R ENDICONTI
del
S EMINARIO M ATEMATICO
della
U NIVERSITÀ DI P ADOVA
U. M ORIN
Sulle varietà algebriche che contengono un sistema di curve razionali
Rendiconti del Seminario Matematico della Università di Padova, tome 9 (1938), p. 123-139
<http://www.numdam.org/item?id=RSMUP_1938__9__123_0>
© Rendiconti del Seminario Matematico della Università di Padova, 1938, tous droits réservés.
L’accès aux archives de la revue « Rendiconti del Seminario Matematico della Università di Padova » (http://rendiconti.math.unipd.it/) implique l’accord avec les conditions générales d’utilisation (http://www.numdam.org/conditions).
Toute utilisation commerciale ou impression systématique est constitutive d’une infraction pénale. Toute copie ou impression de ce fichier doit conte- nir la présente mention de copyright.
Article numérisé dans le cadre du programme Numérisation de documents anciens mathématiques
http://www.numdam.org/
UN SISTEMA DI CURVE RAZIONALI
Nota di U. MORIN a Padova.
Sunto. - Si dà una condizione necessaria e sufficiente affinchè una varietà
algebrica
irriducibile ad r -1 > 2dimensioni,
che contiene unsistema razionale K’ di curve razionali
irriducibili,
di dimensione r - 2 ed indice uno, si possa rappresentare birazionalmente sopra un in modo che alle curve del sistema ~’corrispondano
le rette di una stella.Questa condizione è che la V r-3
doppia, imagine
dellecoppie
di curvein cui si scindono le curve riducibili di spezzi in due varietà.
Nella teoria delle
superficie algebriche è
fondamentale il teorema del NOETHER(1)
in cui si afferma che unasuperficie algebrica
contenente un fascio razionale di curve razionali(ir- riducibili)
èrazionale,
epuò rappresentarsi
birazionalmente sopra unpiano
in modo che aquelle
curvecorrispondano
lerette di un fascio.
Una
algebrica
coiitenente una congruenza x(di
indiceuno)
razionale di curverazionali
invece ingenerale
non è ra-zionale
("),
opuò
inparticolare
essere razionale ma in modo chenon si possa far
corrispondere
alle curve della congruenza le rette di una stella(3).
(~)
NOETIIERM.,
Ueber Fliichen, itelche S’chaaren rationaler Curveit bexitxen[Mathematische Annalen,
Bd. 3(1871)]
pagg. 161-227.(2)
CASTELNUOVO G. - ENRIQUESF.,
Diealgebraischen
FlUhen bonaGesichtspunkte
der birationalenTrans formationen
aus(Encykllopädie
derMath. Wissenschaften, III C 6
b]
pag. 768.(3)
MONTI:SANOD.,
Sui varitipi
di congruenxe lineari di coniche dellospaxio [Rendic.
dell’ Accad. diNapoli (1895)]
pagg.92-110.
155-181.In
questa
nota ricerco una condizione affinchè una,._i algebrica
irridt cibile contenente un sistema razionale K di curi-erazionali
irriducibili,
di dimensione r 2 e di i indice uno, siarappresentabile
birazionalmente sopra un8,,-1
in modo che allecurve di I~
corrispondano
le rette di una stella. Unaverrà detta nel
seguito
lineariiieiite razionale. Ecco il risultatoa cui pervengo :
Condixione oaecessaria e
sufficiente affinchè
icna checontiene dato sistema raxionale K di raxionali irri- di dimensione r 2 ed indice uno, sia linea -tneiite raxionale è che la
V r-3 doppia, i1nagine
dellecoppie
di currein cui si scindono le curve riducibili di
k-,
si i~a duevarietà.
Questo
teorema èequivalente
alseguente
teoremasugli spazi doppi :
Condizione necessaria e
sufficiente affinchè
icraSr (r > 2) doppio,
con una varietà di d’ordine 2 ~n e do- tata di unpunto
0mitltiplo
dell’ ordine 2 Ul -2,
si possarappresentare
birazionalmente .sopra unS’ sernplice
in niodoche alle rette
doppie
per 0corrispondano
le 1’ette di unastella,
è che il cono
doppio
C delletangenti
tirate da 0 alla à(e
diverse dalle
tangenti
i~t0)
siartdiccibile.
