R ENDICONTI
del
S EMINARIO M ATEMATICO
della
U NIVERSITÀ DI P ADOVA
U. M ASSARI L. P EPE
Successioni convergenti di ipersuperfici di curvatura media assegnata
Rendiconti del Seminario Matematico della Università di Padova, tome 53 (1975), p. 53-68
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convergenti ipersuperfici
di
curvaturamedia assegnata.
U. MASSARI - L. PEPE
(*)
L’indagine
sullesuperfici
di curvatura mediaassegnata
in sensogeneralizzato,
ha avuto recentemente notevoleimpulso,
come pro-lungamento
dello studio dellesuperfici
di curvatura media nulla(super-
fici di area
minima) .
La ricerca si è
sviluppata lungo
due direttrici: da unaparte
sonostate studiate le
superfici
che sonografici
difunzioni,
soluzioni insenso
generalizzato dell’equazione:
(caso cartesiano) ;
dall’altra ilproblema
è stato ambientato nella classe delle frontieredegli
insiemi diperimetro
localmentefinito,
nel sensodi
Caccioppoli
e DeGiorgi (caso parametrico).
Per
quanto riguarda
il casocartesiano,
risultati moltoprecisi
sonostati ottenuti da
Giaquinta
in([1]), ([2])
e([3]);
da Giusti([4])
e Mi-randa
([10]).
Massari ha invece esteso i risultati di esistenza e di
regolarità
diDe
Giorgi
e Miranda per le frontiereminimali,
alle frontiere di insiemi di curvatura media limitata([5])
ed in .Lp([6]).
In
questo
lavoro studieremo ilcomportamento
delle frontiere di(*)
Indirizzodegli
AA.: Istituto Matematico, Universitàdegli
Studi,Via Savonarola 9, 44100 Ferrara.
Lavoro
eseguito
nell’ambito delGruppo
Nazionale di Analisi Funzionalo edApplicazioni
del C . N . R ,successioni
convergenti
di insiemi aventi curvatura(media) assegnata,
se
queste
curvature tendono ad una curvatura fissata.I risultati ottenuti hanno come conseguenza immediata un teo-
rema di
regolarità
locale per le soluzionidell’equazione (0.1)
se lanorma
Lp (p > n -~-1 )
della funzioneA(x, t)
è abbastanzapiccola.
Questo
risultato si viene ad affiancare ad un risultatoanalogo
di Ver-gara
Caffarelli,
relativo alproblema
di Dirichlet perl’equazione (0.1),
nel caso che .~ sia funzione soltanto di x
([11]).
NOTAZIONI. Indichiamo con e con m n
la misura della sfera unitaria di Rn
(n>2).
_Se E è un sottoinsieme di
Rn ,
chiamiamo E la sua chisura e 8Ela sua « frontiera essenziale >> :
cioè,
l’insieme deipunti
x ERn,
@ taliche per
ogni e>
0 :Se ,S~ è un
aperto
diRn,
diremo chef
EBV1oc(Q)
sef
EL’,,
e lederivate
della f ,
nel senso delle distribuzioni:(D1 f , ... , Dn f )
sono mi-sure di Radon in S~. La variazione totale della misura
... , Dn f )
su K cc D sarà:
Un insieme c I~n si dirà di
Caccioppoli
in Q se la sua funzione carat-teristica ·
Inoltre chiameremo
frontiera
ridotta di .E l’insieme 2* Edegli
x E 3Eper i
quali:
Diremo, infine,
che un insieme E diCaccioppoli ha,
inQ,
curvaturamedia se per
ogni compatto
_K di E rende minimoil funzionale
( 1 ) :
tra
gli
insiemi diCaccioppoli
~’ che coincidono con E fuori di K.Ringraziamo
Mario Miranda con ilquale
abbiamo discusso i risul- tati diquesto
lavoro.I. Primi teoremi di convergenza.
Cominciamo con il provare alcuni risultati relativi al
comporta-
mento
degli
insiemi diCaccioppoli rispetto
a certitipi
di convergenza.TEOREMA 1. Sia Q un
aperto
di Rn(n ~ 2 ),
una successione dif unzioni
diLfoc(Q) convergente
in ad unafunzione
A. Seè una successione di insiemi di
Caccioppoli convergente
inLtoc(Q)
adun insieme E ed
Eh ha,
inQ,
curvatura mediaAh,
allora:i)
E è un insieme diCaccioppoli
di Q.ii)
Eha,
inQ,
curvatura mediaA (x ) .
