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APPROCCIO DIETETICO NEL PAZIENTE CON INSUFFICIENZA RENALE CRONICA

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Academic year: 2022

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(1)

APPROCCIO DIETETICO NEL PAZIENTE CON

INSUFFICIENZA RENALE

CRONICA

(2)
(3)

L’INSUFFICIENZA RENALE CRONICA

sindrome a genesi multipla:

decorso cronico che porta a una

progressiva e irreversibile distruzione dei nefroni

declino della funzionalità renale fino all’uremia che rende necessaria la dialisi o il trapianto

(4)

Cenni di fisiopatologia

La riduzione delle funzioni renali può provocare:

- accumulo di cataboliti come l’urea e la creatinina nel sangue e nei tessuti

- Deficit ormonali (vitamina D, eritropoietina)

- Disregolazione pressione arteriosa

- Squilibri idroelettrolitici

(5)

Classificazione (I)

Si distinguono diverse fasi dell’ IRC in base ai valori di creatinina:

<1,5 mg/dl= FUNZIONE RENALE NORMALE

Tra 1.5-2.5 mg/dl= IR LIEVE

Tra 2.5-8 mg/dl= IR AVANZATA

>8 mg/dl= IR MOLTO AVANZATA

(6)

Classificazione (II)

Un altro parametro importante è il valore del filtrato glomerulare:

100-120 ml/min= NORMALE

80-60 ml/min= IR LIEVE

60-25 ml/min= IR AVANZATA

<25 ml/min= IR MOLTO AVANZATA

(7)

IRC iniziale

Presenta:

- deficit renale senza segni conclamati di sofferenza dell’organo

- azotemia e creatininemia nei limiti della norma per l’iperfunzione dei nefroni

ancora indenni che suppliscono ai nefroni distrutti nello smaltimento dell’urea e

delle altre scorie azotate.

(8)

IRC – da lieve ad avanzata (I)

Successivamente si manifesta un insieme di alterazioni:

- Iperazotemia

- Acidosi (alterazioni neurologiche)

- Iperparatiroidismo (riassorbimento osseo)

(9)

IRC – da lieve ad avanzata (II)

- Alterazioni del metabolismo intermedio

- elevati livelli di VLDL con ipertrigliceridemia - bassi livelli di colsterolo HDL

- Alterata tolleranza glucidica - Insulino resistenza

- Squilibri idroelettrolitici

Iperkaliemia

Ipocalcemia

Iperfosfatemia

(10)

L’insufficienza renale è caratterizzata dalla presenza di plurime alterazioni metaboliche

a carico del metabolismo protidico, lipidico, glicidico idroelettrolitico e vitaminico.

L’INTERVENTO DIETOTERAPICO È CONSIDERATO UN

CARDINE DELLA TERAPIA MEDICA NELLA INSUFFICIENZA RENALE.

(11)

Valutazione del pz con IRC

l’interpretazione del quadro clinico e degli esami bioumorali come:

Creatininemia

Azoto ureico plasmatico

kaliemia e fosfatemia

Albuminemia

Glicemia e trigliceridemia

Si aggiunge la valutazione antropometrica con la misurazione del peso, dell’altezza e del BMI, necessari per impostare un opportuno trattamento dietetico.

(12)

Terapia dietetica

rallenta o arresta l’evoluzione della malattia

contiene l’accumulo dei cataboliti e lo squilibrio idroelettrolitico

Consiste in una diminuzione

dell’apporto proteico e di fosforo, accompagnata da un elevato apporto

calorico mediante modulazione degli altri

(13)

Terapia dietetica (II)

La dieta è adattata ad ogni paziente in base all’età, al peso e al grado di

insufficienza renale.

l’apporto proteico sarà calcolato in base al peso ideale e a seconda del valore di creatinina o del filtrato glomerulare.

La quota proteica è tra 0,6-0,8 g/kg.

La quota calorica è tra 30-35 kcal/kg.

(14)

Composizione della dieta

proteine animali di alto valore biologico:

uova, carne, pesce, formaggio.

ridotte le proteine vegetali a basso valore biologico: pane, pasta, riso, legumi.

Può comprendere prodotti APROTEICI a bassissimo contenuto proteico e alto

contenuto calorico.

(15)

Valore biologico

Il valore biologico di una proteina è la quantità di azoto in essa contenuto che viene

trattenuto dall’organismo per la crescita cellulare di tutti i tessuti.

(16)

Ulteriore accorgimento…

in caso di ipertensione arteriosa ed edema si riduce il sodio che alza la pressione

osmotica richiamando liquidi.

Si somministrano alimenti a basso contenuto di sodio

Quindi valutare la possibilità di una dieta

(17)

Conclusioni

Necessaria la stretta collaborazione di un team multidisciplinare

Saper valutare lo stadio effettivo di IRC

Valutare la presenza o meno di

malnutrizione nel paziente con IRC

valutare prontamente l’inizio di una dieta ipoproteica

Valutare la compliance del paziente

(18)

Caso clinico: uomo di 67 anni

altezza 1,68m

Peso 71 Kg

PA 120/80 mmHg

Azotemia 13 ml/dl

Creatinina 1.77 ml/dl

Uricemia 6 ml/dl

GFR 40 (ml/min)

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Caso clinico: Donna di 62 anni

Altezza 1,65 m

Peso 64 Kg

PA 120/70 mmHg

Glicemia 91

Azotemia 21,3 ml/dl

Creatinina 2,3 ml/dl

Uricemia 5,5 ml/dl

Colesterolo totale 163, 64 HDL, 74 trigliceridi

GFR 23

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