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Sulle precessioni semiregolari ad asse non verticale del solido pesante

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Academic year: 2022

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(1)

R ENDICONTI

del

S EMINARIO M ATEMATICO

della

U NIVERSITÀ DI P ADOVA

R. B ALLI A. C. G RIOLI

Sulle precessioni semiregolari ad asse non verticale del solido pesante

Rendiconti del Seminario Matematico della Università di Padova, tome 68 (1982), p. 71-78

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(2)

precessioni semiregolari

ad

asse non

verticale del solido pesante.

R. BALLI - A. C. GRIOLI

(*)

1. Il

problema

della

possibilità

dinamica di

precessioni

non rego- lari ad asse verticale del solido

pesante

fissato senza attrito per un suo

punto 0,

è stato risolto

[1]

riconoscendo che le uniche

precessioni

di

questo tipo (oltre

a

quelle degeneri

nelle rotazioni non uniformi di Mlodzeevskii

[2])

sono

quelle

determinate da G. Grioli

[3].

Si tratta di

moti di

precessione semiregolare

con velocità di

precessione

costante

e velocità di rotazione

propria

variabile nel

tempo (11 specie [4])

e

costituiscono una classe di moti alla Hess.

Nella

presente

nota ci si propone di esaminare la

possibilità

dina-

mica,

per il solido

pesante,

di moti di

precessione semiregolare

di II

specie

senza fare

ipotesi

restrittive sull’asse di

precessione.

Si riconosce che moti di

questo tipo

sono dinamicamente

possibili

solo se l’asse di

precessione

è

verticale;

si

può quindi

concludere che le classi di moto sopra citate esauriscono la classe delle

precessioni

semi-

regolari

di II

specie

per il solido

pesante.

Eventuali

precessioni

ad

asse non

verticale,

y che non siano

quelle regolari

determinate in

[5],

vanno

quindi

ricercate tra le

precessioni semiregolari

di I

specie,

y o

nella classe

più ampia

delle

precessioni

non

regolari.

2. Si fissi in tutta

generalità

un riferimento

T(0, i3)

in cui

i,

sia

parallelo

all’asse di

figura

e

rispetto

al

quale 1’omografia

d’inerzia

(*)

Indirizzo

degli

AA.: R. BALLI: Istituto Matematico dell’Università -

Perugia ;

A. C. GRIOLI: Istituto di Analisi e Meccanica dell’Università - Pa- dova.

(3)

72

del solido assuma la forma ridotta:

I moti di

precessione semiregolare

di II

specie

sono caratterizzati dalla

seguente

forma della velocità

angolare:

con v velocità di

precessione costante, p

velocità di rotazione

propria

variabile nel

tempo,

y direzione dell’asse di

precessione

invariabile nello

spazio.

Le

equazioni

che

regolano

il moto sono le

seguenti:

in cui si è indicata con .M~ la massa totale del

solido,

con G il suo bari-

centro,

con g l’accelerazione di

gravità

e con c il versore della verticale.

Tenendo conto di

(2.1)

e

(2.2),

le

(2.3), (2.4)

e

(2.5)

e

gli integrali primi

che il sistema

ammette,

danno il

seguente

sistema differenziale:

(4)

e il sistema di

equazioni:

Si è usata la notazione

Le

(2.13), ... , (2.19)

costituiscono un sistema Z di sette relazioni in termini finiti nelle sei variabili di moto

y1(t), Y2(t), cl(t), 1 ’01,(t)

e

rappresentano

nello

spazio proiettivo .Rg ( ~u, y1, y2 ,

cui,

z)

altret-

tante

ipersuperficie algebriche.

La

possibilità

dinamica di un moto di

precessione semiregolare

di II

specie implica

l’esistenza di almeno una curva reale

propria

comune alle dette

ipersuperficie.

Il sistema i

delle dette

equazioni

deve

dunque

definire in 1~6 delle varietà

algebriche

V’k

di dimensione ad almeno una delle cui

parti

reali

proprie

ap-

(5)

74

parterrà

la curva. Le varietà

Trk

hanno intersezioni con

ogni iper- piano

di R6 e in

particolare

con

l’iperpiano improprio

L’interse-

zione della varietà

Vk

con detto

iperpiano

è

rappresentata

dal

sistema :

Nell’eventualità che non sia verificata nessuna delle condizioni strut- turali o di moto:

che saranno esaminate in

seguito,

si riconosce che è costituita dalle

seguenti

varietà :

È agevole

verificare che

V~

è una

componente

di

pk

interamente con-

tenuta

nell’iperpiano improprio

neo e non è traccia di una

Y2

avente

parti

reali

proprie.

Con un calcolo diretto si riconosce infatti che l’in- tersezione delle varietà

tangenti

alle

ipersuperficie

del sistema E in

un

generico punto

di ha dimensione

1,

e

quindi

la varietà

tangente

a

V~ (essendo

contenuta in detta

intersezione)

ha al

più

dimensione 1.

