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CARTELLA CLINICA ELETTRONICA Vs CARTELLA CLINICA CARTACEA: ANALISI E VALUTAZIONE DEL SISTEMA DI DOCUMENTAZIONE

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Academic year: 2022

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(1)

“AMEDEO AVOGADRO”

DIPARTIMENTO DI MEDICINA TRASLAZIONALE Scuola di Medicina

Corso di Laurea in Infermieristica Presidente: Prof. Gian Carlo A vanzi

Tesi di Laurea

CARTELLA CLINICA ELETTRONICA Vs CARTELLA CLINICA CARTACEA: ANALISI E

VALUTAZIONE DEL SISTEMA DI DOCUMENTAZIONE

Relatore:

Dott. Fabio Capuzzi Correlatore:

Dott. Simone Pulvirenti

Candidato:

Fabio Bellusciola Matricola:

10030729

Anno Accademico 2011 - 2012

(2)

“La disumanità del computer sta nel fatto che, una volta programmato e messo in funzione, si comporta in maniera perfettamente onesta”.

Isaac Asimov

“Ho un rapporto catastrofico con la tecnologia: se passo sotto ad un

lampadario a gocce, si mette a piovere”.

Woody Allen

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INDICE

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(4)

4b criticità  28   

  Cap 5   

  CONCLUSIONE  29 

 

  SITOGRAFIA  31 

 

  BIBLIOGRAFIA  32 

 

  LEGENDA ACRONIMI/ABBREVIAZIONI  34   

  ALLEGATI    35 

Allegato a “griglia osservazionale”  35 

Allegato b “griglia osservazionale formato Excel”       41 

Allegato c “Progetto di tesi”  46 

 

  RINGRAZIAMENTI  50

(5)

PREMESSA

“La cartella clinica elettronica è un sistema informatico integrato al servizio delle aziende ospedaliere che, attraverso la digitalizzazione della cartella clinica, consente la condivisione, l'aggiornamento e la visualizzazione delle informazioni cliniche e sanitarie del paziente, in modo semplice e veloce”. (da "La cartella clinica digitale”, aa. 2007/2008, M.V inella)1.

Questo strumento permette un miglior continuum assistenziale da parte di tutti gli operatori sanitari. Si suppone che l’innovazione dell’informatica ponga le basi per una qualità assistenziale sempre più ottimale. Tale strumento offre la possibilità di eseguire, in qualsiasi momento, attività di ricerca da parte del personale infermieristico.

“Gli studi compiuti principalmente negli ultimi 30 anni evidenziano, con dati quantitativi, che spesso la cartella clinica completa non è disponibile durante la visita (fino al 30% delle visite) e che per esempio gli esami di laboratorio vengono molte volte ripetuti perché i risultati non sono resi disponibili al medico in modo tempestivo. Quando le cartelle sono disponibili, spesso i dati essenziali non sono presenti (ad esempio, in uno studio sui medici di medicina generale è stato riscontrato che l'età del paziente mancava nel 10% dei casi, che i farmaci non erano trascritti nel 30%, che la diagnosi mancava nel 40%).

Infine, quando le cartelle ci sono e i dati sono presenti, il tempo richiesto per trovare l'informazione necessaria può essere causa di frustrazione per gli operatori sanitari” (da “La cartella clinica elettronica", "Electronic Patient Record” di A . Rossi Mori, Maceratini).2 Negli Stati Uniti, è stato pubblicato un rapporto della National Academy of Science (Institute of Medicine 1991), commissionato dal Congresso, in cui un Comitato di esperti Statunitensi arrivava alla conclusione che una cartella clinica elettronica (Computer-based Patient Record- CPR oppure Electronic Health Record-EHR) rappresenta “una tecnologia essenziale per la sanità”, e quindi proponeva una serie di raccomandazioni per una sua rapida realizzazione, successivamente trasformate in legge. Tale documento era centrato su:

• Linee guida e protocolli di assistenza domiciliare;

• Standard e integrazione di dati;

• Evoluzione della cartella clinica (consenso informato, pianificazione dell’assistenza al paziente, protocolli diagnostici e terapeutici, soddisfazione dell’utente, valutazione della terapia, compliance del paziente, valutazione della qualità).

Come conseguenza, è stato fondato un Istituto per la cartella clinica elettronica (Computer based Patient Record Institute - CPRI), con il contributo di finanziamenti pubblici e privati

(6)

(industrie e associazioni professionali); oramai tutti i principali ospedali si sono dotati di un HIM (Department of Health Information Management), con lo scopo di ridefinire ruoli strategici, esecutivi e gestionali per il trattamento automatico dell'informazione sanitaria.3

In un recente studio statunitense, tra l'otto per cento e il dodici per cento degli ospedali USA ha riferito di aver avuto un EHR di base, con meno del due per cento degli ospedali in possesso di un sistema più completo. Con il recente aumento degli incentivi ospedalieri per l'uso significativo di EHR, l'adozione a livello nazionale di EHR è destinato a crescere notevolmente nel prossimo futuro. (“How the Electronic Health Record Will Change the Future of Health Care” by Jeremiah G. Ronquillo).4

In Italia e più precisamente in Lombardia, tra il 2006 e il 2008, viene svolta una ricerca finalizzata sullo “sviluppo e la diffusione di una cartella clinica elettronica condivisa per la rianimazione”. (rapporto finale 30/06/2010, di G. Bertolini e M. Tavola) 5

Cap 1

INTRODUZIONE

La cartella clinica costituisce il documento ufficiale e legalmente riconosciuto che registra le azioni cliniche effettuate sul paziente ricoverato in ospedale. Per documento s’intende un’entità su cui sono impressi segni significanti di una realtà, giuridicamente rilevante o suscettibile di esserla, a suo mezzo esternata e di cui serba memoria.

Secondo la Legge 241/90, si tratta della rappresentazione grafica, fotocinematografica, elettromagnetica o di qualunque altra specie, del contenuto di atti, quindi opera dell’uomo e risultato di un’attività manuale e intellettuale.

