• Aucun résultat trouvé

5. STUDI DI CASO

5.2. Analisi degli studi di caso

EMANUELA BOFFA BALLARAN

Emanuela Boffa Ballaran è un’insegnante di scuola primaria in servizio presso l’ICS di Andorno Micca, vicino Biella, Italia. I suoi progetti eTwinning sono incentrati su materie come arte, cittadinanza, didattica interdisciplinare, lingue straniere, storia, informatica/

TIC, lingua e letteratura, musica e altre materie della scuola primaria. È Ambasciatrice eTwinning dal 2016 e ha vinto uno dei Premi europei* 2018. La sua scuola ha ricevuto il Certificato di Scuola eTwinning nel 2018.

“MeTP mi ha aiutata a definire su quali aspetti concentrarmi per migliorare sia nell’apprendimento che nell’insegnamento”

Emanuela voleva capire quale fosse il suo livello nelle tre competenze descritte da MeTP.

Quando ha partecipato alla seconda tornata di autovalutazione MeTP non si aspettava che i risultati sarebbero stati più bassi rispetto alla prima fase ma, secondo lei, questi dati hanno senso: “Ritengo che i risultati della seconda fase riflettano realmente il mio livello, perché a quel punto ero più consapevole, e adesso mi rendo conto di dover imparare di più sulle competenze digitali e collaborative”, ha osservato. “Oggi gli insegnanti devono essere in grado di partecipare a svariate attività su tanti argomenti diversi:

l’autovalutazione attraverso MeTP mi ha aiutata doppiamente nel definire su quali aspetti concentrarmi per migliorare sia nell’apprendimento che nell’insegnamento.”

In che modo MeTP l’ha aiutata a riflettere su di sé

Emanuela è un’insegnante che recentemente ha cambiato scuola di servizio; tuttavia, non sembra permettere che questo influisca sul suo lavoro, indipendentemente dalle difficoltà che potrebbe incontrare con i colleghi che usano metodi di insegnamento

supporto della dirigenza. Incoraggiata a riflettere sul suo lavoro, si è concentrata maggiormente sulla competenza di collaborazione. “MeTP mi ha aiutata perché, invece di mettermi a confronto con i colleghi a scuola, posso rapportarmi a insegnanti di tutta Europa, e questo è uno degli aspetti che amo di più di eTwinning. Anche se collaborare con i colleghi è difficile, c’è sempre un modo per trovare un partner o entrare in un gruppo di discussione online e realizzare i tuoi progetti!”

Attività eTwinning sulla competenza digitale e su quella pedagogica

La pagina di feedback ha indirizzato Emanuela verso Seminari online e Learning Event incentrati sul potenziamento della competenza digitale, ma siccome il tempo a sua disposizione era limitato, non ha potuto seguire tutte le opzioni offerte. Dal momento che il feedback indicava una necessità di migliorare la competenza digitale, Emanuela ha ritenuto opportuno partecipare a diversi eventi e gruppi online incentrati su quest’area. Per questa ragione, ha partecipato ad alcuni eventi online nell’ambito delle attività dei Gruppi eTwinning: un evento live dal titolo “Bringing eSafety into eTwinning projects” (Portare la Sicurezza in internet nei progetti eTwinning), un altro su

“Integrating games in the classroom” (Integrare i giochi in classe) e un altro ancora su

“Robotics and Coding” (Robotica e coding).

“Di solito porto subito in classe ciò che imparo nelle attività eTwinning, non solo quelle con i miei alunni ma anche quando partecipo a eventi di formazione per insegnanti.

Adesso stiamo realizzando un nuovo progetto di arte nel quale ho la possibilità di utilizzare in classe tutti quegli strumenti che ho conosciuto grazie ai Gruppi, ad esempio Thinglink.” Ha parlato anche delle sue attività di formazione come insegnante e di come utilizzi con gli altri docenti i materiali eTwinning. “Quando ho una sessione di formazione per insegnanti porto con me i miei materiali per l’autoapprendimento preferiti, come quello su “How to Achieve Quality” (Come ottenere la qualità). Per me e per il mio lavoro una buona collaborazione è molto importante”, ha aggiunto.

Emanuela ha anche parlato della sua competenza pedagogica rispetto alla collaborazione con i genitori degli alunni e ha spiegato come eTwinning l’abbia aiutata in questo. “Alla scuola primaria, coinvolgere i genitori è fondamentale. In classe si crea un clima completamente diverso. Questa è una delle prime cose in cui eTwinning mi ha aiutata: come coinvolgere i genitori nei progetti e nelle lezioni”. A tal proposito Emanuela ha spiegato che, secondo lei, l’apprendimento basato su progetti, che ha perfezionato con eTwinning, è il modo migliore per potenziare le competenze di lavoro in gruppo degli alunni e ha sottolineato che anche ai genitori piace molto.

