R ENDICONTI
del
S EMINARIO M ATEMATICO
della
U NIVERSITÀ DI P ADOVA
E DMONDO M ORGANTINI
Sulle varietà tridimensionali contenenti una rete lineare di superficie razionali irriducibili
Rendiconti del Seminario Matematico della Università di Padova, tome 23 (1954), p. 100-126
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CONTENENTI UNA RETE LINEARE
DI SUPERFICIE RAZIONALI IRRIDUCIBILI
No ta
(*)
d’;’ EDMONDO MORGANTINI( a Padova)
F. ENRIQUES in una sua classica
Memoria )
ha dato ancheuna
prima
classificazione birazionale delle varietàalgebriche
tridimensionali contenenti una rete lineare irriducibile di su-
perficie razionali,
assumendone come modelli iseguenti tipi:
1) S3 semplice ;
oppure2) S. doppio
consuperficie
di diramazione di un certo or-dine 2m con:
a)
una retta(2m 4)-pla ;
oppureb)
unpunto ( 2m 2)-plo ;
oppurec)
duepunti prossimi (21a
--3)-pli, congiunti
da una retta( 2m 6)-pla.
D’altra
parte
G.FàNo )
ha dimostrato che leVg
a super- ficie sezioni razionali sono tutterazionali,
ad eccezione della forma cubicaU.
MORIN B)
hapoi
fra l’altro determinato i diversitipi
(*) Pervenuta in Redazione il 7 ottobre 1953.
1) F. ENRIQUES, Sutte irrazionalità da cui trud farsi dipendere la risotuzione di equazione algebrica f(x, y, z) = 0 con funzioni ra- ziondti di due parametri (Mathem. Annalen. Bd. 49 (1897), pp. 1-23) ; confr. anche F. CONFORTO, Le superficie razionali (Bologna, Zanichelli, 1939), pp. 501-513.
2) G. FANO, Sutte varietà atgebriche a tre dimensioni a superf i- cie sezioni razionali (Annali di Matem. (3), T. XXIV (1915), p. 49
e segg.).
8) U. MORIN, Sutta ctassificaczione proiettiva delle varietà a super-
f icie sezioni razionali (Annali di matem. (4), T. XV I I I (1939), p. 147
e segg.).
proiettivamente
distinti delle varietà studiate dalFANO,
for-nendo cos una classificazione cremoniana dei sistemi lineari
semplici
di dimensionemaggiore
di tre disuperficie
razio-nali " ,
M.
BALDASSARRI 4)
si èoccupato
delleVa
contenenti un si- stema lineare o03 disuperficie razionali, composto
con unainvoluzione di
punti.
Anchequeste
- esclusequelle
trasfor-mabili in una forma cubica
dell’S4
sono tutte razionali.Successivamente lo stesso BALDAS SARRI
5)
si èoccupato
an-che delle
V.
contenenti un fascio lineare disuperficie
razio-nali, semplificando
laclassificazione
invariantivagià
datane dall’ENRIQUESg). Egli è
riuscito a dimostrare chequeste V.,
possono ridursi ai
quattro tipi già
ricordati sopra aproposito
delle con rete lineare di *
superficie
razionali.Sicché il
problema
della classificazione birazionale diquel-
le
Vg
restava ancora insoluto: esso viene risolto inquesta Nota,
col teorema enunciato nelparagrafo seguente.
***
Nei lavori
citati,
oltre ai classicirisultati 7)
inerenti alla classificazione dellesuperficie
e delle varietà a curve sezionirazionali,
allittiche odiperellittiche,
si sfrutta essenzialmente il processo diaggiunzione 8)
sui sistemi lineari di curve e di4) M. BALDASSABBI, V3 contenenti un sistemi lineare tripla-
mente infinito di, superficie razionati (Rendiconti Sem. Matem. Pado- va, VOL XX (1951), pp. 135-152).
fi) M. BALDASSABBI, Una condizione per t’esistenza cti unisecacnti (Rend. Acc. Naz. Lincei (8), vol. XII (1952), pp. 390-97).
6) 1. cit. i).
7) Confr. ad es. F. ENRIQUES, Suz sistemi tineari dz snperficze al- gebriche ad intersezioni variabili iperellittiche (Mathem. Annalen, Bd.
46 (1895), p. 179 e segg.), dove sono citati
anche
i risultati prece-denti di diversi Autori; G. SCORZA, Le varietà a curroe aezioni ellitti- che (Annali di Matem. (3), T. XV (1908), p. 217 e segg.).
8) Confr. F. SEVERI, Fondczments per la Geometria sulle varietà aZ-
g6briche (Rend. Circ. Matem. Palermo, t. XXVIII (1909), p. 37 e
segg. ) ; § F’ondamenti per Za geometria sulle varietà atgebriche [Annali
di Matem. (4), T. XXXII (1951)].
superficie
considerati. Essopermette
diprecisare
la natura al-gebrica
e - se occorre - anche iltipo proiettivo
diquei
sistemi
9).
