A NNALI DELLA
S CUOLA N ORMALE S UPERIORE DI P ISA Classe di Scienze
A. T OGNOLI
Sulla classificazione dei fibrati analitici reali
Annali della Scuola Normale Superiore di Pisa, Classe di Scienze 3
esérie, tome 21, n
o4 (1967), p. 709-744
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DEI FIBRATI ANALITICI REALI
A. TOGNOLI
(*)
Introduzione.
Sia V uno
spazio
di Stein ed .L~ un gruppo di Liecomplesso.
H. Grauertha
provato, (vedi [6]),
cheogni
fibratoprincipale topologico su V,
di gruppostrutturale
L*,
èequivalente
ad un fibratoprincipale olomorfo,
ed inoltre due fibratiprincipali olomorfi,
di base T~ e gruppo strutturaleL*,
sono ana-liticamente
equivalenti
se lo sonotopologicamente.
In
questo
lavoro siproverà
il risultatoanalogo quando
V è unospazio
analitico reale
coerente, ogni componente
connessa delquale
ha dimensionefinita,
ed .L~‘ è unsottogruppo
di Lie di un gruppo di Lie connesso.Daremo
qui
un breve sunto del lavoro.Nel
paragrafo
1 si richiamano alcune definizioni utili nelseguito.
Sia
( V, 0 v)
unJR-spazio, .F2013~ F"
un fibrato analiticoprincipale
di grup- po strutturale L*. Nelparagrafo
2 si prova che se L* ècomplessificabile
ilfibrato F ammette un
complessificato.
Si esaminano in
particolare
i fibrati vettoriali analitici e nelparagrafo
3 si danno teoremi di
approssimazione
delle sezioni continue con sezioni analitiche.Applicando
i teoremi di immersionedegli TR-spazi
in1R11
siottengono analoghi
risultati diapprossimazione
per leapplicazioni
di unospazio
ana-litico in una varietà.
È
notoche,
fissato n E 1~T ed un gruppo di Liecompatto L*,
esiste unavarietà analitica reale
Xn
taleche,
perogni spazio
analitico V di dimen-sione n,
l’insieme ir( h, Xn)
nelleapplicazioni continue,
a meno diomotopia,
di V in
X~,
è incorrispondenza
biunivoca con le classi di fibratiprincipali
e gruppo strutturale L*.
Sia f j E ~ ( h~ X,z),
seesiste g
E{ j’~, g analitica,
allora il fibrato associato ad( f ~ 1
è analitico.Pervenuto alla Redazione il 17 Luglio 1967.
(*) Lavoro eseguito nel Gruppo di Ricerca n. 35 del Comitato Nazionale per la Ma- tematica del Consiglio Nazionale delle Ricerche per l’anno 1967-68.
Usando i teoremi di
approssimazione
stabiliti nelparagrafo
3 si prova nelparagrafo
4 che inogni
classe esiste unrappresentante g
che èun’applicazione
analitica.Segue
cheogni
fibratoprincipale su V,
di gruppostrutturale
L*,
èequivalente
ad un fibratoprincipale
analitico.Sia un fibrato
principale
analitico realetopologicamente
banaleed .L* il suo gruppo strutturale.
Si prova
che,
se L* ècomplessificabile,
allora esiste uncomplessificato
di F che è
topologicamente
banale equindi,
per i risultati di H.Grauert,
olomorficamente banale.
Usando alcuni risultati di J. Frenkel si prova l’asserto anche
quando
Z~ non ècomplessificabile.
L’autore ha in
preparazione
nn secondo lavorosull’argomento ;
granparte
delparagrafo
3 è stato scritto in funzione di detto lavoro e non è essenziale per lacomprensione
delparagrafo
4.Ringrazio
ilprofessor
A. Andreotti per utilisuggerimenti
datimi du- rante la stesura diquesto
lavoro.§
1.Generalità.
In
questo paragrafo riporteremo,
per comodità dellettore,
alcune defi-nizioni e
proprietà
che saranno utilizzate nel lavoro.lTno
spazio
anulato si dicespazio
analitico(reale
ocomplesso)
se :1)
è di Hausdorff e soddisfa al secondo assioma dinumerabilità, 2)
è localmente isomorfo ad un insieme analitico(di
o diSe
X,
Y sono duespazi analitici,
reali ocomplessi,
i morfismi(di spazi anulati) 99 :
X- Y sono comunemente dettiapplicazione
analitiche(olo-
morfe nel caso
complesso).
Dicesi
spazio
con fascio di anellilocali,
unospazio topologico X
su cuiè definito un fascio di anelli locali
Ox,
detto fascio strutturale.Un
1norfismo
y =( f, ’f )
fra duespazi
con fascio di anelli locali :(X, Ox), (Y, Oy) è,
perdefinizione,
il dato diun’applicazione
continuaf :
X- Y edi un
omomorfismo, ’f : 0x ,
che inducedegli
omomorfismi di anelli lo- cali :’fx :
--~(ove
sono lespighe
diOy ed Ox
neipunti f (x)
edx).
Un morfismo si dice un
isomorfismo
se ammette un inverso.Sia ora g un corpo valutato
completo (nel seguito
con K indicheremo il corpo reale od il corpocomplesso)
e ~~a ilprodotto topologico
di ncopie
di K.
