• Aucun résultat trouvé

MALATTIA DA REFLUSSO GASTROESOFAGEO ED ESOFAGO DI BARRETT

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Partager "MALATTIA DA REFLUSSO GASTROESOFAGEO ED ESOFAGO DI BARRETT"

Copied!
10
0
0

Texte intégral

(1)

MALATTIA DA REFLUSSO GASTROESOFAGEO ED ESOFAGO DI BARRETT

Prof. Riccardo Rosati

U.O. di Chirurgia Generale e Mininvasiva - Istituto Clinico Humanitas, Rozzano

Indice

1.0Scopo ...2

2.0Campo di applicazione...2

3.0Terminologia e abbreviazioni...2

4.0Descrizione...2

Generalità...2

4.1 Obiettivi del protocollo...2

4.2 Valutazione ambulatoriale...2

All’accesso ambulatoriale del paziente portatore di una MRGE viene effettuata una valutazione clinica del paziente ed esaminata la documentazione disponibile. 2 4.3 Prericovero ...6

4.4 Programma di accettazione in reparto...7

4.5 Intervento chirurgico...7

4.6 Postoperatorio...7

4.7 Alla dimissione...8

5.0Registrazioni/Moduli/documenti...8

6.0Riferimenti / Bibliografia...9

(2)

1.0 Scopo

Descrivere il programma di diagnosi e trattamento chirurgico della malattia da reflusso gastroesofageo in atto presso l’UO di Chirurgia Generale e Mininvasiva (CHM) dell’Istituto Clinico Humanitas (ICH) di Rozzano.

2.0 Campo di applicazione

Questo protocollo è rivolto al personale medico ed infermieristico dell’ UO CHM di ICH a Rozzano.

3.0 Terminologia e abbreviazioni

UOCHM[R]: Unità Operativa Chirurgia Generale e Mininvasiva [Responsabile Prof. Riccardo Rosati]

ICH: Istituto Clinico Humanitas

MRGE Malattia da Reflusso Gastroesofageo

4.0 Descrizione Generalità

4.1 Obiettivi del protocollo

Descrivere il percorso diagnostico-terapeutico dei pazienti con MRGE dal momento della presa in carico del paziente da parte del chirurgo specialista.

4.2 Valutazione ambulatoriale

All’accesso ambulatoriale del paziente portatore di una MRGE viene effettuata una valutazione clinica del paziente ed esaminata la documentazione disponibile.

(3)

A) PERCORSO DIAGNOSTICO - Storia clinica

la presenza di sintomi tipici di MRGE (bruciore retrosternale, rigurgito), in assenza di altri sintomi suggestivi per malattia complicata (vedi sotto), è sufficiente per impostare un trial iniziale di trattamento empirico;

nel paziente già diagnosticato, ed eventualmente trattato, costituisce elemento fondamentale per verificare la comparsa di recidiva o di non risposta al trattamento;

- Endoscopia , va eseguita in:

1) pazienti con sintomi suggestivi per MRGE complicata (disfagia, odinofagia, manifestazioni extra-esofagee, anemia sideropenica, calo ponderale, età >

65 anni);

2) pazienti con sintomi da MRGE persistenti o progressivi in terapia standard;

3) pazienti con recidiva di sintomi alla sospensione del trattamento, o che comunque necessitino di terapia a lungo termine;

4) pazienti che abbiano già eseguito esame radiologico con riscontro di massa, stenosi, ulcere;

va ripetuta in:

1) pazienti con pregressa, non recente, diagnosi endoscopica di esofagite (grado II-IV) e recidiva o persistenza di sintomi;

2) pazienti con pregressa, anche recente, diagnosi endoscopica di esofagite severa (grado III-IV), per valutare l’efficacia del trattamento;

3) pazienti con MRGE cronica e variazione clinicamente apprezzabile dei sintomi o della risposta alla terapia, o sospetti per malattia neoplastica;

4) pazienti, anche asintomatici, con pregressa diagnosi istologica di esofago di Barrett;

5) pazienti che, essendosi già sottoposti a endoscopia, non abbiano ottenuto biopsie in sede di giunzione esofago-gastrica;

6) pazienti con indicazione a trattamento chirurgico se non dotati di esame

(4)

1) pazienti con sintomi da MRGE persistenti, in assenza di evidenza endoscopica di esofagite;

2) pazienti con sintomi tipici non responsivi al trattamento medico (esame da eseguirsi in trattamento);

3) pazienti con sintomi atipici extraesofagei;

4) pazienti con indicazione al trattamento chirurgico e nel follow-up successivo all’ intervento.

