R ENDICONTI
del
S EMINARIO M ATEMATICO
della
U NIVERSITÀ DI P ADOVA
G IOVAMBATTISTA A MENDOLA
A DELE M ANES
Libere vibrazioni di solidi termoelastici incomprimibili
Rendiconti del Seminario Matematico della Università di Padova, tome 81 (1989), p. 239-253
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incomprimibili.
GIOVAMBATTISTA AMENDOLA - ADELE MANES
(*)
SUMMARY - In this paper we
study
thepropagation
of free vibrations in two different thermoelasticincompressible
materials, which occupy a half- space and an infinitelayer
in welded contact. Thispropagation
occursin these media under the same conditions that state, for such solids, either the existence of surface waves in a
half-space
with a freeboundary
or the
propagation
of interfacial waves on theplane
where two differenthalf-spaces
are in welded contact: in the first case, thermal waves anddisplacement
ones travelonly
in thelayer
while the bulk material is unstrained and with a constanttemperature;
in the second case thepropagation
of the waves occurs in both media.1. Introduzione.
Lo studio di alcuni
problemi
relativi allapropagazione
di ondeelementari in solidi elastici
anisotropi
è stato fatto in[1]
da A.N. Stroh.In detto lavoro si studia in
particolare
lapropagazione
di onde ele- mentari in un mezzo elasticoanisotropo,
costituito da due materiali aventi differentiproprietà,
uno deiquali
occupa unsemispazio
ed èsaldato
rigidamente
ad uno stratopiano
infinitooccupato
dal secondo materiale.In
questa
nota studiamo talepropagazione
in solidi termoelasticiincomprimibile omogenei
edisotropi.
Taleincomprimibilità
viene es-pressa, in
particolare,
da unaequazione
che stabilisce laproporziona- (*)
Indirizzodegli
A.A.: G. AMENDOLA : Istituto di MatematicheAppli-
cate « U. Dini », Facoltà di
Ingegneria,
via Diotisalvi 2,Pisa;
A. MANES:Dipartimento
diMatematica,
via Buonarroti 2, Pisa.Lavoro
eseguito
nell’ambito deiGruppi
di Ricerca del C.N.R. e confinanziamento del M.P.I.
lità della dilatazione cubica alla variazione di
temperatura, quando
si considerano trasformazioni termoelastiche
infinitesime,
rette dalleequazioni
ricavate in[2]
da T. Manacorda.Ovviamente per tali solidi accanto alle onde di
spostamento
de-vono essere considerate anche le onde termiche. Si trovano in tale studio risultati
già
ricavati inprecedenti
note(v. [4], [5]),
allequali
si rimanda anche se i risultati fondamentali sono stati
qui riportati
sia per
completezza
sia per i continui riferimenti che ad essi vengono fatti.Le libere vibrazioni del mezzo sopra descritto possono verificarsi
e ciò accade
proprio
nelle stesse condizioni che assicurano la propa-gazione
delle ondesuperficiali (di Rayleigh)
in un solidotermoelastico, incomprimibile
nel sensogià precisato,
che occupa unsemispazio,
ed in
quelle
che assicurano lapropagazione
di onde di interfaccia(di Stoneley)
tra due solidi ciascuno deiquali
occupa unsemispazio.
Nel
primo
caso è solo lo stratopiano
infinito ad essere sede di onde termiche e dispostamento
mentre ilsemispazio
resta indeformato e atemperatura costante;
nel secondo caso lapropagazione
di tali ondeavviene in entrambi i mezzi.
2. Preliminari.
Sia C un corpo termoelastico
incomprimibile
nel sensoprecisato
nella introduzione e formato da due materiali diversi in modo che la
regione
C da essooccupata
sia l’unione delleregioni Ci
eO2 occupate
da due solidi~1
eC2
che costituiscono C.Rispetto
ad unprefissato
sistema di coordinate cartesiane
ortogonali
T = a?2? x3 con versoriik (k
=1, 2, 3),
il solidooccupi
ilsemispazio
con x3 > 0 mentre~2
sia tale da formare lo strato infinito
parallelo
alpiano
di riferimentoe tale che la terza coordinata dei suoi
punti
sia(- h, 0)
conh > 0.
