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• sec. Lichtenstein • Ernioplastica

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Academic year: 2022

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Texte intégral

(1)

• Ernioplastica

• sec. Lichtenstein

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(2)

Rete presagomata in polipropilene

(3)

Punto di ancoraggio della rete al tubercolo pubico

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(4)

Punti in polipropile tra la rete e il legamento inguinale

(5)

Punti in polipropile tra la rete e il legamento inguinale

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(6)

Posizionamento della rete al di sotto della fascia

(7)

Punti di ancoraggio tra la rete e l’aponeurosi del muscolo obliquo interno

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(8)

Chiusura della rete attorno al funicolo

(9)

Chiusura della fascia al di sopra del funicolo

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(10)

• Ernioplastica

• sec. Trabucco

(11)

Ernioplastica sec. Trabucco

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(12)

• Ernioplastica

• sec. Valenti

(13)

Ernioplastica sec. Valenti

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Ernioplastica sec. Stoppa

incisione ombelico-pubica o Phannestiel e posizionamento di una grossa rete nello spazio preperitoneale bilateralmente in accordo al principio di Pascal

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Plastica di ernia inguinale laparoscopica

Indicazioni:

1. Ernia inguinale recidiva

2. Ernie inguinali bilaterali

Posizionamento dei trocars

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Complicanze dell’ernioplastica inguinale

 Dolore postoperatorio precoce

 Dolore cronico da intrappolamento di strutture nervose

 Ematoma

 Infezione della ferita cutanea

 Infezione della protesi

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Ernia crurale

Fuoriuscita del contenuto addominale dall’anello crurale (lacuna vasorum o anello femorale) nel triangolo di Scarpa.

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Ernia crurale

Regione crurale: lacuna semilunare formata dal legamento inguinale (in alto) e dalla concavità del pube (in basso).

Benderella ileopettinea

• LACUNA MUSCOLORUM

• LACUNA VASORUM Legamento Gimbernat

Leg. inguinale

Vasi femorali

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Patogenesi

L’ernia crurale è un’ernia acquisita da debolezza

 l’ernia crurale è molto più frequente nelle donne

 Negli uomini nel 70% dei casi è associata ad un’ernia inguinale

 elevata tendenza allo strozzamento, il trattamento chirurgico rappresenta l’unica metodica terapeutica possibile

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Sintomatologia

 Ernie di piccolo volume: piccole tumefazioni, lievemente dolenti.

 Ernie di grosso volume: masse tondeggianti con clinica analoga alla ernie inguinali, con le quali possono venire erroneamente confuse.

 Nelle ernie riducibili il dito può penetrare nell’anello crurale e sentire l’impulso sotto i colpi di tosse.

(21)

Terapia

 Solo CHIRURGICA

 Chiusura della porta erniaria, dopo riduzione del viscere con o senza asportazione del sacco erniario.

 Da alcuni anni uso di protesi.

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Ernia Crurale

(23)

Il plug

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l’ernia epigastrica rappresenta dallo 0,35 al 1’5% di tutte le ernie

Hanno un’incidenza del 5% sulla popolazione generale, anche se spesso non diagnosticate

Dovute all’impegno di tessuto adiposo con o senza peritoneo attraverso gli orifizi vascolari lungo la linea alba prossimale all’ombelico

il trattamento chirurgico rappresenta l’unica metodica terapeutica possibile

Ernia epigastrica

(25)

 l’ernia ombelicale terza in frequenza dopo quelle inguinali e crurali

 Aumentano progressivamente di volume ed il trattamento chirurgico rappresenta l’unica

metodica terapeutica possibile

Ernia ombelicale

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Ernie ombelicali

Si possono presentare in età neonatale o nell’adulto.

Si distinguono quattro varietà di ernie ombelicali:

embrionale (o onfalocele)

fetale

neonatale

dell’adulto

Si differenziano in base all’epoca di insorgenza, agli elementi morfologici costitutivi e per le manifestazioni cliniche.

(27)

Ernia ombelicale dell’adulto

 Si estrinseca solitamente nella porzione superiore dell’anello ombelicale.

 Tende progressivamente ad aumentare di volume e può causare disturbi digestivi.

 Nelle ernie ombelicali voluminose dell’adulto la cute sovrastante è sottile, lucente, talora violacea per la sofferenza causata dalla sovradistensione e può ulcerarsi e infettarsi.

 Frequente è la irriducibilità per aderenze viscerosacculari.

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Terapia chirurgica

Nelle ernie di piccole dimensioni può essere indicata la plastica diretta della parete addominale (sutura dei due margini della linea alba), previa riduzione del viscere ed asportazione del sacco erniario.