L’adattamento è segno di fiducia in se stessi

Quando le è stato chiesto di pensare nel dettaglio al questionario MeTP, Emanuela ha dichiarato di non avere avuto molto da dire all’inizio e che rispondere era stato facile. Tuttavia, non è passato molto tempo prima che iniziasse a rendersi conto che il questionario era diretto a tutti i tipi di scuole e fasce d’età degli alunni in Europa, e che quindi era importante adattarlo alla realtà individuale. Così facendo è diventato facile compilarlo. “Per esempio, i miei alunni sono troppo giovani quindi per alcune domande le affermazioni tra cui potevo scegliere erano limitate. Sapevo di non

poter scegliere qualcosa che con i bambini non è possibile realizzare. Ero molto sicura del fatto che le affermazioni che avevo scelto fossero le migliori a disposizione tenuto conto del mio contesto scolastico e della fascia d’età dei miei alunni. Non mi interessa scegliere per me stessa delle affermazioni che descrivono una situazione molto avanzata e non realistica perché non ha senso”, ha aggiunto.

MONIKA SCHWARZE

Monika Schwarze è insegnante di matematica e informatica al Pestalozzi-Gymnasium di Unna, Germania. I suoi progetti eTwinning sono incentrati su materie quali biologia, matematica, geometria, educazione ai media e scienze naturali. I suoi studenti hanno fra i 10 e i 18 anni, e nel 2018 il suo progetto ha vinto un Premio europeo. La sua scuola ha anche ricevuto il Certificato di Scuola eTwinning nel 2018.

“Ho provato MeTP perché volevo capire di cosa si trattasse”.

Monika ha usato lo strumento di autovalutazione perché voleva sperimentarlo. In quanto insegnante, è motivata a provare diverse attività, quindi voleva esplorare questo strumento e vedere quali fossero i suoi risultati nelle diverse competenze. Come lei stessa ha detto: “Uso i forum per la ricerca dei partner per trovare partner esperti. Mi concentro su contatti con i quali posso collaborare nei miei progetti sia in eTwinning sia in Erasmus+ (KA2).” Monika ci ha spiegato di essere un’insegnante sempre alla ricerca di modi per migliorare le sue lezioni e, proprio grazie ai progetti, riesce a trarre ispirazione dai colleghi per farsi venire nuove idee. Organizza progetti eTwinning e KA2, ma ha anche partecipato a svariate opportunità di formazione per docenti in servizio. “A volte sento di essere più attiva di altri nei progetti e di dare di più ai colleghi, ma immagino faccia parte del gioco” afferma. Inoltre, non riesce precisamente a distinguere quali delle sue tante attività Erasmus+ abbiano contribuito maggiormente al suo sviluppo professionale, ritiene piuttosto che sia una combinazione di tutte. Tuttavia, per tutte le sue attività, la competenza di collaborazione è la sua principale priorità.

In che modo MeTP l’ha aiutata a riflettere su di sé

Quando ha visto i suoi risultati in MeTP, sulle prime Monika ha pensato di aver fallito. “Non ho prestato molta attenzione a tutte le domande perché non mi sembrava fossero tutte inerenti a ciò che cerco in eTwinning. Alcune erano più semplici e altre non molto pertinenti.” Quando ha compilato il questionario per la seconda volta, ha cercato di capire meglio come rispondere alle affermazioni e fare una scelta di conseguenza.

Ritiene che la sua “competenza di collaborazione abbia avuto un incremento negli ultimi due mesi, dal momento che sto partecipando attivamente al Gruppo per le Scuole eTwinning. Partecipo anche al corso per le Scuole eTwinning. Ho anche provato a partecipare ad altri due gruppi, ma non sono attivi come mi aspettavo.”

Attività eTwinning sulla competenza di collaborazione

“Ieri ho ricevuto il Certificato di Qualità per il mio progetto ‘Math, Art and Real Life’. È stata la miglior collaborazione che abbia mai avuto in un progetto. Ci siamo scambiati così tante idee con i colleghi che questo lavoro sarà utile anche nella didattica quotidiana in classe. Mi piace fare mie le idee di altri, adeguarle alle esigenze dei miei studenti e poi valutare se hanno funzionato”, spiega. Attraverso i progetti ha avuto anche l’opportunità di migliorare la sua conoscenza del francese ed è sempre felice di lavorare con partner francesi. “Con i partner della Francia parliamo francese, scriviamo in inglese mentre io penso in tedesco”, racconta.