L’ENRIQUES
perviene
alla suaprovvisoria
classificazione delleV.
con rete disuperficie
razionaliapplicando
il proce- dimento diaggiunzione
al sistema delle sezionipiane
dellasingola superficie
razionale e determinando itipi
di super- ficie razionali birazionalmente distinti di fronte alla intro- duzione di eventuali irrazionalità aritmetiche neiparametri
del sistema in cui variano.
D’altra
parte
il FANO ed il MORIN hannoapplicato
con suc-cesso il
procedimento
diaggiunzione
direttamente al sistema lineare dellesuperficie
razionali considerate sullaV.,.
Sipuò
cos
pervenire
alla costruzione di sistemi lineari disuperficie
razionali diversi da
quello
dato.In
questo
lavoro si sfruttet taleprocedimento globale
ancheper la definitiva classificazione birazionale di
quelle V3
sullequali
è data una rete lineareirriducibile Q ’,
disuperficie
razionali. I risultati ottenuti possono riassumersi nel seguen- te teorema :
Una varietà tridimensionate contenente una rete linea’1.e di
super f ieie
razionali sipuò
semprerappresentare:
I)
sopra unS3 semplice;
oppureII)
sopra 2inS3 doppio,
corc Una8uperficie di
diramazione:A) di
ordine2m,
dotata di 2cnpunto (Jnz 2)-plo;
op- pureB) di
ordine6,
dotata di unpunto trzplo,
cu.i è pros- sima unct rettatripla
Come era
prevedibile, scompaiono quei
modelli( 2a, 2c)
del-la classificazione
provvisoria dell’ENRIQUES)
daiquali
non ri-9) Un ampio e recente ragguaglio sullo stato attuale della teoria
e sulla vasta letteratura inerente alla varietà tridimensionali si trova nella monografia di L. ROTH: Algebraie Threefolds (Rend. Matem. Ro-
ma (5) voL X (1951), p. 297 e segg. ) . Una monografia più vasta sullo stesso soggetto è quella che sta preparando M. BALDASSARRI per la col- lezione degli Ergebnisse der Mathe’lnatik dell’editore SPRIKGEB.
sulta a
priori
che sullaV.
esista una rete lineare disuperficie
razionali. È vero che - se
generali
-quegli spazi doppi sono’
birazionalmente distinti tra loro edagli altri;
tuttaviala -
postulata
esistenza diquella
rete liparticolarizza
facendoappunto sparire
iltipo 2a
e trasformando iltipo 2c
inquello
II]g.* * *
Premesse alcune
generalità (n. 1),
si costruisce(n. 2)
unmodello
proiettivo W.
della nostravarietà, appartenente all’S4.
Dalla sua considerazione risulta che laparte
variabiledelle curve caratteristiche della
rete ( 4Y i
sipuò
sempre rite-nere irriducibile.
Ricordate
( nn. 4-5)
leproprietà
dei sistemi lineari succes-sivi
aggiunti puri
aquello
delle sezioniiperpiane
delle sin-gole superficie (D,
nel n. 6 si descrive ilprocedimento globale
di
aggiunzione
che neiseguenti
nn. 10-17 verrà usato - quan-do
laV.
siacompletamente regolare
- su di un suo modello(n. 3)
in cui lesuperficie (D
sianoprive
dipunti multipli propri.
Quindi, dopo
aver distinto i vari casipossibili (n. 7), dap- prima
si studia direttamente(n. 8)
il caso in cui le curvesezioni
iperpiane
dellagenerica superficie
razionale Q della rete siano razionali od ellittiche. Allora sono addirittura su-perficie
razionali o riferibili arigate
ellittiche le sezioniiper- piane
dellaV 3’
sicchè essa è razionale o riferibile ad una forma cubicaSi considera
poi
il caso in cui il genere delle sezioniiper- piane
dellagenerica Q
èmaggiore
di uno. Se su di essa l’ul.timo sistema lineare
I aggiunto
puro al sistema diquelle
sezioni è
composto
con il fascio dellecomponenti
variabilidelle curve caratteristiche della
rete,
equeste
sonorazionali,
allora
(n. 9)
si cadenell’S3 doppio
consuperficie
di dirama- zione di ordine 2m conpunto (2m 2)-plo,
ossia in una diquelle
notevoli formewan dell’S4
dotate di retta(n-2)-pla,
delle
quali
la forma cubica è un casoparticolare.
Nel n. 10 si
premettono
alcune osservazioni per il caso in cui il fascio delle curve caratteristiche yappartenenti
allagenerica superficie O
non coincida conquello
con cui è even-tualmente
composto
il sistemaC I.