Indichiamo con
AKn
il fascio deigermi
delle funzioni analitiche definite inK?’ ,
a valori in K. Sia G unaperto
diKn,
noteremo conAG
la restri- zione diA Kn
a G.Per
ogni aperto G
c1i Kn lacoppia ( G, A G)
è unospazio
con fascio dianelli locali.
Sia I un fascio di ideali di
~(? generato
da un numero finito di funzionianalitiche,
definite su tutto G. Notiamocon S(I)
ilsupporto
diAGIL
Lacoppia (8 (I ), AG/II s(I))
è unospazio
con fascio di anelli locali. Un tale spa- zio viene dettoK-spazio
analitico locale.Supponiamo
ora che I’ ‘ sia nn se-condo fascio di ideali di
AG
e sia I.In
questo
caso si ha l’immersionef : ~S (I’) --~. ,~ (I ), e
l’omomorfismo ca-nonico ’f’ :
Il dato del analitico locale(8 (1-), AGII’)
edel morfismo
( f; ‘f )
è detto sottoK-spazio
analitico locale di(S (I), AG/I).
Diamo infine la
seguente :
DEFINIZIONE. Dicesi
K-spazio
analitico unospazio
diHausdorff (1),
confascio di anelli
locali, (X, Ox)
tale che :1)
perogni x
E X esiste unaperto U 3 x
tale che( U,
sia isomorfoad un
~-spazio
analitico locale.2)
X soddisfa al II assioma di numerabilità.Diremo realizzazione di un
aperto
U di X un isomortismo fra( U, 0xju)
ed un
K-spazio
analitico locale. Il dato di U e della realizzazione dicesi carta locale.Dicesi sotto
K-spazio
analitico di(X,
unK-spazio
analitico(Y, Or),
tale che Y sia un
sottospazio topologico
diX,
e sia definito un morfismosoddisfacente alle condizioni :
i) f : Y .-~ f (Y) è l’applicazione
identicaed f ( Y )
è localmente chiuso in X.ii) (X, Oy)
col morfismo( f,’f ) è, localmente,
un sottoK-spazio
anali-tico locale di
(Y, 0x).
Sia
(X, Ox)
unm-spazio analitico,
si verifica che(X, (t)
è unospazio
con fascio di anelli locali.Dato un
1R.spazio
analitico(X, Ox)
diremoOx - complessificazione (od OX-eomplessificato)
di X il dato di unC-spazio
analitico(Y, Op)
e di unmorfismo
(1) L’ipotesi che X sia di Hausdornf non è essenziale ad una teoria dei K-spazi ana-
litici. Noi la introduciamo perchè nel seguito saremo interessati solo a spazi separati.
tale che : è
l’applicazione identica, f (X)
è chiuso in ~’ eè un isomorfismo fra
(Y,
e(X, C).
Si prova che il germe dellospazio complessificato
di(X, Og)
è unico.Quando
non èpossibile
confusione( Y, Oy)
è dettosemplicemente complessificato
di(X,
Usualmente il com-plessificato
di(X, Ox)
si indicherà con(X, 0-t).
Sia
IT
il sottofascio di0~
deigermi
di sezioni s di0~ nilpotenti.
Il fascio
IT
è un fascio di ideali e lospazio
anulato(X, Ux/IT)
è unospazio
analitico(ridotto)
cioè localmente isomorfo ad un sottoinsieme anali- tico A di unaperto
di Kn munito del fascio delle funzioni analitiche su A.Se K =
C
lospazio
ridotto(X, OXIIT)
è unsottospazio
di(X, Ox)
ed ilsuo fascio strutturale è coerente. Ciò
può
non essere vero nel caso K =1R.
In
ogni
caso lospazio
anulato(X, OXIIT)
si chiama lospazio
analiticoridotto associato ad
(X, Ox).
Lo si indica brevemente con X.Nel caso
reale,
secondo laterminologia adottata,
lospazio
ridottopuò
non essere un
JR-spazio.
Nèogni spazio
analitico reale X è lospazio
ana-litico ridotto di un
1R-spazio (X, Ox).
Chiameremo(1R)-spazi gli spazi
anali-tici reali che
godono
diquesta proprietà.
Consideriamo un
C.spazio
analitico locale dato su unaperto G
diC"
mediante un fascio di ideali I
generato
da un numero finito di funzioniolomorfe 11 ,
... ,,18
su G.Detto 8
(I)
=(x
E G :f1 (x)
= ...= fs (x)
=0)
esso è ilsupporto
del fascioAGII (ove A 6,
è il fascio deigermi
delle funzioni olomorfe suG)
e l’insiemeconsiderato è dato da
Separiamo
inogni generatore fr
laparte
reale dallaparte immaginaria : f,. = fr + ifr’ ;
identifichiamoC,
ed e consideriamo il fascio di ideali diA’R (=
fascio deigermi
di funzioni analitiche reali suG) generato
d alle funzioni
f1 ,
...fs ; fi , .., , .f s
-E’ chiaro che
Possiamo considerare
l’m-spazio
analitico reale :Si verifica che
questo
secondospazio
nondipende,
nè dalla realizza- zione delprimo C.spazio
analitico locale comesottospazio
di unaperto
di(tn,
né dalla scelta di un sistema digeneratori
dell’ideale I della realiz- zazione locale.Questo spazio
si chiameràsoggiacente
alC-spazio
analiticolocale dato.