L’eventuale varietà definita dal sistema E con

parte

reale

propria

non

costituita da un numero finito di

punti

è

dunque

al

più

di dimensione 1

(6)

avendo come traccia su %00 la

V~. Questa Vi

non

potendo

essere intera-

mente contenuta nel

sottospazio

di R6 y1 =

0,

y2 =

0,

deve

proiet-

tarsi nel

sottospazio R2(yl,

y2,

z)

sulla circonferenza di

equazione Yi ~ Y2 = 1 - Ys ~

La curva

proiezione

in I~2 deve

quindi

passare per i

punti

ciclici

J

e J

di 1-~2. Poichè i

punti

J

e J appartengono

alla retta

impropria

di .I~2 essi devono essere

proiezioni

di

punti impropri

della

~1

e

quindi

dei

punti V~.

Dal momento che

Vò appartiene

al

supporto

della pro-

iezione,

la condizione

precedente

si verifica solo se ~T e

J appartengono

all’elemento

proiettante

che contiene la varietà

tangente

a 27 in uno

dei

punti Vó . Questo però

non è

possibile perchè,

come si dimostra

con un calcolo

diretto,

y detti

punti

non

appartengono

all’intersezione delle varietà

tangenti

alle

ipersuperficie

del sistema ~. Ci si riconduce

quindi

al solo esame dei casi

i)

ed

ii).

In

questo

caso la intersezione di

V k

con neo è costituita oltre che da

V~ (nelle

cui

equazioni

si sia

posto

A’ =

0 )

anche dalla

che contiene

V~.

Come nel caso

generale

si riconosce che i

punti Vò

non sono traccia

di una

Y1

non

appartenente

all’R4:

yl = 0

y2 = 0.

Analogamente

a

quanto

fatto per la

V

nel caso

precedente,

si riconosce che

è una

componente

di

Yk

interamente contenuta

nell’iperpiano

neo, in

quanto

anche l’intersezione delle varietà

tangenti

alle

ipersuperficie

del si-

stema Z nel

punto

di

Wl

di coordinate

(vB’/C, 1, i, 1, i, 0, 0)

ha dimen-

sione 1 a meno che non sia

~~ == ~2 =

0.

Sotto

questa

ulteriore condizione

W1

ha varietà

tangente

che non

appartiene

a neo e

quindi

se è traccia di una

V2

ne è traccia con mol-

teplicità

1. La

V2

ha

quindi

una intersezione

pari

al suo ordine con lo

spazio

.1~4 di

equazioni z

=

0,

0 e

quindi appartiene

ad

uno

degli spazi

lineari che hanno R4 per

supporto.

In conclusione deve

(7)

76

appartenere

ad uno

spazio

di

equazione:

La

(2.15)

nelle condizioni in esame assume la forma

semplificata

con E =

Ov2y:

-

Bv2(1- y3 )

-

Eo .

Stante la

(3.1)

da

questa equazione

si riconosce che è

Ca = costante .

Si è cos riconosciuto che se sono verificate le condizioni:

le uniche

precessioni possibili

sono ad asse verticale e sono

quindi quelle

determinate in

[3].

4.

CASO ii)

Si

può

assumere in tutta

generalità ~1=

0.

Le

equazioni (2.13), (2.14), (2.15)

e

(2.16)

assumono la forma

semplificata

(8)

Da

(4.3)

e

(4.4)

si

ottengono:

Eliminando da

(4.1), (4.2)

e

(2.18)

yi e y2 e utilizzando

(4.5)

e

(4.6),

si ottiene un

polinomio

del

quarto

ordine

in p

che deve essere verifi-

cato al variare

di p

=

,u(t) ;

devono

quindi

essere identicamente nulli i suoi coefficienti. Poichè il coefficiente di

p4

è

C4V2(1

-

y2)

il suo

annullarsi

implica:

e

quindi precessioni degeneri

in rotazioni.

BIBLIOGRAFIA

[1]

R. BALLI, Precessioni ad asse verticale del solido pesante, Rend. Sem. Mat.

Padova, 55 (1976).

[2]

E. LEIMANIS, The

general problem of

the motion

of coupled rigid

bodies

about a

fixed point, Springer

tracts in Natural

Philosophy,

7 (1965).

[3] G. GRIOLI, Forma intrinseca delle

equazioni

dinamiche del solido

pesante

asimmetrico con un punto

fisso

e ricerca dei moti di

precessione,

Atti Univ.

Ferrara, sez. 7, 3 (1954).

[4] E . PUCCI, Esistenza e determinazione delle

precessioni semiregolari

ad asse

verticale di un corpo

rigido

in un campo di

forze

newtoniano, Rend. Sem.

Mat. Padova, 54 (1975).

(9)

78

[5]

G. GRIOLI, Esistenza e determinazione delle

precessioni regolari

dinamica-

mente

possibili

per un solido pesante asimmetrico, Annali di Matematica, serie IV, 26 (1947).

Manoscritto

pervenuto

in redazione il 26

Aprile

1982.

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