Allora,
se le curve C sonorazionali,
si dimostra che laV3
è razionale.Invece,
se le curve C sono ellittiche(nn. 12-17),
la
V. può
essere razionale o riferibile ad una forma cubica La dimostrazione della razionalità diVg
èparticolar-
mente
riposta
nel caso(nn. 14-16)
chei C i
sia unfascio,
e lasi consegue solo
dopo
averrappresentato doppiamente
laV3
su di un
Si-cono quadrico
Infine si studia direttamente il caso in cui le curve 1 sono ellittiche e coincidono con le curve C. Si riconosce allora
(nn. 18-20), dopo
averlarappresentata doppiamente
su di unSo-cono
di VERONESEdell’S6’
che la173
sipuò
trasformare inun 8a doppio
deltipo
IIB. ,1. Sia
data,
in unospazio
lineareSr(r > 4),
una varietàalgebrica
irriducibile tridimensionaleVs,
e su di essa sia datauna rete
zrriducibite, di superficie
razionali.Tale rete è necessariamente
composta
con una congruenza razionale K2, di indiceuno, di
curve F.razionale,
come l’insieme dei fasci lineari conte- nuti nellarete,
e di indice uno,giacchè
per unpunto generico
di
Vg
passano solo lesuperficie (P
di uno diquei fasci,
equindi
una ben determinata curvaF,
che diquel
fascio è la linea base.Su
ogni 0
le altresuperficie
della rete segano un fascio lineare di curve r.Si noti
che,
aprescindere
dalle eventuali curvefisse,
basedella
rete,
le curve r possono essere riducibili:Anche l’insieme delle
componenti
variabili ed irriducibiliri (i = 1,
...,y)
è una congruenzak2,
002 e di indice uno.Quelle
Yi chegiacciono
su una fissata dellesuperficie
ra- zionali Q costituiscono un fasciok1,
necessariamentelineare,
con cui è
composto quello
delle curve F cheappartengono
allastessa Q. Pertanto la congruenza
k2, pensata
come ente cxJ2(di
curvey),
cioè come unasuperficie «
i cuipunti
sono leimmagini
delle curve y, apparericoperta
da una rete linearedi curve razionali a
(immagini
dei fasci linearicomposta
con una involuzione di
gruppi
di p.punti.
Dunque
lasuperficie
7c èrazionale,
cioè è razionale la con-k2.
2. -
Assunto,
com’èlecito,
come modello dellasuperficie
razionale n un
piano
ndell’S4,
e presa nello stessoS4
unaretta 1
indipendente da ’7t,
sipuò
costruire un modelloproiet-
tivo
W.
della dataVa,
contenutonell’S4,
nelquale
lecurve y’
hanno per
immagini
le curve y variabilisegate
suWg
daipiani per 1.
Basta
perciò dapprima
riferire perproiezione
la stella dipiani
di asse 1 alpiano punteggiato
~. Cosquella
stellaresta riferita birazionalmente alla congruenza
k2. Quindi
siproietta
sulpiano generico
della stella la curva y ad esso cor-rispondente,
da un centro O fissatogenericamente
inS4 Infine,
se occorre, la curvapiana proiezione di y
sipuò
trasformare cremonianamente
(senza
introdurre irrazionalità aritmetiche neiparametri
dellastell a)
in un suo modello diproprietà proiettive opportune.
Ad. es. in uno di ordine mini- mo ; oppure, se y non èiperellittica,
tale che le sue sezioni rettilinee sianogruppi
canonici.Le
superficie O
sonosegate
sullaWg dagli S1-coni
che da 1proiettano
le curve dellarete | a |
delpiano Se L a i
è omaloi-d ca,
cioè=1,
cioè sela parte
variabile delle curve ca-ratteristiche della rete
1
èirriducibile,
sipuò
addirittura supporre che la rete1 a ~
siaquella
delle rette delpiano
’7t.Allora le
superficie Q
sonosegate
sullaWg dagli
per I.Si noti che se la
i
non èomaloidica,
ma digrado
¡~. >
1,
essa è contenuta totalmente in un sistema lineare com-pleto
chepossiedé gli
stessipunti
base della rete.Proiettando dalla retta 1 si ottiene un sistema lineare
completo
diconi,
iquali
segano sullaWg
un sistema linearecompleto
disuperficie 0~
che ha la stessa varietà base della laquale
è contenuta totalmente in esso.D’altra
parte
lesingolarità
dellasuperficie generica
di unsistema lineare
completo
irriducibile cadono sulla sua varietàbase,
che le determina. Ma lagenerica (D
nonpuò
avere altresingolarità
oltrequelle
chepossiede
lagenerica (D*,
altrimentila
rete 1, 0 I
non avrebbe la stessa varietà base Dun- que lagenerica
C* ha lo stesso ordine e le stessesingolarità
della
generica
C. Sipuò
anche ammettere - data la linearità della retei
- che la varietà delle trisecanti dellagenerica
abbia
gli
stessi caratteriproiettivi
diquella
dellagenerica 4>,
cosicchè lagenerica Q*
e lagenerica (D
hannogli
stessicaratteri birazionali.