Supponiamo
inoltre che i due solidi siano saldati fra di lorolungo
la zona di contattorappresentata
dalpiano
x3 = 0.Le
equazioni
linearizzate per talisolidi, supposti omogenei
ed iso-tropi,
in assenza di forze di masse e disorgenti
termiche sono espresse dalleseguenti
relazioni[3]
dove u è lo
spostamento,
0 =(T - To)/To
è la variazionespecifica
della
temperatura, q
è ilparametro lagrangiano
che caratterizza lo sforzoisotropo
dovuto al vincolo diincomprimibilità,
t è iltempo
e lealtre
grandezze
sono costanti caratteristiche delmateriale,
dicui a,
k e pr tali che
Le
(2.1)
e(2.2)
sono riferite a01;
tutte legrandezze
riferite a0,
saranno indicate con le stesse lettere con un
apice. Supponiamo
inparticolare
che letemperature
uniformi delleconfigurazioni
di riferi-mento dei due solidi
coincidano,
per cui nelleequazioni (2.1)
scritteper
O2
si haló
=To .
Riportiamo l’espressione
del tensoredegli
sforzi linearizzato rife- rito a01
eCz rispettivamente [2]
dove
e
supponiamo
infine che3. Soluzioni elementari.
Consideriamo come soluzioni delle
(2.1)
riferite aCi
e delle ana-loghe
relative aO2
leseguenti
soluzioni elementaridove A
_ (~.1, ~.~ , A3 ), A’ = (A[ , A[ , A§ ),
sono leampiezze
complesse
di u,u’,
0 e(JI,
i vettorisono elementi di
C3, i
è l’unitàimmaginaria,
r e R3 è il vettore po-sizione,
le costanti difrequenza
.infine il
punto
nelle(3.1)
indica ilprodotto
scalare in C3 definito dacon vi e wi
componenti complesse
dei vettori v e wrispetto
alla se-guente
base canonica{(1@ Oy 0), (0@ 1, 0), (O, 0, 1)}
di C3[6].
Se si suppone che nelle
(3.2)
èlo
spostamento u’
e latemperatura
0’ nello stratoCz
risultano indi-pendenti
dalla seconda coordinata x2. In talesituazione,
non è pos- sibile assumere apriori analoghe
relazioni perk; tuttavia, imponendo
la continuità dello
spostamento
per x3 =0,
come sarà fatto inseguito
nella Sez. 5
[v. (5.1 )1
e(4.13 )1, (4.18 )1],
si ottiene una relazione che deve sussistere perogni X2
e ciò accade se e solo se è nulla la secondacomponente
di l~ ottenendo ancora la(5.9)1.
Anche la seconda com-ponente
di h in tale situazione risulta nulla in base alla(2.1)3’ che,
come vedremo in
seguito, porta
alla coincidenza dei due vettori h e k.Per non
complicare
inutilmente i calcoli successivi ed inpartico-
lare
l’espressione
della relazione didispersione,
assumiamo fin da orarelazione che è anche
giustificata
dal fatto cheCi
è omogeneo edisotropo,
come~2.
Poniamo inoltre
Ricordiamo che in
questo
contesto sono leparti
reali oquelle
im-maginarie
delle(3.1)
che hanno ilsignificato
fisico dispostamento
edi
temperatura.
Le(3.1) esprimono
lapropagazione
di onde elemen- tari nei duesolidi;
talepropagazione,
in virtù delle assunzioni fattecon le
(3.5)
e(3.7),
èindipendente
dalla coordinataspaziale
x. e non subisce attenuazioni nella direzionepositiva
dell’asse xl. Ammettendo infine che nellaregione Ci
le onde si attenuano con laprofondità,
cioè per $3 -7-
+
oo, ci limiteremo a considerare le soluzioni(3.1 )
con4. Relazioni di
dispersione
e loro conseguenze.Le
(3.1)
devono verificare leequazioni
differenziali(2.1)
e le ana-loghe
riferite aC2.
In base alle terzeequazioni
diquesti
duesistemi,
si
ricava,
inparticolare
chedalle altre
equazioni
si ricavano leespressioni
delle derivateparziali prime di q
e diq’. Imponendo quindi l’uguaglianza
delle derivate secondedi q
edi q’
siottengono
due sistemi lineari edomogenei
nelleampiezze A, 6o e A’, primo
diquesti,
cioèquello
relativo a°1’
è il
seguente
quello
relativo aO2
è identico aquesto purchè
si sostituiscano le gran- dezze conquelle
relative aO2.
Questi
due sistemi ammettono soluzioni non nulle per ~, e60 (A’
e
0’)
se e solo se sono nulli i determinanti dei loro coefficienti.Queste
due condizioni sono espresse dae
dall’analoga
perO2.