Nelle ernie di grandi dimensioni l’utilizzo di protesi ha ridotto l’incidenza di recivide.

La plastica della parete addominale avviene posizionando la protesi preferibilmente fra il peritoneo e la fascia posteriore dei muscoli retti.

(29)

Ombelico Linea alba

Peritoneo Legamento

rotondo

Residuo dell’uraco

Fascia ombelicalis di Richet

Ernia ombelicale

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Ernie medio-piccole

Recidiva nel 20- 30%

Anestesia locale

Ernia ombelicale

(31)

Protesi pre-peritoneale Non è necessario

fissare la protesi

Ernia ombelicale

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• Molto rara

• > dopo 60 aa.

Curva semilunare dalla IX cartilagine costale al pube. Passaggio tra la parte muscolare e aponeurotica del m. Trasverso

Ernia di Spigelio

Adrian Van Den Sphigel 1578-1625

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La zona compresa fra la linea di Spigelio ed il bordo laterale del m. retto

è detta aponeurosi di Spigelio

La zona di massima larghezza che si estende

per 6 cm. sopra le spine iliache antero-superiori è

la zona di massima debolezza

Ernia di Spigelio

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La penetrazione dei vasi epigastrici in corrispondenza del margine inferiore della linea semicircolare del Douglas costituisono un locus di minoris resistenza

m. retto Epigastrici inferiori

Legamento di Hesselbach

possibili sedi dell’orifizio interno

Ernia di Spigelio

Linea semicircolare del Douglas

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< 2 cm. interstiziali tra i fasci dell’obliquo int. e trasverso

non evidenziabili clinicamente, dolore

cronico

> 2 cm. evidenziabili clinicamente, attraversano

la fascia del m. obliquo esterno

Ernia di spigelio

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Nelle recidive è indicato il posizionamento di una protesi in sede pre-peritoneale fissata agli angoli con punti trans-muscolari

Ernia di spigelio

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LAPAROCELE

Definizione:

Erniazione in corrispondenza di una cicatrice chirurgica

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Incidenza: 3-13% dei pazienti sottoposti a laparotomia

Negli Stati Uniti ogni anno sono eseguite circa 4-5 milioni di laparotomie.

Ogni anno ci sono 400000-500000 nuovi casi di laparocele.

Ogni anno sono eseguiti circa 200000 interventi chirurgici di plastica di laparocele

LAPAROCELE

Epidemiologia:

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LAPAROCELE

Fattori di rischio:

Generali Locali

• Malattie dismetaboliche (obesità, diabete)

• Malnutrizione

• Insufficienza epatica e/o renale

• Precoce ripresa attività lavorativa

•Aumento P addominale nell’immediato postoperatorio

Infezione ferita chirurgica

• Intolleranza al materiale di sutura

• Notevole lassità tissutale

• Laparotomie ampie(<10cm)

• Relaparotomie

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LAPAROCELE

Trattamento chirurgico

A cielo aperto Plastica diretta

Plastica mediante posizionamento di protesi Riduzione del laparocele

(con o senza a pertura del sacco erniario e viscerolisi)

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LAPAROCELE

La plastica diretta

Percentuali di recidiva elevate: 30-50%

Indicazioni:

• Porta erniaria piccola <5cm

• Laparoceli non recidivi

• Assenza di fattori di rischio generali

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LAPAROCELE

La plastica mediante protesi Indicazioni:

• Porta erniaria> 10 cm

• Laparocelei recidivi

• Alterato trofismo parietale e fattori di rischio generali

• Laparoceli di confine (Sottocostali, sovrapubici)

Controindicazioni:

• Situazioni ad alto rischio settico

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3 tecniche differenti:

1) “onlay technique”

(Chevrel)

2) “inlay technique”

(Rives)

3) “underlay technique”

LAPAROCELE

Il posizionamento della protesi

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Controindicazioni

• ASSOLUTE: Cardio-respiratorie (ASA 3-4)

• RELATIVE:

• a) Dimensioni (<2 cm; 20 cm);

• b) Ubicazione (sottocostali,

• parasternali, sovrapubici)

• c) Patologie associate di

• difficile gestione farmacologica

• d) Obesità (BMI > 50)

Indicazioni:

Diametro 2-15 cm;

Pluriorifiziali (se inclusi in area

< 20 cm)

Laparoceli primari, recidivi e plurirecidivi

Plastica di laparocele laparoscopica

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LAPAROCELE

Posizione dei trocars

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LAPAROCELE

Complicanze:

• Sieromi

• Ematomi

• Infezioni della protesi (precoci e tardive)

• Dislocazione della protesi

• Recidive

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