Pertanto anehe ta
generica-
0* è razionale..Ora,
conl’imposizione punti
base fissatigenerica-
mente nel
piano
dal sistema sipuò
estrarre una reteomaloidica di curve a, e
quindi
- tornando sullaW3
- dalsistema
I cl» * I
sipuò
estrarre una rete lineare disuperficie
ra-zionali,
che indicheremo ancora conC j,
ma tale che le com-ponenti
variabili delle sue curve caratteristiche siano irri- ducibili.In altre
parole : si può
supporre che laparte
varia-bile y delle curve
caratteristiche
della retei
4>i
sia irriducibile.3. - Com’è noto
10),
lagenerica superficiè 4Y
sipuò
tra-sformare birazionalmente in un’altra
priva
dipunti multipli propri (cioè
tali da abbassare il genere delle sezioniiperpia-
ne per
essi)
senza che si debbano introdurre irrazionalità arit- metiche neiparametri
della rete. Sipuò
anzi ammettere che si possa costruire un modelloIV.,"
dellaWa -
il cuispazio
ambiente
può
essere di dimensionemaggiore
diquattro
- taleche in esso la
generica Q
siaprivct
dipunti multipli propri.
D’altra
parte
- in unospazio
di dimensioneopportuna
si
può
anche11)
costruire un modelloW3
della dataVa
chesia
privo
disingolarità.
10) Confr. F. ENRIQUES, 1. cit. 1), p. 7.
11) Cfr. O. ZABISKI, Reduction of the singularities of algebraio
three dimensional varieties (Annals of Math. ( 2 ) vol. 45 ( 1944 ) , p. 472 ) ;
B. SEGRE, scioglimento delle singolarità delle varietà algebriche ( Annali di Matem. (4) T. 33 ( 19~2 ) ) .
A seconda dei casi ci riferiremo nel
seguito
all’uno odall’altro di
questi
modelli.4. - Con riferimento al modello
Wsû,
indichiamo con~ E 1
il sistema lineare -semplice,
irriducibile eprivo
dicurve fondamentali
proprie
- delle curve sezioniiperpiane
della
generica superficie
razionale Q. Se il genere delle curve E è >1, sulla Q
resta razionalmente determinato ed èef- fettivo
il sistema linearecompleto ~ E1 I, primo aggiunto
puroa
quello E ~ ~’ Eo I.
Invece è virtuale il sistema canonico|E1 - E| = |E1 - E0|.
Saranno anche razionalmente determinati ed effettivi i si- stemi lineari
completi,
successiviaggiunti puri (di
indiceuno
12)
aquello 1 E 1
:Ora G.
CASTELNUOVO 13)
ha dimostrato che:Poperazione
di
aggiunzione
success ivamenteapplicata
nelpiano
apartire
da un sistema lineare
irriducibile, semplice
eprivo
di curvefondamentali proprie,
conduce -sempre ad uno deiseguenti
si-stemi :
1)
Sistema(ool almeno)
di curverazionali,
dete18-minato dal gruppo dei
punti
base(se
il sistema ha dimensione> 1 esso è
semplice
e nonpossiede
curve fondamentali pro-prie,
cioè non èrappresentativo
di uncono).
2)
Sistemalineare, irriducibile, semplice (003 almeno)
di curve
ellittiche,privo
di curvef ondamentati proprie,
deter-minato dal gruppo base.
3)
Rete di curveellittiche,
riducibile(per
trasformazione.bit·azionale)
alla rete delle cubichepassanti
pet. 7punti
base.12) Usando la terminologia di L. NOLLET, Recherches sur les systé-
yrces tinéaires de courbes algébriques planes (Mém. Soc. R. d. Sc. Liége (4) T. VII (1947), pp. 469-554).
13) Vedi F. ErTB,yUES, Sui piani doppi di genere uno (Mem. Soc.
It. delle Scienze, (3), T. X (1896), pp. 201-221), p. 209, e la nota ag- giunta a p. 222 da G. CASTELNUOVO.
4)
Sistema lineare 003 di di generedue,
riducibileal sisterna delle sestiche con otto
punti
basedoppi.
Si
tenga
inoltrepresente
che:a)
Nel caso1), quando
l’ultimo sistemaaggiunto
è com-posto
con le curve razionali R di unfascio, queste
bisecano lecurve
(iperellittiche) C1
delpenultimo aggiunto,
che è irridu-cibile.
b)
Nel caso4) l’aggiunto
successivo è un fascioI e f
di curve
ellittiche,
trasformabile cremonianamente nel fascio delle cubiche pergli
8punti
base del sistema delle sesticheCl.
Sicché intanto si
può
sempre supporre che ilsistemi ) C i
sia almeno ocl e che le curve C sia.no irriducibili ed ellittiche
o
razionali,
oppure - se riducibili -composte
con le curverazionali di un fascio R.