Nella
(4.3)
nonpuò
essere nullo ilprimo fattore,
inquanto
dal-la
(4.2 )4
si otterrebbe unaespressione immaginaria
per wsupposta
in-vece reale
[4];
ciò accade anche percon’,
per cui le relazioni didisper-
sione si riducono a
dove
Le
(4.4)
sono duebiquadratiche
che risolte danno~3
ek3
in fun-zione di
ki
e co. In base alle(3.8),
per laregione C1
sono accettabili solo leseguenti
due soluzioni(M = 1, 2)
della(4.4)1
con
per la
regione C,
si devonoprendere
in considerazione tutte equat-
tro le soluzioni
k3‘~’ (N = 1, 2, 3, 4)
della(4.4)2
e cioècon
Per la
regione 01
siottengono pertanto
due vettori k che indi- chiamo condal sistema
(4.2)
si ricavano di conseguenza due soluzioni linearmenteindipendenti
per leampiezze
A equindi
due soluzioni accetta-bili per u e
0,
in base alle(3.1)i~;
si ha cioèdove
La soluzione delle
(2.1)
saràpertanto
data da una combinazione li-neare delle due soluzioni trovate e
precisamente
dai coefficienti di
queste
combinazioni lineari devono coincidere e cioècome si
può
controllareimponendo
che le(4.13)
devono verificare la(2.1 )3
perogni r E C1 C R3
e tenendo conto della(4.2 )1.
Le(2.1 )1,2
forniscono le derivate
parziali
di q; esse sono espresse daintegrando
lequali
si ricava per q laseguente espressione
dove qo è una costante.
In modo
analogo
per laregione 0,
si hannoquattro
vettoriin
corrispondenza
deiquali
il sistema(4.2),
scritto perO2,
dàquat-
tro soluzioni linearmente
indipendenti
per A’ e0.
equindi [v. (3.1 )3,4]
dove
Di conseguenza la soluzione delle
(2.1 ),
relative aC2 ,
sarà espressa dadove,
come perC1,
deve essereinoltre dalle
analoghe
delle(4.15),
riferite aC2,
si ottienecon qó
costante diintegrazione.
5.
Condizioni
al contorno.Assumiamo come condizione al contorno le
seguenti
relazioniEsse
esprimono
la continuità dellospostamento
edegli
sforzi neipunti
del
piano
di saldatura diC,
con~2
ed il fatto che l’altropiano (x3
= -h)
di frontiera perCz
è unasuperficie libera;
ovvie conse-guenze si hanno per 8 in virtù della
(2.1 )3 .
Le
espressioni
dellecomponenti
dei due vettori checompaiono
nella
(5.1),
si ricavono facilmente tenendopresenti
le(2.3), (2.4), (4.12), (4.13), (4.19)
e(4.20);
esse sonoe
Dalle
(5.1)2
e(5.2),
tenendo conto delle(5.3),
e(5.4)3,
inparti-
colare si hanno
che sussistono per
ogni x1
e t se e solo se in esse risultaIn
definitiva,
le(5.1)
e(5.2)
danno un sistema lineare e omogeneo di seiequazioni
nelle seiincognite
a«(M = 1, 2)
e rx/(N)(N = 1, 2, 3, 4).
Con
qualche conto,
tenendopresente
la(2.5)2
eche,
in base alle(4.12),
e
(4.19)1,
risultaa tale sistema si
può
dare laseguente
formaTale sistema ammette soluzioni non nulle se e solo se il determi- nante dei coefficienti è
uguale
a zero;questa condizione,
conqualche
calcolo,
assume laseguente
formaper la
quale
si deve supporreSono certamente soluzioni del nostro
problema
La
prima
diqueste
due soluzioni coincide conquella,
ricavatain
[4],
che assicura lapropagazione
delle onde diRayleigh
nello stessosolido termoelastico
incomprimibile
che occupa unsemispazio;
la se-conda coincide con la soluzione che assicura la
propagazione
delleonde di
Stoneley
nell’interfaccia tra duemezzi,
ciascuno deiquali
occupa un
semispazio [4], purchè
il mezzo con densità materialepiù grande
abbia anche unmaggiore
valore del coefficiente pr.La risoluzione
completa dell’equazione (5.10)
nonpuò
essere fattaper le notevoli difficoltà che
presenta l’espressione
inparentesi graffe,
dove
ki
compare in base allecomplicate
relazioni(4.8).
