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Trarre ispirazione dai quadri di riferimento esistenti (MENTEP)

2. METODOLOGIA E OBIETTIVI METP

2.2. Trarre ispirazione dai quadri di riferimento esistenti (MENTEP)

L’obiettivo di MeTP 2.0 non era quello di progettare un nuovo quadro di competenze per insegnanti, ma di costruire partendo dai quadri esistenti e convalidati, che sono stati semplificati e adattati ai fini delle attività MeTP 2.0.

Riguardo alle competenze digitali e pedagogiche, MeTP 2.0 ha usato il quadro esistente, creato per l’attività pilota di MeTP, e vi ha apportato cambiamenti minimi.

Il modello delle competenze pedagogiche MeTP è stato ispirato in particolare dagli Standard professionali per gli insegnanti australiani. Gli Standard professionali per gli insegnanti australiani comprendono sette standard progressivi, che delineano ciò che gli insegnanti dovrebbero sapere ed essere in grado di fare. Gli standard sono suddivisi in tre ambiti di competenze legate all’insegnamento: conoscenza professionale, pratica

professionale e impegno professionale. Un insegnante efficiente è in grado di integrare e mettere in pratica conoscenza, pratica e impegno professionale come delineato nei descrittori, al fine di creare ambienti didattici in cui venga valorizzato l’apprendimento Per il modello delle competenze digitali di MeTP 2.0, le affermazioni di autovalutazione si basano su quelle usate dal Teacher Mentor for Digital Competence sviluppato dal Norwegian Centre for ICT in Education (Centro norvegese per le TIC nell’Istruzione).

“Teacher Mentor” è un servizio online gratuito per gli insegnanti, che ha lo scopo di guidare i docenti nell’autovalutazione sull’uso della tecnologia per l’insegnamento e l’apprendimento. Si basa sul Self-Review Framework della UK National Association of Advisors for Computers in Education e sul modello “Teaching with Technology” di Hooper e Rieber (1995). Gli strumenti per l’autovalutazione di “Teacher Mentor” si compongono di quattro aree: pedagogia e TIC; produzione digitale; comunicazione digitale e giudizio digitale. Il modello delle competenze digitali MeTP 2.0 usa, in ciascuno dei suoi livelli, le affermazioni contenute in tutte e quattro le aree sopra menzionate.

L’esame della competenza di collaborazione si è avvalso di uno strumento sviluppato nel corso del progetto MENTEP (Mentoring Technology- Enhanced Pedagogy), una sperimentazione politica europea finanziata dalla Commissione europea nell’ambito del Programma Erasmus+. MENTEP risponde all’esigenza delle politiche UE che richiedono insegnanti capaci di innovare usando le TIC e maggiori dati sulla competenza digitale dei docenti. Risponde inoltre all’esigenza di potenziare l’adozione delle TIC nell’insegnamento e nell’apprendimento, di promuovere una maggiore coerenza fra i diversi strumenti di trasparenza e riconoscimento europei e nazionali, di rafforzare il profilo professionale del ruolo del docente. MENTEP mira a sviluppare uno strumento affidabile, di facile utilizzo e sostenibile che gli insegnanti possano usare per autovalutare i propri progressi nelle competenze di Technology- Enhanced Teaching (TET) in quattro aree: pedagogia digitale, uso e produzione di contenuti, collaborazione e comunicazione, cittadinanza digitale. Lo strumento TET-SAT mira a stimolare l’auto-riflessione degli insegnanti, identificare le esigenze di apprendimento e avviare azioni per il suo sviluppo. Il TET-SAT è uno strumento online di autovalutazione che vuole aiutare gli insegnanti a:

z sviluppare la competenza pedagogica;

z partecipare più attivamente alla riflessione sulla loro pratica didattica utilizzando le TIC, stimolati da un esercizio di autovalutazione che fornisce un feedback secondo cinque livelli di progressione;

z orientare il proprio apprendimento e sviluppare le proprie competenze tutte le volte che lo desiderano, al loro ritmo, estendendo le opportunità di sviluppo professionale agli ambienti online di apprendimento informale;

z stabilire un profilo di competenza professionale che possa essere messo a confronto con quello di altri insegnanti;

z accedere a un ecosistema personalizzato di risorse di formazione europee e nazionali per sviluppare ulteriormente le loro competenze in

3. IL PROCEDIMENTO

3.1. Fasi e sistema di punteggio

Come già menzionato, il quadro di riferimento MeTP 2.0 si compone di un questionario iniziale, una pagina di valutazione dei risultati, una pagina di feedback e un questionario finale. Il link per accedere allo strumento e ai questionari è il seguente:

https://metp.etwinning.net. Gli eTwinner possono effettuare il login usando le loro credenziali eTwinning (nome utente/password).