In
formapuramente algebrica
i teoremiprecedeuti
si pos-sono enunciare nel
seguente
modo :Condixione necessaria e
sufficiente affinchè
un’equaxione algebrica
irriducibile(r > 3),
in cui
f
è unpolinomio
digrado
n nell’insienie di tutte le variabili e di secondo nelle sole variabili xo, xi , sia risolnbile con delleequaxioni i-aziopiali,
rationalrnente inve1..tibili iy2
t,
è
rhe, interpretate
nellaf
le xo , x, conte variabili e x 2, ...come
pammemi,
le duecomponenti
dellagenerica
conica ridzc-(’ihile
f
si conopei-aziotti
nellex , ... x,._ 1 .
Per r=3
l’equazione (1)
è ingenerale
risolubile conequazioni
deltipo ( ~).
Laimpossibilità
di estendere ilprocedi-
mento in
generale
adr > 3
è stata rilevata daEVTRIQHHa 1’).
1. Sia data una varietà
algebrica
irriducibileF*,
ad r 1dimensioni
(~- ~ 3),
checontenga
un sistema I~* razionale dicurve razionali C*
irriducibili,
di dimensione r- 2 e di indiceitito.
È
noto chequesta F* può
essere trasformata birazional- mente in unaipersuperficie F
di unospazio
lineareS,.
dell’ or-dine II
(~a ~ 2)
dotata di una retta 1multipla
per la F del- l’ordineM 2013 2,
e in modo che al sistema K*corrisponda
ilsistema I~ delle coniche C che si
ottengono segando
la F coipiani
per la rettaniultipla l (~).
L’ equazione
dellaF,
ove la retta 1 si assuma come lato0,,0,
dellapiranlide
delle coordinatenell’ S,.,
sarà allorai n cui aoo, a,,,, all ; ao2, a12 e a~~ sono forme di ... x,.
rispettivameente
deigradi ~20132~
n - 1 e 1t.Indichiamo con Tl lo
spazio
li neareS,.-2
checongiunge
ivertici
0,, Oa,
...O,
dellapiramide
dellecoordinate.
Unpunto generico Pc
dellospazio
II individua unpiano per 1,
cioè unaconica C della congruenza I~. Otteniamo cos una
corrispondenza
fé della ~’ con II nella
quale
aipunti
di unagenerica
conicaC di K
corrisponde
un medesimopunto Pc
di n.Se consideriamo la
F’*,
cioè unaqualunque
trasformata bi- razionale della~’, potremo
farcorrispondere
alpunto P.
tutti(4) EXRIQUES F., Sut- les
problèmes qui
se rapportent à la résolutioiiéquations alyébriques
renfér#nayitplusieurs
inconnues[Mathematische Anualen,
t. 3t(1897)]
pagg, 134-53.(5) EXRIQUES
F.,
Sulle irrazionalità da cui puó farsi lc~ri8oluxione
algebrica
f (x, y,z,)
= 0 con (un’Xioni razio-’nati di due
parametri [Mathematische Annalen,
t. 49(1b97)]
pagg. 1-23.i
punti
della curva razionale C* di K* trasformata dellaC.
Questa corrispondenza
tra laF*
e lospazio II, analoga
al aS~,
indicherenlo con g*.
2. Alla
varietà ad r 2 dimensioni formata delle coniche ~ riducibili di I~corrisponde
nella g in Ilun’ ipersuperficie
T,d’ordine
3n-4,
datadall’ equazione
riferita
prospettivamente
alla varietà r ad r 3 dimensioni iluogo
deipunti doppi
delle coniche riducibili di K.Alle coniche di I~ riducibili in rette
doppie corrispondono
i
punti
di una varietàM,
di dimensione3,
le cui coor-dinate annullano tutti i minori del secondo ordine di A. Cos ai
piani
per la retta 1 cheappartengono
totalmente alla F cor-rispondono
ipunti
di una varietàN,
di dimensione v ~ r =- 4e contenuta in
M,
le cui coordinate annullanogli
elementidi
A .Come si vede direttamente la varietà 3f è almeno
doppia
per w~e la N è almeno
tripla.
