hamiltoniano del caso classico di EULERO-POINSOT conl’ipotesi
della rotondità dell’ellissoide centrale d’ inerzia.I valori dei sei
parametri coniugati
si ricavanoimmediatamente
conquadrature
elementari.
Ricordando che
(3),
siha,
per lapenultima equazione
di(So),
che:cioè la
componente r,
della velocitàangolare
istantanea 00, secondol’asse 1
ècostante ed è data dal momento cinetico
costante,
diviso per il momento d’inerzia relativo all’asse~.
Siccome inoltre èWo=l
coslsu
se, come si è sup-’posto,
l’asse z è nella direzione del momentod’ impulso
go, si ha :ed il moto è una
precessione regolare.
Pertanto per la
prima equazione
di(soj
èno = o.
L’interpretazione
della costanteWo
si ha ricordandoche,
per il Teorema della conservazione del momentod’ impulso,
se 1 è il modulo del momento ~o risulta(~),
sempre perl’ipotesi
che l’asse z sia nella direzione e nel verso del momentod’ impulso :
in cui :
e
pertanto :
cioè il momento cinetico
Tfo
èeguale
al modulo del momentod’impulso
I rimanenti valori di go e si ricavano con una
quadratura: poste
lecondizioni iniziali che per t=0 sia si ha :
cioè
gli angoli
diprecessione
e di rotazionepropria
go variano conlegge
lineare e
quindi
le rotazioni intornoagli
assi ze ~
sono uniformi. Essendoinoltre
= o,
nonc’è
alcuna rotazione intorno alla linea dei nodiON.
dt
Concludendo,
i valori delle trecoppie
diparametri coniugati
del caso bari-centrico, nell’ipotesi
che il momentod’impulso
u0 abbia la stessa orienta-(3)
Cfr. loco citato §§ 4-5. Le notazioni di tale nota sono qui conservate.(4)
Cfr. loco citato relazioni (13).zione dell’asse fisso z, sono :
Le
componenti
della velocitàangolare
istantanea w sui tre assi mobili(~, 17, ~)
sono date dalle
espressioni :
quindi
nel caso in esame hannol’espressione :
e
quindi
il modulo di tale velocitàangolare
istantanea è costante e dato da :7. - Se si suppone che il
punto
disospensione
0 non coincida con ilbaricentro,
ma si trovi in un intorno sferico delpunto G,
tale che sia soddi- sfatta la condizionedel § 1,
n.3,
i valori dei seiparametri coniugati
non con-servano i valori dati dal sistema
(6)
mamutano,
come vedremo.L’integrazione però
del sistema hamiltonianopuò
esser fatta perapprossi-
mazioni successive con un metodo da noi indicato
(5),
dato che sono valide tuttele condizioni
poste
dalpredetto
Teorema ed èquindi possibile
ottenere i para- metriconiugati
delmoto, sviluppati
in serie dipotenze
interepositive
di e.Nella nota citata si è
posto
in evidenza che per ottenere i coefficienti di talesviluppo
è necessario risolvere vari sistemi diequazioni
differenziali lineari.(5)
Cfr. FRANCO DE SIMONI : Su un metodo d’integrazione di un sistema diequazioni
differenziali del primo ordine dipendenti da un parametro. Boll. dell’ U. M.
L,
AnnoIII,
seconda
serie,
pp. 300-307.Essi si
ottengono sviluppando
in serie le funzioni che costituiscono il secondo membro delleequazioni
di(S).
Supponiamo
chegli sviluppi
in serie dipotenze
di Lo deiparametri
coniu-gati
siano :in cui i valori per n=0 sono dati dalle
(6).
Data
l’ ipotesi
che lasospensione
èquasi-baricentra,
lepotenze
di ~Osuperiori
alla
prima
sono trascurabili e sipuò
ritenere che le soluzioni del caso in esamesiano date dai valori :
Per
l’integrazione
delleequazioni
del moto restano allora da determinare le funzioni con indice 1 ed esse soddisfano al sistema lineare di forma normale :1 - j Il --
Per ottenere il sistema
(Si)
si opera come segue : consideriamo unaqualsiasi
delle
equazioni
del sistema(So),
adesempio
lae
pensiamo
di aver sostituito aiparametri coniugati gli sviluppi precedente-
mente scritti. Il secondo membro risulterà cos una funzione di e che indiche-
remo per brevità con
f(O~.
Determinando allora la si ha : des 1che calcoliamo tenendo
presenti gli sviluppi precedenti :
che, dopo
trasformazionialgebriche,
avendoposto:
dà :
e
quindi,
per le osservazioni della nota citata e per losviluppo
in serie diMAC
LAURIN,
si ha la terzaequazione
del sistema(Si).
