A NNALI DELLA
S CUOLA N ORMALE S UPERIORE DI P ISA Classe di Scienze
C ALOGERO V INTI
L’integrale di Fubini-Tonelli nel senso di Weierstrass.
I. Caso parametrico
Annali della Scuola Normale Superiore di Pisa, Classe di Scienze 3
esérie, tome 22, n
o2 (1968), p. 229-263
<
http://www.numdam.org/item?id=ASNSP_1968_3_22_2_229_0>
© Scuola Normale Superiore, Pisa, 1968, tous droits réservés.
L’accès aux archives de la revue « Annali della Scuola Normale Superiore di Pisa, Classe di Scienze » (
http://www.sns.it/it/edizioni/riviste/annaliscienze/) implique l’accord avec les conditions générales d’utilisation (
http://www.numdam.org/conditions). Toute utilisa- tion commerciale ou impression systématique est constitutive d’une infraction pénale.
Toute copie ou impression de ce fichier doit contenir la présente mention de copyright.
Article numérisé dans le cadre du programme Numérisation de documents anciens mathématiques
http://www.numdam.org/
NEL SENSO DI WEIERSTRASS
I. CASO PARAMETRICO di CALOGERO VINTI
(*) Introduzione.
È
noto che lo studio sistematico del funzionalecon il metodo diretto del
Tonelli,
è statoiniziato
da S. Faedo(J4), [5], [6]),
successivamente proseguito
da E.Magenes ([14], ... , [19]),
che ne ha tracciatole linee fondamentali del Calcolo delle
Variazioni,
epiù
recentemente da L. Lombardi([11], [12]).
Una
esposizione
dellosviluppo
della teoria si trova in una relazione tenuta da S. Faedo[7] ]
in occasionedi
unsimposio lagrangiano
e inquel-
l’occasione sono stati en unciati nuovi risultati e le dimostrazioni di alcuni di essi sono apparse in
[8].
Il Faedo[8], seguendo
un’idea diMcShane (i),
clefiniece
l’integrale y2)
di Fubini-Tonelli nel senso di Weierstrass edà,
nella classe delle curve continue e tali che(yi , y.)
esistafinito,
dellecondizioni necessarie per la semicontinuità inferiore di
Iw (yi ,
che sonoanche sufficienti
quando f
è continua in yi ,y2)
uniformemente ri-spetto
a2/1 ~2.
Questi
recenti lavori di Faedo e la circostanza che la stessa idea di McShane era stata da me([28])
sfruttata per introdurrel’integrale
delPervenuto alla Redazione il 10 Ottobre 1967.
(*) Lavoro eseguito nell’ambito dell’attività dei gruppi di ricerca matematici del
Consiglio Nazionale delle Ricerche.
(1) L’idea di McShane
[13],
ripresa da una di H. Lewy[10J
consiste nell’associareall’integrale del C. d.V. in forma ordinaria in una variabile un conveniente integrale
in torma parametrica.
Calcolo delle Variazioni in una variabile nel senso di
Weierstrass,
mi hannospinto
a contribuire alproposito
di S. Faedo di costruire la teoriadegli integrali
di Fubini-Tonelli nel senso diWeierstrass,
il cui interesse è no-tevole
perchè
il sostituire1’algoritmo
diLebesgue
conquello
di Weierstrasspermetterà
disviluppare
la teoria in una classe di curvepiù ampia
diquelle
assolutamente continue.A
questo
scopo, volendoseguire
l’idea diMcShane,
la teoria vainiziata dal caso
parametrico,
perpoi
ricondurre aquesto
il caso or- dinario.Studierò in
questo
lavorol’integrale
con
e
==(6~ e2), ei
«~x1
= Xi(u), y1
= Y1(u), C2 - = x2 (v), Y2
co inteso nel L senso di Weierstrass e chedenoterò .
I
principali
risultati sonoespressi
dai Teoremi5, 6,
7.Quando
F è continuaglobalmente
nel sno campo di definizione e po- sitivamente omogenea digrado
1separatamente rispetto
allecoppie y~ ), (x2 , ~?), l’integrale
esiste finito(2) (Teorema 5)
se sono con- tinue e rettificabili e si ha(Teorema 6) :
avendo denotato con
(Xl
=xi (~~)’ y~ (8),
O c s ~Lei ~
e con~x2 = x2
y2
=y2 (~),
O C ~ c leparametrizzazioni rispettive
die2
facendouso della loro
lunghezza
d’arco comeparametro ;
inoltre risulta(Teorema 7 ) :
(2) La dimostrazione del Teorema 5 è ricondotta, seguendo un ragionamento del
Tonelli
([26],
N. 5), a quella dell’esistenza finito di quando F’’ oltre a soddisfarele ipotesi dette sia anche convessa separatamente rispetto alle coppie
(xi , yl) , (x2 , y2)
(Teorema 4).’