La Cartella Clinica è un documento che incorpora elementi di carattere clinico (relativo alle parti compilate dal medico) di carattere terapeutico (quelle ad opera dell'infermiere) di carattere amministrativo e gestionale. Ogni attività svolta dal personale sul paziente è riportata nella cartella clinica che diventa lo strumento fondamentale di condivisione del lavoro per tutto il personale. Ogni figura professionale compila per ogni passaggio terapeutico lo schema funzionale di propria competenza in tempi e modi diversi secondo le proprie necessità ed esigenze. Quando il paziente viene dimesso, le informazioni raccolte consentono non solo di compiere le procedure di rendiconto previste per l’Asl e per gli uffici amministrativi, ma anche di fornire quei dati che consentono alla Direzione la possibilità di eseguire bilanci e consuntivi. Essa è quindi uno strumento fondamentale sia per l'Azienda Ospedaliera, che può cosi archiviare i dati riguardanti tutti i ricoveri e desumerli, all'occorrenza, per fini statistici o gestionali oltre che condividerli con gli altri operatori coinvolti nel processo di diagnosi e

(7)

cura, sia per il paziente, che ha così modo di conoscere tutti gli aspetti inerenti al suo ricovero e patologia.1

Le cce sono state progettate principalmente come copia delle cartelle cliniche cartacee, questo organizzarsi da soli non ha prodotto un unico formato standard di salvataggio o archiviazioni dei dati sensibili, indispensabile per la condivisione e consultazione fra le diverse strutture sanitarie e fra i vari reparti. Questo tassello fondamentale trova riposte in una cartella informatizzata condivisa per la rianimazione come il software M 3 (vedono approfondimenti al capitolo 2d) che è frutto, sempre in evoluzione, di una ricerca finalizzata e non di un’attività commerciale.

È noto dalla letteratura che la sostituzione della tradizionale cartella clinica cartacea con una in formato elettronico, a condizione che quest’ultima sia ben progettata, produce innumerevoli vantaggi. È stato anzitutto dimostrato, in quasi tutte le casistiche descritte, che gli ovvi miglioramenti in termini di leggibilità e comprensibilità della documentazione clinica hanno drasticamente ridotto l’incidenza di errori. Vi sono anche interessanti esperienze in cui alla cartella clinica elettronica è stato associato un sistema automatico di allerta. Nei diversi casi riportati in letteratura, tale sistema di allerta era stato concepito per rammentare al clinico o all’infermiere la potenziale indicazione a determinate procedure assistenziali, o per assisterli in specifici momenti decisionali. Indipendentemente dalla natura del sistema, nella maggioranza dei casi questi strumenti hanno prodotto un tangibile miglioramento nella qualità dell’assistenza fornita (vedono approfondimento capitolo 3g1, immagine 6). Una cartella clinica elettronica, inoltre, se progettata correttamente, consente di tenere traccia di ogni operazione effettuata, con il positivo risultato di poter ricostruire chiaramente tutti i processi assistenziali e permettere così anche una trasparente attribuzione di responsabilità. Per finire, è stata anche segnalata, sempre come riferimento all’introduzione della cartella clinica elettronica, un’importante riduzione di ridondanza nella documentazione clinica. Tale ridondanza è principalmente da imputare all’esistenza, comune in Terapia Intensiva (TI), di una doppia cartella clinica cartacea: medica e infermieristica, dove sono spesso duplicate le stesse informazioni. L’elevata complessità dell’assistenza erogata nei reparti di TI, che ne condiziona anche l’altissimo costo, rende i vantaggi appena descritti non solo più stringenti ma anche più facili da raggiungere, perlomeno rispetto a quanto ci si può attendere in altri reparti, dove l’assistenza è meno tecnologizzata e quindi meno incline alla standardizzazione.

Oggi, all’interno della stessa struttura sanitaria, vi sono diverse cce e a volte in uno stesso reparto esistono più di una cce senza che queste siano interagibili fra loro.

Per questo motivo s’intende svolgere un lavoro di ricerca organizzativa che confronta la cartella clinica cartacea con quella elettronica.

(8)

Gli obiettivi di questa ricerca sono quindi (elaborati nel progetto di tesi; Allegato C):

• Confrontare la cartella clinica elettronica della Rianimazione dell’ospedale Alessandro Manzoni di Lecco alla cartella clinica tradizionale cartacea del Centro di Rianimazione “Morano” dell’Azienda Ospedaliera universitaria “Maggiore della Carità” di Novara.

• Approfondire le conoscenze e dimostrare l'efficacia e l’efficienza della cartella clinica computerizzata rispetto alla cartella tradizionale cartacea. Provare che lo strumento garantisca il mantenimento delle funzioni fornite dalla cartella cartacea offrendo però l'opportunità di accedere con maggiore efficienza alle funzioni proprie dei sistemi informatizzati.

• Proporre le basi di una possibile interfaccia dello strumento nella realtà della S.C.D.U.

Rianimazione dell’azienda Ospedaliero-Universitaria "Maggiore della Carità" di Novara.

Cap 2

MATERIALI E METODI 2a Disegno di studio

Tipo di ricerca e oggetto di studio. Si compie un’analisi organizzativa e comparativa che ha come oggetto di studio i due contesti lavorativi: la Rianimazione generale dell’azienda Ospedaliera “A. Manzoni” di Lecco; la rianimazione generale dell’Azienda Ospedaliero- Universitaria “Maggiore della carità” di Novara.

Le due rianimazioni messe a confronto mostrano differenze organizzative e funzionali non poco rilevanti ai fini della ricerca.

La tabella (tabella a 1) di seguito illustrata, riporta le differenze principali (per approfondimenti vedono capitolo 4b-criticità).

Situazione 2011     LECCO NOVARA

NUMERO RICOVERI

    305    864 

         

TASSO OCCUPAZIONE POSTI LETTO

  89,60%    86,50% 

   

     

(9)

GIORNATE DI DEGENZA MEDIA

 

7,9    5,2 

   

     

GIORNATE DI VENTILAZIONE INVASIVA (media)

2    4,4 

   

     

INDICE DI GRAVITA' SAPS II

 

40,7    41,2 

   

     

NIV FUORI DALLA TI

   

         NP         389 

   

     

NIV IN TI    

         NP           184 

tabella a 1

Autorizzazione alla raccolta dati. È stata richiesta l’autorizzazione a entrambe le Direzioni Sanitarie per compiere il lavoro di ricerca nelle rispettive realtà. Inoltre sono stati raccolti in esclusiva dati puramente statistici che per nulla coinvolgono l’interessamento di dati sensibili, identificativi e personali (rispetto Privacy).

Osservazione diretta. È stata svolta un’osservazione diretta dell’utilizzo delle cartelle cliniche da parte dei medici (anestesisti e rianimatori) e infermieri di area critica. Questa è stata svolta durante tirocinio pratico-formativo e tirocinio opzionale-osservativo. Tale osservazione ha consentito di far emergere quelle velature d'informazione utili nello spiegare gli Item della griglia d’osservazione (vedono allegato A) ed eventuali approfondimenti non valutabili dalla griglia stessa.