5. -
Inoltre,
nel casoche ~ i C i
sia un fascio di curve el-littiche,
ilpenultimo aggiunto I 01 i
è un sistema lineare oo3 dicurve di genere due e
grado quattro,
di cui faparte
la rete lineare delle curvespezzate
incoppie
di curveC,
ed è com-posto
con una involuzione dicoppie
dipunti I2.
La
rappresentazione
dellagenerica superficie Q
nelpiano semplice
e la trasformazione cremoniana del sistemaI
nel sistema delle sestiche con 8
punti
basedoppi A 2,
...,A 8
possono anche
comportare
l’introduzione di irrazionalità arit- metiche neiparametri
dellarete IO I.
Ilfascio C ~ i
divieneil fascio delle cubiche per
A1,
..., ilquale possiede
ancheun ulteriore
punto
baseA,,
determinato daiprecedenti.
La12
diviene la involuzione di
BERTINI,
che suogni
cubica ellittica C determina una serie lineareg21,
uno dei cuiquattro punti
doppi
cade in -Tuttavia,
ritornando sullaC,
si riconosce aposteriori
che su ciascuna delle C resta determinato razionalmente un
punto A = A9,
fisso o variabile conC,
equindi
sulla (Dresta determinata una curva
razionale a,
infinitesima ofinita,
unisecante le C.
Converrà osservare
esplicitamente
che per unpunto
gene- rico P passano 002 curveCi
ed una curvaC,
che con-tiene il
punto
P’coniugato
di P nellaI2,
anche per ilquale
passano tutte le o02
Ci.
Tra
queste
o02al
ve ne sono 0o Ispezzate
nella C per P ed in un’altra C arbitraria.Se
però
la scelta di P è tale che sulla C per esso sia P - .P’ =A,
allora tutte le oo2 curve01
per P si spezzano nella curva fondamentale a ed in unacoppia
arbitraria dicurve C. In
particolare
se ne deduce che la curva fondamen- tale a si deve pensare come facenteparte
di tutte leCi
spez- zate incoppie
di curve C.La senza introdurre irrazionalità aritmetiche e riferen do
proiettivamente
le curve01
aipiani
di un sipuò
tra-sformare in un cono
quadrico doppio
con sestica di dirama- zione di generequattro,
trisecante legeneratrici
del cono esituata sopra una
superficie
cubica. Legeneratrici
del conosono le
immagini
delle curve ellitticheC,
sullequali
il vertice è ilquarto punto
di diramazione A =A9.
Infine,
determinato che sia unpunto
del cono distinto dalvertice,
cioè unacoppia generica
dellaI2, proiettandolo
daesso su di un
piano generico
del suo ambienteS3,
la Q si tra-sforma in un
piano doppio
con sestica didiramazione;
dotatadi
punti tripli infinitanmente
vicini~.).
6. - Sul modello della nostra
V3
sono peripotesi
ra-zionalmente determinati due sistemi lineari di
superficie:
quello P ~ ~
delle sezioniiperpiane
e la reteSul modello
privo
disingolarità
sarannoquindi
razio-nalmente determinati anche il sistema lineare
completo
)
F+ 4Y i
ed il suoaggiunto, spogliato
dalle eventuali compo- nentifisse,
e sipotrà
scrivere:Le
superficie
del sistema(1) tagliano
sullagenerica 4Y,
14) Cfr. F. ENBIQUES - L. CAMPEDELLI, Lezioni sulla teoria delle superficie algebríche (Padova, C.E.D.A.1BI., 1930), p. 409.
fuori
di eventuali curvefisse,
del sisteniaeffettivo :
tDunque
anche il sistema lineare(1)
è effettivo.È da notare che sulla
W.
equindi
sullaVa
il sistema vir-tuale
I
resta definito dalla(1)
come differenza dei due sistemi lineari effettivi1 (F -~- f~»’ i ed ~ I F I.
Analogamente
saranno razionalmente determinati sullaV,,
ed effettivi anche i sistemi lineari
completi:
Essi,
di eventuali cui-vef isse, tagliano
sullagenerica superficie (D
sistemi linearirispettivamente
contenuti inquelli completi :
delle cui curve s’è detto sopra.
Se
poi
laV.
ècompletamente regolare,
il sistema lineare dicurve- i (i
=1, 2,
...,k) segato
sullagenerica O
dal siste-ma lineare
completo
disuperficie-
I F+ ~
sarà anch’essocompteto.
7. - Con riferimento al modello
converrà, prima
diprocedere, distinguere
iseguenti
casi:I)
Il genere delle sezioniiperpiane
dellagenerica Q
è 1.II)
Il genere delle sezioniiperpiane
dellagenerica (D
è > 1.A sua volta il caso
II)
daràluogo
aiseguenti
sottocasi :A)
il fascio delle curve yappartenenti
allagenerica (D
non coincide con
quello
con cui è eventualmentecomposto
ilsistemi ) C j .