Questa
nozione sitrasporta poi
aiC-spazi
analitici epermette
di asso- ciare canonicamente adogni C-spazio
analitico(X, FiR-spazio
analitico1R 1R reale
soggiacente (XR ,
Il
coniugio
o del corpocomplesso è
un automorfismo tale cheu2 =
id.Questo
definisce suCn
un automorfismo antilineare involutivo che chiame-remo ancora con o. Data una funzione olomorfa
f : G - C
definita su unaperto
G di(tn esiste,
unica una funzione olomorfaf c, su a (G)
tale che ildiagramma :
sia commutativo.
Si definisce un automorfismo antilineare di fasci
0*: Aen
--->Sia dato un
C-spazio
analitico locale su G definito da un fascio di ideali I su G :(8 (I), AglI),
ove ~S(I)
è ilsupporto
diAG/I.
Si consideri il
C-spazio
analitico locale(S (o* (I)), (I)),
ove
(o* (I ))
è ilsupporto
di a*(I). Questo
secondoC-spazio
nonè,
in ge-nerale,
isomorfo alprimo,
ma esiste un antiisomorfismo(o, 0*)
che fa pas-sare dal
primo
al secondo.Il
C-spazio
analitico(S (0* (I)), Au(G)/a* (I))
si chiamerà ilconiugato
di(S (I ),
si verifica che la sua struttura nondipende
dalla realizzazione delprimo C-spazio nell’aperto di
La nozione si
trasporta ai C spazi
analitici epermette
di definire perogni
talespazio
un nuovospazio coniugato
delprecedente
ed un « antiiso-morfismo » del
primo
sul secondo.Dato un
C-spazio
analitico(X, Og) può
accadere che esso sia isomorfoal suo
spazio coniugato
ed anzi sia cioè ilC spazio
analiticocoincide,
con la sua struttura realesoggiacente,
col co-niugato.
In
questo
caso Pantiisomornsmo che fa passare dalC-spazio
al suo co-niugato
diviene un antiisomorfismo di(X,
in sè che verrà detto antiin-volzczione di
(1, Og).
Si
può
notare che un’antiinvoluzione induce un isomorfismo delle strut- ture realisoggiacenti.
Osserviamo in
particolare
che seX
è una varietàcomplessa
su cui èdefinita
un’antiinvoluzione (i: i--> i
e è un sistema di coordinatein un intorno di un punto p E
X
le funzioni 0*(Z1)
... iu7z = 0*(zn)
dannoun sistema di coordinate in un intorno di cT
(p).
In tali coordinate l’antiin voluzione si scrive = = 1 .., n.
Sia
(X, Ox)
un sotto1R-spazio
analitico diil morfismo associato.
Diremo che
(X, Ox)
èfisso,
od èparte fissa,
per la antiinvoluzionea=
~a, i a)
se :ed inoltre si ha :
sono le
applicazioni
fra i fasci strutturali.La definizione di
complessificato
e di antiinvoluzione sitrasportano
im-mediatamente
agli ~pazi
analitici reali ocomplessi.
§
2.Coimplessir eazione degli spazi
fibrati.a)
AZczccedefinizioni.
Ricordiamo alcune definizioni : sia L* un gruppo di Lie
reale ;
dicesicomplessificato
ocomplessificazione
di 1* un gruppo di Liecomplesso à~*
tale che :
i)
la varietàcomplessa L*
sia unacomplessificata
della varietà ana-litica reale L*.
iV N
ii)
esista un’antiinvoluzione a* :L* --- L
che sia un omomorfismo dià5*
in sè e per cui risulti :Siano
L,
L* duegruppi
di Lie reali esupponiamo
che L*operi
su Z(cioè
perogni
1 E I~~ sia definito un automorfismoanalitico, (di gruppo), 1*
di.~ ed inoltre
l’applicazione
L* definita da 1 X g- 1* (g)
sia ana-litica).
Diremo
complessificazione
dellacoppia L, L*
il dato di duecomples-
~ A
rv ~ * ’* rv
L*
2013a*
L* diL,
L* tali che :Se
(L, OL)
è un1R-spazio
ed L* è un gruppo di Lie di automorfismi di(L, OL)
diremocomplessificazione
dellacoppia L,
L* il dato di due com-plessificazioni
tali chel~~ operi
sue di un’ antiinvoluzione che soddisfi
la
(1)
ed abbia(L, OL)
comeparte
fissa.Sia
(V, Ov)
unm-spazio, L,
L* duegruppi
di Lie reali esupponiamo
che L*
operi
su L.Dicesi fibrato analitico reale di
gruppi,
con fibraL,
gruppo strutturaleL*,
9 base(V, 0y)
espazio
totale(F, OF)
il dato delle coseseguenti:
un
1R-spazio (F, OF)
ed un morfismo(n, ’n) : (F, OF)
-(V, Oy)
tale cheesista un
ricoprimento aperto
di V edegli
isomorfismi(ei’ ’ei) :
con
0~~ , OL
fasci strutturali di per cui siano definiti dei morfismi che soddisfino le relazioni :Se
(L, 0zl
è un1R spazio
er1 L* è un gruppo di Lie di automorfismi di(L, OL)
si da in modo del tuttoanalogo
la nozione di fibrato analitico reale di fibra(L, OL),
gruppo strutturaleL*,
base( Y?