Il quadro di riferimento MeTP 2.0 è disponibile in sei lingue: inglese, francese, tedesco, italiano, polacco e spagnolo.

Il questionario iniziale consiste in:

z 9 domande iniziali demografiche z 9 domande sulla competenza digitale z 8 domande sulla competenza pedagogica z 8 domande sulla competenza di collaborazione

Le 25 domande relative alle tre competenze comprendono affermazioni per l’autovalutazione associate a livelli di competenza da 1 a 5. Ogni affermazione ottiene un punteggio e la somma dei punteggi va a formare il punteggio totale.

Infine, il punteggio totale si traduce in uno dei 3 livelli: punteggio basso (fra 1 e 33), medio (fra 34 e 66) e alto (fra 67 e 100). Occorre ricordare che, trattandosi di un punteggio di autovalutazione, non esiste un livello “minimo” e tutti i punteggi devono stimolare gli insegnanti a comprendere meglio il processo di autovalutazione.

Figura: Un esempio di domande e affermazioni che i partecipanti potevano selezionare per la risposta.

In base alle affermazioni selezionate, gli insegnanti ricevevano un punteggio complessivo e e un punteggio per competenza, che andava dal livello 1 al livello 3.

Al fine di consentire agli insegnanti di comprendere meglio il livello raggiunto, è stata fornita una spiegazione per ogni risultato. Inoltre, gli insegnanti potevano cliccare sul link fornito e trovare risorse e attività eTwinning utili a migliorare in ciascuna delle tre competenze.

Figura: La pagina di feedback fornita dopo l’invio del questionario.

Le risorse erano contenute in un Gruppo eTwinning aperto per accedere al quale non occorre registrazione: https://groups.etwinning.net/46362/. Il Gruppo si compone di nove diverse pagine di feedback:

z Competenza digitale – Livello 1, 2 e 3 z Competenza pedagogica – Livello 1, 2 e 3 z Competenza di collaborazione – Livello 1, 2 e 3

In base al loro livello, gli insegnanti potevano trovare suggerimenti per attività e risorse eTwinning utili a migliorare la loro competenza come:

z Materiali per l’autoapprendimento*

z Kit eTwinning*

z Gruppi eTwinning z Pubblicazioni*

z Registrazioni dei Seminari online

z Eventi con gli Ambasciatori*

z Learning Event z Seminari online

Inoltre, gli insegnanti che visitavano le pagine di feedback avevano accesso privilegiato a Learning Event specifici per migliorare una o più competenze.

Le pagine di feedback erano aggiornate regolarmente per informare gli eTwinner sulle nuove attività di sviluppo professionale organizzate in eTwinning.

Al termine, i partecipanti venivano incoraggiati a compilare il questionario finale che conteneva le stesse domande del precedente, con l’aggiunta di domande relative alle attività eTwinning da loro svolte.

3.2. Fase 1: questionario iniziale, autovalutazione e feedback

A novembre 2017 il quadro di riferimento MeTP 2.0 è stato presentato a tutti gli eTwinner attraverso un articolo pubblicato sul Portale eTwinning, un annuncio nell’edizione di dicembre della newsletter eTwinning e in eTwinning Live, e tramite post sui canali social di eTwinning (Facebook e Twitter). Gli eTwinner sono stati invitati ad autovalutare lo sviluppo delle loro competenze compilando il questionario iniziale MeTP 2.0, a visitare la pagina di feedback personalizzata, a partecipare alle attività proposte e, dopo 8-10 mesi, a compilare il questionario finale.

Per completare il questionario iniziale di autovalutazione, i partecipanti:

1. dovevano effettuare il login a  https://metp.etwinning.net con le loro credenziali eTwinning e completare il questionario di autovalutazione per verificare il loro livello di competenza pedagogica, digitale e collaborativa.