Monika è convinta del fatto che un progetto abbia un valore aggiunto per i suoi studenti quando viene incluso nel curriculum scolastico. Gli studenti svolgono tutte le attività loro assegnate ma nel contempo entrano in contatto con studenti di alti paesi. Questo è il valore aggiunto!”. Quando usiamo strumenti per la collaborazione come Google Doc, gli studenti mi dicono che questo modo di lavorare sarà loro utile quando entreranno nel mondo del lavoro. Inoltre, adesso si chiedono spesso come sarebbe visitare altri paesi, studiare e lavorare all’estero”, ha spiegato.

I prossimi passi per coinvolgere altri colleghi

Quella di Monika è una Scuola eTwinning e come dice lei stessa “entro Natale ho intenzione di coinvolgere 3-4 colleghi nei progetti e di presentare eTwinning agli altri in occasione del Collegio docenti. Spero che, nel giro dei prossimi 6 mesi, un quarto del personale della nostra scuola sia registrato in eTwinning”. Ha anche menzionato il fatto di avere il sostegno dei genitori, i quali sono a loro volta convinti che questi progetti aprano una finestra sull’Europa ai loro figli. “I genitori mi sostengono molto nella promozione dei progetti eTwinning e della KA2 con il mio dirigente, perché sono soddisfatti del lavoro che stiamo facendo in classe. Hanno sempre una buona parola da spendere e mi chiedono di continuo se faremo un progetto anche nel nuovo anno scolastico.” Monika promuove anche il suo lavoro presso la stampa locale e fa in modo di coinvolgere il dirigente scolastico. È infatti convinta che se il dirigente è ben informato di tutte le attività che organizzano nell’ambito del progetto, possa promuovere il lavoro della scuola che è una delle 16 Scuole eTwinning in Germania.

JEAN-NOËL PÉDEUTOUR

Jean-Noël Pédeutour lavora al Lycée Saint Cricq, una scuola secondaria che conta 1600 studenti e include una sezione professionale dove lui insegna elettronica, matematica e scienze a studenti di 17-18 anni. I suoi progetti sono incentrati su materie come biologia, educazione ambientale, matematica/geometria, scienze naturali e tecnologia È anche Ambasciatore eTwinning dal 2012.

“I progetti eTwinning mi hanno aiutato a migliorare le competenze pedagogiche, digitali e collaborative”

Nel 2008, durante un corso dal titolo “Opening to Europe” allo IUFM (oggi ESPE) di Bor-deaux, Jean-Noël ha conosciuto eTwinning e lo ha trovato molto interessante. Dopo un anno a scuola, dovendo affrontare tutte le difficoltà tipiche di ogni nuovo inse-gnante, ha deciso di registrarsi a eTwinning e, a distanza di dieci anni, organizza alme-no tre progetti l’analme-no con le sue classi. Jean-Noël è convinto che la sua partecipazio-ne ai progetti lo abbia aiutato a migliorare le sue competenze rispetto ad altri colleghi non registrati a eTwinning. Finora ha realizzato 40 progetti incentrati sulle sue materie di insegnamento che vanno dall’astronomia ai droni e alla robotica, e ha vinto Premi nazionali ed europei. Grazie a questi progetti ha scoperto nuovi strumenti per la colla-borazione, testato nuovi metodi didattici come la “classe capovolta” (flipped classro-om) e migliorato la propria competenza di collaborazione con l’aiuto dei suoi partner.

È convinto che la collaborazione dipenda anche dai partner con cui lavora ogni anno e ha trovato molto utili per il suo lavoro i materiali suggeriti nella pagina di feedback.

Era venuto a conoscenza di MeTP leggendo le news sul Portale e ha pensato che provare questo strumento fosse una buona idea: voleva infatti vedere se partecipare ai progetti lo avesse davvero aiutato a migliorare le sue competenze pedagogiche, digitali e collaborative. Ha anche commentato: “Ho compilato il questionario MeTP perché pensavo che con questa attività di monitoraggio mi potesse aiutare in qualche modo a migliorare eTwinning. Oltre ai benefici personali, avevo anche l’occasione di ricambiare almeno in parte tutto il bene che eTwinning ha fatto a me.”