8. -
Integriamo
con la condizione iniziale che per t=0 sia:e ciò sarà
possibile
per solequadrature.
Infatti dalla 5aequazione
di(Si)
pos-siamo ricavare
0,(t)
con unaquadratura
e si ha:(s)
mentre dalla
quarta equazione
otterremo la0, (t)
che sostituita nellaprima
cidarà
4,(t)
e, dalla conoscenza diquesta,
avremo le altre perquadrature
ele-mentari.
Per la
4a,
derivando totalmenterispetto a t,
abbiamoche,
con l’ausilio della 1a e 5aequazione,
si riduceall’equazione
differenziale lineare del 20ordine,
nellaquale
il 1° membro ha i coefficienti costanti :(6)
In tutte le espressioni che si ottengonofigura
l’intensità F della risultante delle forzeapplicate
F. Dato che al § 2 si è fattal’ipotesi
che l’asse z abbia la stessa orientazione del momentod’impulso
¡’¿o, mentre al § 1 abbiamo posto che z ed F abbiano versiopposti,
riterremo se la risultante F ed il momento ""0 sono
paralleli
e discordi; F o se paralleli e concordi.il cui
integrale
è :in cui
M, N,
e sono costanti diintegrazione
ottenute in base ai valori iniziali :ed hanno i valori :
Dalla la
equazione
si ottiene allora :-- , "1
La 2a e 3a
equazione
siintegrano
ora senz’altro e dànno :e
analogamente :
9. -
Se,
come si èsupposto
nelragionamento iniziale,
noi riteniamoquasi-
baricentrica la
sospensione quando
lepotenze di superiori
allaprima
sonotrascurabili
rispetto
ai dati fisici delproblema,
iparametri coniugati,
nel casodi una
sospensione quasi-baricentrica
soddisfacente alleipotesi poste,
hanno ivalori :
avendo
posto :
e ricordando le
(9).
10. - Dal confronto delle
(10)
con le(6)
risulta che iparametri coniugati
del moto con
sospensione quasi-baricentrica
differiscono daquelli
del moto consospensione
baricentrica(nelle ipotesi
inizialiposte),
oltrechè per termini costantio lineari
in t,
anche per terminiperiodici
sinusoidali aventi le due unichepul-
sazioni
che
rappresentano
le velocitàdegli angoli
diEULERO cp
e 1p.Questo
fattoporta che,
nel caso dellasospensione quasi-baricentrica,
al moto diprecessione regolare
della
sòspensione baricentrica
si sovrappongono dei moti ditipo essenzialmente
diversi,
cioèarmonici,
le cuipulsazioni
sono date dalle velocitàangolari
costantidi
precessione,
intornoall’asse z,
e di rotazionepropria,
intornoall’ asse ~ .
Le
ampiezze
e le fasi iniziali di tali moti armonicidipendono
dallaposizione
di O
rispetto agli
assiprincipali
centrali d’ inerziaGl i .
Infatti lefasi iniziali dei moti armonici con
pulsazione eguale
alla velocitàangolare
dirotazione
propria risultano P e 2 +03B2 , essendo 03B2
lalongitudine
di Grispetto
al sistema
polare (O, 1, ~~),
equelle
dei moti armonici conpulsazione eguale
alla velocità
angolare
diprecessione
sono date da Ge 2 +e,
ed e è funzione dioc e
~8,
colatitudine elongitudine
di G nelpredetto
sistemapolare.
Si ha la prova di tale asserto considerando il caso, di notevole
interesse,
in cui il
punto
disospensione 0,
si trova sull’ asse di simmetria del corpoGl,.
Tale caso è evidentemente il limite di
quello
di LAGRANGEquando
si suppone che la distanza OG è sufficientementepiccola.
§
3. - Caso di simmetria.11. -
Supponiamo
che ilpunto
disospensione O
sia sull’ asseprincipale
cen-trale d’inerzia
C i,
dimodochèrisulti e n ii
i e le coordinate di Grispetto
allaterna
0(~,
1],~)
siano(O, 0, o). Supporremo
e orienteremo 1’ asse z nella stessa direzione e verso del momentod’impulso
Fo(vedi fig. 1).
La funzione
potenziale prende
ora la forma : .e
quindi, nell’ ipotesi
che e sia di dimensioni tali da soddisfare aquanto
si èdetto
nel § 1,
n.3,
il sistema hamiltoniano diequazioni
diventa :I due
parametri di
e 03C8 risultano costanti : ø= cost.esprime
che la com-ponente,
secondo della velocitàangolare
co ècostante ;
cheè costante
il
momentod’impulso
~uoche,
secondol’ ipotesi già fatta,
ha la stessa orientazionedell’asse
z.’