1 2
Si osservi che la
(1)
è unaproposizione
dirappresentazione
e non dàun
algoritmo agevole
per il calcolo diperchè
interviene lapartico-
lare
parametrizzazione dena e,
cos come avviene per il calcolo della lun-ghezza
di una curva conl’integrale
classicoquando
comeparametro
siprende
la
lunghezza
d’arco e per il calcolo dell’area di unasuperficie
con i teoremidi
rappresentazione
di C. B.Morrey [20]
e di L. Cesari[3].
Questo
inconveniente viene ovviato dalla(2)
cherappresenta
una pro-posizione
diapprossimazione, analoga
aquella
di E.Baiada (3j
per l’inte-grale
del Calcolo delle Variazioni in unavariabile,
nellaquale
non inter-viene la
particolare parametrizzazione
dellaee
non si fa usodell’integrale
di
Lebesgue.
Per stabilire le
proposizioni dette
s’èpresentata
una alternativa nella scelta tra le due note definizionid’integrale
diWeierstrass,
date da J. C. Bur-kill
[2],
per una funzione direttangolo «> (R), R c Ro : quella
ottenuta ope- rando con suddivisioni diRo in classi (Ri 1,
i=1, 2,
... , ii, ciascuna data da unprodotto
cartesiano di suddivisioni di due lati consecutivi diRo ,
definizione che chiameremo in senso« esteso » ; quella
ottenutaoperando
con decom- .posizioni
diRo
inclassi ( R; ),
i =1, 2, ... ,
n, congli Ri disposti
comeRo
masenza il vincolo della
precedente,
definizione che chiameremo in senso« stretto ».
Entrambe le due definizioni si sono mostrate non adatte per ottenere la
(1)
e la(2)
con unprocedimento diretto, cioè
come conseguenza di un teorema di esistenza e di uno diapprossimazione
perl’integrale
di Weier-strass di una funzione di
rettangolo.
Laprima perchè l’integrale
nongode
di
quel
minimo diproprietà indispensabili
per lavorare con unalgoritmo d’integrazione (ad
es. l’esistenzadell’integrale
suRo
nonporta
di conse-guenza 1’esistenza su
ogni
Re la secondaperchè
nei teoremi diesistenza interviene la snbadditività della funzione
integranda rispetto
allo stesso
tipo
didecomposizioni
cheintervengono
nella definizione diintegrale
e diquesta proprietà
nongode
la funzione direttangolo
definitadal1a Il’ tramite la
~.
Ho
proposto allora,
per le funzioni direttangolo,
una definizione d’in-tegrale
di Weierstrass che è « intermedia » traquella
in senso esteso equella
in sensostretto,
nel senso chel’integrabilità
secondoquesta
defini-zione
implica quella
in senso esteso el’integrabilità
in senso stretto im-plica quella
in senso « intermedio ».Questa
definizionepermette
diraggiungere
la(1)
e la(2).
(3) La proposizione di E. Baiada
[1],
che ha dato inizio a nn insieme di ricerche iiolGruppo
N. 18, è stata auccessivamente anipliata (C. Vinti[27]
con un procedimento diretto, e questo procedimento è di guida per ottenere la (2).Nel §
1dopo
aver definitol’integrale
di Weierstrass in senso « inter- medio » stabilisco per esso alcuneproprietà
epoi
un teorema di esistenza(Teorema 1)
e uno diapprossimazione (Teorema 2) ;
daquesti
risultati de-durrò
nel §
2 i Teoremi4, 5, 6,
7.§1
L’ INTEGRALE DI WEIERSTRASS IN SENSO « INTERMEDIO»
((9) - WEIERSTRASS)
DI UNA FUNZIONE DI RETTANGOLO1.
Definiziont.
~
’
Per
rettangolo
intendiamo un intervallo chiuso dellospazio
euclideo2-dimensionale
(x, y),
cioè un insieme deltipo (a
xC b,
c y ~d~.
Chiamiamo « classes elementare » un insieme finito di
rettangoli
che costituisce una suddivisione di unrettangolo
ottenuta come
prodotto
di due suddivisionirispettivamente degli
intervalli 1,dimensionalela ~ x ~ b,
y =01, (x
=0,
c Ilrettangolo R
lochiameremo il
« generatore »
della classe elementare.In
particolare
unrettangolo
.R è ilgeneratore
della classe elementare costituita soltanto da .R.Con il simbolo
D (R)
denotiamo una suddivisione delrettangolo R
inun numero finito di
rettangoli,
che possa realizzarsi apartire
da unaclasse elementare avente per
generatore R,
sostituendopoi
ciascun rettan-golo
diquesta
classe con una classe elementare da essogenerata
e cosproseguendo,
cioè sostituendo ciascunrettangolo
delle classi elementari del passoprecedente
con una classe elementare da essogenerata
fino ad ot-tenere, dopo
un numero finito dipassi
deltipo detto,
tutti irettangoli
diD
(R).