3. Approfondiamo
illegame
che sussiste nellacorrispondenza
8 tra i
punti
Pmultipli
di F e le loroimmagini .P’
in II.Si vede direttamente che condizione necessaria e sufficiente af- finchè le coordinate di un
punto
Pannullino,
peropportuni
L . d" L e F
aF aF
h L ..
valori di xo > x> , le forme e
11
óxt e Che la suaimagine
g P’appartenga
a (1, cioè che le sue coordinate xe, x,. sod- disfinoall’ equazione A
= 0.Indichiamo coli’
apice
la derivatarispetto
a una variabilexs
(s = 2, 3,
...r).
Allora per tutti i valori di x;, ... x, per cui A = 0 eAu i
0 e per i valori di xo , i xi inerenti alpunto
doppio
della conicadegenere
relativa si stabilisce .facilmenteil L
legame (")
Dauque : Se
unpunto
P èdoppio
perF,
la suaimagine
P’ in Il è
doppia
per l. unpunto l" doppio
di ~,le cui coordinate non annullano
An,
èimagitte
di unpunto
P
doppio
delle F.4.
Neiseguenti
nn. 5-9 costruiremo un modelloproiettivo
della F che soddisferà alle
seguenti
condizioni dire,golarità :
.I)
La forma A si scompone in fattori distinti alpiù doppi,
.
ed uno
(almeno) semplice.
II)
Le forme A eAn
non hanno alcun fattore in comune.Per una F cos la conica
degenere generica
asso-ciata ad una
componente
irriducibiledi 7 (semplice
odoppia)
è. formata da due rette distinte. La relativa
componente
di r(semplice
odoppia
per laF)
nonappartiene
all’ intorno infini- tesimo della l.Inoltre in un
punto generico
P di unacomponente doppia
di r le rette
tangenti
alla F non possono formare unSa doppio, perchè
allora ilpiano
che dalla retta 1proietta
P’apparterebbe
alla
F,
ciò che nonpuò
essereperchè
0.5. Se
vogliamo
che nella(3)
aoo non sia identicamentenulla
basterà
scegliere
come vertice00
dellapiramide
delle coordinateun
punto
della retta 1 che non siamultiplo
per la F dell’or- dine ~t - 1 . Unpo’
menosemplice
è l’evitare che nella(4)
siaidenticamente nulla. 0
significa
che la conicagenerica
di K è
tangelcte
alla rettal .
Siprenda
alloranell’ Sr
una(6)
Se A = O e An X0,
si ha per lo coordinate del puntodoppio
della... ,
Sostituendo
queste
espressioni diin F’ si ottiene
F’ = ’1 A’.
] n F’ SI ottiene
An
retta
generica li
è si stabilisca tra le due stelle dipiani,
chehanno come
sostegni
le rette 1 edli ,
lacorrispondenza prospet-
tivarispetto
allospazio
IT. Scelta ora una rettagenerica
ii, siproietti ogni
conica C diI~,
cheappartietie
ad unpiano
della
prima stella,
sopra ilpiano corrispondente
della seconda stella. La F si trasforma cos birazionalmente inun’ altra,
nellaquale
laretta l,
non ètangente
alla conicagenerica
del nuovosi stema 7~.
6.
Possiamodunque
supporre che nella(3)
non sia identi-camente nulla nè a~ nè Consideriamo allora la trasforma- zione birazionale dell’
S,.
la cui inversa è
nelle
quali
a,b,
e sono formegeneriche, rispettivamente
dellevariabili x, , x3, ... Xr nelle
(6)
e delle variabili Y2, 2j3 , ... y, nelle(6’),
deigradi ~t - 2 -~- j , 2 ~a 4 -i- j
e nelle(6’)
a, e sono scritte nelle variabili Y2 i y3, ... Y, -Mediante le
(6’)
la(3)
si trasforma nella7. Sarà
possibile
scriveredove
Ao ,
>d~, ... du , 7~1, ... Àp.,
[.L~, ’" [.L q sono forme delle variabili Y2, ... ~~x , coi fattori tuttisemplici
e a due a dueprimi
tra loro. Gliesponenti
sono numerinaturali,
eprecisa-
mente
i, l.. ... j, , hl ,
... ...kq
sonouguali
a zero oppure uno; 81, ... sp,
11, ... tq
sono ciascunomaggiore
di zero e invece uno dei numeri vi, ... 101’ ... non dovrà essere zero soltanto se il
corrispondente
numero io j
è zero.