- manometria esofagea stazionaria, va eseguita in:

1) pazienti che devono sottoporsi a pH-metria 24 ore (per corretto posizionamento della sonda di registrazione pH-metrica);

2) pazienti con indicazione al trattamento chirurgico, soprattutto per escludere la presenza di un’acalasia e nel follow-up post-chirurgico;

3) quando esista il sospetto clinico di acalasia o di sclerodermia.

B) STRATEGIE ED ITER TERAPEUTICI

Le linee-guida di ordine terapeutico che noi proponiamo sulla base dell’evidenza clinico-scientifica ad oggi disponibile, originano da alcune acquisizioni fondamentali:

1) la gran parte dei pazienti con MRGE (70%) è affetto da una malattia persistente o ricorrente che richiede pertanto un trattamento a lungo termine;

2) la terapia medica continuativa (IPP) e il trattamento chirurgico (fundoplicatio) ottengono risultati sostanzialmente sovrapponibili ai fini della remissione dei sintomi e dell’eventuale esofagite.

Pertanto, la scelta fra terapia medica e terapia chirurgica nel paziente che necessiti una gestione a lungo termine della MRGE, deve essere individualizzata nel singolo caso.

(5)

L’indicazione alla correzione chirurgica della MRGE viene posta nei pazienti che non rispondono alla terapia medica, in quelli con malattia complicata, in coloro che rifiutano una terapia medica a lungo termine o che sono totalmente dipendenti dalla terapia medica per la prevenzione della recidiva sintomatologica. Controindicazioni relative alla chirurgia sono rappresentate dall’età avanzata (>70 aa), da significative comorbidità, dall’obesità (BMI > 35).

- Terapia chirurgica: I pazienti per i quali è stata posta indicazione chirurgica vengono valutati per scegliere il tipo di chirurgia idoneo al singolo caso. Nella maggior parte di casi si tratta di pazienti nei quali la malattia da reflusso è secondaria ad una incontinenza dello sfintere esofageo inferiore, associata o meno a ernia jatale. La terapia chirurgica si basa sul riposizionamento dello sfintere esofageo inferiore (SEI) in addome dove è sottoposto alla pressione intraddominale positiva, sulla creazione di una plicatura del fondo gastrico completa (Nissen) e sulla riparazione, qualora esistente, di un’ernia jatale. Il confezionamento della fundoplicatio viene di scelta effettuato con accesso laparoscopico. L’accesso laparotomico viene riservato ai casi in cui vi siano controindicazioni alla chirurgia laparoscopica.

Esofago di Barrett

I pazienti che presentano un esofago di Barrett non complicato, hanno, in assenza di specifici protocolli clinici di ricerca in atto, le stesse indicazioni terapeutiche del paziente con MRGE non complicata; essi devono invece essere sottoposti al programma di sorveglianza specifico per tale patologia.

Risultati attesi

Il 30% dei pazienti guarisce con terapia medica. Oltre il 70% dei pazienti presenta una recidiva sintomatologica entro 6 mesi dalla sospensione del trattamento. 5-10% dei pazienti non risponde alla terapia medica.

La terapia chirurgica risulta risolutiva nell’85-90% dei pazienti.

(6)

La maggior parte dei pazienti presenta nel postoperatorio una disfagia di grado lieve-moderato, generalmente limitata all’assunzione di cibi solidi, che scompare nell’arco di 4-6 settimane.