Se
R2 ,
... , sono irettangoli
che costituiscono una suddivisione J)(R),
scriveremo D(R) = R2
... ,Ovviamente una classe elementare avente per
generatore
è una par- ticolare suddivisione D(R).
Con D
(R) il
denotiamorispettivamente
l’area delrettangolo R,
il diametro diR,
il massimo diametro deirettangoli
di D(R).
Le funzioni di
rettangolo
cheprenderemo
in esame in tutto il lavorosaranno
definite,
a valorireali,
in nnrettangolo
e verranno indicate conuno dei simboli A .
Per una W
(R),
R c porremoove
D ( R) = y R1 , R2 , ... ~ ~,~;.
Data chiameremo
integrale inferiore
e
integrale 8uperiore
della ø suRo, rispettivamente
i nu-meri
(finiti
ono)
il valore comune lo denoteremo e lo chia-
--v -’V V
meremo
integrale della
ø suRo.
Quando
esiste ed è finitola (P
la diremo(9)
Weierstrass inte-grabile
suRo.
Si ha ovviamente :
ove le
lettere C
edc5
sonoposte
per indicaregli integrali (inferiori
e su-periori)
di Weierstrass in senso « esteso » e insenso «stretto »,
equeste disuguaglianze giustificano
il senso « intermedio » dato alleprecedenti
de-fi ni zioni con l’uso della lettera
9.
2.
Proprietà dell’intezrale (V).Weierstiass.
PROPRIETÀ
la. R, CRo , è (9)-
Weierstrassintegrabile
8UR0,
risulta anche
integrabile
suogni R
cRo .
nall’esistenza finito
dell’integrale (9)-Weierstrass
della ø suRo
segue3 à (~) > 0
tale chequalunque
sia I>(Ro)
conFissato R c
Ro
siano ... ,rettangoli
tali che esista unasuddivisione
D* (Ro) = R2 ,
... ,Rm),
e perogni i,
i =J, 2,
... , m, de- notiamo con una suddivisione di7~
con°
Osserviamo ora che dalla
integrabilità (9)-Weierstrass
della 0 suR.
segueche
gli integrali
inferiore esuperiore (9)-Weierstrass
della 4Y su R sonofiniti ;
esistonoquindi
due suddivisionid~ ( R), D (R)
con leproprietà
Ma i
rettangoli
delle suddivisioni. D(.R), D (I~1} , ... , D (Rm)
equelli
delle sud-divisioni
D (1~), D (R1) ,
... ,D (Rm)
costituisconorispettivamente
due suddi-visioni D’
(RO),
D"(Ro)
lequali
per le(4), (4’)
sono tali chee di conseguenza, per la
(3),
risultano soddisfatte ledisuguaglianze :
ltp
Da
queste
duedisuguaglianze,
tenendo conto delle(5),
segue iminediata.mente che la 0 è
(-9)-Weierstrass integrabile
sii R.PROPRIETÀ
2a. ~Se 4$(R),
R cRo,
9 è(9)-
Weierstrassintegrabile
suRo’
iIl integrale indefinito (9) J ø, il della 0 su additivo ri
spetto
alle suddivisioni D(R).
Sia D
(R)
=(R,, R2
2 --- con R cRo ,
e perogni i,
i =1, 2 ,
..., m, denotiamocon
una successione di suddivisioni diRz
con laproprietà
Poichè per
ogni n
la totalità deirettangoli
che sono contenuti inD,,, (RJ)’
rappresenta
una suddi visioneD,, (R),
coned è
da
questa
per M --~ oo, tenendopresente
che per laProprietà
1~ esistonofiniti
gli integrali (9)- Weierstrass
della W su1,~, R1, R2 ’
... ,Rm,
segue :PROPRIE’l’À 3a. ~Se fl
(R),
R cRo,
9 èintegrabile
8UR~ , -V e >
0 3 o(,-) >
0 tale che pe1’ogni
D(R),
R ci D (R) i ~
a, ri8ulta:Dalla
integrabilità (I)-Weierstrass
della 0 suRo
segue che fissato E>
0 è determinatoun ( 2013 ) > 0 tale che ’
2 / _
qualunque
sia D(R.),
conIl
D(Ro) il
ö.Considerata una suddivisione
D ( R) - R1, R2 , ... ,
R cRo,
è
possibile scegliere k retta,ngoli Rm+3’
...,Rm+k
in modo cheesista una suddivione
D (Ro) =
..., ... , con1/
D(RO) il b,
e per
ogni j, j
=1, 2 ,
... ,k,
sia(Dn
una successione di suddivisioni di con laproprietà
Poiché per
ogni n
l’insieme deirettangoli
contenuti inD (R),
(R~,+2) ,
...Dn (Rm+k)
costituisce una suddivisioneDn (Ro), con il -D»(R0)11
dalla
(6)
segue :Ma per le
Proprietà
la e 2a èe
quindi
dalla(7)
segue l’asserto conPROPRIETÀ.