Periodo osservativo e di raccolta dati. I dati sono stati raccolti direttamente dal candidato sul campo durante il mese di Giugno, per quanto riguarda la rianimazione di Lecco, e nel mese di Luglio, per le rilevazioni presso la rianimazione di Novara.

2b popolazione

È stato scelto il campione delle cartelle secondo randomizzazione che è avvenuta selezionando le prime cento cartelle cliniche archiviate con numero finale pari in entrambe le realtà dell’anno corrente. Si totalizza così un numero di duecento cartelle selezionate e prese in considerazione per il lavoro di ricerca.

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2c Strumenti

• È stata creata una tabella d’osservazione (allegato A). La griglia osservazionale è composta da nove macro aree che si suddividono per Item (equivalgono agli argomenti rappresentanti le parti fondamentali che compongono una cartella clinica), creati ad Hoc, utili per la valutazione. Alle domande di ogni Item, dopo scrupolosa valutazione, si attribuisce risposta SI/NO/NON VALUTABILE ed eventuali NOTE.

Le macro aree valutate sono:

1) Rintracciabilità e ricerca;

2) Anagrafica del paziente ricoverato;

3) Accettazione del paziente nel reparto;

4) Diario clinico giornaliero;

5) Procedure diagnostico-terapeutiche;

6) Presidi e manovre di assistenza infermieristica effettuati sul paziente;

7) Parametri vitali;

8) Terapia farmacologica;

9) Dimissione/trasferimento/decesso.

• La stessa griglia osservazionale è stata riprodotta in formato Excel, “griglia osservativa Excel” (vedono allegato B). Con il programma apposito destinato alla sommatoria è stato possibile attribuire un punteggio per le risposte di ogni Item. Il SI ha valore di 2 punti, per la positività della risposta. Il NO riportato con punteggio 0, perché la risposta negativa rispecchia negatività. Infine il NON VALUTABILE pari ad 1 punto, perché qualora non ci siano i termini necessari per l’attribuzione di un punteggio si conferisce la media matematica tra il punteggio del si ed il punteggio del no. In questo modo maggiore è il numero del risultato per ogni Item maggiore sarà la positività per l’obiettivo della ricerca. Lo stesso vale per la somma dei risultati di tutti gli Item di una macro area e infine anche per la somma dei punteggi di tutti i risultati di tutte le macro aree (TOTAL SCORE).

Più il risultato sarà basso e più la valutazione è negativa.

Il punteggio riportato è il risultato di media matematica di tutti i risultati delle risposte date, così da lavorare con numeri più bassi e verrà utilizzato il valore “P” (punteggio).

Inoltre varrà elaborata la positività in percentuale (positività massima=100%).

• Per illustrare in modo sintetico i risultati dei dati raccolti sono state create tabelle riassuntive contenenti le somme dei punteggi dei singoli Item. Queste permetteranno

(11)

di raggruppare i punteggi degli Item delle singole macro aree confrontando direttamente le due realtà (formato “Excel”).

• Per illustrare in maniera schematica i risultati si utilizzano: grafici a barre 3D per i risultati di ogni singola macro area presa in esame; grafico a linea 3D per mostrare l’andamento dinamico del complessivo dei risultati di tutte le macro aree;

istogramma a cilindri raggruppati 3D per mostrare il complessivo dei risultati di tutte le macro aree prese in esame confrontando direttamente le due realtà; l’istogramma a colonne in pila 3D per mostrare il totale del punteggio delle due realtà messe a confronto; infine il grafico a torta 3D per mostrare il punteggio totale di positività e negatività delle due realtà prese singolarmente ai fini degli obiettivi di ricerca. Tutti i grafici sono stati realizzati con il programma Microsoft Excel.

2d Cartella clinica elettronica: Margherita 3

Screenshot a

L’immagine sopra illustrata (Screenshot a) mostra la pagina iniziale della cartella informatizzata Software M 3.

Si può notare così la piantina del reparto, i pazienti che occupano i posti letto e, nella parte a sinistra della pagina, gli allarmi principali.

(12)

I progressi dall’anno 2002 ad oggi.

Nel 2002 il GiViTi ha avviato il progetto Margherita Due. Si tratta di una raccolta dati elettronica che permette di perseguire due obiettivi: la valutazione continua della qualità dell’assistenza e del consumo di risorse nelle Terapie Intensive partecipanti. S’intendeva così realizzare una cartella clinica elettronica che consentisse di aumentare la comprensibilità della documentazione clinica, ridurre errori di consegna e interpretazione, mostrare processi condivisi, ottimizzare l’uso delle risorse, assistere medici e infermieri in alcuni processi decisionali particolarmente critici, confrontare i processi assistenziali, valutare in continuo la qualità dell’assistenza. Si è trattato quindi di un lavoro multicentrico, dettato da esigenze fortemente condivise nel territorio nazionale. A seguito degli ottimi risultati raggiunti con Margherita Due, il GiViTi ha promosso l’evoluzione del progetto in Margherita Tre. La nuova cartella ha lo scopo rappresentare uno strumento unico per il reparto, condiviso da medici e infermieri, per aumentare il più possibile le interazioni fra il personale. Il software Margherita Tre è una cartella clinica elettronica creata appositamente per le terapie intensive. Tale software è stato sviluppato attraverso i fondi per la ricerca finalizzata del Ministero della Salute, esercizio anno 2006.

Il gruppo ha definito e condiviso regole, priorità e contenuti della cartella. Scopo prioritario del progetto è di sviluppare un software che oltre alle utilità cliniche consenta anche di eseguire analisi epidemiologiche non solo di esito ma anche di processo. La cartella clinica

di Margherita Tre è stata realizzata con Microsoft Visual Studio .NET e utilizza SapDB come base dati. SapDB è un software che non comporta costi di licenza. I vari sistemi di supporto clinico sviluppati e integrati nella cartella sono realizzati con gli stessi prodotti informatici o con sistemi compatibili con la cartella stessa quindi con l’impiego di macchine adeguate all’utilizzo dello stesso, in termini di potenza e versatilità nell’ambiente di area critica.