espazio
totale( F,
L’a,pplicazione
~c viene dettaproiezione,
i morfismi((!j
banalizzazioni locali e l’insieme delle un cociclo del fibrato(rispetto
al ri-coprimento più precisamente,
il cociclo del fibratorispetto
allebanalizzazioni locali
È
noto che fissatigli spazi V, L, L*
ed ilricoprimento
il fibrato è individuato dal cocicloverrà detto il fibrato associato od individuato dal cociclo
(gi,j ,
Dicesi infine atlante del fibrato la
famiglia
dimorfismi
Analoga
è la definizione di fibrato olomorfo(di gruppi)
su unospazio complesso,
o su unC-spazio,
lasciamo al lettore i facilidettagli.
Col ter-mine di fibrato analitico intenderemo un fibrato
analitico,
reale ocomplesso,
di
gruppi
oppure no.Se
F ~
V è un fibrato analitico digruppi
sulle fibre diF,
cioèsugli
insiemi n-~
(x), x
EV,
risulta definita una struttura di gruppo di Lie(reale
o
complesso).
Si noti che un fibrato analitico in
particolare
è un fibratotopologico
nel senso di
[9].
Un fibrato di
spazio
totale(F, OF),
base(V,Ov),
fibra(L, OL)
e gruppostrutturale L* verrà notato con
((F, OF), (n, ’n), (V, 0 y), (L, OL), L*)
Opiù semplicemente, quando
non èpossibile confusione,
con(F,11:, V, L, L*)
odanche
F §
V.Dare un
complessificato
del fibrato analitico reale(di gruppi) L, L*) significa
assegnare le coseseguenti :
i)
unacomplessificazione
coppia
L,
L*.ii)
unacomplessificazione
della
degli spazi
ed un morfismo delle strutture
complesse
che pro-lunghi (n, ’n)
e sia tale che sia un fibrato olomorfo(di gruppi
setale era con fibra gruppo strutturale e base
iii)
due antinvoluzionitali che siano contenute nelle
parti
fisse di(a, a), (o, i a)
evalga :
(se
inoltre L è un gruppo, sia un isomorfismo digruppi).
iv) Supponiamo
infine che perogni
x E ~ esista un intornoUx
di x ed un isomorfismoDati due fibrati analitici
(di gruppi) :
dicesi
applicazione
fibrata analitica delprimo
nel secondo il dato di due morfismitali che : ed inoltre
è un
isomorfismo, £/
x E(Se L
è un gruppo diLie,
è un isomorfismo di
gruppi
diLie).
Un’applicazione
fibrata verrà indicata con((~, ’~), (~, ’V»
od anche(g, 1jJ) quando
non èpossibile
confusione.Un’applicazione
diF,
inF2
sarà dettaapplicazione
fibrata continua seè
un’applicazione
fibrata nel senso di[9]
fra i fibratitopologici Ft, Un’applicazione
fibrata sarà detta un isomorfismo continuo(od
anali-tico) quando
ammette un’inversa che è ancoraun’applicazione
fibrata con-tinua
(od analitica).
Due
spazi
fibrati analitici aventi medesima fibra e gruppo strutturale si dicono isomorfitopologicamente (od analiticamente)
odequivalenti,
seesiste un isomorfismo continuo
(od analitico)
delprimo
sul secondo.In
particolare
diremo(F, n, V, L, L*) topologicamente (od analiticamente)
n
banale se
F --~
V è isomorfotopologicamente (od analiticamente)
al fibratoV X L - V.
Sia
(F,
n,V, L, L*)
un fibrato analitico reale eddue suoi
complessificati.
Diremo che essi sonoequivalenti, (come complessificati
diF),
se il morfismosi può prolun-
gare ad un isomorfismo
1jJ)
del fibrato su tale che :sono le antiinvoluzioni di
b)
Il teorema dic01np lessificazîone.
TEOREMA 1.
Sia (IP,
n,V, L, L*)
unfibrato
ana.litico reale avente peto basee per-
fibra gli 1R-spazi (V, Op), (L, OL)
e per- gruppo stt’utturale il gruppo di Lie L*.è una
complessîfioazîone
dellacoppia (L, Oz ),
L* esiste uncomplessificato
d i cuisono
(I-spazi.
Se L è un gruppo di Lie allora è unfibrato
digruppi.
.Detta a :
V -- V
l’antiinvoluzione di V lospazio
V ha infonda1nentale
di intorniaperti L E
i c.icispazi contplessi
ridotti associatisono
spazi
di Stein ed inoltre a(Ul)
=Uz.