4a.(R),
R c continua ed(9)-
Weierstrassintegratabile
su
Ro, indefinito (9) f n continuo su
Per la
Proprietà
3& incorrispondenza >
O 3 o(E) > O
tale che perogni
D(R),
R c o(~),
si abbiaDetto k un intero tale che per la continuità esiste un T
(E) >
0 per cui èe mostriamo che risulta :
Fissato infatti un
rettangolo R c Ro, ( R ~ C t (E),
sia le classe ele - mentare costituita da k2rettangoli
e ottenuta comeprodotto
cartesiano di duesuddivisioni,
in kparti uguali, rispettivamente
di due lati consecutivi di R.È
ovviamente equindi
per la(8)
risulta :1 Ma se
Ri
è unrettangolo
della suddivisioneDk (R),
essendoper la
(9)
si hae di conseguenza :
Quest’ultima
assieme alla(8’)
mostra la(9’)
equindi
l’asserto.3.
Sull’esistotiza dell’integrale (J)-Welerstrass.
Per l’esistenza
dell’integrale (J).Weierstrass premettiamo
un lemma euna definizione.
esiste al
più
unainfinità
numerabile diseginent
verticaliper ciascuno dei
quali
non è vera laseguente proprietà :
tale che per
rettangolo
Limitandoci a dimostrare il lemma per i
segmenti
verticali(analoga
è la dimostrazione perquelli orizzontali)
basta far vedereche,
detta unasuccessione di numeri
positivi
decrescenti econvergente
a zero, perogni -,,
i
segmenti
verticali per iquali
non è vera laproprietà lP)
per e = En sono un numero finito.Supposto
allora che talisegmenti
non siano in numerofinito consideriamone k di
essi,
con e sianoPreso
un ó > 01
con esisteràper
ogni segmento (10)
unrettangolo
..r--
x(n) b .) ,
conb -
-a ~,
tale chePoichè i
rettangoli i = 1, 2,..., k,
sono a due a due senzapunti
acomune, considerata la classe elementare d~
(R.),
ottenuta comeprodotto
cartesiano delle due suddivisioni ao a2 ... ak
bk C bo~
co classe elementare contenente i
rettangoli Ri,
essendo manifestamenterisulta,
in virtù della(11) :
che è un assurdo.
DEFINIZIONE. Una 0
(R),
R cR05
la diremoapprossimativamente
ditiva
(4)
inRo
se 03 (e) > 0
taleche per ogni
R cR09 conii
risulti :
qualunque
sia 1)TEOREMA. 1.
( R),
R cRo
=( ao
c x. cb0 , C y
t-- continuae
approssimativamente
subadditiva in èintegrabile
suR0
oppure
l’integrale superiore
del .szco valore assoluto non èfinito.
Basta dimostrare che
supposto
strass
integrabile
suRo.
(4) La definizione di approssimata subadditività per In funzioni di intervallu
8ionale) è stata data da L. Tonelli in
[26].
Osserviamo intanto che risultano finiti
gli integrali
inferiore esuperiore (9)-Weierstrass
della 4Y(R)
suRo perchè
è :Fissato un E
>
0 sia b(e)
> 0quel
numero determinato dallaapprossimata
subadditività della P per cui è vera la(12),
e sia D(Ro)’ Il
D(Ro) Il b,
una suddivisione di
Ro
per laquale
si abbiaProlunghiamo
i lati deirettangoli
della suddivisione 9R2,
... , fino ad incontrare i lati di1lo;
si ottiene in tal modo una suddi- visioneD (RO)
che è unaclasse elementare generata
daRo,
edogni
rettan.golo
oappartiene a D (Ro)
oppure viene ad esseredecomposto
inun numero finito di
rettangoli Rij
ED (Ro), j
=1, 2,..., n (i),
iquali
ret-tangoli .Ri’ , j = 1, 2, ... , ~i (i),
costituiscono una suddivisione diRs .
Essendo~~ C h,
per la(12)
si ha°
e da
questa
segue :La assieme alla
(14)
ci dà :Osserviamo ora
che , se Ri
e sono duerettangoli
diD (Ro)
aventi in co-mune un lato verticale
[orizzontale],
tale che comunque si
prendano h1 , h2 ,
9 conrisulta :
Limitiamoci a dimostrare la
(16)
nel casoche Ri
eRj
abbiano a comuneil lato
verticale, analoga
è la dimostrazione nell’altro caso.Comunque
sifissino h1 , h2 , posto
vale
l’uguaglianza :
E
poichè,
perl’approssimata
subadditività dellaø,
si ha :e dalla
(17)
segue:Ma per la continuità della 0 esiste un tale che per
e
quindi, posto
risulta e dalla
(17’),
tenuto contodella
(18),
segue la(16).