La realizzazione informatica di Margherita Tre è a cura dell’Unità di Metodologie Informatiche per la ricerca clinica, Laboratorio di Epidemiologia clinica dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri. Per quanto concerne i costi di licenza, il software è distribuito gratuitamente a tutte le unità operative iscritte al GiViTI, la cui iscrizione è peraltro gratuita. L’assistenza tecnica al software è erogata via connessione remota. La progettazione, sia a livello di contenuti sia di software, è compatibile con le linee guida sui requisiti della

infermieri 45%

informatici 5%

epidemiologi 5%

medici 45%

(13)

cartella clinica elettronica già disponibili, o in via di definizione, a livello regionale. Tutti i più moderni standard per la sicurezza e la riservatezza del dato sono stati applicati.

Il progetto Margherita è diventato quindi un progetto nazionale condiviso da un’ampia rete di Terapie Intensive che intendeva realizzare una cartella clinica elettronica la quale consentisse di aumentare la comprensibilità della documentazione clinica, ridurre errori di consegna e interpretazione, esplicitare processi condivisi, ottimizzare l’uso delle risorse, assistere medici ed infermieri in alcuni processi decisionali particolarmente critici, confrontare i processi assistenziali, valutare in continuo la qualità dell’assistenza. Si è trattato quindi di un lavoro multicentrico, dettato da esigenze fortemente condivise nel territorio nazionale. (capitolo tratto da: tesi di C. Frigerio)6

Cap 3

RISULTATI

3a Rintracciabilità e ricerca

L’articolo del nostro profilo professionale, entrato in vigore attraverso il Decreto Legislativo 739/94, recita:

“L’infermiere contribuisce alla formazione del personale di supporto e concorre direttamente all’aggiornamento relativo al proprio profilo professionale e alla ricerca.” (Profilo Professionale infermiere, 1994)7

Articolo 11, capo 3° del codice deontologico IPASVI, 2009:

“L'infermiere fonda il proprio operato su conoscenze validate e aggiorna saperi e competenze attraverso la formazione permanente, la riflessione critica sull'esperienza e la ricerca. Progetta, svolge e partecipa ad attività di formazione. Promuove, attiva e partecipa alla ricerca e cura la diffusione dei risultati”.

Articolo 12 capo 3° del codice deontologico IPASVI, 2009:

“L’infermiere riconosce il valore della ricerca, della sperimentazione clinica e assistenziale per l’evoluzione delle conoscenze e per i benefici sull’assistito”. (codice deontologico infermiere, IPASVI 2012)8.

La possibilità quindi di svolgere lavoro di ricerca in modo semplice e veloce permette, non solo di guardare verso un futuro di professionalità sempre più consapevole, ma anche il raggiungimento di un obiettivo di assistenza personalizzata sempre più ottimale.

(14)

A Lecco

La cce si trova in ogni posto del reparto dove è presente un computer con Software “M 3” (dal letto del paziente alla sala infermieri, dallo studio medici alla centralina).

Questo conferisce ottima reperibilità, media punteggio P=2 (100% di positività).

Consultare le parti della cartella risulta semplice per il 100% dei casi delle cce, punteggio pari a 2). Infatti la cce ha una ordinata e precisa suddivisione in MODULI (100% di positività).

Nella cce la scrittura risulta chiara nel 100% dei casi (P=2), grazie alla la scrittura digitale (100% delle risposte date SI).

Le cce risultano accurate e complete nel 100% dei casi esaminati, P=2 (100% di positività).

A Novara

Reperire la ccc risulta invece meno agevole. Le ccc sono riposte sopra un armadio, all’interno di faldoni numerati, P=1 (100 risposte date NV=50% di positività).

La ccc risulta sovente non ordinata e per consultare una singola parte della cartella bisogna aprire l’intero faldone, P=1 (100 risposte date NV=50% di positività).

La ccc nel 61% dei casi evidenzia una scrittura non chiara (P=0,66). Risultano solamente alcune parti prestampate a computer (come per esempio prescrizione terapia,ecc..) mentre per il diario clinico o giornaliero infermieristico, e non solo, la scrittura è manuale. Le ccc risultano meno accurate e complete rispetto alle cce (considerando le dimenticanze e la scrittura non sempre chiara) gli si conferisce punteggio corrispondente al non valutabile, P=1 (100 risposte date NV=50% di positività).

        Lecco     Novara 

Reperibilità          1 

             

Consultazione        1 

             

Chiarezza scrittura        0,66 

             

Accuratezza e completezza      1 

TOTALE        8    3,66 

tabella 1

(15)

Grafico 1

Il grafico (Grafico 1) rappresenta la somma dei risultati ottenuti nella macro area “ricerca e rintracciabilità”. Il punteggio che più si avvicina allo zero è “negativo” secondo gli obiettivi preposti dallo studio, mentre a otto corrisponde criterio di assoluta positività.

Come si può osservare l’ospedale di Lecco ha raggiunto un punteggio pari a 8 P (che corrisponde all’aver ottenuto il 100% di positività=max positività).

Novara ha ottenuto un punteggio pari a 3,66 P (che corrisponde al 45,75% di positività).

3a (1) Grandi opportunità dell’informatizzazione

Screenshot b

0 2 4 6 8

LECCO NOVARA

RINTRACCIABILITA' E RICERCA

(16)

Tavola sinottica

Screenshot a 1

Lo screenshot sopra illustrato (Screenshot a 1) mostra la “Tavola sinottica”. Questa offre la possibilità di avere un grafico lineare sul percorso clinico del paziente rappresentante i parametri vitali che si vogliono prendere in considerazione.

La Ts è un’opportunità esclusiva per fare ricerca in modo veloce sull’andamento clinico del paziente. Il medico avrà la possibilità di modificare i propri trattamenti sensibilizzato in maniera concreta dal grafico.

Anche l’infermiere troverà giovamento dalla creazione di queste Ts per monitorare e comunicare tempestivamente eventuali complicanze reali o potenziali.

(17)

3b Anagrafica del paziente ricoverato

A Lecco

Nei casi esaminati a Lecco, per le cce, l’anagrafica del paziente è presente nel 100% delle cartelle prese in considerazione, P=2 (corrispondenti al 100% di positività).

A Lecco è presente un’interfaccia dell’anagrafica del paziente intra-ospedaliera, tale risposta affermativa conferisce P=2 (100% di positività).

A Lecco non è presente un’interfaccia di anagrafica intra-aziendale, P=0 (0% positività).

A Novara

Nei casi esaminati a Novara, per quanto riguarda le ccc, l’anagrafica del paziente è presente al 100%, P=2 (100% di positività).