Unasempli-
ficazione di tale
espressione
si ottieneponendo
in essadove,
in base alle(4.8),
ècon tale
posizione
si ha inparticolare
e
l’espressione, posta uguale
a zero, si riduce aDall’esame della funzione di variabile
complessa f (z)
_(1-
cosZ)/Z2
risulta che se esistono soluzioni della
(5.16) queste
verificano certa- mente le(5.14),
essendof (z) pari;
inoltre z = oo è unpunto
disingo-
larità essenziale di
f (z),
percui,
in virtù del teorema di Picard sulle funzioni di variabilecomplessa,
inogni
intorno di z == 00 la funzionef (z)
assume unqualunque prefissato
valore in infinitipunti.
Purtroppo
non èpossibile
stabilire se talipunti
verificano(5.13)
e le
complicate
relazioni(4.8)
equindi
se esistono soluzioni della(5.10)
diverse dalle
(5.12).
Le stesse difficoltà si sono incontrate nello studio delle libere vi- brazioni di uno strato
piano
infinitocomposto
dallo stesso materialequi
considerato[5].
Ovviamente se si fissa un valore perki
è pos- sibile controllare se esso verifica o meno la(5.10).
6. Conclusioni.
Dalla
precedente
sezione risulta che il nostroproblema
ammettecertamente soluzioni
quando
siassegni
a che apriori
era inde-terminato,
uno dei due valoriespressi
dalle(5.12).
Infatti,
incorrispondenza
a tali valori diki
il determinante dei coefficienti del sistema omogeneo(5.9)
è nullo[v. (5.10)]
epertanto
è assicurata l’esistenza di soluzioni per leincognite (M = 1, 2)
e ex’(N)(N = 1, 2, 3, 4)
equindi
per lospostamento
e latemperatura, espressi
dalle
(4.13)
e(4.20).
Esaminiamo ora
questi
due casiseparatamente
e cominciamo conl’esame della
prima
delle dueespressioni (5.12)
di cioè(k~)~.
In
corrispondenza
a tale valore diki
il sistema(5.9)
si riduce ain
quanto l’equazione (5.9), con k1
= diventa unaidentità,
enella
(5.9),
è statosemplificato
il fattore inparentesi quadre
diversoda zero per
ki
=In
questo
sistema è ~ in base alle(4.6), pertanto
la terzaequazione,
in virtù delle(5.11 ),
si riduce allaseguente
condizionedi conseguenza, tenendo
presente
sempre le(5.11),
dalla(6.1 )1
si hae in definitiva per le
(4.13)
e(4.14)
risulta inCi
Rimangono
nel sistema(6.1)
le treequazioni (6.1)2,.,5
nellequat-
tro
incognite
residue(N =1, 2, 3, 4),
per cui si hanno per esse certamente soluzioni nonnulle,
mediante lequali
èpossibile
scriverele combinazioni lineari delle soluzioni elementari che danno u’ e
0’1
in base alle
(4.20)
e(4.21).
In definitiva con il valore
(k~)~
diki
lospostamento
u e la varia-zione di
temperatura
0 sononnlli,
in base alle(F.4) ; quindi
il mezzoCi
resta indeformato e a
temperatura uniforme,
mentre nell’altro mezzoC2
si propagano onde di
spostamento
e onde termiche espresse dalle(4.20)
e
(4.21). Queste
libere vibrazioni die2,
come abbiamogià detto,
sono espresse dalla
sovrapposizione
diquattro
onde elementari e laloro combinazione lineare è tale da annullare u’ e 01 sull’interfaccia tra
~1
eC,
in modo chesia,
inparticolare,
verificata la continuità dellospostamento (5.1 )1.
Resta ora da esaminare la seconda
espressione
di cioè[v. (5.12 )Z~.
Con tale valore di
ki
il sistema(5.9)
sisemplifica
ancora, inquanto
in esso
l’equazione (5.9),
diventa un’identità e nell’ultima(5.9)6
ilfattore in
parentesi
tondepuò
esseresemplificato.
Restanopertanto cinque equazioni
che ammettono soluzioni non nulle per le sei inco-gnite
a«(M
=1, 2)
e(N = 1, 2, 3, 4),
per cui si possono scrivere le combinazioni lineari(4.13)
e(4.20)
per u e0,
u’ e 0’.In
questo
secondo caso, cioè con il valore di il mezzoe2,
sede di onde termiche e di
spostamento
espresse dalle(4.20),
riescee mettere in vibrazione anche il solido nel
quale
ora èpossibile
la
propagazione
di onde termiche e dispostamento,
espresse dal- le(4.13).
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