Date due
complessijicazioni (F ? Vi , L, L*), (F ? .77 V2, L,
F -->- V se
P
opera-effettivamente su .L
e se L* è illuogo
deipunti
di a* esistono due intorniaperti t, ,
yU2
di V inVi, 72
tali cheF1
ristretto adUi è equivalente (come coniplessificato dè
F --->V)
ctdF2
ristretto adU2
PROVA. Dimostriamo il caso in cui L è un gruppo di Lie
reale ;
la di-mostrazione si
può ripetere,
senza sostanziali differenze nel caso in cui L èun
1R-spazio.
ex)
Sia1 Ui i, r
unricoprimento aperto
localmente finito di V tale che:I) ogni ~7t
sia relativamentecompatto
in VII)
il fibrato F ristretto allabase Ui , Vi
EI,
siaisomorfo,
come t -brato analitico in
gruppi,
al fibratobanale Ui
X L.111)
perogni
esista una realizzazionedell’m- spazio (Ui , 0 v- i -u,)
in unaperto
di1Rni,
@(più precisamente
esista un iso-morfismo
(i ):
+ di i inun m-spazio
locale di
1Rni;
perbrevità, quando
non èpossibile confusione,
ometteremodi scrivere i fasci
strutturali).
Poniamo e si supponga che in un
aperto
di sia contenuta unacom plessificazione
dii
Tale
ricoprimento
esisteperchè
V hatopologia
a base numerabile ed è localmentecompatto.
Notiamo per
ogni
un cociclo del fibrato F
rispetto
alricoprimento
Poniamo infine :
Per
ogni
terna di indicii,j, k E I
siha,
su la relazione dicompatibilità :
Sia. la
complessificazione assegnata
dellacoppia L, L* ;
per il teorema 17 di
[10]
i morfismi ) si estendono a deimorfismi definiti su un intorno di in a va-
lori
rispettivamente
in.L~
ed inSi possono
scegliere degli
intornifJi, j
di in trasformati in sè dalconiugio
diCni
e tali che suessi,
equindi
suogni
intornopiù piccolo, valga :
ove oci, xj sono le antiinvoluzioni indotte su dal
coniugio
died inoltre su risulti
Per intorni abbastanza
piccoli
diUi,j, Ui, k
la(1)
e la(2)
sono conse-guenza della
proposizione
1 di[11]
e la(3)
del teorema 17 di[10].
Il
ricoprimento
localmentefinito, quindi ogni Ui
interseca unnumero finito di
Uj, j
E I. Daquanto
osservato segue che esistonodegli
N /V
intorni
Ui‘ di Ui in Uí
taliche,
perogni i, j E I,
i morfismij),
si
estendono a
dei morfismi definiti sudegli
intorni di in e su
valgono
le(1), (2), (3).
Come
provato
in[10], (teorema
3 e12)
esiste unrestringimento (Vili, I di
edegli intorni ’ lh
di ’Y)i(Vi)
inUí’
i tali che :a) gli intorni ’Ui
siano trasformati in sè dalconiugio
di(tni
b)
leapplicazioni
deóniscano nellospazio U ’ Ui
una re-lazione di
equivalenza 92 (ponendo
se, e solo se,tale che lo
spazio topologico quoziente
siaseparato
c)
la struttura di(¡-spazio
di equindi
di induca unastruttura di
d spazio ( V,
suh.
Se si identifica V al
sottospazio
dip
lospazio Y è
un com-plessi ficato
di V.N ~
d)
Le antiinvoluzioni indotte dalconiugio in / th
definiscanoin V
iinlantiinvoluzione cc :
F2013 V
tale che : òSi è anche
provato,
in[10] (teorema 14),
che V ha inY
un sistema fon- damentale di intorniaperti 1 UA)
i cuispazi complessi
ridotti associati sonospazi
di Stein ed inoltre a( ~T~) = IT~~ .
.-03B2)
I morfismi definisconosugli aperti degli spazi quozienti Y,
V dei morfismi che indicheremo congli
stessi simboli.- -
Si verifica che il cociclo definisce su V il fibrato analitico F che dobbiamo
complessificare.
Vogliamo
ora definire ilC spazi
e rantiinvoluzioaeSi consideri il
G-s»azio -
ove il fascio strutturale die la relazione
Cf(’
definita daPer la
(3)
ed ilpunto (b)
risulta una relazione diequivalenza ;
ènoto, (vedi
adesempio [9]),
che lospazio quoziente F = F’ /Cf2’
ha struttura naturale dispazio
fibrato digruppi
su V con fibra.L,
gruppo strutturale1*. j~2013~ V
laproiezione
canonica.È
una verifica constatare(vedi
adesempio
il teor. 3 di[10])
che7 ha
una struttura di
(t-spazio indottagli
daquella
diF’ ;
notiamo conOp
ilN N ~
suo fascio strutturale. Dalla costruzione segue senza difficoltà che
(1! V,
IV N ~
L, L*)
è un fibrato olomorfo digruppi
ed inoltre0F)
è uncomplessificato dell’Cf2-spazio (F,
Vogliamo
ora definire 1’antiinvoluzione Consideriamo sudall’applicazione :
]e antiinvoluzioni
(o, ,
definiteove aí è 1’antiinvoluzione indotta dal
coniugio
inBasta
quindi
provare che i morfismi sono coerentemente defi- niti cioè cheSi è
già provato
nella(1)
che per la(2)
si ha :e
quindi
per la definizione dicomplessificata
dellacoppia L,
L* risulta :e la
(4)
risulta cosprovata.
