R ENDICONTI
del
S EMINARIO M ATEMATICO
della
U NIVERSITÀ DI P ADOVA
C ARMELO T OTARO
Impossibilità dinamica per un corpo asimmetrico pesante di precessioni generalizzate regolari non ellittiche con asse di precessione verticale
Rendiconti del Seminario Matematico della Università di Padova, tome 40 (1968), p. 299-310
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ASIMMETRICO PESANTE DI PRECESSIONI
GENERALIZZATE REGOLARI
NON ELLITTICHE
CON ASSE DI PRECESSIONE VERTICALE*)
CARMELO TOTARO
1. Richiamo brevemente la definizione cinematica dei movimen- ti
1)
di cui intendooccuparmi.
Sia s
(r, s
-1, 2, 3)
una matrice di ordine tre ad ele- mentiindipendenti
daltempo,
to la velocitàangolare
di un corporigido e nel
suo moto intorno ad unpunto
0 erispetto
ad un ri-ferimento
c3,
k un versore solidale conC,
e un versore solidale conc3,
p e v duequantità
scalaridipendenti,
alpiù,
daltempo.
Si dicono moti di
precessione generalizzata i)
tutti e soloquelli
per i
quali
In
particolare,
se v e p sonoindipendenti
daltempo,
si dirà cheil movimento é una
_precessione generalizzata regolare,
o brevemente2cn moto
7>.
Senza diminuire lageneralità
leprecessioni generalizzate regolari
si possono caratterizzare con la condizioneove I~ è un
vettore,
ingenerale
nonunitario,
solidale cone.
*) Lavoro eseguito iiell’ambito del gruppo di ricerca v. 7 del C;. N. R..
Indirizzo dell’Antore : Istituto lklatematico, Università di Meseina.
i) G. GRIOLI, Qualche teorema di cinematica dei moti 1’igidi, « Rend. Aco. Naz.
dei Lincei », ser. VIII, voi. XXXIV, fase. 6 (1963).
Nell’insieme dei
moti 9
esiste il sottoinsieme dei moti1Je (=
pre- cessionigeneralizzate regolari ellittiche)
che siottengono imponendo,
oltre alla
(2),
l’ulteriore condizione che l’estremo di0,
rodescriva,
.
rispetto
a6~
un’ellisse2).
Inquesta
notaproverò
che per- un corpopesante
sono dinamicamentepossibili precessioni generalizzate regolari
nonellittiche,
con a8se diprecessione
verticale.2. Le
equazioni
fondamentali per la determinazione dei movi- mentidi C
sonoper le
quali valgono questi
dueintegrali primi
In
(3)
ed in tutto ilseguito,
c ha ormai ilsignificato
di versoredella verticale
discendente ; o
èl’omografia d’ inerzia ;
il pro-dotto del modulo del peso per la coordinata vettoriale 0 G del ba- ricentro G
di e;
lacomponente
costante del momento dellequantità
di moto secondo c ; E la costantedell’energia.
Si sostituisca la
(2)
in(3)
e(4) :
2) C. TOTARO, Prece88ioni generalizzate regolari ellittiche per un 8olido pesante a8immetl’ico, « Rend. del Sem. Mat. dell’Uninersità di Padova » vol. XL (1968).
Dalle
{3’),
mediante eliminazione di (0~ si ottienela terna cartesiana
levogira
costituita congli
assiprincipali
d’inerzia diC--’
relativi ad 0 e sianoA, B,
C(A ~ I~ C)
i
rispettivi
momentiprincipali
d’inerzia.Con riferimento ai detti assi si ponga
Poichè le uniche
componenti
non nulle di o sonoquelle
delladiagonale principale
si haDopo ciò,
èpossibile esprimere
scalarmente ed in formapiù espli- cita,
la(5)
e le(4’),
ottenendo coscinque equazioni
che risultanoessere di secondo
grado rispetto
a p, q, r.Nello
tfJpazio
eacrtesiccrto taliequcczioni rappresentano cinque quadriche che,
perbrevità,
si indicherann o conQ, , Q2 1 Q3 1 Q4 1 Qr,
*Con
qualche sviluppo
si ottiene :Si osservi
preliminarmente
che l’intersezione dellaQ5
colpiano improprio
è una conicaimmaginaria. La Q5
èquindi
un ellissoideche risulta reale se il suo discriminante è minore di zero, cioè af- finchè il
problema
meccanico abbia soluzioni è necessario che risulti3. Esistono soluzioni del
problema
dinamicoposto,
cioè moti1J,
se lecinque quadriche Q,
hanno una curva in comune. Talecurva
può
essere una loro intersezioneparziale
oppure l’intersezionecompleta.
L’unico caso, meccanicamente
significativo,
di intersezione par- ziale èquello
dei moti1Je
di cui mi sonooccupato,
come hogià detto,
in una notaprecedente
ottenendo movimenti dinamicamentepossibili 2).
Pertanto,
il solo caso che resta da studiare èquello
in cui leQi potrebbero
eventualmente avere in comune la loro intersezionecornpleta
senza escludere apriori,
i casi eccezionali di una opiù QJ (J
=1, 2, 3, 4)
che si riducono a zero per l’annullarsi di tutti i coefhcienti.In
questo
n. mostrerò che non esiste l’intersezionecompleta
ditutte le
Qi
e rimando ai nn. successivi diquesta
nota la conside-razione dei casi eccezionali. In altri
termini, qui, impongo
le con-dizioni che
Q1 , Q2 , Q3
debbanoappartenere
al fascio diquadriche
individuato da
Q4
eQ~ .