DIM. Dato che converge a 92E in si
può
supporre, pas- sando eventualmente ad unasottosuccessione, che,
perogni
com-patto
.K di Q:Fissato
K,
sia B unaperto
relativamentecompatto
di ,S~ con frontieralipschitziana,
contenenteX,
taleche,
perogni
h :(1)
Per lagiustificazione
diquesta
definizione si rinvia a([5]).
Se
poniamo,
perogni h,
dato cheEh
ha in Qcurvatura media
Ah ,
si ha:Allora,
per i risultati di Miranda sulle tracce delle funzioni diBV1oc(Q) (cfr. [7]
pag.243)
e per(1.2):
Quindi,
ricordando cheAy~
è limitata in da(1.3)
segueche,
perogni
h:e
questa,
per([12]
pag.28)
prova lai).
Per provare
ii),
fissato uncompatto
.K di S~ ed un insieme di Cac-cioppoli
lVl coincidente con E fuori di_K, possiamo
ancora indicarecon B un
aperto
relativamentecompatto
di,5~,
con frontieralipschit- ziana,
contenenteK,
taleche,
oltre alle(1.2)
e(1.3), valgano
le condi-zioni :
Posto,
perogni h,
confrontandoEh
ed
.M~h,
1 si ha:Dato che la variazione totale del
gradiente
è semicontinua inferior-mente,
9rispetto
alla convergenza inper la (1.8), passando
allimite per h tendente
all’infinito,
inquest’ultima relazione,
si ha:E
questa,
ricordando che E in B -I~, implica ii).
Proviamo ora un risultato che fornisce una condizione sufficiente per la convergenza dei
perimetri degli
insiemi diCaccioppoli.
TEOREMA 2 . SZ un
aperto
diRn ;
una successione difun-
zioni di
convergente
in ad unafunzione
A. SeEh ha,
in
D,
curvatura mediaAh; allora,
se D è un insieme relativamente com-patto
di Q tale ehe :si hac :
DIM. Sia B un
aperto
relativamentecompatto
di 4lÌ con frontieralipschitziana,
contenente D e verificante le condizioni:(1.2), (1.3), (1.7)
e(1.8),
confrontandoEh
conN, - (E
nB)
U(E,~
n(Q - B)),
si ha:Allora :
quindi :
dalla
quale
si ricava che:D’altra
parte:
o
(D
è laparte
interna diD) .
Da
queste
due ultime relazioni e dalla(1.11)
segue la tesi.2. Un teorema di
regolarità.
I risultati di
regolarità
di Massari([6]),
assicurano che se E è un insieme diCaccioppoli
di curvatura mediaA(x)
p > n;allora esiste un
aperto
contenuto in S2 taleche,
se S~ è lafrontiera ridotta di E contenuta in S~ ed
H,
è la misura di Hausdorff s-dimensionale in RI:La
regolarità
della frontiera di insiemi diCaccioppoli
di curvaturamedia
assegnata può
essere dedotta dalseguente
teorema di conver-genza :
TEOREMA 3. Sia una successione di insiemi di
Caccioppoli
di curvatura media
Ah
E > n. Se:e, per
ogni compatto
K diQ,
esiste una costantey(K)
tale ehe :Allora esiste
ho
EN,
taleche,
perogni
h >ho ,
si ha:DIM. Per il teorema
1,
E è un insieme diCaccioppoli
di curvaturamedia
A (x), quindi
per la(1.1)
di([6])
si ha che:ne
deriva,
essendo che:Quindi,,
se 0 a1, posto d
=dist(x, 3D)
e A =IIA Il
LP(Ba/2(X» , esiste 9:dove
a(n, p, A, «)
è la costante del lemma 2.1 di[6],
tale che:allora,
dato che sipuò
sempre supporre che:per il teorema 2 risulta:
D’altra
parte,
per((12)
pag.51) :
e
quindi:
Posto ora Qh - per la
(2.2),
esisteho
taleche,
perogni h > ho
vale la relazione: e:Dato che
l’espressione
a sinistra della(2.14)
è monotonarispetto
allainclusione
insiemistica,
essendo perogni
h >ho
vale:Siamo cos nelle
ipotesi
del lemma 2.2 di([6]), grazie
alquale
sipuò
concludere
che : xh
E2* E,
eche,
perogni
t : 0 tC ~
si ha:e,
analogamente,
perogni h > ho
e perogni t : 0 C t ~ - ~Oh
si ha:D’altra
parte
perquasi
tutti i è:e
questo,
insieme a(2.16)
e(2.17),
prova la(2.6).