A Novara è presente un’interfaccia dell’anagrafica del paziente intra-ospedaliera, tale risposta affermativa conferisce P=2 (100% di positività).

A Novara non è presente un’interfaccia di anagrafica intra-aziendale, P=0 (0% positività).

0 1 2 3 4

LECCO NOVARA

ANAGRAFICA PZ RICOVERATO

Grafico 2

          Lecco    Novara 

Presenza anagrafica        2    2 

               

Interfaccia intra‐ospedaliera      2    2 

               

Interfaccia intra‐aziendale        0    0 

TOTALE          4    4 

tabella 2

(18)

Per il totale dei punteggi ottenuti dalla valutazione della macro area “anagrafica del pz ricoverato” si è totalizzato un punteggio di 4 P (corrispondente al 66,6% di positività) per entrambe le realtà.

La positività assoluta corrisponde ai 6 P.

3c Accettazione paziente in reparto

A Lecco

Nelle cce prese in considerazione è presente nel 100% dei casi la data del ricovero (2 P);

l’orario del ricovero è presente nel 100% dei casi nella cce (P=2) come è presente anche la provenienza del paziente nel 100% dei casi (2 P).

Inoltre a Lecco è presente la Diagnosi clinica nel 100% delle cartelle esaminate (P=2); il numero telefonico presente anch’esso nel 100% dei casi (2 MP); infine è presente uno spazio dedicato agli oggetti personali, tale risposta affermativa gli conferisce P=2.

Nella cce è presente lo spazio dedicato a probabili allergie del paziente e la risposta affermativa comporta l’assegnazione di 2 P.

           Lecco         Novara  Data Ricovero         2         2 

       

Orario Ricovero         2        1,66 

       

Provenienza         2        2 

       

Diagnosi           2        2 

       

Numero Telefonico         2        2 

       

Oggetti personali         2        2 

       

Allergia           2        2  TOTALE          14        13,66 

Tabella 3

(19)

A Novara

Nelle ccc prese in considerazione è presente nel 100% dei casi la data del ricovero (2 P);

mentre l’orario del ricovero è presente nell’83% dei casi (1,66 P).

Per le ccc raccolte la provenienza del paziente è presente nel 100% dei casi (2 P).

A Novara, nelle ccc, è presente la Diagnosi clinica nel 100% delle cartelle esaminate (P=2); il numero telefonico presente anch’esso nel 100% dei casi (2 P); è presente uno spazio dedicato agli oggetti personali, tale risposta affermativa gli conferisce 2 P.

Nella ccc è presente lo spazio dedicato a probabili allergie del paziente e la risposta affermativa comporta l’assegnazione di 2 P.

Osservazione diretta. L’accettazione del paziente ricoverato nella rianimazione di Novara avviene tramite compilazione di un modulo prestampato (“Modulo dati anagrafici”).

All’interno verranno inserirti i dati anagrafici del degente (compresa professione, grado d’istruzione, stato civile) e i recapiti telefonici delle persone/famigliari da contattare in caso di bisogno. Questo verrà in seguito allegato alla fotocopia della carta d’identità e tesserino sanitario all’interno della cartella clinica (qualora mancasse la fotocopia della carta d’identità, non sarà possibile chiudere la cartella e le spese di cure e degenza saranno addebitate al paziente stesso). A Lecco l’accettazione avviene tramite il caricamento dell’anagrafica del paziente direttamente su M 3. Questo passaggio ha valore rispetto al piano Regionale.

Inoltre, grazie al M 3, qualora ci fosse un’allergia a un farmaco verrebbe immediatamente collegato il prontuario farmaceutico aggiornato on line direttamente vicino al farmaco interessato. Sul cartaceo questo lavoro sarebbe eseguito manualmente dall’operatore e questo passaggio comporterebbe sicuramente a un impiego maggiore di tempo e a un rischio maggiore di commettere errori legati alla “mano dell’uomo”.

Grafico3

0 2 4 6 8 10 12 14

LECCO NOVARA

ACCETTAZIONE PZ IREPARTO

(20)

Il report dei risultati per la macro area “accettazione del pz in reparto” è rappresentato nel grafico precedente (Grafico3). Come si può osservare Lecco ha sommato 14 P (corrispondente al 100% di positività=max positività), mentre Novara ha realizzato 13,66 P (97.87% di positività).

La positività assoluta è pari a 14 P.

3d Diario clinico giornaliero

A Lecco

Nella rianimazione di Lecco, la cce è formata da un diario unico, questo attribuisce punteggio massimo di 2 P.

Inoltre nella cce è presente un esame obiettivo svolto su prototipo d’immagine e tale peculiarità corrisponde a risposta affermativa e quindi 2 P. Come dimostrato in letteratura, una cartella unica permette, oltre che a una maggiore collaborazione tra le figure professionali, anche una decrescita di ripetizioni e d’impiego di risorse.

A Novara

La cartella è divisa per medici e infermieri e ciò corrisponde a risposta negativa, quindi P=0.

Nella ccc è presente un esame obiettivo svolto su prototipo d’immagine e tale peculiarità corrisponde a risposta affermativa e quindi 2 P.

0 1 2 3 4

LECCO NOVARA

DIARIO CLINICO

Grafico 4

               Lecco     Novara 

Cartella unica            2     0 

             

Esame obiettivo            2     2 

TOTALE             4     2 

tabella 4

(21)

Nella sintesi dei risultati (Grafico 4) per la macro area “diario clinico giornaliero” si ha:

Lecco 4 P che corrispondono al 100% di positività=max positività.

Novara 2 P che corrispondono al 50% di positività.

La positività assoluta corrisponde a 4 P.

3e Presidi e manovre di assistenza infermieristica

A Lecco

La pianificazione infermieristica a Lecco è basata su diagnosi infermieristiche approfondite dai ricercatori che si occupano del “margherita 3”. Queste sembrano rappresentare un punto di unione tra metodologia NANDA e il metodo Cantarelli. La cce acquista, in tal modo, 2 P per risposta affermativa.

La cce prevede una scala per la valutazione delle lesioni da pressione (P=2).

Nella cce esiste un grafico, dove sono inserite tutte le procedure infermieristiche (P=2) e dove sono riportate le date d’inizio delle stesse che, con un calcolo automatico, determinano le date di scadenza con un sistema di allarme per eventuali ritardi/non esecuzione (P=2.)

A Novara

Non sono utilizzate diagnosi infermieristiche riconosciute da EBN e per tale risposta negativa, è attribuito P=0.