B)
Le curve y sono razionali e col fascio di curve y ap-partenente
allagenerica (D
ècomposto (7 j.
C)
Le curve Y sono ellittiche ed il fascio di curve y ap-partenente
allagenerica O
coincide con] C ].
8. - Nel caso
I)
larete | Q 1 taglia
sullagenerica
sezioneiperpiana
I’ dellaV3
una rete lineare di curve razionali odellittiche. Sicché la 1!’
può
essererazionale,
oppure riferibile ad unarigata ellittica 115).
6
noto 16)
che nelprimo
caso laV 3
èrazionale,
oriferibile
a.d una
f orma
cubicadett’S4.
L’altra alternativa non
può v erificarsi, giacchè :
su UnaVg
nonpuò
esistere sistema lineare(alrrceno)
dificie
Ytrasformabili in rigate ipei-ellittiche ( di
generep > 1)
ed a curve caratteristiche
(variacbiti)
irriducibili.Infatti,
se un tale sistema oo2esistesse,
suogni
W reste-rebbe determinato un fascio
iperellittico
di curve razionali ,c~(le
generatrici
dellarigata),
e lagenerica
g nonpotrebbe
es-sere comune a due
W, altrimenti,
essendo le curve caratte- ristiche del sistemaI W i irriducib li,
il sistemadella g
appar- tenenti allagenerica
~’ sarebbe un fascio razionale e noniperellittico
di generep >
1.Sicchè sulla
V3
dovrebbe esistere un sistema di o03 curve g.Quelle passanti
per unpunto generico
P diVg
formerebberoun sistema
Kp, ool,
razionale edirriducibile,
come il sistemalineare delle W per P. Inoltre
le g
diKp
sarebbero riferibilia
rette,
senza che si debbano introdurre irrazionalità arit- metiche.Sicchè
le g
diKp genererebbero
unasuperficie Gp,
linear-mente
razionale,
inquanto
riferibile ad unpiano semplice
in cui le o01 curve g avrebbero per
immagini
le retteg’
di unfascio di centro P’. ,
Presa nel
piano x
una rettaq’
nonpassante
perP’,
suG p,
resterebbe determinata una curva razionale q unisecante le sue g in un
punto
variabileQ.
Sipotrebbe
considerare il si- stema razionale o01 dellesuperficie
linearmente razionaliG Q ,
Esse
ricoprirebbero
tutta laV,,,
per unpunto generico
dellaquale passerebbero
un numero finito IL diGg.
Dunque
laV3
risulterebbeunirazionale, potendosi
porre in15) Cfr. G. CASTELNuOVO, Sutte superficie algebriche che conten-
gono una rete di curve iperettittiche (Rend. -§ccad. Lincei (5), Vol. III ( 1894 ) ; oppure in Memorie Scelte, Bologna, Zanichelli, 1937, p. 233).
16) Cfr. G. FANO, 1. Cit. 2).
corrispondenza (1,
conun Sa
dove la congruenza razionale diindice v
delleo0 2 curve g appartenenti
alle 001(~Q
sipotreb-
be
rappresentare
sulle rette in una stella fissata di centro O.Ma
allora,
essendo laY3 completamente regolare,
non po- trebbepossedere
un sistema lineare almeno 002 disuperficie
T
irregolari,
a curve caratteristiche variabili irriducibili17).
Si osservi che il
ragionamento
ed il risultatoprecedente valgono
anche nellaipotesi più generale
che le curve sezioniiperpiane
sianoiperellittiche (di genere > 1), purchè
la rete di curve
iperellittiche
che allora si ottiene sulla gene- rica sezioneiperpiana
F delleV.
abbia la serie caratteristicanon
speciale 18).
9. - Andiamo ora ad esaminare il caso
II) ;
facendo anzi-tutto vedere che nelle
ipotesi A)
eB)
laV,
ècompletamente sicchè,
essendo > 1 il genere delle sezioniiperpiane
della
generica 0,
allaY3
si possonoapplicare
iragionamenti
dei nn.
4-6,
ivi compresa l’osservazione finale del n. 6.É infatti
noto 19)
che nel casoI, A)
laVg
èunirazionale, quindi completamente regolare.
D’altra
parte,
essendo nel casoIl, B)
le curve yrazionali,
si
può
sempre suppporre che sul modelloWg
costruito al n. 2 le curve y abbiano perimmagini
delle coniche. Si tratta dun- que di unadell’S4
con retta( n 2)-pla,
notoriamenteregolare.
In tal caso, essendo le curve
Ci,
equindi
lesuperficie Wir ,
bisecanti le Y, fissate
genericamente
dueY1
restano determi- nate suogni y
duecoppie
dipunti,
equindi
lag21
che li con-giunge. Pertanto,
riferite birazionalmente le o02 curve y alle rette di una stella di centro Odell’Sa,
e riferitiproiettiva-
mente i
punti
di ciascuna retta aigruppi
dellag21 della T
17) Cfr. G: CASTELNUOVO ed F. ENRIQUES, Sur les intégrales sim- ples de premiére espéce d’une surf a,ce ou d’une variété algébrique à plu8ieurs dimensions (Annales de l’Ec. Norm. Sup. (3), T. 22 (1896),
p. 339).