Dalla
(4)
segue che i morfismi definiscono un’antiinvoluzione che soddisfa alleproprietà richieste,
cioè ha(F, OF ~
contenuto nella
parte
fissa e risultay)
Rimane da dimostrare l’unicità del germe delcomplessificato.
Siano due
complessificati
dile antiinvoluzioni associate.
L’a~pplicazione
identica i :(V, O~r)2013~(F~O~)
siprolunga
ad un isomor-:fismo di un intorno
aperto
di Y inY1
su unintorno
aperto V2
di V inY~
ed inoltre sipuò
supporre a2 o y = y o 2,(vedi
teorema 17 di
[10]
eproposizione
1 di[11]).
Per la
proprietà iv)
delcomplessificato
di un fibrato esiste unricopri-
N N N N
mento
di V conaperti
diVi
tali che ed inoltre esi- stonodegli
isomorfismi di fibrati :tali che :
ove
Siano
N IV
i cocicli di
Pi
1 suiricoprimenti rispetto
alle banalizzazioniRisulta per la
(5) :
per
oppure
Si supponga che
V operi
effettivamente su~,
ed .L~ sia illuogo
deipunti
fissi di ocl allora dalla(6)
per~==~1~2;
V.I cocicli ristretti sono
dunque
associati alfibrato
F,
esistonoperciò
dei morfismi tali cheI morfismi
(la~ ,
y’hi)
si estendono a dei morfismi definiti sudegli
intorniricordi che è un
omeomorfismo),
tali che :(vedi
teorema 17 di[10]
eproposizione
1 di[11]).
Essendo V,
uncomplessificato
diY1
esistonodegli
intorni ditali che e si abbia :
ove per
semplicità
non si sono indicati i fasci strutturali.La
(7)
mostra che il fibrato y ristretto alla baseisomorfo,
y comecomplessificazione
diF,
al fibratoF2
ristretto alla baseLa dimostrazione del teorema è cos
completa.
COROLLARIO 1. Sia
(F,
,i,V, L*, L*)
unfibrato
analitico realeprèncipa,le
avente per- base
( V, Ov)
e perfibra
il di Lie L*. Se L* èun gruppo di Lie
compatto,
od ingenerale
un gruppo di Liecomplessificabile,
allora esiste un
complessificato
PROVA. Per
quanto provato
in[13]
se L* ècompatto
esiste un com-~ a* i"V
plessificato L* - L*
di L* equindi
unacomplessificazione
dellacoppia
’
Si
può quindi applicare
il teorema 1 ed il corollario èprovato.
OSSERVAZIONE 1. Sia
(F,
~c,V, L, L~~
un fibrato analitico reale in cui V ed L sonospazi
analitici realicoerenti,
allora .~ è unospazio
analiticocoerente.
In
queste ipotesi,
se lacoppia L,
L* ammette unacomplessificazione
N N N N N N N
L, L*
allora esiste unacomplessificazione (F, n, V5 LI L*)
del VN ~
in cui
F,
V sonocomplessificati
diF,
V considerati comespazi
analiticireali.
Sia (V, Oy)
un1R-spazio, (~ 0q)
unaoomplessificazione
di(V,
edi
un’antiinvoluzione
che ha(V, 0 r- )
comeparte
fissa.Sia
unricoprimento aperto di V,
diremo che è a-inva- riante se perogni i E
I esiste a’(i)
E I tale che : Sia L* ungruppo di
Lie,
un suocomplessificato
uncociclo definito sul
ricoprimento a-invariante 1 Ui)i,
diremo che il cocicloè a-invariante se :
Il cociclo si dice
prolungamento
del cociclo restrizione diCOROLLARIO 2. Sia
(F,
n,V, L, L*)
unfibrato
analitico realedefinito (V, Oy), (7, Op)
unac01nplessificaz’îone
di(V, Ov)
ed(a, ’a)
A
itn2antiinvoluzione che
abbia (V 0 p ) parte fissa.
SiaUna
complessiflcazione
dellacoppia L,
L* edmorfo
fibrato
olo-esista un
rècopy.èfiielgto
conaperti
dil’9
coned un cociclo tale che
ristretto a V sia associato al
fibrato
F iudiroidui suil
fibrato
Inqueste ipotesi
esistonodegli
intorni~ N
Ui’
diUi
inUi
tali che, ristretto alricoprintento
è fX-invariante e il
fibrato olomorfo
a cui è associato ècomplessi.f cazione
di F
(e quindè F
ristretto ad unopportuno
intorno di V è uncomplessificato
di
F).
- -
Viceversa
supponia»io
che L*operi effettivamente
suL,
L* coincida con illuogo
deipunti fissi
di a* ed esista un intornoU
di V in7
tale chesia un
coiitplessificato
di F.Sia
unricopri»ielgto aperto
diV,
e n-l(Ui)
sia analiticamente/V N
banale per-
ogni
iE I ;
esistono alloradegli
intornifJ/
di inV
ed uncociclo a,-invariante che è associato
al fibrato
PROVA.
