A NNALI DELLA
S CUOLA N ORMALE S UPERIORE DI P ISA Classe di Scienze
G INO A RRIGHI
Sostituzioni lineari e calcolo operatorio
Annali della Scuola Normale Superiore di Pisa, Classe di Scienze 3
esérie, tome 10, n
o3-4 (1956), p. 147-153
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E CALCOLO OPERATORIO
di GINO ARRIGHI
(Lucca)
§
1. - La trattazionedell’argomento
che èoggetto
diqueste pagine
siriallaccia ad un nostro
precedente
lavoro(1)
alquale
rimandiamo il lettore per eonoscenza dell’indirizzo e delle formule dellequali
ora civarremo, precisando
che ci riferiremo alla Parte II e non alla I dove si tratta dellageueralizzazione
d’una formula diSylvester (2). Nel § 2
tratteremo dellefunzioni op (0),
con 0 sostituzione lineare in unospazio
linearecomplesso
ad n
dimensioni, corrispondenti
alle funzionianalitiche 99 (z);
mostreremoquindi
per g(0) ,
ilgodimento
diproprietà analoghe
aquelle
delle funzioni di matrici.Nel § 3 ,
iu ordine a ricerche delGiorgi
attorno al calcolo ope- ratoriofunzionale (3)
e relativamente ad unospazio
funzionale ad n dimen- sioni nelquale L1 == ad .t è
una sostituzionelineare,
introdurremo le op(J)
mediante una funzione di una matrice avente forma canonica di Jordan.
Nel §
4 tratteremo delleequazioni differenziali generalizzate
mostrandoneuna
applicazione
nellospazio
bidimensionale di Steinmetz enell’ultimo §
mostreremo brevemente la estensione
agli spazi
funzionali ad infinite dimen-sioni,
di taluniprocedimenti
trattati neiprecedenti paragrafi ; qui
si pone(~) ARRIGHI G. Sulle funzioni polidrome di matrici, in « Annali della Scuola Normale
Superiore di Pisa, Scienze Fisiche e Matematiohe » Serie III. Vol. VIII. Fase. III-IV (1954).
(2) ARRIGHI G. Lur la formule de Buchheim, in «Comptes Rendus de l’Académie des Scienoes » 1956, per Semestre. (T. 242, N. 26).
(3) GIORGI G. Metodi moderni di calcolo opeiatorio funzionale, in «Seminario Matematioo
e Fisico di Milano ». Vol. VIII, 1934. ID. Questioni 8ul calcolo operatorio funzionale, in
« Conferenze di Fisica e Matematioa tenute presso la R. Università e R. Scuola di Inge- gneria di Torino » 1936.
148
implicitameute
in evidenza laimportanza
delle seriedove
Ps è
unpolinomio
nella variabile t.’
§
2. - Sia S unospazio
linearecomplesso
ad n dimensioni e si dica basel’n-complesso
orizzontale(simbolico)
b formato con n elementi di S arbitrariamentescelti,
ma linearmenteindipendenti
e ordinati.Un
qualunque
elemento u di S sarà individuatoda11’n-complesso
oriz-zontale x formato con la sue coordinate
(complesse) rispetto
alla base bscelta,
inguisa
daaversi
Se 0 è una sostituzione lineare per
gli
elementi diS,
per laquale
cioèpotremo
scrivereI_. 1
dove
A è una matrice di ordine rc dellaquale
saràla caratteristica di
Segre
e C la forma canonica di Jordan.Con dalla
(1),
seguedove y = x T , b_1.
Tralasciando
qui
l’eventuale studionegli spazi
subordinati aS,
sup- porremo che la sostituzione 0 sia nondegenere,
nél sensodi A ~ ~ I) ;
conche, detto q
unn-complesso
lineare nonnullo,
nonpuò aversi q
nullotenendo conto della
espressione
dib*. Pertanto b* potrà
essere assuntocome nuova base e in y si
leggeranno
le nuove coordinatedi u ;
con ciòdireino di avere
rispetto
alla sostituzione0,
Avremo allora
m
e cos di
seguito
per tutte le matricicomponenti
diO,
y essendo1
fls
(s
==1, 2 I...
