INFERMIERISTICA IN
CARDIOLOGIA
Ipertensione arteriosa
• Aumento anomalo stabile, e non legato a normali variazioni fisiologiche, dei livelli di pressione arteriosa.
• Aumento solo sistolico (ipertensione sistolica isolata)
• Solo diastolico (più raro).
• Valori: >140 mmHg sistolica
> 90 mmHg diastolica
• Gradi
• Classificazione
:»Essenziale = 90% dei casi, prevalenza correlata all’età
»Secondaria
Essenziale
• Elementi genetici: maggiore attività del sistema renina-angiotensina-aldosterone, aumento del tono adrenergico, aumento risposta vascolare a sostanze vasocostrittrici, ridotta escrezione di sodio, ridotta sintesi endoteliale di sostanze vasodilatanti (es.prostacicline).
• Elementi ambientali: stile di vita ed
alimentazione = sedentarietà, stress psichico, abitudine tabagica, dieta ipersodica ed
iperlipidica, eccessivo consumo di alcool e caffè.
Pressione arteriosa
=
resistenze periferiche X gittata cardiaca
Gittata cardiaca
=
Frequenza cardiaca X gittata sistolica
• Meccanismi di controllo a
• Breve termine
• Medio termine
• Lungo termine
• Asintomatica??
• Tra 40 e 69 anni >20 mmHg sistolica e
>10 mmHg diastolica = mortalità 2 volte maggiore per cardiopatia ischemica e 4 volte per ictus.
Conseguenze patologiche:
• Pre-cliniche
• Cliniche
• Conseguenza classica
Stratificazione del rischio cardiovascolare
• Carta del rischio cardiovascolare
• Punteggio individuale (HDL,
terapia, età inferiore)
• Definire il rischio globale = Valutazione
clinico – strumentale
• Anamnesi per individuare i fattori di rischio
• Esami ematochimici o strumentali
per rilevare la presenza di danni d’organoAnamnesi
• Fattori predisponenti: età, sesso,
ereditarietà, razza, consumo di alcool e caffè, stress, diabete, dislipidemia, fumo, stile di vita.
• Uso di farmaci: FANS, spray nasali, cortisonici, sostanze stupefacenti (in particolare cocaina, anfetamina)
• Eventi cardiovascolari maggiori: infarto, ictus
E.O.
• Segni di danno d’organo: encefalo
(alterazioni periferiche della sensibilità e motilità), retina (alterazione del fondo
oculare), cuore (aritmie, edemi periferici), arterie periferiche (assenza, riduzione o asimmetria dei polsi, estremità fredde), carotidi.
• Importante: peso e distribuzione grasso corporeo (circonferenza addominale)
• Correlazione tra massa corporea
ed ipertensione
Misura pressione arteriosa
• Perfetta: no caffè e fumo nei 30 minuti precedenti
• Seduto con braccio a livello del cuore
• Dopo 5 minuti di riposo
• Più misurazioni, ogni 2 minuti media
• Dimensioni bracciale adeguate
Esami ematochimici e strumentali
• Emocromo: stati anemici, infettivi…
• Creatininemia e clearance: funzionalità renale
• Glicemia basale, colesterolemia
• ECG
• ECO TSA
• Holter PA (livelli diversi, ritmo circadiano, efficacia terapia)
• Automisurazione (utile per molti mesi, coinvolgimento paziente)
• Esame fondo oculare: alterazioni arterie
Ipertensione arteriosa secondaria
• 5%, conseguenza di un disordine primitivo di tipo renale od endocrinologico
• Sindrome di Cushing
• Feocromocitoma
• Iperaldosteronismo primitivo
• Coartazione aortica
• Ipertensione indotta da farmaci
Sindrome di Cushing
Trattamento non farmacologico
• Calo ponderale, dieta
iposodica, esercizio fisico regolare.
• Correzione stile di vita (fumo,
alcool, caffè)
Trattamento farmacologico
• No risultati prima, rischio molto alto.
• Farmaco singolo o associazione
• Farmaci: ACE-inibitori, calcio-antagonisti, sartanici, diuretici, beta-bloccanti,
antiipertensivi ad azione centrale (clonidina).
• Nitroderivati (nitroglicerina, nitroprussiato)