Siano A,
e ,us i coefficienti della combinazione lineareÂs Q4 Q5
che dà
luogo
alprimo
membro diQ,
(s =1, 2, 3) :
Ponendo in
(9) s = l, 2, 3
ed identificando conQ 1
’IQ2’ Q3
si otten-gono trenta condizioni di cui se ne trascrivono solo diciotto
perchè
le altre non sono essenziali ai fini del
ragionamento
che segue :Sostituendo le
(11)
in(10~), (10~’), (106")
segueIl determinante dei coefficienti del sistema. omogeneo
(12)
èPer la
compatibilità
delle(12)
occorre e basta che(13)
sia nullo.Ciò si
può
ottenerescegliendo A2 2
in modo da soddisfare laseguente equazione
Questa equazione in 22
ammette sempre radici realiperchè
i varitermini,
comprese leparentesi quadre
al secondomembro,
sono tuttimaggiori
di zero. Tutte le soluzioni di(12)
sonoproporzionali
aiminori
complementari
del secondo ordine che si possono estrarre daldeterminante dei
coemcienti ;
adesempio,
ai minoricomplementari degli
elementi dellaprima
orizzontale :ove si è
posto
a = -mentre o
è un coefficiente di pro-porzionalità.
Queste espressioni
delle 888(s
=l ,
2,3)
non possono essere, innessun caso, nulle
perché
tutti i termini hanno sempre lo stesso segno.Ciò,
in altritermini, equivale
ad escludere l’eventualità che la matrice dei coeff cienti di(12)
possa avere caratteristica minore di 2.Sostituendo le
(15)
in(11)
si haove si è
posto
Dal confronto di
(104’)
con(104")
e di con(10’"5)
segue ordi- natamentePoichè il determinante dei coefficienti è diverso da zero l’unica so-
luzione di
(18)
èquella
identica()vviamente le
(19)
non sonocompatibili
con valori realidi 22
eA3
e
quindi
si conclude che non èpossibile
determinare iparainetri
dicui si
dispone
_perfar
si che lecinque quad1’iche Qi appartengaiio
adun medesimo
fascio.
4. In
questo
n., discuto il caso diQi’ Q2’ ~3 ,
identicamenteuguali
a zero per l’annullarsi di tutti i coefficienti.Questa ipotesi,
con riferimento ai terminiquadratici in p, q, r
dà:Dopo ciò,
dai terminirettangolari
in p, q, r, si haL’eventualità che la matrice dei coemcienti di
(21)
abbia caratteri- stica minore di 2 non ha interesse.Quindi
tutte le soluzioni di(21)
sono deltipo
ove
o’
è un coefficiente diverso da zero, se si esclude la soluzioneidentica,
nonsignificativa.
Tenendo conto di
(20)
e(22),
dai coefficienti dei termini lineariQueste
ultime seiequazioni
sonoincompatibili
con l’asimmetria die.
Coneltido che non si trovano
movimenti P supponendo
nulli tutti icoefficienti
di eQ3 .
-5. Ponendo
uguali a
zero tutti i coeo cienti diQi
eQ2
si tro-vano sedici
equazioni
di cui se ne trascrivono solo ottoPoichè,
per l’esistenza dimoti P, Q3
deve coincidere con la com-binazione lineare
~.3 Q~ -~-- ,u3 Q5,
2 si hanno altre ottoequazioni
dicui basta considerare le
prime quattro
Per la
compatibilità
delleequazioni (24()
e(244’)
dev’essereDopo
ciò si haDa
(24s)
o(24~’)
e da(25,)
e(252)
combinate con(253)
segueSostituendo in
(254)
e tenendo conto che il caso E12 = 0 non hainteresse,
si ottieneche è assurda.
Pertanto eoncludo
che,
anchese e
si riduce ad unapiastra
~G~
= A+ B),
nelle condizioniposte (~1
=~iz
==0)1
non sonopossi-
bili
moti 9)
lJe1" il solidopesante
asimmetrico.6. Nel caso
Q1
identicamenteuguale
a zero segue :Tenendo conto di
(301.2)
la la(10")
sisemplincano
equindi~
associando pure la
(304) ,
sipuò
scrivereQuesto
sistema ammette come unica soluzionequella
identica :In modo
analogo,
da(30~), (104’ ‘)
e( 105"),
si trovaSuccessivamente da
(10í’2,3),
segueMa tali valori non sono
compatibili
con(105’) perchè
si = Oe
quindi
tutte le Brs = 0.Concludo che anche nel caso della
Q
1 identicamentea zero non ci sono
’1noti 9 corpo e
7. Se si pensa
Q4
identicamenteuguale
a zero, si trovaSupponendo
identicamente nulla assieme aQ4 qualche
altraQs (s = ~ ~ 2, 3)
si riconosce subito che non si possono ottenere soluzionidel
problema
dinamico.Infine con un
procedimento analogo
aquello
del n. 3 e concalcoli molto
più semplici
si trova che non si possono neppure de- terminare iparametri disponibili
in modo cheQ1, Q2, Qs, Q5
appar-tengano
ad un medesimo fascio diquadriche.
1 casi eccezionali
considerata
nel n. 4 eseguenti,
esauriscono tuttiquelli possibili perchè
nelle deduzioni non si è mai fatto usodelle
disuguaglianze
tra i momenti d’inerziaA, .B,
C.Manoscritto pervenuto iii redazione il 5 marzo 1968.