Supponiamo
esista un cociclo che ristretto a V sia associato adF;
ne segue Leapplicazioni
estendono le
quindi
per laproposizione
1 di[11],
esistonodegli
intorni diUi
inUi
tali che ristretto alricoprimento
è a-invariante.Per la costruzione fatta nella
parte fl)
del teorema1,
dalla a-invarianza del cociclov i, E
segue che esso è associato ad un fibrato olomorfoi,j) i j , E
su U’ che è una
complessificazione
di F.Viceversa
supponiamo che F
ristretto adU
sia uncomplessificato
di F.Premettiamo le
seguenti
osservazioni :1)
Un fibrato è banale(topologicamente
odanaliticamente)
se e solosè il fibrato
principale
associato ha sezioniglobali (continue
odanalitiche).
2) Ogni
sezione analiticadi F su Ui
è unmorfismo ri: U; - F
taleche n o yi = id.
quindi,
essendoir
uncomplessificato di V, ogni
sezioneanalitica
su Ui
è restrizione di una sezione olomorfadi F
su un intorno~
diUi
inV.
3) Applicando
l’osservazione2)
al fibratoprincipale
associatoad F,
che ha certamente un
complessificato
per il corollario1,
siha
in virtùN N N
dell’osservazione
1),
che esistonodegli
intorniti*
diU; in V
tali cheF
ristretto ad è analiticamente banale.
Per
quanto provato
nellaparte 1)
del teorema1,
esiste unricoprimento aperto
di perogni i E I,
ed un cocicloassociato
ad F ristretto
a che ristretto a V induce il fibrato F.~’
Si ha
dunque Uj) c L*
equindi, per la proposizione
1 di[11],
esistono
degli
intorni diUi
inffi"
tali che ristretto alricoprimento
lui’l
è x-invariante.e)
Osser,vazioni sulle sezioni delcomplessíficato
di unfibrato.
Sia
(F,
n,V, L, L*)
un fibrato analitico realesull’m-spazio (V, 0v)
ed(-Ìé, n, V, L, L*)
un suocomplessificato.
Notiamo,
come sempre, con 09 a, a, oc* le antiinvoluzioni diF, V, L,
L*.Sia U un insieme di
V,
notiamo con(e
l’insieme delle sezioni analitiche di7 (di F)
su U(su
V nU).
Indicheremo con(e
Tv (F))
l’insieme delle sezioni continue diF(di F)
su U(su
U nv).
Se
~2013~
V è un fibrato digruppi gli
insiemihanno struttura di gruppo ed
-t*
opera su mentre Sea (U) = U
l’antiinvoluzione a induce un’applicazione
involutoriadefinita da
Risulta inoltre
un omomorfismo.
e se
F
è un fibrato digruppi
a* è Diremo che è o-invariante sey = a~ (y).
Inparticolare
una funzionef : V
.-~(~
è detta o-invariante sej(a (x»
=j(1t).
I sottoinsiemi delle sezioni a-invarianti di
Tu (F)
saranno no-tati con
Osserviamo che se U allora
Se F è
unfibrato di
gruppi
allora sonosottogruppi
diUn
esempio.
Di notevole interesse per il
seguito
è il caso dei fibrati analitici vet- toriali. Sia(F,
ir,~r, lRn,
GL(n,
un fibrato analitico vettoriale(cioè
difibra e gruppo strutturale il gruppo lineare
completo
GL(n,
aventeper base un
1R-spazio (V, Or)’
Nel
seguito
assumeremo sempre comecomplessificato
dellacoppia
GL
1R)
lacoppia CI,
GL(n, (~)
con le antiinvoluzioni indotte dalconiugio.
Nel caso di un fibrato vettoriale l~’
potremo dunque parlare
di un com-plessificato
delfibrato F,
senzaspecificare quale complessificazione
dellacoppia
GL(n, 1R)
si è scelta. Conquesta
convenzione ilcomplessificato
F2013V di un fibrato vettorialeF fl
V è ancora un fibrato vettoriale.IV N
Nel caso dei fibrati vettoriali l ’antiinvoluzione o :
-Ìi- Ò
definisce delleapplicazioni
antilineari o,,:;;-1 (x)
--~(x))
definiteda iz (v) = ~ (v),
perogni v
E(x).
Sia U c
V, gli
insiemi hanno strut-tura di
spazi
vettorialisu C
ed1R rispettivamente.
Se oc
( tT)
= U adogni
y EFé (F)
sipuò
associare l’elemento -9-invariante«7
cos definito :Sia un fibrato vettoriale
complesso,
un’antiinvoluzione su F una norma suF;
diremo è una norma ainvariante se:Se U c
V noteremo,
come solito : perogni
A
proposito
delle norme a-invariantivale il seguente
LEMMA 1. Sia
fibrato
analitico vettorialedefinito
11/nacomplessificazione,
di F.Se 6: è di
F
esiste suF
una normai i Il
che èC°° e 6-inrariante.
Per
ogni
insieme U di V e per-ogni coppia
di sezionivale
PROVA.
È
noto chesu F
esiste una norma C°°(vedi
adesempio [4]),
notiamo tale norma.
La
norma IL /I
definita da:a-invariante.
Sia x E
U,
risulta :risulta
ed il lemma risulta cos
completamente
dimostrato."’