Potevano rispondere alle domande nell’ordine che preferivano e prendersi tutto il tempo che volevano per completare e finalizzare la sessione, dal momento che le risposte venivano salvate automaticamente;

2. una volta completato il questionario, gli utenti potevano vedere il punteggio complessivo e quello per ogni competenza, e visitare la pagina di feedback personalizzata;

3. in base ai loro interessi e alla loro disponibilità, potevano passare in rassegna le risorse e partecipare alle attività proposte.

Ad aprile 2018, tutti gli insegnanti che avevano completato il questionario iniziale fra novembre 2017 e gennaio 2018 hanno ricevuto un’email (era stata creata una mailing-list) che ricordava loro di visitare la pagina di feedback dal momento che c’erano aggiornamenti su nuove attività di sviluppo professionale.

3.3. Fase 2: questionario finale, autovalutazione e feedback

A luglio 2018, gli insegnanti che avevano partecipato al primo questionario fra novembre 2017 e gennaio 2018 hanno ricevuto un’email con l’invito a completare il questionario finale. Il secondo questionario includeva le stesse domande sulle tre competenze, ma le domande demografiche iniziali erano state sostituite con altre relative all’uso dello strumento, della pagina di feedback e delle attività eTwinning alle quali gli insegnanti avevano preso parte negli 8-10 mesi precedenti.

Ai partecipanti è stato chiesto di completare il questionario entro la prima settimana di settembre 2018. In questo periodo sono stati inviati tre promemoria per assicurare la partecipazione di un numero sufficiente di insegnanti. L’obiettivo era quello di confrontare i risultati ottenuti la prima volta con quelli totalizzati la seconda, in relazione alle attività che avevano svolto negli 8-10 mesi precedenti.

La pagina di feedback era la stessa, dal momento che durante l’estate non erano state organizzate nuove attività di sviluppo professionale.

3.4. Studi di caso: fondamento logico

Oltre ai risultati dei due questionari MeTP 2.0 e al fine di identificare i diversi schemi nelle pratiche didattiche e nello sviluppo professionale degli eTwinner, dopo il termine del questionario finale sono stati contattati alcuni partecipanti.

Gli insegnanti selezionati erano tra quelli che avevano partecipato a entrambi i questionari e avevano visitato le pagine di feedback, ma non avevano necessariamente svolto tutte le attività proposte.

Attraverso gli studi di caso, agli insegnanti è stato chiesto di dettagliare ulteriormente i motivi per i quali avevano partecipato a MeTP 2.0 e quali fossero le loro aspettative.

Inoltre, hanno spiegato in che modo avevano usato gli strumenti per l’auto-riflessione e a quali livelli di competenza credevano di attestarsi, oltre ai modi in cui, secondo loro, MeTP li aveva finalmente aiutati a capire cosa volessero migliorare. Un effetto collaterale di questo procedimento si è rivelato essere il fatto che nella maggior parte dei casi ha incrementato l’autoefficienza dei partecipanti2.

2 La percezione dell’autoefficienza comprende la valutazione delle persone riguardo alla propria capacità di produrre determinati livelli di performance esercitando un’influenza sugli eventi che influiscono sulla loro vita. Le credenze in materia di autoefficienza determinano il modo in cui le persone si sentono, pensano, si motivano e si comportano.

Queste convinzioni producono questi effetti diversificati attraverso quattro grandi processi: cognitivo, motivazionale, affettivo e selettivo (Bandura, 1994).

Secondo la Self-Efficacy Theory of Behavioural Change, le persone con un elevato livello di sicurezza nelle proprie capacità vedono i compiti difficili come sfide da superare anziché come minacce da evitare. Queste persone si prefiggono obiettivi stimolanti e mantengono un forte impegno verso di essi. Le persone con un elevato senso di autoefficienza visualizzano scenari di successo, mentre quelli che dubitano della propria efficienza visualizzano scenari di fallimento e si concentrano sulle tante cose che possono andare storte. Gli individui si danno motivazioni in base all’idea che hanno della propria autoefficienza e, dandosi obiettivi, si formano convinzioni su ciò che sono in grado di fare.

Negli studi di caso che seguono, il quadro di riferimento MeTP 2.0 ha dato agli insegnanti l’opportunità di capire a che punto fossero e di fissare obiettivi futuri attraverso attività di classe e eTwinning.