In che modo MeTP lo ha aiutato a riflettere su di sé

Durante l’autovalutazione, Jean-Noël ha riflettuto sul lavoro ai progetti dell’ultimo decennio e sul modo in cui questo è evoluto. Il suo progetto più recente, che ha vinto un Premio nazionale in Francia, si occupava di astronomia, lo stesso tema del suo primo progetto, condotto dieci anni fa con lo stesso partner. “I due progetti non sono paragonabili” ha spiegato. “Nei miei primi progetti facevamo attività semplici, non avevamo un piano strutturato e non collaboravamo quanto oggi. Noto anche la differenza con le classi in cui non organizziamo progetti eTwinning.” Dopo tutti questi anni ha imparato meglio a gestire i progetti, iniziando a pianificare dall’estate precedente l’inizio dell’anno scolastico, sa come pianificare i diversi passaggi, come coinvolgere gli studenti in attività più collaborative e come valutare il loro lavoro.

Attività eTwinning sulla competenza pedagogica e su progetti Erasmus+

(KA2)

La pagina di feedback del questionario ha indirizzato Jean-Noël verso i Seminari online e i Learning Event incentrati sul potenziamento della competenza digitale.

Tuttavia, lui ammette di non aver avuto tempo di partecipare ad attività di sviluppo professionale in eTwinning e di preferire le conferenze in presenza nazionali ed europee, i Workshop per lo sviluppo professionale che gli danno l’opportunità di incontrare altri insegnanti, scambiare punti di vista e imparare nuove metodologie, strumenti TIC e attività. L’apprendimento tra pari è una delle risorse di eTwinning.

“Ogni giorno imparo qualcosa di nuovo dai miei colleghi e dai nostri studenti che

La scuola di Jean-Noël ha appena ricevuto un finanziamento per un partenariato Erasmus+ KA2 ed è convinto che il suo lavoro in eTwinning lo abbia aiutato molto nella gestione del progetto e nella pianificazione del lavoro con i partner quando si è trattato di compilare la complessa candidatura per Erasmus+ e infine raggiungere l’obiettivo. Jean-Noël ha anche sottolineato l’importanza di avere il supporto del dirigente scolastico. “Facciamo tutti i progetti che vogliamo e questo è il bello:

essere libero è tutto il supporto di cui ho bisogno”, ha spiegato, concentrandosi sull’importanza di lavorare autonomamente e tentare di trasmettere questo concetto agli studenti.

Stimolare la fiducia in se stessi negli studenti

“Soprattutto nella scuola professionale è molto importante coinvolgere i genitori attraverso i progetti perché questo incoraggia davvero gli studenti”, ha spiegato.

Sebbene non sia in grado di stabilire se gli studenti siano più entusiasti quando lavorano a un progetto eTwinning, ma sa che gli studenti che hanno partecipato a progetti eTwinning sono rimasti in contatto con lui anche a distanza di 8-9 anni.

“Forse i progetti cui partecipano e gli specialisti che incontrano stimolano in loro la responsabilizzazione. Il lavoro sui progetti facilita le relazioni; io mi fido di loro e assegno compiti per i quali sono pienamente responsabili. A loro piace moltissimo!

Nel momento in cui si appropriano dell’attività che svolgono diventano anche più produttivi!” È inoltre molto orgoglioso del fatto che i suoi studenti siano a un livello piuttosto avanzato in elettronica, che è una materia curricolare. In questo modo possono aiutare i compagni dei paesi partner a svolgere le diverse attività. È così che li aiutiamo ad accrescere la fiducia in se stessi e li incoraggiamo a lavorare autonomamente.

GEORGIA MANETA

Georgia Maneta insegna inglese in due scuole primarie nel nord della Grecia. Una di esse si trova in una remota regione rurale del Pelio e conta 38 studenti. I suoi progetti eTwinning sono incentrati su materie come lingue straniere, informatica/

TIC, musica, arte, teatro, storia, storia della cultura e sulle materie della scuola primaria.

“MeTP è uno strumento eccellente, molto analitico. Mi ha davvero aiutata ad autovalutarmi in maniera più approfondita.”

Lavorando in due scuole diverse, la valutazione di Georgia non può essere unica.

“Sono un po’ riluttante a usare le TIC in tutte le mie classi. Al momento usiamo Skype per le riunioni online inerenti ai progetti. Per gli alunni che vivono in aree rurali è importante comunicare e interagire con i compagni europei. In questo contesto lo strumento MeTP è stato molto utile e analitico. Offre infatti molte diverse opzioni/

affermazioni che mi guidano a individuare i punti per cui devo prestare maggiore

attenzione,” ha spiegato. Georgia ha usato MeTP perché voleva valutare il proprio livello in termini di uso della tecnologia, competenze pedagogiche e collaborazione.