Novara prevede una scala per la valutazione delle lesioni da pressione (P=2).

Nella ccc è presente un foglio prestampato, dove inserire le procedure infermieristiche eseguite e da rinnovare. tuttavia in tutti i fogli non vengono inserite le procedure legate all’assistenza infermieristica di base (es. igiene del cavo orale, bagno a letto, etc., etc..), P=0.

          Lecco    Novara 

Pianificazione Infermieristica       2    1 

               

Date di scadenza procedure      2    1 

               

Scala per lesioni da pressione      2    2 

               

Registrazione tutte le procedure      2    0 

TOTALE          8    4 

Tabella 5

(22)

A Novara le date di scadenza delle procedure, sono segnalate prevalentemente sul foglio prestampato ma a volte solo sul “foglio delle consegne” o in base all’esperienza dell’operatore. Questo non offre la possibilità di attribuire un valido punteggio (P=1).

0 2 4 6 8

LECCO NOVARA

ASS. INFERMIERISTICA

Grafico 5

Secondo il report dei risultati per la macro area presidi e manovre di assistenza infermieristica riportato nel grafico (Grafico 5):

Lecco ha totalizzato 8 P (corrispondenti al 100% di positività=max positività), mentre Novara ha totalizzati 4 P (50% della positività assoluta).

La positività assoluta corrisponde a 8P.

3e (1) Grandi opportunità nell’informatizzazione

Screenshot a 2

(23)

Pianificazione infermieristica

Screenshot a 3

Lo screenshot precedente(Screenshot a 3)mostra il foglio elettronico per la gestione dei presidi di competenza infermieristica. Come si può costatare il sistema offre una visione sempre allargata di ciò che si compie sul paziente. Sono segnalate le manovre effettuate (E verde) quelle non eseguite (pallino rosso) oppure le sostituzioni (S verde). Questa funzione offre un’enorme possibilità di avere sempre chiara la gestione del paziente dal punto di vista infermieristico che, insieme alle diagnosi e alle manovre, risponde al criterio dell’infermiere come diretto responsabile dell’assistenza infermieristica in piena autonomia.

Un’altra pagina che ha composizione simile all’immagine in precedenza illustrata mostra tutte le manovre infermieristiche effettuate sul paziente. Questa ha un sistema di allarme per le manovre non effettuate e permette di avere un quadro dinamico sulla gestione del paziente basata su diagnosi infermieristiche.

(24)

3f Parametri vitali

A Lecco

È possibile registrare dal monitor, in formato digitale, i parametri vitali direttamente sulla cce.

A questa funzione viene attribuito il punteggio di 2 P.

Il sistema informatico elettronico inoltre registra da monitor direttamente i parametri ogni minuto. Sarà a discrezione dell’operatore servirsi dei dati maggiormente utili ai fini dell’assistenza. Risposta item=2 P.

A Novara

I parametri vitali sono riportati manualmente su una “termometrica”. Questo conferisce un punteggio di 0 P.

A Novara i dati rimangono in memoria fino alle 24h successive tanto da non poter avere una registrazione automatica dei trend stessi, 0 P.

0 1 2 3 4

LECCO NOVARA

PARAMETRI VITALI

Grafico 6

I risultati di questa macro area mostrano (Grafico 6) come il 100% delle risposte risulta affermativa rispetto alle griglie compilate a Lecco (totale di 4 P=max positività).

Mentre Novara totalizza 0P (corrispondente al 0% di positività).

La positività assoluta corrisponde ai 4 P.

          Lecco    Novara 

Registrazione diretta da monitor      2    0 

               

Presenza di sistema di memorizz. Trend    2    0 

TOTALE          4    0 

Tabella 6

(25)

3g Terapia farmacologica

A Lecco

Sulle cce le prescrizioni mediche sono sempre chiare e leggibili grazie alla scrittura digitale nel 100% dei casi (2 P).

La cce possiede un sistema di allarme per una mancata somministrazione (2 P). Lo stesso sistema di allarme esiste per la mancata prescrizione “rintracciabile” della prescrizione stessa (2 P).

Il foglio terapia della cce è direttamente collegato ad un prontuario farmacologico sempre aggiornato. Questo conferisce a lecco 2 P.

A Novara

Sulle ccc le prescrizioni mediche sono sempre chiare e leggibili grazie alla scrittura digitale nel 100% dei casi (2 P).

La ccc non possiede un sistema di allarme per la mancata somministrazione e questa mancanza è pari a punteggio P=0. Anche per la mancata prescrizione non esiste un vero allarme e quindi punteggio P=0.

Sulla prescrizione medica si usano principi attivi e alcuni nomi commerciali. Questo non rappresenta un vero prontuario farmacologico ma non gli si può attribuire una risposta del tutto negativa. Il punteggio sarà quindi dato su risposta Non Valutabile, Punteggio=1 P.

          Lecco    Novara 

Prescrizione medica chiara e leggibile      2    2 

               

Sistema di allarme per non somministrazione    2    0 

               

Sistema di allarme per mancata prescrizione    2    0 

               

Prescrizione diversi nomi commerciali e   principio attivo 

  1 

TOTALE           

Tabella 7

(26)

0 2 4 6 8 LECCO

NOVARA

TERAPIA FARMACOLOGICA

Grafico 7

A Lecco si ha al 100% di positività=max positività. Attribuendo per questa macro area un totale di 8 P.

A Novara vengono totalizzati 3 P che corrispondono al 37,5% di positività.

La positività assoluta corrisponde a 8 P.

3g (1) Grandi opportunità nell’informatizzazione

Ritardo nella somministrazione o non somministrazione

Screenshot a 4

(27)

Il sistema di allarme per il ritardo nella somministrazione o somministrazione (Screenshot a 4) non eseguita è un sistema insostituibile per la diminuzione drastica nell’errore. Come si può vedere dall’immagine precedente, che illustra il foglio elettronico della terapia che segue il tempo, segnala in verde ciò che è stato eseguito e in rosso quello che non è ancora stato eseguito.

3h Dimissione/Trasferimento

A Lecco

La dimissione del paziente è sempre presente in maniera ottimale ma in formato cartaceo.

Questo non conferisce quindi negatività e gli si attribuiscono 2 P.

Nelle cce consultate, si ha nel 100% dei casi il trasferimento del paziente in maniera ottimale.

A Novara

4 cartelle su 100 erano sprovviste di dimissione. Quindi totalizza 1,96 P (96% di positività).