Facciamo dentro alle
(6)
e(6’)
per le formea, b,
c le po-sizioni .
dove a, , y ci sono forme
generiche
deirispettivi gradi ;
S~ siauguale
ad uno seil
eji
sono tutti e dueuguali
ad uno, e xero in tuttigli
altricasi,
eanalogamente
pergli
altri s.Allora il
primo
membro della(7)
sipotrà
dividere per la formae si
potrà
scriveredove al ,
b, , b,,
C2 sono forme di Y2, ~/3? ." y,. a due adue
prime
tra loro eprive
di fattorimultipli.
8.
Igradi
deipolinomi dipendono dal
valore at-tribuito
a j
nelle(5)
e dalle(9). Orbene,
noipotremo fissare j
in modo che
quella (o quelle)
delle tre forme che è9 *
di
grado
minimo sia addirittura una costante. Allora nella equa- zione(4)
relativa alla(11),
cioèvi sarà
qualche
fattoresemplice,
a meno che la(11)
non siriduca alla
cioè ad una
quadrica singolare,
il cuispazio doppio
è rappresen-tato dentro allo
spazio
fl dallaequazione e,
= 0. Inseguito, quando parleremo
di varietà Fregolare,
dovremoquindi
inclu-dere il caso
particolare (13).
9.
La(11) presenta
allaregolarità
ancoraquesta deficenza,
che all’
equazione
= 0corrispondono
conichedegeneri
di K il cui
punto doppio appartiene
alla rettal,
cioèA,
e A hanno dei fattori in comune.Per eliminare
questa
ultimadeficenza,
consideriamo la tra- sformazione birazionaledove ao , al , a~ sono forme lineari di x, , X3, ... Xr, che tra- sforma la
(11)
inun’ equazione
di secondogrado
in Xo, per laquale l’equazione (12)
è(scritta
nelle variabili x,, X31 - - -x,.)
ed il
corrispondente
Dunque
nessun fattore di A è simultaneamente fattore di Cioè la F che si deduce dalla(11)
mediante le(14)
èperfettamente regolare
secondo le condizioniposte
al n. 4.10.
Come è stato detto nellaintroduzione,
la F si diràlinearmente raxioiiale se essa è
rappresentabile
birazionalmente sopra un5*3
in modo chealle
coniche C di I~corrispondano
lerette di una stella. Si vede facilmente che condizione necessaria
e sufficiente affinchè una F sia linearmente razionale è che esista
una varietà
(razionale)
unisecante le coniche C di KQ.
Data la
V-2, vogliamo
scrivere leequazioni parametriche
della F di
equazione (3).
Ci converrà di passare A coordinatenon omogenee
ponendo .X, = xa (s = 0, 1,
...r 1).
Laxr
viene
proiettata semplicemente
dalla retta 1 sullospazio II, quindi potrà rappresentarsi
con leseguenti equazioni
dove
fo
ef,
sono simboli di funzioni razionali.Allora le
equazioni parametriche
della F si possono scrivere(tirando
per ilpunto
di una conica di I~ determinato dalle(17)
una retta
generica,
nelpiano
dellaconica,
diparametro t
e de-terminaudo ulteriore intersezione di
questa
retta con laconica)
Le cose ora
dette
si possonoesprimere
cos :Cond izione necessaria e
sufiiciente affinchè ?in’equaxione
(7)
ENRIQUES F., J Intorno alla risoluxione raxionale di una classe diequazioni algebriche fra
quattro variabili[Annali
diMatematica,
t. 20(3),
1913].
i i -algebrica
irriducibilein czci F è ien
polinomio
digrado
n di tutte lesecondo
grado
nell’ insie1ne delle soleXo
eXi ;
sia risolubile le
equazioni
rraxionali(18)
e razional ie ite, iit 2ertibili in t è che si possano detertniiiat-e delleeqitaxioi i
( 17)
chesoddisfino
identicamente alla(19).
11. Facciamo alcuni richiami sui
piani dolyt (8).