Interviste – Studi di

caso Fase 2:

Questionario

Fase 2:

Punteggio di feedback Fase 1:

Questionario

Fase 1:

Pagina di feedback

Fase 1:

Attività eTwinning suggerite nella pagina di feedback

4. ANALISI QUANTITATIVA

4.1. Profilo dei partecipanti a MeTP: fase iniziale e finale

In MeTP 2.0 tutti gli insegnanti registrati in eTwinning sono stati invitati a partecipare e a trarre vantaggio da un’attività che li avrebbe guidati ad autovalutarsi nelle tre competenze. Qualunque insegnante, indipendentemente dal suo livello di partecipazione a eTwinning, poteva offrire punti di vista interessanti e background diversi.

PAESI DI APPARTENENZA DEI PARTECIPANTI

Al questionario iniziale dell’attività MeTP 2.0 hanno partecipato 1371 insegnanti di 39 paesi. Sul totale iniziale di 1371 insegnanti, 407 hanno deciso di partecipare poi al questionario finale. L’analisi quantitativa si basa quindi su 407 partecipanti. Questi 407 partecipanti rappresentavano 32 paesi. L’Italia è stato il paese con il maggior numero di partecipanti (124, pari al 30% del totale), seguita da Grecia (35) e Spagna (32), come illustrato nella tabella sottostante:

QUESTIONARIO INIZIALE QUESTIONARIO FINALE

PAESE NUMERO DI

PARTECIPANTI PAESE NUMERO DI

PARTECIPANTI

Albania 25 Albania 4

Armenia 28 Armenia 6

Austria 7 Austria 3

Azerbaijan 39 Azerbaijan 9

Belgio 10 Belgio 3

Bosnia ed

Erzegovina 11 Bosnia ed

Erzegovina 5

QUESTIONARIO INIZIALE QUESTIONARIO FINALE

PAESE NUMERO DI

PARTECIPANTI PAESE NUMERO DI

PARTECIPANTI

Bulgaria 15 Bulgaria 3

Croazia 44 Croazia 15

Cipro 3 Cipro 2

Repubblica Ceca 11 Repubblica Ceca 1

Danimarca 2

Estonia 1

Finlandia 2 Finlandia 1

Ex Repubblica Jugoslava di

Macedonia 8 Ex Repubblica

Jugoslava di

Macedonia 3

Francia 41 Francia 8

Georgia 5 Georgia 2

Germania 22 Germania 4

Grecia 80 Grecia 35

Ungheria 5 Ungheria 2

Irlanda 1

Italia 333 Italia 124

Lettonia 8 Lettonia 1

Lituania 18 Lituania 6

Malta 2

Paesi Bassi 2

Norvegia 3

Polonia 86 Polonia 16

Portogallo 68 Portogallo 23

Moldavia 6 Moldavia 1

Romania 75 Romania 28

Serbia 36 Serbia 19

Slovacchia 7 Slovacchia 4

Slovenia 6 Slovenia 4

Spagna 116 Spagna 32

Grafico 1: Fascia d’età dei partecipanti Grafico 2: Da quanto tempo insegna?

PARTECIPANTI PAESE NUMERO DI

PARTECIPANTI

Svezia 4

Tunisia 27 Tunisia 8

Turchia 183 Turchia 29

Ucraina 21 Ucraina 4

Regno Unito 10 Regno Unito 2

Totale 1371 Totale 407

ETÀ ED ESPERIENZA DI INSEGNAMENTO DEI PARTECIPANTI

Come già detto, dei 1371 partecipanti iniziali, 407 insegnanti hanno contribuito alla fase finale del processo di monitoraggio completando il questionario in uscita dell’attività MeTP.

I partecipanti a MeTP rappresentano un gruppo di insegnanti molto esperti. Il 72% di loro ha un’età compresa fra i 40 e i 59 anni, e l’80% insegna da oltre 16 anni.

Considerando una tipica settimana lavorativa a scuola, il 68% degli intervistati ha dichiarato di trascorrere in media oltre 17 ore insegnando agli studenti a scuola (all’intera classe, a gruppi o individualmente) e il 63% di questi docenti ha indicato di dedicare oltre 2 ore la settimana a un’attività eTwinning con gli studenti. Inoltre, il 42% dei partecipanti ha più di 11 anni di esperienza nell’uso delle TIC a scopi didattici nell’insegnamento e nell’apprendimento.