18) Cfr. G. CASTELNUOVO, 1. Cit. 15).
19) Cfr. F. ENRIQUES, 1. cit. 1), pp. 21-22.
corrispondente,
la nostraV.
sirappresenta
su didoppio
con
superficie
di dvracmazione di ordine 2m dotata di unpunto
O
(2m 2)-pto.
’Nel caso
II, C)
sipuò
solo asserire20)
che sononulli
lairregolarità superficiale
ed il genere aritmetico dellaV,.
10. Nel caso
II, A)
le curve 0 sonogeneralmente
cibili.
Infatti,
se fosseroriducibili, quelle giacenti
su una ge- nerica Q sarebberocomposte
con le curve razionali R di unfascio lineare
(n. 3). Sicché, viceversa,
su di una fissatale
superficie Q segherebbero
un sistema lineare C>02 di curveriducibili, composte
con le curve di un altro fascio oltread una eventuale
parte
fissa(che
dovrebbe coincidere con la eventuale linea base della).
Ma allora per una Rgenerica
dovrebbero passare oc~superficie ~,
sicchè la R coin- ciderebbe con una y, controall’ipotesi.
D’altra
parte,
sempre nel casoII, _4),
nonpuò accadere
che,due
diverse 0seghino
sullagenerica
1Ir la curvaC,
altrimenti
quella
l~f sarebbe contenuta in(o
coinciderebbecon)
una
1>,
e le curve y coinciderebbero con leC,
controall’ipotesi.
Dunque
lesuperficie 4Y
segano sullagenerica Y
una retelineare di curve ellittiche o razionali
(fuori
di una eventualecomponente fissa).
Cosicchè anche le
super f icie
W sonorazionali,
o ppurerife-
ribili a
rigate ellittiche 21), questa
seconda alternativapotendo
verificarsi soloquando
le curve C sono ellittiche.11. -
Supponiamo dapprima
che le curve C siano ra-zionali.
Dal sistema
i
W !1
sipuò
sempre estrarre un fasciolineare,
che
seguiteremo
ad indicarecon 1 qr 1,
in modo che il sistema~ C ~ ~ segato
sullagenerica (D
dallesuperficie
del f ascioI qr i
sia un fascio di curve C razionali ed irriducibili
(n. 10).
SeC I,
non fosse unfascio,
lagenerica superficie
della rette[
20) Cfr. G. FANO, 1. cito 2 ) , n. 1.
21) Cfr. G. CASTELNUOVO, 1. cit. 15).
sarebbe contenuta in una delle
superficie
del fascioi T 1,
il cheè assurdo. ,
Su di
genericamente
fissata tra le C sipotrà 22)
determinare una curva
razionale g,
unisecante le ool curveC,
e
quindi
le oclsuperficie
W del fascio Detto P’un punto generico
di g, sulla per esso resta determinato un fascio di curve razionaliC,
di cui P è unpunto
basesemplice.
Per-tanto
quella
W sipuò riferire,
senza introdurre ulteriori irrazionalità aritmetiche, ad unpiano semplice
6), dove lecurve C hanno per
immagini
le rette di un fascioprefissato,
di centro 0.
Ma allora la data
V3
risulta tinearmente inquanto
sipuò rappresentare
birazionalmente su di un8,,
inmodo che alle oi
superficie
razionali(cioè agli oo1 punti
P di
g) corrispondano
ipiani
W di un fascio di asse o, ed alle oo3 curve C le rette di una stella il cui centro O appar-tenga
ad o.12. -
Supponiamo
ora che le curve C siano ellittiche e lesuperficie
W razionali.Se il
si-steina i W i
è almeno 003 esemplice,
oppure compo- sto con una involuzione digruppi
dipunti,
risulta dai lavori di G. FANO24)
e M. BALDASSARRI25)
che la nostraV3
è razio-nale,
oppureriferibile
ad unaform
cubicadelUS..
D’altra
parte,
seí i
fossecomposto
con una congruenza dicurve P
ed almeno una diqueste giacesse
sullagenerica O,
le ø coinciderebbero con (o sarebbero contenute
ne)
leW, le curve y
coinciderebbero conle ~
e con leC, ellittiche,
di cuisu
ogni 4Y
ce ne sarebbe unfascio,
e si ricadrebbe nel casoII,
C)"~
22) Cfr. M. NOETHEB, Ueber Flaechen wekhe Schaaren rationakr Curven besitzen. (Mathem. Annalen, Bd. 3 ( 1871 ) ) . o
23) Secondo la terminologia di U. MORIN, Sutte varietà. algebriche che contengono un f ascio di curve razionati. (Rend. Sem. Matem. Pa- dova, Voi. IX ( 1938 ) ) .
