• Aucun résultat trouvé

Bisogni del paziente in cure palliative

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Partager "Bisogni del paziente in cure palliative"

Copied!
25
0
0

Texte intégral

(1)

Bisogni del paziente in cure palliative

Sicurezza

Accettazione

Amore

Fiducia

Autostima Comprensione

(2)

Problemi del malato

PAURA: di morire; che il dolori diventi incontrollabile, di perdere

l’autocontrollo, di perdere il proprio ruolo in famiglia e nella società; di essere rifiutati, di essere di peso alla famiglia.

DEPRESSIONE: senso di colpa, tristezza isolamento; difficoltà di

comunicazione; reattiva alla sconfitta subita nella lotta alla malattia;

preparatoria al distacco.

RABBIA: verso Dio o il Destino; verso la vita che continua solo per gli altri; verso i propri cari; verso i medici e la medicina; verso eventuali inganni e menzogne

www.slidetube.it

(3)

Problemi della famiglia

• Tristezza per la futura morte del congiunto

• Senso di impotenza

• Sensi di colpa, anche in relazione a eventi passati

• Preoccupazione per il futuro (aspetti sociali ed economici)

• Isolamento, stanchezza fisica e psichica per la continuità assistenza

• Difficoltà di comunicazione con il malato

• Difficoltà ad affrontare la rabbia del malato

(4)

Problemi degli operatori

• Senso di impotenza, frustrazione, sconfitta professionale

• Frustrazione nel dover a volte infliggere al malato ulteriori sofferenze.

• Senso di colpa: sentirsi accusati di infliggere tormenti o,

viceversa, di non fare abbastanza, o di non essere presenti nel momento del bisogno.

• Difficoltà di comunicazione con il malato e/o i familiari

• Stress per il peso emotivo da sostenere

• Coinvolgimento affettivo-emotivo eccessivo. Identificazione . Depressione

www.slidetube.it

(5)

Quale tipo di assistenza? (2)

TO CARE:

cura globale,attiva

• provvedere costantemente ai bisogni di una persona per mantenerla in buone condizioni o per migliorare

tali condizioni;

• curare, provvedere, preoccuparsi;

• precisione, grande attenzione.

TO CURE

• far star meglio

qualcuno attraverso un trattamento

medico

(6)

Quale tipo di assistenza? (3)

• “Deve essere considerato prioritario l’obiettivo di migliorare la qualità di vita che rimane al

paziente, procurandogli innanzitutto un

sollievo dal dolore e dagli altri sintomi, quindi m Quale tipo di assistenza? (2) ettendosi in

ascolto e interpretando (quando esplicite) le sue più piccole esigenze”

( G. Di Mola, F. De Conno)

www.slidetube.it

(7)

Qualità di vita (Q.O.L.)

Il mantenimento di uno stato di benessere soggettivo

QUANTO/COME:

non è più sufficiente

raggiungere come obiettivo solo l’allungamento della vita, QUANTO tempo il pz riuscirà a sopravvivere ad una

determinata malattia, ma è fondamentale preoccuparsi

anche di COME sarà la sua vita

(8)

Qualità di vita (Q.O.L.) (2)

• Concetto multidimensionale

Stato funzionale

(capacità di svolgere le normali attività di vita

quotidiana)

Condizioni psicologiche concomitanti

(ansia, depressione, aggressività, stima e sicurezza di sé,

modificazioni dello schema corporeo)

Effetti fisici concomitanti

(disturbi indotti dalla malattia, effetti collaterali ai

trattamenti

Interazione sociale (relazione con i familiari

e i curanti, ruolo sociale)

www.slidetube.it

(9)

Qualità di vita (Q.O.L.) (3)

PAZIENTE

EQUIPE FAMILIARI

VALUTAZIONE DELLA

QUALITA’ DI VITA

(10)

Dove si svolgono?

• Assistenza ambulatoriale

• Assistenza domiciliare integrata

• Assistenza domiciliare specialistica

• Assistenza in centri

residenziali di CP (Hospice)

www.slidetube.it

(11)

Domicilio: caratteristiche

• Caratteristiche del paziente e della famiglia

• Caratteristiche della casa

• Caratteristiche degli operatori

“E’ strano quanto potere si ha sui pazienti in ospedale.

E’ possibile dir loro quello che devono fare ed essi s i

lasciano fare qualsiasi cosa. In casa è il paziente che

ha il controllo e gli altri devono chiedere il permesso”.

(12)

Domicilio: elementi necessari (1)

• Individuazione del care giver (familiare leader)

• Evitare di modificare la stanza

• Non disporre farmaci e presidi nella stanza o sui mobili

• Lasciare in casa i medicinali e i presidi necessari n caso di urgenza

• Individuare e rimuovere eventuali ostacoli

• Assicurare al paziente l’igiene personale, del letto e della stanza, ed insegnare ai familiari come attuarli loro, compresa la mobilizzazione del paziente

www.slidetube.it

(13)

Domicilio: elementi necessari (2)

• Spiegare ai familiari l’importanza di documentare

eventuali segni e sintomi del paziente in un apposito diario

• Rispettare la privacy del paziente e della famiglia

• Concordare in base alle esigenze del paziente e della famiglia le visite domiciliari

• Lasciare i recapiti telefonici, con i relativi orari

• Trascrivere la terapia del paziente (motivazione,

orario, dosaggio, via di somministrazione)