Riprencliamo
lajj (Ro)
che è unprodotto
di due suddivisioni :Nel caso che
qualcuno
deisegmenti ~x
= xi ,co
~ y ci = 1, 2, ... ,
p,o
qualcuno
deisegmenti ~ao
-~ x c y = =1, 2, ... ,
q, nongodesse
della
proprietà ~)
del Lemma1,
sostituiamo ciascuno diquesti segmenti
con una
coppia
disegmenti,
ad esso simmetrici eequipollenti,
per iquali
sussista laproprietà ’P) (ciò
èpossibile
farlo in virtù del Lemma1 ),
e ado-perando
un numero finito di volte la(16) quando
in essa siprenda
o =scegliendo
cioè ciascunacoppia
disegmenti
con distanza minore di2y (o),
si ottiene una classe elementare
D’ (Ro),
con tale che:Dalla
(15),
in virtù diquest’ultima,
si ha di conseguenza :Ma la
D’ (Ro)
è unprodotto
di duesuddivisioni,
e
poic;hè
sia isegmenti ~x
=xi ,
co y i= 1, 2, ,.. , p’
-1,
che i seg- menti~aa ~ x ~ bo ,
y =~~ ~==1~2~...~’
-1, godono
dellaproprietà ~)
del Lemma
1,
incorrispondenza
adE/2p’. q’
esiste un ~’> 0,
epossiamo supporre ö’
min- x~ , YJ+1 2013 ~ :
i =~~ ~ , ... , p’ - 1 ; j
=0,1,..., ~ 2013 1 ~
tale
che, posto
risulti :
e da
queste,
che sono in numerofinito,
segue, in virtù della definizione diintegrale superiore
che esiste un 6"(~/:~ p’ . q’)
>0,
epossiamo
supporre
h" d /’2,
tale che comunque siscelgano
le suddivisioni Di
onsideriamo allora una arbitraria suddivisione 1>"
(R,),
conil
1)"(RO)!1 ó",
~ siano
Rg’ ,
...,i~8 quei rettangoli
di 1)"(Ro)
che hannopunti
a coniune-on i lati di
qualche rettangolo
diD’ (Ro) = h’í , ~~ ,
... ,It§.) ,
aprescindere
da
quei
lati chegiacciono
sulla frontiera di Si ha :ciò
perché
se adR" ,
...,R"’
sonoquei rettangoli
di 1>"(RO)
chebanno
punti
a comune con ilsegmento ;
i=~= 0, p’,
es-sendo il
15"~’ /2, j
=1, 2,
...,1,
risultaR8~
c equindi, poichè
irettangoli Rsj , j = 1, 2, ... , l,
possono considerarsi facentiparte
di una op-portuna
suddivisione D con:1
D(RXI) il D",
dalla segue :Analogamente
si ha :con l’avvertenza di
porre
- oquando
l’intersezione il vuoto o un intervallo 1-dimensionale.Dalla
(15’),
ricordando e tenuto conto della appros-simata snbadditività della
0,
segue : .dalla
quale,
in virtù delle(20), (21),
sideduce :
e
poichè quest’ultima
è vera perogni
suddivisione D"(R,),
conc
a"(E),
risulta(J)-Weierstrass integrabile
suRo .
4.
Sull’approssín azione dell’inltegrale (J)-Welerstrass.
Sussiste il
seguente
TEOREMA. 2. Se la
funzione
direttangolo tI> (x’, x" ; y’, y"), definita
per le condizioni:1°)
è continua inR° ;
2°)
è(J’j- integrabile
suRo;
è
integrabile
secondo Rie-81t ò
Dall’esistenza finito
dell’integrale (9)-Weierstrass
della 0 su e dallacontinuità della 0 segue, in virtù della
Proprietà
4a(N. 2),
chel’integrale
I-
indefinito è
continuo,
equindi
tale cheD’altra
parte,
per laProprietà
3"(N. 2), 3
3"(E) > 0,
epossiamo
supporre tale che perogni
risulti
Inoltre,
per 1’esistenzadell’integrale (J).Wejerstrass
della 0 su.R0 ,
esisteun 15
(e) > 0,
epossiamo supporre b ~",
tale che perogni
suddivisione si abbiaFissiamo
poniamo
e ricordiamo
che,
per la definizioned’integrale
diRiemann, >
0 tale che perogni
classe elementareD (Rh, k ),
una qua-lunque
somma di Riemann della 0(x,
x+ h;
y, y+ k)/hk
relativa aquesta
suddivisione diffierisce in modulo daI (h, lc)
per meno di e.-
Sia m un intero
positivo
con le condizionidue suddivisioni
rispettivamente
diprietà
con le pro-
Sia
poi 8
la somma di Riemann della tI>(x, x -+- h ; y,
y+
relative.mente alla suddivisione
prodotto
Xquando
per valoreciascun
rettangolo
di~D~x>
X siprende
il valore che tale funzione assume nel vertice sinistro in basso.È
ovviamente :Posto
con r) definite dalle
risulta :
Confrontiamo ora le somme
S (B,R)
con le essendo la classe elementareprodotto
delle due suddivisioniove è
e avendo
posto
per per per per Si ha : ~ "
con l’avverteinza di porre
se almeno uno dei due indici 1.