Una su-perficie algebrica (irriducibile) f’
sullaquale
sia individuata un’involuzione
razionaleh
dicesipiano doppio.
Unpiano
fl icui
punti
sono incorrispondenza
birazionale collecoppie
del-l’involuzione
I2
e sulquale
si consideri la curv aò,
detta diimagine
della curva deipunti
unitidella I,
insenso invanriantivo
(cioè
sopra una stessa falda dellaf ) può
assumersi a modello
proiettivo
dellaf.
Se in una determinazione
proiettiva
la apossiede
compo- nentimultiple, queste
si possonosopprin ere
un numeropari
divolte. L’ intorno del
primo
ordine di unpunto multiplo
diò,
di
molteplicità dispari,
si deve considerare come una retta infi- uitesimaappartenente
a ò. Conqueste convenzioni,
inogni
modello
proiettivo
H la ò è di ordinehari.
In
particolare,
se in una determinazioneproiettiva
di 9questa possiede
soltantocomponenti
dimolteplicità pari,
allorala
f si
spexxa in duesuperficie corrispondenti
nellaI, (e viceversa).
Ad
esempio,
il modelloproiettivo
dellaf
datodall’ equazione
ha,
con le convenzioni suesposte,
la curva di diramazione nelpiano doppio x gj
diequazione
(") E’ZIZLQUES-CAMPFDICLLI,
Lezioni rulla teoria dellesuperficie algebriche
(Cedam,
Padova1932]
pagg. 348-363.Si vede direttamente che se la
(3’)
ha unpuntu doppiu, questi
èmultiplo
per la(4’),
e viceversa(n. 4).
Una curva
(doppia) ;
delpiano doppio
Il ha ipunti
didiramazione nei
punti
comuni alla curva didiramazione a,
ameno che in uno di
questi punti
P’la -í
non siatangente
alla ò. Allora nelpunto
P dellaf omologo
a P’ la curva dellaf
diimagiue
y Ila unpunto doppio.
P’ si dirà unpunto
critico ap-parente. Quindi
se ; èimagine
di due curve distinte dellaf
tutti i suoi
punti
critici sonoapparenti.
Viceversa,
una curva 7tangente
alla a ovunque la incontri saràimagine
di una curvaspezzata
dellaf, quando
inoltre il gruppo dei suoipunti
criticiapparenti
èequivalente in 7 a quelli segati
su 7 dal sistema delle curve di II rrzetà del sistema individuato dalle d’ ordinepari
a.12. Nei numeri successivi 12-18
supponiamo
che nella(3)
sia r =
4,
cioè che la F sia un’ipersuperficie
di unS,.
Lospazio
II saràquindi
unpiano
e lacorrispondenza SA
intercederà tra le coniche C della F e ipunti
diquesto piano.
Nei n umeri12-15 supporetno inoltre che la F sia
1oegolare (n. 4).
Consideriamo nelly
S4
il sistema lineare d’ipersuperf cie &
d’ordine m, con la retta 1
multipla
dell’ ordine dato dal- I’equazione
dove ao , mi, (X~ sono forme di x~ , X3, x,
rispettivamente
deigradi
111 - 1 ed 1ti, contenenti linearmente deiparametri
o ad-dirittura
generiche.
Una 4Ygenerica taglia
la F in una super- ficief
che mediantela 8 (cioè proiezione
dalla rettal)
vienerappresentata doppiamente
sulpiano
II. La curva di diramazione(a
meno di eventualicomponenti multiple)
diquesto piano dop- pio
è data dall’equazione
dove
Aij
sono icomplementi algebrici
del determinante A(n. 2).
L’ insieme delle rette della
superficie
a(n. 2)
formata dalle coniche riducibili’ della congruenza K è una curva, dellaquale
si
può
assumere a modelloproiettivo
la curva r intersezione dellesuperficie f
e À. Nellarappresentazione doppiá
della su-perficie f
sulpiano II,
alla curva 1’corrisponde
la curva y diequazione
A = 0. Ricordiamo anche la curva t’ dellaF, luogo
dei
punti doppi
delle coniche riducibili dib;
incorrispondenza
biraziouale con
la y (nn. 2-4).