Un altro effetto collaterale che si presenta con una relativa frequenza in modo transitorio nel periodo postoperatorio è rappresentato dalla cosiddetta “gas-bloat syndrome”, ossia una sensazione di distensione gastrica, associata alla incapacità all’eruttazione. Si tratta nella maggior parte di casi di pazienti che, nel tentativo di neutralizzare l’acido gastrico refluito in esofago mediante la saliva, hanno assunto preoperatoriamente l’abitudine a frequenti deglutizioni; ciò può comportare la deglutizione di notevoli volumi d’aria. Questo effetto collaterale è generalmente trattato adeguatamente dalla terapia farmacologica.

La recidiva del reflusso a distanza di tempo dall’intervento chirurgico è dell’ordine del 10%.

Viene valutata la sintomatologia del paziente e verificato il rischio generico del paziente oltre alla presenza di eventuali comorbilità o pregressi interventi chirurgici.

Qualora non vi siano specifici protocolli di ricerca clinica attivi, e viene confermata l’indicazione chirurgica, il nominativo del paziente con i suoi recapiti, oltre ai recapiti del Medico Curante / inviante vengono inseriti nel registro di Prericovero dei pazienti dell’UO CHM.

Viene quindi programmata la data prevista per l’intervento e attivata la procedura di prericovero.

4.3 Prericovero

 Valutazione delle comorbilità più significative pregresse o attuali (tabagismo, alcoolismo, patologie pregresse o attuali)

 Indagini clinico-strumentali di routine

Al termine il paziente viene confermato per l’intervento chirurgico.

Nell’ambito della valutazione chirurgica di prericovero vengono quindi esposti i vantaggi, i rischi e le alternative all’ intervento, illustrando e

(7)

commentando il modulo per il consenso informato. Vengono quindi compilate la cartella clinica, e le indicazioni terapeutiche per il giorno dell’ingresso. Si verifica la necessità di sospendere la terapia antiaggregante o anticoagulante e la sua eventuale sostituzione con LMWH. Si valutano eventuali controindicazioni alla profilassi antibiotica di routine, in assenza delle quali questa viene prescritta.

4.4 Programma di accettazione in reparto

Il giorno dell’ingresso in reparto viene verificata la documentazione clinica Il predisposta in occasione del prericovero.

Clistere

Il personale infermieristico provvede a effettuare la tricotomia per intervento laparoscopico sull’addome superiore linea mammaria, linea bisiliaca, fianco destro e sinistro

4.5 Intervento chirurgico

Generalmente non è necessario il posizionamento di catetere vescicale.

Questo, qualora posizionato generalmente può essere rimosso alla fine dell’intervento salvo eventuali diverse indicazioni di anestesista o chirurgo.

4.6 Postoperatorio

 Infusione di liquidi secondo schema

 Ranitidina 4 fl.

 Terapia antidolorifica come da schema

 SNG in aspirazione (-50 cm H20)

 Sospensione della profilassi antibiotica salvo diverse indicazioni legate a complicanze intraoperatorie (es. perforazione mucosa)

 Mobilizzazione del paziente non appena i parametri emodinamici lo consentono, generalmente dopo alcune ore dall’intervento.

 Richiedere Rx transito esofago-gastrico per il giorno successivo salvo diverse indicazioni legate a complicanze intraoperatorie (es.

(8)

1a GIORNATA

 Mobilizzazione del paziente

 Rx transito esofago-gastrico con gastrographin.

Verifica assenza di perforazioni mucose – verifica passaggio esofago-gastrico e dello svuotamento gastrico

 Rimozione SNG dopo Rx transito se questo è normale

 Dieta idrica

2a GIORNATA POST-OPERATORIA

 Rimozione dell’eventuale drenaggio addominale

 Dieta semiliquida – frullata

3a GIORNATA POST-OPERATORIA Dieta semiliquida – frullata

4.7 Alla dimissione

Indicazioni dietetico comportamentali per le successive 2-4 settimane

Dieta semiliquida

Indicazioni per la prosecuzione della profilassi TVP Mantenere terapia con “H2 blockers” per 2 settimane

Indicazioni circa la programmazione dei controlli clinici e strumentali

5.0 Registrazioni/Moduli/documenti

Documentazione relativa agli accertamenti clinici e strumentali preoperatori

Documentazione relativa agli accertamenti di prericovero Modulo di consenso informato