Dalle
(26), (28)
segue allora :ove è
Osserviamo ora che essendo
rettangoli
hanno diametro minore di b" e inoltre costituiscono una suddivisione
D(R)
di un
rettangolo R,
dalle(22), (23)
seguedunque :
be
analogamente :
Dalla
(29),
in virtù diqueste disuguaglianze,
tenendopresente
le(30)
e lelimitazioni
si deduce :
I
e
quindi
per la(24)
si ha :Dalla
(31) allora,
tenuto conto della(27)
e diquest’ultima,
segue :che assieme alla
(25)
ci dà :e
quindi
l’asserto del teorema.§
2. .L’IN’rEGRALE DI FUBINI-TONELLI NEL SENSO
(7)
WEIERSTRASS.5. Siano
A1 , A2
due insiemi chiusi elimitati, rispettivamente
deipiani
(X’,g,1 9 y2), ed A == Al
l’insieme chiusoprodotto
cartesiano diA,
1con A 2 -
Denotiamo con
C’
==(ei , e2)
unacoppia
di curve :La 6
la diremo continua se lecomponenti e1, e2
sonocontinue ;
lae
la diremo rettificabile se le
componenti e1, e2
sono rettificabili. - Siapoi xi , yi ~ xí , y2~ = F ( 1’; xi ~ yi , x2 , yi)
una funzionedefinita per
ogni punto
e perogni
valore dicon
Posto
Ro bo,
denotiamo conv’ ~ v ~
v";
cRo ,
la funzione direttangolo
definita dallaSe esiste
(finito
ono) l’integrale
taleintegrale
lo chiameremo1’integrale
diFubini-Tonelli, nel
senso(J)-Weierstrass, della F
relativamentea
e
e lo denoteremo ancheI W (e).
Se
e
è continua erettificabileg
considerate leequazioni parametriche di et , C~2 quando
in entrambe comeparametro
si assume lalunghezza
d’arcorettificato :
e
posto
denoteremo conla funzione di
rettangolo
definita dallaSussiste il
seguente
TEOREMA 3. Se
e - (C1 , C’2)
è continua erettificabile
ed esiste( finito
ono)
della su con Fsoddisfaeente
le(32), (32’),
taleintegrale
nondipende
dallaparametrizzazione
dellaC’,
cioèesiste
l’integrale
della~~, ( R)
su eOsserviamo
prima
che se almeno uno dei due numeri è nullo ilrettangolo degenera
in unsegmento
o in unpunto ; posto
in tal caso,per
convenzione,
convenzionequesta giustificata
dal fattoche,
in virtù delle(32), (32’),
è .virtù delle
(32), (32’) :
1,
risulta,
sempre inSupponiamo
alloraPer
ogni insieme
individuato tramite la $ == ~
(u) jr
= i(v)],
è tale cheDetto
quindi
=1, 2,...,
=1, 2,..., q~,
O =,~ 8~
...C Rp
=[O
=~ú zi T2
...C ~~
= il sottoinsieme di costi tuito daipunti
di che sono a due a duedistinti,
chiamiamosuddivisone dell’intervallo
i0a[jOZj}
corri-spondente
alla suddivisione dell’intervalloe si
tenga presente
chequando
si = =ci+, ].
Considerata
dunque
una suddivisione D(R,),
aquesta corrisponde
conil
procedimento detto,
tramite le s = Il(u), z = t’ (v),
una suddivisione D(Ro,o),
e tenendo
presenti
le(32), (32’), (35), (36)
si ha :ma per la continuità delle s = s
(u)~ ~
= 1:(v) risulta il
D11-+ O quando
Il
D11-+ 0,
equindi
dalla(37)
e dall’esistenza(finito
ono) delll ntegrale
(9)- Weierstrass
della suRo o
segue l’esistenza(finito
ono)
dell’inte-grale (J)-Weiestrass
della suRo
e inoltre :6. In
questo
numero tratteremo dell’esistenzadell’integale
di Fubini-Tonelli nel senso
(9).Weierstrass.