Ha ammesso che la prospettiva di essere intervistata dopo aver partecipato al secondo questionario MeTP l’ha indotta a prendere la cosa ancor più seriamente.

In che modo MeTP l’ha aiutata a riflettere su di sé

Georgia ha visto una grossa differenza fra il primo e il secondo punteggio di autovalutazione: probabilmente, ci ha spiegato, nella prima fase è stata troppo ottimista, il che l’ha indotta nella seconda fase a valutare le sue pratiche didattiche in maniera più seria. “Lo strumento MeTP mi ha aiutata a valutare le mie competenze digitale e di collaborazione, specie a livello europeo. Mi ha anche aiutata a riflettere sulle mie competenze di collaborazione in classe. Nei progetti sto cercando di essere un’insegnante innovativa, e so di avere ancora molto da offrire ma a volte è difficile mettere in pratica le cose che ho imparato: insegno in 9 classi su 2 scuole, quindi è complicato trovare il tempo per implementare tutto.”

Sebbene si sia detta disponibile a essere intervistata quando ha risposto al questionario, non si aspettava che persino il colloquio l’avrebbe aiutata a riflettere meglio su se stessa e a dare ancora più valore al lavoro che svolge con gli alunni.

Attività eTwinning sulle competenze pedagogiche e sulla protezione dei dati in classe

La pagina di feedback ha suggerito a Georgia risorse per migliorare la sua competenza digitale che lei stessa ritiene essere un’area da potenziare perché

“online le cose cambiano continuamente e, in più, con il nuovo Regolamento generale sulla protezione dei dati, dobbiamo tutti studiarlo e padroneggiarlo se vogliamo continuare a usare Internet con i nostri alunni!”. Ciò non toglie che i Gruppi eTwinning siano una fonte di materiali utilissimi su questo argomento e Georgia ha anche espresso l’intenzione di partecipare a un webinar eTwinning in greco sul GDPR nella scuola e nell’istruzione in generale. Ci ha anche spiegato che, sebbene in passato fosse più attiva nei Gruppi, specialmente in quello “Creative Classroom”, negli ultimi tempi dà la priorità ai progetti. “Voglio coinvolgere quanti più alunni possibile nei progetti. Non mi interessa se i progetti sono semplici, nella misura in cui sono efficaci. Ecco perché non mi concentro nemmeno sui Certificati di Qualità.

Credo ancora sia un’eccellente forma di riconoscimento, tuttavia nelle mie scuole è più importante coinvolgere quanto più possibile gli alunni e i loro genitori nel lavoro sui progetti. Spiego loro come funziona TwinSpace, illustro la questione del consenso e stiamo facendo progressi. Lo vedo!”

Piccoli passi verso il successo!

Dopo che Georgia ha spiegato le difficoltà che sta affrontando nelle sue scuole, ha sentito la necessità di concludere con un messaggio positivo: “Il mio obiettivo è essere quanto più attiva possibile nel TwinSpace con i miei alunni. Voglio che imparino a usare i loro account e coinvolgerli gradualmente e facilitare il lavoro in gruppi di nazionalità mista con i compagni di altri paesi. Quanto a me, riconosco di

Attraverso la mia esperienza con i progetti eTwinning ho guadagnato molto in termini di organizzazione, pianificazione e gestione delle diverse procedure.” Come molti altri insegnanti in Europa, Georgia ha sentito di essere diventata più forte ed efficiente rispetto alla competenza di collaborazione da quando partecipa a eTwinning ed è orgogliosa non solo del suo lavoro ma anche per aver ampliato i propri orizzonti nel mondo digitale al fine di portarlo nelle sue scuole.

NAJOUA SLATNIA

Najoua Slatnia insegna spagnolo a studenti tra i 16 e i 18 anni al Lycée de Grombalia in Tunisia. I suoi progetti eTwinning sono incentrati su materie quali arte, cittadinanza, educazione ambientale, lingue straniere, geografia, musica, filosofia/

Najoua Slatnia insegna spagnolo a studenti tra i 16 e i 18 anni al Lycée de Grombalia in Tunisia. I suoi progetti eTwinning sono incentrati su materie quali arte, cittadinanza, educazione ambientale, lingue straniere, geografia, musica, filosofia/

Documents relatifs