Cartella Clinica del ricovero

(9)

6.0 Riferimenti / Bibliografia

Updated guidelines for the diagnosis and treatment of gastroesophageal reflux disease. The Practice Parameters Committee of the American College of Gastroenterology - DeVault KR, Castell DO - Am J Gastroenterol 1999;94:1434-42

Armstrong D, Marshall JK, Chiba N, Enns R, Fallone CA, Fass R, Hollingworth R, Hunt RH, Kahrilas PJ, Mayrand S, Moayyedi P, Paterson WG, Sadowski D, van Zanten SJ; Canadian Association of Gastroenterology GERD Consensus Group. Canadian Consensus Conference on the management of gastroesophageal reflux disease in adults - update 2004.

Can J Gastroenterol. 2005 Jan;19(1):15-35.

SAGES (Society of American Gastrointestinal Endoscopic Surgeons) Guidelines for Surgical Treatment of Gastroesophageal Reflux Disease (GERD) - Surg Endosc 1998;12:186-188

Long-term comparison of antirefux surgery versus conservative therapy for reflux esophagitis - Isolauri J et al. - Ann Surg 1997;225:295-299

Gatroesophageal reflux disease - Review - Kahrilas PJ, JAMA 1996;276;983- 7

The diagnosis and treatment of gastroesophageal reflux disease in a managed care environment - A surgeon’s response - Crookes PF, DeMeester TR - Arch Surg 1996;131:1021-1023

Laparoscopic antireflux surgery for gastroesophageal reflux disease (GERD): results of a Consensus Development Conference - Eypasch E et al.

- Surg Endosc 1997;11:413-426

(10)

SSAT (Society for Surgery of the Alimentary Tract) Patient Care Guidelines 2000 - Surgical Treatment of reflux esophagitis

Gastroesophageal reflux disease (GERD): current agents and future perspectives – Lanas A, Santolaria S – Current Pharmaceutical Design 2001;7:1-18

Bak YT.Management strategies for gastroesophageal reflux disease.

J Gastroenterol Hepatol. 2004 Sep;19 Suppl 3:S49-53

Veldhuyzen van Zanten SJ, Bradette M, Chiba N, Armstrong D, Barkun A, Flook N, Thomson A, Bursey F; Canadian Dyspepsia Working Group.

Evidence-based recommendations for short- and long-term management of uninvestigated dyspepsia in primary care: an update of the Canadian Dyspepsia Working Group (CanDys) clinical management tool.

Can J Gastroenterol. 2005 May;19(5):285-303.

Wang KK. Current Strategies in the management of Barrett's esophagus.

Curr Gastroenterol Rep. 2005 Jun;7(3):196-201

Références

Documents relatifs

Alla riga 23 Piero evoca la possibilità di decidersi per l'altro pane – ciò dopo che Carmine ha ormai collocato il pane nel carrello, in sé un segnale molto forte di una presa

Puoi leggere ciascuna sezione intervallandola con giorni in cui esercitarti e mettere in pratica ciò che hai appreso. Oppure, puoi leggere il libro di segui- to, applicando tutto

COME CURARE LA MALATTIA: con varie medicine che si trovano facilmente in farmacia una malattia molto diffusa è l'arteriosclerosi che è una malattia provoca l'indurimento delle

La Sindrome di Sjögren è una malattia autoimmune sistemica coinvolgente le ghiandole esocrine, caratterizzata da un infiltrato linfoplasmocellulare che conduce alla

E’ fondamentale cercare di capire cosa può aver provocato queste reazioni emotive ; le cause possono essere diverse , ma può per esempio succedere che il paziente possa

Nella diagnosi e nello studio della MRGE (malattia da reflusso gastroesofageo) trovano indicazione tutti i seguenti esami strumentali tranne:. A rx digerente

I pazienti con un’inefficace riflesso della tosse non necessitano di aspirazione routinaria ma, il bisogno di aspirazione deve essere valutato di volta in volta mediante:..

Si vuole inoltre tener traccia delle date di ricovero, di (eventuale) trasferimento da un reparto all'altro e di dimissione dei pazienti. Ogni paziente può essere sottoposto