Nelle ccc consultate, si ha nel 100% dei casi il trasferimento del paziente in maniera ottimale.

0 1 2 3 4

LECCO NOVARA

DIMISSIONE/TRASFERIMEN TO

Grafico 8

Lecco ottiene il 100% di risposte date SI, totalizzando 4 P=max positività .

        Lecco    Novara 

Dimissione in maniera ottimale    2    1,96 

             

Trasferimento in maniera ottimale    2    2 

TOTALE          3,96 

Tabella 8

(28)

Novara ottiene il 98% della positività, corrispondenti a 3,96 P.

La positività massima corrisponde a 4 P.

Osservazione diretta. A Lecco il foglio di dimissione è stampato in formato cartaceo e fatto firmare dal medico. Dopo di che, una copia è inserita nella cartella stampata e l’altra consegnata al paziente.

Il foglio di dimissione viene così stampato per gli stessi motivi che sono stati enunciati nei capitoli precedenti. Una mancata uniformità negli strumenti di raccolta dati clinica sia nei diversi Ospedali ma anche negli stessi reparti della medesima azienda non permette la registrazione digitale.

3i Report risultati

0 2 4 6 8 10 12 14

1 2 3 4 5 6 7 8

Lecco Novara

Grafico 9

Il grafico a linea 3D, precedentemente illustrato, (Grafico 9) rappresenta in modo dinamico tutti i punteggi ottenuti dalle macro aree rappresentati singolarmente dai grafici a barre. Questo permette di avere le due realtà direttamente a confronto parallelamente.

Come si può osservare dalla legenda con la fascia blu si vuole rappresentare il percorso dei risultati di Lecco mentre, con la fascia rossa, è rappresentato il percorso lineare dei risultati di Novara.

Come si può costatare la linea blu si trova, lungo quasi tutto il percorso, sopra la linea rossa.

Questo sta a dimostrare la maggiore positività della cce di Lecco rispetto alla ccc di Novara.

(29)

0 2 4 6 8 10 12 14

LECCO NOVARA Grafico 10

L’istogramma a cilindri raggruppati (Grafico 10) vuole mostrare in sintesi tutti i risultati dei punteggi delle macro aree mettendo a confronto diretto le due realtà per ogni singola macro area. Sull’asse delle ordinate abbiamo il punteggio in numeri con positività in ordine ascendente (verso l’alto) mentre sull’asse delle ascisse tutti i titoli delle macro aree esaminate.

Inoltre, come si può osservare dalla legenda, in rosso avremo i cilindretti dei risultati di Novara mentre in blu i cilindretti dei risultati di Lecco. Come si può costatare i cilindretti dedicati a Lecco e quindi alla cce sono, tranne in un caso eccezionale, più alti. Questo corrisponde a maggiore positività per la cce della Rianimazione di Lecco.

Grafico 11

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(30)

Il grafico a colonne 3D in pila (grafico 11) mostra il punteggio totale (SCORE) ottenuto dalla somma di tutti i punteggi delle macro aree di Lecco (cce) e Novara (ccc).

Il punteggio massimale (equivalente alla positività massima) è di 56 P.

Come si può osservare dal grafico la colonna rappresentativa Lecco è notevolmente più alta della colonna rappresentativa di Novara. Questo perché Lecco ha sommato 54 P (corrispondenti al 96,4% di positività) mentre Novara ha ottenuto punteggio totale di 34,28 P (che corrisponde al 63,21% di positività).

Nei grafici a torta 3D sotto riportati sono mostrati i punteggi totali ottenuti per entrambe le cartelle (cce; ccc). Nel grafico (grafico 12) viene rappresentato il punteggio totale di Novara in rosso (34,28 P) mentre in rosa la differenza ottenuta dalla sottrazione del punteggio massimo (56 P) ed il punteggio totale totalizzando 21,27 P. Nel grafico (grafico 13) invece è riportato il punteggio totale di Lecco in rosso (54 P) e in rosa la differenza ottenuta dalla sottrazione del

punteggio massimo (56 P) ed il punteggio totale, ottenendo 2 P.

grafico 12 grafico 13

(31)

Cap. 4

DISCUSSIONE 4a Analisi dei dati

Come mostrato nei grafici(grafico 12; grafico 13) Novara ha totalizzato, secondo il report dei risultati, 34,28 P (che corrispondono al 61,21% della positività assoluta); Lecco ha ottenuto invece, secondo i risultati, un totale di 54 P (che corrispondono al 96,42% della positività assoluta).

Come si può osservare nel grafico a colonne 3D (Grafico 11), la colonna che mostra il punteggio di Lecco è significativamente più alta rispetto alla colonna che rappresenta il punteggio di Novara. La positività massima ai fini degli obiettivi di ricerca è evidenziata dalla tendenza al limite massimo di 56 P, che corrisponde al 100% di positività.

La diminuzione del rischio all’errore è dimostrata dal punteggio della macro area dedicata alla terapia farmacologica. La cce mostra maggiore positività accumulando 8 P rispetto ai 3 P della ccc. Questo grazie al sistema di allarme sia sulla prescrizione che sulla somministrazione.

La rintracciabilità risulta ottimale per quanto riguarda la cce così come la possibilità di fare ricerca, testimoniato dal report sulla macro area “rintracciabilità e ricerca” dove Lecco raggiunge 8 P mentre Novara 3,66 P. Questo grazie alla presenza della cce a letto del paziente ed al riconoscimento tramite “nome utente” e “password” richieste nell’apertura della cartella.

La precisione e l’accuratezza nella compilazione e la chiarezza riguardante la scrittura non sono paragonabili grazie alla scrittura digitale rispetto alla manuale e all’obbligo che la cce attua sulla compilazione dei moduli predefiniti. Questo è dimostrato dai risultati delle macro aree: “Rintracciabilità e ricerca”, dove Lecco raggiunge 8 P e Novara 3,66 P; “accettazione del paziente in reparto” dove Lecco totalizza 14 P mentre Novara 13,66 P.

La cce presenta una cartella clinica unica per medici e infermieri che, come dimostrato in letteratura, è più adeguata al lavoro di equipe, per una migliore continuità assistenziale e perciò per la qualità dell’assistenza stessa.

La cce, grazie ai moduli predefiniti e alla capacità di registrare automaticamente i parametri vitali direttamente dal monitor, permette di velocizzare la compilazione della “termometrica”.

