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SINDROME METABOLICA
SLIDE 1 Si chiama anche sindrome x o sindrome da insulino resistenza e definisce un gruppo di fattori di rischio per le cardiovascular disease: tanti pazienti che hanno la coronaropatia e infarto sono partiti come sindrome metabolica associata ad un esagerato peso.
Aumenta il rischio di sviluppare il diabete di tipo2 (dell’adulto).
SLIDE 2
In cosa consiste la sindrome metabolica?
Ipetrigliceridemia, le placche aterosclerotiche per esempio hanno fondamentalmente colesterolo (la malattia aterosclerotica è sempre stata associata con ipercolesterolemia).
bassi livelli di colesterolo buono.
Aumento dell’APO P.
small LDL e HDL (HDL e LDL in particelle più piccole).
Profilo infiammatorio: pazienti con stato infiammatorio cronico per colpa della pancetta.
Insulino resistenza: in un diabetico di tipo 1 il cui pancreas è stato distrutto per malattia autoimmune non ci sono più le cellule se somministro insulina ovvio alla mancanza di insulina endogena. Il diabete dell’adulto, invece, è insulino resistente.
Iperinsulinemia: insulina fino a un certo punto più alta della norma , costantemente alta.
Intolleranza al glucosio (possiamo fare una curva da carico col glucosio iniettando una certa quantità di zucchero e vedere l’andamento della glicemia). Evidentemente con l’iperglicemia che determino volontariamente la glicemia salirà ma subito dopo comincerà a discendere, invece in questi casi la glicemia sale e resta alta perché non c’è insulina pur avendo iperglicemia.
Alterazioni della fibrinolisi.
Disfunzioni endoteliali.
SLIDE 3 FATTORI DI RISCHIO CLASSICI: aumento di LDL-COLESTEROLO. Aumento della pressione arteriosa, fumo sono tutti grossi fattori di rischio delle malattie cardiovascolari, tutti in grado di dare da soli la malattia vascolare.
A questi si aggiungono NUOVI FATTORI DI RISCHIO per la malattia cardiovascolare: riduzione dell’HDL, aumento dell’insulina, aumento glicemia, aumento PAI, aumento trigliceridi, aumento l’acido urico (gotta).
Perché i fattori risultino favorenti la malattia vascolare devono esserci un po’ tutti; tutto questo accompagnato eventualmente da un diabete mellito di tipo2 che a sua volta è un grosso fattore di rischio.
SLIDE 4 CRITERI PER LA DIAGNOSI:
ci devono essere almeno due di questi fattori:
Aumentati trigliceridi
Ridotto HDL COLESTEROLO.
Aumento pressione arteriosa .
Glicemia a digiuno uguale o superiore a 100mg /dl.
Il fatto che si cominci ad avere a digiuno una glicemia di 100-105mg/dl è sintomo di sindrome metabolica.
SLIDE 5 Schema patogenetico della sindrome:
Predisposizione genetica e Fattori ambientali causano obesità addominale.
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Lo stato infiammatorio cronico di questi individui determina il rilascio di adipochine (tra cui interleuchine) da adipociti; anche i macrofagi aumentano il numero di citochine dal momento che il sistema infiammatorio si autoalimenta (meccanismo a cascata delle citochine). TUTTI QUESTI MARKER INFIAMMATORI ASSIEME AGLI ACIDI GRASSI DETERMINANO LA SINDROME METABOLICA che poi porta a trombosi, aterosclerosi…
SLIDE 6 INSULINO RESISTENZA
CONDIZIONE CLINICO METABOLICA CARATTERIZZATA DA UNA RIDOTTA SENSIBILITA’ DA PARTE DEI TESSUTI ALL’INSULINA CHE VIENE COMPENSATA DA UN’AUMENTATA SECREZIONE PANCREATICA cioè il pancreas dato che si rende conto che la glicemia si alza continua produrre insulina causando iperinsulinemia.
L’espressione plasmatica dell’insulino resistenza è l’iperinsulinemia.
SLIDE 7 AZIONE METABOLICA DELL’INSULINA IN TRE TESSUTI:
sappiamo che l’insulina fa entrare il glucosio nei tessuti ,è il maggior agente ipoglicemizzante in particolare i questi 3 tessuti:
ADIPOSO: favorisce la lipogenesi e riduce la lipolisi, cioè il mettere in circolo acidi grassi.
MUSCOLO STRIATO: aumenta entrata di glucosio, sintesi proteica e sintesi di glicogeno.
FEGATO: riduce gluconeogenesi a partire da proteine, aumenta la sintesi di glicogeno per immagazzinare glucosio e fa aumentare la lipogenesi.
Quindi se parliamo di un problema di resistenza all’insulina interessa questi tre tessuti che sono una grossa massa del nostro organismo.