Se 71
è unacomponente semplice della y,
lacorrispondente componente ri
della r della nostra Fregolare
non è nell’ intorno infinitesimo della 1 ed èluogo
dipunti semplici
della F(u. 4).
13. Una curva ò del sistema continuo
(21)
ètangelite
alla~1 in
ogni punto
P nelquale
la incontri. Infatti alla curva -(, delpiano doppio
con curva di diramazione 9corrisponde
nellarelativa
superficie f
la curvaly (n. 12)
intersezione dellaf (cioè
della4»
con lasuperficie >,,
per laquale
la curva1’1 (n. 12)
èdoppia. Quindi
ilpunto P’ corrispondente
a P è unpunto doppio
per la~~,
cioè P è unapunto
criticoapparente della 71 (n. 11 ).
Se una curva T~ è
componente doppia
di 7, allora nelpunto
P’ dellaf, corrispondente
aun punto
P comune alla 7~ e8,
laf
ha unpunto doppio (non uniplanare,
n.4).
La 8 haquindi
tipi
punto multiplo
inP.. Faremo là
co ivet ziotie di considera~~e l’ insieme delle coniche riducibili di K associate alla coinpo-doppia
11 di y come(virtualniente)
nora e.sistente iiell’i z- ,gieme delle coniche riducibili di K..
Supponiamo
viceversa che per unpunto
P di II le 8 del sistema(21) passino
con una direzionedeterminata.
Ciòsignifica
che le rette
tangenti
alla F in P’ stanno in un~3
che contienela
retta l,
cioè che P’ è unpunto semplice
della F e che peresso passano le due rette di una conica riducibile di
K. Dunque
P è un
punto
di unacomponente semplice
di 7.La
componente semplice li
della curva y èdunque
la curveitivilitppo
del sistemacontinuo (21 ),
non considerando comefacenti
parte
della curvainviluppo
le lineegenerate
daipunti
muitipli
vàriabili delle eùrve(21).
In conclusione le curve 9 del sistema continuo
(21)
sonotangenti
alla curva 11 ovunque la incontrino. Invece igruppi
dei relativi
punti
di contatto descrivono su y, una serie diequi-
valenza
(9) (se
è irriducibile una serielineare)
inquanto
ri-feriti con la Q al sistema di
equivalenza segnato
sulla curva1’,
dal sistema lineare di
superficie (20)
14. Supponiamo
ora che la Fregolare (n. 4)
sia linear-mente razionale
(n. 9), quindi
che esista unasuperficie f’
uoi-secante
(fuori
di1)
le coniche C di h’. Proiettando ipunti
dellaf’
da unpunto
della retta 1(fisso
oppure variabile colpiano,
per
1)
si ottiene un’ipersuperficie rigata
dell’,S, appartenente
ad un sistema lineare
(20),
laquale
sega la F secondo laf’
eduu’ altra
superficie f" (analoga
allaf’).
Cioè nel sistema lineare disuperficie f,
determinato dentro la F da unopportuno
sistemad’ipersuperficie (20),
esistonosuperficie spezzate (nella coppia f’, f"), quindi
nel sistema continuo(21)
delle curve di dirama- zione 8 deipiani doppi
II relativi allef sono
contenute curvedoppie (n. I 1 ) .
Ma se nel sistema continuo
(21)
di curve 9figurano
curvedoppie,
sopra ilpiano doppio II,
relativo ad una 8generica,
lacurva con
punti
critici soltantoapparenti (n. 13), rappresenta
una curva
spezzata;
cioè la curva1’1 immagine
sullaf
dellerette delle coniche
degeneri
di K si spezza in duecomponenti coniugate
nellainvoluzione l’l (n. 11).
Duuque- :
Condizione necessariazcn’ ipersuper f2cie regolare
F sia linear~nente razionale è che lecoppie
delle retle,delle coniche
degeneri
di Kformino
zcnasupe1.fir;ie À spezzata
in due
parti
di.stinteÀ’
e~".
15. Vogliamo
ora verificare chequesta
condizione necessaria. per la razionalità lineare della F è pure sufficiente.
Supponiamo
per un momento che nella
(3)
sia s = 3, cioè chè la F sia una(9)
SEVERI F., Un nuovo campo di ricerche nella geometria soprasuperficie
e sopra una varietàalgebrica [Memorie
d. R. Acc.d’ Italia,
t.