1
,
N -
Sia
F -
V un fibrato vettoriale analitico ed lI’ -+ V un suocomples-
sificato su cui sia definita una
norma il ~~ .
Se U c
il sugli spazi
vettoriali si con-sidererà definita la
topologia
della convergenza uniforme suicompatti.
Contale
topologia
dettispazi
risultanospazi
vettorialitopologici.
Si ha di
più
LEMMA 2. Sia
F -~
V 2~nfibrato
vettoriale analiticoreale, V
unospazio
anaclitico reale coerente ed
F’ -- V
2cnaccomplessificazione
di F.Per
ogni aperto
Udi V
tale che a(U) =
Ugli spazi
vettorialitopologici
sono
spazi
di Frechet.PROVA. In
[4]
èprovato
chegli spazi ru(F),
sono diFrechet,
è immediato che
’.Ve u Gru (F)
sono chiusi inTu (F) quindi
an-ch’essi sono di Frechet.
§
3. Teoreiiii diapprossimazione
per lesezioni
di un fibratoanalitico reale.
In
questo paragrafo
ci occuperemo soltanto di fibrati analitici digruppi.
Ricordiamo,
per comodità dellettore,
alcuneproprietà
deigruppi
diLie
(reali
ocomplessi)
che useremo nelseguito.
Sia .~ un gruppo di Lie di dimensione ed e l’identità
di L,
y esisteun intorno
U (e)
di e su cui si possono assegnare dellecoordinate x, ,
... , xn, dette coordinatenormale
tali che e =(0,
... ,0)
e seg’
==(X1,
... ,xn), g"
-... ,
acxn)? g’, g"
sono abbastanza viciniad e,
allora9’*9" (x1--
...... , llÌn
+ axn).
I
sottogruppi
ad unparametro
sonoquindi rappresentati,
nelle coordi- natenormali,
da sottovarietà lineari di dimensione uno e dette coordinatesono determinate a meno di trasformazioni lineari.
Segue
infine cheogni
automorfismo di L si
esprime
in esse con una trasformazione lineare.Nel
seguito
supporremo fissato un intorno U(e)
di e in L omeomorfoad un disco di
1Rn (o
diCn)
ed inU (e)
un sistema di coodinate normaliassegnato
una volta per tutte.Se il gruppo di Lie ~~ opera su L
ogni
elemento 1 di L~ individuauna
trasformazione fJ (l)
di unaperto
contenentel’origine
diU (e)
inU (e)
che è lineare nelle coordinate normali.
Si definisce
dunque
unarappresentazione fl :
L* 2013~ GL(n, ’iR) (oppure
f3 : L*
- GL(n, (~)).
eAd
ogni
fibrato analitico digruppi (F,
n,V .L L*)
si associa inquesto
v v v v
modo un fibrato vettoriale analitico
V,
GL(n, 1R)) (oppure (F, n, V, (n, C))).
Più
precisamente
se il fibratoF-
T~ è individuato sulricoprimento
di V dal cociclo
Uj n 1I; - L*
il fibrato vettoriale associato hav
il cociclo
= fJ o
gi,jV i, j
E I.Sia
(F,
n,V, L, ~~)
un fibrato analitico digruppi (reale
ocomplesso)
I un
ricoprimento aperto
localmente finito diV,
pt :2013~ ~
X Luna
famiglia
di banalizzazioni locali e il cociclo dell’atlante.È
noto che lospazio
F è analiticamente isomorfo allospazio
analiticoquoziente
ove perqualche
cop-pia i, j
di elementi di I. Sipuò quindi
identificare F a talequoziente
eX L - F la
proiezione
naturale.Fissato l’intorno U
(e)
di e in L e 1’atlante noteremo con~T (~~
l’insiemen
Lo
spazio
totale F del fibrato vettoriale associato adF2013
V è analiti- camente isomorfo allospazio
analiticoquoziente
oveper
qualche coppia
i, j
di elementi di I conproiezione
canonica.v
Si
identifichi F
a talequoziente
e sia naturale.la
proiezione
In
questo
modo si associa adogni famiglia
di banalizzazioni di F lafamiglia
di banalizzazionidi F
che sarà detta associata aSe F è individuato dal cociclo
rispetto
alletedi E i
il fibrato F vè
individuato, rispetto
allecarte tedi E I,
dal cocicloAnaloga-
mente si fa nel caso
complesso.
Nel caso
degli spazi
fibrati vettoriali l’identità di .~ si indica con o ev
si pone
U(0) = p ( iU Ui’
XU (o)),
oveU (o) è
l’insieme deipunti (xi , ... , xn)
di di
(tn)
tali che inU (e)
esiste unpunto
di coordinate(x1, ... ~ x~~.
Per
ogni
1 EU (e)
noteremo con[1]
E1Rn (o
dicn)
l’insieme delle sue coor-dinate. Sono definite le
applicazioni
ovee
Si verifica è ben definita ed è
un’applicazione
analitica invertibile(vedi
adesempio [4]).
v v
Siamo elementi di
U ( 0)
tali che Jz(V,)
= n(v2)
edinoltre v, = av2, a E 1R (oppure a E C).
Per leproprietà
delle coordinate normali risultaPer