Grafico 3: Da quanto tempo utilizza le TIC a scopi didattici nell’insegnamento e nell’apprendimento?

Grafico 4: Tempo trascorso, in media, nell’insegnamento agli studenti a scuola (intera classe, a gruppi, individualmente)

Grafico 5: Tempo trascorso, in media, lavorando a scuola a un’attività eTwinning con gli studenti (intera classe, a gruppi, individualmente)

8%

Il questionario finale chiedeva inoltre agli intervistati se stessero partecipando anche ad altre attività di formazione, online o in presenza, diverse da eTwinning. Un’ampia maggioranza (74%) ha risposto “Sì”, il che dimostra che il campione di popolazione eTwinning che ha accettato di partecipare a tempo pieno all’attività MeTP è composto da insegnanti molto interessati e impegnati nel migliorare le proprie competenze.

hanno dichiarato di partecipare a diverse opportunità di sviluppo professionale offerte a livello nazionale o europeo, sebbene alcuni abbiano osservato di non avere il tempo per implementare tutte queste nuove conoscenze nelle loro lezioni.

Grafico 6: Da quando ha portato a termine l’attività con lo strumento per l’autovalutazione (questionario), ha partecipato ad attività di formazione online o in presenza diverse da eTwinning che l’aiutassero a sviluppare le tre competenze?

4.2. Analisi delle risposte degli utenti ai questionari

PROGRESSI DEGLI INSEGNANTI: CONFRONTO FRA I QUESTIONARI INIZIALE E FINALE

Al fine di effettuare una valutazione quantitativa dei progressi percepiti dagli insegnanti, iniziamo a confrontare i punteggi totalizzati nelle tre competenze così come emergono alla prima autovalutazione (questionario iniziale) con quelli della seconda autovalutazione (questionario finale). È importante notare che qui, per ragioni di semplicità, la scala di 100 è stata divisa in tre parti: un punteggio fra 1 e 33 è stato considerato basso, medio fra 34 e 66 e alto fra 67 e 100. Tuttavia, nei risultati non c’erano punteggi da 1 a 33, e i punteggi più bassi registrati erano nel livello medio, fra 34 e 66.

I risultati più interessanti sono elencati qui di seguito:

z La maggior parte dei partecipanti a MeTP ha ottenuto un punteggio globale di 67/100 sia nel questionario iniziale (61%) che in quello finale (77%).

67/100 era la soglia considerata “alta”. Possiamo affermare che la maggior parte dei partecipanti era, nel complesso, già piuttosto sicura di sé nelle tre competenze, ma anche che il questionario finale ha evidenziato un incremento del 16% in termini di partecipanti che si dichiaravano più sicuri di sé.

z Il 39% dei partecipanti ha ottenuto un punteggio fra 37 e 66 nel questionario iniziale e il 23% ha ottenuto un punteggio fra 33 e 66 nel questionario finale. Questo significa che molti di quelli che avevano un punteggio relativamente basso hanno registrato un incremento nella loro percezione tra le due fasi.

26%

74%

No

z Il punteggio più basso ottenuto nel questionario iniziale è stato di 37/100, mentre nel questionario finale è stato di 33/100 (4 punti in meno). Questo dato può essere forse collegato a una più precisa comprensione del livello di competenza individuale al termine dell’attività ed è stato anche riferito nel corso delle interviste ai diversi insegnanti come evidenziato dagli studi di caso.

Grafico 7: Percentuale di punteggi totali alti nel questionario iniziale

Grafico 8: Percentuale di punteggi totali alti nel questionario finale

39%

61% 77%

23%

Una valutazione complessiva del confronto fra i punteggi totali del questionario iniziale e finale mostra a sua volta altri andamenti degni di nota.