3,
N.5].
,’
superficie F2
e chequesta
siaregolare,
e non sia inparticolare
un cono
quadrico (n. 8). L’equazione (4
nelle dueincognite
omogenee .x2 , .(3, di
grado
3 n - ~ abbia s radicidoppie (2.sC 3 ra -1)
relative ed altrettantipunti doppi
dellaF~ (n. 4).
Per una
F2
cosregolare
vale ilseguente
teorema del Siprendano
3 2 s - 5 delle 3 ~a - 2 s - 4 co-niche
degeneri
relative apunti
nondoppi
dellaF2
e di ciascun di esse una determinata retta. Avremo cos 3 ~L - 2 s 5 rette y incidenti la retta 1 e a due a due noncomplanari
con l.Allora è individuata una curva
(razionale)
d’ ordine n 2 inci- dente la retta 1 in n - 3punti
che passa pergli s punti doppi
della F e si
appoggia
a ciascuna delle 3 ~L - 2s ~ rette pprescelte
nellaF2.
16. Supponiamo
che peruu’ ipersuperficie F regolare
sia soddisfatta la condizione necessaria del n.
13,
cioè che lasuperficie
a formata dallecoppie
di rette delle coniche riducibili di K sispezzi
in duesuperficie k’
ek".
Se la F si
può
trasformare iuparticolare
in un cono qua- drico(n. 8)
essa è evidentemente linearmeote razionale. Nelcaso
generale 1’ eqnazione (4),
digrado
3 n - 4 avrà un fattore(doppio
7, digrado
s ~ 0 e un fattoresemplice y,
digrado 3 ~c - ~ s > 0. Sia fi
unpiano per 1
chetagli
la F in unaconica riducibile relativa alla curva
semplice
11.Un
,S3 generico
per ilpiano t-, taglia
la Fregolare
in unasuperncie F2 (n. 14)
ancoraregolare
e chepossiede,
fuori dellaretta
1, s punti doppi.
Lasiiperficie X’,
cioè una delle due com-ponenti
nellequali
peripotesi
si scinde laX,
i ndi vi dua dentroa ciascuna delle 3 ~z - 5 2 s ~ 0 coniche riducibili della su-
perficie F2 (non
relativeagli s punti doppi
dellaF2
o alpiano P)
una determinata retta. In base al teorema del NoKTHKR(n.
14)
è daqueste
rette una curv.aG’’’‘’2~
unisecante le coniche C dellasuperficie F2.
Al L v ariarenell’ 5.
dell’,S’3
per ilpiano P,
la curvaC~’t-’-’’
descrive unasuperficie f’
unisecantele coniche C del sistema
h’,
cioè la F è linearmenterazionale,
e. v. d.
.NOETI FIZ
M.,
loco Cit.(1
17. Se la F
(r
=4)
non èregolare, potremo
ancora consi-derare il sistema lineare
(20)
edire, rispetto
ad unpiano doppio
con curva di diramazione
(21),
che la y èimagine
di una curvaspezzata quando
ciò risulta dal considerare il caso nonregolare
Come caso limite del caso
regolare
oppure(ciò
che è lostesso) quando
ciò risulta nel casoregolare
trasformato del caso nonregolare (1111. 4-9).
la anche senzaeseguirne
en’èttivamentequesta trasformazione,
sipuò
stabilire il confronto tra i due casi.Se ci troviamo nella situazione del n.
5,
cioè è identica-mente nullo aoo, oppure
A22,
si vede direttdmeute che la F è linearmente razionale. Esclusoquesto
caso cominciamo a con-frontare la
(3)
con la(7).
Le
componenti
di conichedegeneri
checorrispondono
nella(7)
all’ annullarsi di a2 b2 (:2 sono virttialtilente non esistenti( n. 12).
Invece perpoichè
ilprimo
mernbro della
(7)
si scinde in due fattori lineari in Cioè le rette diqueste
novecomponenti
di coniche riducibiliapparteii.
gono a due distinte
superficie algebriche.
Consideriamo ora 1’ effetto della divisione del
primo
membrodella
(7)
per la forma(10),
in accordo con le osservazioni fatte alla(11).