Annali della Scuola Norm. Sup. - P sa. 15
Siccome per
é=0
il sistema(~’*)
coincide col sistema(So), valgono
ancorale
(6).
Supponiamo
ora che le trecoppie
diparametri coniugati
abbiano la formacioè
supponiamo
che siano trascurabili tutte lepotenze
di e oltre laprima.
Ilsecondo sistema
d’ approssimazione è,
con le solite notazioni : .12. -
Ponendo,
comegià
facemmo(n. 8),
che per ~=0 sia :potremo integrare
il sistema(Sia*)
con solequadrature.
Derivando la 4a
equazione
totalmenterispetto
altempo
si ha :che è
un’equazione
differenziale lineare delprimo
ordine a coefficienticostanti,
. la
quale, poste
le condizioni iniziali :ammette
I’ integrale :
Sostituendo la
precedente
nellaprima equazione
di(Si *)
si hache
integrata
cidà,
per la condizione inizialeposta :
- / . ,
E in maniera
analoga
si ottiene :Concludendo,
i valori delle trecoppie
diparametri coniugati
nel caso disimmetria sono, in
prima approssimazione :
13. - OSSERVAZIONE. - Si noti che il caso di simmetria si ottiene
quando
Oè
sull’ asse principale
centrale d’inerzia. Se si considera laposizione
fatta per le coordinate del baricentro G :sen oc
cos (3, b =é
sen xsen ~
c==Q cos cx,si ha la terna
(0, 0, Q)
se ad ce si dà il valore zero eda #
un valorequalsiasi.
Posto allora
«=0,
si ottiene subito il sistema(S*)
dal sistema(S),
e ilsistema
(S1*)
dal sistema(Si).
Anche i valori
(13)
si possono ottenere dalle(10).
Osserviamo infatti che per B/..=0e # qualunque,
la(8)
si riduce alla(12) ; corrispondentemente
i valoridi
N, M, s,
forniti nel casogenerale
dalle(9),
diventano :gli
ultimi due ottenuti con calcolo diretto dalla(12).
Posti talivalori,
nelle(11)
si ha :
e
quindi
dalle(10)
le(13).
14. - Esaminando i valori delle tre
coppie
diparametri coniugati
in con-fronto con
quelli
del casogenerale,
sipuò
dire che nel caso di simmetria influisce sui valori deiparametri
solo la velocità diprecessione l/A,
yinquantochè
le com-ponenti
armonichehanno come
unicapulsazione l’espressione A
La velocità di rotazionepropria ro 1- ~
non comparepiù.
Fisicamente si
può
schematizzare il moto cos . Consideriamo i tre assi :O~
~isso
nel corpo(asse
di simmetria e di rotazionespontanea stabile),
Oz nelladirezione e nel verso del momento
d’impulso,
ON linea dei nodi. Il corpo ha :1) intorno
all’asse0~
un moto rotatorio uniforme di velocitàangolare
composto
con un moto oscillatorio armonico diampiezza
il cui ordine di
grandezza è
e ;2)
intorno all’asse Oz un moto rotatorio uniforme di velocitàangolare
, -- I... ..,
composto
con un moto oscillatorio armonico aventeegual frequenza
del prece- dente ma diampiezza
AF
ed i due moti oscillatori sono in
opposizione ;
3)
intorno alla linea dei nodi soltanto un moto oscillatorio armonico avente sempre la stessafrequenza
deiprecedenti
eampiezza
Infine che nella
sospensione
baricentrica aveva il valore costantearcos nel caso
presente
oscilla fra i due valoril
15. - Riservandoci di considerare in un’ altra Nota
l’ integrazione
delle equa- zioni del moto disospensione quasi-baricentrica
conipotesi
diverse epiù generali,
facciamo per ora rilevare che
l’equazione (8)
del n.8,
che entranell’ integra-
zione del sistema
(S,),
èinterpretabile
comel’equazione
differenziale delle oscil- lazioni forzate(non smorzate)
di un sistema ad un solgrado
dilibertà,
essendola forza esterna di
tipo
sinusoidale. E come ilpassaggio
dal casogenerale
aquello particolare (in
cui ilpunto
disospensione
del solido è sull’ asse di rota- zione èaccompagnato
dallaperdita
di unapulsazione
-quella eguale
allavelocità di rotazione
propria
nellaprecessione regolare
dellasospensione
bari-centrica -, cos
(nel
fenomenooscillatorio)
ilpassaggio
dal moto forzato al moto libero si accompagna allaperdita dell’oscillazione
armonicaprodotta
dallaforza esterna.