Per verificare le
ipotesi
del teorema3, può
essere utile ilseguente
risultato :
PROPOSIZIONE 1. Sia una successione di insiemi di
Caccioppoli
di curvatura media E 9 p > n. Se :
e se, per
ogni compatto
K diQ,
esiste una costantey(K),
tale ehe :allora x E 2E r1 Q.
DIM.
Se,
perassurdo, x
nonappartenesse
a2E,
a meno di passare aicomplementari
e di sostituireA (x) con - A (x) (‘),
@esiste e
> O tale che:~
1
quindi,
per la(2.19),
si ha:D’altra
parte,
per la(2.20),
fissato Gr: 0 J~O/2,
esisteho
taleche,
(2) In tal caso, per
ogni
h, si dovrà passare alcomplementare
di Eh e sostituire con-.Ah(x).
per
ogni h > ho :
Per tali h risulta:
Inoltre,
per la(1.9)
di[6],
perogni
t : O t si ha:Confrontando
Eh
con l’insieme diCaccioppoli Eh-B:(Xh)’
risulta :Da
(2.26), (2.27)
e dal fatto cheA(x)
E p > n, si ricava chese
Infine, integrando
la(2.28)
tra 0 e a si ha:quindi,
per a abbastanzapiccolo:
e
questo,
per la(2.25),
contraddice la(2.23).
3. Caso cartesiano.
Diamo una
applicazione
dei risultatiprecedenti
allo studio dellaregolarità
delle funzionif
EBV1oc(Q),
verificanti perogni compatto
Kdi
S~,
ladiseguaglianza (~) :
per
ogni
g =f
in 9-K.Si suppone che:
(3.2)
-A(x, t)
è unafunzione
misurabile in x perogni
t ER,
continuae non decrescente in t per
ogni
x EQ;
- per
ogni compatto
K si SZ :OSSERVAZIONE.
Quest’ultima
condizione assicura che:Infatti:
Una tale funzione
f può
essere considerata comesoluzione,
in sensogeneralizzato,
di(0.1) (cfr. [10]).
Cominciamo con lo scrivere la
(3.1) usando,
come èconsueto,
illinguaggio
delle frontiere di insiemi:PROPOSIZIONE 2. Se
f
eBV1oc(Q) verifica (3.1 )
eA (x, t)
E XR) verifica (3.2 ),
allora l’insieme E= (x, t) ;
x EQ,
è cn insiemedi
CaccioppoZi in
curvatura mediaA(x, t).
(3)
-- è la variazione totale su K della misura vettoriale le cuix
componenti
sono la misura diLebesgue
e le misure(Di f , D2 f , ... , Dn f ) .
DIM. Facciamo
vedere,
inprimo luogo, che,
perogni compatto
Kdi
,~,
se M è un insieme diCaccioppoli
in tale che(M - E)
~Jallora risulta:
Per fare
questo,
introduciamo la funzione:Ovviamente
y(x)
EBV1oc(Q)
ey(x)
=f (x)
in SZ -K, quindi,
per la(3.1 ),
si ha:
Se si pone per noti risultati sulla sim-
metrizzazione
degli
insiemi diCaccioppoli (vedi [8],
pag.528),
si ha:D’altra
parte:
in
quanto,
essendoA(x, t)
non decrescente int,
risulta:Da
(3.5), (3.6), (3.7)
e(3.8)
segue immediatamente la(3.3).
Sia ora .r un
compatto
di SZX R,
esiste allora uncompatto K
di Qo
,
tale che
Quindi,
se M è un insieme diCaccioppoli
coinci-dente con E in
e
questo
dice che E ha curvatura mediaA(x, t)
inUtilizzando la
proposizione
2 si prova facilmente ilseguente
as-serto :
PROPOSIZIONE 3. una successione di
f unzioni veri f icanti
per
ogni compatto
K c Q ladisuguaglianza:
per
ogni
g E g =f h
in Q -K,
cont) verificante
le(3.2)
con
f h
alposto
dif.