(14)

Hospice (1)

• Struttura intermedia, alternativa alla casa

• Assistenza integrativa a quella domiciliare

• Pazienti soli

• Garantire il benessere psicologico e relazionale del malato e dei suoi

familiari

• No luogo di morte

• Low tech and high touch

Decreto della Presidenza del consiglio dei Ministri del 20/11/2000:

“Requisiti minimi organizzativi per i centri residenziali di cure palliative”, sulla G.U. del 21/03/2001

(15)

Hospice (2)

• 10-15 posti letto (stanze singole)

• No limiti di orario

• Tisaneria + sala per socializzazione

• Accesso alla cucina

• Ogni stanza prevede: letto per accompagnatore, bagno

idromeccanico, finestre sul verde e riparate dai rumori

• Stanze per il coordinamento

(16)

Quando l’hospice

• Desiderio espresso del paziente

• Paziente solo o con convivente non abile a contribuire all’assistenza

• Famiglia assente

• Difficoltà architettoniche/strutturali

• Ristabilire terapia antalgica

• Ricovero di sollievo per la famiglia (1 mese)

• Accompagnamento alla morte ( tre mesi)

www.slidetube.it

(17)

Presa in carico (2)

• Richiesta d’assistenza

• Visita Valutativa

• Indice di Karnofsky

(18)

Equipè multidisciplinare

Guida spirituale

Infermiere

Ass. sociale Fisioterapista Famiglia

Volontari Dietista

Psicologo/

Counsellor Medico di

famiglia

Medico

Paziente

(19)

U.O.C.P.: caratteristiche

• Competenza tecnica

• Rapidità

• Flessibilità

• Buon controllo emotivo

(20)

U.O.C.P.: tipo di organizzazione

Articolato e coordinato VS

accentrato e diretto

• Obiettivi:

- co-costruzione di un’organizzazione con responsabilità differenziate

- Continuo apprendimento

www.slidetube.it

(21)

U.O.C.P.: riunioni interdisciplinari

• Ricordare di essere parte di un’équipe

In passato i gruppi di cp sono nati spontaneamente, facilitati da una forte motivazione e dalla condivisione di raggiungere un ambizioso obiettivo. Questa

sensazione di “appartenenza ad un gruppo

pionieristico” ha permesso una più agevole gestione del gruppo

L’obiettivo comune può essere raggiunto soltanto se il

gruppo lavorerà in modo coordinato, agendo in base

alle proprie capacità, rispettando i ruoli di ognuno,

lavorando in modo collaborativo piuttosto che

(22)

U.O.C.P.: riunioni interdisciplinari

• Ri-progettazione dell’assistenza

Ogni processo decisionale deve diventare il frutto della maturazione collettiva di tante

singole elaborazioni. Il conduttore, durante la riunione, in presenza di casi critici, avrà il

compito di sintesi finale e sarà il portavoce della decisione maturata dal gruppo.

www.slidetube.it

(23)

U.O.C.P.: riunioni interdisciplinari

• Rielaborazione del lutto

Le situazioni di impatto emotivo degli operatori direttamente a contatto con il

paziente devono essere presentate in riunione, poiché portare all’esterno i propri sentimenti, confrontandoli e condividendoli con

l’esperienza altrui costituisce un meccanismo

di elaborazione indispensabile

(24)

Audit clinico: STAS

• Support assessment schedule

• Griglia di 17 item

• Problemi e bisogni non solo del paziente e del familiare, ma anche dell’èquipe

• Controllo dei dolore e dei sintomi del paziente,

dell’ansia del paziente e della famiglia, della capacità di previsione e di programmazione dell’èquipe, della comunicazione tra paziente e famiglia

www.slidetube.it

(25)

Infermiere (1)

Peculiarità:

a) osservazione attenta,

b) capacità di ascolto,

c) contatto affettivo,

d) gestione dello stress e dell’ansia,

e) visione olistica del paziente e della famiglia,

f) comprensione.

Références

Documents relatifs

A aumento della pressione diastolica misurata a livello di coscia B aumento della pressione sistolica misurata a livello di coscia C* nessuna variazione pressoria agli arti

Tutte le seguenti condizioni possono essere responsabili delle alterazioni neurologiche in corso di mieloma multiplo, tranne:. A sindrome da iperviscosità B lesioni del midollo

Indicare quale tra i seguenti farmaci somministrati nel trattamento della tossicodipendenza da oppioidi può essere assunto per via sublinguale:.. A metadone B clonidina C naloxone

B nel corso della prima settimana dopo il parto C per tutto il periodo di degenza in ospedale D* nel corso delle due ore del post-partum E nessuna delle

C N° di morti nei primi 28 giorni di vita e n° di nati vivi nell'anno D N° di nati vivi in un anno e popolazione femminile tra 15 e 49 anni E Nessuna delle altre

C Una diminuzione della velocità iniziale d'accorciamento delle fibre D* Un aumento della forza di contrazione ventricolare.. E Effetti diversi sul ventricolo destro e

In quale delle seguenti condizioni si rileva tipicamente il segno di Courvoisier e Terrier (tumefazione palpabile della colecisti in presenza di ittero ostruttivo). A Idrope

Quale tra le seguenti, è una delle funzioni della parete cellulare nelle cellule batteriche. A protegge le cellule