9m)
la sa radice caratteristica di A .Dalla
(2)
segue ,e, per
polinomio in z,
7Generalizzando,
nelleipotesi
di esistenza di99*(C)
funzione diC,
diremog
(0) l’operatore
pergli
elementi di 8 tale checon y,
equindi u,
arbitrario.Per
le (p (0) valgono
leproprietà a)
Infatti,
per essere si ha successivamentee, per 12arbitrarietà di u, segue l’asserto.
b)
Se~(~)=z; q (8) = 0,
Infatti,
per essereg* (0)
=0 ~
si ha successivamentee per Parbitrarietà
di u,
segue l’asserto.Infatti,
per essere si ha successivamentee, per l’arbitrarietà di u, segue 1’asserto,
150
Infatti,
y per esseresivamente
si ha succes-
e, per l’arbitrari età di u, segue l’asserto.
§
3. - Essendo t una variabile(scalare)
si consideril’operatore
J==2013:
esso è lineare(circa
la comnutabilità di 4 colprodotto
per unod t’
scalare m si intenda che m non
dipende
dat)
equindi,
conformemente alle ricerchedel § precedente,
passeremo a considerare unospazio
funzionale adn dimensioni per i cui elementi 4 è una sostituzione lineare.
Supposta compiuta
la canonizzazionerispetto
aA,
diciamoPi ~2,..., 7 P,,
le n funzioni linearmente
indipendenti
costituenti la baseb~ ~
per le(3)
saràVenendo ad assumersi
e cos di
seguito corrispondentemente
alle altre matricicomponenti ; quando
si consideri
che ks
matricicomponenti
sono relative alla stessa radice ca-ratteristica al fine della lineare
iudipendenza
delle n funzionicostituenti
b* dovremo avere che la caratteristica diSegre
è deltipo
essendo la
multeplicità
di OS, Varrà osservare che lospazio
funzionalevien allora ad essere
quello degli integrali
di unaequazione
differenziale lineare omogenea di ordine n a coefficienti costanti.Per la
(4)
si hadove g (J)
è funzione di A(e
naturalmente non dit).
Varrà ricordare che laC ,
conforme la(5),
ècomposta
con 1n matrici deltipo
1di ordine fls, mentre la
rp* (C)
ècomposta
con m matrici del-tipo
è subito veduto che
In
questo ordine
di idee si consideri che lospazio
funzîonale S è determi- natoquando
sianoassegnati
m( ~a)
numeri nonnulli e,,
a ciascuno deim
quali
sia associato un numero intero assoluto ~CS inguisa
che ps - iti
giacchè
allora avremo la base b* :è cos di
seguito
per tutti. i (ls tenendosi conto delcorrispettivo
Ps.§
4. - Poniamociadesáo
laequazione differenziale generalizzata
con
152
dove a è un
n-complesso
orizzontale costante(noto),
e se ne cerchi la de-terminazione della funzione
incognita (t)
nellospazio
funzionale di cui alla finedel § precedente
dibase b*;
ciò cheequivale
ad unproblema
di inver-sione circa
l’operatore p (A).
Si metta
con c
n-complesso
orizzontale costante(incognito) ;
per le(8), (9)
si haallora
cui si sodisfa
ponendo
e,
nell’ipotesi di ~~ (c) ~ ~ ~) ,
si Lae
quindi
che diremo
integrale particolare
della(8).
Limitando a
questo punto
laesposizione
delle ricerche che attualmentesono
oggetto
del nostrostudio, reputiamo opportuno
dedurre unintegrale
della
equazione
differenzialegeneralizzata
nello
spazio
bidimensionale di Steinmetz di cui si fa uso nell’elettrotecnica relativamente alle correnti alternate sinusoidali(esenti
daarmoniche)
difrequenza angolare
c~ .È qui
1
e
quindi
La
(10)
ci fornisce alloradove,
sibadi,
incorrispondenza
della,polidromia
diz2
c’è lapossibilità
dimutare determinazione per ciascuno dei due radicali.
§
5. - Adesso estenderemoagli spazi
funzionali ad infinite dimensioni i risultati dei dueprecedenti paragrafi.
Si considerino le due successioni(numeriche)
essendo la seconda di interi
assoluti,
e la base dellospazio
sia costituitadalle funzioni
Pure per tale
spazio, A
è una sostituzione lineare ed è subito veduto che la matrice C ècomposta
di infinite matrici ditipo (6).
È
chiaroche,
in casi abbastanzaestesi,
una serie deltipo
’
dove
Ps
è unpolinomio
in t digrado
nonsuperiore
a /~ -1 ,
risulteràuniformemente
convergente,
per a t Cb,
insieme con la sua serie derivata.Tenendosi
presente che, corrispondente (0)
ècomposta
diinfinite matrici di
tipo (7) potremo
altressvolgere
una trattazione dellaequazione
differenzialegeneralizzata (8)
dove ora 0(t)
è la somma di unaserie del
tipo esposto
di sopra.1