Si vede che un fattore di che sia fattore diA22
un numero
pari
di volte(zero incluso)
sipotrà sopprimere
unanuinero
pari
di volte. Invece un fattore di che sia multi-plo
perA,, un
numerodispari
divolte,
dovrà sempre contarsi’Il /la volta.
Infine nella trasformazione della
(11)
con le(14)
si intro-ducono esclnsivamente
componenti
di coniche riducibili virtual- niente non esistenti.18. Infine
vogliamo esprimere
la nostra condizione di ra-zionaltà lineare direttamente per 1’ ente
algebrico
F*(n. I;.
Sidetermini in F* comunque
(ad
es. riferendosi al modelloproiet-
tivo
F)
un sistema linearesemplice
disuperficie f’
che abbianodue intersezioni variabili con le curve razionali C* di
riteritnento 52* della F* al
piano
II(n. 1),
allesuperficie f
corrisponde
nn sistema dipiani doppi
H le cui curve di dira-mazione 8 formano un sistema continuo dotato di una certa curva
inviluppo y (n. 13).
Allora :Co? dizione
necessaria esufficiente affinchè
la F* sia li-nearmente razionale è che sopra il
d.oppio
con curva didirarnazione Y
rappresenti
una curva riducibile(n. 10),
cioè
che il gruppo
deipunti
di contatto di 8 siaequi-
valente
in 7
aquelli segati
su 1 dal sistema delle curve di II metà del sistema delle 6(n. 10).
19.
I teoremi sulla razionalità lineare si estendono diret- tamente ad wna F di unospazio
lineareS,.
con r>
4. Infattise la F è linearmente
razionale,
lo è pure laipersuperficie
se-zione della F con
generico
tirato per la retta l.Viceversa,
sel’ipersuperf cie
sezione della F con unS4 generico
per la retta 1 è linearmenterazionale,
considerato unpiano fi
per la retta 1 cheseghi
la F in due rette il cuipunto
comune P sia
semplice
per la F e fissata una diquelle
duerette,
dentro alla sezione della F con unS4 generico
per ilpiano p
risulta determinata univocamente unasuperficie f
uni-secante le coniche di I~ contenute nell’
8, (n. 16).
Variando 1’S,
in una stella il cui
sostegno S3 contenga
ilpiano fi , quella
su-perficie f
descrive unavarietà V r-2
unisecante le coniche diK,
cioè la F dell’
S,.
è linearmente razionale(n. 9).
20.
I teoremiprecedenti
possono essereinterpretati
nel rife-rimento della F’ ad uno
spazio
lineareS,-i doppio (n. 11). Questo
si ottiene
proiettando
la F dal verticeOo
dellapiramide
dellecoordinate
dell’ S,.
sopra(01, ... , 0,.). doppio
cosottenuto ha
l’ipersuperficie
di diramazionecioè una che ha il
punto 0, multiplo
dell’ ordine 2 m 2 . Si vede che viceversaogni spazio doppio S,-,
con una varietàdi diramazione con un
punto multiplo
dell’ ordine 2 m - 2può pensarsi generato
inquesto
modo.Per r = 3 sono noti i teoremi sulla razionalità di un tale
piano doppio.
Perr > 3
il teorema dei n.15-18,
addattato allospazio doppio sr -I
1 come risulta dal suo enunciato nella introdu-zione,
pur non risolvendol’importante problema
della condizione di razionalità di un talespazio doppio,
ne chiarisce un interes-sante
aspetto particolare.
21. Il fatto che le due
componenti
dellagenerica
conicariducibile di una
componente
yiappartengono
a duesuperficie algebriche (razionalmente) separabili,
sipuò esprimere
anche di-cendo che
quelle
duecomponenti
si possono separare -con opera- zioni razionali in n , ... , x,.. Passando a coordinate non omogenee,come al n.
9,
il risultato dei nn. 13-16 sipuò esprimere
nelseguente
modo :Condizione necessaria e
sufficiente affinchè
la( 19 )
siarisolubile con le
( 18)
èche, interpretate
nella( 19) 1o gi
comevariabili e
X,,
..., comeparametri,
le dueco~mponenti
dellagenerica
conica riducibile(19)
si possano sepacrare con opera-in