24) 1. Cit. 2).
25) l.
Cit. 4).Se invece nessuna delle
curve P appartenesse
allagenerica 4> , questa
nonpotrebbe
essere contenuta o coincidere con una.,
sicchè la dimensione del sistemaC 1,
ultimoaggiunto
aqúello
delle sezioniiperpiane
della1>,
sarebbe almeno tre. Ma allora il sistema di curve ellitticheC ~ I
sarebbesemplice,
men-tre dovrebbe essere
composto
con la involuzione digruppi
dipunti segata
su 4Y dalla congruenza dellecurve- razionale,
00 2 e di indice uno. Rimane
perciò
solopossibile
il caso chele P
siano unisecanti le1>,
nelqual
casole P
sarebbero razio- nali e laV3
sarebbe tineacrmenterazionale, potendosi
ad es.riferire birazionalmente ad un
S3
in modo che lecurve P
ab-biano per
immagini
le rette di una stella.13. -
Sempre
nel casoII, A),
con le curve C ellittichesuperficie
Wrazionali, supponiamo
chei T i
siac una rete.Si
può
subito osservare che anche il sistema lineare com-pleto i C i segato
dalle (~) sulla Wgenerica
è unarete,
altri-menti si ricadrebbe ancora nel caso
II, C). Quindi
lagenerica
W non è contenuta né coincide con una ~’. Inoltre su di
essa la rete
C ~,
essendocompleta,
è digrado
due.In altre
parole
unagenerica
D delle curve caratteristiche della reteI W i
ètagliata
in duepunti
variabiliP,
P’ dallagenerica
~~.Se una delle
componenti
variabili della D non avesse in- tersezioni variabili con le W,apparterrebbe
a tutte le 001 Wper un suo
punto
equindi,
nonpotendo
coincidere con unacomponente (fissa)
della eventuale curva base della rete dovrebbe coincidere con una y, e si ricadrebbe nel casoII, C).
Dunque
la D nonpuò
averecomponenti
variabili che non in- tersechino le (D inpunti
variabili.Se la
parte
variabile della Dgenerica è riducibile,
deveesserlo in due
componenti du d2,
ciascuna dellequali
unise-cante le e
quindi
razionale. Il sistema diqueste
d è unacongruenza razionale
( d)
di indice uno(vedi
ilragionamento
analogo
fatto per le y al n.1).
Fissatagenericamente
unaO, questa
interseca tutte le~’,
equindi
è unisecante per tutte le o02 curve razionali d. Pertanto Zinearmenteraziowate, potendosi
riferire birazionalmente ad unS$
sem-plice,
in cui le curve d hanno perimmagini
le rette di unastella.
Supponiamo
ora che(la parte
variabilede)
lagenerica
curva D sia irriducibile. Se D non
appartiene
ad una Otagliano
su di essa unag22, quindi
D è razionale. In tal casola
rete W i
è a curve caratteristiche D razionali ed irriclii- cibili. La congruenza, razionale e di indice uno, delle curve D ammette comesuperficie
bisecante lagenerica ~,
sicchéV.,
si
può
trasformare birazionalmente in una conretta g (n 2)-pla,
oppure in un8s doppio
consuper f icie
didiramazione di ordine dotatac di
punto (2m 2)-plo (confr.
n.
8).
Sulla curve D hanno perimmagini
le coniche va-riabili
segate
daipiani
per g, mentre lesuperficie
T hanno perimmagini ~e
sezioni di congli 83
per g.Se invece la
generica
Dappartenesse
ad una f~)* dellef~),
nel fascio di ~’ che l’ha come linea base ce ne sarebbe al-
meno una ~ ~ ~° coincidente con
(o
contenentela)
Sicclièsulla
~’ * ~ c~ ~
le curve C sarebbero solo ool e necessaria- mente coinciderebbero sia col fascio delle y, sia col fascio delle D cheappartengono
ad essa.Poichè le curve D
ricoprono
tutta laV.,,
diqueste
~-* C Zh’ *ce ne sarebbero almeno
ool, quindi
le curve caratteristiche D della rete ’i
coinciderebbero con le curve y. Ma alloraogni
coinciderebbe
con(o
sarebbe contenutain)
e si ri-cadrebbe nel caso
II, C).
14. - Ancora nel caso
II, A),
con le curve C ellittiche e le8uperficie
Wrazionali, supponiamo
che141* I
sia unf asczo,
e
quindi
che sia un fascio di curve ellittiche il sistemaC j I
appartenente
allagenerica Q.
Ricordiamo che per una C
generica,
distinta peripotesi
dalle y, non
può
passarepiù
di(n. 10).
Preso un
punto generico
P di si considerino le o01 su-perficie O
per esso, aventi in comune la curva y per .P. Su ciascuna diqueste
C resta determinata una curvaC,
equeste
C descrivono un fascio