Il risparmio di tempo non vuol dire minor lavoro per il personale ma è l’opportunità di eseguire maggiore assistenza personalizzata ai pazienti del reparto (un’igiene del cavo orale in

(32)

più può ridurre i rischi di polmonite batterica). Tutto ciò è dimostrato dalla macro area

“parametri vitali” dove Lecco ottiene 4 P mentre Novara 0 P.

4b Criticità

Per comprendere meglio una possibile integrazione della cartella informatizzata in un reparto di Rianimazione come quello di Novara, bisogna tener conto di quei punti “critici” che dalla

“griglia osservazionale” stessa non sono considerati. Questi possono essere riconosciuti solamente dopo un’osservazione diretta dell’utilizzo dello strumento in reparto da parte del personale qualificato.

Costi. Il Software “M 3” non ha un vero e proprio costo di programma e istallazione. Ha solamente un costo annuale di manutenzione e il costo degli strumenti informatici per l’istallazione ed il funzionamento.

La cce ha l’incombenza, come punto a sfavore, di dover essere fotocopiata per intero prima di essere archiviata o qualora dovesse seguire un paziente durante un qualsiasi trasferimento. Ciò accade perché, ancora oggi, non vi è un sistema unificato d’informatizzazione per il percorso clinico del paziente. Di fatti una registrazione digitale (su cd), universalmente valida, risolverebbe il problema delle stampe cartacee apportando all’azienda stessa un risultato di minor spreco.

Prescrizione orale. La prescrizione orale è un punto critico sul quale bisogna soffermarsi. In caso di prescrizione orale in regime d’urgenza l’infermiere, responsabile della somministrazione, deve inserire, dopo la sua password e nome utente, il nome del medico che ha eseguito la prescrizione. Cosi ogni qualvolta il medico andrà ad aprire il programma “M 3”

si troverà davanti al sistema di allarme di mancata prescrizione. Questo diminuisce drasticamente il rischio di errore ma… chi assicura il fatto realmente accaduto da testimoniare con eventualità davanti ad un magistrato? Esime questo da uno straordinario clima di fiducia tra i membri dell’equipe della Rianimazione di Lecco. FIDUCIA senza la quale questo sistema non avrebbe nascita.

Struttura reparto. In orario diurno a Lecco vi è un rapporto infermiere:pazienti = 1:3, a Novara invece lo stesso rapporto risulta essere 1:2. Bisogna però considerare che a Novara vi è la presenza dello shock room (con due posti letto per le urgenze) che si occupa dei grandi traumatismi con entrata diretta dalla strada. Tutto ciò diminuisce drasticamente il rapporto succitato. Da considerare inoltre l’orario notturno che penalizza maggiormente la presenza del personale avendo un rapporto, senza urgenze, di 1:4.

Come si evidenzia nella tabella (tabella 1) l’indice di gravità SAPS 2° risulta di 40,7 per Lecco e 41,2 per Novara. La gravità del paziente di Novara è determinata dall’indirizzo

(33)

neurotraumatologico e la presenza così di numerosi casi di post-operati neurochirurgici complessi.

Cap. 5

CONCLUSIONE

Vivendo sul campo l’esperienza propria di uno studente in infermieristica del terzo anno di corso in entrambe le realtà e utilizzando un sistema di raccolta dati come la griglia osservazionale e una scrupolosa osservazione diretta si è potuto confrontare le due cartelle e arrivare a tale lavoro di ricerca.

Maggior efficacia della cce. Secondo i dati resi noti nel capitolo 3 “risultati” che mettono a diretto confronto la cce e ccc e l’elaborato nel capitolo 4a “analisi dei dati” si può riconoscere la grandiosa opportunità offerta da un sistema di informatizzazione.

Così come dimostrato con la cce, si riduce notevolmente il rischio clinico.

La responsabilità è sempre incorniciata in un sistema di riconoscimento (nome utente e password), migliorando così l’aspetto medico-legale. La cce migliorerebbe anche l’utilizzo delle risorse del personale, porterebbe a una qualità assistenziale sempre migliore con il lavoro di ricerca e si avrebbe una maggior qualità nel rapporto con la gestione amministrativa.

Maggior efficienza della cce? Il lavoro di ricerca non ha portato concretamente a dati che esprimano l’economicità della cce rispetto alla ccc ma si può supporre… Per comprendere meglio però gli aspetti conclusivi e se questi possono corrispondere o meno all’obiettivo dell’elaborato di tesi “Proporre le basi di una possibile interfaccia dello strumento nella realtà della S.C.D.U. Rianimazione dell’azienda Ospedaliero-Universitaria Maggiore della Carità di Novara” bisogna dar spazio alle criticità espresse nel capitolo precedente 4b “criticità”. In un momento storico di crisi generalizzata e riduzione dei finanziamenti pubblici potrebbe essere inopportuno l’inserimento di una cce che comporta costi iniziali discreti ma importanti. È anche vero che inserire un progetto di “ricerca finalizzata” per la Rianimazione, accrescerebbe quel prestigio che solo la ricerca stessa sarebbe in grado di donare. Guardando in un’ottica futura, sarebbero costi ammortizzabili nell’arco degli anni. Si avrebbe un minor spreco per le fotocopie e il personale sarebbe avvantaggiato nel lavoro di archiviazione. La cce consentirebbe minori tempi di compilazione e maggior possibilità di fare ricerca, concedendo maggiore tempo per il lavoro di assistenza vera e propria. Questo porterebbe a diminuire le complicanze e di conseguenza a ridurre i costi di degenza per un risparmio dell’azienda. La maggior complessità del paziente e il

(34)

il rapporto Infermiere-pazienti di Novara, non sarebbe ottimale per l’inserimento della cce perché questa avrebbe bisogno di tempo per essere compresa ed utilizzata correttamente.

Dal tirocinio opzionale svolto a Lecco devo dire però che, qualora inserito in un contesto lavorativo, sarebbe più semplice imparare a gestire una cartella informatizzata rispetto ad una cartella cartacea ( per l’ordine, per la scrittura sempre leggibile e per la capacità che essa offre nel saper guidare l’operatore nelle sue azioni).

La cce però non deve essere pensata come un sistema sostitutivo alla figura professionale ma come strumento che agevoli il lavoro dell’OS.

Il Dott. Mario Tavola, responsabile della Rianimazione Generale dell’Ospedale Alessandro Manzoni di Lecco ha, infatti, affermato che una cce pone una guida sostanziale per il lavoro dell’OS ma non toglierà mai la capacità decisionale della coscienza di un professionista.

(35)

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