Sopponiamo
che la F[P; x2 , y2~,
definita perogni punto
y1,x2 ,
perogni
valore diyl X2,
soddisfa le condizioni(-5):
a)
sia continuaglobalmente rispetto
ad(xi ,
9 yix2, y2 ; xi, yi x2, Y’2)
nelsuo insieme di
definizione ;
fl)
siapositivamente
omogenea digrado 1, separatamente rispetto
allecoppie (xi , yi), ix? , y’), cioè, V
P EA,
k> 0, xÌ , yi , x;, Y2,
si abbiay)
sia convessa in senso lato secondoJensen, separatamente rispetto
alle
coppie (x~ , yi), (x’2, y2),
cioè si abbiala
Y2 e
laseconda V ~yi~y2~2~2)
le
quali diauguag ianze,
per la si scrivonorispettivamente
Sussiste il
seguente
TEOREMA 4. Se
e =- (e t, C2)
è continua erettificabile
ed Fsoddisfa
lecondizioni
a), fi), y),
esistefinito (e).
(5) Ovviamente la F, come conseguenza della
fl)
soddisfa le (32), (32’).Basta
mostrare,
in virtù del Teorema3,
che esiste finito1’integrale
(J).Weierstrass
dellaA F (R)
su ed uesta
esistenza è assicurata appena si mostra chegode
delleproprietà
del Teorema 1 e inoltrel’integrale superiore (9)- Weierstrass
del suo valore assoluto è finito.Osserviamo che la
~~.(E)~
data dalla(34),
a causa dellafi)
si scrivecon
e
poichè
nell’insieme chiuso e limitatoa causa della
a),
la F èlimitata,
esiste una costante>
0 tale chee da
questa
segue icnmediatatnente che la è continua in e che inoltreResta allora da provare che la
AF (R)
èapprossimativamente
subadditiva inRo,o ,
cioè è soddisfatta la(12) quando
in essa sicambi ~ (R)
ined
Ro
in ·Conseguenza, intanto,
delley1), 72)
è laseguente disuguaglianza :
Considerato allora il
rettangolo
e la suddivisione di I~prodotto
delle due suddivisionidalla
(39), quando
in essa si ponesi . ha :
e
analogamente,
se si considera una classe elementaregenerata
da R ottenutacome
prodotto
delle due suddivisionirisulta :
Se allora
D(R) = yR1 , 1~2,...,RQ;, 1~~= ~s~~8C8~’, ~i~z~zí’~,
i =- 1, 2, ... , q,
è una suddivisione diR,
tenendopresente
il modo di comesi
realizza,
apartire
dalia(40), applicando
la stessa(40)
a ciascunrettangolo
della classe elementare
generata
da R e cosproseguendo,
cioèapplicando
la
(40)
a ciascunrettangolo
delle classi elementari del passoprecedente,
dopo
un numero finito dioperazioni
diquesto tipo,
cioè dimaggiorazioni
succeseive,
si ottiene :che per la
proprietà ~~
si scriveOsserviamo ora che per la continuità uniforme della .~ nellpynsieme chiuso
e limitato E dato dalla
(38)
e per la continuità uniforme dellex° (s)~ ’° ~.s), x2 (1’), y~ (1’), 0 ~ s c .L~t , ~ c z c ~~,z ,
incorrispondenza ~ 0 3 ò (1)>
Otale che per
ogni
R= ~s’ c ~ ~ 8";
1" c ~ ~~"~
conÕ,
risulta :
Dalla
(41’,
alloraper li RII b,
tenendopresente
che la stessa(41’)
è vera qua.lnnque
siaP E e
equindi
inparticolare
per P =(x~ (s’), y° (.~A~, (1:’), y2 (~-’)),
in virtù della
(42)
si deduce :1 che vale
qualunque
sia R cRo,o , con Il R IL ~, e qualunque
sia(R).
La
Ap (R) è dunque
ancheapprossimativamente
salbadditiva inRa,o e
quindi è (9).Weierstrass integrabile
suDa
questo
Teorema4,
adattando unragionamento
del Tonelli(6),
sipuò
dedurre un’altro teorema di esistenza per
1’integrale I,,, (e)
conipotesi
menoonerose sulla F.
TEOREMA 5. Se
C _ (C’1 , C2)
è continua ei-eltificabile
ed Fsoddisfa
lecondizioni
a), ~B),
esistefinito 1"~ (e).
Si osservi che :
1°. Se F soddisfa le condizioni
a), fl)
e G[P ; x] , y’, , x2 , y2j,
definitaper e per
ogni
valore dixj , yí ,
un’altra funzione che oltrea soddisfare le condizioni
a), ~), y)
sia tale cheF +
(~ soddisfi la1),
esistefinito
l’integrale
diFubini-Tonelli,
nel senso(J)-Weierstrass,
della F rela- tivamente ae, quando e
=(ei , e.)
è continua erettificabile;
2°. Se F soddisfa le condizioni
a), ~3)
e inoltre perogni
P E A e per ammette continue le derivateparziali
allora esiste una fun- zione come in 1 °.
La 10 si dimostra immediatamente. Tenendo infatti
presente
la defini-zione
(33)
si hae
poiché
in virtù del Teorema 4 esistono finiti j i limitidalla
(43)
segue l’asserto.Dimostriamo la 2°.