Se :e se, per
ogni compatto
T di Q XR,
esiste una costantey(T )
tale cheallora per
ogni
x EQ,
esistono ~O > 0 edho
E N tali che : perogni
h >ho , f h
è Unafunzioni lipschitziana
inB,(x).
DIM. Indichiamo con E =
{(x, t) ;
e conEh= {(x, t) ;
ed
Eh,
per laproposizione 2,
sono insiemi di Cac-cioppoli
di curvatura mediarispettivamente A(x, t)
et).
Inoltrese Sono
quindi
verificate leipotesi
del teo-rema 3. Cominciamo col provare che
esistono
> 0 eho
E N tali che se h >ho :
Infatti se ciò non fosse vero, esisterebbero una sottosuccessione di
Eh
e una successione dipunti
cone
questo
è in contrasto col teorema 3.Inoltre,
y per la continuità delversore normale su e per la convergenza dei versori
normali,
sipuò
supporre, a meno diinodificare é
edho ,
che perogni h > ho :
ne segue per
[12]
pag.55,
che se h >ho,
le funzionif h
sonolipschit-
ziane in
Be(x)
con una costante che nondipende
da h.Una conseguenza interessante di
questo
risultato è ilseguente
teo-rema di
regolarità
per le funzionif
EBV1oc(Q),
verificante(3.1)
sottocerte
ipotesi:
TEOREMA 4. Per
ogni compatto
K di Q e perogni
costante L >0,
esiste Eo =
Eo(K, L)
taleche,
sef
Everifica (3.1 ),
per p > n + 1:Allora
f
èlipschitziana
in K,Den. Se la tesi del teorema 4 non fosse vera, esisterebbero: un
compatto g,
una costante.~,
una successione di numeripositivi Eh
tendente a zero; una successione di funzioni
A,~(x, t) ;
una successione di funzionif,
diBV1oc(,Q),
per cui vale la(3.11 ) ;
e :ed una successione di
punti xh
E K tali cheIh
non èlipschitziana
nel-l’ intorno di xh .
Vedremo che
questo
condurrà ad un assurdo.Cominciamo con il provare che se
.K
è uncompatto
di SZ :Sia B un
aperto
relativamentecompatto
diQ,
contenenteK,
confrontiera
lipschitziana,
per cui:Indichiamo con g, la funzione di
uguale
a 0 in B e adf h
inQ-B. Allora per
(3.11), (3.18), (3.19)
e(3.21)
si ha:e
quindi
la(3.20).
Inoltre,
essendo a meno di passare ad una sottosuccessione sipuò
supporre cheL’’’
converga ad una funzionef o
in conIo E BV1oc(Q).
Per il teorema
1,
1’insieme E ={(x, t),
ha frontiera minimale inQXR. Quindi fo è
analitica in ,~(cfr. ([9])
pag.364).
D’altra
parte
sipuò
supporreche xh
converga ad x cS~,
equesto
contraddice laproposizione
3.OSSERVAZIONE. Nelle
ipotesi
del teorema4,
per i risultati di rego- larità relativi alleequazioni
uniformemente ellittiche segue allora chefcC’»2
cona = 1- n/p.
BIBLIOGRAFIA
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di Dirichlet per lesuperfici
di curvaturamedia assegnata, in corso di stampa su
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Superfici
cartesianegeneralizzate
ed insiemi diperimetro finito
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cartesiani, Annali Sc. Norm.Sup.
Pisa, 18 (1964).[9] M. MIRANDA, Un
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di massimoforte
per lefrontiere
minimali ecc., Rend. Sem. Mat. Univ. Padova, 45 (1971) .[10] M. MIRANDA, Dirichlet
problem
with L1 datafor
thenon-homogeneous
minimal
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in corso di stampa.[11] G. VERGARA CAFFARELLI,
Superfici
con curvatura media assegnata in Lp.Applicazioni
ad unproblema
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variazionali, Bollettino U.M.I. (1973).[12]
M. MIRANDA, Distribuzioni aventi derivate misure ed insiemi diperimetro
localmente
finito,
Annali Sc. Norm.Sup. Pisa,
18(1964).
Manoscritto