Grafico 9: Miglioramento percepito dai partecipanti sulla base dei punteggi totali in entrata e in uscita

Come già visto, la stragrande maggioranza dei punteggi ha dimostrato che i partecipanti hanno riconosciuto un miglioramento nel complesso delle loro competenze (punteggi totali). Pochissimi sono rimasti allo stesso livello e pochi hanno

0 20 40 60 80 100

Iniziale Finale

Punteggio

superiore a 67 Punteggio fra 37 e 66 Punteggio

superiore a 67 Punteggio fra 37 e 66

È interessante notare che i partecipanti con punteggi fra 55 e 97 hanno generalmente aumentato il livello di competenza percepito rispetto ai partecipanti con punteggi inferiori a 55 o superiori a 97. Questo potrebbe significare che, quando la percezione era già molto bassa o molto alta, attraverso MeTP gli eTwinner hanno rivalutato le loro competenze con maggior cognizione di causa e realismo, il che ha portato a un punteggio pari o persino inferiore. Questo dato non deve sorprendere: alcuni studi di caso hanno confermato l’ipotesi, già trovata in ricerche analoghe per cui3 secondo le quali il questionario in sé ha un impatto sull’autovalutazione degli insegnanti, specie quelli particolarmente esigenti (punteggi alti) o che hanno una conoscenza limitata delle tecniche di autovalutazione (punteggi bassi). Per esempio, in uno degli studi di caso, Emanuela Boffa Ballaran non si aspettava che i risultati del questionario finale sarebbero stati più bassi di quelli del questionario iniziale, ma poi ha spiegato di aver capito che i secondi riflettono in maniera più accurata il suo vero livello nelle tre competenze.

Sebbene i partecipanti con un progresso negativo siano una minoranza, rappresentano pur sempre un risultato molto interessante nel processo di autovalutazione. Alcuni studi di caso illustrati nel presente report sono stati scelti per approfondire la dinamica in cui l’autoriflessione è stata influenzata da MeTP e, in particolare, da quanto avvenuto fra i due questionari. In questo contesto, le attività e le risorse eTwinning suggerite nella pagina di feedback MeTP non solo li hanno aiutati a partecipare a eTwinning (e, nella maggior parte dei casi, quando vi hanno effettivamente preso parte, hanno migliorato le loro competenze percepite), ma hanno anche consentito loro di valutarsi meglio. Questo è confermato per esempio nel caso di Georgia Maneta, che ha dichiarato di aver prestato più attenzione al questionario e di essere stata più rigorosa con se stessa dopo aver visitato la pagina di feedback.

Come i punteggi globali, anche quelli per competenza mostrano un incremento nei risultati del questionario finale. È interessante notare che:

z nell’autovalutazione della competenza pedagogica, il 79% degli insegnanti aveva inizialmente un punteggio alto (superiore a 67/100) e questa percentuale è salita all’87% nel questionario finale. Sebbene ci si possa aspettare che gli insegnanti totalizzino punteggi alti nell’autovalutazione della competenza pedagogica, dal momento che la “pedagogia” è il loro ambito di esperienza in quanto insegnanti, è anche interessante

3 “I principali risultati sperimentali illustrano che TET-SAT ha indotto gli insegnanti che lo hanno usato a rivedere leggermente al ribasso le loro convinzioni sulle proprie competenze nell’utilizzo delle TIC per l’insegnamento e le loro opinioni circa l’utilità delle TIC nell’insegnamento e nell’apprendimento.” Dunque “possiamo concludere che la revisione al ribasso dell’abilità TET percepita è un segnale del fatto che TET-SAT ha indotto l’autoriflessione nella pratica degli intervistati, aiutandoli ad adeguare in maniera più informata le loro precedenti convinzioni sulle TIC nell’istruzione e sulla loro competenza TET.”

considerare che questa competenza è quella nella quale i partecipanti hanno ottenuto i punteggi più alti nei due questionari,

z nell’autovalutazione della competenza di collaborazione, il 45% degli intervistati ha avuto punteggi elevati (superiori a 67/100) all’inizio, rispetto al 61% e 79% degli intervistati che ha totalizzato punteggi alti nelle altre due competenze. Ciò non di meno, questa è la competenza nella quale si è registrato l’incremento maggiore. Tra quanti hanno avuto un punteggio medio nel questionario iniziale, il 21% ha visto un incremento del punteggio

z nell’autovalutazione della competenza di collaborazione, il 45% degli intervistati ha avuto punteggi elevati (superiori a 67/100) all’inizio, rispetto al 61% e 79% degli intervistati che ha totalizzato punteggi alti nelle altre due competenze. Ciò non di meno, questa è la competenza nella quale si è registrato l’incremento maggiore. Tra quanti hanno avuto un punteggio medio nel questionario iniziale, il 21% ha visto un incremento del punteggio

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