A causa della
fl)
a cui soddisfa la F segue che le derivateparziali
indicate in 2° esistono continue per
ogni
Dalla
derivando
rispetto
a k epoi ponendo k
~ 1 si ha :e derivando ancora,
separatamente, rispetto
adxí ,
~b) L. TONxLLi
([26J
n. 5).Risulta
allora, se xí
edyí
sono entrambi diversi da zero,e ei osservi che almeno nno di
qmsti rapporti
ha il denominatore diverso da zero sexí ed y[
non sono entrambi nulli.La funzione
è
dunque
definita e continuaglobalmente
perAnalogamente
la funzioneè continua
globalmente
perora
Posto
H soddisfa le condizioni
a), y)
e inoltre èe
poichè
per P E A e perxí~ + y’2
= 1,x2 + y2
= 1 le funzioniF1 , F2
sonolimitate,
esiste una costante 0 tale che si abbia :Ma a causa della
~3)
a cui soddisfano sia F cheH,
le(44)
sono soddi-sfatte per P E A e per
xí2 + y" + 0, x2 -~- ~ =t= 0,
equindi posto
G = 1ff Ille
(44)
ci dicono(7)
che la funzione F+
a soddisfa lay).
(L) Cfr. L. TONELLI
([24 J,
Mostriamo ora il teorema come conseguenza immediata delle
1°,
2°.Poichè F
gode
delleproprietà a),
incorrispondenza
ad e>
0possiamo
determinare una-F [P ; xí, x; , y2],
definita per P E A e perqualsiasi
valore di
~1 x2 , y; ,
con leproprietà a), /1), che,
per P E A e per ammetta continue le derivateparziali
e inoltre soddisfi la
Possiamo
dunque,
per la 2° determinare unll~ >
O taleche, posto
la funzione F
-j-
G oltre a soddisfare laa), 03B2)
soddisfi lay).
Tenendo allora
presente
la definizione(34),
in virtù del Teorema4,
esistono finiti
gli integrali :
Inoltre per la
(45),
che è vera per P E A e perperchè F
ed Fgodono
dellaproprietà
si ha :Dalla segue
quindi
e di conseguenza :
L’asserto è
provato
tenuto conto del Teorema 3.7. In
questo
numero stabiliremo un teorema dirappresentazione
perl’integrale
di Fubini-Tonelli nel senso epoi
daremo peresso un
algoritmo
di calcolo rnediante unaproposizione
diapprossimazione.
TEOREMA 6. Se F
soddisfa
le condizionia), B)
del N.6,
perogni
curvaC’
=(e,, e2),
continua erettificabile,
risulta :essendo
le
parametnizzazioni rispettive
die,
eC2
coo illunghezza Riprendiamo
la(34) :
la
quale,
come conseguenza delleproprietà a), fi)
di cuigode
laF,
è unafnnzione di
rettangolo continua(8)
inRo," .
Osserviamo ora che 0
h L(> 19
0L, ,
laè una funzione di
punto
continua in a causa della continuità della F e della continuità LaAF(s’,s"; ’,T")
èpoi,
in virtùdel
Teorema5,(J).Weierstrass
inte-grabile
suRo.,0,
equindi,
soddisfacendo le condizioni1°), 2(», 3°)
del leo-rema
2,
risulta :(8) Vedi dii oistrazio ie del Teorema 4.
la
quale,
tenuto conto della~B)
a cui soddisfa laF,
si scrive3Ia è
quasi
ovuiique ine tenendo
presente
cheesiste,
in virtù della continuità della F nell’insieme chiuso e limitato E dato dalla(38),
una costanteM> 0
tale che:È possibile quindi
nella(46)
passare il limite sotto il segnod’integrale
equindi
l’asserto del teorema.7 Annali della Scuola Sup. - Pisa.
TEOREMA 7. Se F
soddisfa
le condizioniè una curva continua e
rettificabile,
risulta :Riprendiamo
la(33) :
la
quale,
in virtù dei Teoremi3, 5, è (9)
Weierstrassintegrabile
inRo.
Inoltre
(u, v)
ERh, k
=~ao bo - h, )c~
cRO,
è una funzione dipunto
continua inRh, k a
causa della continuità della e della continuità delle x1(u), YI (u), x2 (v), y2 (v), ao c
ubo ,
9 coMostriamo ora che la funzione di
rettangolo (47)
è continua inRo.
Detto infatti L
>
O un numero tale chepoichè
nell’insieme chiuso e limitatola F è uniformemente
continua,
tenuto conto(32), (32’)
e della conti-nuità uniforme delle si ha che
in
corrispondenza
0 3 a(e) >
O tale che :oppure
sendo - u’ a oppure v" - v’
~ ~,
dalla(47),
in virtù della(48),
si ha :La
(47)
soddisfaquindi
le condizioni del Teorema 2 e l’asserto èprovato
tenendo conto della
B)
a cui soddisfa la F.Univei-sità di Modena